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Presentazione di PowerPoint
Relazione finale attività di tirocinio
“Piano di gestione dei fanghi di dragaggio nell’ambito
delle attività svolte da Consorzi di Bonifica”
Azienda
Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano
Tutor: Dario Matturro
Candidato
Eveline Ricca
690712
Centro di Ricerca CERI
Previsione, Prevenzione e Controllo dei Rischi Geologici
Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali
Master di II livello in
Analisi e mitigazione del rischio idrogeologico
Direttore Prof.ssa Francesca Bozzano
a.a. 2013/2014
CONSORZIO DI BONIFICA TEVERE E AGRO ROMANO
(CBTAR)
 Il tirocinio formativo del master è stato svolto presso il
«Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano» all’interno del
settore: «BONIFICA E DIFESA DEL SUOLO» nella sede di Focene da
Ottobre 2014 a Gennaio 2015.
 Il presente studio si propone di individuare un percorso tecnico ed
amministrativo per la gestione dei sedimenti di risulta presenti/spostati
all’interno delle acque e/o nell’ambito delle pertinenze idrauliche
 Nell’ambito degli interventi di manutenzione ordinaria in programma per
l’anno di Esercizio 2015 sono stati presi in considerazione i canali
ricadenti nei Macrobacini Idraulici di Ostia VI/1 e Ostia VI/2 e sono
state analizzate tutte le possibili opzioni per una gestione ottimale delle
attività.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
2
CONSORZIO DI BONIFICA TEVERE E AGRO ROMANO
(CBTAR)
Il Consorzio di Bonifica Tevere e Agro Romano rappresenta un Ente di
diritto pubblico, che svolge le funzioni ed i compiti che gli sono attribuiti dalle
leggi statali e regionali e dalle leggi della Regione Lazio 21 gennaio 1984, n.4
modificata ed integrata dalla L.R. 7 ottobre 1994, n.50, ed in particolare
provvede […]:
• alla progettazione e all’esecuzione delle opere idrauliche relative ai
corsi d’acqua pubblici non classificati facenti parte del sistema di bonifica ;
• alla manutenzione e all’esercizio dei fossi e dei canali ricadenti nel
comprensorio di bonifica.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
3
CBTAR - CENNI STORICI
 1878: Prima Legge in Parlamento per bonificare le paludi intorno a
Roma (De Petris);
 Affidamento dell’appalto alla Cooperativa Braccianti Ravenna;
 25.11.1884: Inizio dei lavori con 460 braccianti;
 1889: Messa in funzione del primo Impianto Idrovoro di Ostia;
 1890: Messa in funzione del primo Impianto Idrovoro di Maccarese;
 1925: Inizio Bonifica Integrale attraverso prosciugamento, livellamento e
messa in opera dei terreni per uso agricolo;
 1927: Messa in funzione dell’Impianto di Pagliete;
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
4
INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Comprensorio Estensione
Totale: Ha 498.266com
 Province:
 Roma con 90 comuni
 Rieti con 28 comuni
 Viterbo con 17 comuni
 Frosinone con 2 comuni
Italia - Regione Lazio
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Regione Lazio - Comprensorio
Eveline Ricca
5
STRUTTURA ORGANIZZATIVA DEL CBTAR
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
6
COMPRENSORIO DI BONIFICA
Comprensorio - 11 Settori Operativi
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
7
MACROBACINI TERRITORIALI
Denominazione Macrobacino
N. Fossi/Canali
Km Canali
1 – Santa Severa
55 (f)
138,850
2 – Ladispoli
50 (f)
215,550
3 – Arrone
24 (f)
112,300
4 – Rio Galeria
37 (f)
184,880
5 – Maccarese
98 (c)
166,545
6 – Ostia
104 (c)
174,688
7 – Cassia
61 (f)
141,755
8 – Media Valle Tevere
53 (f)
84,750
9 – Bufalotta
26 (f)
64,350
10 – Aniene
48 (f)
118,680
11 – Ardeatina
35 (f)
145,880
591
1.548,228
TOTALE
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
8
SETTORE BONIFICA e DIFESA SUOLO
Attività principali:
 Programmazione e progettazione degli interventi annuali dei canali e
dei fossi costituenti la rete della bonifica
 Manutenzione ordinaria dei canali e dei fossi della bonifica
 Concorrere in collaborazione con gli Enti Pubblici:
1.
al rispetto della normativa vigente in materia di bonifica del
territorio
2.
all’attuazione di interventi conseguenti a calamità naturali e/o
eccezionali avversità atmosferiche
3.
alla gestione mediante convenzione di azioni volte alla bonifica e
difesa del suolo
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
9
ATTIVITA’ SVOLTE :
1°fase - TAGLIO DELLA VEGETAZIONE
 Il taglio della vegetazione viene svolto lungo gli argini, le sponde dei
canali e sul fondo (con benna falciante) con lo scopo garantire il
regolare deflusso delle acque.
 Obiettivo principale  mantenere l’alveo libero dallo sviluppo
eccessivo di formazioni vegetali es. Cannuccia palustre
(Phragmitesaustralis);
 AZIONI MECCANICHE: decespugliatura/trinciatura, che consiste
nel taglio e trinciatura della vegetazione presente lungo gli argini e le
sponde dei canali. L’operazione viene eseguita in genere con
l’ausilio di mezzi meccanici idonei, trattori, trinciastock scelti in
relazione alle caratteristiche dimensionali del corso d’acqua.
 AZIONI MANUALI: laddove i mezzi meccanici siano impossibilitati
ad intervenire.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
10
ATTIVITA’ SVOLTE :
prima fase TAGLIO DELLA VEGETAZIONE
Macchina a carreggiata
cingolo
stabilizzatore,
trinciasarmenti
ridotta con
dotata
di
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Macchina a carreggiata ridotta con
ruota stabilizzatrice, dotata di trincia
sarmenti e due barre falcianti da 0,6 m
Eveline Ricca
11
ATTIVITA’ SVOLTE :
2°fase - SPURGO E RISAGOMATURA DEI FOSSI
 Tale attività viene effettuata movimentando i sedimenti che, in
genere nel corso del periodo invernale, si sono depositati lungo
l'alveo per trasporto, erosioni localizzate e/o cedimenti degli argini.
 Obiettivo principale  ripristinare la sezione idraulica originaria e
garantire il corretto e libero deflusso delle acque nell’alveo dei canali.
 Tali operazioni vengono eseguite normalmente tramite mezzi
meccanici (cingolati e/o gommati) dotati di benne idonee a tali
lavorazioni.
 Il materiale dopo essere stato rimosso dall’alveo del canale viene
distribuito lungo le fasce di pertinenza demaniali dello stesso (fino a
10 metri), in destra e sinistra idraulica.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
12
PIANO DI GESTIONE DEI SEDIMENTI
Denominazione Macrobacino
N. Fossi/Canali
Km Canali
1 – Santa Severa
55 (f)
138,850
2 – Ladispoli
50 (f)
215,550
3 – Arrone
24 (f)
112,300
4 – Rio Galeria
37 (f)
184,880
5 – Maccarese
98 (c)
166,545
6 – Ostia
104 (c)
174,688
7 – Cassia
61 (f)
141,755
8 – Media Valle Tevere
53 (f)
84,750
9 – Bufalotta
26 (f)
64,350
10 – Aniene
48 (f)
118,680
11 – Ardeatina
35 (f)
145,880
591
1.548,228
TOTALE
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
13
PIANO DI GESTIONE DEI SEDIMENTI
MACROBACINO OSTIA VI
Figura Errore. Nel documento non esiste testo dello stile specificato.-1Macrobacino Ostia VI
MACROBACINO Territoriale 6 OSTIA
Macrobacino Idraulico
Ostia VI/1
MacrobacinoIdraulico
Ostia VI/2
Microbacino 6B1
Microbacino 6A1
BAGNOLO
PALOCCO
Microbacino 6B2
Microbacino 6A2
OSTIA ANTICA
CASTEL PORZIANO
Microbacino 6M1
PESCATORI-DRAGONCELLO-LINGUA
Microbacino 6B3
TOR SAN MICHELE
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
14
NORMATIVA VIGENTE
 R.D. n.368 del 08.05.1904
Regolamento per la esecuzione del T.U. della L.22 marzo 1900,
n.195, e della L.7 luglio 1902, n.333 sulle bonificazioni delle paludi e
dei terreni paludosi;
 R.D. n.523 del 25.07.1904
Testo Unico delle disposizioni di legge intorno alle opere idrauliche
delle diverse categorie;
 R.D. n.215 del 13.02.1933
Nuove norme per la bonifica integrale;
 L.R. n.4 del 21gennaio 1984, modifica ed integrata dalla
L.R. 7 ottobre 1994, n.50.
Piano regionale per l'esecuzione delle opere pubbliche di bonifica;
 L.R. n.53 del 1998
Organizzazione regionale della difesa del suolo;
 D. Lgs. 152/2006
Norme in Materia Ambientale.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
15
NORMATIVA VIGENTE
 Novità introdotte dall’art. 184-quater D. Lgs. 152/2006
La normativa identifica le caratteristiche che deve avere il rifiuto che ha
cessato di essere tale (End of Waste), a valle delle operazioni di
recupero (cernita e/o selezione).
I materiali dragati non rientrano più nel regime normativo dei rifiuti se
soddisfano i requisiti contenuti nell’art. 184-quater D.Lgs.152/2006 di
seguito riportati:
a) rispettano le concentrazioni di soglia di contaminazione (CSC)
colonne A e B Tabella 1 Allegato 5 al Titolo V della Parte Quarta
del D.lgs. n. 152/2006 (L’autorità competente può derogare alle concentrazioni
limite di cloruri e di solfati)
b) sono utilizzati direttamente in un sito di destinazione individuato
con certezza anche a fini del riuso o rimodellamento ambientale;
c) il test di cessione dell’eluato (Allegato 3 del decreto del Ministro
dell’ambiente 5 febbraio 1998) dimostra che i sedimenti non
generano senza rischi per le matrici ambientali interessate e
nessuna contaminazione per le acque sotterranee e superficiali.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
16
NORMATIVA VIGENTE
 Novità introdotte dall’art. 184-quater D. Lgs. 152/2006
La normativa prevede anche che il produttore o il detentore
predispongano una Dichiarazione di Conformità da cui risultino:
a) i dati del produttore, o del detentore e dell’utilizzatore;
b) la tipologia e la quantità dei materiali oggetto di utilizzo;
c) le attività di recupero effettuate;
d) il sito di destinazione e le altre modalità di impiego previste;
e) l’attestazione che sono rispettati i requisiti normativi.
La Dichiarazione deve essere presentata all’Autorità competente per il
procedimento di recupero e all’ARPA nel cui territorio è localizzato il sito
di destinazione o il ciclo produttivo di utilizzo, trenta giorni prima
dell’inizio delle operazioni di conferimento.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
17
NORMATIVA VIGENTE
 Legge n. 164 del 11 novembre 2014
“Misure urgenti per l'apertura dei cantieri, la realizzazione delle opere
pubbliche, la digitalizzazione del Paese, la semplificazione burocratica,
l'emergenza del dissesto idrogeologico e per la ripresa delle attività produttive”
Capo III – Misure urgenti in materia ambientale e per la mitigazione del
dissesto idrogeologico, all’art. 7comma 8 bis riporta:
“Al comma 3 dell'articolo 185 del D.Lgs. 152/2006 s.m.i., dopo le parole:
«i sedimenti spostati all'interno di acque superficiali» sono inserite le
seguenti: «o nell'ambito delle pertinenze idrauliche».
La modifica introdotta dalla Legge 164/2014 esclude dall’ambito di
applicazione della Parte Quarta del D.Lgs. 152/2006, i sedimenti
spostati all’interno di acque superficiali o nell'ambito delle
pertinenze idrauliche ai fini della gestione delle acque e dei corsi
d'acqua o della prevenzione di inondazioni se è provato che i
sedimenti non sono pericolosi [...].
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
18
STUDIO PROPOSTO – CAMPAGNA DI INDAGINE
Al fine di accertare la reale possibilità per il CBTAR di gestire i fanghi
dragati all’interno del comprensorio di bonifica, escludendoli dal regime
autorizzatorio dei rifiuti ed utilizzandoli come materiale destinato al
recupero e al rimodellamento ambientale di aree critiche, è stata
realizzata una campagna di indagine sui sedimenti dei canali in maniera
tale da coprire l’intera area del Macrobacino Idraulico Ostia VI.
MACROBACINO Territoriale 6 OSTIA
Macrobacino Idraulico
Ostia VI/1
Macrobacino Idraulico
Ostia VI/2
Microbacino 6B1
Microbacino 6A1
BAGNOLO
PALOCCO
Microbacino 6B2
Microbacino 6A2
OSTIA ANTICA
11 PRELIEVI :
 n. 7 Ostia VI/1
 n. 4 Ostia VI/2
CASTEL PORZIANO
Microbacino 6M1
PESCATORI-DRAGONCELLO-LINGUA
Microbacino 6B3
TOR SAN MICHELE
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
19
PIANO DI INDAGINE
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
20
PIANO DI INDAGINE
Microbacino Ostia VI/1 - 6B1 Bagnolo
Denominazione opera
Canale Pantano
Denominazione opera
Acque levante e ponente
Scolmatore Bagnolo
Canale Romagnoli 4
Canale Baionetta
Canale Pineta 2
Acque Ostiense
Canale Ostiense
Capanna Murata
Lunghezza
tot. (ml)
tratto da Via C. Albiz. a conf. Bagnolo
450
Microbacino Ostia VI/1 - 6B2 Ostia Antica
Lunghezza
Caratteristiche Tratto
tot. (ml)
Prelievo
sedimento
n.1 campione
Denominazione
campione
B1.7
Prelievo
sedimento
Denominazione
campione
intero tratto
intero tratto
Intero tratto
Intero tratto
175
261
1.450
690
n.1 campione
n.1 campione
n.1 campione
n.1 campione
B1.5
B1.3
B1.1
B1.2
tratto da V.C. Secondario a Via Ostiense
Intero tratto
1.000
500
n.1 campione
n.1 campione
B1.6
B1.4
Caratteristiche Tratto
Microbacino Ostia VI/2 - 6A1 Palocco
Denominazione opera
Infl. 'E' C. Palocco
Infl. 'N' C. Palocco
Denominazione opera
Infl. B1 C. Dragoncello
Denominazione opera
Lungotevere T.S.M.
Lunghezza
Prelievo
tot. (ml)
sedimento
Intero tratto
1.650
n. 1 campione
Intero tratto esclusa la tratta intubata
1.555
n. 1 campione
Microbacino Ostia VI/2 - 6M1 Pescatori - Dragoncello - Lingua
Lunghezza
Prelievo
Caratteristiche Tratto
tot. (ml)
sedimento
Intero tratto
1.000
n. 1 campione
Microbacino Ostia VI/2 - 6B3 Tor San Michele
Lunghezza
Prelievo
Caratteristiche Tratto
tot. (ml)
sedimento
Intero tratto
550
n. 1 campione
Caratteristiche Tratto
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
Denominazione
campione
B2.2
B2.3
Denominazione
campione
B2.1
Denominazione
campione
B2.4
21
PROTOCOLLO ANALITICO
DETERMINAZIONI ANALITICHE SUL CAMPIONE
TAL QUALE
DETERMINAZIONI ANALITICHE SULL’ELUATO
UNITA’ DI MISURA
PARAMETRO
UNITA’ DI MISURA
Residuo fisso a 105°C
%
Residuo fisso a 600°C
TOC
%
Idrocarburi da C5 a C8
mg/kg
Idrocarburi aromatici da C9 a
C10
mg/kg
Cumene
mg/kg
Dipentene
mg/kg
Naftalene
mg/kg
Idrocarburi C10-C40
mg/kg
Idrocarburi totali (THC)
mg/kg
Nitrati
Fluoruri
Solfati
Cloruri
Cianuri
Bario
Rame
Zinco
Berillio
Cobalto
Nichel
Vanadio
Arsenico
Cadmio
Cromo totale
Piombo
Selenio
Mercurio
Amianto
COD
pH
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
mg/l
-
PARAMETRO
%
METALLI SUL TAL QUALE
Arsenico
mg/kg
Mercurio
mg/kg
Cadmio
mg/kg
Nichel
mg/kg
Ferro
mg/kg
METALLI SUL SECCO
Arsenico
mg/kg
Mercurio
mg/kg
Cadmio
mg/kg
Nichel
mg/kg
Ferro
mg/kg
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
22
RISULTATI ANALITICI
Denominazione
campioni
Descrizione
Parametro
B1.1
Canale
Baionetta
B1.2
B1.3
B1.4
B1.5
B1.6
B1.7
B2.1
Pineta 2
Canale
Romagnoli 4
Canale
Capanna
Murata
Scolmatore
Bagnolo
Canale
Ostiense
Canale
Pantano
Canale
Dragoncello
a valle
influente “C”
del C.
Dragoncello
B2.2
B2.3
Canale
Canale
Palocco a
Palocco a
valle
valle influente
influente “E”
“N”
B2.4
Lungotevere
Tor San
Michele
U. M.
Residuo fisso a
150° C
%
22,4
62,2
58,8
83,2
45,6
44,7
48,6
63,1
78,4
72,6
68,7
Residuo fisso a
600° C
%
17,6
58,6
55,9
78,6
42,2
24,4
24,8
57
75,2
71,7
65,5
TOC
%
2
1
1
2
1
2
2
1
1
1
1
mg/kg
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
mg/kg
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Cumene
mg/kg
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
Dipentene
mg/kg
<0,4
<0,4
<0,4
<0,4
<0,4
<0,4
<0,4
<0,4
<0,4
<0,4
<0,4
Naftalene
Idrocarburi C10C40
mg/kg
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
<0,2
mg/kg
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
mg/kg
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
<185
Idrocarburi da C5
a C8 compreso
Idrocarburi
aromatici C9C10
Idrocarburi totali
(THC)
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
23
RISULTATI ANALITICI
Denominazione
campioni
B1.1
Unita di
misura
Metalli sul tal
quale
Arsenico
mg/kg
Mercurio
mg/kg
Cadmio
mg/kg
Nichel
mg/kg
Ferro
mg/kg
Metalli sul secco
Arsenico
mg/kg
Mercurio
mg/kg
Cadmio
mg/kg
Nichel
mg/kg
Ferro
mg/kg
Canale
Baionetta
B1.2
B1.3
B1.4
Canale
Canale
Pineta 2 Romagnoli Capanna
4
Murata
B1.5
B1.6
B1.7
B2.1
B2.2
C.Dragonce
Canale
Palocco a
Canale llo a valle
Scolmatore Canale
Pantan influente “C”
valle
Bagnolo
Ostiense
del C.
influente
o
Dragonc.
“E”
B2.3
B2.4
Canale
Palocco a
valle
influente
“N”
Lungotevere
Tor San
Michele
Limiti
D.Lgs.
152/2006
All.5
colonna
A
B
2,62
<1
<1
6,19
1480
1,78
<1
<1
5,31
1190
2,58
<1
<1
7,24
1240
<0,1
<0,1
<1
25,9
1080
1,51
<1
<1
15,8
1030
1,61
<1
<q1
6,66
1540
2,68
<1
<1
7,01
1490
1,88
<1
<1
8,39
1570
1,05
<1
<1
10,9
1720
1,96
<1
<1
11,5
1600
2,06
<1
<1
13,7
1610
20
1
2
120
50
5
15
500
11,7
<1
<1
27,6
2,86
<1
<1
8,54
4,39
<1
<1
2110
<0,1
<0,1
<1
31,2
3,31
<1
<1
34,6
3,6
<1
<1
14,9
5,51
<1
<1
14,4
2,98
<1
<1
13,3
1,34
<1
<1
13,9
2,7
<1
<1
15,8
3
<1
<1
19,9
20
1
2
120
50
5
15
500
6607
1913
2110
1300
2260
3445
3066
2488
2194
2204
2343
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
24
RISULTATI ANALITICI
Denominazione
campioni
B1.1
Canale
Baionetta
B1.2
B1.3
B1.4
Canale
Pineta
Canale
Capanna
2
Romagnoli 4
Murata
B1.5
B1.6
B1.7
Scolmatore
Bagnolo
Canale
Ostiense
Canale
Pantano
B2.1
B2.2
B2.3
C.
Canale
Canale
Dragoncello a Palocco a Palocco a
valle influente
valle
valle
“C” del C.
influente
influente
Dragonc.
“E”
“N”
B2.4
Lungotevere
Tor San
Michele
Determinazioni analitiche sull'eluato
Nitrati
Fluoruri
Solfati
Cloruri
Cianuri
Bario
Rame
Zinco
Berillio
Cobalto
Nichel
Vanadio
Arsenico
Cadmio
Cromo
totale
Piombo
Selenio
Mercurio
Amianto
COD
pH
Limiti
D.Lgs.
152/200
6 All.5
D.M. 186/06
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
1,15
0,12
2,55
22,9
<1
<0,1
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
0,68
0,15
2,65
463
<0,1
0,15
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
0,35
0,12
1,55
116
<1
0,14
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
2,24
0,03
11,9
4,27
<0,1
0,35
n.r.
0,03
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
0,41
<0,001
1,54
83,9
<1
0,13
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
0,87
<0,001
3,25
137
<1
<0,1
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
1,07
0,13
5,54
69,9
<1
<0,2
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
0,77
0,12
3,92
53,3
<1
<0,1
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
2,27
0,2
11,4
100
<2
<0,2
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
1,09
<0,001
2,34
31,7
<1
0,12
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
0,46
0,11
1,65
103
<1
<0,1
n.r.
n.r.
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
50
1,5
250
100
50
1
0,05
3
10
250
10
250
50
5
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
µg/l
mg/l
-
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
25,2
7,75
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
29
7,82
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
21
7,68
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
n.r.
7,68
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
29,4
7,78
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
8,4
7,64
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
16,8
7,83
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
25,2
7,91
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
21
7,74
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
12,6
7,83
<0,1
<0,1
<0,1
<0,1
29
7,71
50
50
10
1
30
30
5,5-12
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
25
INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI
Le analisi chimiche hanno verificato il rispetto dei requisiti dell’art.
184-quater del D.Lgs. 152/2006:
 Rispetto dei limiti delle colonne A e B Tabella 1 Allegato 5 al Titolo V
della Parte Quarta del D.Lgs. n. 152/2006 (deroga per i cloruri);
 Test di cessione secondo le metodiche e i limiti di cui all’Allegato 3
del decreto del Ministro dell’ambiente 5 febbraio 1998, al fine di
escluderne la pericolosità e quindi la possibilità di contaminazione
delle matrici ambientali.
La gestione dei sedimenti dragati può prevedere l’esclusione di tali
materiali dall’ambito di applicazione dei rifiuti ed il conseguente
utilizzo come materiale per rimodellamento e recupero ambientale.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
26
STUDIO PROPOSTO – Aree critiche
La presenza sempre più marcata di ostacoli lungo gli argini dei canali,
dovuti alla forte urbanizzazione che ha interessato la zona in esame,
preclude in alcuni casi tale possibilità e quando ciò si verifica, il
sedimento asportato dall’alveo deve essere rimosso e trasportato in
un altro sito idoneo allo stoccaggio.
 Macrobacino Ostia VI/1
 n.20 canali con ostacoli proibitivi allo stoccaggio lungo gli argini
 3.620 mc di sedimenti
 Macrobacino Ostia VI/2
 n.12 canali con ostacoli proibitivi allo stoccaggio lungo gli argini
 8.013 mc di sedimenti
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
27
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI
 Quantità
Macrobacino Ostia VI/1: 3.620 mc
Macrobacino Ostia VI/2: 8.013 mc
 Procedure di gestione dei sedimenti
 Rimodellamento, consolidamento, ricalibratura di arginature di vari
corsi d’acqua;
 Rimodellamento ambientale area di pertinenza idraulica del CBTAR
a Ponte Galeria;
 Recupero in cava
 Smaltimento in discarica
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
28
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI
 Rimodellamento, consolidamento, ricalibratura di arginature di vari
corsi d’acqua
I sopralluoghi effettuati durante la normale attività di manutenzione
hanno riscontrato una criticità morfologica degli argini del
Canale Albuceto, Canale Palocco e Canale Ostiense, dovuta
anche al verificarsi di fenomeni meteorologici caratterizzati da
intense precipitazioni che hanno dato luogo all’esondazione di
alcuni canali di bonifica sul territorio (eventi alluvionali del
31.10.2011 e del 31.01.2014).
Per i tre canali individuati si prevede di intervenire attraverso il
colmamento delle depressioni createsi lungo gli argini, loro
consolidamento e riprofilatura, al fine del ripristino della sezione
del canale e delle sue stesse pertinenze.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
29
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI
 Rimodellamento, consolidamento, ricalibratura di arginature di vari
corsi d’acqua
Canale Albuceto
Canale Palocco
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
Canale Ostiense
30
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI
 Rimodellamento, consolidamento, ricalibratura di arginature di vari
corsi d’acqua
CANALE ALBUCETO
Descrizione opere
E’ previsto il rimodellamento degli argini del Canale Albuceto nel tratto a valle di via
della Macchiarella.
Il materiale sarà distribuito lungo un’area totale di circa 4.000 mq in destra idraulica.
L’argine, largo circa 5,0m sarà rimodellato colmando le profonde depressioni presenti
per una lunghezza di circa 800m e livellato per uno spessore uniforme di circa 20cm.
Area
interessata
(mq)
Spessore
sedimenti
(m)
Volume
sedimenti (mc)
4.000
0,20
800
TOTALE
800
CANALE PALOCCO
E’ previsto il rimodellamento degli argini del Canale Palocco nel tratto a valle di via di
San Candido.
Uno spessore uniforme di 20cm di materiale sarà distribuito lungo l’argine destro per
una lunghezza di circa 600m ed una larghezza di circa 4,0 al fine di livellare il
disequilibrio esistente tra i due argini di circa 20cm.
2.400
(dx idraulica)
0,20
TOTALE
480
480
CANALE OSTIENSE
E’ previsto il rimodellamento degli argini del Canale Ostiense nel tratto di valle prima
dell’immissione nell’impianto idrovoro Bagnolo.
Il materiale sarà distribuito lungo un’area totale di circa 1200mq colmando le
depressioni presenti in destra e sinistra idraulica per una lunghezza di circa 150m ed
una larghezza media di circa 4,0.
Gli argini del canale presentano un medio disequilibrio di circa 25cm, per tale motivo si
procederà al livellamento in destra idraulica con uno spessore uniforme di terreno di
50 cm ed in sinistra idraulica con uno spessore di 25cm.
600
(dx idraulica)
0,50
300
600
(sx idraulica)
0,25
150
TOTALE
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
450
31
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI
 Rimodellamento ambientale area di pertinenza idraulica del CBTAR
a Ponte Galeria
Il CBTAR ha individuato un’area di sua proprietà per lo stoccaggio
dei fanghi dragati in località Ponte Galeria (dx idraulica del Fiume
Tevere).
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
32
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI
 Rimodellamento ambientale area di pertinenza idraulica del CBTAR
a Ponte Galeria
E’ stato prelevato un campione di terreno ed è stato ricercato lo
stesso protocollo analitico dei fanghi di dragaggio.
II risultati analitici hanno verificato la rispondenza tra i fanghi
prelevati nei canali consortili e il terreno nell’area di Ponte Galeria
entrambi identificati con codice CER 17 05 06 Fanghi di dragaggio.
Il riutilizzo dei fanghi dragati pertanto non potrà generale alcuna
modifica alle matrici ambientali ed alla falda presente nel sito di
destinazione.
Nell’area individuata saranno distribuiti circa 5.000 mc di materiale
su un'area di circa 5.000 mq per il riempimento e il
livellamento del sito per uno spessore uniforme su tutta l'area di
1,0m dall'attuale p.c., allo scopo di rendere fruibile l'area anche in
caso di eventi di esondazione.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
33
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI
 Rimodellamento ambientale area di pertinenza idraulica del CBTAR
a Ponte Galeria
Descrizione opere
SITO DI PROPRIETA’ DEL CBTAR – loc. Ponte Galeria
Area
Spessore
interessata
sedimenti
(mq)
(m)
E’ previsto il livellamento dell’area di proprietà del CBTAR
ubicato in località Ponte Galeria.
Il materiale sarà distribuito lungo una superficie
complessiva di circa 5.000 mq in destra idraulica rispetto
al fiume Tevere. L’area sarà rimodellata colmando le
depressioni presenti e sarà livellata per uno spessore
uniforme di circa 1m dal p.c.
5.000
1
TOTALE
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
Volume
sedimenti (mc)
5.000
5.000
34
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI
 Recupero - Conferimento in cava
I sedimenti dragati non riutilizzati nelle operazioni di rimodellamento
ambientale precedentemente descritte, saranno trasportati in cave giudicate
idonee sia dal punto di vista dell’accettabilità del materiale sia di sostenibilità
economica (distanze dal luogo di prelievo, costi trasporto, etc.).
CAVE
Luogo
Distanza media dal
luogo di prelievo
Volume sedimenti
Via di Casal Selce 147/a - Roma
30 km
4.000 mc
Denominazione sito
Es. Esi 2000 s.r.l.
TOTALE
4.000
 Smaltimento - Conferimento in discarica
Lo smaltimento in discarica dei fanghi dragati deve essere considerato
una possibilità residuale praticabile solo qualora una delle operazioni
descritte precedentemente non fosse possibile.
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
35
PROGETTO DI RECUPERO DEI MATERIALI
Grazie per l’attenzione
Piano di gestione dei fanghi di dragaggio
Eveline Ricca
36
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