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L`UNESCO e la Comunicazione. L`importanza della radio

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L`UNESCO e la Comunicazione. L`importanza della radio
L’UNESCO e la comunicazione
L’importanza della radio
a cura del
Centro Unesco di Firenze Onlus
13 FEBBRAIO 1946
la radio delle Nazioni Unite
comincia a trasmettere dalla sua
sede di New York in cinese, inglese,
francese, russo e spagnolo (dal
1974 anche in arabo ) per
diffondere le tematiche della pace
e della sicurezza internazionale
dopo la Seconda Guerra Mondiale
3 NOVEMBRE 2011
durante la 36° Sessione della
Conferenza Generale, l’UNESCO
riconosce il “potere di
traformazione della radio”, sceglie
il 13 febbraio come Giornata
Mondiale della Radio, su proposta
dell’Accademia Spagnola della
Radio
“This is the United
Nations calling the
peoples of the world”
Perché la Radio?
 la radio fin dalla sua nascita, cent’anni fa, si è sempre
dimostrata una potente risorsa di informazione, di stimolo al
cambiamento sociale e punto centrale della vita delle comunità
 è il mass media che raggiunge la più ampia audience del
mondo
 nell’era delle nuove tecnologie rimane la piattaforma più
accessibile, lo strumento di comunicazione più potente e a basso
costo
 la comunicazione è strategica nelle politiche dell’UNESCO: la
radio è uno strumento privilegiato per lo sviluppo sociale e
culturale di ciascuna comunità e per la diffusione del dialogo
interculturale, della costruzione della pace e del rispetto dei
diritti umani
L’UNESCO e la comunicazione
ATTO COSTITUTIVO PREAMBOLO (1945):
“poiché le guerre nascono nell’animo degli uomini, è nell’animo
degli uomini che si devono costruire le difese della pace …
per questi motivi gli stati membri aderenti a questo atto costitutivo,
credendo nella piena ed uguale opportunità di educazione per tutti,
nel perseguimento senza alcuna limitazione della verità oggettiva,
nel libero scambio di idee e conoscenze sono concordi e determinati
nello sviluppare ed accrescere le forme di comunicazione tra i propri
popoli e di impiegare questi mezzi al fine della comprensione
reciproca e di una più reale ed effettiva conoscenza delle realtà di
ciascuno”
Le finalità generali dell’UNESCO
ATTO COSTITUTIVO ARTICOLO 1 (1945):
PACE E DIRITTI
UMANI
“Scopo del’Organizzazione è quello di
contribuire alla pace e alla sicurezza,
promuove la collaborazione tra le
nazioni, attraverso l’educazione, la
scienza e la cultura, al fine di favorire il
rispetto universale della giustizia, della
legalità, dei diritti umani e delle libertà
fondamentali che sono sancite per tutti i
popoli del mondo, senza distinzione di
razza, sesso, lingua o religione dalla
Carta delle Nazioni Unite”
La comunicazione nella Dichiarazione Universale
dei Diritti Umani (1948)
ARTICOLO 19
“Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di
espressione incluso il diritto di non essere perseguitato
per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e
diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e
senza riguardo a frontiere”
L’UNESCO persegue queste finalità attraverso
due programmi internazionali:
 INTERNATIONAL PROGRAMME FOR THE DEVELOPMENT OF
COMMUNICATION (IPDC)
è l’unico forum multilaterale nel sistema delle Nazioni Unite
progettato per mobilitare la comunità internazionale a
discutere e promuovere lo sviluppo dei mezzi di
comunicazione nei paesi in via di sviluppo
 INFORMATION FOR ALL PROGRAMME (IFAP)
è un programma con il quale i governi del mondo si
impegnano a sfruttare le nuove opportunità offerte dall’era
dell’informazione per creare società più giuste, attraverso un
accesso migliore per tutti all’informazione
Obiettivi del Programma per lo Sviluppo della
Comunicazione (IPDC)
 LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E PLURALISMO DEI MEDIA
per accrescere la partecipazione dei cittadini nei processi decisionali e sancirne i diritti
fondamentali
 SVILUPPO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE DELLE COMUNITÀ, IN
PARTICOLARE DELLA RADIO
perché contribuiscono al pluralismo dei media per la varietà di contenuti e perché danno voce a
differenti interessi e gruppi sociali, incoraggiano il dialogo aperto, la trasparenza delle
amministrazioni locali e coinvolgono attivamente i membri delle comunità nelle loro attività
 SVILUPPO DELLE RISORSE UMANE
perché i giornalisti svolgono un ruolo fondamentale nell’influenzare l’opinione della società.
L’UNESCO promuove gli istituti di formazione per giornalisti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo
 COOPERAZIONI INTERNAZIONALI
l’IPDC è l’unico programma all’interno del sistema delle Nazioni Unite teso a mobilitare la comunità
internazionale in un’azione comune nel supportare media pluralistici liberi ed indipendenti nei paesi
in via di sviluppo.
Obiettivi del Programma
Informazione per tutti (IFAP)
 INFORMAZIONE PER LO SVILUPPO
l’informazione come mezzo per indirizzare le strategie per lo sviluppo dei paesi
 CONSERVAZIONE DELL’INFORMAZIONE
attraverso il programma Memory of the World l’UNESCO promuove la conservazione del
patrimonio documentario e la sua diffusione ad un pubblico più vasto
 ACCESSIBILITÀ DELL’INFORMAZIONE
disponibilità, accessibilità e raggiungibilità dell’informazione e problematiche particolari
connesse con i bisogni dei portatori di disabilità
 ALFABETIZZAZIONE ALL’INFORMAZIONE
conoscere i meccanismi e i mezzi della comunicazione rende capaci di cercare, valutare,
usare e creare informazione in modo efficace in ogni ambito della propria vita
 ETICA DELL’INFORMAZIONE
affronta gli aspetti etici, legali e sociali legati all’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e
della comunicazione
L’importanza della radio nello sviluppo dei mezzi di
comunicazione delle comunità
contribuiscono al pluralismo dei media, per la varietà di
contenuti e per la possibilità di dar voce a differenti
interessi e gruppi sociali;
incoraggiano il dialogo aperto, la trasparenza delle
amministrazioni locali;
coinvolgono attivamente i membri delle comunità nelle
loro attività sia come spettatori che come partecipanti.
L’UNESCO-IPDC Prize for Rural Communication
Istituito nel 1985 dall’UNESCO, ha lo scopo di individuare i media che
svolgono attività innovativa nello sviluppo della comunicazione nelle comunità
rurali dei paesi in via di sviluppo.
L’UNESCO ogni anno investe 20,000 $ in questo progetto
Le radio delle comunità
 promuovono lo sviluppo della comunità, dando voce
a chi è senza voce
 coinvolgono la popolazione locale anche nella loro
gestione
 difendono interessi e diritti della comunità,
rispettando le opinioni di tutti, informando e aiutando a
risolvere i problemi quotidiani
 riflettono il gusto e le speranze della comunità,
promuovendo le tradizioni e le lingue locali
 promuovono la diversità culturale contro
l’omogeneità commerciale
Alcuni esempi
INDIA - SANGHAM RADIO
dare voce agli emarginati
BELIZE - RADIO HAMALALI GARINAGU
proteggere la cultura Garifuna
MESSICO - LA VOZ DE LOS CAMPESINOS
conoscere e valorizzare la propria storia
JAMAICA: FREE FM
oltre le mura della prigione
BURUNDI - GIHETA CMC
promuovere la pace e lo sviluppo
RADIO IN A BOX
la radio e l’emergenza umanitaria
Sangham radio nasce Nel 2008 con il supporto dell’UNESCO su iniziativa
delle donne Dalit (della casta degli “intoccabili”) del villaggio di Pastapur,
in una delle zone più povere dell’India. Nel 2007 ha ottenuto il
riconoscimento del Ministero delle telecomunicazioni indiano
Sangham Radio è la
prima stazione radio di
comunità dell’India.
È la prima radio gestita
da donne Dalit in India.
Trasmette per 1 ora e
mezzo al giorno
raggiungendo circa 75
villaggi e dando voce alle
necessità e alle speranze
degli emarginati
Radio Hamalali Garinagu è stata fondata nel 2002 dal National Garifuna
Council of Belize, l’istituto che difende dal 1981 i diritti, lo sviluppo e la
cultura delle comunità Garifuna. La radio ospita un centro multimediale
finanziato attraverso un programma dell’UNESCO finalizzato allo sviluppo
delle comunità caraibiche
I Garifuna o Garinagu nascono
dall’incontro tra la popolazione
indigena caraibica e gli schiavi
africani deportati dagli spagnoli
nell’isola di San Vincent nel 1635.
Nel 1797 sono esiliati in America
Centrale: la loro lingua è oggi parlata
nelle comunità residenti lungo la
costa caraibica (Nicaragua,
Honduras, Guatemala e Belize).
Radio Hamalali Garinagu trasmette servizi di interesse locale
in lingua Garifuna.
Sostiene i musicisti attraverso la registrazione e la diffusione
della musica Garifuna.
Trasmette servizi educativi rivolti ai giovani e alle donne.
Organizza workshop di prevenzione dell’HIV.
Fondata 32 anni fa nella regione orientale di Veracruz, è la prima radio
delle comunità indigene del Messico. Fa parte della Latin American
Association of Radio Education (ALER) e della World Association of
Community Radio Broadcasters (AMARC).
La voz de los campesinos ha
ricevuto il premio UNESCO-IPDC
per la comunicazione nelle
comunità rurali UNESCO-IPDC
Prize for Rural Communication il
24 marzo 2011
 promuove la comunicazione tra i membri della comunità,
incoraggiandoli a conoscere e valorizzare la propria storia,
tradizioni e musica
 difende i diritti della popolazione indigena di Veracruz
 trasmette nelle tre lingue locali, oltre alla lingua ufficiale
(spagnolo) a 400 comunità (circa 100,000 persone)
FREE FM nasce dalla collaborazione tra l’UNESCO e il Department of
Correctional Service giamaicano e la Canadian International Development
Agency. Trasmette dal 2007 dal Centro correzionale di Tower Street, in
Giamaica
FREE Radio ospita un centro
multimediale nel quale secondini e
detenuti collaborano al progetto di
riabilitazione attraverso programmi
di istruzione: infatti FREE è
l’acronimo per “Fostering
Rehabilitation Education and
Entertainment” (promuovere la
riabilitazione, l’educazione e
l’intrattenimento)
Da quando FREE Radio
trasmette la criminalità
all'interno del carcere si è
ridotta del 50%
Giheta Community Media Centre nasce dopo i conflitti civili degli anni ‘90 su
iniziativa di una ONG locale, Dushirehamwe, con il supporto dell’UNESCO,
ed utilizza la telecomunicazione e le trasmissioni radio per promuovere lo
sviluppo delle donne delle comunità rurali del Burundi
Il Giheta CMC è costituito da:
 un centro telematico che fornisce alla
popolazione locale accesso a telefoni e Internet
 un centro di formazione per l’alfabetizzazione
informatica
 una stazione radio di comunità: Radio Ijwi
ry’Umukemyezi
Radio Ijwi ry’Umukemyezi trasmette ad una
comunità che è stata gravemente colpita dalla
guerra civile del primi anni ‘90.
Il suo nome significa “Voce delle Donne” ed è
gestita da donne delle comunità rurali.
È nata al tempo degli accordi di pace tra il
Governo del Burundi e i movimenti ribelli.
I programmi della radio mirano a contribuire alla ripresa delle attività
economiche agricole, a favorire la convivenza pacifica tra gruppi che prima erano
in conflitto a diffondere il rispetto per i diritti umani, la democrazia la salute e
l’educazione.
"Radio-in-Box" è un sistema integrato di radiodiffusione mobile basato su
tecnologie digitali che le emittenti locali possono utilizzare in caso di
situazioni di emergenza a seguito di disastri naturali (ad esempio,
terremoti e tsunami). "Radio-in-Box" stata progettata dalla Asia-Pacific
Broadcasting Union con il sostegno dell'UNESCO
Attraverso "Radio-in-a-Box" le radio delle comunità:
 informano sullo stato reale della situazione di emergenza
 collaborano alle operazioni di soccorso
 danno spazio alla condivisione di esperienze ed emozioni ed
alleviare i disagi post-disastro
La "scatola" misura circa 55 x 50 cm
e contiene tutto l’equipaggiamento
necessario per mettere in funzione
una radio che deve trasmettere in
situazione di emergenza
 un trasmettitore FM della
potenza di 30 Watt
 un piccolo computer
 microfoni
 un lettore CD
 un registratore audio digitale
India – una giornalista della radio della comunità di
Raibar durante una trasmissione radiofonica
India – le donne della comunità di Raibar ascoltano
insieme un programma radiofonico
Pakistan – giornaliste della comunità di Bhawalpur
mentre trascrivono un’intervista
Bangladesh – una volontaria del centro multimediale
di Sitakund intervista un membro della comunità
Palestina – un corso di giornalismo a Hebron
Palestina – un giornalista intervista un membro della
comunità di Hebron
Palestina – una collaboratrice al progetto “Literary
audio library for radio” per non vedenti
Jamaica – allievi di un corso di formazione in
tecnologie della comunicazione
Tanzania – una presentatrice dello studio di
registrazione del Kyeal Community Center
Kyrgyzstan – una reporter registra un musicista di
Komuzchu per il programma “Village talents”
Filippine – un membro della comunità di Tambuli
suona per radio Ibajay Vicente
Rwanda – un operatore di “Radio Salus”
Rwanda – una operatrice di “Radio Salus” intervista
una coltivatrice di caffè
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