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Intervento Dott.ssa Ines Tollemeto

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Intervento Dott.ssa Ines Tollemeto
insieme degli atti medici, finalizzati alla
tutela dello stato di salute e sicurezza dei
lavoratori, in relazione all'ambiente di
lavoro, ai fattori di rischio professionali
e alle modalità di svolgimento dell'attività
lavorativa;
La vera prevenzione, anche delle malattie
professionali, si fa con la
PREVENZIONE PRIMARIA
che è l’insieme delle misure tecniche,
organizzative e procedurali in grado di
evitare o ridurre il contatto dei lavoratori
con i fattori di rischio presenti
nell’ambiente di lavoro
E’ a questo punto che interviene la
PREVENZIONE SECONDARIA
cioè la
SORVEGLIANZA SANITARIA
La sorveglianza sanitaria ci consente quindi di
individuare i soggetti ipersuscettibili
all’azione dei fattori di rischio presenti in
quella specifica mansione
Consente perciò al medico competente di
dire se il soggetto è IDONEO a quella
specifica mansione che espone a quei
precisi fattori di rischio
TUTTI I LAVORATORI ESPOSTI A RISCHIO
Chi è il lavoratore?
La persona che, indipendentemente dalla
tipologia contrattuale, svolge un’attività
lavorativa nell’ambito dell’organizzazione di un
datore di lavoro pubblico o privato, con o senza
retribuzione, anche solo al fine di apprendere un
mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli
addetti ai servizi domestici e familiari.
Consente di evitare
l’esposizione o
proteggere
maggiormente con la
visita preventiva
(all’assunzione) chi ha
una riconosciuta
patologia o debolezza di
un organo o apparato.
Consente di individuare
i soggetti
ipersuscettibili attraverso
le visite periodiche
(più o meno ravvicinate)
Decreto L.vo n. 532 del 1999: lavoratore
notturno
Introdotte per la prima volta nel nostro
ordinamento la figura del lavoratore
notturno e la nozione di lavoro notturno in
precedenza non disciplinata
Il lavoro notturno era regolato soprattutto dai
contratti collettivi
8
Periodo notturno:
periodo di almeno 7 ore consecutive
comprendenti l'intervallo tra la mezzanotte
e le cinque del mattino
 tra le 24 e le 7
 tra le 23 e le 6
 tra le 22 e le 5
9
Lavoratore notturno:
1) qualsiasi lavoratore che durante il periodo
notturno svolga almeno 3 ore del suo tempo di
lavoro giornaliero impiegato in modo normale
2) qualsiasi lavoratore che svolga durante il
periodo notturno almeno una parte del suo
orario di lavoro secondo le norme definite dai
contratti collettivi di lavoro
In difetto di disciplina collettiva è considerato
lavoratore notturno qualsiasi lavoratore che
svolga per almeno 3 ore lavoro notturno per un
minimo di 80 giorni lavorativi all'anno
10
La valutazione dello stato di salute dei
lavoratori notturni deve avvenire a cura e a
spese del datore di lavoro:
 tramite le competenti strutture
sanitarie pubbliche
 oppure tramite il medico competente
11
… attraverso:
 controlli preventivi
 controlli periodici almeno ogni 2 anni
 con lo scopo di verificare l'assenza di
controindicazioni al lavoro notturno
N:B: non indicazioni sulla periodicità nel
lavoro a turni e non notturno.
12
Preventiva:
verificare l'assenza
di controindicazioni al
lavoro notturno
e quindi accertare
l’idoneità al lavoro
notturno (o a turni)
Periodica:
Accertare
precocemente
l’insorgenza di
condizioni tali da
modificare il giudizio di
Idoneità
precedentemente espresso
13

Manca obbligo esplicito di sorveglianza
sanitaria per lavoro a turni non notturni
o in “orari atipici”

Ma l’art. 28, comma 1, del D.Lgs
81/2008 prevede la valutazione di tutti i
rischi
14
L’idoneità lavorativa

Sonnolenza diurna
in soggetti che effettuano lavoro a turni /
notturno

Effetti nocivi del lavoro a turni / notturno
16
Idoneità lavorativa
Evitare selezione dei lavoratori più
adattabili (per quanto possibile)
 Priorità: pianificare i turni secondo criteri
ergonomici
 Attenzione agli eccessi di tutela nel
giudizio di idoneità (“medicina difensiva”)

17
NO AI TURNI IN FRANCO
DISACCORDO COL CRONOTIPO
VALUTAZIONE SPECIFICA PER
TUTTI I LAVORATORI
SOVRAPPESO
(cartella screening)
ATTENZIONE ALLE TERAPIE
IN ATTO
(SEDAZIONE DIRETTA O
INDIRETTA)
E AGLI ORARI DI ASSUNZIONE
Giudizio di idoneità
Controindicazioni potenziali/assolute al lavoro a
turni / notturno temporanee (valutare caso per
caso):
Es.
 patologie psichiatriche gravi
 epilessia
 neoplasie maligne
 disturbi cronici del sonno
 gravi malattie gastrointestinali
19
Giudizio di idoneità
Altre controindicazioni potenziali/assolute
temporanee (da valutare caso per caso):




malattie cardiovascolari (IMA, Ipert. grave)
diabete insulino-dipendente
insufficienza renale cronica
patologie ormonali (tiroide, surrene)
20
Condizioni da tenere presenti:
- Patologie respiratorie croniche
- Diabete di II tipo
- Gravi disturbi visivi
- Alcune terapie farmacologiche
- Gravi disturbi della funzione riproduttiva
femminile

Giudizio di idoneità
Attenzione per:
età > 50 anni, in particolare per le persone
senza precedenti esperienze di lavoro a turni
 madri con bambini piccoli
 lungo pendolarismo

22
Attenzione anche a….
SOSTANZE CHE DANNO SEDAZIONE
Ansiolitici
Ipnotici
Antipsicotici
Antidepressivi sedativi
Antistaminici di prima generazione
(antiallergici, antitosse, anticinetosi,
decongestionanti prime vie)
Insulina e ipoglicemizzanti orali
Anticonvulsivanti
FANS (specie: indometacina, ibuprofene,
piroxicam, naproxene, diclofenac)
Flunarizina
Pregabalin (Lyrica)
DA- agonisti
Analgesici oppioidi
Cannabis
Melatonina
(Anti-ipertensivi)
Alcool
Ha un’azione negativa sia sul sonno che
sulla veglia
Subito: sonnolenza
Poi: sonno discontinuo, agitato, di
cattiva qualità, con sogni angoscianti
Brusca sospensione di:
PSICOSTIMOLANTI
Caffeina (abuso)
Anoressizzanti
Farmaci promotori della veglia
(amfetamine, modafinil, alcuni
antidepressivi)
Sostanze illegali (cocaina, ecstasy,
amfetamine non per uso terapeutico)
Il rischio è spesso sottovalutato:
- sia da parte del datore di lavoro
- che del lavoratore
 Organizzazione dei turni ignora spesso gli
aspetti neurofisiologici
 Importanza di variabili economiche e
sociali

Lavoro e disturbi del sonno
Aspetti critici
Il lavoro notturno / a turni è un rischio
professionale
 è un rischio grave anche la sonnolenza diurna
(rischio vs terzi : salute pubblica)
 La sorveglianza sanitaria può evidenziare
questi problemi
 Esistono efficaci strategie preventive e
compensatorie

25
Disturbi del sonno significativi
 Disturbi digestivi accentuati
 Stanchezza cronica
 Comparsa di ansia e irritabilità
 Assenteismo
 Abuso di tabacco, alcol, farmaci

26
Igiene del sonno
 Alimentazione adeguata
 Stili di vita - Attività fisica
 Tecniche di rilassamento
 Gestione della vita sociale e famigliare
 Sicurezza nella guida – sul lavoro

non assumere nelle ore serali bevande
eccitanti (caffé, the, coca-cola,
cioccolata), evitare o limitare il fumo
di tabacco, limitare l’alcool
REGOLE PER UNA BUONA
IGIENE DEL SONNO
Non dormire a lungo durante il giorno ed
evitare sonnellini
dopo cena, sul divano
E’ consigliabile fare un breve sonnellino
dopo pranzo (max 20 minuti)
REGOLE PER UNA BUONA IGIENE DEL
SONNO
ORARI REGOLARI:
coricarsi la sera e alzarsi al mattino
in orari regolari e costanti
(e il più possibile consoni alla propria tendenza naturale
al sonno)
REGOLE PER UNA BUONA IGIENE DEL
SONNO
ATTIVITA’ FISICA:
evitare l'esercizio fisico di medio-alta
intensità
(per es. palestra)
nelle 2 ore prima di coricarsi
ESPOSIZIONE ALLA LUCE ED IMPEGNO
COGNITIVO:
evitare, nelle ore prima di coricarsi,
attività che comportino
una esposizione prolungata a luce intensa
E attività particolarmente coinvolgenti sul
piano cognitivo e/o emotivo
(studio, lavoro al computer, letture
angoscianti, videogiochi)
TEMPO TRASCORSO A LETTO:
non protrarre eccessivamente il
tempo trascorso a letto svegli, se non
si riesce a dormire non restare a letto
ma alzarsi e fare qualcosa di rilassante
USO DEL LETTO:
il letto deve essere usato per dormire e
per l’attività sessuale (e non per
attività diverse, quali lavorare o
mangiare)
CONTROLLO DELL’AMBIENTE:
è da sconsigliare
la collocazione nella camera da letto di
televisore e computer; inoltre
la stanza in cui si dorme deve essere
sufficientemente
buia, silenziosa e di temperatura adeguata
(evitare soprattutto gli ambienti troppo
caldi e secchi)
Il bagno caldo serale non dovrebbe
essere fatto subito prima di coricarsi
ma almeno 2 ore prima.
Igiene del sonno
 Alimentazione adeguata
 Stili di vita
 Tecniche di rilassamento
 Attività fisica
 Gestione della vita sociale e famigliare
 Sicurezza nella guida – sul lavoro

Colazione leggera
(alla fine del turno verso le 7)
con
- 1 porzione di frutta
- 2 pezzi di pane
- 1-2 cucchiaini di
marmellata o miele
- 1 barattolo di yoghurt
- 2 tazze di tè alla frutta o
alle erbe o acqua
Evitare caffè o tè nero
altrimenti farà più fatica
ad addormentarsi
Pranzo (se possibile coi
famigliari) verso le 12
- Pasto equilibrato
composto per metà
da verdure, da una
parte media di
carboidrati e da una
piccola parte di
proteine
- Olio con parsimonia
- Abbondante acqua
Spuntino al pomeriggio
Dopo il sonno di recupero
es ore 15
- Non troppo
abbondante
- Frutta o
Latticini (yoghurt
bicchiere di latte o
ricotta) o
- Carboidrati meglio se
integrali
Non aspettare di avere
sete per bere
A causa di condizioni
di lavoro particolari il
fabbisogno di liquidi
per il corpo può
essere molto elevato

Evitare bevande
fortemente
zuccherate in
quanto di notte la
tolleranza agli
zuccheri è ridotta
Cena (verso le 19-20)
Composizione come il
pranzo ma in quantità
minori infatti
l’organismo di notte
funziona a ritmi ridotti e
non sarebbe in grado di
digerire pasto troppo
abbondante
Pasto notturno (verso le
24-1)
Mangiare qualcosa di
leggero e possibilmente
di caldo
es
Risotto di verdure o
Minestra di verdura con
pane integrale o
Panino integrale con
formaggio, prosciutto,
bresaola o tonno, brodo
Spuntino notturno (verso le 4-5)
Come lo spuntino del Pomeriggio (frutta o
latticini o carboidrati)
Evitare bevande attivanti e sigarette per
non fare fatica ad addomentarsi dopo la
fine del turno
Colazione verso le 5-5.30
Non rinunciare alla
colazione per dormire di
più
Spuntino
durante la mattinata
Pranzo verso le 11-12
Possibilmente in
Compagnia
Fine turno verso le 14
spuntino leggero e
riposo di un paio di ore
Cena verso le 18.30-20
Possibilmente con
famigliari o amici
Colazione (verso le 7-8
o anche più tardi)
Spuntino leggero
verso le 9
Pranzo verso le 12
Possibilmente in
compagnia
Non bere alcool
Spuntino verso le 17
Importante per
mantenere la
concentrazione fino
all’ora di cena
Cena verso le 19.30-20
Dovrebbe essere la
pausa
principale
Non pasto troppo
pesante per non
compromettere il sonno
Igiene del sonno
 Alimentazione adeguata
 Stili di vita - Attività fisica
 Tecniche di rilassamento
 Gestione della vita sociale e famigliare
 Sicurezza nella guida – sul lavoro


Astensione dal fumo evita fenomeni di
“craving” responsabili di risvegli durante il
sonno diurno

Evitare uso di alcool, sostanze ipnoinducenti
o stimolanti
Fare regolare esercizio fisico
preferibilmente all’aria aperta

Cercare di mantenere una condizione di
normopeso

Effettuare leggero esercizio aerobico
qualche ora prima di andare a letto

Evitare esercizio fisico intenso nelle 2-3
ore che precedono il sonno

Igiene del sonno
 Alimentazione adeguata
 Stili di vita - Attività fisica
 Tecniche di rilassamento
 Gestione della vita sociale e famigliare
 Sicurezza nella guida – sul lavoro


Organizzare in anticipo le attività comuni su
base mensile in modo da cementare i
rapporti

Richiedere un certo adattamento da parte
dei famigliari per il rispetto di orari di riposo
e pasti
Informare gli amici dei condizionamenti
connessi agli orari di lavoro e accordarsi di
conseguenza per i momenti di svago


Partecipare ad attività di interesse sociale
tipo gruppi/associazioni
Igiene del sonno
 Alimentazione adeguata
 Stili di vita - Attività fisica
 Tecniche di rilassamento
 Gestione della vita sociale e famigliare
 Sicurezza nella guida – sul lavoro

Tenersi informati sulle attività e strategie
aziendali, soprattutto su eventi formativi e
di aggiornamento professionale

SONNOLENZA ALLA GUIDA
Il rischio di incidente stradale grave
(“injury crash”) aumenta
significativamente in chi:
•
•
•
è sonnolento poco prima dell’incidente
ha dormito meno di 5 h nelle 24 ore
precedenti
guida tra le 2 e le 5 del mattino
non solo colpo di sonno!
il guidatore stanco può commettere errori
pericolosissimi,
anche senza addormentarsi.
•
Distraibilita’
•
Non ricordare la strada appena percorsa
•
Sbadigli
•
Bruciore agli occhi
•
Frequente sfregamento delle palpebre
•
Vista “sfocata”, occhi che si chiudono
•
Non riuscire a guidare in linea retta o
sbandare con l’auto
Fermare l’auto!!!!
 Bere due tazze di caffè
 Se possibile fare un sonnellino (anche di
pochi minuti).
 Non funzionano i rimedi classici quali aprire il
finestrino dell’auto, alzare la radio,
cantare….

Imparare ad adottare un
comportamento adeguato ed utile a
superare i disagi prodotti dal lavoro a
turni
 Imparare a comunicare i propri disturbi
non ritenendoli ineluttabilmente collegati
al lavoro
 Dare suggerimenti all’azienda sugli
aspetti tecnico – organizzativi sulla
mansione che svolge






Ridurre il numero delle ore lavorate di notte
Incrementare il numero dei riposi compensativi
in rapporto al numero di turni notturni lavorati
Garantire la possibilità di passaggio ai turni
diurni ad intervalli periodici dopo un determinato
periodo di anni lavorato con i turni notturni
Accesso ai servizi di mensa la notte o
predisposizione di zone ristoro (anche per nap)
Supporto per gli spostamenti da/per l’azienda
negli orari non convenzionali.
› Collaborazione tra le figure
aziendali adibite alla sicurezza
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