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non sono tenuti a frequentare l`anno di formazione

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non sono tenuti a frequentare l`anno di formazione
Ministero dell’Istruzione, dell’ Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per la Campania
DIREZIONE GENERALE
Formazione docenti neoassunti
a.s. 2014/2015
Incontro informativo e di accoglienza
Anna Maria Di Nocera
Dirigente Scolastico
Referente regionale formazione docenti neoassunti
PREMESSA
Il periodo iniziale di servizio del docente, che
coincide con il periodo di prova e l’anno di
formazione, ha una duplice valenza:
- da
un
lato
si
costruiscono
le
basi
formative dell’esperienza culturale, umana e
professionale;
- dall’altro ha lo scopo di evidenziare se il
docente meriti la stabilizzazione definitiva
del proprio rapporto di lavoro con la conferma in
ruolo.
2
CONTENUTI
• 1. Struttura e organizzazione del corso di formazione
Definizione
Fonti normative
Rapporto tra anno di prova e corso di formazione
Destinatari dell’anno di formazione
Il nuovo Piano Sperimentale di formazione
• 2. Aspetti organizzativi e amministrativi della formazione
Il modello di governance della formazione
Sintesi degli adempimenti
Esame dei casi particolati
• 3. Profilo professionale atteso
.
La funzione docente
Principali compiti e attività del docente neoassunto
Le competenze attese
La pratica didattica assistita
I laboratori formativi
l’attività di ricerca on line
Il portfolio del docente
3
Struttura e organizzazione
del corso di formazione riservato ai docenti neoassunti
4
Anno di formazione: definizione
• L’anno di formazione
costituisce
un’attività
riservata al personale
della scuola che va
espletata in occasione
della prima immissione
in
ruolo,
secondo
l’impianto strutturale
definito dal M.I.U.R.
5
Fonti normative
LEGGE N. 270/1982
art. 440 D.Lgs.vo n. 297/1994
Istituzione corso di formazione
per i docenti neoassunti
“L'anno di formazione ha inizio con
l'anno scolastico dal quale decorrono
le nomine e termina con la fine delle
lezioni; per la sua validità è richiesto
un servizio minimo di 180 giorni.
Ai fini della conferma in ruolo i
docenti, al termine dell'anno di
formazione, discutono con il Comitato
per la valutazione del servizio una
relazione sulle esperienze e sulle
attività svolte. Sulla base di essa e
degli altri elementi di valutazione
forniti dal Capo d'istituto, il Comitato
per la valutazione del servizio esprime
il parere per la conferma in ruolo”..
6
C. M. 267/1991
la La partecipazione
all’azione formativa si
realizza mediante due
modalità di intervento:
attività d’istituto
e
incontri seminariali.
Finalità e contenuti
dell’attività di formazione
7
C. M. 73/1997
Programmi di formazione
riservati ai docenti neoassunti
Le attività relative all'anno di
formazione hanno la finalità di
stimolare una riflessione che orienti nei
seguenti ambiti della professionalità
docente:
competenze
metodologiche
e
didattiche;
- conoscenze psico-pedagogiche
- abilità relazionali e comunicative;
-aspetti giuridici ed amministrativi, in
particolare sulla normativa che regola
la
partecipazione
agli
Organi
Collegiali della scuola.
- Il Capo d’Istituto, su designazione del
Collegio dei docenti, nomina, sin
dall’inizio dell’anno scolastico, gli
insegnanti che svolgeranno le funzioni
di tutor dei docenti neoassunti”..
8
C. M. 196/2006
“Il percorso formativo delineato è
quello della ricerca-azione con continui
rinvii all'attività di servizio, al fine di
consentire al docente in formazione di
acquisire strumenti e metodi per
autovalutarsi, aggiornarsi e misurarsi
con i bisogni degli alunni e del
territorio, in uno stile di insegnamento
progressivamente incentrato sulla
personalizzazione dei percorsi
formativi”.
Definizione dell’impianto organizzativo
del servizio di formazione per i docenti neoassunti
9
C. C.N.L. Comparto Scuola 2006/2009 art. 68
“Per i docenti a tempo
indeterminato, di nuova
assunzione, l’anno di formazione
trova realizzazione attraverso
specifici progetti contestualizzati,
anche con la collaborazione di
reti e/o consorzi di scuole.
L’impostazione delle attività tiene
conto dell’esigenza di
personalizzare i
percorsi……..assicurando
adeguate condizioni di
accoglienza”.
FORMAZIONE IN INGRESSO
10
Rapporto tra anno di prova e
corso di formazione
L’obbligo contrattuale del neo-assunto comprende 2 percorsi:
• Anno di Prova
• Corso di Formazione
• I termini “prova” e “formazione” sono talvolta utilizzati,
erroneamente, come sinonimi, sebbene sottendano istituti
che hanno presupposti differenti:
• l’anno di prova assolve ad un interesse meramente
amministrativo;
• la formazione rispecchia la necessità di preparare, aggiornare
dal punto di vista educativo-didattico il docente immesso in
ruolo.
11
L’anno di prova
• Il personale docente, all’atto dell’assunzione in
ruolo, che avviene con la stipula del contratto di
lavoro a tempo indeterminato, deve sostenere il
periodo di prova allo scopo di ottenere la
conferma in ruolo.
• Per la sua validità è richiesto il servizio effettivo
minimo di 180 giorni, senza dare luogo a
comportamenti negativi ai fini della prova
medesima.
L’integrazione dei percorsi
• I due percorsi (periodo di prova – corso di
formazione) si integrano e, sebbene, in alcuni casi,
possa verificarsi che si realizzino in anni scolastici
diversi, è necessario il superamento di entrambi ai
fini della conferma in ruolo.
• Al termine del periodo di prova e di formazione il
docente è tenuto a redigere una relazione che
discute davanti al Comitato di valutazione del
servizio dei docenti della scuola in cui si effettua
l’anno di prova.
13
Formazione complessiva dell’anno di prova
ANNO DI PROVA
ESPERIENZA NELL’ISTITUTO
DI SERVIZIO
(Tutor d’Istituto)
CORSO di formazione
NEOASSUNTI
Destinatari dell’anno di formazione
• L'obbligo della formazione in ingresso è da
configurarsi esclusivamente nei confronti dei docenti
assunti in ruolo per la prima volta. Si tratta di:
1. docenti neo-immessi in ruolo per superamento di
concorso a cattedre per esami e titoli;
2. docenti neo-immessi in ruolo in base alle
graduatorie ad esaurimento.
15
Nota M.I.U.R. prot. n. 196 del 3 febbraio 2006
“Nel confermare le disposizioni impartite da
questo Ministero con C.M. n. 267 del 10.8.1991,
si ribadisce che i docenti, che hanno già
superato il periodo di prova in una determinata
classe di concorso e siano stati nominati in altra
classe di concorso, ovvero abbiano ottenuto il
passaggio di ruolo o di cattedra di cui all’art 10
commi 1 e 5 del CCNL 23 luglio 2003, non sono
tenuti a frequentare l’anno di formazione, di cui
all'articolo 440 del citato Decreto legislativo n.
297/94.”
16
Passaggi
Docenti che abbiano ottenuto il
passaggio di ruolo
Sono tenuti ad effettuare solo il periodo
di prova(circolare telegrafica n. 55/1990
e C.M. n.267/1991).
Docenti che abbiano ottenuto il
passaggio di cattedra
Non sono tenuti ad effettuare né il
periodo di prova né l’anno di formazione
Immissioni in ruolo
Docenti immessi in ruolo per la prima
volta
Sono tenuti ad effettuare il periodo di
prova e l’anno di formazione
Docenti neoassunti già di ruolo in altro
ordine/grado di scuola
Sono tenuti ad effettuare solo il periodo
di prova
Docenti neoassunti già di ruolo su altra
cattedra dello stesso ruolo di provenienza
Non sono tenuti ad effettuare né il
periodo di prova né l’anno di formazione
17
Il nuovo Piano Nazionale Sperimentale
per la formazione dei docenti neoassunti
• La Direzione Generale per il Personale Scolastico del
MIUR ha implementato un «prototipo di percorso
formativo» flessibile, da mettere a sistema per le
successive annualità.
18
Le novità rispetto al precedente modello di
formazione
• Maggiore
attenzione
alla
formazione sul campo
• Valorizzazione dei compiti del tutor
accogliente della sede di servizio
• Introduzione
di
laboratori
formativi specifici
• Valorizzazione
dell’attività
di
studio e di ricerca on line
• Introduzione
del
portfolio
dell’esperienza formativa
19
Le quattro fasi del percorso formativo
Incontri
Laboratori
informativi e formativi
di accoglienza dedicati
Peer to
peer
Formazione
on line
TOTALE
5 ORE
10 ORE
20 ORE
50 ORE
12 ORE + 3
20
1^FASE
Incontri
informativi e
di accoglienza
5 ORE
2,5 ore dedicate all’incontro
informativo iniziale
2.5 ore dedicate all’incontro di
monitoraggio finale e alla
restituzione degli esiti
21
2^ FASE
Le attività laboratoriali
(12 ore in presenza + 3
ore di
elaborazione
documentazione
e
ricerca
on
line)
articolate, di norma, in
quattro
incontri
in
presenza,
verranno
gestite
secondo
le
indicazioni dei singoli
Poli Formativi.
Laboratori
formativi
dedicati
12 ORE + 3
Gli ambiti di approfondimento,
individuati nel rispetto delle
indicazioni ministeriali, saranno:
- nuove tecnologie e loro
impatto sulla didattica;
- gestione della classe e delle
problematiche relazionali;
sistema
nazionale
di
valutazione (autovalutazione e
miglioramento);
bisogni educativi speciali e
disabilità.
Ogni Polo Formativo avrà la
possibilità di programmare un
modulo formativo opzionale,
su aspetti culturali, didattici,
metodologici.
22
3^ FASE
La fase “Peer to peer” comprende
10 ore di attività di pratica didattica,
svolte con il supporto di un docente
tutor accogliente della propria
scuola, così articolate:
-3 ore di osservazione del neo
assunto docente nella classe del
tutor;
-3 ore di programmazione e sviluppo
condiviso;
-3 ore di presenza del tutor nella
classe del docente neoassunto;
-1 ora di valutazione dell´esperienza
realizzata.
Peer to peer
10 ORE
23
4^ FASE
Dal 4 Maggio 2015 collegandosi al sito
web www.neoassunti.indire/2015
sarà possibile accedere all’area riservata
alla formazione dei docenti neoassunti e
acquisire la guida sull'utilizzo del servizio
e i materiali
esplicativi che
accompagneranno il docente nella
compilazione delle varie sezioni, sia dei
questionari sia del portfolio formativo
sperimentale.
Formazione on
line
20 ORE
24
I materiali didattici presenti in piattaforma
•
Q1 - Questionario di rilevazione di informazioni sulla fase di
incontri di accoglienza e conclusivi
• Q2 - Questionario di rilevazione di informazioni sulla fase di
laboratori formativi dedicati
• Q3 - Questionario di rilevazione di informazioni sulla fase di
peer to peer
• Q4 - Questionario di rilevazione del gradimento (utilità ed
usabilità dell'ambiente tecnologico) sulla fase online
• 5) Portoflio formativo sperimentale
• 6) Area per l'accesso libero a contenuti informativi
25
I docenti neoassunti in Campania
1.599
Docenti
neoassunti
26
I Poli formativi in Campania
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
PROVICIA/DISTRETTI DI COMPETENZA
AVELLINO
AVELLINO – DISTRETTO 30
BENEVENTO
CASERTA
CASERTA
NAPOLI DISTRETTI 24 - 25
NAPOLI DISTRETTI 31 – 32 – 33
NAPOLI DISTRETTI 34 – 35 - 36 – 37
NAPOLI DISTRETTI 38 – 39
NAPOLI DISTRETTI 40, 41, 42, 43
NAPOLI DISTRETTI 44 – 45
NAPOLI DISTRETTI 46, 47, 48,49
SALERNO
SALERNO
SALERNO
SCUOLA POLO FORMATIVO REGIONALE
NAPOLI DISTRETTI 26 – 27 – 28 – 29
SCUOLA POLO FORMATIVO
I.S.I.S. “Ronca”
L. Cl. “G.Carducci”
I.T.I. “Lucarelli”
I.T.S. “ M.Buonarroti”
L.S. “ Fermi”
L.ST. “E. Majorana “
I.I.S. “ Europa “
L.S. “E. Pascal”
I.C. “E. Borrelli”
I.I.S. “Pagano – Bernini”
I.T.I. “G. Ferraris”
I.I.S. “Archimede”
SC. SEC. 1° “A. Balzico”
I.S.I.S. “ E. Corbino”
I.C. “ S. Valentino Torio”
I.I.S. “ A. Torrente”
COMUNE
Avellino
Nola
Benevento
Caserta
Aversa
Pozzuoli
Pomigliano d’Arco
Pompei
S. Maria La Carità
Napoli
Napoli
Napoli
Cava dé Tirreni
Contursi Terme
S. Valentino Torio
Casoria
27
I tempi del percorso formativo
Avvio
Formazione
in Campania
Conclusione
Percorso di formazione
Aprile - Maggio
30 maggio
21 aprile 2015
Realizzazione dei
Laboratori formativi
29
• “È importante che la scuola di servizio del docente
neoassunto sappia accoglierlo come membro attivo
della nuova comunità professionale, valorizzando il
percorso formativo e coniugandolo con l'agire
concreto, legato al compiti e alle responsabilità
dell'insegnante in formazione, e con lo sviluppo di
un'attitudine permanente alla riflessività e alla
capacità di risolvere problemi”. (C.M. 6768/2015)
30
Il modello di governance della formazione
•
L’accoglienza del personale docente ed educativo neoassunto
a tempo indeterminato esige l’intervento di vari soggetti
individuali, principalmente Dirigente Scolastico e tutor di
scuola, Dirigente scolastico della scuola polo, esperti della
formazione, e collegiali, quali il Consiglio di classe, il Collegio
dei docenti e il Comitato di valutazione, che, con azioni di
diversa natura, accompagnano il neoassunto in un percorso
volto allo sviluppo della professione docente, adeguata alle
innovazioni della scuola e alle trasformazioni della società.
31
Il Dirigente Scolastico
della sede di servizio del neoassunto
• Il Dirigente Scolastico della sede di servizio verifica il possesso dei seguenti
requisiti da parte dei docenti da segnalare per la formazione:
• essere in periodo di prova, assunti a tempo indeterminato dal 01.09.2014;
• essere in servizio nella cattedra o posto per il quale la nomina è stata
conseguita o anche nell’insegnamento di materie affini;
• essere stati assunti in anno scolastico precedente ma non aver effettuato
l’anno di formazione;
• essere in condizioni di superare il periodo di prova (180 giorni di servizio).
• Si ricorda che non devono essere segnalati i docenti in astensione
obbligatoria o maternità morbosa che a causa di tali congedi non riescano
a superare i 180 giorni e che, ai sensi della Legge 1204/71, supereranno
solo successivamente l’anno di formazione.
32
Il Dirigente Scolastico
della sede di servizio del neoassunto
• Il dirigente scolastico assume un ruolo strategico nell’anno di prova del
docente neo-immesso in ruolo. Il suo compito non è di ordine meramente
burocratico, ma si ispira alle seguenti priorità:
INFORMARE
•
•
ORIENTARE E SUPPORTARE
COORDINARE E VALUTARE
33
Il Dirigente Scolastico
della sede di servizio del neoassunto
• Al termine dell’anno scolastico, il Dirigente;
• redige la relazione sul periodo di prova del docente, sentito il
parere del Comitato per la valutazione del servizio (artt. 438 e
440 del D.Lvo 297/94).
• conferma in ruolo il personale di ogni ordine e grado, ai sensi
dell’art. 14 del DPR n. 275 del 8/3/99 (regolamento
dell’autonomia).
34
Il tutor accogliente
• Il docente in Anno di Prova ha diritto alla nomina di un
Tutor (docente di provata esperienza nel ruolo
specifico) che diviene riferimento sia per l’aspetto
didattico sia per la formazione .
• Il docente tutor è nominato dal Dirigente Scolastico su
indicazione del Collegio dei docenti.
• Per assicurare la massima efficacia all'assistenza
tutoriale, il Collegio indica anche i criteri per la verifica
dell'attività didattica svolta durante il periodo di
formazione.
Il tutor accogliente
• Al tutor di scuola viene affidato il compito di
• “sostenere il docente in formazione durante il corso dell’anno
per quanto attiene alla programmazione educativa e didattica,
alla progettazione di itinerari didattici, alla predisposizione di
strumenti di verifica e valutazione”.
• Il tutor è da considerarsi un facilitatore nei rapporti interni ed
esterni all’istituto e nell’ accesso all’informazione”
(CM.267/91).
36
• Il tutor della sede di servizio:
• affianca nell’attività di servizio i docenti in formazione,
privilegiando gli aspetti di programmazione educativodidattica, di progettazione, di predisposizione di strumenti di
verifica e valutazione;
• favorisce il percorso formativo della ricerca-azione con
continui rinvii all’attività di servizio;
• si coordina con la FS area 2 della scuola e con il Dirigente
Scolastico;
• compila un questionario esplicativo dell'esperienza svolta.
Per una significatività della restituzione si consiglia l’adozione
fin dall’inizio dell’attività di uno strumento di osservazione
37
Il Dirigenti Scolastici delle Scuole Polo
• - Informano e coinvolgono il Collegio dei Docenti sulle
modalità dell’attività formativa;
• - organizzano i laboratori formativi dei docenti neoassunti
iscritti al Polo formativo da Loro diretto;
• - individuano gli esperti cui affidare la conduzione delle
attività laboratoriali;
• forniscono le informazioni dovute ai neo immessi,
agevolando i passaggi d’informazione con l’USR ;
• - curano le attività amministrative.
38
Il Dirigente Scolastico
della Scuola Polo Regionale
• Sostiene le azioni regionali di informazione,
documentazione, coordinamento e monitoraggio;
• coordina le attività amministrativo – contabili delle
Scuole Polo.
39
L’Ufficio Scolastico Regionale
per la Campania
• Coordina le attività a livello regionale, in funzione delle
esigenze territoriali e del proprio assetto organizzativo;
• raccoglie, secondo le modalità stabilite dal MIUR, le
rendicontazioni amministrativa e didattica delle attività svolte
che verranno inviate successivamente alla Direzione Generale
per il Personale Scolastico;
• compila, entro il l0 Luglio, un report informativo sul percorso
formativo realizzato dalle Scuole Polo, utile per
l’identificazione dei punti di forza e di quelli di debolezza del
Piano di formazione realizzato.
40
Sintesi degli adempimenti
•
Attività di servizio pari a 180 giorni di servizio (con riduzione a
150 giorni per le lavoratrici madri, che hanno fruito del
congedo obbligatorio);
• Corso di formazione;
Relazione del Dirigente Scolastico della sede di sevizio;
• Riunione del Comitato di Valutazione del servizio presieduto
dal Dirigente Scolastico;
• Emanazione del decreto di conferma in ruolo o altre
determinazioni.
Il Dirigente Scolastico ai sensi dell’art. 439 del D.lgs.vo 297/1994
può, seguendo le procedure previste, prorogare di un anno
scolastico il periodo di prova, al fine di acquisire maggiori
elementi di valutazione e verificare l’adeguatezza professionale
del docente neoassunto
41
Superamento
dell’anno di formazione
• Al termine dell'anno di formazione, discutono con il Comitato per
la valutazione del servizio una relazione sulle esperienze e sulle
attività svolte.
• Sulla base di essa e degli altri elementi di valutazione forniti dal
Dirigente Scolastico, il Comitato per la valutazione del servizio
esprime il parere per la conferma in ruolo (art. 440 del D.L.vo n.
297/94).
• Compiuto l’anno di formazione, il personale docente consegue la
conferma in ruolo con decreto del Dirigente Scolastico, tenuto
conto del parere del Comitato per la valutazione del servizio.
• Il provvedimento è definitivo.
42
Esame di casi particolari
43
Mancato superamento di uno dei due percorsi
I due percorsi vengono effettuati di norma nello
stesso anno ma possono essere rinviati
dall’interessato.
Il mancato superamento di uno dei due
percorsi, determina il rinvio della riconferma
nel ruolo docente.
44
Mancato compimento dei 180 giorni di servizio
• Nel caso in cui il docente abbia frequentato
regolarmente le attività seminariali e che, tuttavia,
per legittimo impedimento, non abbia compiuto i
180 giorni di servizio minimo richiesto, la proroga
della prova all’anno scolastico successivo non esigerà
la ripetizione della partecipazione alle attività
formative (C.M. n. 297/1991).
45
Lavoratrice madre in astensione obbligatoria
• La lavoratrice madre in astensione obbligatoria, che abbia
compiuto i 180 giorni di servizio nell’anno scolastico, può
sostenere la discussione della relazione finale col Comitato
per la valutazione del servizio anche in periodo di astensione
obbligatoria, previa autorizzazione del suo medico di fiducia,
al fine di veder definito il superamento dell'anno di
formazione con la relazione del Capo d'istituto (Circolare
telegrafica n. 357 del 02.11.1984).
46
Legittimo impedimento
alla discussione della relazione finale
• La discussione della relazione può essere rinviata
all’anno successivo allorché il docente, in possesso
dei prescritti requisiti di servizio e di partecipazione
alle attività di formazione, sia legittimamente
impedito solo al momento della discussione stessa
(C.M. n. 267/1991).
47
Servizio prestato dai docenti con orario ridotto
• Ai sensi dell'articolo 438 - comma 2 – del D.Lgs.
297/1994 “negli istituti e scuole di istruzione
secondaria od artistica, il periodo di prova del
personale docente è valido anche se prestato per un
orario inferiore a quello di cattedra".
48
Lavoratrice madre non in servizio
• La C.M. 3699/2008 consente alla lavoratrice
madre, seppure in assenza di regolare
prestazione del servizio, di svolgere le attività
di formazione.
49
Docenti nominati in ritardo rispetto all’inizio
dell’anno scolastico
•
I docenti nominati in ruolo, con ritardo rispetto all’inizio
dell’anno scolastico, per raggiungere il requisito dei 180 giorni
di servizio dovrebbero poter sommare al servizio prestato
dopo la nomina i giorni di supplenza prestati all’inizio
dell’anno scolastico.
• Al riguardo la nota ministeriale n. 39/2001 ha precisato che si
considerano utili al superamento del periodo di prova anche
le supplenze prestate dall’inizio dell’anno scolastico corrente
fino al momento dell’assunzione a tempo indeterminato in
prova, se il servizio risulta prestato in qualità di supplente
sulla stessa classe di concorso o su materie affini.
50
Gestione delle presenze
• La formazione è un obbligo contrattuale che viene
riconosciuto previa partecipazione agli incontri per almeno il
75% delle ore complessive in presenza .
• Per quanto riguarda le assenze dei corsisti, si ritiene di poter
indicare nel 25% di assenze dell’attività in presenza, relativa
alle 5 ore della fase di condivisione e alle 12 ore della fase
dei laboratori, il limite per la validità del percorso formativo
(max 4 ore).
• Le ore della fase del peer to-peer e le ore online vanno
interamente svolte e non possono, anche se eccedenti,
sostituire o compensare le ore destinate agli incontri in
presenza.
Il profilo professionale atteso
52
La funzione docente
• L’art. 395 del D.Lgs. n. 297/1994 esplicita che
è compito dei docenti dare impulso alla
partecipazione delle nuove generazioni
all’elaborazione della cultura e alla formazione
umana e critica della loro personalità.
53
L’autonomia scolastica
e le nuove competenze richieste al docente
• La legge sull’autonomia scolastica (L.59/97) ha comportato il
progressivo riconoscimento di un’articolazione delle
competenze dei docenti, la definizione di nuove funzioni
l’attribuzione di maggiori responsabilità.
• La nuova cultura professionale ha determinato l’abbandono
della logica che si muoveva in un’ottica autoreferenziale, per
farsi carico dei processi attivati a livello collegiale, dei risultati
conseguiti e per avviare un’interazione costruttiva e creativa
nell’“ambiente scuola”, finalizzata all’innalzamento della
qualità del sistema formativo.
54
Il profilo professionale
Il profilo professionale dei docenti richiede una specifica
preparazione
culturale
comprendente
le
aree:
psicopedagogica, metodologico-didattica, organizzativa, di
ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed
interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza
didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della
pratica didattica.
• «I contenuti della prestazione professionale del personale
docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali
perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto
degli indirizzi delineati nel piano dell’offerta formativa della
scuola».
• (Art. 27 del CCNL Scuola 2006-2009)
55
L’aspetto dinamico della professione docente
• La norma in esame prende in considerazione anche l’aspetto
dinamico della prestazione professionale del personale
docente.
• Il docente è, infatti, parte integrante dell’organizzazione
scolastica, in costante interazione con le altre risorse
professionali; egli è non solo realizzatore della progettazione
ma anche
• agente di controllo degli esiti e dei processi
• agente di cambiamento.
56
Le nuove competenze
• Le nuove competenze si
• riferiscono ad abilità trasversali e legate a contesti operativi
più ampi che vedono il docente:
componente di gruppi formali
e non
competenze
relazionali
che
rendono il lavoro collegiale efficace
e produttivo;
componente di
un’organizzazione che
apprende e nella quale si
apprende
competenze organizzative che
assicurino contributi personali al
sistema-scuola.
Le dimensioni delle competenze
58
La relazione educativa
• Il docente in classe gioca la sua professione in tre ambiti
diversi:
• 1. la conoscenza della disciplina di insegnamento;
• 2. la competenza tecnica di generare apprendimento
utilizzando strategie e strumenti adeguati;
• 3. la capacità relazionale di conoscere e gestire i rapporti
personali.
• E’ soprattutto in quest’ultimo ambito, quello relazionale, che
si incide sui risultati, quando i soggetti in apprendimento sono
individui in età evolutiva.
59
Una relazione asimmetrica
• In classe la relazione non è tra pari e richiede all’adulto una
capacità di tenuta, solida e insieme tollerante.
• La relazione educativa docente/alunno è una relazione
asimmetrica, orientata ad uno scopo: l’apprendimento.
• E’ compito del docente adottare le strategie più opportune
per ascoltare, conoscere, motivare, guidare gli alunni.
60
La leva strategica della formazione
• “La formazione iniziale e permanente dei docenti della
scuola dell'infanzia, del primo e del secondo ciclo del sistema
educativo di istruzione e formazione è finalizzata a valorizzare
l'attitudine all'insegnamento e la professionalità docente, che
si esplica nella competenza disciplinare e didattica, nella
capacità di relazionarsi con tutte le componenti
dell'istituzione scolastica e nel rispetto dei principi
deontologici. ” [Art . 1, commi 1e 2, D.L. 17 ottobre 2005
• ai sensi dell’art.5 della Legge 53 del 28/03/2003]
61
Principali compiti e attività
del docente neoassunto
• Informarsi sui diritti e doveri del docente (D.Lgs. 297/1994, CCNL
2006/2009);
• Programmare e monitorare il proprio lavoro, anche con l’aiuto del
tutor;
• Partecipare alle attività degli Organi Collegiali e riflettere sui
compiti e sull’importanza dei diversi organi e della propria
partecipazione consapevole;
• Curare i documenti personali e quelli comuni (registro personale,
registro di classe, piano delle attività, piano di lavoro ecc.)
• Curare l’aspetto della valutazione sia in itinere sia finale
• Partecipare alle iniziative di formazione, in maniera fattiva, critica
e responsabile;
• Predisporre il documento finale (portfolio formativo).
62
La collaborazione con il tutor accogliente
• Il Piano di formazione, introdotto a partire a partire dal
corrente a.s. 2014/2015, prevede un monte ore svolto in
collaborazione con il tutor di scuola e dedicato a momenti di
tutoraggio e di osservazione reciproca, di affiancamento nel
lavoro didattico, di riflessione e di documentazione.
• Questa modalità innovativa è stata pensata nell’intento di
curvare il periodo di prova verso una dimensione di concreta
esperienza sul campo, comprendendo momenti di reciproca
osservazione, valorizzando le professionalità e le competenze
dei docenti più esperti.
63
La pratica professionale riflessiva
• La fase di formazione on line, i cui servizi supportano la
documentazione e il monitoraggio delle altre fasi, l'accesso a
risorse didattiche digitali si propongono di sviluppare la
pratica professionale riflessiva.
• I docenti neoassunti potranno ricevere la propria password di
accesso, inserendo il proprio nome, cognome e codice fiscale
tramite l'opportuna funzione disponibile nella pagina di
"Login" del sito.
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Il questionario del tutor accogliente
• Al completamento alla formazione dei docenti neoassunti,
il tutor accogliente dovrà compilare un questionario
esplicativo dell'esperienza svolta e stampare l'attestato
sulla attività di tutoring effettuata. Tale attestato dovrà
essere firmato dal Dirigente Scolastico.
65
Il portfolio formativo sperimentale
• Il docente, accedendo al sistema on line, sarà supportato ,
attraverso procedure guidate, a sviluppare riflessioni sul
proprio percorso professionale, acquisendo alcune
competenze utili a costruire un proprio portfolio formativo.
• Il portfolio potrà essere stampato in un documento PDF e
sostituirà la tesina finale, costituendo la base per la
discussione finale di fronte al Comitato di valutazione.
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Articolazione del portfolio
• Il portfolio è suddiviso in 3 parti
• a) sintetica ricostruzione del
curriculum formativo del docente
• b) documentazione di una
sequenza didattica, possibilmente
oggetto di
progettazione/osservazione della
fase 3 peer to peer
• c) una riflessione personale
attraverso la compilazione di un
questionario (bilancio di
competenze).
67
L’Attestato finale
• Al termine delle attività il D.S. della Scuola
Polo rilascerà l’Attestato di frequenza e
superamento del corso di formazione che il
docente consegnerà, unitamente al
portfolio delle attività al DS della scuola di
servizio per la discussione con il Comitato
di valutazione.
• L’ATTESTATO
ELENCHERÀ LE ORE SVOLTE IN OGNI
FASE E DARÀ CONSIDERATO VALIDO SE IL DOCENTE
NON AVRÀ SUPERATO LA SOGLIA DELLE ASSENZE
CONSENTITE.
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La discussione sull’esperienza realizzata
dinanzi al Comitato di Valutazione
Il docente neoassunto, al termine dell’anno di prova,
generalmente entro il 30 giugno, illustra l’esperienza
realizzata al Comitato di valutazione, tenuto ad
esprimere un parere motivato con particolare
riguardo a:
- competenze psicocodagogiche
- competenze metodologico-didattiche
- competenze relazionali - comunicative
69
La conferma in ruolo
• Il Dirigente Scolastico della scuola di servizio decreta
la conferma in ruolo tenuto conto del parere del
Comitato per la Valutazione del servizio dei docenti.
70
Validità giuridica dell’anno di prova
• Il periodo di prova è considerato servizio di ruolo a
tutti gli effetti (progressione dell'anzianità ai fini della
carriera ecc.).
• Solo dopo il superamento del periodo di prova, è
possibile che il personale confermato in ruolo possa
chiedere la ricostruzione di carriera, i cui effetti
decorrono dal momento stesso della conferma (art.
490 del Dlgs 297/94).
71
• BUON LAVORO
• E
• GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
72
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