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Percorso sui Longobardi per 1 D MANZONI2003

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Percorso sui Longobardi per 1 D MANZONI2003
L’Italia nell’Alto Medioevo:
i Longobardi a Cividale
Le tappe della migrazione
Quali sono stati gli
spostamenti dei
Longobardi in Europa?
Le tappe della migrazione
I Longobardi erano un popolo
nomade.
Partiti dai lontani territori
della Scandinavia, si fermano
per un periodo in Pannonia
(attuale Ungheria).
Nel 568 questo popolo, guidato
dal re Alboino, abbandona
anche questi luoghi ed entra in
Italia, oltrepassando le Alpi
orientali.
I Longobardi, con
donne, bambini e
averi, guidati dal
loro re Alboino,
iniziano così
l’occupazione
dell’Italia.
Ecco l’Italia di
oggi con le sue
regioni…
I Longobardi in Italia
Quali erano i
territori occupati
dai Longobardi in
Italia?
I Longobardi in Italia
Giunti in Italia, occupano la
Pianura Padana (la capitale
è Pavia) e quindi gran parte
della penisola.
L’Italia così rimane divisa in
due parti:
--territori dei Longobardi
in azzurro;
-- territori dei Bizantini
(Impero romano d’Oriente,
con capitale Costantinopoli)
in arancio.
Cividale , antica città
romana, è la prima a
cadere nelle mani dei
Longobardi di
Alboino.
A Cividale, il nipote di
Alboino, Gisulfo,
diventa primo duca in
terra italiana: nasce
così il primo ducato
dei 36 del Regno.
L’aspetto fisico di uomini e donne
Qual era l’aspetto dei
Longobardi?
L’aspetto degli uomini
Gli uomini erano di altezza elevata:
spesso superavano il metro e
novanta centimetri.
Portavano i capelli tosati (rasati)
fino alla nuca e con le ciocche
rimanenti posizionate ai lati del
viso.
Indossavano abiti ampi e di lino.
L’ aspetto delle donne
Le donne longobarde avevano i capelli biondi e lisci, divisi
(con la riga in mezzo) in due bande che spesso ricadevano
sulle spalle. A volte li raccoglievano in trecce e li fermavano
con degli aghi crinali o indossavano un velo.
Le donne (imitando le
dame romane)
indossavano anche
orecchini e collane.
L’altezza media era di un
metro e settanta.
Il colorito della pelle era
chiaro.
Le spille o fibule,
che fermavano i
mantelli o le
gonne,
riproducevano
figure animali
stilizzate.
Solo le donne di
alta classe sociale
(nobili) potevano
indossarle.
La vita quotidiana
Che cosa
sappiamo della
vita quotidiana
dei Longobardi?
La vita quotidiana
Tutto ciò che
sappiamo sui
Longobardi è
stato scoperto
grazie allo
studio delle
necropoli
(= i cimiteri)
La sepoltura
Com’erano le
sepolture
(= tombe)
longobarde?
La sepoltura
I morti venivano sepolti fuori
dalle mura, in una semplice
fossa, con i piedi rivolti a est,
per vedere il sorgere del
sole.
Le fosse erano più o meno
profonde, a seconda del
corredo funebre che
accompagnava il corpo.
Corredo funebre: oggetti,
appartenuti al defunto, che
potevano essere anche di
gran valore.
La vita quotidiana
I guerrieri
avevano diverse
armi da
combattimento ed
era segno di
ricchezza
possedere un
cavallo.
In molte tombe di ricchi
longobardi è anche
presente una crocetta
d’oro,
simbolo della cristianità
del defunto.
I Longobardi, grazie alla
loro regina Teodolinda
(589 - 616), si erano
convertiti al
Cristianesimo, la
religione dei Romani.
La vita quotidiana
La spada a doppio
taglio veniva usata
per il
combattimento a
cavallo.
Lo scudo era in
legno, protetto da
borchie e da una
parte centrale in
metallo, chiamata
umbone.
Per gli scambi commerciali
usavano vari tipi di moneta.
Inizialmente erano solo d’oro,
poi, dalla fine dell’VIII secolo,
iniziarono a battere le monete
d’argento, più resistenti e
meno costose.
Le abitazioni
Le abitazioni erano
assai modeste: in
legno, con pavimenti in
terra battuta ,
semplici focolari e
tetti in legno.
Ipotesi di casa longobarda
L’organizzazione della società
Com’era organizzata la
società longobarda?
L’organizzazione sociale
Il RE
era il capo della società longobarda
• Gli UOMINI LIBERI o ARIMANNI:
formavano l’aristocrazia militare dei
duchi e eleggevano il re.
• gli UOMINI SEMILIBERI (o aldii):
amministravano le proprietà degli
arimanni.
• I SERVI: allevavano il bestiame e
lavoravano nei campi.
Teodolinda sposa Agilulfo (dettaglio).
Affresco degli Zavattari, 1444.
• Gli SCHIAVI: NON avevano nessun
diritto
L’editto del re longobardo Rotari
E’ la prima
raccolta di leggi
dei Longobardi.
E’ stata scritta in
latino, la lingua dei
vinti (Romani), nel
643 d. C., e
rappresenta un
segnale di
integrazione tra i
due popoli.
Che cosa stabiliva l’Editto di Rotari?
Se un uomo libero offendeva o
danneggiava un altro uomo libero,
doveva pagare al re una multa. Essa
cambiava in base alla gravità
dell’offesa.
La multa era inferiore se a
subire il danno era una donna.
Miniatura medievale in cui Rotari
detta le sue leggi
Infatti, nella società longobarda,
la donna, poiché non partecipava
ai combattimenti, era considerata
inferiore all’uomo ed era
sottomessa all’autorità del padre,
del marito o degli altri maschi
della famiglia.
Paolo Diacono
Chi era Paolo
Diacono?
Perché oggi ci
ricordiamo ancora
di lui?
Paolo Diacono
Historia Langobardorum
Museo Archeologico Nazionale
Cividale del Friuli
Paolo Diacono nasce a
Cividale nel 720 ed è un
monaco, storico e poeta
longobardo.
Scrive l’Historia
Langobardorum (storia
dei longobardi) , la sua
opera più importante.
L’Historia è scritta in
latino, è suddivisa in sei
libri e tratta la storia del
popolo longobardo dalle
origini fino alla morte del
re Liutprando (747).
Cividale longobarda
Quali sono le
principali
testimonianze
della
presenza dei
Longobardi a
Cividale?
Il Battistero di Callisto
E’ un portico a forma
di ottagono, attorno
ad una vasca fatta
realizzare dal
patriarca Callisto
(737-756).
Museo Cristiano del Duomo, Cividale
Altare di Ratchis
E’ un esempio di
scultura alto-medievale.
Prende il nome da
Ratchis, duca
longobardo dal 737 al
744.
Museo Cristiano del Duomo, Cividale
E’ un altare in pietra del
Carso ed è composto da
quattro lastre decorate
con scene della storia di
Cristo.
Croce di Gisulfo
E’ una preziosa croce,
sbalzata in lamiera d’oro.
E’ stata realizzata nel VII
secolo da artigiani
longobardi.
E’ alta 11 cm e ha due
bracci di simile lunghezza,
impreziositi di pietre
preziose.
Museo Archeologico, Cividale
Il Tempietto Longobardo
Risale al sec. VIII ed è
un capolavoro assoluto
dell’arte altomedievale.
E’ il punto d’incontro tra
espressività “barbarica” e
raffinatezza latina.
Tempietto Longobardo, Cividale del F.
Nella parete in fondo si
possono vedere le sei
magnifiche figure di
donna e, nella parte in
basso, un tralcio di vite
con grappoli.
Il Tempietto Longobardo
Era, probabilmente, la cappella
di un monastero benedettino
femminile, il Monastero di
Santa Maria in Valle
Ed ecco i lavori
artistici eseguiti
dagli alunni
delle classi
seconde, che
riproducono le
tecniche
utilizzate dagli
orafi
longobardi….
Sono stati imitati stili e tecniche degli
artigiani longobardi, con l’uso di materiali
diversi (cartone, alluminio, fogli di rame,
acrilici, smalti, indelebili, colori a rilievo), per
ottenere un risultato originale.
OGGETTI REALIZZATI:
fibule di vario stile e forma (fibula a disco,
a forma di aquila) e croci di vario formato
e stile di lavorazione, simili, nell’aspetto, ai
gioielli originali.
FIBULA A DISCO
FIBULA AD ESSE
FIBULA A
FORMA DI
AQUILA
Parole longobarde fra noi
Molte parole della lingua
italiana di oggi derivano da
parole della lingua longobarda,
che era germanica.
Ad esempio: spalto (muro di
protezione), spiedo (spada),
strale (freccia) sguattero
(guardia), manigoldo (soldato).
Es. Schifo (antica e piccola
imbarcazione),
stamberga (casa in pietra e
legno) , panca, guancia,
schiena, milza, anca (parti del
corpo) e molte altre…
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