Controllo superfici con metodi microbiologici e rapidi
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Controllo superfici con metodi microbiologici e rapidi
CONTROLLO MICROBIOLOGICO delle SUPERFICI METODI d’INDAGINE dell’igiene AMBIENTALE e delle SUPERFICI I metodi a disposizione sono 3: A. Metodo MICROBIOLOGICO B. Metodo BIOCHIMICO C. Metodo CHIMICO Questi 3 metodi si basano sul presupposto che una superficie correttamente pulita e disinfettata non deve possedere elevate quantità di determinati germi (BATTERI) scelti come indicatori di una bassa qualità delle condizioni igieniche A. Metodi MICROBIOLOGICI per il controllo delle superfici Questo metodo si articola in 5 differenti tecniche applicative: 1) metodo del tampone (con varianti) 2) metodo Compact Dry 3) metodo della spugna 4) metodo della piastra a contatto (con varianti) 5) metodo dello “slide” flessibile* Il tempo richiesto per ottenere il risultato è quello classico dei controlli microbiologici: 24/48 ore Questo perché bisogna dare il tempo necessario ai microbi di crescere nelle condizioni ottimali di: NUTRIMENTO e TEMPERATURA NUTRIMENTO TERRENI BATTERIOLOGICI ARMADIO TERMOSTATO TEMPERATURA Il nutrimento è costituito dai cosiddetti TERRENI BATTERIOLOGICI , mentre la temperatura ottimale di crescita si ottiene grazie ad un ARMADIO TERMOSTATATO dove, al termine delle varie prove, si mettono i campioni da analizzare La prova che effettueremo è la N. 7: metodo dello “slide” flessibile Prima di effettuare tale prova, però, andiamo a vedere quali sono le caratteristiche principali degli altri metodi precedentemente elencati 1) Metodo del TAMPONE Tampone sterile strisciato su una superficie di 100 centimetri quadrati e successivamente trasferito in provetta al laboratorio. Un’aliquota di tale soluzione viene poi seminata in piastra Petri contenente terreno di crescita Si risale al numero di UFC (unità formanti colonie) al numero di microrganismi per centimetro quadrato della superficie esaminata Questo metodo è utile quando la contaminazione attesa è molto elevata: oltre 100 UFC/cm2 2) Metodo COMPACT DRY 1 Materiale necessario: 1. Piastrine “Compact Dry” 2. Tampone “TampoExpress” 2 I prodotti sono sterili e pronti all’uso Sul fondo della piastrina si trova un tessuto impregnato di un gel solubile in acqua e un terreno nutritivo disidratato E’ il liquido del campione stesso che re-idrata il terreno I substrati cromogenici differenziano le colonie che sono così facilmente contabili e pronte per eventuale identificazione Shelf-life delle piastrine: 12 mesi a temperatura ambiente PROCEDIMENTO 1. Svitare il tappo del tampone, estrarre il tampone e strisciare la superficie in esame 2. Reinserire il tampone nel suo alloggiamento, avvitare il tappo e rovesciare alcune volte per mescolare il contenuto. 3. Svitare il tappo superiore del TampoExpress, togliere il tappo inferiore e fare pressione sulla parte centrale del tubo per far uscire il liquido (1 ml) al centro della piastrina Compact Dry 4. Se necessario, approntare diluizioni seriali del campione iniziale (1 ml), utilizzando il sistema pronto all’uso “DiluExpress” 3) Metodo della SPUGNA La spugna imbevuta con una soluzione sterile viene strofinata sulla superficie delimitata da testare. Segue il trattamento in Stomacher (omogenizzatore) e la semina in piastra Questa metodica è molto utile per la ricerca di Listeria e Salmonella (generi di batteri) in quanto è possibile campionare una superficie ben più ampia di quanto non sia possibile fare con un tampone 4) Metodo della PIASTRA a CONTATTO Anche le piastre a contatto permettono di appoggiare un terreno di coltura direttamente sulla superficie ; il tempo di contatto terreno/superficie dovrà essere di circa 10 secondi Dopo il campionamento la piastra (o lo slide) viene posta direttamente in TERMOSTATO senza ulteriori passaggi. Questi metodi sono rapidi in quanto dopo il prelievo non occorrono passaggi ulteriori prima dell’incubazione in termostato ESEMPIO della presenza di microbi IMPRONTA MICROBIOLOGICA DELLE DITA PRIMA E DOPO IL CORRETTO LAVAGGIO DELLE MANI PRIMA DOPO 5) Metodo dello SLIDE FLESSIBILE* La parte sporgente dei terreni batteriologici che, sui due lati, aderiscono alla slide, vengono messi a contatto con la superficie di vari “oggetti” in modo da ottenere un’ impronta microbiologica della superficie FLEXIBLE CONTACT SLIDE FOR BACTERIOLOGICAL SCREENING OF SURFACES Per ulteriori informazioni relative alla PROVA di LABORATORUO MICROBIOLOGICO vedi file allegati B. Metodi BIOCHIMICI per il controllo delle superfici BIOLUMINESCENZA Si basa sulla misura dell’ATP (molecola ubiquitaria presente in tutti i microrganismi e nelle cellule animali e vegetali) Presupposto: una superficie pulita non dovrebbe possedere, se non in piccole quantità, residui di ATP Il bioluminometro misura la quantità di ATP presente su una superficie sfruttando una reazione biochimica che trasforma l’ATP in luce in maniera quantitativamente proporzionale: Mg++ LUCIFERINA+ATP ———>OSSILUCIFERINA+CO2 +AMP+ LUCE LUCIFERASI In questo caso il prelievo dell’ATP viene fatto mediante striscio con un tampone il quale verrà successivamente messo in contatto con i reattivi che determinano la reazione L’emissione luminosa di tale reazione viene poi misurata dallo strumento e il risultato è espresso dallo strumento stesso in RLU (Unità di Luce Relative) Il tempo richiesto per ottenere il risultato è di circa 5/10 minuti C. Metodi CHIMICI per il controllo delle superfici RESIDUI PROTEICI Per stabilire il grado igienico di una superficie alimentare ci si può basare sulla considerazione che una superficie correttamente detersa e disinfettata non dovrebbe presentare, se non in minima quantità, residui proteici. Per effettuare questa valutazione sono disponibili dei kit che si basano su una reazione chimica che comporta un viraggio di colore in presenza di proteine Questo metodo risulta estremamente versatile in quanto non richiede l’impiego di alcuna strumentazione. Strofinare il tampone sulla superficie da analizzare Inserire il tampone nella provetta Rompere la fiala contenente i reattivi Dopo 10 minuti, confrontare il colore della soluzione con l’etichetta Il tempo richiesto per ottenere il risultato è di 10 minuti CONFRONTO TRA I 3 METODI 1. Il metodo microbiologico: evidenzia la presenza di consente l’identificazione microrganismi e ne richiede almeno 24 / 48 ore per fornire risultati 2. Il metodo chimico e il metodo biochimico: forniscono i risultati in pochi minuti, con possibilità di registrazione e rintracciabilità 3. Il metodo biochimico (bioluminescenza): richiede l’acquisto di uno strumento per la lettura dei risultati, mentre il metodo chimico non richiede strumentazione