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Sociologia della comunicazione Slide 2b per il sito
I problemi pubblici come costruzione sociale
• prodotto di definizioni collettive, una condizione o
situazione putativa etichettata come problema sociale
nell’arena pubblica.
• Blumer (1981) “i problemi sociali esistono primariamente
in quanto definiti in un certo modo da una società”
Cosa succede quando viene costruito un nuovo
problema sociale? Esso viene:
1. Definito in un certo modo
2. Letto entro un orizzonte di aspettative
3. Interpretato
4. Causalmente spiegato
5. Visto come qualcosa da superare
L’agire degli attori strategici
 Chi lo promuove come problema?
 Chi ne dà una prima definizione?
 Chi lo accoglie e lo interpreta?
 Quali significati contiene e quale è il mondo sociale per cui è
significativo?
I problemi sociali devono essere:
Griswold (Sociologia della cultura, 1997)
1. Simbolicamente (+ istituzionalmente) rilevanti
2. Politicamente vitali: soluzioni praticabili e convenienti,
interessi avvantaggiati
3. Mediaticamente praticabili: non ambigui, drammatizzabili,
inseribili in una sezione esistente
4. Catturare l’attenzione del più grande e potente insieme di
destinatari
La costruzione dei problemi sociali come agire
organizzato
J. Gusfield
• Symbolic Crusade : Status Politics and the American Temperance
Movement (1963)
• The Culture of Public Problems: Drinking-Driving and the Symbolic
Order (1981)
H. Becker
• Social Problems: A Modern Approach (1967)
• Outsiders: Studies in the Sociology of Deviance (1963)
H. Blumer
• Social Problems as Collective Behavior (1971)
J. Kitsuse, M. Spector
• Constructing Social Problems (1977)
I problemi sociali
Definizione
“le attività di individui o gruppi che avanzano proteste e
rivendicazioni rispetto ad alcune condizioni putative”
(Kitsuse and Spector, 1977)
Concetti
•
•
•
•
Etichettamento
Agency
Rivendicazioni
Movimenti sociali o gruppi d’interesse
La struttura della carriera di un problema sociale:
Hilgartner e Bosk (1988)
1. Competizione per entrare nelle varie arene pubbliche da parte di
‘promotori’ che riescono a far prevalere la propria definizione del
problema
2. Capacità limitata di queste arene
3. Principi di selezione: fattori istituzionali, politici e culturali che
influenzano la probabilità di successo e sopravvivenza di definizioni in
competizione
4. Interazioni, connessioni e articolazioni tra differenti arene, che
attraverso feedback e sinergie propagano le proprie attività
5. Network trasversale alle varie organizzazioni di addetti alla
promozione di problemi pubblici specializzati su certi temi
La teoria del panico morale
S. Cohen
• Folk devils and moral panics. The creation of the Mods and Rockers
(1972)
S. Hall, C, Critcher, T. Jefferson, J. Clarke, B. Roberts
• Policing the crisis. Mugging, the State and law and order (1978)
E. Goode, N. Ben-Yehuda
• Moral panics. The social construction of deviance (1992)
Il panico morale. Definizione
“ondate emotive nelle quali un episodio o un gruppo di
persone viene definito come minaccia per i valori di una
società; i mass media ne presentano la natura in modo
stereotipico, commentatori, politici e altre autorità
erigono barricate morali e si pronunciano in diagnosi e
rimedi finché l'episodio scompare o ritorna ad occupare
la posizione precedentemente ricoperta nelle
preoccupazioni collettive" (Cohen, 1972)
Il panico morale. Condizioni e concetti
Condizioni
Concetti
• Preoccupazione
• Dimensione morale
• Ostilità
• Volatilità, illusorietà
• Consenso
• Potere
• Sproporzione
• Imprenditore morale
• Volatilità
• Nemico
• Crisi
Conseguenze di lungo periodo di un panico
morale
•
•
•
•
•
•
Creazione di norme
Creazione di organizzazioni, istituzioni, uffici, agenzie
Sviluppo di movimenti sociali
Apertura di capitoli di spesa, flussi di finanziamento
Sedimentazione di rumour, insiemi simbolici
Ridefinizione della Norma
Ora forse sarà utile
capire se e quanto
c’entri la droga con il
massacro di lunedì. Si è
parlato di chetamina, la
droga da sballo che va
forte nei rave party. Il
professor Francesco
Mari, ordinario di
tossicologia forense
all’università di Firenze,
spiega che provoca
intense allucinazioni,
cui possono seguire
reazioni spropositate.
L’innesco mediatizzato
• Un evento riceve più attenzione del solito
• Inseguimento del tema da parte delle varie testate
(concorrenza)
• Il tema è diventato a questo punto una notizia importante,
perché così è stato trattato
• La soglia necessaria per il coverage si abbassa.
• Gli eventi si accumulano dando la sensazione dello scoppio di
una crisi.
• Autoreferenzialità. La copertura mediatica è più l’eco della
copertura precedente che la conseguenza degli eventi.
• L’“assunto di corrispondenza” del pubblico viene violato e la
realtà appare amplificata
• Interazione tra media e altri attori sociali: i media ricercano
reazioni al problema, politici, funzionari ed esperti non vedono
l’ora di dire la loro.
• In reazione alla crisi, le pubbliche autorità sono spinte a
prendere decisioni rapide e ad alto impatto simbolico.
• Questa preoccupazione suscita una particolare attenzione da
parte dei media. Catena di reazioni che alimenta
l’amplificazione in una spirale.
• Paradosso: più la reazione è visibile più il problema diviene
visibile rinforzando le preoccupazioni collettive
• Il frame diventa dominante, marginalizza altre definizioni. Le
informazioni e opinioni dissonanti sono ignorate o ridicolizzate.
• Codificazione di un prototipo, capace di condensare una
complessa costellazione di fenomeni in un’immagine efficace
• Profezia che si autoadempie: una situazione diventa una crisi
reale perché è definita come tale
• Corriere della Sera. Venerdì, 13 Ottobre 1995
•
METROPOLI
• Notte d'incubo per un'impiegata lodigiana: “Li ho sentiti
parlare, non erano extracomunitari”
• Agguato e stupro sulla strada
• Due armati e mascherati bloccano l'auto di una ragazza di
25 anni
L'imboscata al ritorno da Piacenza dove la giovane aveva trascorso la
serata in compagnia degli amici Pochi elementi a disposizione degli
investigatori. Lei ricorda solo che uno di loro aveva occhi azzurri
• Diego Scotti
• CODOGNO - In due, spietati, una pistola in pugno e i volti coperti da
passamontagna, le hanno teso un agguato su una strada secondaria e
l'hanno violentata. Vittima un'impiegata di 25 anni che abita in un paese
della zona di Codogno. Teatro dell'ignobile aggressione, questa volta, non la
grande città né un quartiere degradato della periferia metropolitana, ma la
campagna tradizionalmente tranquilla, spesso sonnacchiosa, della Bassa
Lodigiana.
• Violenza sessuale sulle donne anche nell'ex “isola felice” della Bassa
(Fotogramma)
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N of news items
Trend in the media output
Bologna, Spring 1997
25
Warning
Impact
Propagation/Reaction
Date
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N of news items
Trend in the media output
Rimini, Summer 1997
Impact
Date
Propagation/Reaction
30
25
20
15
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5
0
Fasi nel panico morale innescato dai media
Adapted from Cohen, 1972
•
Avvertimento: eventi (anche sensazionali) sono coperti secondo le
routine giornalistiche standard
•
Impatto: la copertura diviene sproporzionata rispetto alle consuete
routine giornalistiche
•
Propagazione: altri eventi (spesso minori) ricevono forte visibilità
grazie all’abbassamento della soglia.
Quasi del tutto sovrapposta, ma diversa per le Voci e la natura degli
eventi appare:
•
Reazione: dichiarazioni delle fonti con diagnosi e soluzioni; misure di
protezione o repressione spettacolari
•
Latenza: la copertura ritorna ai livelli consueti ma un prototipo si è stabilito
Circostanze facilitanti l’avvio di un panico morale
• Disponibilità di prototipi
• Collegamento possibile con altri temi caldi
• Una coalizione di imprenditori morali desidera sfruttare
quel tipo di inquietudine
• Disponibilità di ‘nemici utili’ e possibilmente collaudati
• Consenso circa la natura della minaccia
• Esistenza di ansie profonde circa fenomeni di
cambiamento sociale
Impatto. Caratteristiche tipiche
• Diversi episodi appaiono in serie
• Un evento chiave di estrema gravità
• Scarsità di altre notizie importanti
• Importanza simbolica del luogo o del momento
dell’evento chiave
• Elementi mitici
• Consonanza con precedenti preoccupazioni
11/8
"Albanesi e nordafricani sono un problema concreto"
Sindaco di Rimini
12/8
Galera per gli immigrati che sbagliano
Sindaco di Riccione
12/8
"Alt ai pendolari extracee" / "Permesso di soggiorno Sindaco di Rimini
regionalizzato per gli immigrati"
12/8
Espulsioni più facili: "Serve una legge"
13/8
"Fuori clandestini e violenti" / "Niente indulgenze, Ministro degli Interni
approviamo subito la legge che agevola le espulsioni"
13/8
"Niente più buonismo. Per i clandestini leggi più severe"
14/8
"La stagione del buonismo è finita" / "Immigrazione Segretario provinciale PDS
regolamentata"
14/8
"Va cambiata la Legge Martelli"
14/8
"I clandestini nei campi di lavoro" / "Diecimila sono brave Segretario Lega Nord
persone, ma quando diventano dieci milioni sono un
cataclisma"
15/8
"Legge urgente"
15/8
"Mettiamoli sul Monte Bianco, così possiamo contarli Esponente Lega Nord
Segretario provinciale PDS
e Sindaco di Riccione
Sindaco di Riccione
Presidente della Regione
Ministro degli Interni e
Guardasigilli
Analisi del frame
• Considerare la messa in primo piano di un elemento (spesso più di
uno e in competizione tra loro) del fatto-notizia
• Constituenti potenziali:
– Partecipanti, Processo e Circostanze
• Tipicamente:
– Participante: (categorie di) Vittime, Carnefici
– Processo: (tipi di) episodio principale
– Circostanze: Luogo, Tempo, Episodio, Modo, Proposito
• Considerare: frequenza e posizione (tematica, nella frase
principale, nelle circostanze, cancellato)
Elementi della violenza nominati nella titolazione.
Bologna e Rimini (percentuali; tra parentesi i valori assoluti)
Autori
Vittime
Reato
Luogo
Orario
Totale
Bologna
26,5
(167)
27,1
(171)
31,4
(198)
13,3
(84)
1,7
(11)
100
(631)
Rimini
36,7
(127)
17,9
(62)
21,4
(74)
20,8
(72)
3,2
(11)
100
(346)
Forme grammaticali usate nella titolazione per indicare il reato.
Bologna e Rimini (percentuali; tra parentesi i valori assoluti)
Bologna Rimini
Sostantivi, nominalizzazioni (stupro, violenza,
aggressione ecc.)
Verbi attivi (violentano, seviziano, stupravano, tenta di
… ecc.)
Verbi passivi (stuprate, violentata, aggredita ecc.)
Altro (attivi con la vittima in posizione di soggetto,
passivi con la vittima in posizione di agente ecc.)
58,1
(115)
13,1
(26)
28,8
(57)
0
0
54,1
(40)
25,7
(19)
12,2
(9)
8,1
(6)
Totale
100
(198)
100
(74)
Il processo di stabilizzazione del frame
• Il frame iniziale regola:
– L’inclusione di nuovi episodi nell’emergenza in corso
– La dismissione di nuovi episodi (se le loro caratteristiche sono
discordanti dal tema)
• 2 adattamenti:
– Distorsione di nuovi episodi per adattarli al frame
– Ri-definizione del frame per adattarlo a episodi allettanti ma
leggermente diversi
• Il frame è soggetto a pressioni da:
– Nuovi episodi in arrivo
– Dichiarazioni di politici, esperti o pubblici ufficiali
Condizioni
•
Preoccupazione: attività e argomento del discorso.
Retorica della preoccupazione
•
Ostilità: negli atti, nel discorso pubblico, come
fenomeno derivato
•
Consenso: omogeneità dell’agire sociale e del
discorso pubblico
•
Sproporzione: amplificazione (selezione
impaginazione e framing; reazione che sostiene la
copertura; linguaggio)
•
Volatilità: cicli ripetuti su prototipi collaudati
Media-hype news waves (Vasterman, 2005)
Indagare sulla carriera dei problemi sociali
Definizione del problema
 Quali ‘fatti’ vengono selezionati ed
evidenziati?
 Come sono definiti?
 Qual è la cornice simbolica e morale?
 Qual è lo schema interpertativo (cause,
significato)?
 Quali responsabili ne impersonificano il
discorso e quali sono i loro attributi?
 Chi sono le vittime?
 Quali soluzioni sono proposte?
Politicizzazione del problema
 Chi e come lo promuove come
problema?
 Chi lo accoglie e lo interpreta?
 A chi si rivolge?
 Chi ne dà una prima definizione?
 In virtù di quali logiche fa carriera?
 In quali termini è politicamente vitale?
 Perché è mediaticamente praticabile?
Effetti sociali
 Che formazione discorsiva
costruisce
(posizioni
enunciative,
prospettive,
oggetti, soggetti, relazioni)?
 Qual è il mondo sociale per
cui è significativo?
 Quali saranno gli effetti sui
vari attori sociali?
 Quali
organizzazioni,
istituzioni, flussi di denaro ne
scaturiscono?
 In quali pratiche di potere
sono
impegnate
queste
istituzioni?
 Quali “residui culturali” lascia
sul terreno (ridefinizione di
norme, di rapporti sociali, di
tratti culturali ecc.)
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