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La tradizione comico-realistica e popolare nel Medio
LA TRADIZIONE COMICO-REALISTICA E POPOLARE NEL MEDIO EVO LA POESIA GOLIARDICA (INTORNO AL 1100) Definizione: http://it.wikipedia.org/wiki/Goliardia Clerici vagantes o goliardi (membri del clero che non dovevano restare in una diocesi) In latino Temi: la donna, la taverna, il gioco Esalta il denaro e lamenta la povertà Usa in modo parodico le formula ecclesiastiche Carmina burana (XIII secolo) LA POESIA POPOLARE E GIULLARESCA (XIII SEC.) Per un pubblico eterogeneo di cultura modesta Per occasioni pratiche (feste, intrattenimenti) Trasmissione orale Opera dei giullari (piazze e palazzi signorili) Poesia semplice, elementare, linguaggio popolare Ritmi facili e rapidi Legami con la cultura alta Temi: amore (albe, serenate, lamenti di donne abbandonate, imprecazioni contro padri severi e mariti gelosi), politica (Sirventese dei Lambertazzi e dei Geremei) Forme: ballata, frottola, rispetto, contrasto Cielo d’Alcamo (https://www.youtube.com/watch?v=vAxno7rLN0) LA POESIA COMICO-PARODICA (COMICO-REALISTICA) (XIII SECOLO) Rifiuto delle convenzioni della tradizione Stile basso, realtà quotidiana, volgare e degradata Personaggi laidi, deformi, ambienti malfamati e corrotti Operazione letteraria (rovesciamento degli schemi) Parodia: linguaggio elevato per soggetti vili (lode della donna brutta o dell’uomo deforme) Temi: desiderio sessuale, donna plebea, elogio del vizio Modello: letteratura comica Cecco Angiolieri e Folgòre da San Giminiano Anche Cavalcanti e Dante scrivono poesie comiche