Diapositiva 1 - Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna
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Diapositiva 1 - Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna
Il profilo professionale dei docenti neo assunti Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna Cagliari, 17/4/2013 Stefano Meloni L’istruzione è un fattore strategico per lo sviluppo di un paese, per questo assumono sempre più rilievo le questioni legate alla professionalità docente Dato per acquisito che il processo di insegnamento-apprendimento è un fenomeno complesso e dinamico e che molteplici fattori influenzano il livello di conoscenze e competenze in uscita degli studenti, la ricerca educativa considera che la qualità dell’insegnamento e dell’insegnante è la variabile scolastica che maggiormente incide sugli esiti e sui risultati degli studenti Il miglioramento della qualità del servizio scolastico passa in primo luogo attraverso un’opera di formazione e investimento sul corpo docente Importanti numeri di immissioni in ruolo quest’anno in Sardegna (562) Riflessione e valorizzazione dell’esperienza di precariato e del suo legame con gli aspetti del reclutamento e della formazione iniziale (SSIS e TFA..) e in ingresso. Feedback dal questionario online Grazie per averlo compilato così numerosi (494), dando significatività all’analisi Docenti neo assunti 2012/2103 - Età 3.1% 0.2% 26.8% meno di 25 da 26 a 30 da 31 a 38 oltre 38 70.0% 70% oltre i 38 anni! Età media molto alta, circa 15 anni in più rispetto a 30 anni fa Per migliorare il sistema di istruzione si comincia a parlare di competenze professionali del docente Bisogna dunque definire quale sia la professionalità docente richiesta oggi Regolamento sulla formazione iniziale (DM 249/10) All’art. 2, parla di competenze: Disciplinari Psico – pedagogiche Metodologico – didattiche Organizzative Relazionali Competenza prioritaria per un docente saper comunicare con alunni e famiglie saper valutare gli apprendimenti sviluppare cooperazioni tra alunni e alcune forme semplici di mutuo insegnamento 3.8% 0.9% 2.8% 26.3% ideare e gestire situazioni adeguate al livello e alle possibilità degli alunni 55.2% suscitare il desiderio di imparare e il senso del lavoro scolastico conoscere, per la propria disciplina, i contenuti da insegnare e la loro traduzione in obiettivi didattici 11.0% Quale visione di insegnante abbiamo? Il docente capace di trasmettere i saperi, attento agli aspetti disciplinari ma a quelli emotivo-affettivi, quindi competente, educatore e portatore di valori positivi Il docente attento più agli aspetti tecnici che a quelli relazionali e disciplinari; capace di progettare, pianificare, differenziare l'insegnamento e di valutare Il docente attento alle diverse dimensioni della professione, consapevole dell'essere parte di un sistema organizzato, attento al territorio e alla relazione con gli stakeholders dell'istruzione (studenti, famiglie, mondo del lavoro, società civile) L’approccio del buon maestro, didattico-motivante L’approccio di tipo scientifico L’approccio del professionista, il docente dell’autonomia Quale visione di insegnante abbiamo? didattico - motivante 38.3% un approccio scientifico 58.5% un professionista 3.3% Regolamento sulla formazione iniziale (DM 249/10) All’art. 2, parla di competenze: Disciplinari Psico – pedagogiche Metodologico – didattiche Organizzative Relazionali Sono preparata/o per ....... le competenze comunicative verso le famiglie 1.6% 17.6% le competenze relazionali le competenze valutative la gestione comportamento degli alunni la pianificazione attività di insegnamento la conoscenza dei contenuti della disciplina insegnata 1.2% 7.3% ! 26.1% 46.2% Mi fa problema ..... 18.3% flessibilizzare i percorsi didattici rapporti con i colleghi rapporti con il DS 4.7% 3.3% 14.1% valutare gli studenti 10.6% rapporti con le famiglie 32.6% promuovere motivazioni presentare i contenuti disciplinari mantenere la disciplina in classe 2.3% 14.1% Progetti di sviluppo professionale e personale Quale investimento intendete fare su voi stesse/i? Quale orientamento attribuite al proprio impegno professionale? Quale sviluppo di carriera? 65.0% C’è un’aspettativa molto alta verso la carriera interna alla scuola. C’è un entusiasmo. Come fare per non spegnerlo con gli anni? 4.7% 7.3% 12.0% 5.2% 3.5% 2.3% Le indagini sugli apprendimenti Vuole valutare in che misura i quindicenni scolarizzati abbiano acquisito competenze essenziali per una partecipazione attiva nella società (competenze spendibili, saperi sociali) Dal 2007-2008 INVALSI effettua verifiche sulle conoscenze e abilita' degli studenti, in 2° e 5° P, 1° e 3° M, 2° e 5°sup, per valutare, attraverso strumenti di misurazione quantitativi e sulla base di parametri standard e internazionali, la qualità del sistema scolastico italiano A chi servono le indagini sugli apprendimenti? 26.8% nessuna, perché scollegate dai curricoli svolti Più di un quarto ritiene che lo scollegamento con i curricoli renda non significative le indagini 38.0% per la scuola per le famiglie 1.9% 23.2% per i docenti per i decisori politici 10.1% Circa il 60% vede un’utilità interna Nel mese di Marzo 2013 è stato approvato il Regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione Obiettivi dichiarati: 1. Aiutare le scuole a tenere sotto controllo gli indicatori di efficienza e di efficacia 2. Progettare azioni di miglioramento 3. Fornire le informazioni utili a tutti i soggetti coinvolti 4. Valutare i dirigenti scolastici 5. Offrire una rendicontazione pubblica e sociale sull’identità del sistema di istruzione Quattro fasi di lavoro per le scuole 1. Autovalutazione di scuola sulla base di dati dei fascicoli scuola in chiaro e esiti Invalsi (stesura di un rapporto di autovalutazione e opzioni di miglioramento) 2. Valutazione esterna di un nucleo di valutatori (ridefinizione dei piani di miglioramento) 3. Azioni di miglioramento con sostegno di Indire e Università, Enti e Associazioni scelte dalle scuole 4. Rendicontazione pubblica dei risultati in una logica di trasparenza e condivisione con il territorio Cosa deve valutare il SNV? Solo l’ 11% accetta la valutazione dei docenti 10.8% 21.4% ?Il DS non incide nella qualità? 2.3% deve valutare i docenti deve valutare i dirigenti Importante osservare che un quinto di voi ritiene che non debba essere fatta una valutazione tout court 65.5% deve valutare le scuole non deve valutare È l’azione complessiva di istituto l’oggetto privilegiato della valutazione Progressione di carriera Progressione e Retribuzione sono elementi che connotano una situazione lavorativa determinandone l’attrattività Riconoscimento di competenze meritocrazia Progressione/differenziazione di carriera? differenziare i percorsi di carriera a seconda dell'impegno nell'insegnamento 36,4% 39,4% differenziare i percorsi di carriera a seconda delle responsabilità organizzative e di coordinamento differenziare i percorsi di carriera a seconda delle caratteristiche e del contesto della sede di servizio 0,0% 24,2% differenziare i percorsi di carriera a seconda della professionalità verificata con standard oggettivi e esterni Standard oggettivi ed esterni? Ma la valutazione non la volevamo! BES, altre attività, discipline competenze specializzate Organizzazione, funzioni strumentali, tutorship? Da questa breve analisi emergono nodi strategici del sistema scolastico? Aspetti critici? Sensibilità di cui tenere conto? Domande? Adeguatezza o meno del proprio bagaglio professionale in ingresso? Distanza tra formazione accademica e mondo reale delle classi? Manca la declinazione precisa delle competenze professionali Ci vuole un percorso professionale di costruzione delle proprie competenze, accompagnato da un percorso formativo che raccordi il sapere professionale con quello scientifico, la realtà delle classi con le aule universitarie, il lavoro di ciascuno con quello degli altri L’immissione in ruolo è lo snodo fondamentale per la vostra carriera professionale come insegnanti L’insegnamento non è solo tecnica, sapere disciplinare, ma anche un mestiere che si impara col tempo, con l’esperienza Spendete le vostre migliori risorse per questo mestiere È un bel lavoro Ufficio Scolastico Regionale della Sardegna Cagliari, 17/4/2013 Stefano Meloni GRUPPI DI LAVORO 1.da AGUS WALTER a BOLOGNESI MARIA GIULIA 2.da BOREA ANNA PAOLA a CELI STEFANIA 3.da CERINA ROBERTO a FALQUI ELISABETTA 4.da FANARI RITA a GIAGHEDDU SAITTA GIOVANNA 5.da GIOI MARIA FRANCESCA a MARCIAS SIMONETTA 6.da MARRAS GIUSEPPE a MURA SALVATORE 7.da MURGIA ROBERTA a PIRAS ISABELLA 8.da PIRAS LUANA a SANNA ANNA MARIA 9.da SANNA ANTONELLA a SORRENTINO VANESSA 10. da SPADA ANNA PINA a ZANU SABRINA