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Diocesi di Como
Ufficio diocesano per la pastorale della famiglia
Gli “itinerari di fede” per fidanzati
Una scelta imprescindibile
La parola del Vescovo/1
«A partire dal prossimo autunno (2008! n.d.r.),
con inizio diocesano nella prima domenica di
Avvento, partono in diocesi i nuovi itinerari di
fede in preparazione al matrimonio. Della durata
di un anno, con chiari riferimenti allo stile
catecumenale, attenti alla vita comunitaria delle
parrocchie, aperti alla testimonianza degli sposi
e all’approfondimento della teologia e spiritualità
nuziale, andranno a sostituire le esperienze dei
corsi fidanzati. A tutti gli operatori di pastorale
familiare e ai Consigli pastorali zonali e
parrocchiali è richiesta una seria opera di
formazione” …»
(Da «Il Maestro è qui e ti chiama, proposte pastorali per il
biennio 2008-10»)
La parola del Vescovo/2
«I nuovi percorsi in preparazione al
Matrimonio si vanno pian piano diffondendo
in tutti i Vicariati. Su questa scelta prioritaria
chiedo piena disponibilità a tutto il clero e a
quanti lavorano nella pastorale familiare.
Sono percorsi di fede strutturati su alcune
scelte essenziali, da considerare come i
pilastri di un edificio…questa struttura solida
permette anche opportuni adattamenti alle
diverse situazioni, ma non va ignorata né
stravolta…»
(Da «Il Maestro è qui e spezza il pane per noi», piano
pastorale del 2013»)
Una consapevolezza
«L’odierno contesto di scristianizzazione
esige che la celebrazione dei Sacramenti sia
accompagnata da un’intensa attività di
evangelizzazione…»
(Dalla Nota pastorale CEI sull’Iniziazione cristiana /3, 2003)
«I mutamenti culturali e sociali sono tali da
mettere radicalmente in discussione
l’esistenza stessa dell’istituto del matrimonio.
Su questa linea perde valore la condizione del
fidanzamento a favore di ormai diffuse forme
di convivenza, prematrimoniali o permanenti o
almeno ‘finchè ci vogliamo bene’».
(Da «Orientamenti pastorali sulla preparazione al matrimonio
e alla famiglia della CEI, 2012)
E’ cambiata la società…
È cambiata la Chiesa…
E’ cambiata l’identità dei
fidanzati…
Una svolta necessaria
La chiedeva già il Direttorio di Pastorale
famigliare (1993); la rilanciano i sussidi CEI
“Celebrare il mistero grande dell’amore.
Indicazioni per la valorizzazione pastorale del Nuovo Rito del
matrimonio”
(2006) e
«Orientamenti pastorali sulla preparazione
al matrimonio e alla famiglia» (2012):
«La Pastorale prematrimoniale si conferma uno
dei capitoli più urgenti, importanti e delicati….
Essa si trova ad una svolta ed è chiamata
ad un confronto chiaro e puntuale con la realtà
e ad una scelta: o rinnovarsi profondamente o
rendersi sempre più ininfluente e marginale»
(DPF, n.40; CMGA, n.20; OPPM, n.3)
Quale cambiamento?
«Il cammino dei fidanzati va pensato come un
itinerario, attento alle situazioni spirituali e
personali. Per questo è necessario che i pastori
accolgano i fidanzati e in primo luogo ridestino e
alimentino la loro fede».
(CMGA, n.24)
«L’itinerario di preparazione al matrimonio, anche
in un simile contesto, mantiene, anzi accresce il
proprio valore, assumendo il carattere di un
autentico percorso di fede…che sostenga i
fidanzati in una rinnovata adesione al Signore e
offra loro l’occasione per ripartire nella fede,
raccogliendo domande e richieste profonde che
anche oggi i nubendi pongono alla Chiesa»
(OPPM, pres. Cfr anche CMGA, n.19)
se lo si coglie come «un’occasione
privilegiata di missionarietà, il percorso
di preparazione al Matrimonio diventa di
straordinaria efficacia anzitutto per la
ripresa del loro cammino di fede;
se queste coppie si sentono accolte con
simpatia e affetto dalla comunità
cristiana, trovano delle risposte alle loro
domande fondamentali, circa la vita e
l’esperienza dell’amore che stanno
vivendo, e vengono accompagnate alla
scoperta di una fede adulta».
(CMGA, n.54)
La preparazione al Matrimonio
deve configurarsi sempre più
come un cammino di fede
• attenzione alle situazioni
spirituali e personali
• accoglienza dei fidanzati
• accompagnamento alla
scoperta di una fede adulta
(CMGA, 24 e 54)
Non più “corsi” ma “itinerari”
CORSI TRADIZIONALI
• Serie di
conferenze/catechesi su
temi specifici riguardanti
amore e matrimonio.
• incontri serali più o meno
ravvicinati nel tempo
• protagonisti attivi:
relatori degli incontri
(prete, esperto, coppia
testimone)
ITINERARI DI FEDE
• cammino di risveglio e
maturazione della fede, in
forma di “tirocinio alla vita
cristiana”
• cammino che si distende nel
tempo e si inserisce nel
cammino ordinario di fede
della Chiesa, per permettere
l’incontro vitale con il Cristo
Risorto.
• Protagonisti attivi: i fidanzati
che scoprono in Dio la
sorgente del loro amore e
nella Comunità il luogo per
realizzarlo.
Che itinerari di fede proporre?
«I percorsi possibili sono tanti. Ma quelli che
corrispondono meglio alla realtà sacramentale
del matrimonio cristiano sono
gli itinerari di tipo catecumenale…
Questa rinnovata catechesi è del tutto
necessaria affinché il sacramento sia
celebrato e vissuto con le dovute disposizioni
morali e spirituali»
(CMGA, n.35)
«Importante è ripensare e offrire itinerari di tipo
catecumenale, nello spirito e nei contenuti, che
accompagnino alla presa di coscienza e
riscoperta della vocazione battesimale in chiave
sponsale»
(OPPM, n.24)
Catecumenato: che cos’è?
«E’ il processo globale attraverso il
quale si diventa cristiani. Si tratta di
un cammino diffuso nel tempo e
scandito dall’ascolto della Parola,
dalla celebrazione e dalla
testimonianza dei discepoli del
Signore, attraverso il quale il credente
compie un apprendistato globale
della vita cristiana e si impegna a una
scelta di fede e a vivere da figlio di
Dio; ed è assimilato, con il Battesimo,
la Confermazione e l’Eucaristia, al
mistero pasquale di Cristo nella
Chiesa»
(CEI, 1991)
Proporre un itinerario per fidanzati
secondo il modello catecumenale
significa proporre un cammino di
tirocinio alla vita cristiana analogo
a quello dei catecumeni che si
preparano a ricevere i Sacramenti
dell’Iniziazione cristiana, che
prevede, come quello:
- Delle componenti
specifiche
- Una scansione in tappe e
tempi
- Delle indispensabili
condizioni pastorali
- Una logica precisa
Componenti dell’itinerario
Catecumenato (IC/1,26)
Conversione
Fidanzati (CMGA, 34)
Conversione
Percorso spirituale
personale e di coppia
Ascolto Parola di Dio
e catechesi
Ascolto Parola di Dio
Riti liturgici
Partecipazione alla
liturgia e preghiera
della chiesa
Pratica della vita
cristiana
Vita di carità e castità
Tappe e tempi
Catecumenato (IC/1,27-39)
Evangelizzazione e Rito di
ammissione al catecumenato
Catecumenato e Rito di
Elezione
Tempo della purificazione e
della illuminazione (ultima
quaresima) e Celebrazione dei
Sacramenti IC (Pasqua)
Mistagogia e
Anniversario del Battesimo
Fidanzati (CMGA, 38)
Tempo dell’accoglienza e del
discernimento (presentazione
comunità e benedizione
fidanzati)
Tempo della Parola
Tempo della preghiera e
dell’impegno e Celebrazione
del Matrimonio
Mistagogia e
Anniversario matrimonio
Condizioni pastorali
Catecumenato (IC/1,43-52;84-85)
Comunità parrocchiali
accoglienti e capaci di
testimonianza
Se possibile, costituire un
gruppetto di catecumeni
Costituzione di un “gruppo di
accompagnamento” formato dal
garante, padrino/madrina,
catechisti adulti, fedeli
esemplari.
Cura vigilante del parroco
Fidanzati (CMGA, 50-53)
Soggetto privilegiato è la
parrocchia, che deve essere
accogliente e luogo di fraternità
sincera.
Disponibilità ad un cammino
comunitario con altri fidanzati
(IC/3, 18)
Accompagnamento della
comunità, in particolare di
coppie di sposi, indispensabili
accanto al presbitero…
Responsabilità e cura vigilante
del parroco
Logica dell’itinerario
Catecumenato (IC/1,23)
Fidanzati
Il primato dell’evangelizzazione
La priorità dell’educazione alla
fede (CMGA, 36)
Cammino in e con la Chiesa per
divenire «chiesa domestica
Rapporto stretto tra IC e
comunità cristiana
(CMGA, 38 e 16)
Stretta e organica connessione
dei tre sacramenti IC
Radicamento del Sacramento del
Matrimonio nel Battesimo (CMGA,
Inserimento nell’anno liturgico,
nel quale valorizzare e
coordinare la globalità dei vari
aspetti del vivere cristiano
Inserimento del percorso
nell’anno liturgico sul quale
scandire tappe e tempi (IC/3, 36 e 53)
La rispettosa attenzione alle
singole persone nelle loro varie
situazioni ed esperienze umane
Attenzione alle situazioni
spirituali personali (CMGA 24 e anche
22)
IC/3, 40 e 53)
Cresima e Matrimonio
«La preparazione al matrimonio diventa spesso
un’occasione per completare l’IC…
Il completamento dell’IC ha priorità teologica e
pastorale …
I due momenti non devono essere
necessariamente distinti o separati nel tempo,
ma non possono nemmeno essere confusi o
semplicemente sovrapposti;
Soprattutto il secondo non sostituisce il
primo…»
(CMGA, n.27)
La proposta nuova
Un itinerario di fede per
fidanzati secondo lo stile
catecumenale
costruito sui tempi ed i temi
dell’Anno Liturgico,
vissuto nella Comunità,
sulla base del nuovo
Rito del Sacramento del
Matrimonio
La proposta nella sua concretezza
I fidanzati sono invitati a partecipare ad un
itinerario della durata di un anno nel quale
sperimentare alcune note fondamentali
della vita cristiana.
Sono chiamati ad inserirsi nella vita della
comunità parrocchiale.
Li mandò a due a due…
E’ il Sussidio diocesano
che ha inteso recepire
e concretizzare le
indicazioni dei nostri
Vescovi
Li mandò a due a due…
Due volumi
• Guida per l’équipe
• Schede per gli incontri
«Le schede sono il punto più fragile del
testo…»
(Guida, pag.8)
Le scelte fondanti
•
contesto ecclesiale
• contesto temporale-liturgico
• contesto sacramentale
• contesto esistenziale
contesto ecclesiale
• una comunità cristiana
presente e attiva
• i fidanzati inseriti in essa
• un gruppo di
accompagnamento
espressione della comunità
contesto temporale-liturgico
•un itinerario scandito nei
contenuti e nelle tappe
sull’Anno liturgico
• una durata prolungata
rispettosa dei ritmi dei singoli
contesto sacramentale
•L’Assemblea domenicale
come strada maestra
• L’Eucaristia fonte del
matrimonio cristiano e
risorsa per la vita di coppia.
contesto esistenziale
I fidanzati protagonisti:
• conoscenza-accoglienza
dei fidanzati
• dialogo di coppia
• il tempo prolungato è
opportunità di crescita
Le scelte fondanti
un cammino dentro la
comunità parrocchiale
• un cammino dentro l’anno
liturgico
• la partecipazione all’Eucaristia
• un cammino attento alla vita
dei fidanzati
•
Note pratiche
Un passo che precede e prepara:
l’accoglienza
Non un’iscrizione telefonica o due parole
col parroco, ma un incontro nella
famiglia che accompagnerà il gruppo.
Lo scopo è conoscere la storia dei
fidanzati, i loro dubbi, le motivazioni, le
aspettative, le speranze. Per questo è
importante offrire un clima adatto.
Il tempo dell’accoglienza si colloca tra
settembre e ottobre per poter partire con
l’itinerario la prima domenica di Avvento
Note pratiche:
programmazione dell’itinerario
Incontro fissato nell’ambito della
domenica
Periodicità mensile
La S. Messa diventa momento centrale di
questa esperienza
Ad ogni incontro occorre dedicare
un tempo adeguato per svolgere i vari
momenti
Note pratiche:
programmazione degli incontri
momenti irrinunciabili
• Saluto e risonanza incontro precedente
• Partecipazione alla S. Messa della
comunità
• Riflessione guidata
• Dialogo di coppia
• Testimonianza della coppia di sposi
• Momento conviviale
• Confronto in gruppo
• Ascolto della Parola del Lezionario
Le integrazioni
Letture consigliate
Dialoghi col parroco
Incontri interparrocchiali e/o interzonali…
Verifica della propria maturità umana
(aiuto del consultorio: «FACCIAMO FESTA! MA PARLIAMONE»)
Esperienze di solidarietà e servizio
all’interno della Comunità ospitante
Le possibili celebrazioni
Processione d’Avvento con
i fidanzati
Benedizione dei fidanzati
Celebrazione penitenziale
Giornata di ritiro
Consegne
……
Domande e preoccupazioni pastorali
1.
Come fare con fidanzati che non partecipano mai alla
Messa? Come fare quando uno dei due è contrario alla
Chiesa?
2.
Un percorso di un anno è una proposta d’elite?
3.
Partire dalla liturgia e dall’anno liturgico non allontana
dalla vita e dalle sue dinamiche?
4.
Cosa fare per chi ha fretta di sposarsi? Per chi aspetta
un bimbo e anticipa le nozze?
5.
Il legame con una parrocchia che non è quella di lui, di
lei o dove andranno ad abitare a che cosa serve?
6.
Dove un prete deve fare da solo, cosa si può fare?
7.
E’ possibile sposarsi durante il percorso, anziché alla
fine?
8.
Ha senso un cammino che non inizi in Avvento?
L’équipe
• componenti
• chiarezza dei ruoli
• programmazione e
verifica
Il Vicariato
è responsabile:
• della realizzazione degli
itinerari
• della collaborazione tra le
équipe
• della formazione degli
operatori
La Diocesi
è a fianco dei vicariati:
con la scuola,
con il laboratorio annuale,
con il materiale,
con un supporto anche
operativo, ma non sostitutivo.
Un cammino che continua e si sviluppa…
una Chiesa capace di accompagnare…
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