psv1_rap isola di capo rizzuto - Comune di Isola di Capo Rizzuto
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PIANO STRUTTURALE COMUNALE ISOLA DI CAPO RIZZUTO PROGETTISTI COMPONENTE URBANISTICA Arch. Paolo MALARA - Capogruppo Coordinatore Arch. Roberto GRECO Arch. Gianfranco PAGLIETTINI Arch. Luca PAGLIETTINI Arch. Caterina TRIFILO' Paesaggista Arch. J. Margherita C. INFORTUNA Arch. Caterina GIRONDA Conservatrice Chiara CORAZZIERE Archeologa Marilena SICA Sociologa Sara Rosa PERNA CONSULENTI Arch. Angelo CHIARO Arch. Maria Stella SAPONE COLLABORATORI DOCUMENTO PRELIMINARE RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO ATTIVITA' DI SUPPORTO AL RUP Anno 2014 Ing. Antonio OTRANTO Pianificatore Territoriale Raffaele CRITELLI Rapporto Ambientale Preliminare PVS.1 Relazione Rapporto Ambientale Preliminare INDICE 1. INTRODUZIONE ......................................................................................................................... 3 1.1 Quadro normativo di riferimento per la VAS e per la formazione approvazione dei PSC/PSA ........ 4 1.2 Finalità del rapporto ambientale............................................................................................. 7 1.3 Rete Europea Natura 2000 .................................................................................................... 7 2. ITER PROCEDURALE DELLA VAS APPLICATA AL PSC ............................................................... 8 2.1. Descrizione del processo di VAS ............................................................................................. 8 2.2. Soggetti coinvolti nel processo di VAS .................................................................................... 8 2.3 Percorso di partecipazione e concertazione ............................................................................ 10 2.4 Struttura del Rapporto Ambientale di vas .............................................................................. 11 3. STRUTTURA, CONTENUTI ED OBIETTIVI DEL PSC DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO .................. 14 3.1 Obiettivi e contenuti del PSC di Isola di Capo Rizzuto .............................................................. 14 3.2 Rapporto con altri pertinenti piani o programmi ..................................................................... 15 3.3 Il contesto territoriale e socio economico ............................................................................... 21 3.4 Analisi di coerenza del PSC ................................................................................................... 23 4. IL CONTESTO TERRITORIALE E AMBIENTALE DI RIFERIMENTO .......................................... 24 4.1 Descrizione degli aspetti pertinenti lo stato dell’ambiente attuale ............................................. 24 4.2 Fattori climatici e energia ..................................................................................................... 24 4.3 Risorse naturali non rinnovabili ............................................................................................. 26 4.4 Atmosfera e agenti fisici ....................................................................................................... 26 4.5 Acqua ................................................................................................................................ 26 4.6 Suolo ................................................................................................................................. 27 4.7 Flora e fauna, vegetazione ed ecosistemi............................................................................... 27 4.8 Rifiuti ................................................................................................................................. 28 4.9 Trasporti ............................................................................................................................ 29 4.10 Salute ................................................................................................................................ 30 4.11 Risorse culturali e Paesaggio ................................................................................................ 30 4.12 Sostenibilità sociale ed economica ........................................................................................ 31 4.13 Aree critiche ....................................................................................................................... 32 4.14 Tabella di sintesi delle aree sensibili ambientalmente .............................................................. 37 5. I CONTENUTI DEL DOCUMENTO PRELIMINARE PSC ............................................................. 39 5.1 Strategie fondanti ............................................................................................................... 39 5.2 Obiettivi perseguiti nel PSC .................................................................................................. 39 5.3 Azioni e politiche del Piano ................................................................................................... 44 6. 6.1 LA VALUTAZIONE PRELIMINARE E L'ORIENTAMENTO AL PIANO ......................................... 46 Coerenza esterna del Piano .................................................................................................. 46 6.1.1 Coerenza tra obiettivi dei Piano ed obiettivi di sostenibilità ............................................. 46 6.1.2 Coerenza con il quadro programmatico comunitario e pianificatorio ................................ 53 6.2 Preliminare Coerenza interna del Piano.................................................................................. 58 PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare ELENCO ACRONIMI Acronimo Definizione AC Autorità competente (Assessorato regionale ………) AP Autorità procedente (Comune di Isola di Capo Rizzuto) ARPA Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ATO Ambito territoriale ottimale CIPE Comitato interministeriale programmazione economica DDG Decreto del dirigente generale Direttiva 2001/42/CE Direttiva 2001/42/CE del parlamento europeo e del consiglio del 27 giugno 2001 concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente D.Lgs. Decreto legislativo D.Lgs. 152/06 e s.m.i D.Lgs. n. 152 del 3/4/2006, così come modificato dal D.Lgs. n. 4 del 16/1/2008 DPR Decreto del Presidente della repubblica GU Gazzetta ufficiale dell’unione europea GURI Gazzetta ufficiale della repubblica italiana BURC Bollettino Ufficiale della Regione Calabria IBA Important Bird Areas ISPRA (ex APAT) Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale LN Legge nazionale LR Legge regionale MATTM (ex MATT) Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare PAI Piano stralcio per l’assetto idrogeologico PMA Piano di monitoraggio ambientale PTPR Piano territoriale paesistico regionale RMA Rapporto di monitoraggio ambientale RA Rapporto ambientale RP Rapporto preliminare SCMA Soggetti competenti in materia ambientale SIC Siti di interesse comunitario SIN Siti d’importanza nazionale SnT Sintesi non tecnica SWOT Strenghts, weaknesses, opportunities e threats (forza, debolezza, opportunità e minacce) VAS Valutazione ambientale strategica VI Valutazione d’incidenza VIA Valutazione impatto ambientale ZPS Zone di protezione speciale RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) -2- PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare 1. INTRODUZIONE Il comune di Isola di Capo Rizzuto (Kr), in adempienza del D.L.vo n. 152 del 3/4/2006 e alle ulteriori disposizioni correttive ed integrative in materia ambientale del D.Lgs 16 gennaio 2008 n. 4, è chiamato a corredare la redigenda proposta di Piano Strutturale Comunale (di seguito proposta di PSC), della specifica valutazione ambientale strategica (di seguito processo di VAS). In questa fase i “soggetti” interessati dal processo di VAS sono l’autorità competente proponente 3 e i soggetti competenti i materia ambientale 4,. 1 , l’autorità procedente 2, il Tabella 1: Soggetti interessati Struttura Indirizzo Posta elettronica Sito web Viale Isonzo 414 CZ 88100 [email protected] www.regione.calabria/ Autorità Competente Assessorato regionale Dipartimento politiche dell’ambiente Autorità Procedente COMUNE DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO REGIONE CALABRIA - DIPARTIMENTO URBANISTICA Soggetti competenti in materia ambientale REGIONE CALABRIA – DIPARTIMENTO POLITICHE DELL’AMBIENTE REGIONE CALABRIA – DIPARTIMENTO ATTIVITA’ PRODUTTIVE REGIONE CALABRIA – DIPARTIMENTO AGRICOLTURA-FORESTAZIONE REGIONE CALABRIA – DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI REGIONE CALABRIA – AUTORITA’ DI PROTEZIONE CIVILE REGIONE CALABRIA – DIPARTIMENTO TRASPORTI REGIONE CALABRIA – DIPARTIMENTO TURISMO REGIONE CALABRIA – DIPARTIMENTO BENI CULTURALI REGIONE CALABRIA – AUTORITÀ DI BACINO AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI CROTONE – SETTORI: PIANIFICAZIONE TERRITORIALE –TUTELA AMBIENTALE – TUTELA PAESAGGISTICA COMUNI CONFINANTI SOPRINTENDENZA PER I BENI A.A.A.S. (Direzione Generale Regionale Via F.Crispi 33 88100 Catanzaro) SOPRINTENDENZA PER I BENI ARCHEOLOGICI A.S.P. AZIENDA SANITARIA PROVINCIALE DI CROTONE ARPACAL – AGENZIAREGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL’AMBIENTE REGIONE CALABRIA CONSORZI DI BONIFICA DI CROTONE A.T.O.DI CROTONE PARCHI TERRITORIALMENTE COMPETENTI Il presente Rapporto Preliminare, costituisce parte integrante del Documento Preliminare del Piano Strutturale Comunale (di seguito PSC) e del relativo Regolamento Edilizio ed Urbanistico (di seguito REU) del Comune di Isola di Capo Rizzuto (Autorità Procedente) e viene inteso come processo finalizzato a garantire “un elevato livello di protezione dell'ambiente e contribuire all'integrazione di considerazioni ambientali all'atto dell'elaborazione, dell'adozione e 1 Autorità competente (AC): la pubblica amministrazione cui compete l’adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità, l’elaborazione del parere motivato, nel caso di valutazione di piani e programmi, e l’adozione dei provvedimenti conclusivi in materia di VIA, nel caso di progetti [art. 5, comma 1, lettera p) del D.L.vo 152/2006 e s.m.i.]. 2 Autorità procedente (AP): la pubblica amministrazione che elabora il piano, programma soggetto alle disposizioni del presente decreto, ovvero nel caso in cui il soggetto che predispone il piano, programma sia un diverso soggetto pubblico o privato, la pubblica amministrazione che recepisce, adotta o approva il piano, programma [art. 5, comma 1, lettera q) del D.L.vo 152/2006 e s.m.i.]. 3 Proponente (P): la pubblica amministrazione che elabora il piano, programma soggetto alle disposizioni del presente decreto, ovvero nel caso in cui il soggetto che predispone il piano, programma sia un diverso soggetto pubblico o privato, la pubblica amministrazione che recepisce, adotta o approva il piano, programma [art. 5, comma 1, lettera q) del D.L.vo 152/2006 e s.m.i.]. 4 Soggetti competenti in materia ambientale (SCMA): le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessate agli impatti sull'ambiente dovuti all'attuazione dei piani, programmi o progetti [art. 5, comma 1, lettera s) del D.L.vo 152/2006 e s.m.i.]. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) -3- PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare approvazione di detti piani e programmi assicurando che siano coerenti e contribuiscano alle condizioni per uno sviluppo sostenibile”. Per tale motivo la VAS deve “assicurare che l'attività antropica sia compatibile con le condizioni per uno sviluppo sostenibile, e quindi nel rispetto della capacità rigenerativa degli ecosistemi e delle risorse, della salvaguardia della biodiversità e di un'equa distribuzione dei vantaggi connessi all'attività economica”. E comunque, volendo superare la definizione puramente tecnica, la VAS ha un obiettivo molto semplice: comprendere quali risultati avranno sul territorio le scelte di programmazione dell’Amministrazione in termini di modifiche dell’ambiente e delle condizioni di sua vivibilità; si tratta insomma di immaginare cosa produrranno nel lungo periodo le decisioni che vengono prese oggi e di verificare se esse risultino davvero sostenibili. Per evitare duplicazioni nel processo di VAS della proposta di PSC in questione, sono stati utilizzati gli approfondimenti e le informazioni, ritenuti pertinenti, provenienti da altri rapporti ambientali di piani e programmi di livello regionale (ad esempio PO FESR Calabria 2007-2013 e PSR Calabria 2007-2013), già approvati dalla Commissione europea/Regione a conclusione del relativo processo di VAS ai sensi della Direttiva 2001/42/CE o del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i... Infine, la proposta di PSC e il presente rapporto preliminare sono a disposizione dei soggetti competenti in materia ambientale affinché questi abbiano l’opportunità di esprimere il proprio parere di competenza. 1.1 Quadro normativo di riferimento per la VAS e per la formazione approvazione dei PSC/PSA La Valutazione Ambientale Strategica è uno strumento di valutazione delle scelte di programmazione e pianificazione; la sua finalità è quella di perseguire obiettivi di salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell’ambiente, di protezione della salute umana e di utilizzazione accorta e razionale delle risorse umane; obiettivi questi da raggiungere mediante decisioni ed azioni ispirate al principio di precauzione, in una prospettiva di sviluppo durevole e sostenibile. La norma di riferimento a livello comunitario per la Valutazione Ambientale Strategica è la Direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27/06/2001 (GU L 197 del 21/07/2001), concernente la valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente. Essa si propone “di garantire un elevato livello di protezione dell’ambiente e di contribuire all’integrazione di considerazioni ambientali all’atto dell’elaborazione e dell’adozione di piani e programmi, al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, assicurando che venga effettuata la valutazione ambientale di determinati piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente”. L’Italia, ha recepito la Direttiva comunitaria, con decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 (più volte integrato e modificato), recante “Norme in Materia Ambientale” e precisamente nella Parte II – Titoli I Principi Generali per le procedure di VIA, di VAS e per la Valutazione d’Incidenza e l’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) e Titolo II La Valutazione Ambientale Strategica. Di recente il Governo italiano ha emanato il D.Lgs n. 128 del 29/06/2010 (GURI n. 186 del 11/08/2010), che modifica ulteriormente il D.Lgs n. 152/2006, la cui disciplina si applica ai piani e ai programmi con procedure di VAS, VIA ed AIA avviate dopo il 26/08/2010. Le procedure di VAS, VIA ed AIA avviate precedentemente all’entrata in vigore del richiamato Decreto sono concluse ai sensi delle norme vigenti al momento dell’avvio del procedimento. La Regione Calabria, con Delibirazione di Giunta regionale n. 535 del 4/8/2008 (BURC n. 16 del 16/8/2008) ha approvato il “Regolamento regionale delle procedure di Valutazione di Impatto Ambientale, di Valutazione Ambientale Strategica e delle procedure di rilascio delle Autorizzazioni Integrate Ambientali”, successivamente modificato in relazione alla CAS con la D.G.R. 31/3/2009, n. 153 (BURC n. 8 del 3/4/2009). Il procedimento VAS, disciplinato dall’art. 21 (Modalità di svolgimento) del Regolamento citato, prevede diverse fasi: lo svolgimento di una verifica di assoggettabilità (art. 22); l’elaborazione del rapporto preliminare (art. 23); lo svolgimento di consultazioni (art. 24); la valutazione del rapporto ambientale e gli esiti delle consultazioni (art. 25); la decisione (art. 26); l’informazione sulla decisione (art. 27); il monitoraggio (art. 28); Per la redazione degli strumenti urbanistici di pianificazione territoriale la norma madre di riferimento, a livello nazionale, è datata 1942 ed è la n. 1150, modificata e integrata nel corso degli anni. A livello regionale, la principale norma di riferimento è la L.R. 16/4/2002, n. 19 e s.m.i. (BURC 16/4/2002, n. 7, S.S. n. 3). RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) -4- PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Tra gli “strumenti di pianificazione” a livello comunale individuati dalla L.U.R. (art. 19), vi è il “Piano Strutturale”, il Piano Strutturale Associato ed il “Regolamento Edilizio ed Urbanistico”, regolamentati come di seguito indicato: • art. 20 – Piano Strutturale Comunale (PSC); • art. 20 bis – Piano Strutturale in forma Associata (PSA); • art. 21 – Regolamento Edilizio ed Urbanistico (REU); • art. 27 – Formazione ed approvazione del Piano Strutturale Comunale (PSC); • art. 28 – Intervento sostitutivo provinciale; • art. 58 – Misure di salvaguardia. Nello schema seguente si riporta il coordinamento tra il processo di “VAS” e quello di formazione ed elaborazione dei PSC/PSA regolamentato dalle norme sopra citate. INTEGRAZIONE DELLA PROCEDURA DI FORMAZIONE E APPROVAZIONE DEI PIANI STRUTTURALI (PSC – PSA) CON LA PROCEDURA DI VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) Procedura LR 19/02 PSC Procedura Codice ambiente – VAS (Dlgs. 152/06 e s.m.i) tempi FASE 1 - DOCUMENTO PRELIMINARE PSC/PSA – RAPPORTO PRELIMINARE AMBIENTALE -REU Avvio elaborazione Bozza Documento Preliminare PSC/PSA (Quadro conoscitivo – scelte strategiche – valutazione di sostenibilità da inserire nel rapporto preliminare ambientale) e del REU con i contenuti di cui agli artt. 20 e 21 della L.R. 19/02 e del presente Disciplinare Operativo regionale. Attivazione Urban center e Laboratori di partecipazione (di quartiere e territoriali), ai sensi dell’art.11 della L.R. 19/02, per la costruzione condivisa (con i cittadini, le organizzazione di categoria, le associazioni culturali e ambientali etc) delle scelte strategiche e del quadro conoscitivo e avvio della concertazione istituzionale (Regione, Provincia, comuni contermini, la Comunità Montana, l’eventuale Ente parco o Ente di gestione dell’area protetta, etc.). Elaborazione Documento Preliminare (artt. 22 e 25 LR 19/02) quadro conoscitivo e scelte strategiche ed elaborazione del REU (art. 21 LR 19/02). Elaborazione, del Rapporto Preliminare Ambientale ai sensi del comma 1 dell’art. 13 del Dlgs. 152/06 e dell’art. 10 della L.R. 19/02, secondo le indicazioni del presente dell’Allegato A Disciplinare Operativo. Approvazione del Documento Preliminare del PSC completo di Rapporto Preliminare Ambientale e del REU da parte della Giunta comunale e trasmissione al Consiglio Comunale per la relativa adozione. Adozione del Documento Preliminare del PSC completo di Rapporto Preliminare Ambientale e del REU da parte del Consiglio comunale e determinazione di convocazione della Conferenza di pianificazione ai sensi dell’art. 27 della L.R. 19/02 e di avvio delle consultazioni preliminari ai fini della VAS, secondo le modalità indicate nell’allegato B del presente Disciplinare Operativo. FASE 2 - CONFERENZE DI PIANIFICAZIONE E CONSULTAZIONI PRELIMINARI Trasmissione, su supporto cartaceo e informatico, del DP completo di REU adottato dal Consiglio comunale alla Regione (Dipartimenti Urbanistica, Ambiente e LLPP, oltre eventuali altri Dipartimenti), alla Provincia, ai Comuni contermini alla Comunità Montana, al Parco e agli enti di gestione delle aree naturali protette, all’autorità di bacino e ai soggetti di cui al c. 2 dell’art. 27 della LR 19/02 e contestuale convocazione, da parte del Sindaco, della Conferenza di Pianificazione secondo le modalità di cui all’allegato B del presente Disciplinare Operativo. Trasmissione su supporto cartaceo e informatico all’AC e ai soggetti competenti in materia ambientale del Documento Preliminare completo di Rapporto Preliminare Ambientale, di questionario guida e del REU, e contestuale avvio, nell’ambito della Conferenza di pianificazione, delle consultazioni preliminari ai sensi del comma 1 dell’art. 13 del Dlgs. 152/06 con la trasmissione ai soggetti competenti in materia Ambientale. Pubblicazione del Documento Preliminare adottato e del Rapporto Preliminare ambientale sul sito web dell’AP e competente. il DP e il REU e il RAP deve pervenire agli Enti chiamati ad esprimere un parere almeno 45 gg. prima dell’apertura della Conferenza di pianificazione. Svolgimento della Conferenza di Pianificazione ai sensi degli artt. 13 e 27 della L.R. 19/02. Svolgimento, nell’ambito della Conferenza di pianificazione, delle consultazioni preliminari tra AP, AC e gli altri soggetti competenti in materia ambientale (c.1 art.13) al fine di definire la portata ed il livello di dettaglio delle informazioni da includere nel R.A. 45 giorni dall’avvio della Conferenza di pianificazione. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) -5- PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Acquisizione da parte del Comune di osservazioni, pareri, proposte e valutazioni derivanti dagli enti e dai soggetti invitati alla Conferenza di Pianificazione sul DP e sul REU. Acquisizione, da parte dell’AP, di osservazioni, proposte e valutazioni sul rapporto Preliminare, derivanti dalle Consultazioni preliminari sulla base del questionario guida elaborato secondo le indicazioni dell’allegato B del presente Disciplinare operativo. Redazione di un verbale relativo alla Conferenza di Pianificazione. Redazione, nell’ambito del verbale inerente la Conferenza di pianificazione, di una sezione dedicata alle consultazioni preliminari per la VAS. Pubblicità degli esiti delle Conferenze di Pianificazione e delle consultazioni ambientali preliminari attraverso la pubblicazione dei verbali e delle osservazioni prevenute (anche in sintesi) sul sito web istituzionale. Osservazioni al DP, REU e RAP entro 90 gg dalla data di recapito agli Enti invitati a partecipare alla CdP che deve avvenire almeno 45 gg prima della data di avvio della Conferenza stessa. Prima dell’adozione del PSC. FASE 3 - ELABORAZIONE PROPOSTA DI PSC E REU, RAPPORTO AMBIENTALE E SINTESI NON TECNICA E ADOZIONE DEL PSC-REU E DEL RAPPORTO AMBIENTALE Valutazione dei pareri, delle proposte e delle osservazioni presentate in CdP. Elaborazione PSC e REU sulla base dei pareri e delle osservazioni pervenute. Elaborazione Rapporto Ambientale e Sintesi non tecnica (cc. 3-5 art.13) tenendo conto delle risultanze derivanti dalla CdP e dalle Consultazioni preliminari. Trasmissione del PSC completo di REU agli Enti che per legge devono esprimere un parere vincolante prima dell’adozione e acquisizione pareri. Dichiarazione, da parte del RUP, del rispetto delle norma legislative e regolamentari vigenti nella procedura di formazione e adozione del piano e della coerenza del piano proposto per l’adozione con gli strumenti di pianificazione territoriale vigente. Adozione del PSC, del relativo REU e del Rapporto Ambientale da parte del Consiglio comunale e accoglimento delle valutazioni in merito alle osservazioni pervenute in CdP (il passaggio inerente le valutazioni e le determinazioni da parte del Consiglio comunale sulle osservazioni può essere fatto, in via preliminare, anche prima dell’adozione, nell’ambito della redazione del PSC). FASE 4 - DEPOSITO DEL PSC-REU E RAPPORTO AMBIENTALE – AVVIO CONSULTAZIONI – ACQUISIZIONE PARERI E OSSERVAZIONI Deposito del PSC, del REU, del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica presso la sede del Consiglio comunale. Trasmissione del PSC, del REU, del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica (completo di tutti i pareri acquisiti prima dell’adozione e dei verbali inerenti la CdP e le conseguenti valutazioni e determinazioni) alla Giunta provinciale, alla Regione (Dipartimento Urbanistica ed eventuali altri Dipartimenti) e agli Enti invitati alla Conferenza di Pianificazione ai fini del deposito. Pubblicazione Avviso sul BUR Calabria dell’avvenuto deposito del PSC-REU e del Rapporto ambientale e Sintesi non tecnica ai fini delle Osservazioni di cui al c. 4 dell’art. 27 della LR 19/02 e delle consultazioni ai fini del c.1 dell’art. 14 del Dlgs. 152/06 e avvio delle Consultazioni. Pubblicazione ai fini della consultazione, sul sito web dell’AP e dell’AC, del Piano Strutturale, del Rapporto Ambientale e della Sintesi non tecnica. Svolgimento delle attività di “Informazione e acquisizione di osservazioni e proposte” di cui al c. 5 dell’art. 27 della LR 19/02 e delle “Consultazioni” ai fini della VAS di cui al c.1 del Dlgs. 152/06, secondo le modalità indicate nell’allegato D del presente Disciplinare Operativo. entro 60 gg dalla pubblicazione dell’Avviso di avvenuto deposito e avvio delle Consultazioni. Acquisizione riscontro da parte della Provincia in riferimento ad eventuali difformità del PSC rispetto ai contenuti del PTCP e degli strumenti di pianificazione di livello provinciale ai sensi del c. 6 dell’art. 27 della LR 19/02. entro 90 gg. dalla trasmissione del PSC adottato. Svolgimento attività tecnico-istruttorie da parte dell’ AP e dell’AC in materia VAS sul rapporto Ambientale e sulla Sintesi non tecnica ed espressione del “parere motivato” da parte dell’Autorità competente per la VAS, ai sensi dell’art. 15 del Dlgs. 152/06. 90 gg dalla conclusione delle Consultazioni. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) -6- PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare FASE 5 - VALUTAZIONE PARERI E OSSERVAZIONI – ADEGUAMENTO E APPROVAZIONE PSC Valutazione da parte del Consiglio comunale sulle osservazioni e sulle proposte pervenute e sul parere motivato espresso dall’Autorità competente per la VAS. Revisione del PSC-REU e del Rapporto Ambientale sulla base delle prescrizioni della Provincia, o del “parere motivato” espresso dall’AC per la VAS o delle osservazioni e proposte pervenute. Approvazione del PSC-REU e del Rapporto Ambientale da parte del Consiglio comunale. Pubblicazione sul BUR dell’Avviso dell’avvenuta approvazione del PSC-REU e dell’”Informazione sulla decisione finale” assunta ai fini della VAS ai sensi dell’art. 17 del Dlgs, 152/06. Deposito del PSC-REU presso il Comune per la consultazione e trasmissione alla Provincia e alla Regione (Dipartimento Urbanistica). Elaborazione della dichiarazione di sintesi, e delle misure adottate in merito al monitoraggio. Pubblicazione sul sito web istituzionale del Comune del “parere motivato” della “dichiarazione di sintesi” e delle misure adottate in merito al monitoraggio. Pubblicazione di avviso, su un quotidiano a diffusione regionale, inerente l’approvazione del PSC-REU e l’avvenuto deposito. 1.2 Finalità del rapporto ambientale Il “Rapporto Ambientale” rappresenta il documento del PSC redatto in conformità alle previsioni di cui all’articolo 13 e all’allegato VI del D.Lgs 152/2006 es.m.i.. Nel presente documento sono stati individuati, descritti e valutati gli impatti significativi che l’attuazione del PSC proposto potrebbe avere sull’ambiente e sul patrimonio culturale, nonché le ragionevoli alternative che possono adottarsi in considerazione degli obiettivi e dell’ambito territoriale del PSC stesso. Si riportano, infatti, le informazioni richieste a tale scopo, nei limiti in cui possono essere ragionevolmente richieste, tenuto conto del livello delle conoscenze e dei metodi di valutazione correnti, dei contenuti e del livello di dettaglio del Piano Strutturale. Si dà atto, inoltre, della consultazione del “Rapporto Preliminare” e si evidenzia come sono stati presi in considerazione i contributi pervenuti. 1.3 Rete Europea Natura 2000 La Valutazione Ambientale Strategica di un Piano, come previsto dall'art.10 comma 3 del Dlgs 152/2006 e s.m.i., dovrà essere integrata dallo Studio di Incidenza rispetto agli effetti delle previsioni del PSC sui SIC ricadenti nel territorio comunale. Si tratta di un procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre i piani e i progetti che possono avere incidenze significative su un sito della Rete Natura 2000 istituita con la Direttiva 92/43CEE "Habitat" con l'obiettivo di promuovere la tutela e la conservazione della biodiversità. La "Direttiva Habitat" rappresenta il principale riferimento normativo per la pianificazione e la gestione dei siti "Natura 2000". La Rete Natura 2000 comprende due tipi di aree: le "Zone di Protezione Speciale" (ZPS) già previste dalla Direttiva 79/409CEE "Uccelli" e le "Zone Speciali di Conservazione" (ZSC) previste dalla "Direttiva Habitat". Quest'ultime diventano ZSC solo al termine dell'iter di selezione e designazione, fino ad allora vengono indicate come "Siti di Importanza Comunitaria proposti" (pSIC). Lo strumento procedurale di garanzia per la conservazione "soddisfacente" degli habitat e delle specie e per l'uso sostenibile del territorio è appunto costituito dalla "Valutazione di Incidenza". La "Valutazione di Incidenza" si applica sia a tutti gli interventi da realizzarsi all'interno delle aree "Natura 2000" che ai siti proposti (pSIC). Si applica, inoltre, anche agli interventi che nonostante si sviluppano all'esterno dei siti, possono comportare ripercussioni sullo stato di conservazione dei valori naturali tutelati. Tale procedura si applica, quindi, sia nei confronti dei singoli progetti, sia nei confronti di atti di pianificazione o di programmazione territoriale. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) -7- PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Il recepimento della "Direttiva Habitat" nella legislazione italiana avviene con il D.P.R. n. 357 dell'8 settembre 1997 e il successivo D.P.R. n. 120 del 12 marzo 2003, mentre le modalità di attuazione vengono definite dalle "Linee guida per la gestione dei siti Natura 2000", con il D.M. 3 settembre 2002. Il D.P.R. 357/97 (modificato ed integrato dal D.P.R. n. 120/2003) attribuisce alle regioni e alle province autonome le competenze relative alla conservazione dei siti "Natura 2000" e all'attivazione delle misure di conservazione, definite nella "Direttiva Habitat" come "opportune misure regolamentari, amministrative o contrattuali" (art. 6), attraverso la predisposizione di specifici "Piani di Gestione" (PdG). 2. ITER PROCEDURALE DELLA VAS APPLICATA AL PSC Nel presente capitolo viene illustrato l’iter procedurale della VAS applicata alla proposta di Piano Strutturale Comunale in questione. 2.1. Descrizione del processo di VAS A seguire si riporta l’implementazione del processo di VAS alla proposta di PSC di Isola di Capo Rizzuto. • In data __/__/2014 l’Autorità Procedente ha avviato il processo di VAS alla redigendo proposta di Piano Strutturale Comunale; • in data __/__/2014 l’Autorità Procedente (AP) e l’Autorità Competente (AC) hanno concordato: − il periodo di consultazione per la ricezione delle osservazioni da parte dei soggetti competenti in materia ambientale al Rapporto Preliminare i n. 90 giorni, dal __/__/2014 al __/__/2014; − di rendere disponibile ai soggetti competenti in materia ambientale tutta la documentazione in formato cartaceo, attraverso il deposito presso i propri uffici e in formato digitale mediante la pubblicazione sui propri siti web affinché questi abbiano l’opportunità di esprimersi; − l’elenco dei soggetti competenti in materia ambientale e del pubblico interessato. 2.2. Soggetti coinvolti nel processo di VAS Tra i soggetti che sono coinvolti nel processo di VAS vi è innanzi tutto la figura dell’Autorità Competente, che il D.Lgs 152/2006, all’art. 5 definisce: “la pubblica amministrazione cui compete l’adozione del provvedimento di verifica di assoggettabilità, l’elaborazione del parere motivato, nel caso di valutazione di Piani e Programmi, e l’adozione di provvedimenti conclusivi in materia di VIA, nel caso di progetti ovvero il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, nel caso di impianti”. Tale Autorità, per la Regione Calabria, è stata individuata nel Dipartimento Politiche dell’Ambiente (D.G.R. del 4/8/2008, n. 535), la quale si avvale del Nucleo VIA-VAS-IPPC, costituito e regolamentato dall’art. 17 del “Regolamento regionale delle procedure di rilascio delle Autorizzazioni Integrate Ambientali”. Nella tabella di seguito si riportano le informazioni di riferimento: AUTORITA’ COMPETENTE Struttura Dipartimento Politiche dell’Ambiente Indirizzo Viale Isonzo n. 414 – 88100 CATANZARO Telefono 0961737896 – 0961854119 – 0961854121 – 0961854153 Fax 096133913 Posta elettronica [email protected] Sito web http://www.regione.calabria.it/ambiente/ Altro soggetto interessato nel processo di VAS è la figura dell’Autorità Procedente, che il D.Lgs 152/2006, all’art. 5 definisce: “la pubblica amministrazione che elabora il piano, programma soggetto alle disposizioni del presento decreto, ovvero nel caso in cui il soggetto che predispone il piano, programma sia un diverso soggetto pubblico o RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) -8- PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare privato, la pubblica amministrazione che recepisce, adotta o approva il piano, programma.” Tale Autorità, per il PSC in argomento, è stata individuata nel Comune di Isola di Capo Rizzuto (KR). Nella tabella di seguito si riportano le informazioni di riferimento: AUTORITA’ PROCEDENTE Struttura Comune di Isola di Capo Rizzuto Referente Ing. Antonio Otranto Indirizzo Via degli Apostoli n. 2 – 88841 ISOLA DI CAPO RIZZUTO Telefono 0962 797948 Fax 0962 797956 Posta elettronica [email protected] Sito web http://www.comune.isoladicaporizzuto.kr.it Tra i soggetti deputati ad esprimere osservazioni vi sono i Soggetti Competenti in Materia Ambientale, che il D.Lgs. 152/2006, all’art. 5 deefinisce: “soggetti competenti in materia ambientale: le pubbliche amministrazioni e gli enti pubblici che, per le loro specifiche competenze o responsabilità in campo ambientale, possono essere interessati agli impatti sull’ambiente dovuti all’attuazione dei piani, programmi o progetti. Di seguito si riporta l’elenco dei “soggetti competenti in materia ambientale” utile ai fini della redazione della successiva tabella da compilare selezionando i soggetti dall’elenco, a seconda delle caratteristiche del PSC. Riferimento Soggetti competenti in materia ambientale Dipartimento regionale “Agricoltura-Foreste-Forestazione” Dipartimento regionale “Urbanistica e Governo del Territorio” Dipartimento regionale “LLPP” Dipartimento regionale “Infrastrutture e Mobilità” Dipartimento regionale “Attività produttive” Soggetti di livello regionale da coinvolgere nel PSC di Isola di Capo Rizzuto Dipartimento regionale “Cultura, Istruzione, Università, Ricerca, Innovazione tecnologica, Alta formazione” Dipartimento regionale “Turismo, beni culturali, sport e spettacolo, politiche giovanili” Dipartimento regionale “Tutela della salute, politiche sanitarie e sociali” Dipartimenti regionale “Protezione civile” ARPA Calabria Autorità di Bacino Unione regionale bonifiche, irrigazioni, miglioramenti fondiari Direzione per i Beni Culturali e Paesaggistici della Calabria Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico della Calabria Provincia di Crotone Soprintendenza per i BB.CC.AA della Provincia di Crotone Soggetti di livello provinciale da coinvolgere nel PSC di Isola di Capo Rizzuto Comunità montana Alto Crotonese ATO Idrico - Provincia di Crotone ATO Rifiuti - Provincia di Crotone Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone Comuni contermini: CROTONE e CUTRO Soggetti da coinvolgere per i PSC con aree protette Ente Riserva Marina di Capo Rizzuto Ente gestore SIC, ZPS, IBA RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) -9- PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Oltre ai soggetti competenti in materia ambientale è chiamato ad esprimere osservazioni il Pubblico Interessato, che il D.Lgs. 152/2006, all’art. 5 definisce: “il pubblico che subisce o può subire gli effetti delle procedure decisionali in materia ambientale o che ha interesse in tali procedure; ai fini della presente definizione le organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell’ambiente e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa statale vigente, nonché le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, sono considerate come aventi interesse”. Di seguito si riporta l’elenco del Pubblico Interessato da consultare nei modi ritenuti più opportuni quali forum, conferenze, convegni, ecc. e utile ai fini della redazione della successiva tabella: Riferimento Pubblico Interessato (organizzazioni non governative che promuovono la protezione dell’ambiente e che soddisfano i requisiti previsti dalla normativa statale vigente) WWF Italia Associazione Nazionale Protezione Animali Natura Ambiente Accademia Kronos Calabria Soggetti di livello regionale da coinvolgere nel PSC di Isola di Capo Rizzuto Lega Ambiente Nazionale Fare Verde Calabria Amici della Terra Greenpeace Italia Italia Nostra LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli Riferimento Pubblico Interessato (organizzazioni del settore produttivo, delle professioni ed istituzionali maggiormente rappresentative considerate come aventi interessi) ANCI - Associazione Nazionali Comuni Italiani ANCE - Associazione Nazionale Costruttori edili Soggetti da coinvolgere nel PSC di Isola di Capo Rizzuto Associazione degli industriali della provincia di Crotone Camera di Commercio di Crotone Ordine degli Architetti PPC della provincia di Crotone Ordine degli Ingegneri della provincia di Crotone Ordine degli Agronomi e Forestali della provincia di Crotone Ordine Regionale dei Geologi 2.3 Percorso di partecipazione e concertazione Al fine di semplificare e non rendere gravose, dal punto di vista della tempistica, le attività di natura procedurale del PSC e della VAS è indispensabile prefiggersi l'obiettivo di una coordinata integrazione tra i processi partecipativi e di concertazione previsti dalla LUR 19/2002 e smi (artt. 12, 13, 14, 15) e quelli di consultazione previsti dal Regolamento Regionale n. 3 /2008 (art. 23 comma 1). INFORMAZIONE E CONDIVISIONE Il processo di partecipazione dell'Autorità Competente de del pubblico avviene per fasi: 1. la prima fase ha carattere informativo relativamente alle decisioni, finalità e obiettivi generali del Piano e sul Rapporto Ambientale Preliminare di VAS. Pertanto in tale fase è importante mettere a disposizione di tutti la documentazione inerente il Piano e la VAS; a tal proposito il Comune di Isola di Capo Rizzuto provvederà, presso i propri uffici, al deposito della suddetta documentazione e alla pubblicazione sul sito del Comune di tutti gli elaborati che costituiscono il Piano e la VAS affinché chiunque possa prenderne visione ed inviare suggerimenti e proposte. 2. la fase successiva prevede la consultazione con l'Autorità Competente e i soggetti competenti in materia ambientale i quali possono presentare osservazioni al Piano e al Rapporto Ambientale Preliminare nella fase precedente all'adozione/approvazione del piano. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 10 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Pertanto sarà attivata la consultazione con l'Autorità Competente con il presente RAP che sarà pubblicato sul sito web della Regione insieme ai documenti di Piano e al questionario guida utile per la presentazione dei contributi da parte dei soggetti consultati. CONFERENZA DI PIANIFICAZIONE La Conferenza di Pianificazione è uno degli strumenti di concertazione istituzionale individuate dalla LUR 19/2002 e s.m.i.. A tal proposito verrà inviata per posta, a tutti i soggetti individuati, una nota di invito a partecipare alla CdP, inviata dall'Autorità Procedente almeno 45 giorni prima della sua convocazione insieme ad un Cd contenente il RAP e il Documento Preliminare del PSC, al fine di acquisirne suggerimenti, proposte di integrazione, nonché eventuali osservazioni sul Piano e la VAS. La Conferenza di Pianificazione si deve concludere entro 45 giorni della sua convocazione. Contestualmente alla trasmissione del RAP e del Documento Preliminare - contenente le "Scelte della pianificazione", il "Quadro conoscitivo" e il "REU" - all'Autorità Competente per la VAS si considerano avviate le consultazioni preliminari, quindi, di darà l'avvio alla consultazione così come prevista dall'art. 23 comma 1 del Regolamento Regionale n. 3/2008 coordinando così i due processi. PARTECIPAZIONE Il Comune di Isola di Capo Rizzuto, da subito dopo la formalizzazione dell'incarico al progettista del Piano, avvierà uno specifico processo partecipativo con i cittadini attraverso "Laboratori di partecipazione" così come previsto dall'art. 11 comma 6 della LUR 19/2002 e s.m.i.. ESITI DELLE CONSULTAZIONI Nella Tabella seguente si riportano i contributi pervenuti dai soggetti competenti in materia ambientale durante il periodo di consultazione del Rapporto Preliminare e i relativi esiti emanati da questa Autorità Procedente. N. Soggetti 2.4 Contributi Esiti Struttura del Rapporto Ambientale di VAS Il Rapporto Ambientale, principale documento tecnico della VAS, segue l'iter approvativo del PSC e comprende sostanzialmente tre fasi valutative per le quali si predisporrà: una proposta di Rapporto Ambientale Preliminare, che troverà compimento successivamente alle eventuali osservazioni pervenute in merito; un Rapporto Ambientale e la relativa Sintesi non Tecnica ai fini dell'adozione del PSC, che tiene conto delle osservazioni nella fase anteriore all'adozione; un Rapporto Ambientale definitivo ai fini dell'approvazione del PSC, redatto ad aggiornamento delle eventuali modifiche/integrazioni avvenute in accoglimento di eventuali osservazioni e del parere espresso pervenuto nella fase post adozione. Inoltre, ogni passaggio valutativo terrà conto delle stime e valutazioni emerse dallo studio redatto ai fini della Valutazione di Incidenza del PSC rispetto ai siti Natura 2000 presenti nel territorio di Isola di Capo Rizzuto. Nella Delibera di approvazione del Piano deve essere inoltre allegato il documento Dichiarazione di sintesi che illustra gli obiettivi, le scelte adottate, i risultati emersi dalla Conferenza di Pianificazione e le modalità con cui sono state integrate, negli elaborati, le indicazioni espresse con il Parere Motivato dell'Autorità Competente. CONTENUTI DEL RAPPORTO AMBIENTALE Il Rapporto Ambientale sarà organizzato secondo le indicazioni dell'Allegato I della Direttiva 2001/42/CE ed avrà i seguenti contenuti: RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 11 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Struttura del Rapporto Ambientale Punti dell'Allegato I (Dir 42/2001/CEE) Descrizione del Pano Punto a) Quadro di riferimento per la VAS Punto a) Punto b) Punto c) Punto d) Punto e) Coerenza del Piano Punto a) Punto e) Valutazione degli effetti del Piano ed associazione delle misure di mitigazione/compensazione eventualmente necessarie Punto c) Punto f) Punto g) Punto h) Monitoraggio Punto i) Sintesi Non Tecnica Punto j) Descrizione del Piano Individuazione delle scelte strategiche del Piano, attraverso l'esplicitazione degli Obiettivi generali, degli Obiettivi specifici e delle Azioni correlate così come schematizzate nella seguente tabella: LINEE STRATEGICHE OBIETTIVI GENERALI 1. A OBIETTIVI SPECIFICI 1.a 1.b 2. 3. Individuazione dell'ambito di influenza del Piano ed approfondimenti con descrizioni dettagliate delle azioni di Piano riferite agli ambiti di trasformazione. Definizione del quadro di riferimento per la VAS Al fine di ricondurre le significative quantità di informazioni ad uno schema sufficientemente ordinato e governabile ai fini del processo di valutazione ambientale del Piano e della sua attuazione, il Quadro di Rifermento individuato per il processo di VAS viene suddiviso in tre sotto gruppi: − un Quadro di riferimento dello sviluppo sostenibile; − un Quadro di riferimento pianificatorio e programmatico; − un Quadro di riferimento ambientale. Quadro di riferimento dello sviluppo sostenibile Gli obiettivi di sostenibilità ambientale, territoriale e sociale, di salubrità e sicurezza, di qualificazione paesaggistica e di protezione ambientale verranno individuati con riferimento alle politiche comunitarie, nazionali e regionali esplicitate nei documenti ufficiali pubblicati sui siti web. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 12 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Quadro di riferimento pianificatorio e programmatorio Gli obiettivi e le azioni della pianificazione sovraordinata, contestualizzate per l'ambito di influenza del Piano, verranno individuati assumendo come riferimento la Pianificazione per il governo del territorio, la Pianificazione per la difesa del suolo e del rischio idrogeologico, la Pianificazione delle aree protette, la Pianificazione di settore a livello regionale e provinciale. Si è ritenuto, inoltre, far riferimento alle Direttive programmatiche dell'Amministrazione approvate dal Consiglio Comunale con delibera n. 0000 del 00/00/2014 schematizzate secondo i seguenti punti: a) incentivare la riqualificazione ed il riuso del patrimonio edilizio esistente, anche con un efficace sistema di dotazioni pubbliche e di servizi; b) controllare le dinamiche di sviluppo insediativo di tipo residenziale, anche al fine di limitare il consumo di suolo e dei fattori inquinanti ed ottenere una corretta forma urbana che agevoli ed ottimizzi l'erogazione dei servizi; c) prevedere la creazione e lo sviluppo di insediamenti ricettivi e turistici adeguatamente dimensionati, salvaguardando le componenti paesaggistiche; d) organizzare la localizzazione delle attività produttive, artigianali e commerciali, le aree mercatali in considerazione dei bacini di utenza e delle reti viarie; e) disciplinare efficacemente, in termini paesaggistici e produttivi, l'uso degli ambiti agricoli; f) tutelare e valorizzare i beni storici, culturali e naturalistici. Quadro di riferimento ambientale Il quadro dello stato ambientale del territorio di Isola di Capo Rizzuto scaturisce dal confronto diretto con il Quadro Conoscitivo, redatto per il Piano, con l'intento di raccogliere e mettere a sistema le informazioni utili alla definizione di un Quadro Univoco condiviso nella definizione dei principali elementi di sensibilità ambientale (valenze ambientali, vulnerabilità e criticità ambientali). Le sensibilità ambientali individuate saranno assunte come riferimento cartografico da utilizzare per le successive valutazioni del Piano. Valutazione di coerenza Coerenza esterna Si utilizzeranno matrici e schede di approfondimento per sistematizzare e valutare le differenti eventuali incongruenze tra gli obiettivi di Piano rispetto al sistema dei criteri di sostenibilità ambientale assunti dalla VAS per il Comune di Isola di Capo Rizzuto e tra gli obiettivi di Piano rispetto al Quadro di riferimento pianificatorio e programmatico. Coerenza interna Si utilizzeranno matrici e schede di approfondimento di incrocio tra Obiettivi e Azioni di Piano, al fine di individuare eventuali contrasti tra ciò che il Piano si è prefissato di perseguire e lo strumento scelto per la relativa attuazione e, suggerire, qualora necessario, indicazioni di miglioramento e/o risoluzione dell'incongruenza. Valutazione degli effetti (positivi e negatvi) Per la valutazione degli effetti attesi dalle scelte di Piano si rapporteranno le differenti Azioni spazializzate ed immateriali di Piano (normativa) rispetto ai sistemi ambientali individuati dallo studio di VAS. Individuazione di un sistema di indicatori per il monitoraggio degli effetti del Piano Il monitoraggio consente di verificare l'attuazione delle azioni e degli interventi previsti dal Piano e di controllarne gli effetti sull'ambiente nel tempo. Dato il numero elevato dei potenziali indicatori di interesse, si procederà all'identificazione di un set contestualizzato alla realtà attuale e previsionale del PSC in grado di poter essere implementato nel corso del processo di valutazione, di osservazione e d'attuazione dello stesso piano comunale. Il sistema di controllo proposto per il PSC è strettamente correlato alla verifica del grado prestazionale delle azioni previste dal Piano, evidenziando in tal senso il grado di accoglimento effettivo delle questioni ambientali, l'efficacia delle strategie di contenimento e/o miglioramento delle criticità evidenziate, nonché le eventuali problematicità indotte dallo stesso PSC nel suo complesso. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 13 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Relazione di sintesi in linguaggio non tecnico Sarà redatta, allegata al RA, una relazione in linguaggio non tecnico illustrativa degli obiettivi, delle metodologie e dei risultati delle valutazioni sulla sostenibilità del Piano. 3. STRUTTURA, CONTENUTI ED OBIETTIVI DEL PSC DI ISOLA DI CAPO RIZZUTO Dall’analisi emersa nella costruzione del Quadro Conoscitivo del Comune di Isola di Capo Rizzuto scaturisce uno scenario territoriale che guardando al ruolo della pianificazione strutturale risulta molto interessante. Tale scenario, pur presentando vari momenti di criticità, offre, contemporaneamente, un ricco ventaglio di occasioni ed opportunità innescate dal ruolo di centro turistico costiero e di produzione dell’energia da fonti rinnovabili grazie alla presenza di uno dei più grandi parchi eolici d'Europa. 3.1 Obiettivi e contenuti del PSC di Isola di Capo Rizzuto Lo schema delle scelte pianificatorie scaturite dalla predetta analisi può essere schematizzato nella seguente tabella che riporta in modo consequenziale Linee Strategiche – Obiettivi Generali – Obiettivi Specifici. N Linee Strategiche Obiettivi generali Obiettivi specifici 1 Rigenerazione del tessuto urbano esistente. Riqualificazione urbana per nuovi impulsi al consolidamento dell’attuale sistema edificato. Promuovere, negli ambiti consolidati, meccanismi premiali per pervenire alla graduale sostituzione degli edifici di peggiore qualità materiale, architettonica e/o tipologica. 2 Verifica e potenziamento degli standards. Dotazione minima di servizi e reti per le aree urbanizzate più periferiche e le frazioni abitate. Reperimento ed organizzazione di adeguate aree da destinare agli standards urbanistici. Più in generale, dovranno essere previste dotazioni finalizzate al servizio alla persona, con attenzione per le classi sociali più deboli e per i portatori di disagio sociale, tenendo conto delle diverse esigenze della comunità multietnica che si sta consolidando. Realizzazione di infrastrutture secondarie orientate al potenziamento delle attrezzature collettive rivolte ad una dimensione anche sovracomunale. 3 4 Riconfigurazione dell’assetto urbano. Sviluppo e valorizzazione turistica del territorio. Previsione di aree idonee a contenere eventuali espansioni che si caratterizzano come sistemi idonei a ricucire, con le aree urbane consolidate, l’attuale condizione di marginalità. In una logica di riutilizzo del patrimonio edilizio esistente e di contenimento del consumo di suolo, individuazione di aree di espansione intese come interventi di ricucitura di tessuti esistenti ed in funzione della presenza delle infrastrutture a rete. Perseguire il recupero del patrimonio edilizio esistente, con particolare riferimento al nucleo storico, e contenere la nuova edificazione. Tutela delle valenze storico-artistiche presenti nel tessuto urbano procedendo all'identificazione degli elementi di valore storico-artistico; promuovere interventi di adeguamento funzionale e tecnologico della parte storica garantendone fruizione e vivibilità. Valorizzazione delle eccellenze (Naturismo e il centro di Le Castella) presenti sul territorio in grado di qualificare Isola C.R. in un panorama di area vasta. Realizzazione di un sistema di un sistema di aree che, per valenze paesaggistiche e per naturale vocazione, risultino fruibili dal turismo legato all'ambiente naturale, alle attività agricole e agli elementi di carattere storico-architettonico. Adozione di un indirizzo pianificatorio e normativo che privilegia il sistema paesaggistico-ambientale in un più equilibrato rapporto tra componenti naturalistiche e componente turistica del più complesso sistema antropizzato. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 14 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare 5 Dotazione e implementazione di Piani di settore strategici per la vita della comunità. Riorganizzazione della localizzazione delle attività produttive, artigianali e commerciali in considerazione dei bacini d'utenza e delle reti viarie. Riassetto dell'area PIP (Piano Insediamenti Produttivi) di località "Ventarola" che è stata solo in parte attuata. 6 Tutela del paesaggio agrario. Valorizzazione delle aree agricole di pregio (uliveti) attraverso il riconoscimento delle loro tipicità. Elaborazione di norme che disciplinano le zone agricole e le aree di rimboschimento in funzione del riconoscimento della loro valenza economico-produttiva. Tali norme dovranno assicurare la difesa del suolo e degli assetti idrogeologici, salvaguardare la sicurezza del territorio e promuovere la permanenza nelle zone agricole degli addetti. Individuazione idonei di parametri e indirizzi per sperimentare una rinnovata e qualificata proposta di ricettività rurale. 7 Valorizzazione e fruizione dei beni culturali e naturalistici esistenti. Promozione di forme di fruizione ed interventi mirati in grado di favorire l'incremento dei flussi turistici. Predisposizione di un sistema di classificazione d'uso che, assicurandone la giusta tutela, permetta l'inserimento, del patrimonio architettonico e naturalistico, in una rete di utenza turistico-culturale contestualizzando tali beni in circuiti materiali ed immateriali. 3.2 Rapporto con altri pertinenti piani o programmi L’analisi del contesto programmatico, ovvero dell’insieme dei piani e programmi che, ai diversi livelli istituzionali, delineano le strategie ambientali delle politiche di sviluppo e di governo del territorio o definiscono ed attuano indirizzi specifici delle politiche settoriali in campo ambientale, è finalizzata essenzialmente a valutare il livello di sostenibilità ambientale della strategia del PSC di Isola di Capo Rizzuto (verifica di coerenza esterna). A tale scopo, saranno presi in considerazione sia i documenti programmatici e normativi che costituiscono il quadro di riferimento “privilegiato” per il PSC, sia i piani o programmi ritenuti pertinenti al PSC. Questa fase, insieme a quella successiva di valutazione della coerenza interna, ha la finalità di rendere disponibili al decisore informazioni circa le reciproche influenze che i piani considerati hanno e gli effetti ambientali congiunti che possono generare sul territorio. Comprendere il grado di coerenza tra gli obiettivi di piani diversi consente, infatti, di esprimere un giudizio fondato circa le mutue influenze di cui i piani stessi sono oggetto. Di seguito si riporta un elenco preliminare di Piani e Programmi rispetto ai quali sarà svolta l’analisi di coerenza esterna del PSC di Isola di Capo Rizzuto. Piano o Programma Riferimento Normativo Anno AMBITO INTERNAZIONALE E COMUNITARIO Strategia Europa 2020 - Programmazione 20142020 3 PRIORITA': • Crescita intelligente; • Crescita sostenibile; • Crescita inclusiva. 5 OBIETTIVI: • Occupazione; • R&S e Innovazione; • Cambiamenti climatici ed energia; • Istruzione; • Povertà ed emarginazione COM (2010) 2020 definitivo 2010 RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 15 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Sesto Programma Comunitario di Azione in materia di ambiente. SFIDE PRINCIPALI: • Cambiamenti climatici ed energia; • Trasporti sostenibili; • Consumo e produzione sostenibili; • Conservazione e gestione delle risorse naturali; • Salute pubblica; • Inclusione sociale, demografia e migrazione; • Povertà mondiale e sfide dello sviluppo Doc. 10917/06 2006 Convenzione Europea del Paesaggio FINALITA': • Uno sviluppo sostenibile fondato su un rapporto equilibrato tra i bisogni sociali, l'attività economica e l'ambiente; • Il paesaggio come importante funzione di interesse generale, sul piano culturale, ecologico, ambientale e sociale . Legge 9 gennaio 2006, n. 14 2006 AMBITO NAZIONALE Delibera CIPE "Strategia d'azione ambientale per lo sviluppo sostenibile" OBIETTIVI: Delibera CIPE 2 agosto 2002 n. 57 2002 Clima e atmosfera • • • • riduzione delle emissioni nazionali gas serra; estensione del patrimonio forestale per l'assorbimento del carbonio atmosferico; Promozione e sostegno per la diffusione delle migliori tecnologie e la riduzione delle emissioni; Riduzione dell'emissione di tutti i gas lesivi dell'ozono atmosferico; Natura e biodiversità • • • • • Protezione della biodiversità e ripristino delle situazioni ottimali negli ecosistemi; Riduzione della pressione antropica siu sistemi naturali e sul suolo di destinazione agricola e forestale; Protezione del suolo dai rischi idrogeologici e salvaguardia delle coste dai fenomeni erosivi; Riduzione e prevenzione del fenomeno della desertificazione; Riduzione dell'inquinamento delle acque interne, nell'ambiente marino e nei suoli. Qualità dell'ambiente e qualità della vita negli ambienti urbani • • • • • • Riequilibrio territoriale ed urbanistico in funzione di una migliore qualità dell'ambiente urbano; Riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera al di sotto dei livelli di attenzione fissati dalla U.E.; Mantenimento delle concentrazioni di inquinanti al di sotto dei limiti che escludano danni alla salute umana, agli ecosistemi e al patrimonio monumentale; Promozione della ricerca sui rischi connessi ai campi elettromagnetici; Bonifica e recupero delle aree e dei siti inquinati; Rafforzamento della normativa sui reati ambientali e della sua applicazione; RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 16 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Uso sostenibile delle risorse naturali e gestione dei rifiuti • • • • • Riduzione del prelievo di risorse naturali non rinnovabili senza pregiudicare gli attuali livelli di qualità della vita; Promozione della ricerca scientifica e tecnologica per la sostituzione delle risorse non rinnovabili, in particolare per gli usi energetici ed idrici; Conservazione e ripristino del regime idrico compatibile con la tutela degli ecosistemi e con l'assetto del territorio; Riduzione della produzione dei rifiuti, recupero dei materiali e recupero energetico di rifiuti; Riduzione della quantità e della tossicità dei rifiuti pericolosi. AMBITO REGIONALE Protocollo d'Intesa "Un patto per il governo del Territorio" • Allegato1: Dichiarazione sui principi direttori dello sviluppo sostenibile; Allegato 2: Orientamenti integrati per la • crescita e l'occupazione; • Allegato 3: Le politiche del territorio nel programma del presidente della Giunta regionale; • Allegato 4: Il territorio come fattore di sviluppo del Mezzogiorno; • Allegato 5: Per una Calabria euromediterranea; • Allegato 6: Le vicende della pianificazione territoriale in Calabria. Art. 17 c. 5 della LUR 19/2002 2005 Strategia regionale per la Biodiversità TEMATICHE STRATEGICHE • TS1_ Biodiversità e servizi ecosistemici; • TS2_ Biodiversità e cambiamenti climatici; • TS3_ Biodiversità e politiche economiche. OBIETTIVI STRATEGICI • OS1_ Entro il 2020 garantire la conservazione della biodiversità intesa come varietà di organismi viventi; • OS2_ Entro il 2020 ridurre sostanzialmente sul territorio regionale l'impatto dei cambiamenti climatici sulla biodiversità e sul benessere umano; • OS3_ Entro il 2020 integrare la conservazione della biodiversitaà nelle politiche economiche e di settore. Conferenza permanente Stato/Regioni 7 ottobre 2010 2010 QTR/P - Quadro Territoriale Regionale con valenza Paesaggistica OBIETTIVI GENERALI • Rafforzare ulteriormente l'orientamento dei principi di "recupero, conservazione, riqualificazione del territorio e del paesaggio" finalizzati ad una crescita sostenibile dei centri urbani con sostanziale "risparmio di territorio"; • Considerare il QTR/P facente parte della pianificazione concertata con tutti gli Enti Territoriali, in cui la metodologia di formazione e approvazione, le tecniche e gli strumenti attraverso i quali perseguire gli obiettivi contribuiscono a generare una nuova cultura dello sviluppo; • Considerare il governo del territorio e del Decreto Legislativo n. 42/2004 L.R. 19/2002 art. 17 2009 RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 17 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare paesaggio come un "unicum" in cui sono individuate e studiate le differenti componenti storico-culturali, socio-economiche e ambientali accogliendo il presupposto della Convenzione Europea del Paesaggio di "integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione ed urbanistica" all'interno del QTR/P; • Considerare prioritaria la politica di salvaguardia dai rischi territoriali attivando azioni sistemiche e strutturanti finalizzate alla mitigazione dei rischi ed alla messa in sicurezza del territorio. PAI – Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico OBIETTIVI GENERALI • Proteggere le popolazioni, gli insediamenti, le infrastrutture e il suolo; • Garantire al territorio adeguati livelli di sicurezza rispetto all'assetto geomorfologico; • Garantire al territorio adeguati livelli di sicurezza rispetto all'assetto idraulico, relativo alla dinamica dei corsi d'acqua al pericolo di inondazione; • Garantire al territorio adeguati livelli di sicurezza rispetto e all'assetto della costa, relativo alla dinamica della linea di riva e al pericolo di erosione costiera. OBIETTIVI E INDIRIZZI SPECIFICI • Definire i livelli di pericolosità, di vulnerabilità e di rischio; • Classificare il territorio in funzione del livello di pericolosità, di vulnerabilità e di rischio; • Definire e applicare regole sulla difesa del suolo nella gestione del territorio e specifiche misure di salvaguardia; • Definire criteri per la programmazione e l'attuazione degli interventi di riduzione del rischio; • Definire regole tecniche e procedurali per la gestione e l'aggiornamento del PAI; • Sono individuate, ai fini della programmazione degli interventi, tre categorie di rischio (frana, alluvione, erosione costiera) e quattro livelli di pericolosità (molto elevato, elevato, medio, basso). PEAR – Piano Energetico Ambientale della Regione Calabria OBIETTIVI GENERALI • Incentivazione e sviluppo delle fonti rinnovabili; • Riduzione dell'emissione di sostanze inquinanti; • Risparmio energetico. OBIETTIVI SPECIFICI E INDIRIZZI SPECIFICI • Il divieto assoluto sull'intero territorio regionale dell'utilizzo del carbone per alimentare centrali per la produzione di energia elettrica; • L'obbligo dell'interramento dei cavi elettrici per le tratte sovrastanti le aree antropizzate; • La limitazione del numero di centrali elettriche. Legge 183/89, art. 17, comma 6, ter – D.L. 180/98 2001 Dgr 18/06/2009, n. 358 2009 RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 18 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Carta calabrese del Paesaggio PER I SOTTOSCRITTORI DELLA CARTA: • La tutela, salvaguardia, gestione e pianificazione del paesaggio rappresentano un obiettivo politico prioritario; • Il paesaggio deve essere tutelato e valorizzato sull'intero territorio regionale senza fare distinzione tra aree naturali, rurali, urbane e periurbane; • Il paesaggio svolge una significativa funzione quale elemento di identità culturale, oltre che ecologico, ambientale e sociale; • Il paesaggio rappresenta una risorsa importante anche per il supporto delle attività economiche, contribuendo alla creazione di opportunaità occupazionali; • La gestione equilibrata e razionale del paesaggio costituisce la base per lo sviluppo sostenibile; • Gli interventi di pianificazione del paesaggio devono essere programmati ed implementati attraverso azioni mirate di tutela e valorizzazione, partendo da un percorso di identificazione dei paesaggi calabresi. Accordo per l'attuazione dei principi della convenzione europea del paesaggio PGR – Piano di Gestione dei Rifiuti della Calabria OBIETTIVI GENERALI • Riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti; • Conseguimento dei quantitativi di raccolta differenziata previsti dal D.Lgs 22/97; • Tendenziale abbandono della discarica come sistema di smaltimento dei RSU; • Sviluppo del riutilizzo e della valorizzazione del rifiuto come risorsa rinnovabile anche in campo energetico; • Minimizzazione degli impatti ambientali degli impianti; • Contenimento dei costi; • Attivazione di opportunità di lavoro connesse con il sistema di gestione dei rifiuti. PIANO DI BONIFICA • Individuazione dei siti potenzialmente inquinati; • Individuazione delle priorità di intervento di bonifica e messa in sicurezza dei siti potenzialmente inquinati; • Ripristino delle condizioni e delle situazioni ambientali degradate. O.P.C.M. 3585/2007 O.C.D. n. 5201/2006 2006 AMBITO PROVINCIALE PTCP – Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia di Crotone SCELTE PIANIFICATORIE • Sicurezza - Preservazione dell'integrità fisica del territorio • Accessibilità al territorio e nel territorio Definizione di un quadro di azioni diffuse per agevolare la mobilità interna, sia lungo la costa che verso l'interno; • L'ambiente come risorsa strategica Rafforzamento della Rete Ecologica Provinciale e valorizzazione delle aree naturali protette; Turismo ambientale culturale di qualità • Sviluppo di un sistema di reti culturali che connettono tipologie di beni per garantire una Art. 18 della LUR 19/2002 2007 RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 19 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare • • gestione integrata degli stessi; Innovazione del sistema produttivo agroalimentare e forestale - Promuovere la cooperazione fra le imprese e lo sviluppo di un distretto biologico; Innovazione tecnologica nei settori dell'energia e della cultura - Sviluppo della Società dell'Informazione con la creazione di una serie di zone wireless nei comuni e nelle principali zone di interesse e aggregazione della provincia (Internet point culturali - Web cam sui siti di maggiore interesse prvinciale). PdG - Piano di Gestione della Rete Natura 2000 della Provincia di Crotone INTERVENTI ATTIVI PREVISTI DAL PdG • IA1_ Interventi di difesa degli habitat dunali di interesse comunitario; • IA2_ Realizzazione di discese a mare su passerelle per la tutela degli habitat dunali; • IA3_ Interventi di difesa di Caretta caretta; • IA4_ Rimozione di rifiuti, inerti ed eliminazione delle strutture degradate; • IA5_ Eradicazione delle specie alloctone invasive; • IA6_ Installazione di campi boe per la tutela delle praterie di Posidonia; • IA7_ Installazione di gravitelli ed ancoraggi per la Posidonia; • IA8_ Messa in sicurezza delle linee elettriche per i rapaci; • IA9_ Realizzazione di aree di alimentazione dei rapaci; • IA10_ Sorveglianza dei siti di nidificazione dei rapaci rupicoli; • IA11_ Gestione forestale naturalistica; • IA12_ Gestione della vegetazione fluviale; • IA 13_ Gestione degli ambiti fluviali per la conservazione delle specie ittiche; • IA14_ Gestione degli ambienti agro-pastorali; • IA15_ Realizzazione di sentieri naturalistici; • IA16_ Formazione del personale del soggetto gestore; • IA17_ Controllo e sorveglianza dei siti di Natura 2000 PROGRAMMA DI MONITORAGGIO E/O RICERCA • MR1_ Monitoraggio di Caretta caretta; • MR2_ Monitoraggio del Posidonieto; • MR3_ Monitoraggio degli habita di interesse comunitario; • MR4_ Monitoraggio delle specie ornitiche di interesse comunitario e delle popolazioni di rapaci; • MR5_ Monitoraggio dell'erpetofauna; • MR6_ Monitoraggio della chierotterofauna Art. 6 punto 1 Direttiva 92/43/CEE 2008 PROGRAMMA DI EDUCAZIONE E DI INFORMAZIONE • PD1_ Pannellistica, cartellonistica didattica, tabellonistica; • PD2_ Produzione di materiale informativo; • PD3_ Campagna di comunicazione; • PD4_ Realizzazione di un sito web. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 20 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare 3.3 Il contesto territoriale e socio economico Il territorio del comune di Isola di Capo Rizzuto occupa la parte meridionale della provincia di Crotone, frapposto tra il comune di Crotone e quello di Cutro è caratterizzato dalla compresenza dell'Area Marina Protetta "Capo Rizzuto", significativo elemento dal forte carattere naturalistico-ambientale. A nord, con il comune di Crotone, è delimitato dal Fosso Parrotta; ad ovest, con il comune di Cutro, è delimitato dal Fosso Rositello, dalla Valle del Purgatorio e dal Fosso Campolongo, mentre ad est ed a sud è bagnato dal mare Jonio. L’intera area si identifica con l'Acrocoro di S. Anna, un sistema territoriale che ha, nella struttura di terrazzi marini, la sua peculiarità morfologica e che determinano una geografia del litorale articolato da promontori e da una costa alta a falesia. Il paesaggio antropizzato è segnato dal centro capoluogo di Isola di Capo Rizzuto, dalla frazione di Le Castella (14 Km) e dalle località Campolongo, Capo Rizzuto, Le Cannella, Marinella, Sant'Andrea, Sant'Anna e Stumio; sono inoltre presenti nuclei sparsi di abitazioni a carattere rurale nelle aree agricole, particolarmente diffusi nell’entroterra , è il caso di Chiuso di Vermica, Forgiano, Pedocchiella e Celentano, dove le buone condizioni orografiche del terreno favoriscono colture pregiate di uliveti e altre colture specializzate. La popolazione ha avuto, a partire dal 1861 fino al 2011, una crescita costante (da 2.866 a 15.827 abitanti), ad eccezione dei cali registrati nel 1871 e 1991, fino ad oggi (2014) mantiene questa tendenza conquistando il primato di comune con il più alto tasso di crescita demografica del crotonese. L’ultimo dato sulla popolazione è del 2012 con 16.331 abitanti, secondo comune più grande per numero di abitanti nella provincia di Crotone. Anche la popolazione straniera ha avuto un incremento, infatti al 1° gennaio 2011 i cittadini stranieri residenti ad Isola di Capo Rizzuto è pari a 908 unità. Il numero di abitazioni occupate, nel 2001, è di 4.595 unità, mentre assai rilevante è quello relativo alle abitazioni non occupate pari a 8.849, tra cui in gran parte ci sono quelle destinate a seconde case (al mare), quelle non finite e quelle degli emigrati. Aumenta, secondo tendenza, gli standard relativi alla superficie per occupante delle abitazioni occupate, dai 20,06 mq degli anni '90 ai 33,02 mq del 2011. La superficie totale delle abitazioni occupate da persone residenti è, al 2011, pari a 518.797,00 mq. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 21 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Le attività economiche di Isola di Capo Rizzuto sono strutturate secondo una popolazione attiva al 2012 di 10.898 unità, pari al 68,7% della popolazione residente. I settori con maggiore numero di imprese sono l'agricoltura (553), le costruzioni (395) e la ricettività (144), ma a confronto con il dato provinciale quelli con maggiore peso percentuale sono il settore ttore delle costruzioni con il 16,7% e quello legato alla ricettività con il 15,3% (vedi tabella a seguire). 101013 - ISOLA DI CAPO RIZZUTO Numero di imprese per settore di attività economica e peso percentuale rispetto al dato provinciale - Anno 2011 (Valori assoluti) Agricoltura Attività manifatturiere Costruzioni Commercio Ricettività Artigianato N. Imprese Peso % N. Imprese Peso % N. Imprese Peso % N. Imprese Peso % N. Imprese Peso % N. Imprese Peso % 553 11% 121 8,4% 395 16,7% 391 8,9% 144 15,3% 353 10,1% Totale 1.957 Analizzando attentamente il contesto economico del territorio si registra una crescita del trend occupazionale nei due settori chiave di Isola di Capo Rizzuto: Rizzuto il turismo e l'agricoltura. Il turismo si è sviluppato, sin dagli '70, grazie all’insediamento di strutture ricettive di elevata qualità come l'IGV Club a Le Castella e il Villaggio Valtur nei pressi di Capo Cimiti nato come luogo di villeggiatura da inserire nei circuiti turistici nazionali ed internazionali; nel tempo sono nate altre importanti strutture ricettive, ricettive villaggi residenziali ai fini dell'utilizzazione turistica e attrezzature minori come campeggi alcuni molto esclusivi legati alla pratica del "Naturismo", un turismo selvaggio non vissuto in strutture organizzate. organizzat Tale sistema, che si è sviluppato grazie al grande attrattore naturalistico della costa, costa con i suoi sei esercizi alberghieri, i numerosi campeggi e i villaggi turistici riesce a fornire un’offerta e un'accoglienza turistica da primato rispetto all'intera a provincia di Crotone, Crotone 42% degli alberghi della provincia si trovano ad Isola di Capo Rizzuto. Infatti, il comprensorio di Isola di Capo Rizzuto detiene il 52% complessivo dei posti letto disponibili con ben 24 alberghi. Isola di C.R. Cutro Cirò Cirò Marina Cotronei Melissa Crucoli Petilia Policastro Caccuri TOTALE Alberghi Crotone Sistema ricettivo: strutture alberghiere - Grafico con distruzione in percentuale e tabella con valori assoluti 9 24 2 1 3 6 4 1 1 1 52 RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE RELIMINARE (Regolamento ( Regionale n. 3 del 4/10/2008 /10/2008 e s.m.i. s ) - 22 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Inoltre, sul territorio di Isola di Capo Rizzuto, negli ultimi anni si è incrementata una valida azione imprenditoriale nel settore dell'agricoltura, grazie alla presenza di piccole-medie aziende che operano nel comparto zootecnico, cerealicolo, orticolo, olivicolo e vitivinicolo che, in termini di occupazione, costituiscono, come precedentemente accennato, uno dei più importanti tasselli economici. Anno Dichiaranti Popolazione % pop Importo Media/Dich. Media/Pop. 2007 3.340 15.023 22,2% 50.496.218 15.119 3.361 2008 3.766 15.326 24,6% 54.817.390 14.556 3.577 2009 3.738 15.556 24,0% 57.060.764 15.265 3.668 2010 3.849 15.789 24,4% 56.220.129 14.606 3.561 2011 3.833 15.864 24,2% 57.678.343 15.048 3.636 Redditi Irpef 2007/2011 di Isola C.R. 3.4 Analisi di coerenza del PSC Al fine di valutare la coerenza della proposta di PSC è stata messa a punto la seguente matrice di valutazione, che mette in relazione tra di loro gli obiettivi della stessa proposta di PSC, al fine di verificare eventuali incoerenze e/o discordanze. Operativamente tali matrici di coerenza mettono a confronto gli obiettivi del PSC con: − gli obiettivi dei piani e programmi sovraordinati (coerenza verticale); − gli obiettivi dei piani o programmi di settore incidenti sul medesimi ambito territoriale (coerenza esterna orizzontale); e le azioni/interventi del PSC con: − gli obiettivi generali del Piano (coerenza interna verticale); − le diverse azioni previste, rispetto ad un medesimo obiettivo generale (coerenza interna orizzontale). Ad ogni cella delle matrici di coerenza verrà attribuito un valore che varierà a seconda che la coerenza sia diretta (valore 2), indiretta (valore 1), che non ci sia coerenza (valore -2) o che gli obiettivi valutati siano indifferenti (valore 0). Classificazione della coerenza (++) (+) ? (-) Coerenza diretta Indica che l’obiettivo del PSC persegue finalità che presentano forti elementi d’integrazione con quelle dello strumento esaminato. Coerenza indiretta Indica che l’obiettivo del PSC persegue finalità sinergiche con quelle dello strumento esaminato. Coerenza da verificare Indica che l’obiettivo del PSC va posto a verifica nelle fasi successive del processo valutativo. Indifferenza Indica che l’obiettivo del PSC persegue finalità non correlate con quelle dello strumento esaminato. Incoerenza Indica che l’obiettivo del PSC persegue finalità in contrapposizione con quelle dello strumento esaminato. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 23 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Di seguito un esempio di Matrice di coerenza esterna verticale. PIANO STRUTTURALE COMUNALE DI ISOLA CAPO RIZZUTO Piano/Programma X Obiettivo A 4. Obiettivo B Obiettivo ...n Obiettivo 1 Obiettivo 2 Obiettivo 3 Obiettivo 4 Obiettivo n IL CONTESTO TERRITORIALE E AMBIENTALE DI RIFERIMENTO Nel presente capitolo si riporta l’illustrazione dei contenuti delle lett. b), c) e d) dell’Allegato del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. pertinenti la proposta di Piano, che, nello specifico, riguardano: gli aspetti pertinenti lo stato attuale dell’ambiente e probabile evoluzione dello stato dell’ambiente senza l’attuazione della proposta di Piano; le caratteristiche ambientali, culturali e paesaggistiche delle aree che potrebbero essere significativamente interessate; qualsiasi particolare problema ambientale esistente, pertinente al piano o programma, ivi compresi in particolare quelli relativi ad aree di particolare rilevanza ambientale, culturale e paesaggistica, quali zone designate come ZPS per la conservazione degli uccelli selvatici e quelli classificati come SIC per la protezione degli habitat naturali e della flora e della fauna selvatica, nonché i territori con produzioni agricole di particolare qualità e tipicità, di cui all’art. 21 del D.Lgs. 18 maggio 2001, n. 228. 4.1 Descrizione degli aspetti pertinenti lo stato dell’ambiente attuale Il territorio del comune di Isola di Capo Rizzuto ha una superficie di 125,27 Kmq, con una densità per Kmq di 130,37 abitanti e occupa la parte meridionale dell'antico Marchesato di Crotone con un’altitudine che varia da 0 a 181 metri s.l.m.. La componente morfologica rappresenta l’aspetto più rilevante del territorio che si configura come un acrocoro di altopiano con versanti scoscesi in prossimità della costa (costa alta) e dei corsi d’acqua, e con parti di esso che si protendono verso il mare con piccoli promontori. La fascia a mare del comune di Isola di Capo Rizzuto è interessata dall'Area Marina Protetta detta appunto "Capo Rizzuto"; istituita con D.L. del Ministero dell'Ambiente il 27/12/1991 è nata per la tutela delle vaste praterie di Posidonia e i fondali marini sabbiosi e rocciosi che si estendono da Crotone a Le Castella. Da rilevare la presenza di tre aree SIC che verranno descritte nei prossimi paragrafi.. 4.2 Fattori climatici e energia Isola Capo Rizzuto è situata in Zona Climatica C, con un valore di gradi giorno pari a 991 e un massimo di 10 ore consentite per accendere il riscaldamento negli edifici, dal 15 novembre al 31 marzo. Questo dato introduce un’attenta riflessione sui cambiamenti climatici nel nostro tempo, essi costituiscono un fenomeno globale che difficilmente possono essere oggetto di valutazioni locali ed in particolare di livello comunale. Dall’analisi generale del contesto regionale si desume un incremento delle emissioni di CH4 derivante dalla combustione di impianti termici civili e dall’estrazione e distribuzione di combustibili. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 24 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Per ciò che riguarda le emissioni di CO2 va evidenziato un abbattimento di emissioni dovuto soprattutto all’evoluzione tecnologica dei motori delle automobili e del settore dell’industria di trasformazione. Di seguito si riporta Tabella elaborata dall’ARPACal e tratta dal Rapporto Ambientale della VAS Programma Operativo Regionale 2007/2013 della Regione Calabria (giugno 2007). I dati relativi al consumo ed alla produzione di energia sono stati desunti dal Bollettino dei Dati Ambientali (2007) redatto dall’Osservatorio dell’Ambiente della Provincia di Crotone, non essendo disponibili analisi a livello comunale. I dati a disposizione fanno riferimento all’andamento dei consumi energetici, suddivisi per settore, tra il 2000 e il 2004 e mostrano tendenzialmente un aumento del consumo di energia su tutti i settori (principalmente il settore terziario) mentre si è registrata una leggera flessione (poco più dell’1%) nell’agricoltura. Consumi di energia elettrica per settore di attività (milioni di KW) ANNO Agricoltura Industria Terziario Domestico Totale 2004 2003 2002 2000 6,7 7,0 6,7 7,9 130,7 129,1 112,6 108,2 136,5 126,0 112,1 97,4 187,6 175,4 169,4 160,8 461,5 437,5 400,8 374,3 In funzione dei dati sin qui analizzati, l’obiettivo è promuovere una riduzione dei consumi basati su un utilizzo più razionale delle risorse, in particolar modo abbattendo gli sprechi di energia e diminuendo l’utilizzo di quei vettori energetici a maggiori emissioni di gas-serra e inquinanti generici, senza andare per questo a scapito delle attività svolte nei vari settori. Tutto ciò implica la promozione delle fonti rinnovabili, in particolar modo quelle che attualmente si stanno dimostrando più efficaci e convenienti, come la risorsa solare, la biomassa combustibile, l’energia eolica. Sul territorio comunale sono presenti due parchi eolici che fanno riferimento alla società Pitagora s.r.l.. La tabella che segue si riferisce alla produzione lorda di energia degli impianti da fonti rinnovabili. PRODUZIONE LORDA DI ENERGIA DEGLI IMPIANTI DA FONTI RINNOVABILI ID TIPOLOGIA COMUNE LOCALITA’ CONCESSIONARIO PMA (MW) 1 Eolico Isola C.R. Timpe del Romito Pitagora s.r.l. 40 2 Eolico Isola C.R. S.Anna Pitagora s.r.l. 20 Totale eolico 60 RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 25 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare 4.3 Risorse naturali non rinnovabili Il raccordo tra il VI Programma di azione per l’ambiente dalla Comunità Europea e le linee programmatiche nazionali è rappresentato dal Programma d’azione ambientale nazionale approvato dal CIPE con Delibera n. 57/02. Tra le tematiche prioritarie in indicate dalla programmazione ambientale europea e all’interno della Protezione e valorizzazione sostenibile della natura e della biodiversità è collocato come obiettivo specifico del programma la riduzione della pressione antropica sul territorio. Isola di Capo Rizzuto, in linea con la tendenza nazionale, ha subito dal secondo dopoguerra fino ad oggi un elevato consumo di suolo, in taluni casi ingiustificato; un dato su tutti è rappresentato dalla quantità di superficie urbanizzata, dal 1953 al 2001: In riferimento a tale dato, significativo del surplus di territorio urbanizzato in rapporto al fabbisogno della popolazione, si prefigura un PSC che limiti al minimo una ulteriore espansione dell’urbanizzato, prescrivendo soltanto azioni di ammagliamento del tessuto urbano sfrangiato e di omogeneità del disegno urbano. Dall’elaborazione del Quadro Conoscitivo del PSC non si rileva l’esistenza, sul territorio comunale, di attività estrattive rilevanti che possano sottrarre suolo agli ambienti naturali. 4.4 Atmosfera e agenti fisici I dati complessivi ed i relativi trend registrati, sia a livello provinciale quanto anche su quello regionale, di emissioni dei principali inquinanti atmosferici dai quali discende il livello della qualità dell’aria, non sono particolarmente preoccupanti. Lo scarso sviluppo industriale nel comune, come d’altra parte nella provincia, apporta un ridotto contributo al relativo macrosettore. Pertanto, è il settore dei trasporti stradali quello che maggiormente contribuisce all’inquinamento atmosferico. Per quanto riguarda la componente rumore, la legge 26 ottobre 1995 n. 447, legge quadro sull’inquinamento acustico, indica, all’art. 6, tra le competenze dei Comuni, la classificazione acustica del territorio secondo i criteri previsti dalla legge regionale. La classificazione acustica deve essere effettuata suddividendo il territorio in zone acusticamente omogenee in applicazione dell’art. 1, comma 2 del D.P.C.M. 14.11.1997 tenendo conto delle preesistenti destinazioni d’uso così come individuati dagli strumenti urbanistici in vigore. Il Comune di Isola di Capo Rizzuto sta redigendo, come previsto da normativa, il Piano di Zonizzazione Acustica. 4.5 Acqua I dati disponibili relativi alla capacità del sistema idrico locale fanno riferimento alle elaborazioni del Piano d'Ambito ATO 3 KR, non si hanno altri tipi di dati. L’acqua per uso potabile immessa nelle reti comunali di Isola di Capo Rizzuto varia dai 150 ai 300 l/ab/g dall'infrastruttura idrica acquedotto del Tacina. L’incidenza di dispersione di acqua dalle condotte nel comune di Isola di Capo Rizzuto, che si attesta al 36%, risulta tra le più alte comparativamente a ciò che si registra nella provincia di Crotone e nella Regione. Dal punto di vista delle risorse idriche, il contesto territoriale di Isola C.R. è privo di fiumi e di torrenti, va segnalata la presenza di un lago, quello di S. Anna, un invaso artificiale costruito su un bacino lacustre. Studi condotti nel 2002 da un’equipe di ricercatori universitari, hanno messo in evidenza significative correlazioni tra lo stato della comunità macrobentoniche fluviali e lo sfruttamento antropico dei principali bacini idrografici nei territori dei comuni della provincia di Crotone. Quest’ultimi si caratterizzano per la presenza di aree ad elevata naturalità, nelle zone montane, mentre le altre aree, specie quelle vallive e nei pressi dei centri abitati, risultano evidenti segni di compromissione relativamente alla qualità delle acque superficiali. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 26 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare In riferimento alla presenza di acque sotterranee, di seguito si riporta tabella con l’elenco delle sorgenti di acqua presenti nel territorio comunale di Isola Capo Rizzuto (dati estrapolati dal PTCP di Crotone). Portata Mc/sec. 1,87 Temp °C 19,5 1,94 16,5 Uso domestico 1,94 16,5 4313370,23 Usi domestici 1,5 18 2701427 4315261,59 1,15 20 80 2702832 4313761,54 5 16,5 130 2701859 4315338,16 Uso potabile/ Irrigazione Uso domestico/ Irrigazione Irrigazione 1,27 16,5 Pedocchiella 128 2700522 4314663,39 1,82 19 Puzzillo Il Puzzillo 105 2702250 4314914,10 1,50 18 Esaro/Tacina Michelino Michelino 85 2702401 4314762,12 Uso domestico/ Irrigazione Uso domestico/ Irrigazione Nessuna 1,50 20 Esaro/Tacina Fontana di Cavallazzo Cavallazzo 90 2702255 4314703,22 Uso Potabile 8,78 17 Esaro/Tacina Ilice 89 2701455 4314029,62 Nessuna 1,03 16 Esaro/Tacina Gruppo del Pantano d'Ilice Il forno C. Cepia 93 2702890 4314251,50 6,67 17,5 Esaro/Tacina Cardinale Il Caprarizzo 90 2703091 4314167,33 2,18 16 Esaro/Tacina Acquafredda 145 2698962 4317681,63 10,4 20 Esaro/Tacina Gruppo S. Pietro Ovile Acquafredda S.Pietro Uso domestico/ Irrigazione Uso domestico / Irrigazione Uso Potabile 142 2698851 4317212,72 Uso domestico 2,79 16,5 Esaro/Tacina S. Costantino Pedocchiella 92 2699882 4313071,91 5,5 19 Esaro/Tacina Fontana Vulandrino Campo Lungo 30 2695173 4309568,15 Uso domestico/ Irrigazione Uso domestico 1,87 16 Bacino Nome Località Quota X Y Utilizzazione Esaro/Tacina Fratte Esaro/Tacina Abbeveraggio della Ginestra Torre Cannone II 15 2707194 4315551,79 Fratte 5 2707841 4313879,15 Irrigazione/Uso domestico Nessuna Esaro/Tacina Torre Cannone I Fratte 6 2707696 4313775,76 Esaro/Tacina Sorgente Curmo Fratte 22 2704627 Esaro/Tacina S. Nicola di Berlingieri S. Nicola 145 Esaro/Tacina Ilice Esaro/Tacina Gruppo S. Nicola Abitati di Isola C.R. S. Nicola Esaro/Tacina Mortella Esaro/Tacina 4.6 Suolo L'analisi geologica, geomorfologica e idrogeologica ha permesso l'individuazione degli elementi e dei fenomeni di particolare rilevanza ai fini della conservazione e della tutela dell'assetto idrogeologico del territorio e del non incremento dell'esposizione al rischio idrogeologico, in particolare per quel che riguarda gli ambiti di trasformazione urbanistica I fattori di massima criticità sono rappresentati dai fenomeni di dissesto gravitativo (frane attive), o erosivo (calanchi), che determinano necessariamente esclusioni delle trasformazioni urbanistico-edilizie del territorio; di tali fenomeni è stata riportata, nell'ottica della riduzione e prevenzione del rischio idrogeologico per gli ambiti territoriali d'interesse, la relativa perimetrazione. 4.7 Flora e fauna, vegetazione ed ecosistemi I dati relativi a tale paragrafo scaturiranno dallo studio specialistico dell’agronomo e si dovranno riferire ai seguenti elementi conoscitivi: carta della vegetazione presente, espressa come essenze dominanti sulla base di analisi aerofotografiche e di rilevazioni fisionomiche dirette; flora significativa potenziale (specie e popolamenti rari e protetti, sulla base delle informazioni esistenti e del clima); carta delle unità forestali e di uso pastorale; liste delle specie botaniche presenti nel sito direttamente interessato dall’opera; RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 27 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Per quanto riguarda la fauna ci si baserà su: − caratterizzazione della fauna vertebrata sulla base degli areali, degli habitat presenti; − individuazione e mappatura delle aree di particolare valenza faunistica quali siti di riproduzione, rifugio, svernamento, alimentazione, corridoi di transito; − caratterizzazione della fauna invertebrata reale e potenziale; − individuazione degli elementi di rete ecologiche o aree ad alta connettività. Il territorio comunale di Isola di Capo Rizzuto è interessato e caratterizzato da varie aree ad alto valore ecologico; nello specifico è da rilevare la presenza: • del SIC di Sovereto (cod. sito IT9320102), tratto di costa, compreso tra Capo Piccolo e Le Castella, caratterizzato dalla presenza di un'ampia fascia di dune con garighe e macchie mediterranea mentre un'ampia e fitta pineta copre la parte retrostante la costa del Sovereto; • del SIC Capo Rizzuto (cod. sito IT9320103), tratto costiero roccioso con rupi e pareti verticali con presenza di macchia mediterranea. • del SIC fondali Crotone a Le Castella (cod. sito IT9320096), un esteso tratto di fondale marino caratterizzato da sabbie e rocce con praterie di Posidonia. 4.8 Rifiuti Nel territorio del comune di Isola di Capo Rizzuto è stata censita una sola discarica attualmente in disuso per chiusura con Ordinanza del Commissario Emergenza Ambientale n. 423 del 31/12/1998; il sito si trova in località Concio; di seguito si forniscono tabelle conoscitive in riferimento a: - Località Estensione Volume Tipologia del rifiuto Permeabilità del terreno Distanza dal centro abitato Località Discarica Area mq Volume mc Tip. rifiuto Permeabilità Dist ab Concio 10.000 1.000.000 nd nd 4,2 km Nell’altra tabella vengono riportati i dati relativi a: 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Distanza delle discariche dai corsi d’acqua, Esistenza vincoli, Morfologia, stato di attività o inattività, Conferimento attuale, Rischio, Tipo di intervento di bonifica o messa in sicurezza da adottare Discarica Dist. Acq. Vincoli Morf Attiva/Non Conf Rischio Interv Concio 165 m Nd scarpata Non Attiva Sovreco nd In situ Attualmente i rifiuti del comune di Isola di Capo Rizzuto vengono smaltiti nella discarica classificata ex I categoria, per rifiuti urbani, situata a Crotone, in località Columbra e nelle due di II categoria tipo B, rifiuti speciali e speciali pericolosi, entrambe situate nel comune di Crotone, in località Columbra e in località Passovecchio. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 28 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Per quanto riguarda la raccolta differenziata è da rilevare, come meglio specificato dal seguente grafico, che nei comuni della provincia di Crotone sta aumentando anche se rimane al di sotto degli obiettivi fissati dal Decreto Ronchi. Kg Andamento della raccolta differenziata nella provincia di Crotone 35000000 30000000 25000000 20000000 15000000 10000000 5000000 0 2001 2002 2003 2004 anni raccolta differenziata provincia di Crotone obiettivo fissato dal Decreto Ronchi obiettivo fissato dalla Provincia di Crotone 2001 Comune t/anno Isola di C.R. 2002 % 49,8 2003 2004 t/anno % t/anno % t/anno % 22,495 0,33 709,089 10,03 937,829 12,95 Rete fognaria Per quanto riguarda il sistema fognario il comune è dotato di rete fognaria che serve quasi tutto l'abitato ad esclusione di alcune località e case sparse; è da precisare, però, che negli ultimi anni attraverso dei lavori, appaltati ed ultimati, la rete è stata potenziata proprio in alcune zone marginali del comune (Marinella). I depuratori sono 4, mentre la rete si sviluppa per circa 42 km. 4.9 Trasporti Il comune di Isola di Capo Rizzuto risulta particolarmente dotato di infrastrutture per la mobilità, nello specifico sul territorio sono presenti: un aeroporto - S. Anna; un porto turistico - Le Castella; una strada statale di grande comunicazione - SS 106; n. 7 strade provinciali - SP 43, SP 44, SP 45, SP 46, SP 47, SP 48, SP 50 L'aeroporto di S. Anna, costruito negli anni '60, permette collegamenti costanti attraverso voli civili con Roma e saltuariamente con altre grandi città del nord Italia; ultimamente si sta tentando di utilizzare tale infrastruttura per voli charter funzionali ai flussi turistici europei e dell'area del mediterraneo. Il porto turistico è situato nella frazione di Le Castella garantendo l'accesso via mare al territorio. Di recente realizzazione, soffre di una mancanza si spazi di servizio e di funzioni che a corredo permetterebbero uno sviluppo delle attività portuali stesse. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 29 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare La strada statale 106, la litoranea che da Reggio Calabria conduce a Taranto, attraversa l'intero territorio comunale e rappresenta la sola arteria di collegamento con il resto della regione. Inoltre costituisce l'unica infrastruttura che consente la connessione tra il comune Capoluogo e la Frazione di Le Castella. Al fitto reticolo si strade provinciali è affidata il resto della mobilità stradale, queste, sviluppandosi secondo uno schema a raggiera, permettono il collegamento del centro abitato di Isola di Capo Rizzuto al resto delle località sparse sul territorio, in particolare: − con la SP 50 si raggiunge la località Marinella; − con la SP 47 si raggiunge Le Cannella; − con la SP 46 si raggiunge Capo Rizzuto; − con la SP 45 si raggiunge S. Anna. Isola di Capo Rizzuto è dotata anche di una stazione ferroviaria che però è situata nel territorio comunale di Crotone in corrispondenza del bivio per Cutro sulla SS 106. 4.10 Salute Non esistono studi ed elaborazioni che possano indicare il grado di protezione ambientale nel comune di Isola di Capo Rizzuto, ma ci si può riferire a dati forniti da altri enti di livello provinciale e regionale. Ad ogni modo gli obiettivi generali del PSC riconducono, da una parte, al raggiungimento di livelli di qualità dell’aria che non comportino rischi o impatti negativi e significativi per la salute umana, dall’altra alla riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera. In riferimento ai rischi antropogenici non esistono nel territorio di Isola di Capo Rizzuto stabilimenti a Rischio di Incidente Rilevante (RIR) cioè uno stabilimento in cui si detengono sostanze o categorie di sostanze potenzialmente pericolose come stabilito dal D.Lgs 238/05 che recepisce la modifica da parte della Comunità Europea della direttiva “Seveso”. Per quanto riguarda la componente rumore il comune di Isola di Capo Rizzuto sta redigendo, come previsto dalla normativa, il Piano di Zonizzazione acustica, pertanto si rimanda a successive valutazioni del piano stesso. Sull’inquinamento elettromagnetico, i cui studi non hanno determinato effetti accertati sulla salute umana se non di tipo generico, va comunque registrato che non esistono particolari criticità dovute ad attraversamenti di elettrodotti in centri abitati. In riferimento ai siti inquinati grande attenzione va posta alla discarica di RSU del Concio che, nata in modo spontaneo sul fianco di una scarpata in prossimità del Fosso Pelacca e del Vallone di Tripani, risulta sprovvista dei dovuti accorgimenti costruttivi che garantiscono la sicurezza del sito. Manca, infatti, il confinamento del corpo dei rifiuti e della sua impermeabilizzazione con conseguente dispersione del percolato nel Fosso Pelacca. 4.11 Risorse culturali e Paesaggio Il comune di Isola di Capo Rizzuto, come già precedentemente accennato, è situato nella parte marginale e più meridionale del Marchesato di Crotone, uno dei posti più suggestivi non solo della provincia, ma dell'intera Calabria, con una costa "alta", alternata ad arenili di spiagge rosse, che si protende verso il golfo di Squillace. Il centro storico di Isola C.R. ha una struttura urbana che richiama l'opera di architetti rinascimentali per la simmetria dell'abitato e delle mura. Sono numerose le testimonianze della storia succedutesi in questi luoghi, dai resti delle strutture di una grande villa di età imperiale di Capo Cimiti, fino all'isolotto di Le Castella dove la presenza di mura greche fa pensare all'esistenza, tra il V e IV sec. a.c. di una fortezza successivamente inglobata in epoca Aragonese nella struttura dell'imponente Castello. Sempre nella parte storica è ancora visibile il Castello Feudale di epoca medievale e porzione della cinta muraria cinquecentesca con le due porte, la Porta Magna o di Terra e la Porta della Marina. Dalle porte del borgo, di Terra e di Mare, alla chiesa Arcipretale, con il vicino campanile e il palazzo Vescovile, dalla cinquecentesca chiesa di S. Marco, all'Annunziata, alla sola facciata della chiesa di S. Caterina è un susseguirsi di immagini di quella che un tempo doveva essere una "città ideale". Le tracce di estrazione di materiale lapideo di forma cilindrica, a Le Castella, testimoniano che i greci utilizzavano questo tratto di costa come cava per rifornirsi di materiale, arenaria, per i blocchi degli edifici della vicina Crotone; invece, sono diversi i richiami al Castra Annibalis, fatto edificare da Annibale durante la seconda guerra punica (208-202 a.C.). Il Castello, che si erge sull'isolotto è opera di Andrea Carafa, conte di S. Severina (di cui Le Castella faceva parte a RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 30 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare seguito dell'infeudamento del 1496) che agli inizi del 1500 riedificò completamente la fortificazione con l'aiuto dell'architetto Antonio Marchesi. Di grande rilevanza architettonica sono le Torri di avvistamento, Torre Brasolo, Torre Ritani in loc. Campolongo, Torre Vecchia, Torre Cannone e Torre Bugiafro; esse, costruite a partire del XV sec. come difesa per le incursioni turche, dominano il litorale di Isola di Capo Rizzuto dando prestigio e qualità ai luoghi. Dal punto di vista paesaggistico, una forte connotazione l'assume il litorale caratterizzato da un tipo di costa alta a falesia originata dalla struttura geologica dei terrazzi marini i cui elementi naturali dominanti sono i promontori rocciosi di Capo Cimiti, Capo Bianco, Capo Rizzuto. Nonostante alcune fasce della costa presentino forti caratteri di degrado dovuti ad una eccessiva pressione antropica generata da insediamenti abusivi, esistono ancora aree integre ad elevato pregio naturalistico (Pizzo Greco) dove a distese di sabbia, in cui un’umidità benefica ha favorito lo sviluppo di una folta macchia mediterranea, si alternano zone dove è rilevabile la presenza del sistema dunale (dune di Sovereto) tipico delle aree mediterranee organizzato per fasce parallele alla linea di battigia con una prima fascia di piante pioniere, una seconda caratterizzata dalla presenza di macchia mediterranea e piccole arbustive, una terza con alberature autoctone. Questa parte di territorio, finora descritta, fa da scenario alla Riserva Marina Capo Rizzuto, un'importante area protetta di grande pregio naturalistico ed ambientale. Essa è la più grande d'Europa e si estende per 13.500 Ha, interessando marginalmente il comune di Crotone e per intero la costa del comune di Isola di Capo Rizzuto, con un suggestivo paesaggio marino. La fascia di territorio compresa fra la costa e la S.S. 106, oltre che essere parzialmente abitata, è anche connotata da un paesaggio agrario, costituito prevalentemente da terreni ad uso seminativo ed uliveti che definiscono un sistema di appezzamenti geometrici segnati dal fitto reticolo della viabilità interpoderale realizzato da OVS e CasMez a partire dagli anni '50. Le particolari condizioni climatiche e ambientali fanno si che questi campi siano dei luoghi particolarmente lavorati e con produzioni di qualità. Altra componente importante del paesaggio di questi luoghi sono gli alberi monumentali. Oltre alla presenza di querce e pini secolari sono numerosi gli esemplari di alberi di ulivo, utilizzati per la produzione agricola, ma che con la loro sontuosità conferiscono all’area il suo carattere di mediterraneità. Insieme ad essi si estendono, soprattutto lungo la costa, folte pinete (pineta di Sovereto) che costituiscono, nella maggior parte dei casi, un “filtro vegetale” per splendide spiagge. A queste specie arboree monumentali si alternano, sino all’entroterra, per mano dell’uomo, macchie indifferenziate di eucalipto e acacia, la cui funzione è stata quella di rimboschire porzioni di territorio, ma che per la loro struttura vegetale sono state in grado di marcare il paesaggio costiero. 4.12 Sostenibilità sociale ed economica Nell’ambito del sistema produttivo del comune di Isola di capo Rizzuto i settori che risultano più strategici al fine di perseguire adeguate politiche di sviluppo per la comunità locale sono quello agroforestale e quello turistico. In riferimento alla struttura agricola, nell’intera area comunale operano un totale di 2.011 aziende agricole, molte incentrate sulla zootecnia (allevamento di bovini ed ovino-caprini) ed altre che operano nel comparto cerealicolo, olivicolo ed orticolo. Da tenere in considerazione, anche, la peculiarità comparto vitivinicolo che esprime la tipicità del vino DOC S. Anna. Altro settore, anch’esso strategico, del sistema produttivo è la silvicoltura che presenta enormi potenzialità visto la presenza diffusa di fasce di rimboschimento ad eucalipto che negli ultimi anni subiscono, periodicamente, tagli di rinnovazione il cui prelievo legnoso che se ne ricava viene utilizzato dalle vicine centrali a biomasse situate nei comuni di Cutro, Crotone e Strongoli. Del turismo se ne è ampiamente descritto le potenzialità nei precedenti paragrafi, quest’ultimo se concepito in modo organico al mondo dell’agricoltura e del paesaggio naturale, rappresenterebbe sicuramente il settore di riferimento per ogni attività economica, capace di promuovere l’occupazione tutelando al tempo stesso l’ambiente. Pertanto, tali elementi, raffigurano punti di forza per l’intero sistema produttivo del territorio di Isola di Capo Rizzuto e potrebbero essere lo zoccolo duro su cui fondare le linee di sviluppo, anche, per gli altri settori dell’attività economica. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 31 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare 4.13 Aree critiche Per “area critica” s’intende una condizione interna o esterna specifica dell’area, legata alle sue caratteristiche intrinseche e collegata a situazioni di degrado ambientale che ne determinano fonti di pericolosità evidenti o latenti per l’ambiente e per l’uomo. Perimetrazione delle aree a rischio e/o pericolo frana - Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico D.L. 180/98 Elaborato 15.2 _ Tav. 101-013 PAI Elaborato 15.2 _ Tav. 101-013/1 PAI RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 32 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Elaborato 15.2 _ Tav. 101-013/2 PAI Perimetrazione aree a rischio idraulico - Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico - Autorità di Bacino Regionale Tavola RI 101013/B _ PAI RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 33 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Tavola RI 101013/C _ PAI Tavola RI 101013/D _ PAI RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 34 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Carta dell'evoluzione della riva - Piano Stralcio di Bacino per l'Assetto Idrogeologico - D.L. 180/98 Tavola 12.1.10 _ PAI RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 35 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Sito contaminato Ortofoto con individuazione del perimetro della discarica di RSU in località il Concio Perimetro della discarica Classificazione sismica La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico. In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Isola di Capo Rizzuto, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Calabria n. 47 del 10.02.2004. Zona sismica 2 Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. I criteri per l'aggiornamento della mappa di pericolosità sismica sono stati definiti nell'Ordinanza del PCM n. 3519/2006, che ha suddiviso l'intero territorio nazionale in quattro zone sismiche sulla base del valore dell'accelerazione orizzontale massima su suolo rigido o pianeggiante ag, che ha una probabilità del 10% di essere superata in 50 anni. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 36 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Zona sismica Fenomeni riscontrati Accelerazione con probabilità di superamento del 10% in 50 anni 1 Zona con pericolosità sismica alta. Indica la zona più pericolosa, dove possono verificarsi forti terremoti. 2 Zona con pericolosità sismica media, dove possono verificarsi terremoti abbastanza forti. 0,15 ≤ ag < 0,25g 3 Zona con pericolosità sismica bassa, che può essere soggetta a scuotimenti modesti. 0,05 ≤ ag < 0,15g 4 Zona con pericolosità sismica molto bassa. E' la zona meno pericolosa, dove le possibilità di danni sismici sono basse. 4.14 ag ≥ 0,25g ag < 0,05g Tabella di sintesi delle aree sensibili ambientalmente La tabelle di seguito illustrata evidenzia i principali elementi di sensibilità ambientale individuati nel territorio di Isola di Capo Rizzuto distinti tra valenze ambientali, vulnerabilità e criticità ambientali. Nella Tabella sono indicate le seguenti tipologie di aree sensibili (AS): AS A TIPO DI AREA SENSIBILE Valenze ambientali Elementi (areali, lineari, puntuali) a cui può essere attribuito un significativo valore intrinseco sotto il profilo naturalistico o paesaggistico, o importanza per il sistema delle relazioni ecosistemiche. V Vulnerabilità specifiche Elementi ambientali (areali, lineari, puntuali) che presentano qualche grado di rilevanza ai fini delle valutazioni, esposti a rischi di compromissione qualora si producano determinati fattori di pressione effettivamente o potenzialmente presenti sulle aree in oggetto. K Criticità ambientali Elementi (areali, lineari, puntuali) a cui può essere attribuito un livello più o meno significativo di indesiderabilità per la presenza di situazioni di degrado attuale o in quanto sorgente di pressioni (attuali o potenziali) significative sull'ambiente circostante. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 37 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Tabella aree sensibili AS Aree sensibili sotto il profilo ambientale Aree specifiche Siti di Importanza Comunitaria (SIC) • • • Fondali da Crotone a Le Castella; Dune di Sovereto; Capo Rizzuto A Aree protette • Riserva Marina Capo Rizzuto A Laghi • Lago di S. Anna • • • • • • • • • • Pineta di Sovereto; Macchia di Meolo e di Timpe Scierra; Macchie di M. Perrotta e Valle Carbonara; Macchia Valle dell'inferno; Bosco Manca della Pietra; Macchie Fosso Pelacca; Rimboschimenti. Costa alta a falesia; Pianoro di S. Anna; Pietra Nastasi. • Fondali con praterie di Posidonia A A Aree con presenza significativa di vegetazione arborea ed arbustiva A A Elementi di rilievo geologico Le acque costiere • A A Elementi della Rete Ecologica • • • Aree cuscinetto; Nodi; Aree di appoggio Sentieri • Trama agraria Villaggi rurali OVS • • • • • • • • • • • Centro urbano di Isola C. R.; Le Castella; S. Anna; Marinella; Campolongo. Masserie e Casali; Torri costiere di avvistamento; Antica fabbrica di liquirizia. Le Cannella; Capo Rizzuto; Le Castella. Aree vulnerabili da nitrati e prodotti fitosanitari di origine agricola • • Fosso Pelacca; Vallone Parrotta. Aree soggette a rischi ambientali • • • Aree a rischio frana R4, R3, R2; Tratti costieri in erosione; Aree di attenzione a rischio inondazione A Aree edificate abitate in modo permanente o semipermanente A V V Corridoi ecologici - fiumare, fossi e valloni; Strutture insediative storiche extra urbane Insediamenti di sviluppo urbano abusivo V Burrone Scierra, Vallone Vorga, Fosso Bonacci. K Area soggetta ad attività estrattiva K Area a rischio con presenza di RSU, materiali da demolizione, ecc. K Sistema della rete fognaria • Cava abusiva di arenaria in località S. Costantino. • Discarica del Concio. • Aree abitate sprovviste di rete fognaria e dotate di pozzi neri; RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 38 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare 5. I CONTENUTI DEL DOCUMENTO PRELIMINARE PSC La metodologia adottata per la redazione del Documento Preliminare del Piano Strutturale di Isola di Capo Rizzuto si articola secondo quattro fasi: • Analisi Scenario di riferimento o di partenza (chi siamo e dove andiamo); • Interpretazione Scenario obiettivo (dove vogliamo andare); • Progetto Strategie ed azioni (come ci arriviamo); • Verifica di coerenza e compatibilità Consultazione e concertazione. Le attività che fanno capo alle fasi sopra descritte si svolgono in maniera orizzontale e complementare per i tre sistemi di pianificazione: sistema naturalistico-ambientale, sistema insediativo, sistema relazionale. Le prime due fasi (Analisi ed Interpretazione) si sostanziano nel Quadro Conoscitivo, la terza fase (Progetto) si sostanzia nello Schema delle Scelte Pianificatorie, mentre la quarta fase (Verifica di coerenza e compatibilità) investe trasversalmente le prime tre e si sostanzia nel Rapporto Ambientale Preliminare. La LUR 19/2002 - art. 27 comma 2- prevede, inoltre la predisposizione del preliminare del Regolamento Edilizio e Urbanistico che è lo strumento nel quale si sostanziano le azioni derivanti che si intendono mettere in atto nel PSC e rappresenta una sintesi ragionata delle disposizioni dell'assetto futuro del territorio di Isola di Capo Rizzuto. Di seguito verranno esaminate le strategie e le scelte individuate del Documento di Piano oggetto di valutazione. 5.1 Strategie fondanti Con deliberazione n. ___ /2014 di Consiglio Comunale l'amministrazione comunale di Isola di Capo Rizzuto ha proceduto all'approvazione delle Direttive Programmatiche per la redazione del PSC con annesso Regolamento Edilizio ed Urbanistico. Tali indirizzi, in termini generali, "assumono un orientamento strategico gestionale in grado di far dialogare i sistemi territoriali con i sistemi paesaggistici; le reti funzionali con le reti ecologiche, culturali e paesistiche.... in cui tutela e valorizzazione possano trovare riscontro in una buona progettualità, con processi di crescita a tutti i livelli." Le direttive programmatiche approvate dal Consiglio Comunale si articolano secondo i seguenti punti: a) Incentivare la riqualificazione e il riuso del patrimonio edilizio esistente, anche con un efficace sistema di dotazioni pubbliche e di servizi; b) Controllare le dinamiche di sviluppo insediativo di tipo residenziale, anche al fine di limitare il consumo di suolo e dei fattori inquinanti ed ottenere una corretta forma urbana, che agevoli ed ottimizzi l'erogazione dei servizi; c) Prevedere la creazione e lo sviluppo di insediamenti ricettivi e turistici adeguatamente dimensionati, salvaguardando le componenti paesaggistiche; d) Organizzare la localizzazione delle attività produttive, artigianali e commerciali, le aree mercatali, in considerazione dei bacini di utenza e delle reti viarie; e) disciplinare efficacemente, in termini paesaggistici e produttivi, l'uso degli ambiti agricoli; f) Tutelare e valorizzare i beni storici, culturali e naturalistici. 5.2 Obiettivi perseguiti nel PSC Nel Documento Preliminare vengono individuati 12 obiettivi generali (OG) di lungo periodo a cui corrispondono, in totale, 43 obiettivi specifici (OS): SISTEMA NATURALISTICO-AMBIENTALE OG1 OG2 OG3 OG4 TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 39 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare SISTEMA RELAZIONALE OG5 OG6 OG7 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITÀ LOCALE RIAMMAGLIAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE DI MOBILITA’ D’AREA VASTA COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO SISTEMA INSEDIATIVO OG1 OG8 OG9 OG10 OG11 OG12 PROMOZIONE DELL’ECOMOBILITA’ STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI CONTENIMENTO DELL’ USO DI SUOLO RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI SVILUPPO DELLE POTENZIALITÀ INTRINSECHE DEGLI INSEDIAMENTI IN AMBITO RURALE TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI Il territorio all'interno del confine comunale di non presenta un buon rapporto tra indice di naturalità ed indice di antropizzazione. Molte parti della costa, per esempio, sono state compromesse da un'edificazione selvaggia e senza regole con la conseguente deturpazione di luoghi tra i più suggestivi di Isola di Capo Rizzuto. Pertanto il Piano pone forte attenzione alle altre parti di territorio che hanno mantenuto un'elevata integrità naturalistica, rivolgendosi proprio a questa "naturalità" per l'attuazione di misure di salvaguardia, tutela e valorizzazione. Obiettivi specifici: OG1-OS1 – Strutturazione della rete ecologica locale. OG1-OS2 – Mantenimento e rafforzamento della naturalità delle zone cuscinetto. OG1-OS3 – Mantenimento e rafforzamento delle aree colturali di forte dominanza paesistica. OG1-OS4 – Consolidamento delle relazioni, mirate alla valorizzazione dei patrimoni naturali e antropici e alla fruizione del patrimonio ambientale e paesaggistico. OG2 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE L'obiettivo generale riguarda gli ambiti vocati per tradizione alla produzione di beni agro-alimentari che derivano prevalentemente da seminativi e ortofrutteti ed ormai più raramente dalle colture viticole e olivicole. La conservazione e la valorizzazione del territorio rurale è finalizzata, anche, alla messa in sicurezza idrogeologica attraverso la manutenzione delle sistemazioni agrarie esistenti e un loro generale potenziamento. Obiettivi specifici: OG2-OS1 - Mantenimento,dello sviluppo compatibile e della diversificazione delle attività agricole in riferimento alle vocazioni del territorio rurale. OG2-OS2 - Promozione di filiere corte di produzione. OG2-OS3 - Definire forme di governo dello spazio rurale che affianchino le attività agricole tradizionali con altre complementari ecocompatibili. OG2-OS4 - Protezione e valorizzazione integrata delle diverse testimonianze del patrimonio culturale. OG2-OS5 - Creazione di un centro Agro- Alimentare. OG2-OS6 - Tutela e valorizzazione dei nuclei rurali del Marchesato presenti sul territorio di Isola di C. R. OG2-OS7 - Tutela de sistema di canali irrigui. OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE Le scelte strategiche vogliono proporre un piano in cui il paesaggio è contesto vitale del territorio ed espressione dell'identità della popolazione. Il territorio come fattore complesso diviene risorsa di sviluppo economico rappresentando il punto di partenza sul quale costruire ed orientare le scelte di gestione ed uso, le azioni di tutela e valorizzazione, di trasformazione ed innovazione. L'attivazione di politiche per il paesaggio significa prospettare qualità ed indirizzare azioni per la salvaguardia di quelle risorse strutturali che concorrono al miglioramento della qualità della vita e alle costruzioni dello scenario futuro di riferimento della comunità. Obiettivi specifici: OG3-OS1 OG3-OS2 OG3-OS3 OG3-OS4 OG3-OS5 OG3-OS6 - Assunzione del paesaggio come indicatore di qualità territoriale. - Strutturazione di un circuito turistico-culturale. - Valorizzazione dei paesaggi naturali ed antropici. - Qualificazione paesaggistica delle scelte di piano. - Riqualificazione dei tracciati rurali dell'OVS. - Promozione di politiche di sviluppo che incentivino il legame tra agricoltura e territorio. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 40 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare OG4 MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI La riduzione dei livelli di pericolosità rappresenta l'obiettivo generale da perseguire attraverso la minimizzazione dei fenomeni degradativi del suolo e del sottosuolo e di tutti i fattori più gravi di dissesto. Sicurezza idraulica e difesa idrogeologica del suolo divengono strategie da ottenere anche attraverso la rinaturalizzazione degli agro-sistemi favorendo così, proporzionalmente, l'aumento della biodiversità. Per quanto riguarda le aree urbanizzate, le priorità strategiche sono rappresentate da due assi di intervento, il primo riguardante la messa in sicurezza delle parti costiere degli abitati di Le Cannella, Capo Rizzuto e Le Castella; il secondo individua le aree necessarie per la corretta articolazione delle predisposizioni della pianificazione definitiva riguardanti la struttura comunale di protezione civile per far fronte alle emergenze che dovessero verificarsi sul territorio. Obiettivi specifici: OG4-OS1 - Messa in sicurezza degli insediamenti. OG4-OS2 - Contenere e minimizzare i rischi ambientali diffusi. OG4-OS3 - Conservazione e miglioramento delle condizioni di naturalità dei corsi d’acqua. OG4-OS4 - Limitazione dell’impermeabilizzazione superficiale del suolo. OG4-OS5 - Interventi di rinaturalizzazione delle aree abbandonate dall’agricoltura. OG4-OS6 - Recupero e risanamento costiero finalizzati al contenimento e alla riduzione della criticità all’erosione dei litorali. OG4-OS7 - Valorizzazione della fascia territoriale dell'Area Marina Protetta compatibile con i caratteri dell'ambiente naturale. OG4-OS8 - Promuovere politiche e azioni volte a diffondere forme ecologicamente sostenibili di uso civile, agricolo e produttivo e il riciclo della risorsa acqua. OG4-OS9 - Adozione di forme di efficienza energetica sia negli interventi di recupero che di nuova costruzione. OG4-OS10 - Individuazione aree di protezione civile. OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITA' LOCALE Gli obiettivi che il Piano Strutturale persegue puntano ad un potenziamento della rete viaria, da realizzare, soprattutto, attraverso la riqualificazione dei tracciati esistenti. Inoltre, lo scopo principale è di consentire la raggiungibilità dei centri abitati rispondendo ad esigenze non solo di natura logistica, ma soprattutto di sicurezza. Obiettivi specifici: OG5-OS1 - Miglioramento e razionalizzazione della mobilità e dell’accessibilità del territorio. OG5-OS2 - Strutturazione e delimitazione delle aree urbane costiere come zone a traffico limitato nel periodo di maggiore flusso turistico (Capo Rizzuto, Le Castella). OG5-OS3- Potenziamento dei parcheggi nelle aree urbane e individuazione di aree di scambio. OG5-OS4 - Promozione dell’eco-mobilità e strutturazione di nuove reti per ciclisti e podisti. OG5-OS5 - Creazione di aree destinate a servizi di bike sharing. OG6 RIAMMAGLIAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLE RETE VIARIA D'AREA VASTA L'obiettivo è mettere in sinergia le diverse e significative infrastrutture presenti sul territorio comunale e creare un vero sistema di relazioni tra aeroporto, porto turistico, spazi urbani ed attrezzature anche in virtù dell'immediata vicinanza al comune di Crotone. Contestualmente, il PSC, punta su una riorganizzazione funzionale degli spazi pertinenti al porto turistico e all'aeroporto nell'ottica di un incremento della dotazione di attività di servizio complementari a quelle esistenti. Obiettivi specifici: OG6-OS1 OG6-OS2 OG6-OS3 OG6-OS4 OG6-OS5 OG6-OS6 OG6-OS7 - Riqualificazione e protezione delle fasce di rispetto della ss. 106. - Organizzazione di aree scambio intermodale in prossimità dell’aeroporto. - Realizzazione di spazi per funzioni retroportuali. - Riorganizzazione dell’accessibilità al mare. - Potenziamento porto turistico di Le Castella. - Individuazione di un’area per servizi charter areoportuali. - Individuazione di un’area per servizi charter portuali. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 41 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO Mettere a regime le enormi potenzialità paesaggistiche del territorio prevedendo, a seconda dell'ambito, un sistema attrezzato di sentieri ambientali percorribili a piedi, in bicicletta o a cavallo per consentire la fruizione delle risorse del luogo da punti di osservazione privilegiati. Promuovere, anche, itinerari didattici fortemente qualificati ed innovativi incentrati su meccanismi di osservazione propri del paesaggio. Obiettivi specifici: OG7-OS1 - Creazione di una rete di mobilità lenta che permetta una fruizione slow del territorio. OG7-OS2 - Riqualificazione della sentieristica rurale volta a favorire la fruizione di percorsi e luoghi di grande valore paesaggistico. OG8 PROMOZIONE DELL'ECOMOBILITA' Il Piano si prefigge di indicare sistemi di mobilità urbana in grado di diminuire gli impatti ambientali, sociali ed economici generati dai veicoli privati quali l'inquinamento atmosferico, quello acustico, l'incidentalità, il degrado delle aree urbane causato dallo spazio occupato dagli autoveicoli a scapito dei pedoni. Obiettivi specifici: OG8-OS1 - Promozione di mobility manager. OG8-OS2 - Promozione di carpooling. OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI L'obiettivo generale ha come finalità, nell'ambito di una generale riconfigurazione, la creazione di una vera struttura funzionale dell'intera area comunale con la previsione di servizi ed attrezzature che servano da supporto al nuovo disegno di assetto urbano. Si agirà principalmente sugli spazi e sui luoghi urbani degradati con un basso livello qualitativo e quantitativo di aree per servizi. Obiettivi specifici: OG9-OS1 OG9-OS2 OG9-OS3 OG9-OS4 OG10 - Miglioramento della qualità urbana e ambientale degli insediamenti. - Offerta differenziata di servizi per ambiti territoriali. - Potenziamento dei servizi esistenti e specializzazione funzionale. - Rafforzamento delle relazioni funzionali tra i centri urbani. CONTENIMENTO DELL'USO DEL SUOLO Il PSC fa suo il principio guida del disegno di legge su "Contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato" allo scopo di difendere, appunto, l'uso agricolo dei terreni ed orientare l'espansione edilizia sulle aree già urbanizzate attraverso interventi di riqualificazione e trasformazione urbana. Pertanto le scelte del Piano saranno indirizzate verso la Rigenerazione dei tessuti urbani, sulla Riqualificazione energetica e sulla messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente. Obiettivi specifici: OG10-OS1 - Contenimento di consumo di nuovo suolo attraverso l’individuazione di piccole aree interstiziali, come aree di trasformazione. OG10-OS2 - Completamento e qualificazione del territorio urbanizzato. OG10-OS3 - Qualificazione e ridefinizione delle fasce di bordo del territorio urbanizzato. OG10-OS4 - Riuso del patrimonio edilizio pubblico. OG10-OS5 - Valorizzazione dei centri storici. OG10-OS6 - Promozione di politiche e azioni che rispondano alla domanda di abitazioni diversificata nei comuni. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 42 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare OG11 RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI Il Piano vuole innescare un processo virtuoso e articolato lungo due assi: uno di riqualificazione, l'altro di ridefinizione e trasformazione delle varie parti di tessuto urbano. Obiettivi specifici: OG11-OS1 OG11-OS2 OG11-OS3 OG11-OS4 OG11-OS5 OG12 - Valorizzazione del patrimonio storico-culturale. - Completamento e consolidamento delle parti recenti degli insediamenti urbani. - Promozione di una offerta integrata delle risorse del territorio. - Destagionalizzazione dei turismi stagionali. - Assicurare le necessarie condizioni urbanistiche e funzionali nelle aree retro portuali. SVILUPPO DELLE POTENZIALITA' INTRINSICHE DEGLI INSEDIAMENTI IN AMBITO RURALE Il territorio, inteso come fattore complesso, diviene risorsa di sviluppo economico rappresentando il punto di partenza sul quale costruire ed orientare le scelte di gestione ed uso, le azioni di tutela e di valorizzazione, di trasformazione e di innovazione del territorio agricolo-forestale. Obiettivi specifici: OG12-OS1 - Contenimento e limitazione dello sprawl nell’ambito rurale. OG12-OS2 - Rafforzamento dei nuclei rurali esistenti da specializzare con funzioni legate alla conduzione dei fondi agricoli. OG12-OS3 - Distribuzione nel territorio di efficienti spazi e attrezzature. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 43 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare 5.3 Azioni e politiche del Piano SISTEMI DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE TEMI OBIETTIVI PSC POLITICHE/AZIONI (finalizzate a perseguire gli obiettivi) OG1-OS1 – Strutturazione della rete ecologica locale: salvaguardia deiprocessi naturali primari che sostengono gli ecosistemi naturali delle core areas; promozione di una difesa attiva degli ecosistemi. OG1-OS2 – Mantenimento e rafforzamento della naturalità delle zone cuscinetto con particolare attenzione alle opere di regimentazione idraulica, alla vegetazione ripariale e al sistema dei corsi d’acqua minori. OG1 –TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI OG1-OS3 – Mantenimento e rafforzamento delle aree colturali di forte dominanza paesistica SISTEMA NATURALISTICO-AMBIENTALE OG1-OS4 – Consolidamento delle relazioni, mirate alla valorizzazione dei patrimoni naturali e antropici e alla fruizione del patrimonio ambientale e paesaggistico, tra le Amministrazioni Pubbliche e l’Associazionismo faunistico, ambientalistico e culturale per l’attivazione di programmi di gestione integrata, di ricerca scientifica e didattico-culturali volti alla diminuzione del rischio di estinzione delle specie locali. OG2-OS1 - Mantenimento,dello sviluppo compatibile e della diversificazione delle attività agricole in riferimento alle vocazioni del territorio rurale. OG2-OS2 - Promozione di filiere corte di produzione, , trattamento e commercializzazione dei prodotti agricoli della produzione locale con particolare riferimento alla cultura dei vigneti, degli ulivi e degli ortaggi. OG2 - TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE LO SPAZIO RURALE LA CITTA' TURISTICA OG3 - TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE OG4 - MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI OG2-OS3 - Definire forme di governo dello spazio rurale che affianchino le attività agricole tradizionali con altre complementari eco-compatibili (multifunzionalità). OG2-OS4 - Protezione e valorizzazione integrata delle diverse testimonianze del patrimonio culturale quale risorsa identitaria e significante del territorio attraverso il recupero e riuso nelle diverse forme compatibili con le attività agricole e connesse (accoglienza, ristoro, ricettività diversificata, educazione ambientale). OG2-OS5 - Creazione di un centro Agro- Alimentare. OG2-OS6 - Tutela e valorizzazione dei nuclei rurali del Marchesato presenti sul territorio di Isola di C. R. OG2-OS7 - Tutela de sistema di canali irrigui. OG3-OS1 - Assunzione del paesaggio come indicatore di qualità territoriale OG3-OS2 - Strutturazione di un circuito turistico-culturale che metta in rete i siti di interesse storico-culturale dei territori comunali favorendo la nascita di forme di accoglienza legate al “turismo verde”. OG3-OS3 - Valorizzazione dei paesaggi naturali ed antropici strutturanti il territorio al fine di favorirne la fruizione anche didattico-scientifico e formativa. OG3-OS4 - Qualificazione paesaggistica delle scelte di piano attraverso il corretto inserimento paesaggistico degli interventi previsti, sia alla scala urbanistica che edilizia. OG3-OS5 - Riqualificazione dei tracciati rurali dell'OVS per la fruizione dei siti di interesse storico - culturale e antropologico presenti nell’ambito agricolo-forestale, attraverso la costruzione di percorsi e punti vi visione complementari a quelli offerti dalla viabilità carrabile di ordinaria frequentazione. OG3-OS6 - Promozione di politiche di sviluppo che incentivino il legame tra agricoltura e territorio, in modo da rafforzare gli esiti percepibili che di questa simbiosi permangono nel paesaggio rurale e che sono capaci di contribuire alla qualificazione dal punto di vista ecologico, insediativo, funzionale, produttivo e nel complesso paesaggistico. OG4-OS1 - Messa in sicurezza degli insediamenti con particolare riguardo alle aree interessate da rischio e/o dissesto idrogeologico. OG4-OS2 - Contenere e minimizzare i rischi ambientali diffusi (aria, acqua, suolo). OG4-OS3 - Conservazione e miglioramento delle condizioni di naturalità dei corsi d’acqua, al fine di mantenere i rapporti funzionali tra l’ecosistema ripario e quello terrestre, attraverso interventi di riqualificazione ambientale e di conservazione e messa a dimora di specie compatibili con la buona officiosità, la sicurezza e la manutenzione dell’alveo. OG4-OS4 - Limitazione dell’impermeabilizzazione superficiale del suolo impiegando tipologie costruttive e materiali tali da controllare la ritenzione temporanea delle acque anche attraverso adeguate reti di regimazione e di drenaggio. OG4-OS5 - Interventi di rinaturalizzazione delle aree abbandonate dall’agricoltura finalizzati a ridurre la pericolosità geomorfologica, ad incrementare la stabilità dei terreni e a ricostituire gli equilibri naturali. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 44 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare SISTEMA RELAZIONALE SISTEMI DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE TEMI MOBILITA’ LA CITTA' DEI SERVIZI OBIETTIVI PSC POLITICHE/AZIONI (finalizzate a perseguire gli obiettivi) OG4 - MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI OG4-OS6 - Recupero e risanamento costiero finalizzati al contenimento e alla riduzione della criticità all’erosione dei litorali sabbiosi e della sensibilità ambientale della costa, mediante modalità capaci di minimizzare gli impatti ambientali, perseguendo anche nel lungo periodo - l’obiettivo di una generale rinaturalizzazione del sistema costiero e la ricostituzione degli habitat acquatici. OG4-OS7 - Valorizzazione della fascia territoriale dell'Area Marina Protetta compatibile con i caratteri dell'ambiente naturale OG4-OS8 - Promuovere politiche e azioni volte a diffondere forme ecologicamente sostenibili di uso civile, agricolo e produttivo e il riciclo della risorsa acqua. OG4-OS9 - Adozione di forme di efficienza energetica sia negli interventi di recupero che di nuova costruzione. OG4-OS10 - Individuazione aree di protezione civile. OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITÀ LOCALE OG5-OS1 - Miglioramento e razionalizzazione della mobilità e dell’accessibilità del territorio, degli insediamenti e dei luoghi di attrazione turistica. OG5-OS2 - Strutturazione e delimitazione delle aree urbane costiere come zone a traffico limitato nel periodo di maggiore flusso turistico (Capo Rizzuto, Le Castella). OG5-OS3- Potenziamento dei parcheggi nelle aree urbane e individuazione di aree di scambio. OG5-OS4 - Promozione dell’eco-mobilità e strutturazione di nuove reti per ciclisti e podisti. OG5-OS5 - Creazione di aree destinate a servizi di bike sharing. OG6 – RIAMMAGLIAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE DI MOBILITA’ D’AREA VASTA OG6-OS4 - Riorganizzazione dell’accessibilità al mare. OG5-OS5 - Potenziamento porto turistico di Le Castella. OG5-OS6 - Individuazione di un’area per servizi charter areoportuali. OG5-OS7 - Individuazione di un’area per servizi charter portuali. OG7 – COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO OG8 - PROMOZIONE DELL’ECOMOBILITA’ SISTEMA INSEDIATIVO OG6-OS1 - Riqualificazione e protezione delle fasce di rispetto della ss. 106. OG6-OS2 - Organizzazione di aree scambio intermodale in prossimità dell’aeroporto. OG6-OS3 - Realizzazione di spazi per funzioni retroportuali. OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI OG7-OS1 - Creazione di una rete di mobilità lenta che permetta una fruizione slow del territorio. OG7-OS2 - Riqualificazione della sentieristica rurale volta a favorire la fruizione di percorsi e luoghi di grande valore paesaggistico. OG8-OS2- Promozione di mobility manager. OG8-OS3 - Promozione di car pooling. OG9-OS1 - Miglioramento della qualità urbana e ambientale degli insediamenti in termini di definizione morfologica secondo criteri di intercomunalità e principi di perequazione territoriale. OG9-OS2 - Offerta differenziata di servizi per ambiti territoriali attraverso la creazione/riqualificazione dei poli attrattivi. OG9-OS3 - Potenziamento dei servizi esistenti e specializzazione funzionale. OG9-OS4 - Rafforzamento delle relazioni funzionali tra i centri urbani. OG10-OS1 - Contenimento di consumo di nuovo suolo attraverso l’individuazione di piccole aree interstiziali, come aree di trasformazione. OG10-OS2 - Completamento e qualificazione del territorio urbanizzato. LO SPAZIO URBANO OG10-OS3 - Qualificazione e ridefinizione delle fasce di bordo del territorio urbanizzato. LA CIITA' DEI SERVIZI LA CITTA' TURSTICA OG10– CONTENIMENTO DELL’ USO DI SUOLO OG10-OS4 - Riuso del patrimonio edilizio pubblico ,e non, sottoutilizzato anche attraverso forme di incentivi. OG10-OS5 - Valorizzazione dei centri storici e diversificazione dei servizi legati alla residenzialità per favorire il reinserimento abitativo. OG11 - RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI OG10-OS6 - Promozione di politiche e azioni che rispondano alla domanda di abitazioni diversificata nei comuni secondo criteri di complementarietà della tipologia di offerta, di intercomunalità e di perequazione territoriale. OG11-OS1 - Valorizzazione del patrimonio storico-culturale in riferimento alle specifiche problematiche presenti, finalizzata ad assicurare il corretto equilibrio tra residenzialità, attività terziario-commerciali e turismo secondo criteri di complementarietà tra gli stessi centri, quali centralità strategiche e identitarie il cui ruolo erango travalicano l’ambito territoriale intercomunale. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 45 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare SISTEMI DELLA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE TEMI POLITICHE/AZIONI (finalizzate a perseguire gli obiettivi) OBIETTIVI PSC OG11-OS2 - Completamento e consolidamento delle parti recenti degli insediamenti urbani attraverso la definizione di un chiaro assetto morfologico, il mix funzionale, la riconoscibilità degli spazi pubblici, il completamento e/o il recupero del patrimonio edilizio secondo criteri tipologici, di efficienza energetica, di caratterizzazione architettonica. LO SPAZIO URBANO LA CIITA' DEI SERVIZI OG11 - RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI OG11-OS3 - Promozione di una offerta integrata delle risorse del territorio per il turismo, nell’ottica della filiera turismo ambiente-cultura, e secondo le diverse forme dei turismo (i turismi: ambientale, culturale, religioso, balneare, gastronomico, ecc.) e dalle rispettive modalità ricettive (alberghi, pensioni, residence, B&B, agriturismo, campeggio, camper, ecc.), in riferimento a sistemi organizzati di fruizione delle risorse. OG11-OS4 - Destagionalizzazione dei turismi stagionali assicurando l’offerta integrata di risorse e servizi nell’arco di tutto l’anno, anche al fine di ridistribuire i carichi di afflusso di presenze turistiche su periodi temporali più lunghi. LA CITTA' TURSTICA OG11-OS5 - Assicurare le necessarie condizioni urbanistiche e funzionali nelle aree retro portuali affinché il porto di Le Castella costituisca una concreta risorsa di sviluppo e una nuova offerta per il turismo e la mobilità alternativa via mare, secondo criteri di compatibilità ambientale, fattibilità urbanistica e intercomunalità. OG12-OS1 - Contenimento e limitazione dello sprawl nell’ambito rurale. OG12– SVILUPPO DELLE POTENZIALITÀ INTRINSECHE DEGLI INSEDIAMENTI IN AMBITO RURALE LO SPAZIO RURALE 6. OG12-OS2 - Rafforzamento dei nuclei rurali esistenti da specializzare con funzioni legate alla conduzione dei fondi agricoli. OG12-OS3 - Distribuzione nel territorio di efficienti spazi e attrezzature per l’accessibilità, l’accoglienza, l’orientamento, l’informazione e la ricettività, privilegiando forme diffuse di riuso del patrimonio edilizio esistente rurale. LA VALUTAZIONE PRELIMINARE E L'ORIENTAMENTO AL PIANO 6.1 Coerenza esterna del Piano 6.1.1 Coerenza tra obiettivi dei Piano ed obiettivi di sostenibilità Una volta schematizzati gli obiettivi perseguiti dal Documento del PSC del Comune di Isola di Capo Rizzuto si procede alla verifica di coerenza con i principi di sostenibilità desunti da strumenti di carattere comunitario. Per rendere più efficace e leggibile l'analisi di coerenza si è ritenuto di individuare un sistema di criteri di sostenibilità che sintetizzi gli elenchi definiti e che, soprattutto, sia maggiormente contestualizzato alla realtà comunale. Si sono individuati pertanto 11 criteri di sostenibilità, delineati nella proposta che segue: CRITERI di SOSTENIBILITA' AMBIENTALE CSa01 Contenere il consumo di suolo di spazi aperti CSa02 Incentivare il risparmio energetico ed idrico, sia come efficienza di utilizzo sia come riduzione dei consumi CSa03 Ridurre le immissioni/emissioni di inquinanti nell'ambiente CSa04 Migliorare il sistema viabilistico e della mobilità e renderlo ambientalmente compatibile CSa05 Evitare l'esposizione delle persone, attuali e future, a fattori di disturbo, inquinamento e rischio CSa06 Tutelare la biodiversità e sviluppare i servizi ecosistemici a livello locale CSa07 Tutelare e valorizzare i caratteri identitari del paesaggio e la relativa funzione CSa08 Valorizzare le aree destinate all'agricoltura ed i relativi elementi caratterizzanti CSa09 Riqualificare e rifunzionalizzare il tessuto edilizio urbano CSa10 Migliorare la struttura economica CSa11 Riqualificare le aree degradate RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 46 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Per l'analisi di coerenza esterna si utilizzano matrici a doppia entrata, in cui i gradi di congruità sono espressi qualitativamente e successivamente verranno sviluppate specifiche schede di approfondimento per gli incroci che si presenteranno problematici o incerti. Per la valutazione si è assunta la seguente legenda esemplificativa dove per ogni Azione del DP viene attribuito un grado di accoglimento dei criteri di sostenibilità: Grado di accoglimento dei CSa all'interno delle scelte di Piano (Completezza del Piano) AA Criterio di Sostenibilità ambientale direttamente e pienamente assunto IA Criterio di Sostenibilità ambientale indirettamente assunto PA Criterio di Sostenibilità ambientale parzialmente assunto (*) ? Condizione da verificare nelle successive fasi del processo N Criterio di Sostenibilità non assunto - Indifferente (*) qualora l'accoglimento sia solo parziale e non pieno, in questo caso, la relazione tra le scelte di Piano ed i Criteri di Sostenibilità ambientale (CSa) è diretta, ma la scelta di Piano non integra completamente le attenzioni poste dal CSa assunto. Grado di interazione tra Azione del DP e CSa (Attenzioni da approfondire) (!!) Interazione forte tra Azione e tematiche legate CSa: la relazione necessita di specifiche valutazioni in quanto l'Azione potrebbe introdurre comunque potenziali effetti problematici sul fattore. (!) Interazione debole tra Azione e tematiche legate al CSa: la relazione necessita di specifiche valutazioni per eventuali effetti problematici attesi sul fattore. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 47 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare CSa CSa01 CSa02 CSa03 CSa04 CSa05 CSa06 CSa07 CSa08 CSa09 CSa10 CSa11 OG1-OS1 – Strutturazione della rete ecologica locale. AA - IA - IA AA AA AA - - IA OG1-OS2 – Mantenimento e rafforzamento della naturalità delle zone cuscinetto. - - - - IA AA AA IA - - IA OG1-OS3 – Mantenimento e rafforzamento delle aree colturali di forte dominanza paesistica. AA - - IA - AA AA AA - IA - OG1-OS4 – Consolidamento delle relazioni, mirate alla valorizzazione dei patrimoni naturali e antropici . AA - - AA - AA AA AA - IA - OG2-OS1 - Mantenimento, dello sviluppo compatibile e della diversificazione delle attività agricole. AA IA IA - - IA AA AA - IA - OG2-OS2 - Promozione di filiere corte di produzione. - - AA AA - - IA AA - IA - OG2-OS3 - Definire forme di governo dello spazio rurale che affianchino le attività agricole tradizionali con altre complementari eco-compatibili. IA - - - - IA AA AA - IA - OG2-OS4 - Protezione e valorizzazione integrata delle diverse testimonianze del patrimonio culturale. IA - - IA - IA AA IA - ? - OG2-OS5 - Creazione di un centro Agro- Alimentare. - - - - - IA IA AA - AA - OG2-OS6 - Tutela e valorizzazione dei nuclei rurali del Marchesato. AA - - IA - IA AA AA - - - OG2-OS7 - Tutela dei sistema di canali irrigui. - AA IA - IA IA AA IA - - - OG3-OS1 - Assunzione del paesaggio come indicatore di qualità territoriale. IA - - IA - AA AA IA - AA IA OG3-OS2 - Strutturazione di un circuito turisticoculturale. - - - AA - IA IA AA - AA IA OG3-OS3 - Valorizzazione dei paesaggi naturali ed antropici. IA - - IA - IA AA AA - IA - OG3-OS4 - Qualificazione paesaggistica delle scelte di piano. IA - - IA - IA AA IA AA IA AA OG3-OS5 Riqualificazione dei tracciati rurali dell'OVS. - - - AA - - AA AA - - IA OG3-OS6 - Promozione di politiche di sviluppo che incentivino il legame tra agricoltura e territorio. IA - - - - IA IA AA - ? - OBIETTIVI SPECIFICI RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 48 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare CSa CSa01 CSa02 CSa03 CSa04 CSa05 CSa06 CSa07 CSa08 CSa09 CSa10 CSa11 - - - IA AA ? - - IA - - - - - - AA - IA - IA - IA OG4-OS3 - Conservazione e miglioramento delle condizioni di naturalità dei corsi d’acqua. IA - AA - IA AA IA - - - - OG4-OS4 - Limitazione dell’impermeabilizzazione superficiale del suolo. IA - - - - IA AA IA - - - OG4-OS5 - Interventi di rinaturalizzazione delle aree agricole abbandonate. IA - - - - AA AA AA - - - OG4-OS6 - Recupero e risanamento costiero finalizzati al contenimento e alla riduzione della criticità all’erosione dei litorali. IA - - IA AA ? IA - IA - IA OG4-OS7 - Valorizzazione della fascia territoriale dell'Area Marina Protetta compatibile con i caratteri dell'ambiente naturale. IA - - IA - AA IA IA AA ? IA OG4-OS8 - Promuovere politiche e azioni volte a diffondere forme ecologicamente sostenibili di uso civile, agricolo e produttivo e il riciclo della risorsa acqua. IA AA - IA IA AA AA - - IA - OG4-OS9 - Adozione di forme di efficienza energetica sia negli interventi di recupero che di nuova costruzione. - AA AA - - - - - IA AA IA OG4-OS10 Individuazione aree di protezione civile. - - - - AA - - - IA - - OG5-OS1 - Miglioramento e razionalizzazione della mobilità e dell’accessibilità del territorio. - - IA AA IA - - - - - - OG5-OS2 - Strutturazione e delimitazione delle aree urbane costiere come zone a traffico limitato nel periodo di maggiore flusso turistico. - - AA AA IA - - - - - IA OG5-OS3- Potenziamento dei parcheggi nelle aree urbane e individuazione di aree di scambio. - - IA AA IA - - - IA IA IA OG5-OS4 - Promozione dell’eco-mobilità e strutturazione di nuove reti per ciclisti e podisti. - - IA AA IA IA IA - AA - IA OG5-OS5 - Creazione di aree destinate a servizi di bike sharing. - - AA AA IA - - - IA IA - OBIETTIVI SPECIFICI OG4-OS1 - Messa in sicurezza degli insediamenti. OG4-OS2 - Contenere e minimizzare i rischi ambientali diffusi. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 49 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare CSa CSa01 CSa02 CSa03 CSa04 CSa05 CSa06 CSa07 CSa08 CSa09 CSa10 CSa11 IA - IA AA AA IA - - - - - OG6-OS2 - Organizzazione di aree scambio intermodale in prossimità dell’aeroporto. - - - AA IA - - - - IA - OG6-OS3 - Realizzazione di spazi per funzioni retroportuali. - - - IA - - - - AA IA IA OG6-OS4 Riorganizzazione dell’accessibilità al mare. - - - IA - ? IA - AA - IA OG6-OS5 - Potenziamento porto turistico di Le Castella. - - - AA - - - - IA AA IA OG6-OS6 - Individuazione di un’area per servizi charter areoportuali. - - - AA - - - - - AA - OG6-OS7 - Individuazione di un’area per servizi charter portuali. - - - AA - - - - AA IA - OG7-OS1 - Creazione di una rete di mobilità lenta che permetta una fruizione slow del territorio. - - AA AA - AA AA IA - - - OG7-OS2 Riqualificazione della sentieristica rurale. - - - AA - IA AA AA - - - OG8-OS1 - Promozione di mobility manager. - - - AA - - - - - IA - OG8-OS2 - Promozione di carpooling. - - - AA - - - - - IA - OG9-OS1 - Miglioramento della qualità urbana e ambientale degli insediamenti. IA AA IA IA - - - - AA IA AA OG9-OS2 - Offerta differenziata di servizi per ambiti territoriali. - IA - IA - IA IA - IA AA - OG9-OS3 - Potenziamento dei servizi esistenti e specializzazione funzionale. - IA - - - IA - - IA AA - OG9-OS4 - Rafforzamento delle relazioni funzionali tra i centri urbani. - - IA AA - - IA - IA - IA OG10-OS1 Contenimento di consumo di nuovo suolo. AA IA IA - IA IA AA AA AA IA AA OG10-OS2 Completamento e qualificazione del territorio urbanizzato. ? - IA IA - - - IA AA - IA OG10-OS3 - Qualificazione e ridefinizione delle fasce di bordo dell'urbanizzato. IA IA - IA - - - IA AA - IA OBIETTIVI SPECIFICI OG6-OS1 Riqualificazione e protezione delle fasce di rispetto della SS 106. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 50 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare CSa CSa01 CSa02 CSa03 CSa04 CSa05 CSa06 CSa07 CSa08 CSa09 CSa10 CSa11 AA AA IA - - - IA - AA - AA OG10-OS5 Valorizzazione dei centri storici. - - - - - - AA - AA IA AA OG10-OS6 - Promozione di politiche e azioni che rispondano alla domanda di abitazioni diversificata nei comuni. - - - - - - - - AA IA AA OG11-OS1 Valorizzazione del patrimonio storicoculturale. - - - IA - IA AA - - AA - OG11-OS2 Completamento e consolidamento delle parti recenti degli insediamenti urbani. IA - IA IA - - - IA IA - AA OG11-OS3 - Promozione di una offerta integrata delle risorse del territorio. IA - - AA - IA AA IA AA AA IA OG11-OS4 Destagionalizzazione dei turismi stagionali. - - - IA - IA AA IA IA - AA OG11-OS5 - Assicurare le necessarie condizioni urbanistiche e funzionali nelle aree retro portuali. - - - AA - - - - AA IA AA OG12-OS1 Contenimento e limitazione dello sprawl nell’ambito rurale. AA - - - - IA IA AA - - - OG12-OS2 Rafforzamento dei nuclei rurali esistenti. - - ? IA - IA IA - - IA - OG12-OS3 - Distribuzione nel territorio di efficienti spazi e attrezzature. - - - - IA - - - AA - AA OBIETTIVI SPECIFICI OG10-OS4 - Riuso del patrimonio edilizio pubblico. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 51 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare Esiti dell'analisi di coerenza e orientamenti suggeriti L'analisi di coerenza evidenzia il buon grado di integrazione delle questioni ambientali del DP. Non si sono rivelate incoerenze né aspetti di potenziale problematicità. Per ogni incrocio, tra criterio di sostenibilità e obiettivo del DP, risultato incerto (?) si propongono i seguenti suggerimenti: Obiettivo di DP Criterio di sostenibilità OG2-OS4 Protezione e valorizzazione integrata delle diverse testimonianze del patrimonio culturale. OG3-OS6 Promozione di politiche di sviluppo che incentivino il legame tra agricoltura e territorio. OG4-OS7 Valorizzazione della fascia territoriale dell'Area Marina Protetta compatibile con i caratteri dell'ambiente naturale. CSa10 Migliorare la struttura economica. Causa di incertezza (?) e suggerimenti E' necessario individuare percorsi e politiche certe rivolte alla promozione del ricco patrimonio storico-culturale ed ambientale presente sul territorio in modo da trasformarlo in opportunità economica. Le previsioni, pur se ambiziose, del PSC necessitano però di un'implementazione di strumenti e strutture sovracomunali fondamentali per azioni di sviluppo integrato e una seria ricaduta economica di tale obiettivo. Obiettivo di DP Criterio di sostenibilità OG4-OS1 Messa in sicurezza degli insediamenti. OG4-OS6 Recupero e risanamento costiero finalizzati al contenimento e alla riduzione della criticità all’erosione dei litorali. CSa06 Tutelare la biodiversità e sviluppare i servizi ecosistemici a livello locale. Causa di incertezza (?) e suggerimenti E' importante riconoscere la struttura ecosistemica esistente, incrementare la qualità degli elementi naturali e la salvaguardia della loro continuità anche attraverso opere di deframmentazione. Obiettivo di DP Criterio di sostenibilità OG6-OS4 Riorganizzazione dell’accessibilità al mare. OG12-OS2 Rafforzamento dei nuclei rurali esistenti. CSa03 Ridurre le immissioni/emissioni di inquinanti nell'ambiente. CSa06 Tutelare la biodiversità e sviluppare i servizi ecosistemici a livello locale. Causa di incertezza (?) e suggerimenti Bisogna prestare particolare attenzione, anche attraverso una riorganizzazione degli accessi al mare, ad una eccessiva fruizione antropica della fascia costiera. Inoltre è da considerare l'inquinamento delle acque in corrispondenza delle zone a più alto sfruttamento agricolo, in quanto esistono nel territorio di Isola di Capo Rizzuto aree vulnerabili da nitrati di origine agricola e da prodotti fitosanitari. Obiettivo di DP Criterio di sostenibilità OG10-OS2 Completamento e qualificazione del territorio urbanizzato. CSa01 Contenere il consumo di suolo di spazi aperti Causa di incertezza (?) e suggerimenti A causa dell'elevata frammentazione dell'abitato tale obiettivo potrebbe rilevarsi, nella sua mera applicazione, in contrasto con il principio di limitazione del consumo di suolo. E' opportuno, quindi, ridefinire i limiti precisi dell'urbanizzato per individuarne la sua futura forma evitando operazioni di annessione urbana a priori. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 52 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare 6.1.2 Coerenza con il quadro programmatico comunitario e pianificatorio Per il PSC i punti delle Direttive programmatiche si configurano come opportunità per attuare uno sviluppo sostenibile del territorio e dei sistemi ad essi annessi; il quadro degli obiettivi e delle azioni del PSC trovano piena coerenza per ogni obiettivo tematico fissato dalle stesse Direttive programmatiche. I riferimenti per misurare e delineare le linee di azione previste dal PSC sono riscontrabili nel quadro degli obiettivi prioritari del QTR/P e del Piano Territoriale di Coordinamento della provincia di Crotone. RISORSE QTR/P OBIETTIVI SPECIFICI QTR/P Contrastare il processo di formazione di un fronte urbano costiero unico. Promuovere il miglioramento dell'offerta di ricettività turistica. Valorizzare le aree costiere non compromesse. La Costa: riqualificazione e valorizzazione degli ambiti costieri e marini Favorire la rigenerazione ambientale destinando a verde gli spazi costieri ancora non edificati. Migliorare la sicurezza ambientale. INTERVENTI QTR/P Riqualificazione di quanto è stato già compromesso attraverso norme che impediscano ulteriori processi di edificazione costiera. Riqualificazione dei water-front del litorale costiero regionale. Adeguamento dei servizi e delle attività complementari. Recupero e riqualificazione dei corsi d'acqua ed in particolare delle foci. Realizzazione di nuovi insediamenti a sviluppo sostenibile. Incentivi per uso sostenibile della risorsa idrica nelle attività turistiche. Valorizzare le peculiarità naturali e paesaggistiche degli ambiti fluviali e ripristino dei caratteri di naturalità degli alvei. Potenziare il ruolo strutturale di connettività ambientale della rete fluviale. Le fiumare e i corsi d'acqua: riqualificazione e valorizzazione Valorizzare il sistema di beni e opere di carattere storico insediativo e testimoniale. Valorizzare il sistema di beni ed opere di carattere storico insediativo e testimoniale. Valorizzare gli aspetti del sistema della rete fluviale e lacustre. Favorire l'integrazione dei processi di rinaturalizzazione dell'ambiente. Individuazione dei corsi d'acqua a valenza paesaggistica. Creazione di corridoi di connessione ambientale. Realizzazione di Parchi fluviali. Tutela delle specifiche connotazioni vegetazionali e degli specifici caratteri geomorfologici. OBIETTIVO GENERALE PSC OG1 TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI. OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICOCULTURALE. OG4 MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI. OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO. OG10 CONTENIMENTO DELL’ USO DI SUOLO. OG1 TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI. OG4 MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI. Riqualificazione delle sponde fluviali. Riqualificazione e rinaturalizzazione delle foci e delle aree di golena. Ripristino e salvaguardia di ambienti umidi con finalità multi obiettivo. Potenziamento delle pratiche agronomiche a basso consumo idrico e della multifunzionalità agricola. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 53 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare RISORSE QTR/P OBIETTIVI SPECIFICI QTR/P INTERVENTI QTR/P OBIETTIVO GENERALE PSC Rafforzare la cultura della pianificazione e della programmazione. Rafforzamento degli istituti della pianificazione e della programmazione. OG4 MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI. Favorire la formazione di cittàterritori multicentrici. Creazione di reti comunali per la realizzazione e gestione dei servizi pubblici Garantire il mantenimento degli standard minimi per l'accesso ai servizi sociali, sanitari e amministrativi. Migliorare la qualità dei servizi potenziando il sistema delle aree verdi urbane. I Centri urbani Promuovere la riqualificazione dell'ambiente costruito. Sostenere la riorganizzazione dell'assetto urbanistico. Contrastare l'esclusione sociale degli abitanti attraverso la previsione di una molteplicità di funzioni. Realizzazione di sistemi di mobilità sostenibile. Rigenerazione dei centri urbani ed in particolare delle aree urbane degradate. Tutela, recupero e valorizzazione dei centri storici. OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITÀ LOCALE. OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI. OG11 RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI. Recupero fisico e sociale degli insediamenti degradati. Miglioramento della qualità diffusa. Bonifica e riconversione delle aree industriali dismesse e delle aree degradate non recuperabili. Risanare l'ambiente urbano mediante la previsione di infrastrutture ecologiche. Promuovere la sostenibilità ambientale attraverso la prevenzione e la mitigazione dei rischi. Tutelare e salvaguardare i beni paesaggistici regionali. Migliorare la qualità urbana ed edilizia dei tessuti storici. I Beni culturali Promuovere il recupero fisico e funzionale dei centri storici perché possano essere utilizzati per necessità abitative e/o turistiche. Creazione di un sistema regionale di Parchi-Museo del Territorio e del Paesaggio. Creazione della Rete dei Parchi archeologici della Calabria. Creazione della rete dei percorsi storici della Calabria. OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICOCULTURALE OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITÀ LOCALE Favorire l'integrazione degli interventi di valorizzazione dei beni culturali nell'ambito di processi di sviluppo locale. OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO Migliorare la fruizione dei beni culturali attraverso il miglioramento dell'accessibilità. OG11 RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI Potenziare i grandi attrattori culturali e turistici regionali. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 54 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare RISORSE QTR/P OBIETTIVI SPECIFICI QTR/P INTERVENTI QTR/P OBIETTIVO GENERALE PSC Implementare un progetto strategico per il porto di Gioia Tauro. Creazione della Piattaforma OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITÀ LOCALE. Potenziare la rete logistica regionale. Riqualificare e rilanciare il sistema portuale calabrese. Migliorare i sistemi e le reti infrastrutturali. Migliorare l'accessibilità del territorio regionale. Le infrastrutture, le reti e l'accessibilità Rapportare infrastrutture e territorio e tutelare le esigenze delle aree deboli. Completamento e miglioramento dell'Area Industriale a ridosso del porto di Gioia Tauro. Creazione della Rete dei Porti del Mediterraneo. Realizzazione di sistemi di mobilità lenta. Realizzazione/completamento dei corridoi plurimodali strategici. Realizzazione del Ponte sullo Stretto. Riorganizzazione del sistema di trasporto passeggeri lungo la direttrice ionica e adeguamento della SS 106 ionica. Implementazione di servizi di trasporto specifici per la popolazione residente e per la promozione e la fruizione dell'offerta turistica. Miglioramento dell'accessibilità delle aree interne. OG6 RIAMMAGLIAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLE RETE VIARIA D'AREA VASTA. OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO. OG8 PROMOZIONE DELL'ECOMOBILITA' OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI. OG11 RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 55 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare ASSI STRATEGICI PTCP AZIONI PTCP OBIETTIVO GENERALE PSC Stabilizzazione delle frane. OG1 TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI. Limitare le azioni antropiche. Rinaturalizzare gli alvei dei fiumi. SICUREZZA Ricostituzione delle portate dei torrenti. Limitare l'erosione della costa. Ridurre il rischio idrogeologico OG10 CONTENIMENTO DELL'USO DEL SUOLO. Adeguamento, riqualificazione e potenziamento dell'infrastruttura ferroviaria esistente. OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITA' LOCALE. Adeguamento, riqualificazione dell'infrastruttura viaria SS 106. ACCESSIBILITA' AL TERRITORIO E NEL TERRITORIO OG4 MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI. Nuovi tratti sulla SS 106. Riqualificazione e potenziamento dell'infrastruttura viaria SS 107. Adeguamento, riqualificazione e potenziamento dei porti della provincia. OG6 RIAMMAGLIAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLE RETE VIARIA D'AREA VASTA. OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI. Le vie del mare. Aree intermodali. Linee per una Rete Ecologica. Logica di gestione delle aree SIC e ZPS. Valorizzazione della Riserva Marina Capo Rizzuto. Riverbero e benefici della Riserva Marina nel territorio. Azioni di tutela dell'ambiente montano. AMBIENTE COME RISORSA STRATEGICA Rinaturalizzazione dei corsi d'acqua, delle foci e delle aree dunali. Ripristino di aree per attività estrattive e politica per le concessioni. OG1 TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI. OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE. OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO. OG8 PROMOZIONE DELL'ECOMOBILITA'. Rafforzare gli strumenti di gestione per le risorse idriche. La costa come elemento naturale di attrazione. Bonifica dei siti inquinati. Valorizzazione dei geositi. Costituzione del distretto energetico. Piano di sviluppo per il risanamento urbano. Valorizzazione dei beni culturali. Turismo ambientale e culturale di qualità. Salvaguardia identità culturali. TURISMO AMBIENTALE E CULTURALE DI QUALITA' OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI OG10 CONTENIMENTO DELL'USO DEL SUOLO. OG11 RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 56 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare ASSI STRATEGICI PTCP AZIONI PTCP OBIETTIVO GENERALE PSC Valorizzazione delle colture di pregio. OG2 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE. Potenziamento del legame scuola-territorio. Creazione di eco-musei. INNOVAZIONE DEL SISTEMA PRODUTTIVO AGRO ALIMENTARE Filiera agro-energetica. Agricoltura e parco. Creazione del distretto biologico. Osservatorio agrituristico. PUNTARE SU: Produzioni e servizi di valore aggiunto. INNOVAZIONE TECNOLOGICA NEI SETTORI DELL'ENERGIA E DELLA CULTURA Settori della tecnologia dell'informazione. OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE. OG12 SVILUPPO DELLE POTENZIALITA' INTRINSICHE DEGLI INSEDIAMENTI IN AMBITO RURALE. OG8 PROMOZIONE DELL'ECOMOBILITA'. OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI. Ricerca e sviluppo di energie a basso impatto ambientale. Innovazione nella formazione professionale. Creazione di un'Agenzia Territoriale per l'energia. Rispetto al PAI (Piano di Assetto Idrogeologico) il PSC recepisce i vincoli alle attività di trasformazione del territorio e le misure di salvaguardia in relazione ai livelli di intensità di rischio e di pericolosità associati alle tre categorie di rischio (frana, idraulico, erosione costiera). Il territorio di Isola di Capo Rizzuto non presenta condizioni di dissesto diffuso, mentre significativo risulta il fenomeno dell'erosione della costa che merita approfondimenti e studi per una maggiore comprensione. Il rischio di inondazione è cartografato in corrispondenza del torrente Vorga, Bonnacci e Scierra. Rispetto al Piano di Gestione dei siti Natura 2000 della Provincia di Crotone il PSC recepisce le misure regolamentari, amministrative e contrattuali del Piano relativamente ai SIC presenti nel territorio oggetto di piano. Rispetto al Piano Energetico Ambientale Regionale, il PSC recepisce le indicazioni del Piano di settore sovraordinato, prevedendo specifiche azioni nel REU Regolamento Edilizio ed Urbanistico per il contenimento dei consumi e per la realizzazione di interventi ecocompatibili. Rispetto al Piano di Tutela delle acque, il PSC recepisce gli indirizzi del Piano settoriale, introducendo nel quadro complessivo dei propri obiettivi ed azioni correlate, specifiche Azioni di salvaguardia e miglioramento della qualità dell'ambiente idrico. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 57 - PIANO STRUTTURALE COMUNALE di ISOLA DI CAPO RIZZUTO Documento Preliminare 6.2 Preliminare Coerenza interna del Piano Per l'analisi di coerenza interna si sono utilizzate matrici di incrocio tra gli Obiettivi Specifici e gli Obiettivi Generali del DP PSC per verificarne il grado di interazione. Per la valutazione si è assunta la seguente legenda esemplificativa. Per ogni Azione di DP viene attribuito un livello qualitativo di interazione con gli obiettivi specifici di Piano. (++) Interazione potenzialmente positiva. (+) Interazione positiva, ma parziale; la relazione richiede nelle successive sedi valutative un approfondimento specifico in virtù della potenziale induzione di fattori di problematicità sui sistemi ambientali assunti. (-) Interazione potenzialmente problematica. ? Interazione da verificare nelle successive fasi del processo. Interazione indifferente La matrice che segue ha evidenziato un'attente e sostanziale coerenza d'insieme tra gli Obiettivi e le Azioni proposte dal Piano. In particolare si evidenzia un'interrelazione tra obiettivi diversi all'interno del Piano medesimo che si sostanzia nelle due grandi tematiche complementari: una orientata alla tutela e valorizzazione paesaggistica in cui acquistano un ruolo importante i beni culturali, ma anche le aree semi-naturali e rurali; l'altra orientata alla riorganizzazione dell'assetto urbanistico, sia dal punto di vista spaziale che funzionale, generata da una ormai cronica obsolescenza della vigente strumentazione urbanistica che non ha saputo far fronte alle diverse esigenze della popolazione di Isola di Capo Rizzuto. RAPPORTO AMBIENTALE PRELIMINARE (Regolamento Regionale n. 3 del 4/10/2008 e s.m.i. ) - 58 - MATRICE DI COERENZA INTERNA OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI OG1 TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI OG2 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE OG4 MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI (++) (++) (++) ? (++) (++) OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITÀ LOCALE OG6 RIAMMAGLIAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE DI MOBILITA’ D’AREA VASTA OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO OG8 PROMOZIONE DELL’ECOMOBILITA’ (+) (+) OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI OG10 CONTENIMENTO DELL’ USO DI SUOLO OG11 RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI OG12 SVILUPPO DELLE POTENZIALITÀ INTRINSECHE DEGLI INSEDIAMENTI IN AMBITO RURALE (++) ? (++) (++) ? OG1-OS1 Strutturazione della rete ecologica locale. OG1-OS2 Mantenimento e rafforzamento della naturalità delle zone cuscinetto. ? ? (+) OG1-OS3 Mantenimento e rafforzamento delle aree colturali di forte dominanza paesistica. OG1-OS4 – Consolidamento delle relazioni, mirate alla valorizzazione dei patrimoni naturali e antropici e alla fruizione del patrimonio ambientale e paesaggistico (++) (++) (++) ? (++) ? (++) (++) OG2-OS1 Mantenimento,dello sviluppo compatibile e della diversificazione delle attività agricole in riferimento alle vocazioni del territorio rurale (++) (++) OG2-OS2 - Promozione di filiere corte di produzione (++) (++) OG2-OS3 - Definire forme di governo dello spazio rurale che affianchino le attività agricole tradizionali con altre complementari ecocompatibili (++) (++) OG2-OS4 - Protezione e valorizzazione integrata delle diverse testimonianze del patrimonio culturale (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) ? (++) (++) (++) (++) ? (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) ? OG2-OS5 - Creazione di un centro AgroAlimentare OG2-OS6 - Tutela e valorizzazione dei nuclei rurali del Marchesato presenti sul territorio di Isola di C. R OG2-OS7 - Tutela del sistema di canali irrigui (++) OG3-OS1 - Assunzione del paesaggio come indicatore di qualità territoriale (++) (++) (++) ? (++) (+) (++) (++) OG3-OS2 - Strutturazione di un circuito turisticoculturale ? (++) (++) OG3-OS3 - Valorizzazione dei paesaggi naturali ed antropici (++) (++) (++) ? OG3-OS4 - Qualificazione paesaggistica delle scelte di piano (++) (++) (++) ? OG3-OS5 Riqualificazione dei tracciati rurali dell'OVS (++) (++) (++) OG3-OS6 - Promozione di politiche di sviluppo che incentivino il legame tra agricoltura e territorio (++) (++) (++) (+) ? (+) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) ? (++) (++) ? (++) (++) (++) (++) OBIETTIVI GENERALI OG1 TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI OG2 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE ? OG4-OS2 - Contenere e minimizzare i rischi ambientali diffusi (++) OG4-OS3 Conservazione e miglioramento delle condizioni di naturalità dei corsi d’acqua (++) OG4-OS4 - Limitazione dell’impermeabilizzazione superficiale del suolo (++) OBIETTIVI SPECIFICI OG4-OS1 - Messa in sicurezza degli insediamenti OG4-OS5 - Interventi di rinaturalizzazione delle aree abbandonate dall’agricoltura OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE OG4 MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITÀ LOCALE (++) (++) (++) ? (++) (++) (++) OG4-OS7 - Valorizzazione della fascia territoriale dell'Area Marina Protetta compatibile con i caratteri dell'ambiente naturale (++) OG4-OS8 - Promuovere politiche e azioni volte a diffondere forme ecologicamente sostenibili di uso civile, agricolo e produttivo e il riciclo della risorsa acqua OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO OG8 PROMOZIONE DELL’ECOMOBILITA’ ? OG12 SVILUPPO DELLE POTENZIALITÀ INTRINSECHE DEGLI INSEDIAMENTI IN AMBITO RURALE ? (+) ? (++) (++) (++) (++) (+) (+) (++) (+) (+) ? (++) OG5-OS3- Potenziamento dei parcheggi nelle aree urbane e individuazione di aree di scambio (++) (++) (+) (++) OG6-OS1 Riqualificazione e protezione delle fasce di rispetto della SS. 106 (+) (++) (+) (++) (++) (++) (++) (++) (+) (+) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (+) (++) (++) (++) OG6-OS2 Organizzazione di aree scambio intermodale in prossimità dell’aeroporto (++) (+) (++) (++) (+) (++) (++) OG5-OS2 - Strutturazione e delimitazione delle aree urbane costiere come zone a traffico limitato nel periodo di maggiore flusso turistico (Capo Rizzuto, Le Castella) OG6-OS3 - Realizzazione di spazi per funzioni retroportuali (+) (++) (+) OG5-OS5 - Creazione di aree destinate a servizi di bike sharing OG11 RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI (++) OG5-OS1 - Miglioramento e razionalizzazione della mobilità e dell’accessibilità del territorio OG5-OS4 - Promozione dell’eco-mobilità e strutturazione di nuove reti per ciclisti e podisti OG10 CONTENIMENTO DELL’ USO DI SUOLO (++) OG4-OS9 - Adozione di forme di efficienza energetica sia negli interventi di recupero che di nuova costruzione OG4-OS10 Individuazione aree di protezione civile OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI (++) (++) OG4-OS6 - Recupero e risanamento costiero finalizzati al contenimento e alla riduzione della criticità all’erosione dei litorali OG6 RIAMMAGLIAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE DI MOBILITA’ D’AREA VASTA (++) (+) (++) ? (+) (++) (+) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) ? (++) OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI OG6-OS4 Riorganizzazione dell’accessibilità al mare OG1 TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI OG2 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE ? OG6-OS5 Potenziamento porto turistico di Le Castella OG4 MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITÀ LOCALE ? (++) (++) OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO (++) (++) (++) (+) (++) (++) (++) (++) OG7-OS1 - Creazione di una rete di mobilità lenta che permetta una fruizione slow del territorio (++) (++) (++) (++) OG7-OS2 Riqualificazione della sentieristica rurale volta a favorire la fruizione di percorsi e luoghi di grande valore paesaggistico (++) (++) (++) (++) (++) (++) OG8-OS1 - Promozione di mobility manager OG8-OS2 - Promozione di carpooling (++) OG9-OS1 - Miglioramento della qualità urbana e ambientale degli insediamenti (++) OG8 PROMOZIONE DELL’ECOMOBILITA’ OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI OG10 CONTENIMENTO DELL’ USO DI SUOLO OG11 RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI (++) (++) OG6-OS6 Individuazione di un’area per servizi charter aeroportuali OG6-OS7 Individuazione di un’area per servizi charter portuali OG6 RIAMMAGLIAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE DI MOBILITA’ D’AREA VASTA (++) (++) (++) (++) (++) (++) ? (+) (+) (++) (++) (++) (++) (++) (++) OG9-OS2 - Offerta differenziata di servizi per ambiti territoriali (+) (++) (++) (++) OG9-OS3 Potenziamento dei servizi esistenti e specializzazione funzionale (+) (++) (++) (++) (++) (++) OG9-OS4 Rafforzamento delle relazioni funzionali tra i centri urbani (++) OG10-OS1 Contenimento di consumo di nuovo suolo attraverso l’individuazione di piccole aree interstiziali, come aree di trasformazione (++) OG10-OS2 Completamento e qualificazione del territorio urbanizzato (++) (++) (++) (++) (+) (++) OG10-OS3 Qualificazione e ridefinizione delle fasce di bordo del territorio urbanizzato (++) (+) (++) OG10-OS4 - Riuso del patrimonio edilizio pubblico (++) (++) (++) OG10-OS5 Valorizzazione dei centri storici OG10-OS6 - Promozione di politiche e azioni che rispondano alla domanda di abitazioni diversificata nei comuni (++) (++) (++) (++) (++) (+) (++) (++) (++) OG12 SVILUPPO DELLE POTENZIALITÀ INTRINSECHE DEGLI INSEDIAMENTI IN AMBITO RURALE OBIETTIVI GENERALI OBIETTIVI SPECIFICI OG1 TUTELA E VALORIZZAZIONE AMBIENTALE E DEGLI ECOSISTEMI SENSIBILI OG11-OS1 Valorizzazione del patrimonio storicoculturale OG2 TUTELA E VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO RURALE OG3 TUTELA E VALORIZZAZIONE PAESAGGISTICA E STORICO-CULTURALE (+) (++) OG4 MITIGAZIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI AMBIENTALI (++) (++) (++) OG8 PROMOZIONE DELL’ECOMOBILITA’ (++) OG12-OS1 Contenimento e limitazione dello sprawl nell’ambito rurale (++) OG11 RIORDINO MORFOLOGICO DEGLI INSEDIAMENTI (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (++) (+) OG12 SVILUPPO DELLE POTENZIALITÀ INTRINSECHE DEGLI INSEDIAMENTI IN AMBITO RURALE (++) (+) (++) (+) OG10 CONTENIMENTO DELL’ USO DI SUOLO (++) (++) (++) OG9 STRUTTURAZIONE DI UNA RETE DI SERVIZI (++) (++) OG11-OS5 - Assicurare le necessarie condizioni urbanistiche e funzionali nelle aree retro portuali OG12-OS3 Distribuzione nel territorio di efficienti spazi e attrezzature OG7 COSTRUZIONE DI ITINERARI DEL PAESAGGIO (++) OG11-OS3 - Promozione di una offerta integrata delle risorse del territorio OG12-OS2 Rafforzamento dei nuclei rurali esistenti da specializzare con funzioni legate alla conduzione dei fondi agricoli OG6 RIAMMAGLIAMENTO, RIQUALIFICAZIONE E IMPLEMENTAZIONE DELLA RETE DI MOBILITA’ D’AREA VASTA (+) OG11-OS2 Completamento e consolidamento delle parti recenti degli insediamenti urbani OG11-OS4 Destagionalizzazione dei turismi stagionali OG5 STRUTTURAZIONE DELLA RETE DI MOBILITÀ LOCALE (++) (++) (++) ? (++) (++) (++) (++) (++) (++)