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Esercitazione 2

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Esercitazione 2
LE TECNICHE DI PROGRAMMAZIONE E
CONTROLLO DELLE SCORTE
Il caso “FrescoMagic s.r.l.”
Le scorte …
… servono a fronteggiare in ogni momento
improvvise esigenze di produzione e di vendita
Rilevano importanza perché rappresentano un costo e un rischio
Materie
• tutelarsi contro eventuali incertezze nel
mercato di fornitura
• tutelarsi contro possibili aumenti di
prezzo
Prodotti finiti
• tutelarsi contro carenze di
prodotti che potrebbero far
perdere occasioni di vendita
• conseguire economie di acquisto
• crearsi degli “ammortizzatori” nei rapporti con i
fornitori (errori nelle consegne o negli ordinativi)
• per garantire la continuità al processo operativo, nei
casi di produzioni a carattere stagionale
1
La gestione delle scorte: funzioni
Specializzazione geografica
Disaccoppiamento
costituire scorte permette la
delocalizzazione delle attività produttive
le scorte fungono da ammortizzatore
tra le diverse attività di una azienda
Bilanciamento dell’offerta
e della domanda
Scorte di sicurezza
le scorte permettono il
bilanciamento temporale tra
produzione e consumi
permettono la copertura della
variabilità a breve termine del
livello della domanda o del
rifornimento
Le principali tecniche per la gestione dei materiali
La gestione dei
materiali
A scorta
(o stock control)
Metodo delle scorte separate
(o a punto fisso di riordino)
A fabbisogno
(o flow control)
Metodo del ciclo di ordinazione
(o a periodo fisso di riordino)
Material Requirements
Planning (MRP)
Just in Time
Fonte: Elementi di economia e gestione delle imprese, S. Sciarelli, Cedam, 2008
2
La gestione su previsione e la
gestione a fabbisogno del
sistema produttivo
Gestire la
produzione su
previsione
programmare
ciascuna
operazione di
acquisto in base a
previsione del
successivo
utilizzo
Gestire la
produzione a
fabbisogno
programmare
ciascuna
operazione di
acquisto in base a
certezza del
successivo
utilizzo
Fornitori
Magazzino materia prima
(acciaio)
Reparto
produzione anelli
Reparto
produzione sfere
Magazzino semilavorati
anelli e sfere
Reparto montaggio
cuscinetti
Magazzino prodotti finiti
cuscinetti
Clienti
3
La gestione su previsione e la gestione a fabbisogno
del sistema produttivo: pregi e limiti
Tipologia di gestione
Pregi
•Sono garantite “a
pronto” le consegne al
cliente
•Necessità di scorte di
sicurezza
•Rischio di invenduto
prodotti finiti
•Rischio di mancato utilizzo
delle scorte
•L’estensione della gamma
di vendita comporta un
frazionamento delle
previsioni
•Le scorte sono
“finalizzate”
•Assenza di scorte di
sicurezza
•Assenza di problemi
relativi all’ampliamento
della gamma di vendita
•Non sono possibili
consegne a pronto
Gestione su previsione
(push)
Gestione a fabbisogno
(pull)
Limiti
La gestione delle scorte: le
diverse tipologie di scorte
Scorte
medie
Scorte di
ciclo
Rappresentano il
livello medio delle
scorte nel tempo
Rappresentano la
quantità richiesta
(lotto di riordino)
Scorte di
sicurezza
Coprono le variazioni a
breve termine nella
domanda e
nell’approvvigionamento
4
La gestione delle scorte: le altre
definizioni
La quantità che si trova fisicamente
in magazzino al tempo t
Esistenza a
magazzino
E’ l’intervallo fra il momento di
emissione dell’ordine e l’arrivo del
materiale in magazzino
Tempo di
attesa
Rimanenza
in ordine
Disponibilità
Disponibilità
300
250
200
E’ la quantità ordinata, ma
non ancora arrivata
Somma dell’esistenza
+ rimanenza in ordine
Consegna
ordine
Esistenza
Rimanenza
in ordine
Emissione
ordine
Tempo di
attesa
150
100
50
0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14
Tempo
(mesi)
5
La gestione su previsione del
sistema produttivo
In condizioni di incertezza due sono le tecniche
più usate per la gestione degli stock
Il metodo delle
scorte separate o a
quantità costante
Il metodo del ciclo
di ordinazione o a
intervallo costante
Il metodo delle
scorte separate
Il metodo del ciclo
di ordinazione
Consiste nell’ordinare una
quantità costante (q)
quando la disponibilità
scende al di sotto di una
certa quantità prefissata (L)
Consiste nell’ordinare, ad
intervalli fissi di durata (I), una
quantità variabile in grado di
riportare la disponibilità ad un
livello prefissato (Dm)
dove
q = lotto di riordino
L = livello di riordino
?
6
q = lotto di riordino
Il metodo delle
scorte separate: il
livello di riordino
L = livello di riordino
?
dm = domanda media mensile prevista
D = domanda media annuale prevista = dm * 12
Ta = tempo di attesa espresso in mesi
q = lotto di riordino (che si suppone noto)
L = livello di riordino
L = dm * Ta
Asserzioni:
Disponibilità
(1) Domanda costante
(2) dm = 100
(3) Ta = 2 mesi
600
(4) q = 300
500
400
2
3
300
Livello di
riordino
200
100
1
2
1
0
1
2
3
4
3
5
6
7
8
Tempo
(mesi)
7
La formula del livello di riordino L = dm *
Ta è valida solo nel caso in cui la
domanda sia costante!!!
Ma poiché questo accade
raramente nella realtà …
… occorre aggiungere al livello
di riordino una scorta di
sicurezza (Ss)
L = dm * Ta + Ss
Asserzioni:
Disponibilità
(1) Domanda variabile
350
(2) dm = 100 variabile
(3) Ta = 1 mese
300
2
250
(4) q = 200
3
(5) Ss = 50
200
B
150
100
1
3
2
1
Livello di
riordino
C
50
A
0
1
2
3
Ss
4
5
6
7
8
Tempo
(mesi)
8
q = lotto di riordino
Il metodo delle
scorte separate: il
lotto di riordino
L = livello di riordino
?
Asserzioni:
Disponibilità
(1) Domanda costante
(2) dm = 100
(3) Ta = 2 mesi
600
(4) q = 300
500
400
3
2
300
Livello di
riordino
200
100
1
2
1
0
1
2
3
4
3
5
6
7
8
Tempo
(mesi)
9
Asserzioni:
Disponibilità
(1) Domanda costante
(2) dm = 100
(3) Ta = 2 mesi
600
(4) q = 500
500
2
400
2
300
200
1
Livello di
riordino
1
100
0
1
2
3
4
5
6
7
8
Tempo
(mesi)
Il costo delle
scorte
Costi di
ordinazione
+
Costi di
mantenimento
delle scorte
1. Costi di comunicazione (tel/fax)
1. Costi di immobilizzo di capitale
2. Costi del personale addetto
2. Costi di funzionamento del magazzino
(refrigerazione, riscaldamento,
illuminazione, movimentazione materiali)
3. Costi di entrata del materiale (trasporto,
controllo materiali, emissione bolla, etc.)
3. Costi per perdite o eventuali furti
4. Costi per obsolescenza
10
q = lotto di riordino
Il metodo delle
scorte separate: il
lotto di riordino
L = livello di riordino
?
Lotto Economico di Acquisto (Q)
… è inteso il lotto che consente di
minimizzare il costo complessivo
di gestione delle scorte
Costi
Lotto economico d’acquisto:
rappresentazione grafica
Ct
Cm
Co
Q
Quantità
11
Lotto economico d’acquisto:
rappresentazione analitica
Q=
2FK
ac
F = fabbisogno complessivo di merce nell’unità di tempo
Q = lotto economico di acquisto
a = costo di acquisto di una unità di merce
c = costo unitario di conservazione (espresso in % del
valore medio della giacenza)
K = costo di ordinazione
Il caso “FrescoMagic s.r.l.”
La FrescoMagic s.r.l era una piccola azienda del modenese che
realizza e commercializza ventilatori
La gamma di vendita comprende ventilatori da tavolo, da terra (o a
colonna) e da soffitto.
I prodotti sono venduti in Italia e all’estero.
Il sistema produttivo è gestito “su previsione”, utilizzando il
metodo delle scorte separate per la gestione del magazzino
“materie prime e semilavorati”
Per la FrescoMagic s.r.l. analizziamo la gestione del magazzino
relativo al motore Power
12
Lotto Economico di Acquisto (Q)
del motore Power 2007
Q=
2FK
ac
F = fabbisogno complessivo di merce nell’unità di tempo, pari a 23.600
K = costo di ordinazione (moduli pre-stampati, telefonate, altre attività e
strumenti per l’emissione di ciascun ordine) pari a € 21
c = costo unitario di conservazione (costi assicurativi, inventario, fitto, amm.
locali e delle altre attrezzature necessarie allo stoccaggio, costi di
ispezione e sorveglianza, perdite stimate per danneggiamento e
smarrimento) pari al 5% del costo di acquisto di una unità di merce;
a = costo di acquisto di una unità di merce, pari a € 40
Q =
2 FK
ac
=
2 ∗ 23600 ∗ 21
0 . 05 * 40
= 704
Livello di riordino (L) del motore
Power 2007
L = dm * Ta + Ss
Lead Time
dm = 23.600/52 = 454
Ta = 2 settimane
Ss = 150
L = 454 * 2 + 150 = 1058 pezzi
13
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