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Madre e figlia MF, 59 anni

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Madre e figlia MF, 59 anni
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
• Anam. Fam. (MF): padre deceduto dopo
gastrectomia (ca?), madre per i postumi di
un trauma della strada, due sorelle viventi
colecistectomizzate per litiasi della colecisti
• Anam. Fam. (AB): padre vivente, iperteso,
soffre di asma allergica; madre  MF; un
fratello, militare di carriera, in buona salute
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
• Anam. Fisiol. (MF): nata a termine, parto
eutocico, normale sviluppo psico-fisico, due
gravidanze (un parto cesareo) diuresi
regolare, modesta mangiatrice, non alcoolici
• Anam. Fisiol. (AB): nata pretermine, con
parto cesareo, normale sviluppo psicofisico, diuresi regolare, mangiatrice nella
norma, alcoolici e caffè saltuariamante
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
• Anam Pat. Rem. (MF): da molti anni
(“da sempre”) dolenzia addominale,
meteorismo, alvo spesso irregolare
(abitualmente stipsi con episodi di
diarrea, di recente più frequenti); i
dolori, soprattutto all’emiaddome di sn
ma modesti, e il meteorismo, spesso si
accentuano in occasione dei pasti (nel
2001  eco addome: n.n.)
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
• Anam Pat. Rem. (AB): diatesi allergica
(pollini e polveri: no vaccino); da circa 10
anni disturbi dispeptici e saltuari dolori
addominali, meteorismo, alvo stitico (sin
dall’infanzia, max 2-3 evacuazioni ogni
sette giorni), saltuari episodi di diarrea,
spesso collegati all’assunzione del cibo o
da questo peggiorata (2001 eco addome:
n.n. ed EGD-scopia: lievi note di gastrite)
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
• Anam Pat. Rec. (MF): di recente (alcuni
mesi fa) febbricola (37.5° C) in occasione
di una accentuazione dei dolori in fossa
iliaca sn. scomparsa senza alcuna
specifica terapia (esami: lieve  VES - IK
27 e PCR, modesta leucocitosi con  dei
neutrofili). Da allora non sta però bene,
“la colite non mi da più pace” gli episodi
diarroici sono più frequenti.
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
• Anam Pat. Rec. (AB): di recente vita
molto disordinata, alimentazione molto
irregolare a causa di spostamenti e viaggi
per lavoro; in particolare accentuazione
della sintomatologia dispeptica e
soprattutto dei dolori addominali, sta
peggio quando si alimenta con frutta e
verdura
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
• “ Siamo venute assieme perché abbiamo
lo stesso tipo di problemi, la nostra colite
è proprio peggiorata, quindi vogliamo
fare il punto della situazione e soprattutto
sapere cosa dobbiamo mangiare, ormai
da tempo seguiamo una dieta in bianco
ma di recente non ne abbiamo più avuto
alcun reale giovamento”
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
Piano diagnostico proposto:
• Biochimica: profilo C, xilosio test, RAST
profilo inalanti e alimenti , CEA, CA 199, CA 125, AGA, Ab anti HP, S.O.F.
• Strumentale: Pancolonscopia (o clisma
opaco)
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
• Esami laboratoristici (MF): profilo C
neg. (VES IK 22), AGA neg., RAST
alimenti e inalanti neg., xilosio test nella
norma, Ab anti HP neg., CEA, Ca 19-9
neg. , S.O.F. positivo un campione su tre.
• Pancolonscopia (MF): presenza di
numerosi diverticoli (nel sigma e colon
discendente), parete rigida e ispessita.
Madre e figlia
M.F., 59 anni – A.B., 30 anni
• Esami laboratoristici (AB): profilo C neg., xilosio
test nella norma, Ab anti HP neg., CEA, Ca 19-9
neg. , S.O.F. neg., AGA neg., RAST inalanti
positivi a graminacee e betulacee, polveri e acari;
RAST e PRICK test profilo alimenti: positivi
pomodori e arance (cross reattività con le
graminacee), pesche, fragole, noci, patate e carote
(cross reattività con le betulacee)
• Pancolonscopia (AB): negativa
DIVERTICOLOSI COLICA
Erniazione sacciforme della
mucosa e della sottomucosa a
livello del colon attraverso lo
strato muscolare circostante,
all’ingresso delle arterie
perforanti; la sede più
colpita è il retto sigma
DIVERTICOLOSI
• MALATTIA DIVERTICOLARE:
condizione patologica sintomatica o
asintomatica
• DIVERTICOLOSI: si indica la semplice
presenza di diverticoli, cioè l’aspetto
anatomico
• DIVERTICOLITE: quadro clinico
caratterizzato da flogosi dei diverticoli
DIVERTICOLOSI
•
•
•
•
•
CONSIGLI COMPORTAMENTALI:
Programmare metodicamente ogni
giorno (allo stesso orario) l’evacuazione
Consumare regolarmente i pasti
Evitare la vita sedentaria
Effettuare un’intensa attività fisica
Programmare cicli settimanali (ogni
mese) con Rifaximina + Simbiotici
DIVERTICOLOSI
•
•
•
•
•
CONSIGLI ALIMENTARI
Introdurre giornalmente molti liquidi e
cibi in grado di trattenere acqua
Utilizzare alimenti ricchi in fibre alimentari, in particolare cellulosa e pectine
Non usare in un pasto solo cibi raffinati
Aumentare la razione quotidiana di
frutta e di verdura
Graduare le modifiche all’alimentazione
M.F. - CONSIGLI TERAPEUTICI
• Rifaximina (Normix) cpr. da 200
mg.: 2 cpr ogni 12 ore per 7 giorni
tutti i mesi.
• Simbiotico (Zirfos “bifidobatteri +
FOS”) 1 bustina al mattino a digiuno
(cicli di un mese, tre volte all’anno)
• Alimentazione ricca in fibre con
almeno 4 porzioni giornaliere di
frutta e/o di verdura; acqua o altri
liquidi (tisane, ecc.) almeno 1.5-2 l/die
M.F. 59 anni
SITUAZIONE CLINICA ATTUALE
(dopo quasi 1 anno dalla prima visita)
• Sintomatologia marcatamente migliorata, non
dolori addominali (E.O. neg), meteorismo  ,
alvo regolare, non più episodi diarroici.
• Non episodi di diverticolite (esami nella norma,
non leucocitosi, VES IK 12 , PCR 0.30 UI
• Segue regolarmente le indicazioni igienico
alimentari proposte
ALLERGIA ALIMENTARE
• L’allergia alimentare è il risultato di una
abnorme risposta all’ingestione di alimenti, su
base immunologica. E’ quasi sempre scatenata
da anticorpi IgE per specifica reazione con
l’alimento, ma sono conosciute anche altre
reazioni: di tipo simil-reaginico, reazioni
citolitiche o citotossiche (farmaci), reazioni da
immunocomplessi (malattie da siero), reazioni
cellulo-mediate (da contatto)
ALLERGIA ALIMENTARE
• L’allergia alimentare, relativamente poco
frequente, va distinta dalle più comuni
reazioni di intolleranza ad alimenti.
• E’ indispensabile identificare l’alimento
responsabile in quanto la terapia oggi si
basa essenzialmente solo sulla esclusione
dell’alimento trovato positivo ai test di
laboratorio o di scatenamento.
ALLERGIE ALIMENTARI
riproducibili
reazione immunologica
INTOLLERANZE ALIMENTARI
riproducibili
non reazione immunologica
non fattori psicologici
AVVERSIONE ALIMENTARE
non riproducibile
reazione psicologica
ALLERGIA ALIMENTARE
cross-reattività
• E’ un aspetto poco evidenviato, pur essendo da
tempo nota l’interazione fra allergia respiratoria e
allergia alimentare; infatti sostanze diverse, ma con
il medesimo denominatore anigenico, possono
provocare sensibilizzazioni crociate.
• Ogni alimento presenta numerosi antigeni (proteine
che costituiscono complessi mosaici di epitopi, che
fungono da allergen); se alcuni di questi sono in
comune, sono possibili reazioni crociate.
ALLERGIA ALIMENTARE:
manifestazioni cliniche
• A carico dell’apparato digerente:
dispepsia. epigastralgie, nausea, vomito
meteorismo, flatulenza
diarrea, dolori addominali
alterazioni della motilità
malassorbimento
O.A.S. (Sindrome Allergica Orale)
ALLERGIA ALIMENTARE:
manifestazioni cliniche
• A carico di altri apparati:
dermatite atopica, eczema
dispnea. rinite, asma
orticaria, angioedema
prurito, eritema
• Sistemiche
shock anafilattico pallore, astenia
cefalea
aritmie cardiache
A.B. - 30 anni
SITUAZIONE CLINICA ATTUALE
(dopo quasi 1 anno dalla prima visita)
• Nessuna terapia, ha abolito dall’abituale
alimentazione i cibi (frutta e verdura) a cui è
risultata allergica.
• Sintomatologia migliorata, non dispepsia, non
dolori, ma meteorismo solo lievemente , stipsi
in fase iniziale peggiorata, poi migliorata con
una graduale introduzione di fibre non solubili
(cereali integrali: corn flakes, risone, ecc.).
INTOLLERANZA
ALIMENTARE (1)
• Da alterazione della digestione o dello
assorbimento: da deficit enzimatico (lattasi) o
da incompleto assorbimento (amidi), da altri
meccanismi (sorbitolo)
• Da liberazione di amine vasoattive presenti nel
cibo: istamina (crostacei, sardine, fragole,
pomodori), tiramina (birra, vino, formaggi
fermentati, lievito), feniletilamina (cioccolato),
serotonina (banane), .......
INTOLLERANZA
ALIMENTARE (2)
• Per la presenza di sostanze tossiche
naturali: proteasi nei legumi, ossalati
negli spinaci e nel rabarbaro, muscarina
nei funghi, aflotossine nei cereali, o
aggiunte durante la lavorazione
• Per effetto farmaco simile indesiderato:
caffeina, (caffè, tè, cola) teobromina (tè,
cioccolato), metilxantine
INTOLLERANZA
ALIMENTARE (3)
• Per fenomeni reattivi da additivi alimentari:
coloranti (eritrosina, giallo tartrazina, cioè l’E
102), conservanti (benzoati, solfiti E220-E227),
condimenti e rinforzanti il sapore (per esempio
il glutammato), gli antiossidanti (sodio nitrito)
• Per eccessivo introito: prugne secche cotte,
cipolle
• Per maldigestione di alcuni nutrienti: per
l’azione della flora batterica intestinale
INTOLLERANZA ALIMENTARE
metodiche diagnostiche
• Breath test: l’ecosistema intestinale, a livello
colico, metabolizza i carboidrati non assorbiti
con produzione di IDROGENO, che viene
assorbito e poi eliminato per via polmonare in
concentrazione proporzionale alla produzione:
si valuta nell’aria espirata la concentrazione di
H2.
• Dria Test: sfrutta il principio (noto alla chinesiologia) della caduta della forza muscolare
dopo ingestione di una sostanza non tollerata.
Intervento di mediatori umorali istamino-simili
o di neuro-trasmettitori
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