La fabbrica della sicurezza tra percezione e prevenzione
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La fabbrica della sicurezza tra percezione e prevenzione
Dipartimento di Scienze Sociali ed Economiche - DiSSE Gruppo di lavoro Sicurezza e partecipazione diretto dal Prof. Fabrizio Battistelli La fabbrica della sicurezza tra percezione e prevenzione 1 © Fabrizio Battistelli 2015 DIFFUSIONE DEL SENSO DI INSICUREZZA NELLA SOCIETA’ Cause oggettive Insicurezza sociale •Mercato del lavoro •Crisi del welfare Domanda Collettività Bene richiesto Sicurezza Regolazione dell’offerta Comunicazione dell’offerta attori politici allarme elusione Percezione della collettività Insicurezza Insicurezza strategica •Incivilities •Criminalità •Terrorismo, guerra 2 © Fabrizio Battistelli 2015 COMUNICARE LA SICUREZZA: DUE TIPI DI RETORICA (A) Minacciano: Mercato del lavoro “ci fanno concorrenza” equilibrio economico Retorica dell’allarme “gli altri [criminali, terroristi, stranieri] ci minacciano” equilibrio sociale Welfare “sfruttano l’assistenza” [sanità, previdenza sociale, ecc.] Identità, territorio “entrano in casa nostra” “Delinquono” Legalità “Sono retroterra per il terrorismo” equilibrio politico 3 © Fabrizio Battistelli 2015 ES. RETORICA DELL’ALLARME Gli stranieri entrano in casa nostra “In un quartiere già infestato dalla strabordante invasione di stampo cinese, ora nasce […] un nuovo luogo di culto [islamico] che ospiterà chissà quanti fondamentalisti […]. Quanti altri imam devono predicare terrorismo in Italia?” F. Storace, La Repubblica 22 agosto 2007 © Fabrizio Battistelli 2015 4 COMUNICARE LA SICUREZZA: DUE TIPI DI RETORICA (B) RETORICA DELL’ELUSIONE Priorità “Ci sono problemi altrettanto/più gravi” “Il problema è un altro” Responsabilità “Se anche sono problemi, le cause sono altrove” 5 © Fabrizio Battistelli 2015 Attuariale “anche dopo l’esperienza ignora le dell’11 settembre conseguenze predominano ancora i vecchi rischi”: nel 2001 il terremoto In India e in Pakistan ha causato 15.500 vittime ES. RETORICA DELL’ ELUSIONE Furedi, 2002 Ideologica ignora la natura dell’autore © Fabrizio Battistelli 2015 perché tanta insicurezza per la criminalità di strada, quando “per un comune cittadino è più facile restare vittima di un incidente stradale?” Naldi, 2004 6 3 TIPI DI DANNO NEL CONTINUUM INTENZIONALITA’/NON INTENZIONALITA’ Intenzionalità 0 Tipologia di danno PERICOLO (Tsunami, Catalina, l’Aquila) 100 (Fukushima) RISCHIO (Chernobyl) MINACCIA (criminalità, terrorismo, guerra) 7 © Fabrizio Battistelli 2015 L’INSICUREZZA PERCEPITA Oggettiva IN/SICUREZZA ? Preoccupazione per il crimine (concern about crime) Percezione dell’individuo relativa al contesto di riferimento Percepita Timore del crimine (fear of crime) Percezione dell’individuo relativa a una propria eventuale vittimizzazione 8 © Fabrizio Battistelli 2015 I PARADOSSO – Rapporto inverso tra esposizione al danno/timore di vittimizzazione per genere e per età esposizione genere percezione uomini - - donne + + giovani + - anziani - + età 9 © Fabrizio Battistelli 2015 II PARADOSSO – Rapporto inverso tra gravità della devianza e timore di esserne vittima ILLEGALITA’ VITTIMIZZAZIONE TEMUTA (fear of crime) Delitti eclatanti (Novi Ligure, Cogne, Erba, Perugia) Da nessuno Grande illegalità Media illegalità Criminalità organizzata Da pochi Reati predatori Da molti 10 © Fabrizio Battistelli 2015 SICUREZZA: UNA PROSPETTIVA EMPIRICA (B) ILLEGALITA’ VITTIMIZZAZIONE TEMUTA (fear of crime) Piccola illegalità Atti di inciviltà Da moltissimi degli outsider • giovani - Consumi devianti (alcool, droghe) - Schiamazzi - Graffiti • “emarginati” - Accattonaggio - Prostituzione - vagabondaggio - ecc. degli insider •Insudiciamento spazi pubblici (cani) •Violazioni codice della strada •Abusi edilizi, commerciali 11 © Fabrizio Battistelli 2015 Funzioni/obiettivo della produzione di sicurezza: A. Quadro d’insieme SICUREZZA PREVENZIONE CONTRASTO 12 © Fabrizio Battistelli 2015 Le funzioni della sicurezza: prevenzione (strutturale e situazionale) e contrasto secondo i rispettivi obiettivi, destinatari e produttori 13 © Fabrizio Battistelli 2015 Prevenzione situazionale e prevenzione strutturale nella produzione di sicurezza locale Spaziale Destinatari Obiettivo Policy Produttori Prodotto Insider Rassicurazione Decoro urbano • Servizi comunali • Aziende municipalizzate • Imprese • • Città fruibile e difendibile (manutenzione urbana, illuminazione ecc.) • • • • • Pubblici: - Polizia locale - Polizia nazionale - [Forze armate] • Sussidiari: - Vigilanza privata - Ronde • Sorveglianza (umana e tecnologica), controllo del territorio Prevenzione situazionale Socioistituzionale © Fabrizio Battistelli 2015 Outsider Dissuasione Politica della sicurezza locale 14 Prevenzione situazionale e prevenzione strutturale nella produzione di sicurezza locale Spaziale Destinatari Obiettivo Policy Produttori Prodotto Insider Assicurazione Politiche urbanistiche e abitative • Urbanisti e architetti Città vivibile Welfare nazionale e locale • Enti previdenziali • Servizi sociali • Servizi sanitari • Scuole • Organizzazioni terzo settore • Programmi sociali (assistenza, educazione, mediazione, inclusione, recupero, riduzione del danno) Prevenzione strutturale Socioistituzionale Outsider Inclusione (progettazione di nuovi quartieri, riqualificazione di aree degradate, ecc.) 15 © Fabrizio Battistelli 2015 Confronto tra contrasto, prevenzione situazionale e prevenzione strutturale per imputabilità, tempestività ed efficacia Imputabilità Tempestività Efficacia a breve termine Efficacia a medio-lungo termine ― ― ― + Prevenzione situazionale + + + ― Contrasto + + + ― Prevenzione strutturale 16 © Fabrizio Battistelli 2015 Modello government (“piramide”): natura e flusso delle relazioni tra agenzie della sicurezza Amministrazione dell’Interno Forza di Polizia a competenza nazionale A Forza di Polizia a competenza nazionale B Forza di Polizia a competenza nazionale C Cittadini 17 © Fabrizio Battistelli 2015 Modello governance (“rete”): natura e flusso delle relazioni tra agenzie della sicurezza 18 © Fabrizio Battistelli 2015