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IL CARCINOMA DEL POLMONE Piero Balbo UOA di Pneumologia Novara La Gestione del Paziente con Patologia Tumorale: A. Prima della diagnosi B. Alla diagnosi C. In trattamento D. Oltre la cura La Gestione del Paziente con Patologia Tumorale : A. Prima della diagnosi - Epidemiologia Fattori di rischio Prevenzione primaria Screening Epidemiologia Incidenza (casi/anno) Mortalità (casi/100.000 ab) USA >180.000 M:102.400 F:82.200 >100/100.000 M:69.5 F: 34 Europa >180.000 M:146.300 F:36.100 57/100.000 M:47.3 F: 10.1 circa 38.000 M:30.500 F: 7.400 59/100.000 M:50.6 F: 7.8 Italia Andamento della Mortalità per Tumore del Polmone in Europa (1) Europa del Nord Europa dell’Ovest BJM 2002 Andamento della Mortalità per Tumore del Polmone in Europa (2) Europa Centrale Europa del Sud BJM 2002 Rates per 100.000 Andamento della Mortalità (USA) Year (from 1930 to 1998) Chest 2003 Incidenza del Tumore Polmonare in Italia (Sesso Maschile) Tassi per 100 000 abitanti standardizzati rispetto alla popolazione mondiale Incidenza del Tumore Polmonare in Italia (Sesso Femminile) Tassi per 100 000 abitanti standardizzati rispetto alla popolazione mondiale Mortalità per Tumore in Italia negli Ultimi 30 Anni (sesso maschile) Mortalità per Tumore in Italia negli Ultimi 30 Anni (sesso femminile) Fattori di Rischio Il carcinoma del polmone ha una eziologia multifattoriale in cui si riconoscono numerosi fattori di rischio. Fumo di sigaretta Dieta Attività lavorativa Alterazioni genetiche Ambiente Alterazioni flogistiche croniche Principali Fattori di Rischio 100 82% 80 60 40 10% 4,5% 20 4% 2,5% 0 Fumo di tabacco Radon Amianto Fumo passivo Inquinamento atmosferico Fumo di Sigaretta: Dati in Italia Nel 2000, nella popolazione italiana, i fumatori erano circa 12 milioni: il 24.9% della popolazione di > 14 anni. Dal 1980 al 2000 la prevalenza dei maschi fumatori è scesa dal 54.3 al 31.5% la prevalenza delle donne fumatrici è stazionaria (16-17%). Tra 1993 e il 1999, fra i maschi di età 14-16 anni si è avuto un aumento dei fumatori del 33%. Nel nostro paese 12.5 milioni di persone (il 21.9% della popolazione) non fumano ma convivono con almeno un fumatore e sono potenzialmente esposti ai danni da fumo passivo. Il rischio relativo di sviluppare carcinoma polmonare nei fumatori, rispetto ai non fumatori è pari a 14, per i forti fumatori (oltre 20 sigarette/die) è 20. Pacifici, R. «Rapporto sul fumo in Italia 2001», IV Convegno Nazionale Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale, 31 Maggio 2002. Osservatorio OSS–FAD (Fumo, Alcol, Droga) – Istituto Superiore di Sanità www.ossfad.iss.it Concentrazioni di RADON nelle Diverse Regioni d’Italia 100-120 80-100 60-80 40-60 20-40 Concentrazion e di radon, in Bequerel/m3 Interventi di Prevenzione Primaria (Task Force on Community Preventive Service) A. Strategie per ridurre l’esposizione ambientale al fumo di sigaretta Divieto di fumo e riduzione delle aree assegnate ai fumatori Hopkins et al, 2001 Eriksen and Gottlieb, 1998 Efficaci nel ridurre l’esposizione al fumo passivo sul luogo di lavoro e in altri ambienti. Otto studi hanno documentato riduzioni nel consumo quotidiano di tabacco fra i fumatori abituali. Tre studi hanno registrato un aumento del numero di persone che smettono di fumare a seguito del divieto di fumare. Interventi di comunità Hopkins et al, 2001 Il numero di studi che hanno valutato l’impatto degli interventi di tipo educativo nel ridurre l’esposizione al fumo passivo nell’ambiente domestico è insufficiente. Interventi di Prevenzione Primaria (Task Force on Community Preventive Service) B. Strategie per scoraggiare l’abitudine al fumo e/o favorirne la cessazione Aumento del costo delle sigarette Hopkins et al, 2001 Efficacia nel ridurre il consumo di tabacco gli adolescenti tra i giovani adulti (8 studi, forte evidenza). Riduzione del consumo di tabacco e aumento della cessazione della abitudine al fumo (17 studi, forte evidenza). Programmi di educazione scolastica Lantz et al, 2000 Significativa riduzione a breve termine del abitudine al fumo, ritardo nell’inizio. L’efficacia a lungo termine sui giovani è meno certa. Mass-media Hopkins et al, 2001 Efficacia nella cessazione dell’abitudine al fumo e riduzione del consumo di tabacco e derivati nei soggetti giovani (15 studi, forte evidenza). Risultati inconsistenti negli adulti. Interventi di Prevenzione Primaria (Task Force on Community Preventive Service) C. Provvedimenti di carattere medico-sanitario Ruolo del medico di famiglia Hopkins et al, 2001 Importante ruolo nell’identificare i fumatori, insufficiente evidenza nella riduzione del consumo di tabacco e nella cessazione della abitudine al fumo. Agopuntura Hopkins et al, 2001 Nessuna differenza (5 studi, evidenza insufficiente). Presidi farmacologici Hopkins et al, 2001 La farmacoterapia è efficace nella cessazione del fumo: gomme alla nicotina (13 studi, forte evidenza); inalatori di nicotina (4 studi, forte evidenza); nicotina spray nasale (3 studi, forte evidenza); cerotti alla nicotina (27 studi, forte evidenza); clonidina (5 studi); nortriptilina (2 studi, evidenza sufficiente); terapie di combinazione (3 studi, evidenza sufficiente). Prevenzione Primaria Interventi di primo livello praticabili nell’ambulatorio di medicina generale Minimal advice (informazioni e consigli con un colloquio di massimo 2-3 minuti) Creare un’alleanza con il fumatore Mettere materiale informativo in sala d’attesa Rafforzare il ruolo di immagine (il medico non deve fumare in ambulatorio; i cartelli di divieto vanno fatti rispettare) Accertare lo status di fumatore/non fumatore degli assistiti tra le informazioni anamnestiche in cartella clinica Conoscere i principi della terapia sostitutiva nicotinica Conoscere i principi della psicoterapia adiuvante Collaborare con il Centro anti-fumo (inviare i fumatori motivati) Chemioprevenzione: Studi randomizzati nei soggetti ad alto rischio Trial/Autori Farmaco Numero pz End points (N° di tumori) Efficacia ATBC study, 1994 B-carotene/vitE Placebo 14 560 14 573 474 402 Nessuna CARET, 1996 B-carotene/ Acido retinoico Placebo 9420 218 Nessuna 8894 170 B-carotene Placebo 11036 11035 1273 1293 Hennekens et al, 1996 Nessuna Screening ORGANIZZAZIONE RACCOMANDAZIONE US Preventive Services Task Force e Canadian Task Force: Nessuna radiografia o esame citologico in soggetti asintomatici American Cancer Society, American College of Physicians e American College of Radiology: Nessuna radiografia in soggetti asintomatici American Academy of Family Physicians: Nessuna radiografia e/o es. citologico in soggetti asintomatici American Thoracic Society: Nessuno screening di massa tranne che in studi clinici controllati Screening: Studi Pubblicati Caratteristiche dello studio National Cancer Center Hospital, Giappone Shinshu University, Giappone Early Lung Cancer Action Project, Stati Uniti Mayo Clinic Criteri di eleggibilità (fumo) Più di 20 pack/yr (suggerito) Nessun criterio Più di 10 pack/yr Più di 20 pack/yr o ex-fumatore da meno di 10 anni Criteri di eleggibilità (età) Più di 50 anni (suggerito) Più di 40 anni Più di 60 anni 50 anni o più No. di partecipanti 1369 5843 1000 1520 No. (%) di noduli scoperti Non riportato Non riportato 233 (23%) 782 (51%) No. (%) di tumori scoperti 15 (0.43%) 19 (0.35%) 27 (2.7%) 15 (1%) No. (%) di tumori in stadio I 14 (93%) 16 (84%) 23 (85%) 9 (60%) La Gestione del Paziente con Patologia Tumorale: B. Alla diagnosi - Presentazione clinica Esami di laboratorio Diagnosi strumentale Diagnosi citologica Diagnosi istologica Stadiazione Presentazione Clinica SINTOMO RANGE DI FREQUENZA (%) Tosse Dispnea Dolore toracico Emottisi Anoressia/cachessia Raucedine Disfagia Dolore osseo Ippocratismo digitale Linfonodi sovraclaveari Versamento pleurico Epatomegalia Disturbi neurologici 8-61 7-40 20-33 6-31 33-55 3-13 1-5 6-13 0-20 26-42 12-33 3-20 4-21 Presentazione Clinica A. Sintomi legati alla crescita endobronchiale: tosse, emoftoe e/o emottisi, dispnea B. Sintomi legati alla crescita endotoracica: dolore toracico, disfagia, disfonia, sindrome cavale, tirage, sindrome di Claude Bernard Horner/Ciuffini Pancoast C. Sintomi legati alla presenza di metastasi: perdita di peso, dolore osseo localizzato, cefalea, lipotimie, tremori, debolezza muscolare agli arti, recenti cambiamenti dello stato mentale Sindromi Paraneoplastiche SIADH ACTH ectopico Ginecomastia Lambert-Eaton Ipercalcemia non metastatica Osteoartropatia ipertrofica Piastrinopenia Alt. Coagulazione Microcitoma Grandi cell. Squamoso Adenoca. +++ +++ ++ ++ ++ + + + + +++ +++ + + +++ ++ +++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++ ++++ Tumori Polmonari Tumore primario Diffusione intratoracica Metastasi Sindromi paraneopl. Squamoso +++ (centrale o parailare) +++ + +++ Grandi cell. ++ (centrale) ++ ++ ++ Microcitoma + (centrale o parailare) ++ +++ +++ + (periferico) + +++ + Adenoca. Principali Esami di Laboratorio ESAME di ROUTINE COMMENTO Emocromo completo Anche in vista di una possibile chemioterapia Elettroliti Per escludere una sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico Calcio Metastasi scheletriche? Sindrome paraneoplastica? Fosfatasi alcalina Metastasi scheletriche? Metastasi epatiche? Transaminasi e bilirubinemia Si elevano tardivamente in caso di metastasi epatiche, diffuse ed estensive Creatinina Anche in vista di una possibile chemioterapia Marcatori Tumorali Antigene carcinoembrionario (CEA): Marker storico. Aumenta soprattutto negli adenocarcinomi, raramente nei SCLC. Modicamente correlato con l'estensione di malattia e la prognosi. Enolasi neurospecifica (NSE) Insieme con altri più recenti markers neuroendocrini (come ad es. il GRP-bombesina), è molto utile nel microcitoma, soprattutto nel monitoraggio della risposta alla chemioterapia. SOSPETTO DIAGNOSTICO DI CARCINOMA POLMONARE Radiografia del torace e TAC LESIONE PERIFERICA LESIONE CENTRALE (confronto con Rx precedenti) OPZIONI DIAGNOSTICHE OPZIONI DIAGNOSTICHE Citologia dell’escreato Biopsia transparietale Fibrobroncoscopia con biopsia bronchiale e BAL Fibrobroncoscopia con biopsia transbronchiale e BAL Biopsia transparietale sotto guida TAC Videotoracoscopia Mediastinoscopia e/o PET Toracotomia Toracotomia CARCINOMA POLMONARE LOCALMENTE AVANZATO (IIIA-IIIB) RESECABILE MA... 1. N2 con linfonodi > 1.5 cm: MEDIASTINOSCOPIA e/o PET 2. Lesioni polmonari multiple: PET 3. Lesione surrenalica monolat: AGOBIOPSIA e/o PET 4. Lesione epatica unica: AGOBIOPSIA e/o PET NON RESECABILE MA... 1. Dolori ossei e/o algie toraciche, aumento ALP e/o calcemia: SCINTIGRAFIA OSSEA 2. Sintomi neurologici: TAC e/o RMN dell’encefalo Ruolo della PET nel Carcinoma Polmonare Accuratezza Sensibilità Specificità Accuratezza Nodulo polmonare solitario 96% 88% 94% Adenopatie mediastiniche 85% 90% 91% Diagnosi differenziale fibrosi/recidiva 97% 77% 91% Ruolo della PET nel Carcinoma Polmonare Indicazioni “appropriate” Diagnosi differenziale con noduli polmonari solitari di dimensioni > 1 cm. Stadiazione del parametro N e stadiazione del parametro M (eccetto encefalo) in casi di carcinoma polmonare giudicato potenzialmente operabile con le metodiche diagnostiche tradizionali. Ristadiazione di carcinoma polmonare già trattato e considerato potenzialmente operabile con le metodiche diagnostiche tradizionali. Sospetta recidiva neoplastica non confermata con le metodiche diagnostiche tradizionali. Esami Citologici, Potenzialmente Diagnostici Resa diagnostica Espettorato + Lavaggio bronchiale ++ Spazzolamento bronchiale ++ Lavaggio bronchiolo-alveolare (BAL) + Aspirato transbronchiale ++ Aspirato transtoracico +++ Esame citologico del liquido pleurico prelevato con toracentesi ++ Esami Istologici, Potenzialmente Diagnostici Tecnica di prelievo Resa diagnostica Biopsia bronchiale in corso di broncoscopia +++ Biopsia transbronchiale in corso di broncoscopia ++ Agobiopsia transtoracica sotto guida TC ++/+++ Biopsie pleuriche a cielo coperto ++/+++ Videotoracoscopia ++/+++ Mediastinoscopia e mediastinotomia +++ Biopsie a torace aperto ++ Biopsia ossea ++ Biopsie surrenaliche, epatiche.. ++ Sintomi costitutivi Tosse, Dispnea, Dolore toracico, Emoftoe Sindromi paraneoplastiche Agoaspirato periferico E2 No Rx torace e PFR esame clinico ed es ematochimici E1 Metastasi periferica? S1 Interessament o pleurico? S2 Sì Neg? S3 No Toracentesi E3 Sì No Sì Broncoscopia + TBNA E6 TAC MDC TORACE (+ encefalo e addome) E4 TAC positiva o persiste sospetto? S4 FBS/TBNA diagnostica? S8 No TTNA/ mediastino scopia E7 Sì Small cells? S9 Sì Può evitare o non accetta broncoscopia ? S5 Scintigrafia ossea E11 Sì No No Operabile? S10 Sì No Sì Citologico Escreato E5 N2 neg alla TBNA? S11 No Sì No Conferma istologica (biopsia extrapolmonare) E9 Conferma istologica? S13 No No Negativo per M? S12 PET E8 No Sì PET negativa per N2? S14 Sì No Mediastinoscopia/tomia E10 Sì GIC per terapia chir E12 Citologico positivo in paziente non operabile? S6 Sì No Citologico neg. In pz che non accetta broncos? S7 GIC per terapia (med) E13 Sì ESCE o altro PC DIAGNOSI ESCE DIAGNOSI E STADIAZIONE STADIAZIONE Ragionamento Clinico Carcinoma Polmonare Visita urgente + RX Torace + esami ematochimici e consul. Spec. PNE E1 DA 1 SETTIMANA A 30 GIORNI 10-12 gg Necessita di ospedalizz? S1 DEG ORD Valutazione specialistica + rx torace + esami ematochimici e PFR E2 Sì Ricovero ord E3 No Pz ha eseguito TAC? S2 No E’ poss regime amb? S3 No Sì Metastasi periferiche? S4 E’ possibile ter specifica? S6 Sì No Esce DH Pz con segni e sintomi di sospetto K inviati da MMG o CAS No TAC E4 No Pos o persisite il sospetto? S5 Sì 2 accessi x Toracentesi/ ago asp e poi TAC E5 1 accesso x Sì Diagn e stad con ago asp/ toracentesi E6 Cicli di accessi AMB per Diagnostica citoistologica E7 Sì E’ necessaria biopsia transbronchiale o altra procedura invasiva? S7 DA 1 SETTIMANA A 14 GIORNI Percorso Organizzativo AMB Pz con segni e sintomi di sospetto K Da 24 ore a max 15 gg ENTRO 2 ore DEA Sì No Diagnosi e stadiazione completa? S8 No Sì Colloquio pzpneumologo E9 GIC DH/DOS E8 Stadiazione (TNM) Stadio I AeB Stadiazione (TNM) Stadio II AeB Stadiazione (TNM) Stadio IIIA (N1-N2) Stadiazione (TNM) Stadio IIIB La Gestione del Paziente con Patologia Tumorale : C. In trattamento - Presentazione clinica NSCLC - malattia limitata NSCLC - malattia metastatica NSCLC - pazienti anziani SCLC - microcitoma Follow-up programmato NSCLC: Suddivisione in Stadi Alla Diagnosi ~ 60% malattia in stadio IV o III B inoperabili 60% 40% ~ 40% malattia locoregionale Incidenza in Italia: circa 38 000 nuovi casi/anno NSCLC: Suddivisione in Stadi della Malattia Locoregionale 28% T1 N0 10% 10% 28% 37% T2 N0, T1 N1, T2 N1 15% T3 N0-1 RESECABILI (~ 8.800 pts) 15% 37% 10% T1-3 N2, T4 N0-1 MARGINAL. RESECABILI (~ 1.100 pts) 10% Ogni T…N2 extr/bulky, N3 NON RESECABILI (~ 1.100 pts) Incidenza in Italia: circa 11.000 nuovi casi/anno modificata da EC Holmes, J NCI 1991 Carcinoma Polmonare (NSCLC – SCLC) Trattamento CHIRURGIA RADIOTERAPIA CHEMIOTERAPIA Targeted therapy Vaccino-terapia Terapia genica