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gli atti amministrativi negli ee.ll.

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gli atti amministrativi negli ee.ll.
Avv. Giampaolo Teodori
FORMEZ Centro Formazione Studi
GLI ATTI
AMMINISTRATIVI
NEGLI EE.LL.
…La redazione e l’adozione degli
atti come attività ricorrente negli
Enti Pubblici…
Obiettivo del contributo: enucleare
una panoramica delle tecniche e
delle capacità che attengono alla
redazione ed all’adozione degli atti
amministrativi nonché degli Organi
Competenti negli EE.LL.
L’impatto della L. 241/1990 sul
procedimento amministrativo nella
istruttoria ed adozione degli atti nella
P.A. locale
Lo stemperamento dell’aspetto autoritativo ed
imperativo dell’azione amministrativa
Il coordinamento della disciplina della L. 241/1990
con la L. 267/2000 (Testo Unico degli EELL)
La rilevanza delle fasi del procedimento
amministrativo ai fini della legittimità del
provvedimento finale
Le fasi del procedimento amministrativo:
I) L’impulso iniziale
II) la comunicazione dell’avvio del procedimento
III) gli ulteriori adempimenti amministrativi variabili da
atto ad atto (es. acquisizione documenti, accertamenti
tecnici etc)
Art. 6 della L. 241/1990: il Responsabile del
procedimento, terminata l’istruttoria, “adotta,
ove ne abbia la competenza, il provvedimento
finale, ovvero trasmette gli atti all’organo
competente per l’adozione”
Passaggio dalla fase istruttoria alla stesura della
Proposta
La trasformazione delle proposte in Atti
Amministrativi (rinvio)
I QUATTRO ASPETTI DEGLI
ATTI AMMINISTRATIVI
Aspetto
Strutturale: le parti dell’atto
amministrativo (es. preambolo, motivazione)
Aspetto
contenutistico o sostanziale: i
contenuti
Aspetto
formale: tecniche redazionali e stilistiche
Aspetto
logico sistematico: iter e concatenazione
logica dei contenuti
GLI ASPETTI STRUTTURALE E
CONTENUTISTICO DEGLI ATTI
AMMINISTRATIVI
L’Intestazione
indica l’Organo competente ad emettere
l’atto
Negli
atti collegiali attesta l’esistenza del
Quorum costitutivo o deliberativo
Il Preambolo
È la parte dell’atto che illustra il procedimento
svolto e quanto ne è emerso
Descrizione “fisica” del procedimento amministrativo
svolto
Indicazione analitica dei vari passaggi caratterizzanti il
particolare procedimento (istanza di parte, conferenza dei
servizi, accertamenti tecnici etc)
Descrizione contenutistica degli elementi di fatto e di
diritto
 Descrizione dei fatti, delle situazioni, dei
comportamenti etc; descrizione delle fattispecie
giuridiche applicabili agli elementi di fatto


a.
b.
c.
d.
La trasformazione degli Elementi di fatto in
presupposti di fatto (rinvio alla motivazione)
Elementi di diritto:
Elementi di diritto generali
Norme sulla competenza
Norme sul procedimento amministrativo
Parere di regolarità tecnica ex art. 49 TUEELL
Fusione tra elementi di fatto ed elementi di diritto
Amalgama fra i quattro aspetti:
descrizione fisica – contenutistica - di
fatto - di diritto
La Motivazione
(art. 3 L. 241/1990)
Le ragioni di fatto e di diritto che sono a
fondamento della decisione
Atti esclusi dalla motivazioni: gli atti normativi e gli atti
generali; gli atti vincolati
I presupposti di fatto quali elementi di fatto rilevanti
ai fini della decisione
Esempio: i titoli descritti nella domanda di concorso
Le ragioni giuridiche quali norme applicabili
che giustificano l’adozione del provvedimento
in presenza di determinati presupposti di fatto
Esempio: la valutabilità giuridica dei titoli
espressi nella domanda di concorso
Differenza
tra elementi di diritto del preambolo e
le ragioni giuridiche della motivazione
Ampiezza
del concetto di “ragioni giuridiche”:
rilevanza della dottrina e della giurisprudenza
Rilevanza di
esse e della motivazione in genere
negli atti discrezionali e non negli atti vincolati
La discrezionalità amministrativa
Quale spazio di valutazione degli interessi
rilevanti
Interesse pubblico
primario desumibile dalla norma
Altri
interessi rilevanti e contemperabili
all’interesse primario derivanti anche dagli elementi
di fatto
Spettro
di possibili scelte alla luce degli interessi
Esempio: la concessione mineraria
Le distinzioni dottrinarie della
discrezionalità amministrativa
Discrezionalità amministrativa tout
court
(rilevanza dell’an, quid, quando, quomodo)
Discrezionalità tecnica (valutazioni tecnico-
scientifiche durante il procedimento)
Discrezionalità gestionale (riferita ai
Dirigenti)
Caratteri della Motivazione
L’ampiezza
della motivazione
La sufficienza di un unico motivo valido
La possibilità di integrare la motivazione
La prevalenza della sostanza rispetto alla forma della
motivazione
La motivazione per relationem ad atti pubblici o privati
L’eccesso di potere quale patologia processuale
tipica dell’atto discrezionale non motivato
Il Dispositivo
come parte precettiva dell’Atto
Manifestazione di
volontà (concessione
autorizzazione revoca etc)
Manifestazione di
scienza conoscenza
(certificazione)
Manifestazione di
valutazione-giudizio (parere
proposta valutazione tecnica)
Gli altri caratteri del Dispositivo
Parte
dedicata agli aspetti contabili-finanziarii
Formule
finali di esecutività, comunicazione: in
particolare termine ed autorità per ricorrere
Atti
allegati come parte integrante del Dispositivo
Il Dispositivo deve rappresentare un
continuum logico giuridico del preambolo e
della motivazione
Il Luogo
La Data
Differenza tra emanazione ed esecutività
La Firma
La
sottoscrizione degli atti di organi monocratici
e collegiali
Caratteri della firma
La firma digitale
L’ASPETTO FORMALE DEGLI
ATTI AMMINISTRATIVI
La veste formale si riferisce alle tecniche
redazionali e stilistiche dell’atto
Stretta connessione con gli aspetti
strutturali contenutistici
Redazione dell’Oggetto
Come riassunto del contenuto dell’atto
Nome
dell’organo competente e del Settore
Denominazione
dell’atto amministrativo adottato
Indicazione del
bene o del fatto o del
comportamento cui si riferisce l’atto
Indicazione del
destinatario
Precisazione del
perché o della finalità dell’atto
Redazione del Preambolo e della
Motivazione
Sequenza basica
1)
Redazione del Preambolo
2)
Redazione della Motivazione
Redazione del Preambolo
Premesso che…(richiamo degli elementi di fatto e di
diritto)
Dato atto che, preso atto che…( attestazione degli
elementi obiettivi)
Accertato che, verificato che, constatato che…(elementi
obiettivi come risultati di indagini tecniche)
Rilevato che…(valutazioni dell’organo su dati noti)
Visto… e Richiamato…(norme giuridiche, circolari etc.
richiamate)
Redazione della Motivazione
Considerato che…
Ritenuto che…
Irrilevanza
delle formule di stile,
importanza dei contenuti basati sulla
concatenazione logica tra presupposti di fatto
e fattispecie giuridiche
Su proposta del …, a voti unanimi…
Redazione del Dispositivo
Delibera…Decreta…Ordina…Determina…Dispone…
Progressione delle disposizioni secondo
consequenzialità logico giuridica:
1.
di…
2.
di…
Rinvio agli atti allegati: …di approvare l’allegato….
Formulazione dell’impegno di spesa o prenotazione
Formule finali (notifica esecutività termine di reclamo)
L’ASPETTO LOGICOSISTEMATICO DEGLI ATTI
AMMINISTRATIVI
Logica ed ottica entro la quale va concepita,
ideata e congegnata l’attività di redazione
degli Atti
Fase relativa al Preambolo
Attività di
Studio
Scelta degli elementi di fatto e di diritto
Divieto di omissioni ed incompletezze e
manomissioni
Successione cronologica, logica e mista
Funzionalità del Preambolo alle altre parti
dell’Atto
Fase relativa alla Motivazione
Attività di
studio
Individuazione dei Presupposti di fatto e delle
Ragioni giuridiche e degli Interessi in gioco
Ordine logico e cronologico dei contenuti
Individuazione e Superamento dei punti critici
Fase relativa al Dispositivo
Elencazione logica
della successione degli
articoli
Rinvio agli allegati quali parte integrante
Suggerimenti pratici ai fini della redazione
degli atti
Redazione
delle proposte spogliandosi dell’abito
professionale, evitando eccessivi tecnicismi
Evitare omissioni o manipolazioni
Esplicitazione in forma sintetica degli atti
richiamati
Esplicitazione delle fonti normative, dottrinarie e
giurisprudenziali
Redazione degli atti adattata alla tipologia di atto
Utilizzo di modelli ragionati e standardizzati
LE DELIBERAZIONI DEL
CONSIGLIO E DELLA GIUNTA
COMUNALE
Le Competenze del Consiglio e della
Giunta
Il Consiglio Comunale (art 42 TUEELL)
“…organo di indirizzo e di controllo
politico-amministrativo”
Tassatività del novero delle competenze:
Statuti, Programmi, Piani finanziari, Convenzioni tra
comuni, Istituzione organi di decentramento,
Organizzazione pubblici servizi, Istituzione ed
ordinamento dei tributi, Indirizzi per gli enti
dipendenti, Contrazione mutui, Acquisti o alienazioni
immobiliari, Designazioni rapp.ti comunali presso
altri enti
Le Deliberazioni del Consiglio “…non possono essere
adottate in via di urgenza da altri organi del Comune” art
42 IV co TUEELL
Altre competenze previste nel TUEELL
Elezione
del Presidente del Consiglio
Convalida degli eletti nella prima seduta successiva alle elezioni
Linee guida per l’adozione da parte della Giunta dei Regolamenti
Contestazione delle cause di ineleggibilità
Gettoni di presenza
Approvazione, come allegato al bilancio di prev., del Piano
triennale dei LLPP
Approvazione provvedimento finalizzato alla ricognizione sullo
stato di attuazione dei Programmi ed alla verifica del permanere degli
equilibri di bilancio
Riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio
Elezione del Collegio dei Revisori dei Conti
La Giunta Comunale
Competenza generale per tutte le “funzioni
degli organi di governo” non attribuite al
Consiglio o al Sindaco (art. 48 TUEELL)
Funzioni di controllo politico amministrativo
disgiunte dall’attività gestionale di competenza degli
Organi Amministrativi
Elevata problematicità della tematica nonostante i
ripetuti interventi normativi
Ipotesi controverse di ingerenza dell’organo politico
nella attività amministrativa: es. commissioni gara
Esemplificazione delle competenze della Giunta
Supporto
e collaborazione nella definizione delle Linee
Programmatiche relative alle azioni ed ai programmi da realizzare nel
corso del mandato, che il Sindaco o il Presidente della Provincia deve
presentare al Consiglio entro il termine fissato dallo Statuto
Collaborazione
con il Sindaco o con il Presidente della Provincia nel
governo dell’Ente e nell’attuazione degli indirizzi generali del Consiglio
Adozione
dei Regolamenti sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi
nel rispetto degli atti di indirizzo del Consiglio
Adozione,
in via di urgenza, delle variazione di bilancio, salvo ratifica
del Consiglio
Approvazione
del PEG che sulla base del bilancio di previsione,
determina gli obiettivi di gestione affidandoli ai Responsabili dei Servizi
unitamente alle Dotazioni
Fissazione
delle Direttive che devono essere osservate dai Soggetti ai
quali sono conferiti incarichi dirigenziali o di responsabili di servizi
Revoca
motivata dell’incarico in caso di inosservanza delle direttive
del Sindaco, della Giunta, dell’assessore di rif.to, ovvero mancato
raggiungimento degli obiettivi assegnati nel PEG
Utilizzazione
del fondo di riserva
Predisposizione
e presentazione al Consiglio dello schema di bilancio
di previsione, della relazione revisionale e programmatica e dello
schema di bilancio pluriennale
Predisposizione
Parere
della Relazione illustrativa da allegare al Rendiconto
sulla nomina/revoca del Direttore Generale da parte del
Sindaco
Individuazione
emolumenti per il DG nonché per il personale di
supporto agli Organi di Direzione Politica.
Approvazione
Personale
della Programmazione Triennale del Fabbisogno del
In particolare …
l’approvazione del Piano Esecutivo di Gestione
Su proposta, ove nominato, del Direttore Generale
Il PEG rappresenta un ulteriore livello di specificazione del
Bilancio di previsione
in esso vengono individuati ed assegnati ai Responsabili dei
Servizi gli obiettivi da perseguirsi e le risorse umane, strumentali,
finanziarie
Il PEG quale strumento “principe” dell’amministrazione
manageriale dell’Ente Locale dove rilevano i progetti e gli
obiettivi
In particolare….
L’approvazione del Regolamento degli Uffici e dei
Servizi
Contenuto obbligatorio: dotazioni organiche, modalità
selettive
per l’accesso, requisiti, conferimento incarichi dirigenziali,
Nomina Commissioni
Contenuto Facoltativo: modalità nomina Dir. Generale, nomina
Vicesegretario, previsione limiti età per determinate
professionalità, assunzioni stagionali
L’approvazione della Programmazione triennale del
Fabbisogno del Personale
Su proposta anche del Responsabile del Servizio del Personale
Atto fondamentale assieme alla Rideterminazione delle Dotazioni
Organiche ai fini dell’introduzione del Principio della
razionalizzazione del capitale Risorse Umane
Le proposte di Deliberazione
La paternità delle proposte
Politica
Tecnica
In ogni caso la materiale redazione delle Proposte
viene compiuta dagli Uffici
Elencazione Soggetti Politici:
Il
Sindaco verso il Consiglio e la Giunta
Gli Assessori verso loa Giunta
La Giunta verso il Consiglio
Il Presidente del Consiglio verso il medesimo Consiglio
Gli Statuti possono prevedere formulazione di Proposte da parte
popolare
La paternità “tecnica” delle Proposte non attiene tanto
alla fase di iniziativa ma più al tema dei Pareri
preventivi la deliberazione:
Art 49 TUEELL
“1. Su ogni proposta di deliberazione sottoposta alla giunta ed al
consiglio che non sia mero atto di indirizzo deve essere richiesto
il parere in ordine alla sola regolarità tecnica del responsabile del
servizio interessato e, qualora comporti impegno di spesa o
diminuzione di entrata, del responsabile di ragioneria in ordine
alla regolarità contabile. I pareri sono inseriti nella deliberazione.
2. Nel caso in cui l'ente non abbia i responsabili dei servizi, il
parere è espresso dal Segretario dell'ente, in relazione alle sue
competenze.
3. I soggetti di cui al comma 1 rispondono in via amministrativa
e contabile dei pareri espressi.”
Responsabilità Amministrativa per i Pareri espressi
Parere di Regolarità Contabile
Controllo aritmetico
della Spesa
Controllo sugli equilibri complessivi del Bilancio
Autonomia del Responsabile del Servizio nel
rendere il Parere Tecnico
Possibile Parere Tecnico contrario per le Delibere:
suo necessario inserimento nel testo della proposta
La motivazione nel Parere Tecnico
La disciplina dei Controlli alla luce del
Titolo V della Costituzione
Controlli esterni; Controlli Interni
Controllo sugli Atti
Controllo necessario di Legittimità (Statuti e Regolamenti)
Controllo eventuale
Controllo sugli Organi
Controllo ispettivo del Prefetto
Controlllo sostitutivo del Prefetto (Commissario ad acta)
Scioglimento e sospensione dei Consigli
Rimozione e sospensione degli Amministratori
Controllo di gestione
Controllo di regolarità amministrativa e contabile
Controllo di Gestione
Valutazione delle Prestazioni dei Dirigenti
Controllo Strategico
La fine dei Controlli della Regione sugli Atti
degli EELL (ART. 9 L. Cost. 3/2003)
L’abrogazione implicita del CoReCo
La persistenza del potere di annullamento
straordinario del Governo (RD n. 383/1934)
La Deliberazione vera e propria
Le motivazioni dell’atto “emerse” durante le
valutazioni e considerazioni in sede di discussione
collegiale
Le “Dichiarazioni di voto” dei Capigruppo
La disposizione dell’impegno di spesa da parte
dell’Organo Politico solo nei casi di
“Amministrazione Diretta”
L’immediata eseguibilità della Deliberazione
come ulteriore Deliberazione rispetto a quella da
eseguire immediatamente
La formalizzazione delle Deliberazioni
Inserimento della
proposta nell’OdG
Convocazione dei Componenti dell’Organo
Svolgimento della Seduta
Discussione
Votazione
Proclamazione dell’esito della votazione
Verbalizzazione
Due modalità per la formalizzazione delle Decisioni
Redazione
per intero sia della Proposta che della Deliberazione
Redazione della Proposta per intero e formalizzazione attraverso il
richiamo della Deliberazione alla Proposta
Il Verbale di Deliberazione redatto dal Segretario: sua
natura e differenza con il Verbale di Seduta
Teoria Verbale ad Probationem
Teoria Verbale ad Substantiam
GLI ATTI DEI RESPONSABILI
DEI SERVIZI E DEI SEGRETARI
COMUNALI
La Dirigenza nella P.A. Locale
Gli incarichi dirigenziali attribuiti e definiti dal Sindaco
Distinzione tra la qualifica di Dirigente e gli Incarichi
veri e propri
Enti minori: Possibilità di Incarichi dirigenziali;
I Responsabili dei servizi (art. 109 TUEELL)
Il conferimento della posizione organizzativa (art. 11
CCNL)
I Dirigenti esterni con contratto a tempo determinato
(art. 110 TUEELL)
L’utilizzo dei Dipendenti in convenzione con altro Ente;
utilizzo di un medesimo dipendente pro quota
La figura del Direttore Generale nei Comuni sopra i
15000 abitanti
Nomina esclusivamente fiduciaria
Coordinamento di tutti i Dirigenti; definizione degli
obiettivi; controllo;
Supporto decisionale al Sindaco ed alla Giunta
Il Segretario Comunale (art. 97 TUEELL)
Caratteri della figura dopo la creazione dell’Agenzia
Responsabilità degli Uffici attribuibile al Sindaco e/o
agli Assessori nei Comuni sotto i 5000 abitanti: notevole
problematicità di tale previsione normativa
Significato onnicomprensivo di Responsabile di
Servizio ai fini dell’adozione degli atti gestionali
Le competenze dei Responsabili dei Servizi
Distinzione preliminare:
Organo quale soggetto persona fisica individuale o
collegialei cui atti ricadono sull’Ente
Uffici quale complesso organizzato di cose e persone
funzionale all’Organo
La trasformazione dei Responsabili dei Servizi
da Uffici funzionali alla Giunta, al Consiglio ed
al Sindaco ad Organi Gestionali nella normativa
dagli anni 90 ad oggi
Distinzione tra funzioni di indirizzo politico
amministrativo e attività gestionale attuativa
Superamento delle ambiguità della disciplina
previgente
Il TUEELL: Art. 107 co. I “…la gestione
amministrativa, finanziaria e tecnica è attribuita ai
Dirigenti mediante autonomi poteri di spesa, di
organizzazione delle Risorse Umane, strumentali e
di controllo…”
Esempio di competenze attribuibili al Responsabile del
Servizio: i Provvedimenti in materia di circolazione
Il Consiglio adotta l’atto di indirizzo politicoamministrativo che nei Comuni dove è obbligatorio è il
PUT (Piano Urbano del Traffico)
Il Responsabile del Servizio di Polizia Municipale
adotta i Provvedimenti applicativi dell’Atto di indirizzo
con riferimento:

Alle fattispecie normative previste in quest’ultimo

Alle circostanze che si realizzano nella realtà
Permanenza in questo caso come negli altri di una “zona
grigia” di possibile conflitto delle competenze
Divieto da parte degli Statuti e dei Regolamenti di
attribuire competenze gestionali agli Organi di Governo
dell’Ente (Art. 107 co. 4 TUEELL)
Deroga solo se prevista ope legis
Divieto di ingerenza degli Organi di Governo
nell’attività gestionale; permanenza del Controllo
politico-amministrativo sull’attività dei Responsabili dei
Servizi
Centralità dello Statuto e dei Regolamenti per
l’attribuzione delle varie prerogative ai
Responsabili dei Servizi: impossibile in ogni
caso derogare alle loro competenze gestionali
I Dirigenti quali Organi della PA Locale. Fonti:
Art. 45. DLgs 80/1998
1. A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente
decreto, le disposizioni previgenti che conferiscono agli
organi di governo l'adozione di atti di gestione e di atti o
provvedimenti amministrativi di cui all'articolo 3, comma
2, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, si
intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai
dirigenti.
Articolo 107 Dlgs 267/2000 Funzioni e responsabilità
della dirigenza
1. Spetta ai dirigenti la direzione degli uffici e dei servizi secondo i
criteri e le norme dettati dagli statuti e dai regolamenti. Questi si
uniformano al principio per cui i poteri di indirizzo e di controllo
politico-amministrativo spettano agli organi di governo, mentre la
gestione amministrativa, finanziaria e tecnica e' attribuita ai dirigenti
mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse
umane, strumentali e di controllo.
2. Spettano ai dirigenti tutti i compiti, compresa l'adozione degli atti e
provvedimenti amministrativi che impegnano l'amministrazione verso
l'esterno, non ricompresi espressamente dalla legge o dallo statuto tra
le funzioni di indirizzo e controllo politico-amministrativo degli organi
di governo dell'ente o non rientranti tra le funzioni del segretario o del
direttore generale, di cui rispettivamente agli articoli 97 e 108.
Art. 107 comma 3: elencazione non tassativa delle
competenze dei Dirigenti:
3. Sono attribuiti ai dirigenti tutti i compiti di attuazione degli obiettivi e dei programmi
definiti con gli atti di indirizzo adottati dai medesimi organi, tra i quali in particolare,
secondo le modalità stabilite dallo statuto o dai regolamenti dell'ente:
a) la presidenza delle commissioni di gara e di concorso;
b) la responsabilità delle procedure d'appalto e di concorso;
c) la stipulazione dei contratti;
d) gli atti di gestione finanziaria, ivi compresa l'assunzione di impegni di spesa;
e) gli atti di amministrazione e gestione del personale;
f) i provvedimenti di autorizzazione, concessione o analoghi, il cui rilascio
presupponga accertamenti e valutazioni, anche di natura discrezionale, nel rispetto
di criteri predeterminati dalla legge, dai regolamenti, da atti generali di indirizzo,
ivi comprese le autorizzazioni e le concessioni edilizie;
g) tutti i provvedimenti di sospensione dei lavori, abbattimento e riduzione in
pristino di competenza comunale, nonché i poteri di vigilanza edilizia e di
irrogazione delle sanzioni amministrative previsti dalla vigente legislazione statale
e regionale in materia di prevenzione e repressione dell'abusivismo edilizio e
paesaggistico-ambientale;
h) le attestazioni, certificazioni, comunicazioni, diffide, verbali, autenticazioni,
legalizzazioni ed ogni altro atto costituente manifestazione di giudizio e di
conoscenza;
i) gli atti ad essi attribuiti dallo statuto e dai regolamenti o, in base a questi,
delegati dal sindaco.
La Discrezionalità Gestionale dei Responsabili dei
Servizi come tertium genus della Discrezionalità
La discrezionalità gest.le rende ai Dirigenti, negli ambiti
di competenza, un ventaglio di possibilità decisionali in
ordine ai modi ed ai tempi di attuazione degli atti
generali di indirizzo emanati dagli Organi Politici
Esempio di discrezionalità gestionale nelle Ordinanze
sulla circolazione stradale:
Ordinanza gestionale emanata dal Responsabile in
occasione di una manifestazione.
Necessità in ogni caso del contemperamento
dell’interesse pubblico con gli altri interessi
Gli Atti tipici dei Dirigenti
Le
Determinazioni
Le Proposte (policy making)
I Pareri (su atti della Giunta)
Le Valutazioni Tecniche (visti)
Le Relazioni; Le Attestazioni; Le Certificazioni
Le attività di documentazione e verbalizzazione
Le Autorizzazioni provvedimenti discrezionali che incidono sui diritti
condizionandone l’esercizio, a carattere ampliativo della sfera soggettiva
Concessioni/ Licenze Abilitazioni I provvedimenti amministrativi con i
quali la P.A. conferisce ex novo posizioni giuridiche attive ai destinatari
ampliandone la sfera giuridica
Le
Ordinanze (atti che impongono un ordine)
Gli Atti di Liquidazione (Mandati di pagamento)
I
Contratti (atti di diritto privato)
La Classificazione delle competenze dei
Dirigenti
Funzioni
di Direzione degli Uffici
Funzioni
Ispettive
Funzioni
di Consulenza, Studio, Ricerca
Le competenze in materia di Personale:
L’organizzazione e gestione del Personale, la gestione dei rapporti
sindacali, analisi dei costi e dei rendimenti, la direzione il controllo
sugli Uffici Dipendenti, l’attribuzione della Responsabilità dei
Procedimenti, il Conferimento delle Posizioni Organizzative ex art. 8
CCNL, la mobilità interna ed esterna, il potere sanzionatorio verso
l’operato dei Dipendenti.
Le competenze in materia di gestione delle risorse
finanziarie e della spesa
Necessario coordinamento con gli atti economici di competenza del
Consiglio e della Giunta.
La Determinazione a contrarre per i contratti ad evidenza pubblica
quale “Cartina di Tornasole” del riparto delle competenze in senso
storico (la precedente deliberazione a contrarre) e gestionale
(discrezionalità del Dirigente nell’individuare la modalità di
contrattazione attraverso trattativa privata, appalto, appalto concorso
etc.;criteri aggiudicazione)
Competenze in ordine alla spesa per tutti gli atti
La Presidenza delle Commissioni di Appalto o di
Concorso e la nomina dei Componenti le
Commissioni
Gli Atti Dirigenziali a contenuto d’ordine
Atti a contenuto Autorizzatorio o Concessorio costituenti
“Atti di Imperio” distinti dagli atti di gestione.
Competenza comunque spettante ai Dirigenti nel quadro delle
cornici programmatiche tracciate dal Consiglio e dalla Giunta
(es. Regolamento sul Commercio)
Importanza dello Statuto ai fini della legittimità dell’investitura
dirigenziale (vd Statuto di Firenze) anche in relazione al
principio generale di sussidiarietà.
Esempi di competenze autorizzatorie:
Autorizzazioni edilizie
Autorizzazioni sanitarie
Occupazione del suolo pubblico
Concessioni di titoli validi per l’acquisto di servizi sociali
Autorizzazioni per locali di pubblico spettacolo nonché attività ricettive
Concessione licenze per esercizio di taxi
Il concorso dei Dirigenti al “Policy Making”
la Redazione delle Proposte di Provvedimento
Art. 5 della L. 241/19901.
“1.Il dirigente di ciascuna unità organizzativa provvede ad assegnare a sé o ad
altro dipendente addetto all'unità la responsabilità della istruttoria e di ogni altro
adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventualmente,
dell'adozione del provvedimento finale.
2. Fino a quando non sia effettuata l'assegnazione di cui al comma 1, è considerato
responsabile del singolo procedimento il funzionario preposto alla unità
organizzativa determinata a norma del comma 1 dell'articolo 4.
3. L'unità organizzativa competente e il nominativo del responsabile del
procedimento sono comunicati ai soggetti di cui all'articolo 7 e, a richiesta, a
chiunque vi abbia interesse.”
Dirigente: Responsabile del Servizio
Funzionario delegato all’istruttoria: Responsabile del
Procedimento
Flusso procedurale standard
Delega al procedimento da parte del Resp. Del
Servizio
Redazione della proposta di Provvedimento da
parte del Resp.le del Procedimento
Attestazione della completezza dell’istruttoria
Trasmissione della proposta al Resp.le del
Servizio
Adozione del Provvedimento
Responsabilità del Dirigente per l’operato del
Delegato al procedimento
Culpa in eligendo, in vigilando
Responsabilità del Delegato al Procedimento
Culpa in Agendo, in operando
Importanza della Proposta di Provvedimento nei
casi in cui sia richiesto un Parere
Ruolo del Segretario Comunale nei Comuni più
piccoli
Ruolo dei Responsabili dei Servizi negli Enti di
grandi dimensioni (Parere di regolarità tecnica
previsto nello Statuto o nei Regolamenti)
Il Direttore Generale nell’Ente Locale
Quale organo di vertice della Dirigenza dell’Ente Locale e di
raccordo con gli Organi Politici nonché responsabile dell’attività
gestionale in ordine al raggiungimento degli obiettivi
Competenze ex art. 108 TUEELL
provvede
ad attuare gli indirizzi e gli obiettivi stabiliti dagli organi di
governo dell'ente, secondo le direttive impartite dal sindaco o dal presidente
della provincia
sovrintende alla gestione dell'ente, perseguendo livelli ottimali di efficacia
ed efficienza.
predispone il piano dettagliato di obiettivi previsto dall'articolo 197, comma
2, lettera a),
predispone la proposta di piano esecutivo di gestione previsto dall'articolo
169.
A tali fini, al direttore generale rispondono, nell'esercizio delle
funzioni loro assegnate, i dirigenti dell'ente, ad eccezione del
segretario del comune e della provincia.
Il Segretario Generale
È il garante della legittimità, economicità ed efficacia dell’azione
amministrativa
Il Segretario consiglia dà pareri e deve coordinare i problemi sotto il
profilo giuridico
ART. 97 TUEELL
RUOLO E FUNZIONI
1. Il comune e la provincia hanno un segretario titolare dipendente
dall'Agenzia autonoma per la gestione dell'albo dei segretari comunali e
provinciali, di cui all'articolo 102 e iscritto all'albo di cui all'articolo 98.
2. Il segretario comunale e provinciale svolge compiti di collaborazione e
funzioni di assistenza giuridico-amministrativa nei confronti degli organi
dell'ente in ordine alla conformità dell'azione amministrativa alle leggi, allo
statuto ed ai regolamenti.
3. Il sindaco e il presidente della provincia, ove si avvalgano della facoltà
prevista dal comma 1 dell'articolo 108, contestualmente al provvedimento
di nomina del direttore generale disciplinano, secondo l'ordinamento
dell'ente e nel rispetto dei loro distinti ed autonomi ruoli, i rapporti tra il
segretario ed il direttore generale.
4. Il segretario sovrintende allo svolgimento delle funzioni dei dirigenti e
ne coordina l'attività, salvo quando ai sensi e per gli effetti del comma 1
dell'articolo 108 il sindaco e il presidente della provincia abbiano nominato
il direttore generale. Il segretario inoltre:
a) partecipa con funzioni consultive, referenti e di assistenza alle riunioni
del consiglio e della giunta e ne cura la verbalizzazione;
b) esprime il parere di cui all'articolo 49, in relazione alle sue competenze,
nel caso in cui l'ente non abbia responsabili dei servizi;
c) può rogare tutti i contratti nei quali l'ente è parte ed autenticare scritture
private ed atti unilaterali nell'interesse dell'ente;
d) esercita ogni altra funzione attribuitagli dallo statuto o dai regolamenti,
o conferitagli dal sindaco o dal presidente della provincia;
e) esercita le funzioni di direttore generale nell'ipotesi prevista dall'articolo
108, comma 4.
5. Il regolamento sull'ordinamento degli uffici e dei servizi, può prevedere
un vicesegretario per coadiuvare il segretario e sostituirlo nei casi di
vacanza, assenza o impedimento.
6. Il rapporto di lavoro dei segretari comunali e provinciali è disciplinato
dai contratti collettivi ai sensi del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n.
29, e successive modificazioni ed integrazioni.
GLI ATTI DEL SINDACO
Il Sindaco è l’organo monocratico
responsabile dell’Amministrazione del
Comune
È il Capo dell’Amministrazione Comunale
È Ufficiale di Governo ossia Organo
Periferico dell’Amministrazione Statale e
rappresentante del Governo in sede locale
Articolo 50
Competenze del sindaco e del presidente della provincia
1. Il sindaco e il presidente della provincia sono gli organi responsabili
dell'amministrazione del comune e della provincia.
2. Il sindaco e il presidente della provincia rappresentano l'ente, convocano e presiedono
la giunta, nonche' il consiglio quando non e' previsto il presidente del consiglio, e
sovrintendono al funzionamento dei servizi e degli uffici e all'esecuzione degli atti.
3. Salvo quanto previsto dall'articolo 107 essi esercitano le funzioni loro attribuite dalle
leggi, dallo statuto e dai regolamenti e sovrintendono altresi' all'espletamento delle
funzioni statali e regionali attribuite o delegate al comune e alla provincia.
4. Il sindaco esercita altresi' le altre funzioni attribuitegli quale autorita' locale nelle
materie previste da specifiche disposizioni di legge.
5. In particolare, in caso di emergenze sanitarie o di igiene pubblica a carattere
esclusivamente locale le ordinanze contingibili e urgenti sono adottate dal sindaco, quale
rappresentante della comunita' locale. Negli altri casi l'adozione dei provvedimenti
d'urgenza ivi compresa la costituzione di centri e organismi di referenza o assistenza,
spetta allo Stato o alle regioni in ragione della dimensione dell'emergenza e
dell'eventuale interessamento di piu' ambiti territoriali regionali.
6. In caso di emergenza che interessi il territorio di piu' comuni, ogni sindaco
adotta le misure necessarie fino a quando non intervengano i soggetti
competenti ai sensi del precedente comma.
7. Il sindaco, altresi', coordina e riorganizza, sulla base degli indirizzi espressi dal
consiglio comunale e nell'ambito dei criteri eventualmente indicati dalla regione, gli
orari degli esercizi commerciali, dei pubblici esercizi e dei servizi pubblici, nonche',
d'intesa con i responsabili territorialmente competenti delle amministrazioni
interessate, gli orari di apertura al pubblico degli uffici pubblici localizzati nel
territorio, al fine di armonizzare l'espletamento dei servizi con le esigenze complessive
e generali degli utenti.
8. Sulla base degli indirizzi stabiliti dal consiglio il sindaco e il presidente della
provincia provvedono alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti
del comune e della provincia presso enti, aziende ed istituzioni.
9. Tutte le nomine e le designazioni debbono essere effettuate entro quarantacinque
giorni dall'insediamento ovvero entro i termini di scadenza del precedente incarico. In
mancanza, il comitato regionale di controllo adotta i provvedimenti sostitutivi ai sensi
dell'articolo 136.
10. Il sindaco e il presidente della provincia nominano i responsabili degli uffici e dei
servizi, attribuiscono e definiscono gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione
esterna secondo le modalita' ed i criteri stabiliti dagli articoli 109 e 110, nonche' dai
rispettivi statuti e regolamenti comunali e provinciali.
11. Il sindaco e il presidente della provincia prestano davanti al consiglio, nella seduta
di insediamento, il giuramento di osservare lealmente la Costituzione italiana.
12. Distintivo del sindaco e' la fascia tricolore con lo stemma della Repubblica e lo
stemma del comune, da portarsi a tracolla. Distintivo del presidente della provincia e'
una fascia di colore azzurro con lo stemma della Repubblica e lo stemma della propria
provincia, da portare a tracolla.
Le Ordinanze di competenza del Sindaco
Pluralità di fonti normative e di competenze del Sindaco
Le Ordinanze normali ed ordinarie (Atti generali,
Regolamentari) : possibile terreno di conflitto di
competenze con i Responsabili dei Servizi
Esempio: le Ordinanze sulla circolazione: le competenze
del Sindaco nel Codice della Strada
Le Ordinanze in materia di coordinamento degli orari
degli esercizi, dei servizi, degli Uffici (art. 50 co. 7
TUEELL)
Le Ordinanze normali od ordinarie attribuite al Sindaco in
qualità di Ufficiale di Governo: Le Ordinanze di “ordine e
sicurezza pubblica” (art. 54 TUEELL): INDELEGABILI
Le Ordinanze d’Urgenza o Necessitate
Carattere di straordinarietà ma contenuto previsto
rigidamente dalla Legge
Casistica:
Esecuzione d’ufficio di un atto amm.tivo, di lavori anche di ripristino
su beni comunali per il ristabilimento dello status quo ante (RD n.
2248/1865)
Occupazione di immobili per esecuzione opere o espropriazione per
p.u. (RD 2359/1865 e L. 865/1971)
Ricovero in struttura ospedaliera (L. n. 6972/1890)
Sospensione della circolazione necessaria per la tutela stradale in
situazioni straordinarie (DLgs n. 285/1992 CdStrada)
Le Ordinanze Contingibili ed Urgenti
Carattere di straordinarietà senza vincoli di contenuto e quindi no
“numerus clausus”
Presupposti e caratteristiche previsti all’art. 54 co. 2 TUEELL:
Urgenza e necessità di provvedere
Proporzionalità, Temporaneità
Motivazione
Pubblicizzazione
Rispetto dei principi generali dell’ordinamento
Materia:
Proprietà privata
Tutela strade e pubblica incolumità
Miniere cave torbiere
Protezione civile
Acque
Rifiuti
Emergenze sanitarie e di igiene pubblica
Altri Atti significativi del Sindaco
Decreti di nomina e di conferimento di incarichi e di
funzioni o di revoca delle stesse
Per
i rappresentanti del Comune presso Enti, Aziende ed
Istituzioni (art. 50 co. 8 TUEELL)
Per i Responsabili degli Uffici e dei Servizi nonché per i Dirigenti
Esterni e i Consulenti
Per il Direttore Generale previa Delibera della Giunta o per
l’attribuzione al segretario delle funzioni di D.G.
Decreti di Delega dell’esercizio di proprie competenze
CONCLUSIONE
l’atto amministrativo come indice
rivelatore del modo d’essere e di operare
degli enti pubblici e come strumento
rappresentativo degli enti e di
comunicazione con il cittadino
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