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primo - Faracididattica
La politica degli approvvigionamenti Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Premessa Gli approvvigionamenti sono strettamente collegati alla programmazione delle produzione (MRP-MRPII) Possono dare un significativo contributo al vantaggio competitivo dell’impresa E’ in crescita l’importanza degli approvvigionamenti in termini di incidenza sul fatturato Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Qual è l’incidenza % dei costi degli acquisti sul fatturato delle imprese italiane? Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Ricerca Mediobanca su 2010 imprese italiane In media il 79,69% Tra il 73,44 (legno e mobili) e l’89,44% (carta) Tessile/Abbigliamento 83/81% Alimentare 85% Elettronico/elettrodomestici 78/83% Chimico/Fibre 86/87% Meccanico 86% Pelle e cuoio 86% Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Fenomeni che interessano gli approvvigionamenti - Incremento dei costi dell’energia e delle commodities - Crescente ricorso all’esterno non solo per le materie - Internazionalizzazione delle fonti - Sviluppo delle tecnologie ICT applicate Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Le principali decisioni della politica degli approvvigionamenti Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 IL PROCESSO Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Politica degli approvvigionamenti a) Scelta del numero di fornitori b) Tecnica di dimensionamento dei lotti d’acquisto c) Organizzazione della catena di fornitura (supply chain management) Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 In prospettiva strategica Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 La politica degli approvvigionamenti Kraljic ha creato uno strumento di classificazione degli articoli da approvvigionare , che consente di suddividere i materiali di acquisto in quattro classi, sulla base di: Rischiosità(complessità) e Importanza Tecnica Tecnica Industriale Industriale ee Commerciale Commerciale 09/2010 07/08 La matrice di Kraljic RISCHIOSITA’ IMPORTANZA BASSA ALTA BASSA ALTA Acquisti di leva: enfasi sulla redditività (negoziazione, potere contrattuale, volumi, fluidità dei flussi) Acquisti strategici: enfasi sulla disponibilità nel lungo termine (garanzia approvvigionamento, alleanze, previsione domanda) Acquisti non critici: enfasi sull’efficienza (acquisti poco significativi) Acquisti colli di bottiglia: enfasi sulla stabilità dei rifornimenti (garanzia di approvvigionamenti, contratti a lungo termine, scorte di sicurezza) Tecnica Tecnica Industriale Industriale ee Commerciale Commerciale 09/2010 07/08 Descrizione sezioni Le quattro classi di articoli si differenziano per le seguenti caratteristiche: • le prestazioni sulle quali misurare l’efficacia e l’efficienza del rifornimento • la tipologia della fonte di approvvigionamento (se unica, se locale o globale, se consolidata o saltuaria) • l’orizzonte temporale da considerare nella pianificazione della fornitura (fornitura di breve periodo, di medio periodo o di lungo periodo) • la tipologia dell’articolo, ovvero se è un materiale comune (chiamato anche commodity) o se è un articolo specifico • il livello dell’offerta (se abbondante o scarso) • la responsabilità, ovvero l’autorità che prende decisioni in merito alla gestione del rifornimento Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Applicazione Molte imprese stanno passando da un’ottica di gestione degli acquisti ad un’ottica di gestione strategica degli approvvigionamenti delle attività di acquisto. • Ducati Motors gestisce i gruppi di fornitori grazie alle matrice: - 35% acquisti strategici (telai, centraline elettroniche, impianti frenanti, quadri di bordo); - Acquisti leva (radiatori, pneumatici, impianti lettrici, stampati); - Acquisti colli di bottiglia (bielle in titanio, valvole); - Acquisti non critici (minuterie, guarnizioni oli e cavi). Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Un esempio Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Politica degli approvvigionamenti: la scelta del numero di fornitori Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Quella del fornitore unico è la politica più efficace nella gestione della qualità per via degli elevati costi di setup del rapporto, nonché di progettazione del prodotto e monitoraggio dei risultati, improponibili in caso di multiple-sourcing Quella del fornitore multiplo è la politica più efficace nella gestione dei costi di approvvigionamento sempre più rilevanti per via dell’incremento dei costi dell’energia/commodities nonché per effetto del crescente ricorso all’esterno Tecnica Tecnica Industriale Industriale ee Commerciale Commerciale 09/2010 07/08 Uno o più fornitori Nell’ipotesi che l’impresa abbia la possibilità di scegliere fra più fornitori: - valutazione dei rischi (reciproci) legati al rapporto univoco - valutazione dei costi e dell’importanza della fornitura Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Rischi di cliente e fornitore nel caso di fornitore unico • Per il Cliente: eccessiva dipendenza dalla capacità di fornitura ed innovativa del fornitore e quindi effetto lock-in • Per il Fornitore: barriere all’uscita per investimenti specifici che ne indeboliscono il potere contrattuale ….a contrario per più fornitori… Tecnica Tecnica Industriale Industriale ee Commerciale Commerciale 09/2010 07/08 I 3 tipi di costo che influenzano il rapporto di fornitura • Costi di avvio (setup) e sostituzione (switching): sono i costi che vanno perduti come sunk cost a fine rapporto, e da sostenere per crearne uno nuovo - fissi • Costi di coordinamento o negoziazione (ad es. monitoraggio qualità, di modificazione del contratto, etc.) - variabili • Costi opportunità (dovuti all’incapacità del fornitore di dare una performance adeguata; ad es. costi da mancata innovazione) - variabili Tecnica Tecnica Industriale Industriale ee Commerciale Commerciale 09/2010 07/08 Il modello di Parallel Sourcing • I fornitori sono simili tra loro in capacità, competenze e tecnologie utilizzate: se uno di essi non arriva alla performance promessa l’altro lo sostituisce • Combina i vantaggi del fornitore unico (impegno nel lungo termine) con quelli del multiple sourcing (concorrenza come leva per incentivare efficienza ed innovazione) Tecnica Tecnica Industriale Industriale ee Commerciale Commerciale 09/2010 07/08 Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 I DRIVER DELLA RELAZIONE • • • • • • collaborazione di lungo periodo trasparenza e conoscenza reciproca integrazione dei know - how pianificazione e controllo delle performance orientamento al miglioramento Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 UN APPROCCIO EVOLUTO Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 ORGANIZZAZIONE E PERFORMANCE Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 La gerarchizzazione dei fornitori • Creazione di fornitori di primo e secondo livello • I fornitori di secondo livello non hanno contatti con l’impresa ma solo con i fornitori di primo livello • Ai fornitori primari si concedono partecipazioni azionarie onde incentivare e ottenere rapporti duraturi e di cooperazione • Ai fornitori al di sotto del secondo livello si assegnano compiti operativi Tecnica Tecnica Industriale Industriale ee Commerciale Commerciale 09/2010 07/08 Modello tradizionale Impresa cliente Tecnica Tecnica Industriale Industriale ee Commerciale Commerciale 09/2010 07/08 Modello evoluto Impresa cliente Fornitori di primo livello Fornitori di secondo livello Tecnica Tecnica Industriale Industriale ee Commerciale Commerciale 09/2010 07/08 Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Il processo decisionale Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Politica degli approvvigionamenti: la tecnica di dimensionamento dei lotti d’acquisto Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Lotti d’acquisto Le tecniche a disposizione sono: - Lot-for-lot - Lotto economico - Costo totale minimo - Costo unitario minimo Tutte le tecniche cercano di gestire il trade-off tra: COSTI DI ORDINAZIONE E COSTI DI MANTENIMENTO Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Lot4Lot - Pianifica gli ordini in base al fabbisogno netto (v. MRP) - Non mantiene scorte per i periodi futuri - Minimizza i costi di mantenimento Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Lotto Economico d’Acquisto Determina la quantità che minimizza il costo totale di gestione delle scorte (costo di ordinazione + costo di mantenimento) LEA = 2 DS H D: fabbisogno complessivo nell’unità di tempo S: costo di ordinazione H: costo di mantenimento nell’unità di tempo Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Costo totale minimo - Confronta i costi di mantenimento e di ordinazione per lotti da acquistare di dimensioni diverse - Si sceglie il lotto che genera costi di mantenimento e di ordinazione simili Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Costo unitario minimo - Come la precedente mette a confronto i costi di mantenimento e di ordinazione per lotti di dimensioni diverse - Poi divide il costo totale (mantenimento+ordinazione) per le quantità acquistate e sceglie il lotto che minimizza il costo unitario Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010 Dati necessari per il calcolo di convenienza - Costo d’acquisto singolo prodotto - Costo di ordinazione - Costo di mantenimento - Fabbisogno nell’unità di tempo Tecnica Industriale e Commerciale 09/2010