...

Presentazione - Si-Web

by user

on
Category: Documents
13

views

Report

Comments

Transcript

Presentazione - Si-Web
Ambiente
D. Lgs 3 aprile 2006, n. 152 – D.P.R. 254/2003.
La gestione dei rifiuti sanitari
Altea S.p.A.
Strada Cavalli, 42 – 28835 Feriolo di Baveno (VB)
Tel. +39 0323 280811 Fax. +39 0323 2808110
www.alteanet.it
Criteri generali di pericolosità infettiva dei rifiuti ospedalieri.
Tutti i rifiuti contenenti microrganismi vitali o loro tossine, conosciute o ritenute per
buoni motivi come causa di malattie nell’uomo o in altri organismi viventi.
I rifiuti che presentano almeno una delle seguenti caratteristiche sono classificati dal
sistema normativo vigente come rifiuti sanitari:

provengano da ambienti di isolamento infettivo e siano venuti a contatto con
qualsiasi liquido biologico secreto od escreto dei pazienti isolati;

siano contaminati da:
•
sangue o altri liquidi biologici che contengono sangue in quantità tale da
renderlo visibile;
•
feci o urine, nel caso in cui sia ravvisata clinicamente dal medico che ha in
cura il paziente una patologia trasmissibile attraverso tali escreti;
•
liquido seminale, secrezioni vaginali, liquido cerebro-spinale, liquido
sinoviale, liquido pleurico, liquido peritoneale, latte materno, liquido
pericardico o liquido amniotico;
2
Rifiuti a rischio infettivo

Assorbenti igienici, pannolini pediatrici e pannoloni

Bastoncini cotonati per colposcopia e paptest

Bastoncini oculari non sterili

Bastoncini oftalmici di TNT

Cannule e drenaggi

Cateteri (vescicali, venosi, arteriosi per drenaggi pleurici,ecc.), raccordi, sonde

Circuiti per circolazione extracorporea

Cuvette monouso per prelievo bioptico endometriale

Deflussori

Fleboclisi contaminate

Filtri di dialisi.

Filtri esausti provenienti da cappe (in assenza di rischio chimico)

Guanti monouso

Materiale monouso: vials, pipette, provette, indumenti protettivi mascherine,
occhiali, telini, lenzuola, calzari, seridrape, soprascarpe, camici
Continua….
3
Rifiuti a rischio infettivo

Materiale per medicazione (garze, tamponi, bende, cerotti, lunghette, maglie
tubolari)
4

Sacche (per trasfusioni, urina stomia, nutrizione parenterale)

Set di infusione

Sonde rettali e gastriche

Sondini (naso grafici per bronco aspirazione, per ossigenoterapia, ecc.)

Spazzole, cateteri per prelievo citologico

Speculum auricolare monouso

Speculum vaginale

Suturatrici automatiche monouso

Gessi o bendaggi

Denti e piccole parti anatomiche non riconoscibili

Contenitori vuoti

Contenitori vuoti di vaccini ad antigene vivo

Rifiuti di ristorazione

Spazzatura
Rifiuti a rischio infettivo
Rifiuti provenienti dallo svolgimento di attività di ricerca e di diagnostica
batteriologica
Piastre, provette, terreni di colture ed altri presidi utilizzati in microbiologia e
contaminati da agenti patogeni rifiuti provenienti dallo svolgimento di attività di
ricerca e di diagnostica batteriologica
Rifiuti taglienti
Aghi, siringhe, lame, vetri, lancette pungi dito, venflon, testine, rasoi e bisturi
monouso
Rifiuti taglienti scaduti o non più sterili
Aghi, siringhe, lame, vetri, lancette pungi dito, venflon, testine, rasoi e bisturi
monouso
Rifiuti anatomici
Tessuti, organi e parti anatomiche non riconoscibili, animali da esperimento
5
Classificazione rifiuti sanitari
RIFIUTI
SANITARI
PERICOLOSI
A RISCHIO
INFETTIVO
6
NON
PERICOLOSI
NON A
RISCHIO
INFETTIVO
REFLUI
Gestione dei rifiuti sanitari
La gestione dei rifiuti sanitari è disciplinata dal D.P.R. 254/2003.
Tale Decreto è indirizzato principalmente alle Strutture Sanitarie
Vengono comunque equiparati ai rifiuti prodotti in queste ultime anche quelli prodotti
in Strutture, sia pubbliche che private, in cui viene svolta attività di sperimentazione e
di ricerca
7
Gestione dei rifiuti sanitari
I rifiuti sanitari di strutture, sia pubbliche che private, in cui viene svolta
attività di sperimentazione e di ricerca vengono classificati come:
Rifiuti speciali, prodotti al di fuori delle strutture sanitarie, che come rischio risultano
analoghi ai rifiuti pericolosi a rischio infettivo, contaminati da sangue o altri liquidi
biologici che contengano sangue in quantità tale da renderlo visibile.
Esempi:
8

Tessuti, organi e parti anatomiche non riconoscibili

Materiale monouso (guanti, mascherine, vials, pipette, provette, ecc…)

Piastre, terreni di coltura

Aghi, siringhe, lame
Gestione dei rifiuti sanitari
Altri rifiuti sanitari
Rifiuti sanitari che richiedono particolari sistemi di gestione:
9

Farmaci scaduti o inutilizzabili

Medicinali citotossici e citostatici

Organi e parti anatomiche non riconoscibili

Piccoli animali da esperimento

Sostanze stupefacenti e altre sostanze psicotrope
Gestione dei rifiuti sanitari
Processi di trattamento
Disinfezione
La disinfezione dei rifiuti sanitari è norma precauzionale atta a fornire garanzie di
sicurezza durante le operazioni di manipolazione nei laboratori e durante le operazioni
di raccolta
Sterilizzazione
E’ intuitivo che solo la sterilizzazione può assicurare l’abbattimento della potenziale
carica infettiva, ma presuppone l’impiego di impianti tecnologici autorizzati
sicuramente non reperibili in ambienti universitari e non sempre reperibili nella
maggior parte delle strutture ospedaliere
10
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Un esempio di procedura documentata per la gestione dei rifiuti
Scopo della procedura

Garantire che tutte le fasi di gestione del rifiuto, dalla produzione e
movimentazione interna al deposito temporaneo e allo smaltimento, avvengano
senza pericolo per la salute degli operatori e della collettività e pregiudizio per
l’ambiente.

Favorire, attraverso una accurata e puntuale selezione all’origine, la riduzione
della produzione di rifiuti sanitari pericolosi a rischio infettivo al fine di contenere i
costi di smaltimento di tale tipologia di rifiuto e di rispettare il limite massimo di
produzione stabilito dalla Regione;
Campo di applicazione
La presente procedura si applica alla gestione dei rifiuti sanitari pericolosi a rischio
infettivo come definiti dal DPR n.254 del 15 luglio 2003
11
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Responsabilità
La Direzione Sanitaria, nell’ambito della gestione dei rifiuti di cui alla presente
procedura, ha la responsabilità di adottare misure generali dirette a favorire la
riduzione della produzione di tali tipologia di rifiuti e lo smaltimento senza pericolo
per la salute e pregiudizio per l’ambiente.
Il Dirigente Medico di Ospedale detiene la responsabilità della corretta
gestione dei rifiuti assicurando:

La fornitura ai reparti di produzione di appositi contenitori conformi, per
caratteristiche costruttive, alla destinazione di utilizzo e disposizioni di legge;

La
diffusione
al
personale
interessato
della
presente
procedura
e
l’organizzazione di momenti di formazione e di aggiornamento continuo in tema
di gestione dei rifiuti;

La fornitura al personale dei mezzi di protezione individuale necessari per la
gestione dei rifiuti;

12
La verifica del rispetto della presente procedura.
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Il Direttore del Dipartimento di Prevenzione e il Direttore del Distretto
hanno le responsabilità di cui al punto precedente per quanto riguarda la corretta
gestione dei rifiuti prodotti nelle strutture di rispettiva pertinenza.
Il Caposala ed il Personale addetto delle sedi periferiche ha la responsabilità della
corretta gestione dei rifiuti secondo la presente procedura nell’ambito del servizio di
sua competenza; esercita una vigilanza continua sul rispetto della procedura e sul
corretto utilizzo dei DPI durante la manipolazione dei rifiuti da parte del personale di
reparto ed in particolare vigila sulla corretta selezione del rifiuto all’origine.
13
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Il personale sanitario di reparto e il personale addetto alle pulizie è
responsabile:

Della corretta gestione del rifiuto secondo le indicazioni ricevute curandone in
modo scrupoloso la selezione al fine di ridurne il quantitativo prodotto;

14
Del corretto utilizzo dei DPI messi a sua disposizione;
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Contenitori
Il colore giallo contraddistingue il rifiuto sanitario pericoloso a rischio infettivo.
A ciascun reparto dell’area ospedaliera e agli ambulatori decentrati dell’Azienda
Sanitaria è fornito un congruo numero di contenitori per la raccolta dei rifiuti sanitari
pericolosi a rischio infettivo.
Tali contenitori sono di due tipi e presentano le seguenti caratteristiche:
Continua……..
15
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Contenitore rigido di cartone
Contenitore di cartone con sacco di plastica
Capacità: 40 litri
Scritte e simbolo: contenitore monouso per
RIFIUTO SANITARIO PERICOLOSO A RISCHIO
INFETTIVO destinato all’incenerimento e simbolo
del rischio biologico
Spazio per indicare:
o Destinazione
o Reparto di produzione
o Data di confezionamento
All’interno del contenitore rigido di cartone è
posizionato un imballaggio flessibile (sacco giallo)
con la scritta Rifiuti sanitari pericolosi a rischio
infettivo ed il simbolo del rischio biologico
16
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Contenitore per taglienti e pungenti
Contenitore rigido di plastica
Colore: Giallo
Capacità: 4 litri e 1 litro
Scritte e simbolo: Rifiuti sanitari pericolosi a rischio
infettivo Taglienti e Pungenti ed il simbolo di rischio
biologico
17
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Raccolta nelle aree di produzione
Il personale in servizio provvede a depositare i rifiuti nel momento della loro
produzione e previa accurata selezione, direttamente negli appositi contenitori
precedentemente descritti.
Indicazioni operative
Tutti i rifiuti taglienti (aghi, lame, venaflon, bisturi monouso ecc.)devono essere inseriti
nel contenitore rigido di plastica per taglientie pungenti: è tassativamente proibito
introdurre qualsiasi rifiuto tagliente o pungente direttamente nel contenitore di
cartone e sacco giallo per evitare perforazioni che comportano un rischio di tagli e
punture accidentali agli operatori addetti alla manipolazione e trasporto degli
imballaggi;
18
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Indicazioni operative
Porre la massima attenzione nella manipolazione dei rifiuti pungenti e taglienti,
evitando ogni manovra che possa esporre al rischio di punture e tagli accidentali;
evitare nel modo più assoluto di rincapucciare l’ago usato o di piegarlo o romperlo
prima della sua introduzione nel contenitore;
I contenitori per pungenti e taglienti devono essere collocati in posti idonei, comodi e
vicini al luogo in cui devono essere utilizzati;
I contenitori per pungenti e taglienti, una volta pieni, devono essere chiusi ed inseriti
nel contenitore di cartone e sacco giallo assieme agli altri rifiuti potenzialmente
infetti;
19
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Indicazioni operative
In ogni fase di gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo devono essere
utilizzati i Dispositivi di Protezione Individuali (DPI) messi a disposizione;
Deve essere operata una accurata selezione dei rifiuti all’origine introducendo negli
appositi contenitori solo ed esclusivamente i rifiuti che presentano le caratteristiche di
rischio infettivo; tutti gli altri rifiuti dovranno essere smaltiti secondo le modalità più
opportune in rapporto alla tipologia: raccolta differenziata, rifiuti solidi urbani ecc.. Si
raccomanda la massima attenzione nella selezione al fine di ridurre la quantità di
rifiuto prodotto e conseguentemente sia il costo che l’impatto ambientale relativi allo
smaltimento per incenerimento;
20
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Indicazioni operative
Prima della chiusura dei sacchi gialli cospargere i rifiuti con una dose (una bustina)
del disinfettante fornito dal Servizio di Farmacia;
Chiudere accuratamente il sacco giallo utilizzando l’apposito laccio di chiusura e
successivamente chiudere il contenitore di cartone seguendo le indicazioni riportate
sullo stesso;
Riportare, utilizzando un pennarello indelebile, nell’apposito spazio di ciascun
contenitore confezionato:
a) Reparto di produzione;
b) Data del confezionamento;
21
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Indicazioni operative
Una volta chiuso, il contenitore non deve essere più riaperto e deve essere
correttamente posizionato con il lato superiore orientato secondo le frecce riportate
sul cartone;
Lo stoccaggio nei reparti ospedalieri dei contenitori confezionati deve essere
effettuato negli idonei locali appositamente individuati.
22
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Indicazioni operative per il trasporto verso il deposito temporaneo
In tutte le fasi di manipolazione del rifiuto devono essere usate misure di protezione
individuali (guanti, indumenti protettivi e calzature antisdrucciolo);
Usare carrelli dotati di sistemi di contenimento per evitare spargimento di rifiuti in
caso di rottura accidentale dei contenitori in plastica;
In caso di fuoriuscita accidentale di rifiuti per rottura dei contenitore
necessario procedere come segue:

Raccogliere i rifiuti introducendoli in un nuovo contenitore che deve essere
confezionato come precedentemente specificato;

Procedere alla bonifica dell’area con l’utilizzo di disinfettante clorossidante
elettrolitico e successivamente lavare con acqua.
23
La gestione dei rifiuti sanitari a rischio infettivo
Deposito temporaneo
Il deposito temporaneo dei rifiuti di cui alla presente procedura è localizzato nell’area
ecologica; i rifiuti devono essere depositai nel Box n. 1, evidenziato al paragrafo 6.4,
contraddistinto dalla scritta RIFIUTI SANITARI PERICOLOSI A RISCHIO INFETTIVO ed
il simbolo di rischio biologico.
Indicazioni operative deposito temporaneo
Riporre in maniera ordinata i contenitori nell’apposito box evitando di accumulare
rifiuti al di fuori di esso
24
La gestione dei rifiuti sanitari
Crescente complessità di
normative e leggi in particolare
inerenti l’ambiente e la sicurezza
Elevato grado di
COMPLESSITÀ
Una possibile RISPOSTA:
SISTEMA INTEGRATO di GESTIONE:
QUALITA’- SICUREZZA - AMBIENTE
25
Sistema di gestione integrato
Qualità (ISO9001) Sicurezza (OSHAS 18001) Ambiente (ISO 14001
o
EMAS) + RESPONSABILITA’ SOCIALE SA 8000/2001
Governare l’impresa in modo globale e a costi accettabili, fornire prodotti e servizi che
soddisfano il cliente e che il cliente è disposto ad acquistare a prezzi corretti,
migliorare con sistematicità l’immagine pubblica, velocizzare le dinamiche di risposta
al mercato e di cambiamento al proprio interno
Tale integrazione porta a significativi risparmi di tempo, risorse e denaro ed
è oggi accettata anche dalle società di certificazione
26
Sistema di gestione integrato
Per poter costruire un sistema di gestione integrato:
E’ FONDAMENTALE:
Approccio per processi
e
approccio sistemico alla gestione
Bisogna partire dalla
valutazione e comprensione dei
PROCESSI AZIENDALI INTERNI
e tutto il sistema deve gravitare attorno ad essi
27
Credits
Grafica template
Il layout grafico, i pittogrammi e le iconografie
sono una produzione Altea S.p.A.
Altea S.p.A. – Strada Cavalli, 42 – 28835 Feriolo di Baveno (VB)
Altre sedi: Torino – Milano – Bologna - Ancona
www.alteanet.it - www.alteanetwork.it
[email protected]
Questo documento non deve essere riprodotto, né reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo
This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Tutti i marchi riprodotti sono proprietà delle rispettive società
28
Altea S.p.A. Strada Cavalli, 42 – 28835 Feriolo di Baveno (VB) - Questo documento non deve essere riprodotto, né reso disponibile a terzi o alterato in ogni modo. This document must not be reproduced, made available to third persons, or misused in any other way
Fly UP