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CARATTERIZZAZIONE DELLA DISCARICA R.S.U. IN LOCALITÀ

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CARATTERIZZAZIONE DELLA DISCARICA R.S.U. IN LOCALITÀ
COMUNE
LANCIANO
(CHIETI)
COMMITTENTE
ECOLOGICA SANGRO S.P.A.
PROGETTO
CARATTERIZZAZIONE DELLA
DISCARICA R.S.U. IN LOCALITÀ
CONTRADA CERRATINA
ELABORATO
RELAZIONE GEOELETTRICA
TECNICI
Dott. Geol. PALESTINI Christian
GEO
SOIL
Dott. Geol. RICCIARDI Alessio
GEOSOIL - Studio Associato
GEOLOGIA - GEOTECNICA - GEOFISICA
Piazza Caduti del Mare, 33/35 - 65126 Pescara
Telefono/Fax 085.2120643
Dott. Geol. PALESTINI 349.4017738
Dott. Geol. RICCIARDI 347.1105362
www.geosoil.it
[email protected]
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Studio Associato
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INDICE
1
INTRODUZIONE .................................................................................................... 2
2
INDAGINI GEOELETTRICHE ................................................................................. 3
2.1 Tomografia elettrica ........................................................................................ 3
2.1.1
Cenni teorici ................................................................................................. 3
2.1.2
Acquisizione ed interpretazione dati ................................................................ 4
2.2 Metodo dell'anomalia massimale o "Palla di Sale" ......................................... 5
3
2.2.1
Cenni teorici ................................................................................................. 5
2.1.2
Acquisizione ed interpretazione dati ................................................................ 7
RISULTATI E CONCLUSIONI ................................................................................ 8
TAVOLE
TAV. 1
UBICAZIONE INDAGINI GEOELETTRICHE
TAV. 2
TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT1-1’
TAV. 3
TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT2-2’
TAV. 4
TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT3-3’
TAV. 5
TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT4-4’
TAV. 6
INTERPRETAZIONE TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT1-1’
TAV. 7
INTERPRETAZIONE TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT2-2’
TAV. 8
INTERPRETAZIONE TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT3-3’
TAV. 9
INTERPRETAZIONE TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT4-4’
TAV. 10
PALLA DI SALE PS1
TAV. 11
PALLA DI SALE PS2
TAV. 12
PALLA DI SALE PS3
TAV. 13
RISULTATI PALLA DI SALE
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GEO
SOIL
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INTRODUZIONE
Il presente lavoro illustra i risultati di un'indagine geoelettrica realizzata nel Comune
di LANCIANO (CH), commissionata da ECOLOGICA SANGRO S.P.A. e finalizzata al progetto
CARATTERIZZAZIONE DELLA DISCARICA R.S.U. IN LOCALITÀ CONTRADA CERRATINA.
Di seguito si riportano le specifiche tecniche delle indagini eseguite.
TOMOGRAFIA ELETTRICA
Linea elettrica
Dispositivo
Elettrodi
ERT1-1’
Dipolo-Dipolo
48
Distanza
interelettrodica
3m
ERT2-2’
Dipolo-Dipolo
48
3m
141 m
ERT3-3’
Dipolo-Dipolo
48
3m
141 m
ERT4-4’
Dipolo-Dipolo
48
3m
141 m
Distanza
2° anello
3m
Lunghezza linea
141 m
PALLA DI SALE
Palla di sale
Dispositivo
Elettrodi
PS1
Polo-Dipolo
15
Distanza
1° anello
1m
PS2
Polo-Dipolo
15
1m
2m
PS3
Polo-Dipolo
15
1m
2m
L’indagine è stata programmata cercando un giusto compromesso tra la necessità di
investigare le zone d’interesse, le difficoltà logistiche, le profondità massime da esplorare e la
risoluzione del metodo.
Le tomografie elettriche sono finalizzate allo studio delle caratteristiche
elettrostratigrafiche dei terreni, alla ricostruzione delle geometrie sepolte ed alla
determinazione delle possibili aree di contaminazione; le prove palla di sale sono finalizzate
alla determinazione della direzione di deflusso della falda acquifera ed alla stima
approssimata della velocità di filtrazione.
La presente relazione geoelettrica è da intendersi esclusivamente come un rapporto
tecnico sulle indagini effettuate e costituisce, quindi, un elaborato specialistico di descrizione
delle indagini ed analisi dei dati acquisiti.
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SOIL
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INDAGINI GEOELETTRICHE
2.1 Tomografia elettrica
2.1.1 Cenni teorici
Il metodo geoelettrico si basa sulla determinazione della resistività ρ del terreno
mediante immissione di corrente I tra 2 elettrodi di corrente (A e B) e misura della differenza
di potenziale ∆V tra 2 elettrodi di potenziale (M e N), secondo la legge di OHM:
ρ =K ⋅
∆V
I
dove K è un coefficiente geometrico legato alla disposizione spaziale degli elettrodi
(quadripolo).
Amperometro
Voltmetro
A
M
N
B
Configurazione elettrodica quadripolare
Nel dispositivo Dipolo-Dipolo, gli elettrodi di corrente (AB) e di potenziale (MN)
presentano la stessa ampiezza a e sono posti ad una distanza na.
a
a
na
A
B
M
N
Dispositivo Dipolo-Dipolo
Tale disposizione quadripolare permette di indagare il terreno nel punto posto a
profondità a+na e dato dall’intersezione delle 2 semirette, con pendenza 45°, partenti dai
centri dei 2 dipoli. Il valore del fattore geometrico K è:
K = π n (n + 1) (n + 2 ) a
Spostando i dipoli in diverse posizioni lungo la linea elettrica, si indagano differenti
punti a varie profondità, ottenendo una pseudosezione del terreno. Si precisa che nella realtà
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la profondità d’indagine è inferiore a quella teorica per fenomeni di distorsione del campo
elettrico e delle linee di corrente in un mezzo non omogeneo.
Il dispositivo Dipolo-Dipolo ha il vantaggio di poter rilevare variazioni orizzontali di
resistività e strutture complesse, mentre trova limite nella sensibilità degli strumenti di
misurazione e nel rumore di fondo dei dati in profondità.
Nel dispositivo WENNER-SCHLUMBERGER, gli elettrodi di potenziale (MN) sono posti
internamente agli elettrodi di corrente (AB).
na
A
na
a
M
N
B
Dispositivo WENNER-SCHLUMBERGER
Tale disposizione quadripolare permette di indagare il terreno nel punto centrale del
dipolo di potenziale, fino ad una profondità di a/2 + na. Il valore del fattore geometrico K è:
K = π n (n + 1) a
Spostando i dipoli in diverse posizioni lungo la linea elettrica, si indagano differenti
punti a varie profondità, ottenendo una pseudosezione del terreno. Si precisa che nella realtà
la profondità d’indagine è inferiore a quella teorica per fenomeni di distorsione del campo
elettrico e delle linee di corrente in un mezzo non omogeneo
Il dispositivo WENNER-SCHLUMBERGER ha come vantaggio quello di poter investigare, a
parità di distanza tra gli elettrodi, profondità maggiori rispetto al dispositivo Dipolo-Dipolo e
di presentare un basso rumore dei dati; inoltre è più indicato per rilevare variazioni verticali
di resistività, mentre è meno sensibile alle variazioni orizzontali ed a strutture complesse.
2.1.2 Acquisizione ed interpretazione dati
Come elettrodi si utilizzano picchetti in alluminio, infissi nel terreno ad intervalli
costanti (3 m) e collegati tramite cavi elettrici multipolari e box di espansione all’unità di
acquisizione dati; quest’ultima è costituita da un georesistivimetro modello MAE A6000-E
multielettrodo che gestisce le sequenze di misura, l’energizzazione di corrente nel terreno, la
misurazione e la memorizzazione dei dati.
Eseguito il posizionamento degli elettrodi sul terreno, collegati questi tramite morsetti
monopolari ai cavi elettrici e questi ultimi al georesistivimetro, si è proceduto all’acquisizione
dati secondo una sequenza di misura prestabilita che prevede, per ogni configurazione
quadripolare, l’immissione di corrente nel terreno, la misura della differenza di potenziale ed
il calcolo della resistività apparente. Ogni misura viene eseguita in corrente diretta ed inversa
per annullare gli effetti dei potenziali spontanei/indotti e viene ripetuta per diverse iterazioni,
calcolando la resistività apparente e la deviazione standard che ne definisce l’accuratezza.
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Fasi di acquisizione delle linee elettriche
I dati acquisiti rappresentano una matrice di valori di resistività del terreno
(pseudosezione); essa fornisce un’idea qualitativa della distribuzione delle resistività reali del
sottosuolo e consente di verificare la coerenza dei dati acquisiti; in questa fase è possibile
evidenziare ed eliminare anomalie locali determinate da valori troppo alti o troppo bassi
rispetto ai valori limitrofi.
Successivamente si passa alla fase d’inversione tomografica che consiste
nell’elaborazione iterativa della pseudosezione e nella definizione di un modello di resistività
del terreno (sezione tomografica) per il quale i valori calcolati si avvicinano a quelli misurati.
2.2 Metodo dell'anomalia massimale o "Palla di Sale"
2.2.1 Cenni teorici
Il metodo, proposto da B. K. MATVEEV nel 1958, consiste nel monitorare la diffusione
nel tempo di una massa d'acqua salata all'interno di una falda acquifera.
Per effettuare la prova, è necessario un pozzo/foro che intercetti la superficie
piezometrica; viene collocato un elettrodo di corrente (A) all'interno del pozzo a contatto con
la falda, mentre l'altro elettrodo di corrente (B) viene posizionato ad un'elevata distanza dal
pozzo (teoricamente all'infinito), in modo da considerare l'elettrodo A come sorgente
puntiforme di corrente o monopolo (dispositivo Polo-Dipolo), generando un campo elettrico a
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simmetria sferica. Vengono, inoltre, collocati 7 elettrodi di potenziale, di cui uno (M) in
corrispondenza del boccaforo e gli altri 6 (N1-6) sui vertici di un esagono regolare il cui centro
corrisponde al pozzo stesso.
N3
N2
N4
N1
M
N5
N6
B
A
Schema semplificativo della prova “palla di sale”
Dopo aver effettuato una lettura iniziale (tempo 0), si immette una massa d’acqua
satura in NaCl all'interno del pozzo e se ne studia la diffusione all'interno della falda
misurando, in diversi istanti di tempo, la differenza di potenziale ∆V tra gli elettrodi MN1-6 e la
corrente I immessa tra gli elettrodi AB.
Fasi di acquisizione delle prove
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Graficando il rapporto di conducibilità I/∆V di ogni elettrodo N nel tempo (espresso in
percentuale rispetto alla lettura al tempo 0), si osserva inizialmente un valore pari a quello
della lettura 0; quando la massa d'acqua salata si diffonde percorrendo la distanza MN1-6, si
assiste ad un visibile innalzamento di detto rapporto, soprattutto in corrispondenza di alcuni
elettrodi N, a testimoniare che la massa salata è defluita preferenzialmente verso questi.
Dopo un certo tempo, funzione delle caratteristiche di permeabilità del terreno, si registra un
assestamento dei valori di conducibilità, a testimonianza dell'avvenuto passaggio della massa
salata immessa.
I risultati ottenuti con questa prova sono:
Direzione e verso del deflusso della falda: si ubicano geometricamente il pozzo e
gli elettrodi N; si calcola, in funzione del tempo, il rapporto di conducibilità I/∆V
per ognuno degli elettrodi N. Tale valore viene rappresentato, per ogni elettrodo
N, da un vettore radiale avente origine nel pozzo, direzione lungo la congiungente
MN e modulo proporzionale al rapporto I/∆V. La somma vettoriale dei 6 vettori
così costruiti genera un vettore che indica direzione e verso del deflusso
dell'acqua di falda.
Stima della velocità di deflusso della falda: determinati gli elettrodi N verso cui la
massa d'acqua fluisce, se ne studia la variazione del rapporto I/∆V nel tempo. Si
osserva che tale rapporto raggiunge il massimo valore ad un istante t per poi
decrescere o assestarsi. Questo istante (t) rappresenta il momento in cui la massa
salata percorre la distanza (d) tra il pozzo e l'elettrodo N; in questo modo, la
velocità media di deflusso (v) è pari a:
v =
d
t
2.1.2 Acquisizione ed interpretazione dati
Come elettrodi si utilizzano picchetti in alluminio, infissi nel terreno e collegati tramite
cavi elettrici multipolari e box di espansione all’unità di acquisizione dati; quest’ultima è
costituita da un georesistivimetro modello MAE A6000-E multielettrodo che gestisce le
sequenze di misura, l’energizzazione di corrente nel terreno, la misurazione e la
memorizzazione dei dati.
L’elettrodo di corrente A si scende all’interno del pozzo fino ad intercettare la falda,
mentre l’elettrodo B si posiziona a grande distanza (oltre 100 m). Dopo aver posto l’elettrodo
di potenziale M nelle vicinanze del boccaforo, si sono costruiti 2 esagoni regolari concentrici
(centrati sul pozzo) e di diverso raggio, lungo i cui vertici si sono infissi nel terreno gli
elettrodi di potenziale del 1° (N1-6) e del 2° (N7-12) esagono; gli elettrodi N1 e N7 si sono
posizionati a nord.
Successivamente, si immette una massa di acqua di circa 10 kg satura in NaCl e si
effettuano le misure mutielettrodiche di corrente I e potenziale V ad intervalli di tempo; la
prova si sospende quando i rapporti I/∆V si riassestano a valori prossimi a quelli della lettura
0, a testimoniare che la massa di acqua salata è regolarmente defluita.
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3 RISULTATI E CONCLUSIONI
L'interpretazione dei dati geoelettrici ha permesso di trarre le seguenti conclusioni.
La tomografia elettrica ERT1-1’ (TAVV. 2 e 6) evidenzia un 1° elettrostrato
superficiale (spessore di circa 4-6 m) dotato di basse resistività (50-100 Ohm⋅m),
associabile a terreni limoso-argillosi; esso presenta anomalie conduttive sparse
(15-50 Ohm⋅m), associabili a lievi variazioni litologiche (maggiore contenuto fine)
e/o maggiore umidità. Al di sotto è presente, fino ad una profondità di circa 15-17
m, un 2° elettrostrato dotato di alte resistività (300-500 Ohm⋅m), associabile a
terreni ghiaiosi; esso presenta anomalie resistive (500-700 Ohm⋅m) e conduttive
(200-300 Ohm⋅m), associabili a lievi variazioni litologiche (variazioni del rapporto
scheletro/matrice). Nella parte bassa del 2° elettrostrato (oltre circa 14 m di
profondità) si evidenzia una fascia più conduttiva (200-250 Ohm⋅m), associabile
alla falda acquifera. Infine è presente un 3° elettrostrato basale dotato di basse
resistività (20-30 Ohm⋅m), associabile a terreni argillosi.
La tomografia elettrica ERT2-2’ (TAVV. 3 e 7) evidenzia un 1° elettrostrato
superficiale (spessore di circa 4-6 m) dotato di basse resistività (60-80 Ohm⋅m),
associabile a terreni limoso-argillosi; esso presenta anomalie resistive sparse (4060 Ohm⋅m), associabili a lievi variazioni litologiche (minore contenuto fine) e/o
minore umidità. Al di sotto è presente, fino ad una profondità di circa 15-17 m, un
2° elettrostrato dotato di alte resistività (200-400 Ohm⋅m), associabile a terreni
ghiaiosi; esso presenta anomalie resistive (400-500 Ohm⋅m) e conduttive (100200 Ohm⋅m), associabili a lievi variazioni litologiche (variazioni del rapporto
scheletro/matrice). Infine è presente un 3° elettrostrato basale dotato di basse
resistività (10-20 Ohm⋅m), associabile a terreni argillosi; esso presenta lievi
anomalie resistive sparse (20-40 Ohm⋅m), associabili a lievi variazioni litologiche
e/o di umidità.
La tomografia elettrica ERT3-3’ (TAVV. 4 e 8) evidenzia una differenza tra la
prima e seconda metà della linea, in quanto ubicata a cavallo tra i terreni in posto
ed il corpo di discarica. Nella prima metà della linea (terreni in posto) si evidenzia
un 1° elettrostrato superficiale (spessore di circa 7-9 m) dotato di basse resistività
(30-70 Ohm⋅m), associabile a terreni limoso-argillosi; esso presenta anomalie
conduttive sparse (15-30 Ohm⋅m), associabili a lievi variazioni litologiche
(maggiore contenuto fine) e/o maggiore umidità. Al di sotto è presente, fino ad
una profondità di circa 17-18 m, un 2° elettrostrato dotato di alte resistività (100200 Ohm⋅m), associabile a terreni ghiaiosi; esso presenta anomalie resistive (200300 Ohm⋅m) e conduttive (70-100 Ohm⋅m), associabili a lievi variazioni litologiche
(variazioni del rapporto scheletro/matrice). Nella parte bassa del 2° elettrostrato
(oltre circa 15 m di profondità) si evidenzia una fascia più conduttiva (70-100
Ohm⋅m), associabile alla falda acquifera. Infine è presente un 3° elettrostrato
basale dotato di basse resistività (10-20 Ohm⋅m), associabile a terreni argillosi;
esso presenta una lieve anomalia resistiva localizzata (20-40 Ohm⋅m), associabile
a lievi variazioni litologiche e/o di umidità. Nella seconda metà della linea (corpo
di discarica) si evidenzia un assetto complesso rappresentato da materiali
conduttivi (2-20 Ohm⋅m), associabili al corpo di R.S.U., con un aumento di
conduttività con la profondità, la cui fascia superficiale (spessore di circa 3 m)
presenta maggiore resistività (30-50 Ohm⋅m); si evidenziano anomalie resistive
sparse (20-70 Ohm⋅m) ed una porzione di anomalia resistiva diffusa (70-400
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Ohm⋅m) verso fine linea. A separare le 2 differenti porzioni di linea c’è una forte
anomalia resistiva centrale (500-1.900 Ohm⋅m) originata dalla presenza, lungo il
perimetro della discarica, della guaina impermeabile che si comporta come un
isolante elettrico.
La tomografia elettrica ERT4-4’ (TAVV. 5 e 9) evidenzia un 1° elettrostrato
superficiale (spessore di circa 5-7 m) dotato di basse resistività (50-80 Ohm⋅m),
associabile a terreni limoso-argillosi; esso presenta anomalie resistive (100-200
Ohm⋅m) e conduttive sparse (25-40 Ohm⋅m), associabili a lievi variazioni
litologiche (minore/maggiore contenuto fine) e/o minore/maggiore umidità. Al di
sotto è presente, fino ad una profondità di circa 15-16 m, un 2° elettrostrato
dotato di alte resistività (200-400 Ohm⋅m), associabile a terreni ghiaiosi; esso
presenta anomalie resistive (400-500 Ohm⋅m) e conduttive (150-200 Ohm⋅m),
associabili a lievi variazioni litologiche (variazioni del rapporto scheletro/matrice).
Infine è presente un 3° elettrostrato basale dotato di basse resistività (30-50
Ohm⋅m), associabile a terreni argillosi; esso presenta anomalie conduttive (10-30
Ohm⋅m) e resistive sparse (50-60 Ohm⋅m), associabili a lievi variazioni litologiche
e/o di umidità.
Le prove “palla di sale” evidenziano i seguenti valori di direzione e velocità del
deflusso idrico (TAV. 13):
Palla di sale
Distanza MN1-6
PS1
3m
Direzione di
deflusso
N 136
Velocità di
deflusso
3,4 m/h
PS2
2m
N 119
3,6 m/h
PS3
2m
N 96
2,7 m/h
Pescara, Ottobre 2011.
Dott. Geol. Palestini Christian
Dott. Geol. Ricciardi Alessio
9
T AV O L E
UBICAZIONE INDAGINI GEOELETTRICHE
GEO
SOIL
TAV. 1
Scala 1:5.000
N
PS1
PS2
1
LEGENDA
ERT1-1’
ERT
3
Tomografia elettrica
ERT3-3’
1’
PS3
PS
3’
Palla di sale
4
ERT4-4’
4’
2’
ERT2-2’
2
TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT1-1’
GEO
SOIL
1
0
1’
Distanza (m)
3
6
9
12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108 111 114 117 120 123 126 129 132 135 138 141
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
Resistività (Ohm·m)
13
1.1
20
1.3
32
1.5
50
1.7
79
1.9
126
2.1
200
2.3
316
2.5
2.7
501
2.9
794
Quota (m)
Quota (m)
TAV. 2
Scala 1:600
TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT2-2’
GEO
SOIL
2
0
2’
Distanza (m)
3
6
9
12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108 111 114 117 120 123 126 129 132 135 138 141
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
Resistività (Ohm·m)
8
0.9
13
1.1
20
1.3
32
1.5
50
1.7
79
1.9
126
2.1
200
2.3
2.5
316
2.7
501
Quota (m)
Quota (m)
TAV. 3
Scala 1:600
TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT3-3’
GEO
SOIL
3
0
Distanza (m)
3
6
9
3’
12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108 111 114 117 120 123 126 129 132 135 138 141
4
2
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
4
2
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
Resistività (Ohm·m)
2 0.5
3 0.7
8 1.1
13 1.3
20 1.5
32 1.7
50 1.9
79 2.1
126 200
794 1259
5 0.9
0.3
2.3 316
2.5 501
2.7 2.9
3.1 1995
3.3
Quota (m)
Quota (m)
TAV. 4
Scala 1:600
TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT4-4’
GEO
SOIL
4
0
4’
Distanza (m)
3
6
9
12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108 111 114 117 120 123 126 129 132 135 138 141
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
Resistività (Ohm·m)
13
1.1
20
1.3
32
1.5
50
1.7
79
1.9
126
2.1
200
2.3
316
2.5
2.7
501
Quota (m)
Quota (m)
TAV. 5
Scala 1:600
INTERPRETAZIONE TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT1-1’
GEO
SOIL
1
0
1’
Distanza (m)
3
6
9
12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108 111 114 117 120 123 126 129 132 135 138 141
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
Limi argillosi
Ghiaie
Argille
Resistività (Ohm·m)
13
1.1
20
1.3
32
1.5
50
1.7
79
1.9
126
2.1
200
2.3
316
2.5
2.7
501
2.9
794
Quota (m)
Quota (m)
TAV. 6
Scala 1:600
INTERPRETAZIONE TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT2-2’
GEO
SOIL
2
0
2’
Distanza (m)
3
6
9
12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108 111 114 117 120 123 126 129 132 135 138 141
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
Limi argillosi
Ghiaie
Argille
Resistività (Ohm·m)
8
0.9
13
1.1
20
1.3
32
1.5
50
1.7
79
1.9
126
2.1
200
2.3
2.5
316
2.7
501
Quota (m)
Quota (m)
TAV. 7
Scala 1:600
INTERPRETAZIONE TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT3-3’
GEO
SOIL
3
3’
Distanza (m)
3
6
9
12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108 111 114 117 120 123 126 129 132 135 138 141
Limi argillosi
Ghiaie
Anomalia
Argille
Resistività (Ohm·m)
2 0.5
3 0.7
8 1.1
13 1.3
20 1.5
32 1.7
50 1.9
79 2.1
126 200
794 1259
5 0.9
0.3
2.3 316
2.5 501
2.7 2.9
3.1 1995
3.3
R.S.U.
Anomalia
4
2
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
Quota (m)
Quota (m)
0
4
2
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
TAV. 8
Scala 1:600
INTERPRETAZIONE TOMOGRAFIA ELETTRICA ERT4-4’
GEO
SOIL
4
0
4’
Distanza (m)
3
6
9
12 15 18 21 24 27 30 33 36 39 42 45 48 51 54 57 60 63 66 69 72 75 78 81 84 87 90 93 96 99 102 105 108 111 114 117 120 123 126 129 132 135 138 141
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
0
-2
-4
-6
-8
-10
-12
-14
-16
-18
-20
-22
-24
-26
Limi argillosi
Ghiaie
Argille
Resistività (Ohm·m)
13
1.1
20
1.3
32
1.5
50
1.7
79
1.9
126
2.1
200
2.3
316
2.5
2.7
501
Quota (m)
Quota (m)
TAV. 9
Scala 1:600
GE O
SOI L
PALLA DI SALE PS1
250
MN = 1 m
TAV. 10
200
N1
150
I/V (%)
N2
N3
N4
100
N5
N6
50
0
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
t (min)
300
MN = 3 m
250
N7
200
I/V (%)
N8
N9
150
N10
100
N11
N12
50
0
0
5
10
15
20
25
30
35
40
t (min)
45
50
55
60
65
70
75
GE O
SOI L
PALLA DI SALE PS2
250
MN = 1 m
TAV. 11
200
N1
150
I/V (%)
N2
N3
N4
100
N5
N6
50
0
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
60
t (min)
250
MN = 2 m
200
N7
150
I/V (%)
N8
N9
N10
100
N11
N12
50
0
0
5
10
15
20
25
30
t (min)
35
40
45
50
55
60
GE O
SOI L
PALLA DI SALE PS3
300
MN = 1 m
TAV. 12
250
N1
200
I/V (%)
N2
N3
150
N4
100
N5
N6
50
0
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
t (min)
250
MN = 2 m
200
N7
150
I/V (%)
N8
N9
N10
100
N11
N12
50
0
0
5
10
15
20
25
30
35
40
t (min)
45
50
55
60
65
70
75
RISULTATI PALLA DI SALE
GEO
SOIL
TAV. 13
Scala 1:5.000
N
N
N 113366
N
N 111199
33,,44 m
m//hh
33,,66 m
m//hh
LEGENDA
Palla di sale
N
N 9966
N 119
22,,77 m
m//hh
6,0 m/h
Direzione di deflusso idrico
Velocità di deflusso idrico
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