...

costi

by user

on
Category: Documents
13

views

Report

Comments

Description

Transcript

costi
COMPORTAMENTO PROSOCIALE
ALTRUISMO
teoria dell’evoluzione
Darwin (1859)
beneficio
ad un’altra persona
non tenere conto della propria
sicurezza o del proprio interesse
la selezione naturale favorisce
i geni che permettono la
sopravvivenza dell’individuo
discendenza
1
Biologi dell’evoluzione
Wilson (1975)
Dawkins (1976)
principi della teoria
della evoluzione
psicologia
evolutiva
Darwin
altruismo
comportamento sociale
in termini di fattori genetici
se l’obiettivo principale degli individui
è assicurare la propria sopravvivenza
2
tre ipotesi:
1° Selezione parentale (Hamilton)
atti altruistici vs. consanguinei
“importanza biologica”
favorisce la sopravvivenza
dei propri geni
+ stretta parentela
+ possibilità di discendenza
2° Norma della reciprocità (Trivers)
si aiuta con l’idea
implicita di essere
in futuro ricambiati
nella caverna
individui egoisti
=
- sopravvivenza
individui che cooperano
=
+ sopravvivenza
intesa con i vicini
reciprocità
base
genetica
3
3° Apprendimento norme sociali (H. Simon)
gli individui che imparano
norme e costumi di una società
=
+ probabilità di sopravvivenza
+ benefici
selezione naturale
alto adattamento
es. cibi velenosi
abilità ad imparare
le norme sociali
gli individui sono geneticamente
programmati per imparare le
regole sociali
patrimonio genetico
una di queste è
l’altruismo
4
alcuni psicologi sociali
altruismo
no basi genetiche
si interesse individuale
massimizzare i guadagni
minimizzare i costi
aiutare può essere remunerativo:
aiutare può essere costoso:
•aiuto oggi sarò aiutato domani
•allevio il mio dolore
•ottengo approvazione sociale
•accresco la mia autostima
•pericolo fisico
•dolore
•imbarazzo
•perdita di tempo
le persone aiutano solo se è nel loro interesse farlo
+ costi
- aiuto
5
ricerca utile
HOMANS (1961)
Le forme elementari
del comportamento sociale
psicologia
comportamentista
scelta razionale
proprio tornaconto
razionalità
ricerca utile
=
comportamento
umano
Skinner
comportamento
sociale
l’uomo reagisce
a seconda delle
ricompense
= scambio
comportamenti
punitivi
individui
comportamenti
di ricompensa
comportamento
sociale
=
norma della
reciprocità
interazione
principio
di sazietà
=
scambio
comportamento
d’aiuto
6
“le persone impegnate in una relazione
di scambio si aspettano di ricevere le
ricompense che ciascuno merita e si
arrabbiano se ciò non accade”
BLAU (1955)
giustizia distributiva
norma della
reciprocità
scambio
scambi equilibrati
violazione della norma
ricompense
adeguate
ai costi
condanna del gruppo
7
MODELLO COSTI-RICOMPENSE
Piliavin, Dovidio, Gaertner e Clark (1969 – 1982)
due componenti
interdipendenti
risposta emotiva
alla pena o bisogno
dell’altro
costrutto
motivazionale
il soggetto anticipa
e soppesa costi e
benefici dell’azione o
inazione
componente
cognitiva
cinque proposizioni:
1° La vista di un soggetto in difficoltà
causa l’attivazione degli astanti
in relazione a
•chiarezza
•gravità
•durata
del bisogno
•vicinanza fisica
•vicinanza psichica
del soggetto
bisognoso
8
2° In generale, l’attivazione determinata dalla prolungata osservazione di un
problema o di una difficoltà diventa più spiacevole col tempo, e gli astanti si
sentono più motivati a ridurla
+ spiacevole l’osservazione
nel tempo
+ propensione
all’aiuto
3° Gli astanti sceglieranno le risposte che più rapidamnete ridurranno l’attivazione
e che richiederanno un impegno al minimo dei costi netti
risposte dei soggetti:
•ridurre repentinamente l’ansia
•impiegare il minimo dei costi
9
+ ricompense = + aiuto
+ costi = - aiuto
•pericolo fisico
•energie da impiegare
•disapprovazione sociale
•situazione sconosciuta
•dolore
•minaccia alla libertà personale
•perdita di tempo/denaro
•approvazione sociale
•compensi monetari
•accrescimento dell’ autostima
•alleviare il proprio dolore
anche il NON PRESTARE AIUTO ha dei costi:
- costi benefattore
+ costi vittima
+ costi benefattore
- costi vittima
= + aiuto
=
- aiuto
empatia per la vittima
che non ha ricevuto soccorso
esplicita richiesta
palese responsabilità del
benefattore
aiuto indiretto
nessun aiuto
10
nessun aiuto
attivazione tenuta a bada per diminuire
il peso della responsabilità personale
•denigrazione della vittima
•reinterpretazione della situazione
come situazione di non emergenza
•diffusione di responsabilità
•ipotesi di fuga-facile
di Batson
processo di manipolazione
della situazione
è bassa la probabilità di un contatto
futuro con la vittima
viene meno la probabilità di giudizi
sociali negativi
4° Ci sono speciali situazioni d’emergenza nelle quali specifici tipi di personalità si
impegnano in rapidi, impulsivi, non calcolati, irrazionali interventi d’aiuto o comportamenti di fuga
nessuna razionalità
aiuto/non aiuto
caratteristiche individuali
11
soggetti più sensibili
ai bisogni degli altri
+ attivazione = + aiuto
•più orientati verso gli altri
•maggiore senso di responsabilità sociale
•persone estroverse
•bisogno di approvazione sociale
•curano interessi sociali
•amici ambiti
altri fattori influenti:
sesso
donne
supporto emotivo
uomini
eroismo e cavalleria
umore
attenzione del
benefattore
senso del noi
desta sentimenti
di vicinanza fisica e psichica
verso l’esterno
verso aspetti del Sè
aiuto in presenza
di testimoni
+ aiuto
- aiuto
categorizzazione di una persona
come membro del proprio gruppo
12
attitudini dell’altro molto simili alle proprie
5 Al termine del contatto con la situazione, l’attivazione decresce col tempo
a prescindere dal fatto che la vittima abbia o meno ricevuto l’aiuto
RELAZIONI E SCAMBIO
Kelley e Thibaut
(1974)
Psicologia sociale
dei gruppi
AeB
“Il presupposto principale e ricorrente di tutta la nostra
analisi è che ciascun individuo entra e rimane volontariamente in un qualsiasi rapporto solamente fino a quando
questo gli procura adeguate soddisfazioni in termini di
costi e benefici”.
sequenza di
comportamento
influenza
reciproca
=
serie di
comportamenti
positiva
o
negativa
piacevolezza
in sè
obiettivi
ricompense
punizioni
13
esperienza
piacevole
ricompensa
costo
esperienza
spiacevole
rinuncia alternativa
piacevole
evitare una
punizione
grado di soddisfazione
due standard
di confronto
soddisfazione
relazione
relazione
livello di confronto
o CL
livello di confronto
per le alternative
o CLalt
esperienze
passate
alternative
disponibili
inferiore a CL = risultati spiacevoli
superiore a CL = risultati piacevoli
piacevole
spiacevole
relazione spiacevole
assenza di CLalt
CLalt
mantenimento relazione
abbandono relazione
14
azioni di A
matrice dei risultati
d’interazione tra A e B
azioni di B
soddisfacenti
valutazione
dei
rapporti
insoddisfacenti
BENEFICI
vicinanza:
•tempo
•energie
•sforzi
base per
stimare
benefici
costi
COSTI
capacità individuali:
individui evitati:
•controllo emotivo
•stabilità
•capacità di adattamento
•tolleranza
•disagi
•tensioni
•non prestano aiuto
somiglanza di valori
e atteggiamenti:
consenso
dell’altro
= interdipendenza
autostima
status sociale:
ci si associa a persone
di status uguale o superiore
effetto
contagio
15
RELAZIONI INTIME
relazioni di
scambio
Clark, Powell
e Mills (1986)
relazioni di
condivisione
do ut des
regole
relazioni intime
relazioni casuali
risorse scambiate
famiglia, amici, coppie
benefici comparabili
benessere
dell’altro
Hatfield, Utne
e Traupmann
conoscenti
•intensità di gradimento
•scambio profondo di
informazioni
•lunga durata
•informazioni rapide
•breve durata
valore
quantità
16
sei classi:
relazioni
intime
amore
status
informazioni
denaro
beni
servizi
senso del noi
prendersi cura dell’altro
equità all’interno
delle relazioni
intime
Hatfield, Utne
e Traupmann
RELAZIONI NON EQUE:
equità psicologica
partner che
contribuisce di più:
relazioni
casuali
equità effettiva
abbandono della relazione
difficile da
stabilire
convincendosi che la
relazione sia più equa
di quanto sembri
apportando reali cambiamenti
alla relazione
norma
della
reciprocità
abbassa i costi
della richiesta
d’aiuto
relazioni
intime
relazioni
casuali
•lunga storia
•reciproco
aiuto
•formalità
•compenso
18
Fly UP