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Presentazione di PowerPoint
laboratorio
L’informascienza
multimediale
CONFERENZA: “IL COMMERCIO EQUOSOLIDALE”.
Martedì 10 febbraio, nel primo pomeriggio,
nella S.M.S. di Carignano e precisamente nell’aula
Magna, abbiamo partecipato ad una conferenza
tenuta dalla signorina Emanuela dipendente della
COOP (centro per il consumo consapevole).
Attraverso un semplice gioco di immagini
abbiamo compreso tutta una serie di relazioni tra
paesi ricchi e poveri. Per esempio le nazioni più
ricche (Stati Uniti, Canada ed Europa occidentale)
sfruttano attraverso le multinazionali,i paesi
economicamente dipendenti con molte materie
prime. Questo avviene perché i paesi più poveri
non sono in grado (per la mancanza di industrie)
di sfruttare queste risorse che sono vendute,
come la manodopera, a basso costo.
La diretta conseguenza di tutto ciò è che i paesi sottosviluppati
sono obbligati ad acquistare dalle multinazionali i prodotti finiti,
il che va ad incidere sulla loro bilancia dei pagamenti che è
sempre più in passivo.
La conoscenza di tali meccanismi ci da lo spunto per
un’esistenza più consapevole vissuta nel rispetto delle risorse
ambientali, tanto che per la prossima visita alla COOP ci è stato
proposto di elaborare un nuovo sistema di vita più rispettoso
delle risorse ambientali.
La partecipazione dei ragazzini dei differenti laboratori
(all’incirca una ventina di persone) è stata molto attiva; nel corso
dell’intervento essi hanno partecipato con molte domande e con
la richiesta di molti approfondimenti. In questo gioco tutti i
partecipanti si dividevano a coppie e veniva consegnato a
ognuna di loro un’immagine differente con la quale le due
persone dovevano inventare una storia e poi su una specie di
atlante
venivano
attaccate
le
diverse
immagini
e,
successivamente, si dovevano trovare i relativi collegamenti.
Martedì 17 febbraio 2004 ci siamo recati
all’acquedotto di Torino insieme ai due
gruppi
“Problemi
idrici
nel
territorio
carignanese” e “L’acqua: risorsa e fonte di
vita”, accompagnati dalle professoresse
Gaido e Degiglio.
Lì ci hanno portati in una sala, dove abbiamo
visto un video riguardante il percorso che
l’acqua compie prima di arrivare nelle nostre
case.
Abbiamo così saputo che essa viene prelevata o
da fiumi o da pozzi mediante un operazione
di pompaggio.
Tra il 1960 e il 1964 vennero costruiti i primi
due impianti Po1 e Po2. Successivamente,
nel 1980, venne aggiunto l’impianto Po3.
L’acqua potabile di Carignano proviene proprio
da questi impianti.
Il video mostrava poi i processi di depurazione
dell’acqua, che abbiamo visto poco dopo dal
vivo.
Il primo impianto osservato sono state le bocche di presa. Esse sono protette da una griglia, il
cui compito è quello di catturare le impurità. Le griglie, quando sono sporche, vengono pulite
con forti getti d’acqua.
Siamo poi entrati in una sala in cui c’erano i motori che azionano le pompe.
Successivamente abbiamo assistito al processo di decantazione, durante il quale vengono
depositate le impurità.
Ci hanno poi velocemente spiegato che l’ozono è un gas utile per disinfettare e togliere eventuali
cattivi odori. Per produrlo, si raffredda l’aria e, tramite gli essiccatori, viene tolta la sua
umidità. Poi viene data una scarica di 27000 Volt, che trasforma l’O2 in O3.
Successivamente ci è stato spiegato come avviene la chiarifloculazione: il ploricloruro di
alluminio viene versato nell’acqua e, mediante un processo chimico, cattura le impurità e
assume la forma di fiocco. Subito dopo viene aggiunta della microsabbia che, catturata dai
fiocchi, li porta sul fondo della vasca, dove verranno poi raccolti.
Il fango e la sabbia prelevati dall’acqua vengono separati mediante un processo di centrifuga.
A questo punto l’acqua per essere potabile deve subire la filtrazione finale, per mezzo del
carbone attivo granulare che, dopo l’uso, viene portato nei forni perché si rigeneri e
riacquisti le sue proprietà.
I ragazzi hanno trovato interessante e piacevole questa visita, poiché ha permesso loro di capire
quali processi deve subire l’acqua per diventare potabile e raggiungere le nostre case.
Il 9 Marzo siamo andati all’Ipercoop di Beinasco (le Fornaci) come
rappresentanti della scuola Media di Carignano per osservare
un’attività di approfondimento sull’ argomento spesa. Qui
abbiamo potuto ascoltare un’educatrice che ci ha fornito tutte le
informazioni necessarie per fare una spesa sicura; inoltre ci ha
spiegato la differenza tra “supermercato” e “ipermercato”. Gli
interessati erano degli alunni della nostra scuola, ossia quelli
che frequentano il laboratorio di Ecoemergenze e quelli dell’
“Acqua risorsa e fonte di vita”, cioè due gruppi dei laboratori
scientifici relativi alla spesa che approfondiscono l’argomento:
”riciclo e risparmio dell’acqua”.
La guida, per fare capire meglio il discorso spesa, ha voluto far
simulare degli acquisti in prima persona agli alunni. Il suo
obiettivo era fare capire gli aspetti fondamentali della spesa e
della scelta dei prodotti e anche il confronto qualità-risparmio.
Alessandra, l’educatrice che ci ha fatto da guida, ha fornito
soprattutto informazioni sul risparmio dell’acqua; della sua
importanza nel riciclo della carta perché con un corretto
riutilizzo dei materiali per ogni chilo di carta si risparmiano
180l d’acqua e 1000 litri di petrolio. Alessandra ha voluto
sottolineare il cambiamento che ha subito l’ ipermercato nel
tempo ossia che prima era solo un posto in cui andare a fare la
spesa, oggi è diventato anche luogo in cui incontrarsi e
addirittura passare il tempo.
Durante questa esperienza abbiamo potuto osservare vari
atteggiamenti da prendere per prevenire il consumo inutile.
Questo movimento prende il nome di “Consumo sostenibile”.
Oggi, martedì 6/04/04 ci siamo
recati, insieme al gruppo
“Differenziamo,
Monitoriamo,Componiamo”,
alla C.M.T di La Loggia,
accompagnati
dalle
professoresse Magnabosco e
Mosso.
Appena sopraggiunti, un
responsabile ci ha spiegato che
gli scarti di materiale, che
provengono da supermercati o
ditte lavorative, vengono
suddivisi per carta, legno, nylon
e metallo in modo del tutto
manuale.
Martedì 6 aprile presso l’aula magna della nostra scuola si è tenuta una
conferenza da parte di Sabina Bergero, laureanda in scienza e tecnologia
alimentare dell’Università cattolica di Piacenza. Si occupa dei rischi e delle
trasformazioni della tecnologia applicata nel campo alimentare. Ha
cominciato con l’elencarci i rischi del prodotto alimentare i quali possono
essere di tipo:



Chimico
Biologico
Microbiologico
Il giorno 17 febbraio 2004 i ragazzi iscritti al
laboratorio “Malattie del XXI secolo”, seguito
dalla prof.ssa Piola e tre inviati speciali
dell’Informascienza, hanno partecipato alla
conferenza tenuta dal signor Giovanni
Passerini, ricercatore delle Molinette di
Torino.
L’incontro si è articolato in due fasi, anche se
entrambe vedevano la Ricerca quale assoluta
protagonista.
Nella prima parte dell’intervento l’esperto ci ha
Proprio per questo motivo molti ricercatori
vengono assunti come “borsisti”, cioè ricevono
finanziamenti solo se i loro progetti risultano
interessanti e convenienti per le case
farmaceutiche, le quali hanno come obiettivo
prioritario quello di sbaragliare la concorrenza;
essi possono altresì interessare chi vuolea
lanciare sul mercato nuovi prodotti e tecniche
all’avanguardia.
Il tecnico di laboratorio ha continuato
descrivendoci
gli
studi
che
precedono
un’applicazione pratica e la loro messa in atto
con sperimentazioni. “Tutte le attività continua Passerini – vengono svolte in
collaborazione con le aziende farmaceutiche
Non tutte le ricerche sono finalizzate alla
produzione immediata di un prodotto da
immettere sul mercato; talvolta si effettuano degli
studi solo a livello teorico, limitando la
sperimentazione sulle cavie. Queste ultime sono
prevalentemente dei ratti allevati sotto stretta
osservazione in particolari strutture di
laboratorio.
Il giorno 06/04/04 la Prof.ssa
Bottasso ha tenuto un incontro
sull’energia solare. Inoltre ci ha
anche parlato della sua esperienza
in Africa, dove ha impiantato
numerosi sistemi fotovoltaici,
fondamentali alla popolazione.
Essi servono per il pompaggio
dell’acqua, per l’illuminazione delle
città, sostenendo anche lo
sviluppo del Paese Africano.
Martedì 9 marzo alcuni alunni di diversi
laboratori hanno assistito alla conferenza
del dr. Alberto Turletti, che lavora presso il
Settore Servizio di sviluppo agricolo presso
l’Assessorato all’Agricoltura della Regione
Piemonte.
Quest’ultimo, tramite delle diapositive, ci ha
presentato ciò di cui si occupa nel suo lavoro:
l’agricoltura biologica
Si tratta di un metodo di coltivazione che ha
come obiettivo il rispetto dell’ambiente e
degli equilibri naturali, della salute
dell’operatore e del consumatore; non
Per realizzare un’agricoltura biologica
occorre una buona professionalità,
perché
non
è
facile
rispettare
l’ambiente e dar vita a buone
produzioni, sia dal punto di vista
qualitativo,
sia
da
quello
quantitativo.
Di conseguenza il prodotto biologico ha
un costo più elevato rispetto ai prodotti
convenzionali;
tutto
questo
è
indispensabile
perché
bisogna
garantire al produttore il giusto
compenso per il lavoro che ha svolto.
Per realizzare un’agricoltura biologica
occorre una buona professionalità,
Successivamente ci è stata illustrata la
differenza tra le varie agricolture:
AGRICOLTURA
“TRADIZIONALE”:
i
prodotti chimici sono utilizzati in
quantità enormi, causando un
negativo impatto ambientale e
causando un notevole spreco di
energia.
AGRICOLTURA “INTEGRATA”: l’uso di
parassiti
è
notevole,
rispetto
all’agricoltura
“tradizionale”,
quindi l’impatto ambientale è
ridotto.
AGRICOLTURA BIOLOGICA: le aziende
biologiche,
per
legge,
devono
rispettare
alcuni
obblighi:
per
per quanto riguarda lo sviluppo delle
infestanti, queste colture possono
utilizzare diverse tecniche, come la
rotazione (alternanza di colture
diverse sullo stesso terreno) e le
lavorazioni
meccaniche
(zappature).
Per legge, inoltre, nelle coltivazioni
biologiche
non
possono
essere
impegnati
OGM
(
Organismi
Geneticamente Modificati) e derivati
da quest’ultimi.
Per capire come possiamo distinguere
da quale agricoltura derivano i vari
prodotti, possiamo leggere l’etichetta,
nella quale viene specificato il codice
Fly UP