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Presentazione di PowerPoint
DIREZIONE ISTRUZIONE,
FORMAZIONE PROFESSIONALE E LAVORO
LAVORARE NELLA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Paola Casagrande
Direttore Istruzione, Formazione Professionale e Lavoro Regione Piemonte
Torino, 25 marzo 2013
PUBBLICO IMPIEGO
si intende il rapporto di lavoro che lega un
soggetto a una pubblica amministrazione, di
cui fanno parte tutti gli enti pubblici:
statali: Ministeri, Scuole, Forze Armate e
Prefetture
locali: Regioni, Province, Comuni, Asl,
Consorzi e Comunità montane
nazionali e territoriali: Inps, Monopoli, Poste,
Coni, Camera di Commercio
LA COSTITUZIONE

Tutti i cittadini dell’uno o dell’altro sesso possono accedere agli
uffici pubblici o alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza,
secondo i requisiti stabiliti dalla legge. A tal fine la Repubblica
promuove con appositi provvedimenti le pari opportunità tra
donne e uomini. La legge può, per l’ammissione ai pubblici uffici
e alle cariche elettive, parificare ai cittadini gli italiani non
appartenenti alla Repubblica. Chi è chiamato a funzioni
pubbliche elettive ha diritto di disporre del tempo necessario al
loro adempimento e di conservare il suo posto di lavoro”
(art.51);
 “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di
adempierle con disciplina ed onore”( art. 54);
 “Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede
mediante concorso” (art. 97);
 “I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della nazione”
(art. 98)
RIFERIMENTI LEGISLATIVI
La disciplina del pubblico impiego è regolata dal
Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n.165, ossia il
Testo Unico sul pubblico impiego, che integra e
abroga il Decreto Legislativo 3 febbraio 1993 n. 29
che sostituiva i precedenti provvedimenti. Il Testo
Unico del pubblico impiego è stato modificato dal
Decreto Legislativo 27 ottobre 2009 n. 150, la
Riforma Brunetta, che attua la Legge 4 marzo 2009
n. 15 del materia di ottimizzazione della produttività
del lavoro pubblico, efficienza e trasparenza delle
P.A.
RIFORMA DELLA PA
Introdotta
dal
Ministro
per
la
Pubblica
Amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, la
Riforma della Pa potenzia i concetti di trasparenza,
merito,
innovazione,
digitalizzazione
e
semplificazione nel pubblico impiego.
In particolare, il decreto prevede un ciclo di gestione
della performance, selettività nell’attribuzione dei
premi, rafforzamento delle responsabilità dirigenziali,
riforma della contrattazione collettiva, procedure
semplificate per le sanzioni disciplinari
COME SI ACCEDE
Le assunzioni avvengono in forma pubblica per
concorso o selezione da una graduatoria e possono
essere a tempo determinato e indeterminato.
In particolare:
se il titolo di studio richiesto è il diploma o la laurea,
l'Ente indice un concorso pubblico o una selezione
(nel caso di assunzioni a tempo determinato) ai quali
possono partecipare tutti i cittadini italiani o
appartenenti all’Unione europea in possesso dei
requisiti richiesti;
DOVE TROVO I CONCORSI?
Il bando di concorso viene inserito nella
Quarta Serie Speciale - Concorsi della
Gazzetta Ufficiale della Repubblica
Italiana. La Gazzetta Ufficiale è
consultabile on-line o acquistabile in
edicola il martedì e il giovedì. I bandi
relativi ai concorsi regionali sono
consultabili nella Terza Serie Speciale –
Regioni della Gazzetta Ufficiale e sui
Bollettini Ufficiali delle singole regioni.
DOVE TROVO I CONCORSI?
www.cliclavoro.gov.it
nuovo portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali per l’accesso ai servizi per il lavoro erogati sul
territorio nazionale.
Effettuando il login al sito di Cliclavoro potrai inserire il tuo
curriculum o il tuo profilo aziendale per entrare in contatto
con chi cerca o offre lavoro attraverso il link diretto ai
servizi. Inoltre, avrai l’accesso diretto ai servizi on line,
sarai sempre informato su come cambia la normativa e su
cosa c’è da fare per mettersi in regola.
ieri i posti a disposizione erano 8479.
WWW.CLICLAVORO.GOV.IT

Un vero e proprio network per il lavoro dove gli utenti accedono a un
circuito di informazioni e servizi per il lavoro erogati sul territorio
nazionale, volti ad amplificare le opportunità di lavoro e di ricerca di
personale, nell’ottica di facilitare l'intermediazione tra domanda e offerta e
semplificare gli adempimenti burocratici e legislativi.

albo Informatico delle Agenzie per il Lavoro (registro elettronico del Ministero
del Lavoro e delle Politiche sociali in cui sono iscritte le Agenzie per il lavoro
autorizzate e contiene tutte le informazioni utili e i contatti di ogni agenzia
accreditata. Una tutela per il cittadino in quando certifica quali sono gli enti
autorizzati a operare);
l’accesso e la cooperazione con Eures (il servizio che favorisce la mobilità
professionale in Europa);
la georeferenziazione dei principali sportelli per il lavoro distribuiti sul
territorio nazionale (Cerca servizi);
istanze (per la gestione da parte dei CPI e sportelli per l’immigrazione del nulla
osta al lavoro dei cittadini extracomunitari);
tutto il sistema per l’invio delle Comunicazioni Obbligatorie online che
permette l’invio delle comunicazioni relative all’instaurazione, cessazione,
proroga e trasformazione dei rapporti di lavoro, e che si raccorda, tramite il
canale della cooperazione applicativa, con i vari soggetti coinvolti cioè INPS,
INAIL, ENPALS, INPDAP, INPGI, IPOST, EX-IPSEMA, Ministero dell’Interno,
Regioni, Provincie, CPI, DTL e DRL.
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IN COSA CONSISTE UN CONCORSO ?
 UNA SERIE DI PROVE:
 PRESELEZIONE (QUIZ)
 PROVA SCRITTA
 PROVA ORALE
Come affrontare un CONCORSO ?
 PRESELEZIONE : Esercitarsi su prove
analoghe
 PROVA SCRITTA ed ORALE: studiare su libri
appositamente dedicati e fare molta
attenzione alle competenze specifiche del
posto messo a bando
CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
 L’articolo 36 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001
n.165 (Testo Unico sul pubblico impiego) così come
modificato dal Decreto legge 1 luglio 2009 n.78 e la
relativa Legge di conversione 3 agosto 2009, n. 102,
stabilisce che le pubbliche amministrazioni “per
rispondere ad esigenze temporanee ed eccezionali
possono avvalersi delle forme contrattuali flessibili di
assunzione e di impiego del personale previste dal
codice civile e dalle leggi sui rapporti di lavoro
subordinato nell'impresa”.
CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
Il contratto a tempo determinato è sottoposto ad un termine di
durata, scaduto il quale cessa automaticamente: si tratta di un
rapporto di lavoro di natura eccezionale, in quanto il nostro
ordinamento prevede di regola che l’attività lavorativa venga prestata in
forza di un contratto subordinato a tempo indeterminato.
La Riforma Fornero ha introdotto novità per rendere il contratto a
termine una via meno appetibile per le aziende, al fine di contrastare la
precarietà nel mercato del lavoro. Per evitarne l’abuso ha previsto
intervalli di maggiore durata nell’ipotesi di successione di contratti e
un incremento del costo contributivo, con la prospettiva di una
parziale restituzione al datore di lavoro in caso di stabilizzazione del
rapporto.
Sono stati aumentati gli intervalli obbligatori da rispettare in caso di
successive assunzioni a termine portandoli da 10 a 60 giorni per le
fattispecie contrattuali con durata inferiore a 6 mesi e da 20 a 90 giorni
per le fattispecie contrattuali con durata superiore a 6 mesi; il mancato
rispetto degli intervalli fa sì che il secondo contratto si consideri a
tempo indeterminato
LA RETE EURES
EURES (European Employment Services - Servizi
europei per l'impiego) è una rete di cooperazione
formata dai servizi pubblici per l’impiego, a cui
partecipano anche i sindacati e le organizzazioni dei
datori di lavoro. Il suo obiettivo è facilitare la libera
circolazione dei lavoratori nello Spazio economico
europeo, in Norvegia e in Svizzera.
La rete EURES è stata istituita sia per le persone in
cerca di lavoro interessate a trasferirsi in un altro
Paese per lavorare, sia per i datori di lavoro che
desiderano assumere persone di un altro Paese.
Cosa posso fare sulla rete EURES
 trovare informazioni su vita e lavoro all’estero
 accedere alle offerte di lavoro aggiornate in
tempo reale in 31 Paesi
 inserire il tuo CV
 contare su una rete di consulenti sul territorio
pronti ad aiutarti con consigli su
questioni pratiche, giuridiche e amministrative e
attivi nel favorire l’incontro fra domanda e offerta.
http://ec.europa.eu/eures
 www.regione.piemonte.it/lavoro/ sezione
eures
LAVORARE NELLE ISTITUZIONI
EUROPEE
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Gli enti presso i quali è possibile lavorare sono istituzioni, organismi e
agenzie specializzate dell’Unione europea. In particolare:
Parlamento europeo
Consiglio dell'Unione europea
Commissione europea
Corte di giustizia delle Comunità europee
Corte dei conti europea
Mediatore europeo
Garante europeo della protezione dei dati
Banca centrale europea
Banca europea per gli investimenti
Comitato economico e sociale europeo
Comitato delle regioni
Organismi interistituzionali
Agenzie specializzate
LAVORARE IN EUROPA
concorsi generali banditi dalle istituzioni
europee vengono divulgati tramite la
pubblicazione su giornali degli Stati membri,
su siti internet, nella Gazzetta ufficiale
dell'Unione europea (serie C A) e anche sul
sito web dell'Ufficio europeo di selezione del
personale (EPSO)
http://europa.eu/epso/index_en.htm
Si tratta di una disciplina regolata dal Decreto Legislativo 14
settembre
2011
numero
167,
il
Testo
Unico
dell'Apprendistato. L'articolo 1 del Decreto Legislativo lo
definisce "un contratto di lavoro a tempo indeterminato
finalizzato alla formazione e alla occupazione dei
giovani" e individua tre differenti tipologie:
1. Apprendistato per la qualifica e diploma professionale
2. Apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere
3. Apprendistato di alta formazione e ricerca (18-29 anni)
APPRENDISTATO IN ALTA FORMAZIONE
 LAVORARE ED OTTENERE UNO STIPENDIO
 ACQUISIRE COMPETENZE SPECIFICHE
 CONSEGUIRE
UN TITOLO DI STUDIO
UNIVERSITARIO CON UNA FORMAZIONE
PERSONALIZZATA
PERCORSI FORMATIVI
 LAUREA TRIENNALE E MAGISTRALE IN
APPRENDISTATO
 MASTER
DI
I
E
II
LIVELLO
IN
APPRENDISTATO
 DOTTORE DI RICERCA IN APPRENDISTATO
www.unito.it/apprendistato
I GIOVANI E IL LAVORO
Le stime di media annua 2012, recentemente rilasciate dall’ISTAT,
evidenziano per il Piemonte - e più in generale per l’Italia - un
ulteriore peggioramento nell’andamento del mercato del
lavoro.
Il fenomeno più allarmante è rappresentato, in Piemonte, dalla
crescita della disoccupazione (9,2% contro il 7,6% del 2011), più
accentuata per la componente femminile (da 8,4% a 10,5%), e
in particolare di quella giovanile, che ha ormai raggiunto livelli
di vero e proprio allarme sociale: 32% nel 2012 .
È a queste sfide che la Regione intende fare fronte con le risorse
ancora disponibili dell’attuale POR FSE, nella prospettiva di
impostare la nuova programmazione valorizzando le esperienze
positive finora maturate alla luce delle indicazioni europee e
nazionali.
Le sfide aperte:
l’occupazione giovanile
Favorire l’ingresso dei giovani sul mercato del lavoro rappresenta una
delle sfide principali per contrastare il sempre più allarmante fenomeno
della disoccupazione.
Numerose risultano al riguardo le positive esperienze maturate
nell’ambito dell’attuale programmazione FSE (circa 235.000
partecipanti coinvolti nella fascia di età 15-34 anni, più di 140.000 dei
quali tra i minori di 25 anni) e coordinate nell’ambito del Piano Giovani,
che attinge anche a risorse FESR e regionali. Tra di esse si citano:
la formazione per apprendisti, di cui hanno beneficiato, solo sulla
componente POR, oltre 42.000 giovani, 250 dei quali assunti con
contratto di alto apprendistato;
la formazione post qualifica/diploma, che ha sin qui interessato
circa 20.000 persone. Ricordiamo che nella direttiva MDL sono
investiti 42 MEURO l’anno di cui il 50% a favore di 4800 soggetti
che anno meno di trent’anni.
Asse 1 politiche attive del lavoro
1.1 Più lavoro 10 milioni per le imprese fino a 15 dipendenti per
inserimento disoccupati e per stabilizzazzione contratti
1.2 Alta formazione 9 milioni agli atenei per master e dottorati finalizzati
alle specifiche esigenze delle imprese
1.3 Più sicurezza 6 milioni a favore collaboratori a progetto con incentivi
all’assunzione e percorsi riqualificazione
1.4 Più stabilità 8 milioni per reinserimento occupazionale in particolare
per gli over 45
1.5 Più impresa 29,5 milioni per creazione d’impresa e lavoro autonomo
1.6 Microcredito 3 milioni sostegno a nuovi imprenditori non bancabili
1.7 Più scuola 10 milioni per incrementare gli organici scolastici
1.8 Cassa integrazione in deroga 115 milioni
Misure di intervento
1. Deduzione
IRAP per assunzione dei giovani
2. Imprenditori per i giovani sul territorio
3. Amministrazione Aperta
4. Premialità per i giovani
5. Incubatore non tecnologico
6. Giovani ambasciatori della tecnologia piemontese sui
nuovi mercati
7. Patto generazionale per la competitività
8. Giovani nelle imprese
9. Rafforzamento giovani laureati
10. Cooperative giovani di partite IVA
CREAZIONE DI IMPRESA
PERCORSI INTEGRATI PER LA CREAZIONE D’IMPRESA attivati
dalla Regione Piemonte e gestiti dalle Province
La rete degli sportelli provinciali offrono:
Azione 1 Interventi di supporto all’imprenditorialità e al lavoro
autonomo
Azione 2. Servizi consulenziali per la creazione d’impresa e di lavoro
autonomo
Azione 3. Tutoraggio post-avvio
A tali servizi si aggiunge un supporto finanziario(contributi a fondo
perduto) alle nuove imprese, il cui business plan sia stato validato
dalle Province
http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/index.htm
CREAZIONE DI IMPRESA
•FONDO DI GARANZIA PER IL MICROCREDITO
•FONDO DI GARANZIA FEMMINILE
•FONDO DI GARANZIA GIOVANILE
•SERVIZI DI ACCOMPAGNAMENTO E DI
ASSISTGENZA TECNICA FINALIZZATI AL
TRASFERIMENTO DI IMPRESA EXTRAFAMIGLIA
•AGEVOLAZIONI PER LE COOPERATIVE
•http://www.regione.piemonte.it/lavoro/imprendi/imprendi/index.htm
Albert Einstein
"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le
stesse cose. La crisi è la più grande benedizione per le persone e le
nazioni, perché la crisi porta progressi. La creatività nasce dall'angoscia
come il giorno nasce dalla notte oscura. E' nella crisi che sorge l'inventiva,
le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza
essere 'superato'.
Chi attribuisce alla crisi i suoi fallimenti e difficoltà, violenta il suo stesso
talento e dà più valore ai problemi che alle soluzioni. La vera crisi, è la crisi
dell'incompetenza. L' inconveniente delle persone e delle nazioni è la
pigrizia nel cercare soluzioni e vie di uscita. Senza crisi non ci sono sfide,
senza sfide la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non c'è
merito. E' nella crisi che emerge il meglio di ognuno, perché senza crisi tutti
i venti sono solo lievi brezze. Parlare di crisi significa incrementarla, e
tacere nella crisi è esaltare il conformismo. Invece, lavoriamo duro.
Finiamola una volta per tutte con l'unica crisi pericolosa, che è la tragedia
di non voler lottare per superarla."
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