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Intervento di Maria Stella D`Andrea – Medico legale ASL Reggio

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Intervento di Maria Stella D`Andrea – Medico legale ASL Reggio
LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PER
L'ACCOGLIENZA DI DONNE VITTIME DI
VIOLENZA DI GENERE (DGR 1677/2013):
LO SGUARDO MEDICO LEGALE
MARIA STELLA D’ANDREA
REGGIO EMILIA 30 GIUGNO 2014
“SENTINELLA
QUANTO
RESTA DELLA
NOTTE?
SENTINELLA
QUANTO
RESTA DELLA
NOTTE?”
Isaia 21, 11
VIOLENZA CONTRO
LE DONNE
“LA VIOLENZA CONTRO LE
DONNE E’ UN OSTACOLO AL
RAGGIUNGIMENTO DEGLI
OBIETTIVI DI UGUAGLIANZA,
SVILUPPO E PACE. LA
VIOLENZA CONTRO LE DONNE
VIOLA, INDEBOLISCE O
VANIFICA IL GODIMENTO DA
PARTE DELLE DONNE DEI
LORO DIRITTI UMANI E
DELLE LORO LIBERTA’
FONDAMENTALI”
DICHIARAZIONE
DELLE NAZIONI UNITE 1995
VIOLENZA CONTRO
LE DONNE
L’ASSEMBLEA PARLAMENTARE
DEL CONSIGLIO D’EUROPA
NELLA RACCOMANDAZIONE
1582/2002 DICHIARA CHE
LA VIOLENZA CONTRO LE
DONNE
•
“E’ UN FENOMENO
ENDEMICO CHE RIGUARDA
TUTTI I PAESI EUROPEI E SI
OSSERVA IN TUTTE LE
CATEGORIE O
CLASSI SOCIALI …
• SECONDO LE STATISTICHE
LA VIOLENZA IN AMBITO
DOMESTICO SAREBBE PER LE
DONNE DI ETA’ TRA I 16 E I
44 ANNI LA PRINCIPALE
CAUSA DI DECESSO E DI
INVALIDITA’…
L’ASSEMBLEA,
INOLTRE
RACCOMANDA , TRA
L’ALTRO, AGLI STATI
MEMBRI DI:
OFFRIRE AL PERSONALE
MEDICO UNA FORMAZIONE
CHE PERMETTA DI
INDIVIDUARE LE VITTIME
DI VIOLENZA
• …..
• ASSICURARE AD OGNI
VITTIMA, SENZA
DISCRIMINAZIONE
ALCUNA, ASSISTENZA
IMMEDIATA
ED ESAURIENTE, FRUTTO
DI SFORZI COORDINATI,
MULTIDISCIPLINARI E
PROFESSIONALI. …”
CONSIGLIO D’EUROPA 2002
E’ SOLO UNA RACCOMANDAZIONE???
NO!!!!
E’ UN IMPERATIVO ETICO, MORALE,
DEONTOLOGICO. I MEDICI NON POSSONO
LIMITARSI A CURARE MA DEVONO SEMPRE PIU’
INDIVIDUARE LE VITTIME DELLA VIOLENZA DI
GENERE E COSTRUIRE CON LORO PERCORSI DI
USCITA DALLA VIOLENZA STESSA
CODICE DEONTOLOGICO 2006
ART. 32 DOVERI DEL MEDICO NEI CONFRONTI DEI
SOGGETTI FRAGILI
• IL MEDICO DEVE CONTRIBUIRE A PROTEGGERE IL MINORE,
L’ANZIANO E IL DISABILE, IN PARTICOLARE QUANDO RITENGA
CHE L’AMBIENTE FAMILIARE O EXTRAFAMILIARE, NEL QUALE
VIVONO, NON SIA SUFFICIENTEMENTE SOLLECITO ALLA CURA
DELLA LORO SALUTE, OVVERO SIA SEDE DI MALTRATTAMENTI,
VIOLENZE O ABUSI SESSUALI, FATTI SALVI GLI OBBLIGHI DI
REFERTO O DI DENUNCIA ALL’A.G. NEI CASI SPECIFICATAMENTE
PREVISTI PER LEGGE
• IL MEDICO DEVE ADOPERARSI, IN QUALSIASI CIRCOSTANZA,
PERCHE’ IL MINORE POSSA FRUIRE DI QUANTO NECESSARIO AD
UN ARMONICO SVILUPPO PSICO-FISICO E AFFINCHE’ ALLO
STESSO, ALL’ANZIANO E AL DISABILE SIANO GARANTITE
QUALITA’ E DIGNITA’ DI VITA, PONENDO PARTICOLARE
ATTENZIONE ALLA TUTELA DEI DIRITTI DEGLI ASSISTITI NON
AUTOSUFFICIENTI SUL PIANO PSICHICO E SOCIALE
• IL MEDICO IN CASO DI OPPOSIZIONE DEI LEGALI
RAPPRESENTANTI ALLA NECESSARIA CURA DEI MINORI E DEGLI
INCAPACI, DEVE RICORRERE ALLA COMPETENTE AUTORITA’
GIUDIZIARIA
CODICE DEONTOLOGICO 2014
ART. 32 DOVERI DEL MEDICO NEI CONFRONTI DEI SOGGETTI
FRAGILI
IL MEDICO TUTELA IL MINORE, LA VITTIMA DI QUALSIASI
ABUSO O VIOLENZA, E LA PERSONA IN CONDIZIONI DI
VULNERABILITÀ O FRAGILITÀ PSICO-FISICA O SOCIALE O
CIVILE IN PARTICOLARE QUANDO RITIENE CHE L'AMBIENTE,
IN CUI VIVE NON SIA IDONEO A PROTEGGERE LA SUA
SALUTE, LA DIGNITÀ E LA QUALITÀ DI VITA.
IL MEDICO SEGNALA ALL’AUTORITÀ COMPETENTE LE
CONDIZIONI DI DISCRIMINAZIONE, MALTRATTAMENTO
FISICO O PSICHICO, VIOLENZA O ABUSO SESSUALE.
IL MEDICO, IN CASO DI OPPOSIZIONE DEL RAPPRESENTANTE
LEGALE A INTERVENTI RITENUTI APPROPRIATI E
PROPORZIONATI, RICORRE ALL’AUTORITÀ COMPETENTE.
IL MEDICO PRESCRIVE ED ATTUA MISURE E TRATTAMENTI
COATTIVI FISICI, FARMACOLOGICI E AMBIENTALI NEI SOLI
CASI E PER LA DURATA CONNESSI A DOCUMENTATE
NECESSITÀ CLINICHE, NEL RISPETTO DELLA DIGNITÀ E
DELLA SICUREZZA DELLA PERSONA
LA DIAGNOSI DI VIOLENZA DI GENERE
PRESENTA MOLTEPLICI DIFFICOLTA’
>> PER LE MOLTEPLICI E
>> PER LA FREQUENTE ASSENZA
DIFFERENTI SPIEGAZIONI CHE
DI SEGNI PATOGNOMONICI DELLA
VENGONO FORNITE IN MERITO
VIOLENZA STESSA
ALLE LESIONI RISCONTRATE
>> PER LA DIFFICILE
INTERPRETAZIONE DEI REPERTI
OBIETTIVATI
>> PERCHE’ GLI OPERATORI NON
CONOSCONO IL CICLO DELLA
VIOLENZA
>> PER I TEMPI DI LATENZA CHE
SPESSO INTERCORRONO TRA
L’EVENTO E L’ACCERTAMENTO
CLINICO DELLO STESSO
>> PER L’OMERTA’ CHE UN SIMILE
EVENTO SCATENA
>> PER LA FREQUENTE
NEGAZIONE E RIMOZIONE
DELL’ACCADUTO AGITA DA
VITTIMA, OFFENDER ED
OPERATORI
>>PER LA PAURA DI NON ESSERE
CREDUTA, DI ESSERE GIUDICATA
>> PER VERGOGNA,
AUTOCOLPEVOLIZZAZIONE, SENSO
DI IMPOTENZA, PER PROTEZIONE E
SUDDITANZA VERSO IL
MALTRATTANTE
LA VIOLENZA SARA’ DESTINATA A
RESTARE UN FENOMENO SOMMERSO
ANCORA A LUNGO SE … …
… SE LA VISITA SARA’
SOLO UN PERCORSO
CLINICO, DIAGNOSTICO
E/O INVESTIGATIVO
E NON … SOPRATTUTTO …
UN PERCORSO DI
UMANIZZAZIONE DELLA
VITTIMA
• L’INCONTRO CON LA VITTIMA
DI VIOLENZA COME PRIMO
MOMENTO DI RESTITUZIONE
DI UN VOLTO E DI UNO
SGUARDO
• VEDERE NELLA VITTIMA,
PRIMA DI TUTTO, UNA
PERSONA
ACCANTO AD UNA DONNA VITTIMA DI VIOLENZA
POSSIAMO DECIDERE DI “CHINARE IL CAPO E
VOLGERE LO SGUARDO ALTROVE” OPPURE DI
DIVENTARE PROTAGONISTI DI UN CAMBIAMENTO
CHE PARTE PRIMA DI TUTTO DA NOI STESSI …
OK IL GIOCO DI SQUADRA, LA
PREPARAZIONE, L’ASCOLTO,
L’UMANIZZAZIONE DELLA VITTIMA,
L’INDIVIDUAZIONE DEI BISOGNI MA …
POI, IN CONCRETO, COSA SI
FA’??????
DETERMINA N.
10376/2011
ISTITUZIONE GRUPPO DI
COORDINAMENTO PER LA
STESURA DI LINEE
GUIDA A CARATTERE
REGIONALE DEDICATE
ALL'ACCOGLIENZA DI
DONNE E MINORI
VITTIME DI VIOLENZA
LINEE DI INDIRIZZO
REGIONALI PER
L'ACCOGLIENZA DI
DONNE VITTIME DI
VIOLENZA DI
GENERE (DGR
1677/2013)
I BISOGNI DELLE
DONNE PRIMA DI
TUTTO…
• PRIMA DI TUTTO
VENGONO I
BISOGNI DELLE
DONNE VITTIME
DI VIOLENZA
• POI QUELLI
DELLA
STRUTTURA IN
CUI OPERIAMO
LAVORARE INSIEME PER USCIRE DALLA LOGICA
DELL’OUT-OUT
CONDIVIDERE INSIEME
UNA NUOVA LOGICA
DELL’ ET-ET
APPROCCIO
INTERISTITUZIONALE
• FARSI CARICO DELLA
VITTIMA
• RACCOGLIERNE LA
STORIA, IL VISSUTO, IL
DOLORE
• INTERAGIRE CON TUTTE LE
FIGURE PROFESSIONALI
• COSTRUIRE PROGETTI
ASSISTENZIALI E
RIABILITATIVI
EVITARE LA
VITTIMIZZAZIONE
SECONDARIA
NEL CASO DI UNA
SOSPETTA VIOLENZA
DI GENERE I SEGNI
E I SINTOMI FISICI,
PSICOLOGICI E
COMPORTAMENTALI
DOVREBBERO
ESSERE SEMPRE
VALUTATI DA
OPERATORI
ADEGUATAMENTE
FORMATI, CAPACI DI
ESPRIMERE
COMPETENZE
TECNICHE
SPECIALISTICHE
NELLA MATERIA
SPECIFICA E DOTATI
DI BUONE CAPACITÀ
RELAZIONALI ED
EMPATICHE
IL MEDICO COINVOLTO
NELL’ASSISTENZA DI
DONNE VITTIME DI
VIOLENZA DOVREBBE
ESSERE PREPARATO A
GESTIRE SITUAZIONI
CLINICHE ED EMOTIVE
COSÌ COMPLESSE E
DEVASTANTI,
MANTENENDO ALTA
L’ATTENZIONE A TUTTE
LE PROCEDURE FORENSI
RICHIESTE PER
DOCUMENTARE LE
LESIONI O LA LORO
ASSENZA, RACCOGLIERE
REPERTI BIOLOGICI E
PRODURRE IL MATERIALE
ICONOGRAFICO UTILE AI
FINI DELLE SUCCESSIVE
INDAGINI GIUDIZIARIE.
GRUPPO DI LAVORO PER
LA REALIZZAZIONE DI UNA
GUIDA MEDICO LEGALE
SULLA VIOLENZA DI
GENERE … PERCHE’
• DA ALCUNI ANNI E’ SORTA LA
NECESSITA’ DI CONDIVIDERE,
ALLA LUCE DELLA
LETTERATURA SCIENTIFICA
NAZIONALE E
INTERNAZIONALE, LE
ESPERIENZE PROFESSIONALI
TROVANDO RISPOSTE
ADEGUATE E CONDIVISE
NELL’AMBITO
DELL’ASSISTENZA ALLE
VITTIME DI VIOLENZA
• E’ DIVENTATO ESSENZIALE
IMMAGINARE UN PERCORSO
OPERATIVO COMUNE E
CONDIVISO CAPACE DI
ARMONIZZARE I DIVERSI
SAPERI DELLA MEDICINA E
DELLA MEDICINA LEGALE.
GRUPPO DI LAVORO PER
LA REALIZZAZIONE DI UNA
GUIDA MEDICO LEGALE SULLA
VIOLENZA DI GENERE…
PERCHE’
• QUESTA GUIDA
COSTITUIRA’ UN
SINTETICO COMPENDIO DI
TUTTI GLI ELEMENTI
NECESSARI PER
L’APPLICAZIONE DI UNA
CORRETTA SEMEIOTICA
MEDICO LEGALE
NELL’AMBITO DI UN
CONFRONTO TRA
DIFFERENTI SAPERI E DI
UN SUPPORTO
DIAGNOSTICO RECIPROCO.
• LA GUIDA SARA’ ASSUNTA
COME PATRIMONIO
SCIENTIFICO DELLA RER E
QUINDI POTRA’DIVENTARE
PATRIMONIO DI TUTTI
SI PROCEDE A VISITA MEDICA IN
UN’OTTICA TRAUMATOLOGICO
FORENSE …
• QUANDO UNA DONNA RACCONTA UNA STORIA DI
VIOLENZA FISICA O SESSUALE;
• QUANDO, NELL’AMBITO DI UNA DIAGNOSTICA
DIFFERENZIALE, SI RISCONTRANO LESIONI CHE
POSSONO ESSERE CORRELATE CON UN SOSPETTO DI
VIOLENZA FISICA O SESSUALE;
• QUANDO SI EVIDENZIANO TRAUMATISMI RIPETUTI;
• QUANDO L’ATTEGGIAMENTO DELLA DONNA SEMBRA
RETICENTE O FALSAMENTE COMPIACENTE
OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE CLINICA
• INDIVIDUARE QUADRI CLINICI
RICONDUCIBILI ALLA
VIOLENZA;
• RASSICURARE, QUANDO
POSSIBILE, LA DONNA SUL SUO
STATO DI SALUTE FISICA. TALE
ASPETTO, INSIEME AD
UN’ADEGUATA VALUTAZIONE
DEI BISOGNI PSICOLOGICI E
SOCIALI, È’ IMPORTANTE AL
FINE DI CONTRIBUIRE AL
PERCORSO DI RECUPERO DELLA
VITTIMA;
• RACCOGLIERE I REPERTI DI
INTERESSE MEDICO LEGALE A
FINI FORENSI
COMPETENZE
DEI
PROFESSIONISTI
• ABILITÀ COMUNICATIVE
PER RELAZIONARSI CON LA
DONNA SOSPETTA VITTIMA
DI VIOLENZA;
• ABILITÀ TECNICHE: SAPER
EFFETTUARE UN ESAME
OBIETTIVO GENERALE IN
RELAZIONE ALLA VIOLENZA
SUBITA;
• ATTITUDINE AL LAVORO
INTERDISCIPLINARE:
SAPER LAVORARE IN MODO
INTEGRATO CON
PROFESSIONISTI DI ALTRE
AREE.
COME ORIENTARSI???
E’ DI FONDAMENTALE
IMPORTANZA TROVARE
UN EQUILIBRIO
OPERATIVO TRA
• ESIGENZE DI INDAGINE
• OBBLIGATORIETA’
DELL’AZIONE PENALE
• PROTEZIONE DELLA DONNA
• ESIGENZE CLINICOTERAPUTICHE
PERCHE’ L’ACCERTAMENTO
DELLA VERITA’ NON LEDA UNA
VOLTA DI PIU’ I DIRITTI E LE
ESIGENZE DELLA DONNA
VITTIMA DI VIOLENZA
RISULTATI
ATTESI
FORNIRE AI MEDICI
OSPEDALIERI E
TERRITORIALI UNA
CRITERIOLOGIA MEDICO
LEGALE DA UTILIZZARE NEI
CASI DI SOSPETTA VIOLENZA
DI GENERE, ATTRAVERSO LA
MESSA A PUNTO DI:
• DEFINIZIONI SCIENTIFICHE
CONDIVISE
• RILEVAZIONE SISTEMATICA
• VALUTAZIONE MEDICO
LEGALE
• DIAGNOSI
• PRESA IN CARICO
• TRATTAMENTO GLOBALE
DELLA VIOLENZA.
NON SAPPIAMO QUASI NULLA DI
LORO, NON SAPPIAMO CHI
SONO, NON SAPPIAMO DA
DOVE VENGONO,
NON CONOSCIAMO LA LORO
STORIA NE’ DOVE ANDRANNO
MA SAPPIAMO CHE CI SONO
SORELLE, MADRI AMICHE,
FIGLIE, COMPAGNE DI VITA,
CHE LE LORO SOFFERENZE SONO
LE NOSTRE SOFFERENZE,
LE LORO SPERANZE SONO LE
NOSTRE SPERANZE,
SAPPIAMO E NE SIAMO CERTI,
CHE IL SENSO PIU’ PROFONDO
DEL NOSTRO AGIRE DIVENTA
VALORE AUTENTICO
ATTRAVERSO I LORO VOLTI E I
LORO SGUARDI
IN CONCLUSIONE …
LA DONNA VITTIMA DI
VIOLENZA “CHIEDE” E
“CHIAMA”;
COSI’ PURE L’ITINERARIO
ETICO-GIURIDICOASSISTENZIALE E’ SEGNATO
DALL’INQUIETUDINE.
FRA QUESTE DUE ISTANZE
PROBLEMATIZZANTI
IL MEDICO E’ CHIAMATO AD ADSISTERE, A STARE-ACCANTO, A
COINVOLGERE, AD AGIRE IN
UN CLIMA DI COLLABORAZIONE
PER COSTRUIRE, A PARTIRE
DALLE CONCRETE SITUAZIONI
ASSISTENZIALI, UN CAMMINO
UMANO E PROFESSIONALE DI
CURE COMPETENTI,
DI SOLIDARIETA’ E DI
SPERANZA.
«LA MISERIA CHE C’È QUI È
VERAMENTE TERRIBILE. EPPURE
ALLA SERA TARDI, QUANDO IL
GIORNO SI È INABISSATO DIETRO
DI NOI, MI CAPITA SPESSO DI
CAMMINARE DI BUON PASSO
LUNGO IL FILO SPINATO, E ALLORA
DAL MIO CUORE S’INNALZA
SEMPRE UNA VOCE – NON CI
POSSO FAR NIENTE, È COSÌ, È DI
UNA FORZA ELEMENTARE –,
E QUESTA VOCE DICE: LA VITA È UNA
COSA SPLENDIDA E GRANDE, PIÙ’
TARDI DOVREMO COSTRUIRE UN
MONDO COMPLETAMENTE NUOVO.
A OGNI NUOVO CRIMINE O ORRORE
DOVREMO OPPORRE UN NUOVO
PEZZETTO DI AMORE E DI BONTÀ’
CHE AVREMO CONQUISTATO IN
NOI STESSI. POSSIAMO SOFFRIRE
MA NON DOBBIAMO SOCCOMBERE.
E SE SOPRAVVIVEREMO INTATTI A
QUESTO TEMPO, CORPO E ANIMA
MA SOPRATTUTTO ANIMA, SENZA
AMAREZZA, SENZA ODIO, ALLORA
AVREMO ANCHE IL DIRITTO DI
DIRE LA NOSTRA PAROLA A
GUERRA FINITA».
ETTY HILLESUM
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