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il nuovo ospedale

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il nuovo ospedale
UNA SANITA’ CHE CAMBIA
PER UNA CITTA’ CHE CAMBIA
IL NUOVO OSPEDALE DELLA
CITTA’ di LIVORNO
COME CAMBIA LA
POPOLAZIONE ITALIANA
1
Mortalità
Vita media ( anni)
2
50
Malattie infettive
1800
1900
1900
1950
Transizione epidemiologica
1980
2000
75
3 Ipertrigliceridemia
4 Basso HDL colesterolo
5 Iperglicemia a digiuno
2000
72,0
Maschi
Femmine
Italia
Sardegna
Sicilia
Calabria
Basilicata
Puglia
Campania
Molise
Abruzzo
Lazio
Marche
Umbria
Toscana
Emilia Romagna
Liguria
Friuli Venezia Giulia
Veneto
Prov. Auton. Trento
Prov Auton. Bolzano
Lombardia
Valle d'Aosta
Piemonte
Anni
Speranza di vita alla nascita - Anno 2007
86,0
84,0
82,0
80,0
78,0
76,0
74,0
Speranza di vita alla nascita - Anni 2003-2007
85,0
83,7
83,9
84,0
83,0
Anni
82,0
83,8
83,5
82,8
81,0
80,0
78,3
79,0
77,9
78,0
78,4
77,2
77,8
77,0
76,0
2003
2004
Maschi
2005
2006
Femmine
2007
0,00
Maschi
Femmine
ITALIA
Sardegna
Sicilia
Calabria
Basilicata
Puglia
Campania
Molise
Abruzzo
Lazio
Marche
Umbria
Toscana
Emilia Romagna
Liguria
Friuli V.G.
Veneto
Trento
Bolzano
Lombardia
Valle d'Aosta
Piemonte
Anni
Speranza di vita a 65 anni - Anno 2005
25,00
20,00
15,00
10,00
5,00
Speranza di vita a 65 anni - Anni 2000-2005
25,00
24,00
23,00
22,00
20,72
Anni
21,00
20,00
21,43
21,29
17,44
17,46
20,62
20,83
20,50
19,00
18,00
16,83
16,87
17,00
16,50
16,88
16,00
15,00
2000
2001
Speranza di vita 65 M
2002
2003
2004
Speranza di vita 65 F
2005
169,9
117,0
100,0
Italia
144,2
Sardegna
102,1
Sicilia
140,5
Calabria
161,0
Basilicata
123,9
Puglia
138,8
Campania
182,9
Molise
170,5
Abruzzo
152,1
Lazio
176,4
Marche
187,7
Umbria
Toscana
250,0
Emilia Romagna
100
Liguria
179,5
Friuli Venezia Giulia
143,1
Veneto
Pop  14
Prov. Auton. Trento
Pop 65
Prov Auton. Bolzano
150,0
Lombardia
Valle d'Aosta
200,0
Piemonte
IV
Indice di vecchiaia - Anno 2007
300,0
238,3
187,7
142,6
125,8
146,6
116,4
92,4
50,0
Distribuzione dei dimessi per età - Strutture pubbliche e Case di cura accreditate
Ricoveri per acuti, regime ordinario - Anno 2006
1 - 14 ANNI
6,2%
MENO DI 1 ANNO
3,5%
15 - 24 ANNI
5,4%
25 - 44 ANNI
21,9%
45 - 59 ANNI
15,5%
65 ANNI E OLTRE
40,9%
60 - 64 ANNI
6,5%
Mortalità per grandi gruppi di cause, età e sesso (valori percentuali). Anni 1990 - 2007
100,0
90,0
80,0
70,0
60,0
50,0
40,0
30,0
20,0
10,0
1990
1991
1992
1993
1994
1995
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
Malattie infettive
Tumori
Malattie sistema nervoso, organi dei sensi
Malattie sistema circolatorio
Malattie apparato respiratorio
Malattie apparato digerente
Traumatismi, avvelenamenti
Altro
2003
2006
2007
COME CAMBIA LA
POPOLAZIONE LIVORNESE
SCENARIO GENERALE AL 2020 A
LIVORNO
ASPETTI DEMOGRAFICI


Le stime al 2026 (fonte IRPET)
prevedono un
aumento della popolazione toscana di circa 180.000
abitanti grazie ad un incremento di 330.000 persone di
origine straniera.
Al contrario, nella Zona Livornese la stessa stima indica
che nonostante una triplicazione della popolazione
straniera residente (in quell’anno 1 giovane ogni 8
sarà un immigrato), questa non riuscirà a compensare
la forte diminuzione della popolazione di cittadinanza
italiana (-10%) e che quindi registreremo una
diminuzione complessiva di oltre 9.000 abitanti.
SCENARIO GENERALE AL 2020 A
LIVORNO




Mentre l’Area va perdendo abitanti, la loro età media aumenterà di
tre anni e gli ultra sessantacinquenni diverranno quasi la metà
dei residenti. Gli ultra settantacinquenni saranno 1,5 volte i giovani
sotto i 14 anni e circa il 10% della popolazione avrà più di 80
anni.
Il quadro di invecchiamento collettivo è decisamente più
marcato di quello medio regionale.
Sempre nell’Area Livornese è maggiore della media regionale il
fenomeno della semplificazione della struttura familiare. Oramai un
terzo delle famiglie livornesi è costituito da una sola
persona ed il 44% di questi hanno più di 65 anni. Anche la
percentuale delle separazioni è superiore a quella regionale.
Inoltre la Zona Livornese è caratterizzata da un reddito medio
familiare che è inferiore del 21% alla media regionale.
Infine le recenti stime IRPET evidenziano che l’intera Regione ha
subito nel corso dell’ultimo anno una riduzione della capacità di
generare ricchezza di circa il 6 % e che questa capacità non
sarà interamente recuperata prima di circa 10 anni.
SCENARIO GENERALE AL 2020 A
LIVORNO
ASPETTI SANITARI
Riguardo alle malattie del prossimo futuro, l’uomo anziano sarà colpito
soprattutto da patologie degenerative, in particolare oncologiche,
cardiovascolari e dai traumatismi gravi correlati alla longevità. In
queste patologie, ad una prima fase che si caratterizza per un decorso
breve con interventi rapidi, ne segue una seconda in cui prevale il
problema del supporto assistenziale (questa fase non trova più ragion
d’essere all’interno dei nuovi ospedali).
Vanno pertanto implementate strategie di pianificazione capaci di pensare
la salute in modo integrato con le politiche sociali.
Le strutture assistenziali destinate al trattamento di questa fase , nonché
di alcune patologie di tipo più marcatamente sociale, verranno curate da
parte di una rete assistenziale dei servizi sociosanitari territoriali.
IL CONTESTO NORMATIVO DI RIFERIMENTO L’esperienza della Toscana
La Pianificazione Regionale
Semplificazione
rete ospedaliera
Riordino
rete ospedaliera
Fonte: Dr. Pallini: Convegno Gli ospedali del 3° millennio
Drastica riduzione del
numero di ospedali
da 93 a 41
Importante riduzione del
numero di posti letto
da 22.000 a 13.500
p.l. x1000ab da 6,1 a 3,8
OSPEDALI DI
PRIMO LIVELLO
23
OSPEDALI
PORTANTI
14
OSPEDALI DI
RIFERIMENTO
REGIONALE
4
SCENARIO GENERALE AL 2020 A
LIVORNO
COSA DIVENTANO I NUOVI OSPEDALI


I nuovi Ospedali saranno “Strutture orientate ad interventi rapidi e di
grande complessità e specialità, riservate a pazienti con forme acute,
caratterizzate da numero di letti e tempi di degenza sempre più
contenuti.
Queste aree, anche in futuro, dovranno avere un
dimensionamento orientato al bacino di riferimento. Al loro interno
saranno allocate funzioni specialistiche e tecnologiche in rapporto alle
esigenze
assistenziali, garantendo una equilibrata distribuzione
nell’ambito della USL e dell’Area Vasta di competenza per assicurare
adeguati elementi di fruibilità e di qualità"[1]
“L’Ospedale deve essere visto come una risorsa estrema, da usare
solo quando indispensabile e per il tempo strettamente necessario e che
deve essere ideato ponendo al centro il paziente, con la sua esigenza di
cura ed i suoi bisogni d’assistenza.
[1] Deliberazione Consiglio R.T. n° 31 del 12.2.2003 – allegato A.1.2
SCENARIO GENERALE AL 2020 A
LIVORNO
COSA DIVENTANO I NUOVI OSPEDALI
I
Fattori rilevanti del processo
riorganizzazione saranno:


di
organizzazione per intensità di cura;
piena integrazione funzionale tra servizi
territoriali ed ospedalieri.
LA RICONFIGURAZIONE DELLA RETE TERRITORIALE
ADI
Hospice
Riabilitazione
territoriale
Servizi Post
Acuti e Cure
Intermedie
Supportare la
fase della
dimissione e la
continuità
assistenziale
Consolidare la
capacità di filtro
verso l’accesso
all’Ospedale
Ospedale
di Comunità
Cure
Primarie UCP
L.Roti
Rete cure
palliative
I malati cronici “fuori dall’ospedale”, in un
approccio di medicina d’iniziativa
(chronic care model)
ORGANIZZATO PER INTENSITÀ DI CURA E ASSISTENZA
Livello 1 –INTENSIVOESUBINTENSIVO
LIVELLO1
DEU
Area Chirurgica
OB
LONGSURGERY
URGENTE
B.OP
LONGSURGERY
PROGRAMMATO
PROG
M-Inf
RICOVERI
URGENTE
LIVELLO2
DIMISSIONE
WEEKSURGERY
Area Medica
PROGRAMMATO
LIVELLO3
Livello 3 –BASSAINTENSITA’
DAYSURGERY
AMB
PRE-OP
DH, DSA.
AMBULATORIALE.
DH
DAYCARE
• CONGRUENZA VERTICALE
• INTEGRAZIONE ORIZZONTALE
blocchi funzionali uniformi per tipologia e livello di cure prestate
dove insistono in modo paritario e integrato le diverse
specialistiche
unità
GRADUAZIONE DEI LIVELLI DI INTENSITA’
OSPEDALE TERRITORIO
Agenzia
Ospedale
Territorio
OSPEDALE
Livello 1 –INTENSIVOESUBINTENSIVO
LIVELLO1
DEU
Area Chirurgica
OB
LONGSURGERY
URGENTE
B.OP
LONGSURGERY
PROGRAMMATO
PROG
M-Inf
RICOVERI
URGENTE
LIVELLO2
DIMISSIONE
WEEKSURGERY
Area Medica
PROGRAMMATO
LIVELLO3
Livello 3 –BASSAINTENSITA’
DAYSURGERY
AMB
PRE-OP
TERRITORIO
DH, DSA.
AMBULATORIALE.
DH
DAYCARE
OSPEDALE DI COMUNITA, HOSPICE
RIABILITAZIONE TERRITORIALE
RSA
Unità Cure Primarie
ADI
204 PPLL
192 PPLL
Ospedale
Cardiologia 7 PPLL + UTIC
4 PPLL + Riab. Card. 7
PPLL
Chirurgia 27 PPLL
+ urologia 7 PPLL
190 PPLL
Livello 1
AREA
Intensiva/
Subintensiva
polivalente
Ospedale Comunità
e hospice 12 PPLL
Medicina 66 PPLL
Ortopedia 20 PPLL
Ostetricia/ginecologi
a 21 PPLL +
Pediatria 10 PPLL +
Nido 12 PPLL
Livello 2
Area
Medica
40 PPLL
8 PPLL
+2 PPLL OBI
Livello 2
Area Chirurgica
W. S. 15 PPLL
L. S. 20 PPLL
Livello 3
Low Care
20 PPLL
DH Multidisciplinare
2 PPLL
Oncologia 9
PPLL
30 PPLL
Territorio
160 PPLL
Ospedale
12 PPLL
Territorio
DH
Oncologia
9 PPLL
Livello 2
Mat. Inf.
Ost. Ped.
Nido
25 PPLL
Livello 3
Riab
Cod. 56
ex Art. 26
27 PPLL
(15 + 12)
PS Astanteria 6 PPLL
Livello 3
Ospedale
Comunità
e hospice
18 PPLL
152 PPLL
175 PPLL
137 PPLL
Ospedale
175 PPLL
Ospedale
Livello 1
Subintensiva/intensiv
a polivalente
0 PPLL
Territorio
10 PPLL
+2 PPLL OBI
Rianimazione 2 PPLL
Cardiologia 8 PPLL + UTIC 4 PPLL
Chirurgia 25 PPLL + urologia 7
PPLL
Medicina 64 PPLL
Livello 2
Area
Medica
30 PPLL
Livello 2
Area
Chirurgica
L..S. 29
PPLL
Ortopedia 22 PPLL
Livello 2
Mat. Inf.
Ost. Ped.
Nido
19 PPLL
W.S. 17
PPLL
Livello 3
Ospedale
Comunità
e hospice
Livello 3
Low Care
Cod. 56
Ostetricia/ginecologia 10 PPLL
+
Pediatria 7 PPLL +
Nido 8 PPLL
Otorino/Oculistica 10+2
PPLL
Oncologia 6 PPLL
15 PPLL
Territorio
21 PPLL
DH
Oncologia
7 PPLL
15 PPLL
PS Astanteria
2 PPLL
PRESIDIO OSPEDALIERO VILLAMARINA 3°PIANO
Long surgery 29 PPL
Livello 2
Week Surgery 17 PPLL
Livello 2
PRESIDIO OSPEDALIERO VILLAMARINA 1°PIANO
Area Medica 30 PPLL
Livello 2
Livello 3
21 PPLL
Low Care + Cod. 56
PRESIDIO OSPEDALIERO VILLAMARINA 1°PIANO
DH Oncologico
7 P.L.
PRESIDIO OSPEDALIERO VILLAMARINA 2°PIANO
Ospedale Comunità e
Hospice
15 P.L.
SCENARIO GENERALE AL 2020 A
LIVORNO
COSA DIVENTANO I NUOVI OSPEDALI
Le conseguenze operative che ne derivano:










un aumento dei servizi ambulatoriali;
una riduzione dei posti letto e la riduzione dei tempi di degenza;
incremento dei letti di terapie intensive e sub intensive;
maggiore richiesta di assistenza monitorizzata ed un maggior numero di esami e
procedure da eseguire al letto del paziente.;
aree di degenza in aumento a scapito di quelli di soggiorno (superflui per pazienti che
rimarranno per periodi brevissimi di degenza in fase acuta);
incremento degli interventi chirurgici ed endoscopici per via ambulatoriale;
diminuzione degli esami di laboratorio grazie alla maggiore sofisticazione della
diagnostica in genere;
impiego di tecnologie informatiche che possono liberare da alcuni vincoli di adiacenza
funzionale.
costituzione di una efficace rete di primo intervento territoriale;
incremento delle opportunità diagnostiche legato ad una diffusa informatizzazione di
tutte le strutture sociosanitarie territoriali, anche presso ambulatori di Medici di MG,
nonché attrezzando le abitazioni dei pazienti;
L’Ospedale del terzo millennio: L’esperienza della Toscana
Primi anni ’90
6,1 p.l./ 1000 ab
Obiettivo
3,8 p.l./ 1000 ab
La
Pianificazione
Regionale
Fonte: Dr. Pallini: Convegno Gli ospedali del 3° millennio
Funzioni già presenti nella rete regionale:
0,88 p.l. ogni 1000 ab. = ospedali di riferimento
regionali
0,72 p.l. ogni 1000 ab. = quota del privato accreditato
Funzioni ospedaliere di riabilitazione:
0,11 p.l. ogni 1000 ab. = funzioni ospedaliere
riabilitative di base
0.04 p.l. ogni 1000 ab. = funzioni ospedaliere
riabilitative di III livello.
Flusso medio di mobilità entrante in ospedali
portanti della rete
0,30 p.l. ogni 1000 ab. = fabbisogno ospedaliero per
mobilità entrante
Funzioni ospedaliere di base
2,05 p.l. ogni 1000 ab. = fabbisogno per pazienti
acuti
0,00
3,95 3,88
Italia
4,35
Sardegna
3,32
Sicilia
4,10
Calabria
3,62
Basilicata
3,68
Puglia
Campania
Molise
Abruzzo
3,51
Lazio
3,88 3,83
Marche
Umbria
Toscana
4,04 4,10
Emilia Romagna
Liguria
3,78 3,68 3,88
3,60 3,60
Friuli Venezia Giulia
Veneto
Prov. Auton. Trento
Prov. Auton. Bolzano
3,43
Lombardia
4,00
Valle d`Aosta
Piemonte
Posti letto per acuti per 1.000 residenti - Anno 2007
6,00
5,20
5,00
4,31
3,48
3,76
3,00
2,00
1,00
UN OSPEDALE NUOVO A
LIVORNO
IL NUOVO OSPEDALE
STRUTTURA E ORGANIZZAZIONE
Dimensioni e servizi






Posti letto per acuti
440
Posti letto tecnici
47
2 Parcheggi posti auto
1.600
Auditorium
Area della ricerca
Centro Direzionale
Fonte: Dr. Pallini: Gli ospedali del 3° millennio
Fonte: Dr. Pallini: Gli ospedali del 3°
millennio
Fonte: Dr. Pallini: Gli ospedali del
3° millennio
IL NUOVO OSPEDALE
UNO SGUARDO SU NUOVE REALIZZAZIONI
Altieri – Studio preliminare terzo
Potenziamento Cisanello - Pisa
IL NUOVO OSPEDALE
UNO SGUARDO SU NUOVE REALIZZAZIONI
Altieri - Nuovo Ospedale Apuane
Altieri – Studio per Ospedale Novara
IL NUOVO OSPEDALE
UNO SGUARDO SU NUOVE REALIZZAZIONI
Nuovo Ospedale B. Giovanni XXIII - Bergamo
Nuovo Ospedale di Legnano
L’Ospedale del terzo millennio: L’esperienza della Toscana
Caratteristiche delle degenze
Nelle camere di degenza
sono limitati gli
elementi propri della
tecnologia ospedaliera,
ritrovando invece spazi
per la socializzazione.
L’ampia superficie vetrata
eleva la qualità
dell’illuminazione e
rende permeabile lo
spazio della stanza con
il paesaggio esterno.
UN OSPEDALE NUOVO A
LIVORNO
Fly UP