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centro della sazieta` centro della fame
Regolazione neuroendocrina dell’intake alimentare Omeostasi del controllo ponderale EE EE= Energy expenditure Il peso corporeo dipende dal bilancio tra I e EE Omeostasi del controllo ponderale EE EE= Energy expenditure I meccanismi necessari al mantenimento del peso corporeo entro stretti limiti per lunghi periodi di tempo anche in fasi di cambiamento di EI e di fabbisogni calorici possono essere suddivisi in : 1) Sistemi di controllo a breve termine (meal-to-meal) 2) Sistemi di controllo a lungo termine Forced-fed animals peso free-fed peso (set pont Starved animals peso free-fed peso (set pont) Definizioni : fame : funzione biologica che segnala quando dare inizio all’atto del mangiare sazietà: funzione biologica che segnala quando arrestare l’atto del mangiare sazietà a breve termine insorge durante il pasto e regola la quantità di alimenti assunti nel pasto stesso sazietà a lungo termine insorge alla fine del pasto ed inibisce per un certo periodo di tempo un ulteriore consumo di cibo determinando la durata dell’intervallo tra un pasto e l’altro appetito: desiderio di mangiare ( Silverstone 1976) processo che interviene quando l’atto del mangiare è già avviato e guida attimo per attimo la scelta del cibo l’assunzione di alimenti prevede l’operato sincrono di eventi e processi che avvengono a 3 diversi livelli: il livello degli eventi psicologici e comportamentali il livello degli eventi metabolici e fisiologici Postabsorptive il livello dell’attività cerebrale Postingestive Cognitive Sensory Food Early Late Satiety Stimoli pre ingestivi e ingestivi STIMOLI PRE INGESTIVI: prima che l’alimento sia posto in bocca è in grado di generare attraverso aspetto e odore stimoli sull’appetito FASE CEFALICA DELL’APPETITO Genera risposte in diverse parti del tratto gastroenterico con la funzione di preparare l’organismo all’ingestione degli alimenti Quando l’alimento viene messo in bocca e masticato si generano stimoli che dipendono dalle caratteristiche sensoriali Sapore Consistenza influenzano la sazietà a breve termine Odore Stimoli post ingestivi STIMOLI POST INGESTIVI Intervengono stomaco e intestino STOMACO Distensione gastrica- MECCANOCETTORI Tipo di nutrienti - CHEMOCETTORI ( i grassi rallentano lo svuotamento più delle proteine e dei carboidrati) Intestino tenue dove il controllo avviene attraverso la presenza di chemiocettori specifici. L’azione è svolta attraverso la secrezione di ormoni e avviene essenzialmente attraverso la regolazione dell’attività contrattile Es colecistochinina Stimoli post assorbitivi STIMOLI POST ASSORBITIVI Il destino metabolico dei nutrienti è in grado di esercitare importanti influenze sul comportamento alimentare Sistemi coinvolti nel controllo dell’assunzione di cibo SISTEMA NERVOSO 1940 Hetherington e Ranson lesioni bilaterali dell’ipotalamo mediale 1° fase dinamica ( rapido del peso ) iperfagia e obesità 2° fase statica stabilizzazione del peso Anand e Brobek Lesione dell’area ipotalamica laterale Afagia e magrezza Area Ipotalamica Ventromediale IPOFAGIA Area Ipotalamica Laterale IPOTESI GLUCOSTATICA CENTRO DELLA SAZIETA’ - - CENTRO DELLA FAME L’attività del centro della sazietà è regolata dalla velocità di utilizzazione delle sue cellule che sono chiamate GLUCOSTATI IPOTESI GLUCOSTATICA CENTRO DELLA SAZIETA’ - - CENTRO DELLA FAME quando il consumo di glucosio è elevato, l’attività dei glucostati aumenta il centro della fame è inibito e l’individuo si sente sazio •quando il consumo di glucosio è bassa la loro attività diminuisce quindi diminuisce la loro azione frenante sul centro della fame IPOTESI GLUCOSTATICA CENTRO DELLA SAZIETA’ - - CENTRO DELLA FAME quando il consumo di glucosio è elevato, l’attività dei glucostati aumenta il centro della fame è inibito e l’individuo si sente sazio ? FASE POSTPRANDIALE IPOTESI GLUCOSTATICA CENTRO DELLA SAZIETA’ - - CENTRO DELLA FAME quando il consumo di glucosio è bassa la loro attività diminuisce quindi diminuisce la loro azione frenante sul centro della fame ? FASE PREPRANDIALE Glicemia (mg/dl) 180 LA CONCENTRAZIONE PLASMATICA DI GLUCOSIO REGOLA LA FAME –SAZIETA’ 100 NORMALE 8 12 16 20 24 ore Sistemi coinvolti nel controllo dell’assunzione di cibo Neurotrasmettitori periferici e centrali che regolano l’assunzione di cibo ed il dispendio energetico Neurotrasmettitori periferici e centrali che regolano l’assunzione di cibo ed il dispendio energetico Sistema nervoso Sistema nervoso periferico Noradrenalina (effetto alfa-adren) 2 Noradrenalina (effetto beta-adren) 1 centrale 2 Intake di cibo Consumo di energia 1 2 •Inibiscono l’intake di cibo e aumentano il consumo energetico •Stimolano l’intake di cibo e diminuiscono il consumo energetico 1 Galanina, oppioidi, NA e A (alfa),GABA Dopamina, Serotonina, CCK, NA e A (beta) Neurotrasmettitori Dopamina (D) • La D esercita un tono inibitorio fisiologico sul consumo di cibo attraverso l’attivazione dei recettori D2 dopaminergici centrali. • Sono soprattutto i cibi ricchi in proteine e lipidi ad essere assunti in quota minore, in seguito all’azione della D e degli agenti che ne inducono il rilascio (amfetamina e derivati) • Scarsi effetti si registrano sul consumo di carboidrati. • La D riduce il consumo di cibo anche causando un ritardo dell’inizio del pasto. Neurotrasmettitori Noradrenalina (NA) e Adrenalina (A) controllano l’adiposità e l’equilibrio energetico attraverso parecchi meccanismi: – promuovono il catabolismo dei trigliceridi e del glicogeno – stimolano l’assunzione di cibo – attivano la termogenesi nel tessuto adiposo bruno – regolano la perdita di calore attraverso la modulazione della vasocostrizione periferica . • Recettori α2-adrenergici: nel nucleo paraventricolare (PVN) ipotalamico. – assunzione di cibo – Ritardo o inibizione della sazietà per i carboidrati • Recettori β-adrenergici: A livello dell’area perifornicale dell’ipotalamo laterale (PFH); – Soppressione dell’assunzione di cibo Neurotrasmettitori Serotonina • Causa diminuzione dell’assunzione di cibo. • Recettori post-sinaptici di tipo 5-HT1B, che sono concentrati nel nucleo ipotalamico mediale (sensibili al digiuno). • Diminuzione selettiva di carboidrati rispetto alle proteine. • Topi transgenici non in grado di esprimere recettori 5-HT2C diventano obesi per un alterato controllo del comportamento alimentare. Neurotrasmettitori Gaba • L’acido -aminobutirrico (GABA) è un aminoacido che iniettato nel PVN ipotalamico è in grado di potenziare il consumo di cibo ricco di zuccheri. • Recettori di tibo GABA-A. • Le benzodiazepine determinano un aumento dell’assunzione di cibo aumentando la percezione della piacevolezza dei cibi. Galanina • E’ sintetizzata nell’ipotalamo. • L’infusione cerebro-ventricolare di galanina stimola l’appetito. • Ruolo non cruciale (sebbene interagisca con il GHRH nella regolazione del GH e possa inoltre modulare l’apporto di cibo attraverso connessioni sinaptiche con i terminali assonali dei neuroni NPY secernenti). Sistemi coinvolti nel controllo dell’assunzione di cibo NEUROPEPTIDI Neuropeptidi • I fattori bioumorali coinvolti nel controllo dell’alimentazione sono numerosissimi. Sono definiti neuropeptidi per la loro natura proteica e perché il sistema nervoso centrale è il sito principale d’azione . • Alcuni, i peptici ipotalamici, sono prodotti esclusivamente nel sistema nervoso centrale ( Neuropeptide Y, Peptide YY , Oppiodi endogeni, CRH, GHRH, Galanina, etc.). • Altri sono sintetizzati a livello periferico, soprattutto nel tratto gastrointestinale, e influenzano il sistema centrale dando informazioni non solo sulla presenza di cibo nel lume, ma anche sull’entità delle riserve energetiche dell’organismo (CCK, Bombesina, Glucagone, Insulina, Alanina, IL1, TNF, Leptina). • I neuropeptidi sono in grado di influenzare il consumo di cibo e svolgono un’importante funzione di selezione dei macronutrienti. PEPTIDI CENTRALI NPY (neuropeptide Y) • Influenza il consumo di cibo e svolge un’importante funzione anche di selezione dei macronutrienti (> apporto di CH). • Prodotto da neuroni dell’ipotalamo (nucleo arcuato che proiettano assoni soprattutto nel nucleo paraventricolare), ma è presente anche in molte altre aree cerebrali ed in molti organi e tessuti. • E’ un potente stimolatore dell’assunzione di cibo e riduce la termogenesi. • Aumenta i livelli di insulinemia e i livelli mattutini basali di corticosteronemia • Stimola l’adipogenesi nel fegato e nel tessuto adiposo. • L’NPY è inibito dai livelli circolanti dileptina ed insulina PEPTIDI CENTRALI Oressina A e B • Prodotte nell’ipotalamo laterale sono agenti oressanti e l’espressione del loro gene aumenta in risposta al digiuno e alla diminuzione dei livelli circolanti di leptina. • Ridotti valori di glicemia plasmatica stimolano i neuroni che secernono oressina, mentre i segnali afferenti dal tubo digerente durante il pasto (soprattutto per via vagale) svolgono un effett o inibitorio. • L’oressina A sembra essere coinvolta nello stimolo del senso di fame e nell’aumento del consumo di ossigeno e della spesa energetica. Sistemi coinvolti nel controllo dell’assunzione di cibo CCK (Colecistochinina) • • • E’ presente nel cervello e nell’intestino (duodeno e digiuno). Prodotta in risposta alla presenza di cibo nel lume intestinale. Tra le molteplici funzioni che svolge, ha un’azione di modulazione della quantità di cibo introdotta all’interno di un pasto, mentre non sembra in grado di influenzare l’intake calorico giornaliero totale ed il peso corporeo. • L’infusione peritoneale con CCK stimola il senso di sazietà. • Due tipi di recettori con localizzazione diversa: 1. CCKA-R: tessuti periferici, pancreas, sfintere pilorico, fibre vagali afferenti 2. CCKB-R: encefalo • Agenti bloccanti i recettori CCKA inibiscono il senso di sazietà. B= breakfast L= lunch D=dinner