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lezione 2 - domanda offerta elasticità

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lezione 2 - domanda offerta elasticità
Lezione 2
Domanda, offerta, elasticità

ultimo aggiornamento 16 marzo 2011
1
Sommario
Indice della lezione

Formazione del prezzo nei mercati concorrenziali

Curve di domanda e curve di offerta

Effetti della regolamentazione dei prezzi

Elasticità della domanda e dell’offerta
2
Cosa è un mercato

Un mercato è un sistema di strumenti istituzionali e
infrastrutture attraverso i quali acquirenti e venditori
entrano in contatto, al fine di scambiare beni o servizi


il contatto tra venditori e acquirenti può essere diretto,
intermediato o solo elettronico
La funzione dei mercati è quella di stabilire un prezzo
al quale avviene uno scambio volontario tra
acquirenti e venditori

al prezzo di equilibrio la quantità offerta dai venditori
eguaglia la quantità domandati dagli acquirenti
3
Curve di domanda e di offerta

Gli strumenti fondamentali per lo studio di
un mercato sono la domanda e l’offerta


la domanda è la relazione (funzione) tra la
quantità che gli acquirenti sono disposti ad
acquistare e il prezzo massimo che sono
disposti a pagare
l’offerta è la relazione (funzione) tra le quantità
che i venditori sono disposti a vendere e il
prezzo minimo che viene richiesto
4
Curve di domanda e di offerta
5
Curve di domanda e di offerta


A parità di altre condizioni le due schede
precedenti descrivono la relazione tra quantità
domandata e offerta e prezzo in un mercato
concorrenziale

la funzione di domanda è decrescente

la funzione di offerta è crescente
Nelle prossime lezioni torneremo sulle condizioni
alle quali le due funzioni di domanda e offerta
hanno la forma specificata
6
Prezzo di equilibrio


Il prezzo di equilibrio di mercato è quello al quale
la quantità domandata è pari alla quantità offerta

per un prezzo superiore al prezzo di equilibrio si ha un
eccesso di offerta

per un prezzo inferiore al prezzo di equilibrio si ha un
eccesso di domanda
Esistono degli incentivi per i venditori e gli
acquirenti che tendono ha portare il mercato
automaticamente al prezzo di equilibrio

il processo di convergenza può essere lungo
7
Rappresentazione grafica e analitica
eccesso di offerta
funzione di domanda
p = 0,5 – (0,1/40)Q =
= 0,5 – 0,0025 Q
eccesso di domanda
funzione di offerta
p = 0,1 + (0,1/40)Q =
= 0,1 + 0,0025 Q
8
Spesa totale consumatori e ricavo produttori
spesa acquirenti =
ricavo produttori
Nel punto di equilibrio spesa
dell’acquirente e ricavo del
venditore coincidono e sono
pari al prodotto di prezzo
per quantità
S =p Q
9
Beni non prodotti
 Il mercato decide anche quali beni non vengono
prodotti


il prezzo di riserva degli acquirenti è il prezzo
massimo che gli acquirenti sono disposti a pagare
per una unità di un bene

il prezzo di riserva dei venditori è il prezzo minimo
che i venditori sono disposti ad accettare per una
unità di un bene
Quando il prezzo di riserva dei venditori è
maggiore del prezzo di riserva degli acquirenti,
il bene non viene prodotto
10
Beni non prodotti
11
I vantaggi dello scambio
 Al prezzo di equilibrio tutti gli scambi
mutuamente vantaggiosi vengono realizzati

gli acquirenti pagano un prezzo inferiore o al limite
uguale rispetto a quello che sono disposti a pagare

i venditori ricevono un prezzo superiore a quello a
cui sarebbero disposti a cedere il bene

Il surplus dei consumatori misura il vantaggio
degli acquirenti

Il surplus dei produttori misura il vantaggio dei
venditori
12
I vantaggi dello scambio
surplus consumatori
surplus produttori
L’equilibrio è efficiente
perché tutti i benefici dello
scambio sono realizzati
Non è possibile migliorare la
condizione di qualcuno
senza peggiorare quella di
altri
L’efficienza si raggiunge dati
i redditi iniziali e non implica
desiderabilità assoluta
13
Il controllo sui prezzi
 Razionare i beni in base a prezzo spesso
considerato non equo


ma non acquistando poveri dimostrano che
preferiscono spendere per altro, ovvero che
preferiscono compensazione monetaria
Talvolta gli interventi che tentano di correggere
queste situazioni possono condurre a problemi
di altra natura

Controllo prezzi crea sprechi: tempo, mancata
manutenzione, sottoutilizzazione
14
Il controllo sui prezzi
 Ad esempio, i programmi di controllo degli affitti
possono favorire il mercato nero e l’evasione
fiscale

Le politiche di sostegno dei prezzi in agricoltura
possono condurre ad eccessi di offerta dei
prodotti agricoli che dovranno poi essere
immagazzinati e che, talvolta, vanno distrutti.

Il problema della povertà dovrebbe essere
affrontato in modo diretto attraverso il sostegno
dei redditi dei meno abbienti
15
Il controllo sui prezzi
 I prezzi di equilibrio servono a distribuire i beni
ai consumatori che attribuiscono loro il maggior
valore (funzione allocativa dei prezzi rispetto ai
beni)

Ma servono anche a segnalare verso quali
settori produttivi far affluire risorse produttive
(funzione allocativa dei prezzi rispetto alle
risorse)

I controlli sui prezzi impediscono questa
seconda funzione: esempio controllo affitti
16
Un prezzo minimo per un prodotto agricolo
eccesso di offerta
Il governo si deve
impegnare ad acquistare
l’eccesso di offerta che si
forma al prezzo minimo
17
Un prezzo massimo per un bene
eccesso di domanda
prezzo massimo che
gli acquirenti sono
disposti a spendere
per Q1 e possibile
prezzo di equilibrio
nel mercato nero
La quantità offerta si riduce
e molti acquirenti non
vengono soddisfatti
Possibilità che si crei un
mercato nero per il bene
razionato. Il prezzo di
mercato nero sarà superiore
al prezzo di equilibrio di
mercato
18
Gli spostamenti della curva di domanda
 La curva di domanda è tracciata a parità di altre
condizioni

quando le altre condizioni cambiano, la relazione tra
prezzo e quantità si modifica
Quantità domandata di cioccolata
Prezzo
0
0,10
0,20
0,30
0,40
0,50
Prezzo basso del
gelato
200
160
120
80
40
0
Prezzo alto del gelato
280
240
200
160
120
80
19
Gli spostamenti della curva di domanda
20
Effetti sul prezzo e la quantità di equilibrio

In generale e a parità di altre condizioni:

Un aumento della domanda conduce sempre ad un
aumento sia del prezzo che della quantità

Una riduzione della domanda conduce sempre ad
una riduzione sia del prezzo che della quantità


Un aumento dell’offerta conduce sempre ad una
riduzione del prezzo e ad un aumento della quantità
Una riduzione dell’offerta conduce sempre ad un
aumento del prezzo e ad una riduzione della quantità
21
Gli effetti della stagionalità
22
Spostamenti della curva di domanda

Fattori che determinano la posizione della curva
di domanda:

reddito, con effetto opposto per beni normali e beni
inferiori

prezzi dei beni sostituti e complementari

preferenze dei consumatori

aspettative sui prezzi e sul reddito

fattori demografici
23
Spostamenti della curva di domanda
24
Spostamenti della curva di offerta

Fattori che determinano la posizione della curva
di offerta:

tecnologia produttiva

prezzi dei fattori di produzione

numero dei produttori

aspettative sui prezzi e sul reddito

condizioni meteorologiche
25
Spostamenti della curva di offerta
26
Elasticità della domanda
 Siamo in cerca di una misura sintetica e non
ambigua della reattività della domanda al
prezzo




l’inclinazione della curva di domanda, DQ/Dp, è una
misura della reattività
tuttavia, dipende dall’unità di misura della variabile, e
non permette quindi confronti tra beni diversi
inoltre, è una misura di reattività della domanda che
non tiene conto della quantità consumata di partenza
L’elasticità della domanda al prezzo è una
misura alternativa della reattività della domanda
a prezzo
27
Elasticità della domanda
 L’elasticità della domanda al proprio prezzo
misura la variazione percentuale della quantità
domandata in seguito ad una variazione dell’1%
per cento del prezzo del bene:
DQ Q DQ P


DP P DP Q



l’elasticità non corrisponde all’inclinazione della
curva di domanda la quale, invece, è pari al rapporto
tra le variazioni assolute del prezzo e della quantità
al contrario, l’elasticità corrisponde al rapporto tra le
variazioni relative (o percentuali) di quantità e prezzi
è un numero puro
28
Elasticità della domanda
DQ Q DQ P
20 10



 4
DP P DP Q
2,5 20
29
Elasticità della domanda
Dp = -2,5
DQ = 20
Dp
Dq
Dp/DQ = -2,5/20
DQ/Dp = -20/2,5
= -8
30
Elasticità della domanda

L’elasticità della domanda non è mai positiva
per la legge della domanda

per convenzione, tuttavia, spesso si considera il
valore assoluto, e quindi positivo, dell’elasticità

Per una curva di domanda lineare, l’elasticità
della domanda è diversa in ogni suo punto e
varia da infinito a zero muovendosi verso il
basso

I casi estremi sono quelli di una curva di
domanda perfettamente elastica e di una curva
di domanda perfettamente rigida
31
Elasticità della domanda

Beni con pochi sostituti hanno una domanda più
rigida

tuttavia, nel lungo periodo la domanda diventa
comunque più elastica
32
Elasticità della domanda
=-
tratto elastico
Punto di elasticità unitaria
=-1
tratto inelastico
=0
Domanda
Quantità
33
Elasticità della domanda
P
la curva più piatta in A
è la più elastica
A
DP
D1
D2
DQ2
DQ1
Q
34
Elasticità della domanda
35
Elasticità della domanda
36
Elasticità della domanda e spesa dei consumatori
 La spesa totale è pari al prodotto tra prezzo e
quantità, ovvero S = P Q
 Cosa accade alla spesa totale se il prezzo
varia?



Se il valore assoluto dell’elasticità è maggiore di uno,
allora una riduzione (aumento) del prezzo conduce
ad un aumento (riduzione) del ricavo totale
Se il valore assoluto dell’elasticità è minore di uno,
allora una riduzione (aumento) del prezzo conduce
ad un riduzione (aumento) del ricavo totale
La spesa totale è massima quando l’elasticità è
unitaria
37
Elasticità della domanda e spesa dei consumatori
spesa in A
spesa in B
38
Elasticità della domanda e spesa dei consumatori
39
Elasticità incrociata della domanda
 La domanda di mercato, oltre che dal prezzo
del bene e dal reddito dei consumatori, dipende
anche dai prezzi dei beni ad esso correlati
 L’elasticità incrociata della domanda rispetto al
prezzo misura la variazione percentuale della
quantità domandata di un bene, in seguito alla
variazione dell’1% per cento del prezzo di un
altro bene
 XZ
DQX QX DQX PZ


DPZ PZ
DPZ QX
40
Elasticità incrociata della domanda

se XZ > 0, X e Z si dicono beni sostituti

se XZ < 0, X e Z si dicono beni complementari
41
Elasticità della domanda al reddito

La domanda di mercato, oltre che dal prezzo
del bene, dipende anche dal reddito dei
consumatori

L’elasticità della domanda di un bene rispetto al
reddito degli acquirenti è pari al rapporto tra
variazione percentuale della quantità
domandata e variazione percentuale del reddito
a parità di prezzi
DQ Q DQ Y


DY Y DY Q
42
Elasticità della domanda al reddito

Un bene inferiore ha una elasticità della
domanda al reddito negativa

Un bene normale ha una elasticità della
domanda al reddito positiva

un bene necessario ha una elasticità della domanda
al reddito positiva ma minore di uno

un bene di lusso ha una elasticità della domanda al
reddito positiva e maggiore di uno
43
Elasticità della domanda al reddito
44
Elasticità dell’ offerta al prezzo
 Così come per la domanda, è possibile
misurare la reattività dell’offerta al prezzo
tramite l’elasticità




l’elasticità dell’offerta al prezzo è pari al rapporto tra
le variazioni percentuali dell’offerta e del prezzo
La curva di offerta è tanto più elastica tanto più
è piatta
L’effetto di una variazione della domanda sul
prezzo di equilibrio è tanto maggiore tanto più
rigida è la curva di offerta
Nel lungo periodo la curva di offerta è più
elastica
45
Elasticità dell’offerta al prezzo
46
L’incidenza delle imposte
 Si supponga che venga introdotta una imposta
unitaria sulle vendite


Su chi ricade effettivamente l’onere
dell’imposta?


i venditori devono versare al fisco 50 centesimi per
ogni unità venduta
l’incidenza dell’imposta definisce chi effettivamente
paga l’imposta
L’incidenza non ricade automaticamente sul
soggetto che ha l’obbligo di effettuare il
versamento al fisco

in alcuni casi i produttori riescono a trasferire l’onere
sui compratori
47
L’incidenza delle imposte
incidenza dell’imposta sugli acquirenti =45/50=0.90
cioè 90 per cento
incidenza dell’imposta sui venditori =5/50=0.10 cioè
10 per cento
48
L’incidenza delle imposte
incidenza dell’imposta sugli acquirenti =5/50=0.10
cioè 10 per cento
incidenza dell’imposta sui venditori =45/50=0.90
cioè 90 per cento
49
L’incidenza delle imposte

E’ l’inclinazione della curva di domanda e
offerta che determina l’incidenza dell’imposta


il lato del mercato che la cui curva è relativamente
più rigida è quello che sopporta il maggior onere
dell’imposta
La norma di legge stabilisce soltanto l’onere del
versamento, non l’onere del pagamento
effettivo

al limite, con una offerta perfettamente elastica,
l’onere del pagamento è interamente sui compratori
50
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