Comments
Transcript
Diapositiva 1 - Chiesa Cristiana Biblica
Il Codice da Vinci dice il vero sulla Bibbia? (a Silvia …) Altri appuntamenti Questa conferenza è già stata vista all’Università di Chieti (gruppo GBU) e alla Chiesa Apostolica di Firenze Si stanno anche organizzando repliche nei seguenti luoghi … A Firenze (gruppo GBU), e di nuovo alla Chiesa Apostolica in via Pisana A Napoli (gruppo GBU) Ad una Chiesa evangelica di Chieti A Trento alla Biblioteca Comunale (patrocinata da una Chiesa evangelica) Un grande successo? Il libro di Dan Brown (Milano, Arnoldo Mondadori, 2003) ha già venduto più di 40.000.000 di copie e a maggio 2006 sarà l’argomento di un film di Ron Howard con Tom Hanks Un grande segreto? Il libro di Brown racconta la storia di un complotto per soffocare la verità sulla vera identità di Gesù di Nazareth Secondo il libro … 1. 2. 3. Gesù era solo un uomo, di conseguenza non contemporaneamente divino Gesù non era celibe, bensì sposato con Maria Maddalena E insieme hanno procreato dei figli Come è avvenuto questo complotto? Secondo Langdon e, in particolare, Teabing … 1. 2. I veri scritti su Gesù sono stati soppressi, mentre altri scritti sono stati accettati come veri Gli scritti soppressi (i vangeli gnostici) raccontano la verità su Gesù, Mentre gli scritti comunemente accettati (i nostri quattro vangeli) raccontano il falso Cosa c’entra Costantino? In tutto questo avrebbe avuto un ruolo determinante … sia l’imperatore Costantino sia il Concilio di Nicea da lui convocato nel 325 d.C. Ma dai, è solo fiction! Ah sì? Darrell L. Bock, Il Codice da Vinci. Verità e menzogne (Milano, Armenia, 2005), p 17 riporta quanto segue: “In un programma giornalistico della ABC [una delle grandi reti nazionali televisive statunitensi], Jesus, Mary, and Da Vinci, trasmesso il 3 novembre del 2003, l’autore del romanzo, Dan Brown, ha proclamato di credere in queste cose. In un’intervista rilasciata a Good Morning America [tipo, Uno Mattina], il giorno stesso del programma, lo scrittore ha ribadito che se gli venisse chiesto di scrivere un saggio sull’argomento, non cambierebbe una virgola di quanto sostiene nel romanzo.” Il nostro obiettivo In questa presentazione vogliamo fare insieme un’indagine per vedere se le cose stanno come sostiene Dan Brown A questo riguardo … Cosa dicono le fonti storiche? E cosa dicono i più antichi manoscritti? Sgomberiamo un po’ il terreno 1. Qumran In un passaggio del libro, Teabing dà un’importanza sorprendente ai rotoli di Qumran P 275: “‘Fortunato per gli storici,’ disse Teabing ‘alcuni dei vangeli che Costantino cercò di cancellare riuscirono a sopravvivere. I Rotoli del Mar Morto furono trovati verso il 1950 in una caverna nei pressi di Qumran …”. Secondo lui a Qumran ci sarebbero dei vangeli cristiani È vero? La verità I rotoli di Qumran (o del Mar morto) non hanno nulla che fare con il cristianesimo I contenuti dei rotoli a. b. I contenuti dei rotoli di Qumran sono vari, per esempio ci sono testi biblici, cioè dall’Antico Testamento e testi propri degli Esseni Però … mancano del tutto testi cristiani (nemmeno cristiani “apocrifi” o “ereticali”) Ben Witherington, III in The Gospel Code (di prossima pubblicazione in italiano dalle Edizioni GBU; inglese p 80) scrive: “Non fosse che questo romanzo abbia avuto una così enorme influenza, potrei essere tentato di ridere di tali sbagli storici e lasciar perdere. Infatti come direbbe qualsiasi studioso che abbia studiato i rotoli del mar Morto: essi non hanno nulla a che fare con il cristianesimo. …” http://www.ivpress.com/cgi-ivpress/book.pl/code=3267 Una domanda … A. B. Brown ha capito bene i rotoli di Qumran? Brown dovrebbe studiare ancora un po’ sui rotoli di Qumran? Le grotte di Qumran http://commons.wikime dia.org/wiki/Image:Qum ran_Caves.jpg Qumran Caves, West Bank; Source: Photo taken by Grauesel; Date: Unknown; Author: Grauesel; Permission: Grauesel put it under the GFDL 2. Il Concilio di Nicea (odierna Iznik in Turchia) 325 d.C. Costantino il Grande convoca un concilio di rappresentanti ecclesiastici, sicuramente anche per motivi politici L’imperatore vuole unità dottrinale nel suo impero Tra i suoi sudditi, su Gesù Cristo, esistono due opinioni. Molti vescovi (e credenti qualsiasi) sostengono che Cristo è divino Altri seguono l’insegnamento contrario di Ario, un monaco alessandrino (Libia 265 c – Costantinopoli 336). Ario insegna che Gesù Cristo non è Dio Il risultato? Il Concilio di Nicea concorda che Gesù Cristo è pienamente uomo e pienamente Dio, respingendo la proposta di Ario Teabing (p 273) dice a Sophie: “Fino a quel momento storico [il Concilio di Nicea, 325], Gesù era visto dai suoi seguaci come un profeta mortale: un uomo grande e potente, ma pur sempre un uomo. Un mortale.” Teabing continua (pp 273-274): “Lo statuto [intenderà “status”] di Gesù come ‘Figlio di Dio’ è stato proposto e votato dal concilio di Nicea’.” Così, secondo Teabing, prima di Nicea i cristiani vedevano Gesù Cristo come uomo e basta Cosa dicono le fonti storiche? La verità Le fonti storiche dicono che … il Concilio di Nicea ha semplicemente riconosciuto ciò che i cristiani hanno creduto fin dall’inizio La testimonianza del Vangelo di Giovanni Il Vangelo di Giovanni fu scritto tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta d.C. (House, p 17) Il più antico manoscritto in merito al NT risale a c 125 d.C. P(apiro) 52 Il manoscritto più antico del Nuovo Testamento Fronte, 18.31-33; retro, 18.37-38; C 125 d.C. (Aland e Aland, p 84 plate 19) http://www.kchanson.co m/ANCDOCS/greek/joh npap.html Tre esempi da Giovanni sulla divinità di Gesù Cristo 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 10:30 Io e il Padre siamo uno. 20:27 Poi (Gesù) disse a Tommaso: «Porgi qua il dito e vedi le mie mani; porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». 28 Tommaso gli rispose: «Signor mio e Dio mio!» Chi è l’inventore? Gesù si dichiara Dio (10.30) I suoi seguaci lo considerano tale (1.1; 20.28) Questo viene scritto a cavallo dell’80-90 Il manoscritto più antico c 125 Il Concilio di Nicea ha luogo … La verità Quando? 325 Un dato di fatto: esiste una prova cartacea che risale a 200 anni prima del Concilio di Nicea che i cristiani consideravano Gesù Dio Una domanda: A. B. Al Concilio di Nicea, i Padri conciliari … Hanno inventato la divinità di Gesù di Nazaret (opinione di Dan Brown)? Hanno riconosciuto che questo è quello che i cristiani hanno creduto fin dall’inizio? Due inesattezze tolte di mezzo 1. Qumran non c’entra nulla con il cristianesimo Lo dicono i contenuti dei rotoli di Qumran 2. Né Costantino il Grande né il Concilio di Nicea hanno inventato la divinità di Cristo Il Vangelo di Giovanni dimostra che i cristiani consideravano Gesù Dio fin dall’inizio Ma quanto sono attendibili i manoscritti biblici? Ogni tanto si sente dire che qualche religioso avrebbe “cambiato la Bibbia”? Ebbene: È possibile cambiare la Bibbia? Non abbiamo gli “autografi” (gli originali) dei libri della Bibbia Questo è molto comune per i documenti di quel periodo. Non c’erano metodi moderni ci conservazione Gli scritti venivano stesi e poi ricopiati per mano (appunto “mano-scritto”) su papiri, pergamene, ecc. La critica del testo Questo è il nome del ramo scientifico che si occupa della ricostruzione di un documento antico I critici del testo prendono in esame, di un determinato documento, i vari manoscritti antichi sopravvissuti Questo è chiamato la fase di collazione In seguito, fanno un’edizione critica del documento Poi da quell’edizione critica i traduttori traducono il documento nelle varie lingue moderne Manoscritti Collazione Edizione critica Traduzione, in italiano per esempio Qualche principio sulla critica del testo La materia prima del critico del testo sono i manoscritti Fattori importanti nei riguardi dei manoscritti sono la loro qualità e la loro quantità Qualità In genere, la qualità di un manoscritto è legata a quanto il manoscritto sia vicino al documento originale Più il manoscritto è vicino in tempo all’originale, meno probabile è che ci siano errori Quantità La quantità di manoscritti è importante per poter fare prove incrociate tra i vari manoscritti Per le prove incrociate è anche utile che ci sia una varietà geografica Degli errori possono entrare nei manoscritti, Inoltre ci possono essere danni ai manoscritti che li rendono lacunosi, o illeggibili in qualche punto Tre esempi dall’antichità (Metzger in Strobel, p 60) Lo storico di Roma Tacito scrisse Gli annali di Roma imperiale, c 116 d.C. Libri 1-6 esistono in un solo manoscritto (ricopiato c 850) Intercorrono 725 anni Libri 7-10 sono andati persi Libri 11-16 esistono in un manoscritto del sec XI Intercorrono 900 anni La pagella su Tacito La qualità dei due manoscritti è compromessa in quanto essi sono molto lontani dal momento della stesura dell’opera (7-9 secoli) La quantità è inferiore: ci sono solo due manoscritti Manca del tutto una parte cospicua dell’opera Non è possibile fare una prova incrociata sulle parti sopravvissute La guerra giudaica di Giuseppe Flavio, secolo I d.C. Nove manoscritti (greci) dai secoli X-XII (non ci è pervenuta nessuna traccia della bozza in aramaico di cui parla lo stesso autore nel proemio dell’opera) Intercorrono 900 anni Una traduzione latina dal IV secolo Qui intercorrono solo 300 anni (ma si tratta di una traduzione) Materiale medioevale in russo da c XI-XII secoli L’Iliade di Omero, secolo VIII a.C. Questa era la “Bibbia” dei greci E giustamente si aggiudica la medaglia d’argento sul podio Circa 650 manoscritti I più antichi risalgono al II secolo Intercorrono più di 800 anni Quanti manoscritti ci sono per il NT? (Metzger in Strobel, pp 61-3) 5.664 (in greco) Oltre a 16.000-18.000 in traduzione (latino etiopico slavo armeno) Facendo la somma, si vede che … ci sono circa 22.000-24.000 manoscritti per il NT La quantità Bruce Metzger, esperto mondiale sulla critica del testo del Nuovo Testamento, commenta: “La quantità di materiale sul NT è quasi imbarazzante rispetto alle altre opere dell’antichità” (Metzger in Strobel, p 60) • Codex Sinaiticus, א • PRIMA PARTE DEL IV SEC, CONTIENE TUTTO IL NT. • http://upload.wikimedia.org/wi kipedia/commons/d/d8/Code x_sinaticus.jpg • Source: Plate XXII. The S.S. Teacher's Edition: The Holy Bible. New York: Henry Frowde, Publisher to the University of Oxford, 1896. La qualità I manoscritti per il NT partono da P52, c 125 d.C. Quanto sono vicini i manoscritti agli autografi? Gli studiosi non sono tutti d’accordo sulla precisa datazione di ogni singolo libro del NT, ma non c’è molto dissenso sul periodo generale in cui fu scritto il NT Secondo i dati trovati in Wayne H. House, Chronological and Background Charts of the New Testament (Grand Rapids/USA, Academie, 1981), pp 16-17 i 27 libri del NT furono scritti nella seconda metà del I secolo, all’incirca dal 50 al 95 Quanto lungo è lo stacco per il NT? Lo scritto più antico è la Prima Lettera di Paolo ai Tessalonicesi (50) Quello meno antico Giovanni (90) 125 – 90 = 35 125 – 50 = 75 Per cui ci sono dai 35 (Giovanni 90) ai 75 anni (1 Tess 50) tra gli autografi del NT e i manoscritti più antichi (a partire da 125) Non è difficile capire a chi bisogna dare la medaglia d’ora nell’antichità Tacito Giuseppe Flavio 700-900 anni 900 anni Nel caso di Omero 800 anni Nel caso del NT 35-75 anni L’edizione critica che viene dalla collazione dei manoscritti del NT-- manoscritti di altissima qualità e di quantità elevatissima-mette in mano ai traduttori del NT un testo che si avvicina straordinariamente agli autografi, cioè ai documenti originali Tradotto in parole povere Fatte tutte le dovute premesse … Quando leggiamo il NT in italiano, leggiamo quello che hanno scritto gli autori dei singoli libri del NT (Si può dire lo stesso per l’Antico Testamento, il quale però non prendiamo in considerazione in questa presentazione) Prove incrociate Per il NT, sia per la quantità sia per la varietà geografica, abbondano le possibilità di fare prove incrociate Queste prove permettono di eliminare gli errori nei manoscritti, per la produzione di una valida edizione critica del NT Un brevissimo esempio Possiamo considerare un solo esempio di come un errore – – entra in un manoscritto e come poi viene eliminato Il caso di 1 Giovanni 5.7-8 In qualche traduzione della Bibbia, per esempio la Nuova Diodati, ci sono parole in più in I Giovanni 5.7-8 Le parole extra sono sottolineate 1G 5:7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra: lo Spirito, l'acqua e il sangue; e questi tre sono d'accordo come uno. 1. 2. Queste parole non fanno parte del testo originale (ed infatti mancano giustamente in tante traduzioni moderne). Perché lo sappiamo? Sono assenti dai manoscritti più antichi (prova incrociata); è così che sappiamo che queste parole sono “entrate” Sanno di un’aggiunta “devozionale” (è più probabile che uno scriba aggiunga, piuttosto che tolga, “teologia”); ed è così che sappiamo che vanno “eliminate.” Infatti l’aggiunta vuole appoggiare la dottrina della trinità; una dottrina sì insegnata nel NT, ma non in questo brano. Per cui, il testo originale era semplicemente: “7 Poiché tre sono quelli che rendono testimonianza: 8 lo Spirito, l'acqua e il sangue; e questi tre sono d'accordo come uno.” Possono cambiare la Bibbia? “Sì”, ma in realtà No Sì, gli errori possono entrare, in più modi, nei manoscritti (A proposito, ci sono sia errori volontari sia errori involontari. Ma su questo non c’è tempo per approfondire in questa sede.) Ma la stragrande maggioranza di essi* viene facilmente identificata ed eliminata Per cui, a conti fatti, la risposta è: “No, non possono cambiare la Bibbia.” * I casi su cui rimangono dubbi sono insignificanti e non riguardano in nessun senso e in nessun caso nessun insegnamento di base del cristianesimo. Questo è un principio consolidato nella scienza della critica del testo Il dunque … Strobel (p 65) riporta una stima fatta da Giesler e Nix, secondo cui: “Il NT non solo è sopravvissuto in più manoscritti di qualsiasi altro libro dall’antichità, ma è sopravvissuto in una forma più pura di qualsiasi altra grande opera – una forma che è pura al 99,5 percento” (enfasi in Strobel). L’attendibilità storica del NT L’attendibilità dei manoscritti del NT è al di sopra di ogni sospetto E quei manoscritti affermano la divinità di Cristo, che secondo Dan Brown sarebbe stata inventata 200 anni più tardi al Concilio di Nicea Brown ha torto Ma cosa dire su un altro lasso di tempo? Se è vero che i manoscritti del NT ci consegnano il NT come è stato scritto, non è possibile che quel NT sia stato scritto “male”? In altri termini (qualcuno si domanda): Non è possibile che gli stessi scrittori del NT abbiano sbagliato nel raccontare la storia di Gesù? Dopotutto è passato qualche anno dall’evento di Gesù al momento in cui essi hanno scritto Evento - A - Stesura – B - Manoscritto 1. 30, Vita di Gesù (evento) A. 2. 65, Primo vangelo di Marco (stesura) B. 3. Arco di tempo “A” (qui bisogna ancora approfondire) Arco di tempo “B” (abbiamo appena parlato di questo) 125, P52 (manoscritto) Anno 30, Vita di Gesù Intervallo cronologico A, ? Anno 65, Vangeli Intervallo cronologico B, √ Anno 125, Manoscritti Dopotutto corre c 35 anni tra il ministero pubblico di Gesù (c. 30 d.C.) e la stesura del primo vangelo (Marco, c 65) Abbiamo altri esempi dall’antichità di biografie di grandi uomini? Qual è il lasso di tempo tra la loro vita (evento) e la stesura della loro vita? Un confronto con Alessandro Magno (Blomberg in Strobel, p 33) “Le due più antiche biografie di Alessandro Magno furono scritte (da Arriano e Plutarco) più di quattro cento anni dopo la morte di Alessandro avvenuta nel 323 a.C.” c 35 anni nel caso di Gesù; 400 anni nel caso di Alessandro La differenza è notevole; una quindicina di volte più lunga nel caso di Alessandro Ciononostante non è possibile che sia sfuggito qualcosa a Marco e agli altri? Inoltre, si sente dire che qualche scrittore del NT non era nemmeno testimone oculare del ministero di Gesù … … per esempio lo stesso Marco e il medico Luca, l’autore del Vangelo di Luca e degli Atti degli Apostoli Come potevano scrivere accuratamente di cose che non avevano viste? Tre questioni da approfondire A. B. C. I testimoni oculari L’utilizzo di fonti scritte da parte degli scrittori del NT La trasmissione orale A. I testimoni oculari Dei nove scrittori del NT tre erano sicuramente testimoni oculari Matteo Giovanni Pietro Altri due lo erano almeno in parte Giacomo e Giuda, fratelli di Gesù che si convertirono dopo la risurrezione del singolare fratello Rimangono quattro Marco Luca, l’autore sia dell’omonimo vangelo sia degli Atti degli Apostoli L’autore della Lettera agli Ebrei, il quale a noi è ignoto Paolo, che è un caso a parte Pietro mette in evidenza il suo ruolo di testimone oculare 2 Pietro 1.16 Vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signore Gesù Cristo, non perché siamo andati dietro a favole abilmente inventate, ma perché siamo stati testimoni oculari della sua maestà. 17 Egli, infatti, ricevette da Dio Padre onore e gloria quando la voce giunta a lui dalla magnifica gloria gli disse: «Questi è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». 18 E noi l'abbiamo udita questa voce che veniva dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo. Giovanni dice cose simili in 1 Giovanni 1.1-3 Le parole di Pietro e Giovanni mettono in evidenza quanto tenessero a parlare della loro testimonianza diretta di Gesù Cristo Ma anche quelli che non erano stati testimoni oculari del ministero di Gesù, tenevano a raccontare la verità Qual era il loro metodo? B. L’utilizzo di fonti scritte da parte degli scrittori del NT Il metodo di un testimone non oculare Luca 1:1 Poiché molti hanno intrapreso a ordinare una narrazione dei fatti che hanno avuto compimento in mezzo a noi, 2 come ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, 3 è parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato di ogni cosa dall'origine, di scrivertene per ordine, illustre Teofilo, 4 perché tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. Il metodo degli scrittori del NT Luca si impegnò di fare ricerche rigorose sul materiale dei testimoni oculari, per poter scrivere una narrativa che infondesse certezza nei suoi lettori Eventuali fonti ancora più antiche dei vangeli … Nonostante che nel caso del NT il lasso di tempo è molto meno, è comunque ragionevole domandare cosa succedesse in quei 35 anni, dal tempo di Gesù al tempo in cui si cominciavano a stendere i vangeli È ipotizzabile che ci fossero già fonti scritte in quel periodo. Ma va detto e sottolineato che nessuna di queste teoriche fonti ci sia pervenuta Non esistono gli altri scritti menzionati da Luca Neppure ci sono pervenuti i “molti” racconti di cui Luca fa menzione nel prologo del suo vangelo A questo riguardo non c’entrano nulla i cosiddetti vangeli apocrifi, che saranno scritti più tardi Neppure esiste evidenza “cartacea” per l’ipotizzata fonte “Q” Le ipotesi a questo riguardo sono spesso interessante ed anche utile, ma il fatto rimane che … i più antichi scritti sul cristianesimo che ci sono pervenuti sono i 27 libri che compongono il NT • Scritti all’incirca tra 50 e 95 del primo secolo Matteo Marco Luca Giovanni Atti Romani 1-2 Corinzi Galati Efesini Filippesi Colossesi 1-2 Tessalonicesi 1-2 Timoteo Tito Filemone Ebrei Giacomo 1-2 Pietro 1-3 Giovanni Giuda Apocalisse C. La trasmissione orale Il vangelo di Marco fu scritto intorno al 65 Ma possiamo datare con ancora più precisione alcune delle lettere di Paolo 1 Corinzi, per esempio, fu scritta nell’anno 54 Ed è da 1 Corinzi che ricaviamo un dato importante sulla “trasmissione” della fede, prima che esistesse il NT Il “testimone” nel giudaismo e nella chiesa primitiva Nella sua Prima Lettera ai Corinzi, Paolo dedica il capitolo 15 al legame tra la risurrezione di Cristo e la risurrezione del credente in Cristo Al versetto 3 Paolo scrive: “Poiché vi ho prima di tutto trasmesso (παραδιδωμι), come l'ho ricevuto (παραλαμβανω) anch'io”; e poi riporta ciò che si può chiamare un “credo” primitivo Le parole usate qui da Paolo corrispondono a termini tecnici della lingua ebraica per l’atto di trasmettere la fede (Fee, p 548 e nota 16) Trasmettere, māsar Ricevere, qibbēl Per cui in questo passo Paolo trasmette ai Corinzi ciò che aveva ricevuto da quelli che erano cristiani prima di lui 1Co 15:3 Poiché vi ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo morì per i nostri peccati, secondo le Scritture; 4 che fu seppellito; che è stato risuscitato il terzo giorno, secondo le Scritture; 5 che apparve a Cefa, poi ai dodici. 6 Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. 7 Poi apparve a Giacomo, poi a tutti gli apostoli; 8 e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all'aborto; 9 perché io sono il minimo degli apostoli, e non sono degno di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la chiesa di Dio Qualche dato cronologico (Blomberg in Strobel, p 35) c 30, crocifissione di Gesù c 32, conversione di Paolo e incontro con Anania a Damasco c 35, primo incontro con gli altri apostoli a Gerusalemme “In qualche momento, a partire dal suo incontro con Anania, a Paolo sarà stato dato il credo di 1 Corinzi 15, il quale era già stato formulato e veniva usato nella chiesa primitiva.” Blomberg continua: “Per cui qui abbiamo i dati di fondo sulla morte di Cristo per i nostri peccati, ma anche un elenco dettagliato di coloro ai quali il Cristo risorto era apparso—e tutto avendo luogo tra 2 [conversione di Paolo, incontro con Anania] e 5 anni [incontro a Gerusalemme con gli apostoli] dagli stessi eventi. Il lasso di tempo (o “lo stacco”) si restringe 35 anni 30, crocifissione 24 anni 30, crocifissione 54, stesura di 1 Corinzi c 65, vangelo di Marco 2-5 anni 30, crocifissione • 32-35, Paolo riceve il credo di 1 Corinzi 15 La possibilità di essere smentiti Durante il periodo della trasmissione orale e anche in seguito quando i vangeli erano pubblicati da poco, i molti testimoni oculari ancora vivi menzionati da Paolo in 1 Corinzi 15, potevano smentire le cose eventualmente errate scritte nel NT Nel libro degli Atti gli apostoli dichiarano più volte che la vita di Gesù fu vissuta in pubblico davanti a tutti L’apostolo Paolo davanti a il governatore Festo e il re Agrippa (Atti 26.26): “Il re, al quale parlo con franchezza, conosce queste cose; perché sono persuaso che nessuna di esse gli è nascosta; poiché esse non sono accadute in segreto.” Pure gli scritti cristiani erano disponibili a coloro che volessero consultarli Una testimonianza antica su Marco Secondo Eusebio (HE III.39.15), Papia dice che Marco era “interprete di Pietro” e che “scrisse con esattezza, ma senza ordine [ου… ταξει] tutto ciò che si ricordava delle parole e delle azioni del Signore” (in queste due diapositive cito dalla edizione di Giuseppe Del Ton). Papia conclude: “(Marco) ebbe questa sola preoccupazione: di nulla tralasciare di quanto aveva udito, e di non dire veruna [=nessuna] menzogna.” Secondo Papia, per Marco la verità fu di importanza primaria Se Marco è l’interprete di Pietro, un testimone oculare, il lasso di tempo sparisce del tutto per il vangelo di Marco Gesù Pietro Marco Ma cosa dire del gioco di “postino”? Tutti noi sappiamo come può cambiare non poco una notizia, passata da una persona a un’altra e poi a altre ancora Non è questa una valida analogia per il periodo della trasmissione orale prima della stesura dei vangeli? Non poteva la tradizione orale essere cambiata e distorta, via via che veniva passata da una persona all’altra? Blomberg (in Strobel, p 44) esperto negli insegnamenti di Gesù … … risponde e spiega il motivo per cui l’analogia del gioco di postino (“telefono” nell’inglese originale) non è valida. “Se si volesse veramente creare un’analogia del tipo il gioco di postino che tenga conto del rigore e dei controlli della comunità cristiana del primo secolo, Blomberg continua: “La comunità continuamente controllava ciò che veniva detto e interveniva via via per correggere gli errori di trasmissione. Questo modo di fare è quello che preservava l’integrità del messaggio. Va da sé che questo metodo era molto differente da quello del gioco ludico di postino.” L’utilizzo della memoria nel giudaismo (Blomberg in Strobel, p 43) “I rabbini erano famosi per aver imparato a memoria tutto l’Antico Testamento (AT). Quindi i discepoli di Gesù sarebbero stati più che capaci di memorizzare più dei quattro vangeli messi insieme—ed anche di trasmetterli esattamente.” Nella Bibbia italiana (Nuova Riveduta) l’AT (945 pagine) è sette volte lungo i quattro vangeli (127 pagine) La fama di Rabbi Eliezer, figlio di Ircano Un rabbino in particolare aveva una reputazione per la memoria formidabile e la preservazione della tradizione, a lui tramandata. Si tratta di Rabbi Eliezer, figlio di Ircano di cui la Mishna dice: è come una cisterna ben cementata che non perde nemmeno una goccia Insomma, Il Rabbi Eliezer tornava a casa dal supermercato, avendo comprato tutto quello che era andato lì per comprare (non come noi!) Divisione IV, Abot, 2:8 (p 676 in Jacob Neusner, a cura di, The Mishnah. A New Translation, New Haven/USA, Yale University Press, 1988) Prendo la traduzione italiana da www.menorah.it/articoli/vitaebr/avoth/pacap2 .htm Eusebio riporta ciò che Papia aveva scritto: “Non esiterò a riferirti anche quelle notizie che un tempo ho rettamente appreso dai presbiteri e che ho bene impresso nella memoria, sicuro della loro veridicità” (HE III.39.3). Cosa abbiamo visto finora? 1. 2. 3. I manoscritti biblici sono di una singolare quantità e qualità e, di conseguenza, sono eminentemente attendibili Il tempo tra eventi e stesura è veramente poco Il tempo tra gli autografi e i primi manoscritti è pochissimo in confronto a altri scritti coevi 4. 5. I libri del NT sono stati scritti da testimoni oculari o da persone che si sono documentate con grande impegno e attendibilità P52 è una prova inconfutabile, che dimostra falsa l’ipotesi di Dan Brown che la divinità di Cristo sarebbe stata inventata al Concilio di Nicea (325 d.C.). P52 risale a 200 anni prima Ma all’inizio si è detto che “Il Codice da Vinci” fa tre affermazioni su Gesù Cristo 1. Gesù sarebbe solo un uomo, di conseguenza non contemporaneamente divino 2. 3. Smontata da P52 Inoltre, Gesù sarebbe stato sposato con Maria Maddalena, anziché celibe E essi insieme avrebbero procreato figli Ora che abbiamo stabilito l’attendibilità del NT, non occorrerà molto dimostrare l’infondatezza delle ipotesi 2 e 3 Tre questioni A. B. C. L’inferiorità dei vangeli apocrifi L’uso discutibile dei vangeli apocrifi L’identità di Maria Maddalena A. L’inferiorità dei vangeli apocrifi Brown parla di altri vangeli (che sarebbero quelli veri) che sono stati soppressi ecc. In realtà quegli altri “vangeli” (detti apocrifi, nascosti) sono di gran lunga inferiori ai vangeli del NT, per i motivi con cui ormai abbiamo dimestichezza … – – – Qualità di manoscritti Quantità di manoscritti, e Mancanza di testimoni oculari o ricerche rigorose … insomma, tutte le cose che abbiamo visto negli scritti del NT che rendono indiscutibilmente attendibile il NT In breve, tutti i pregi che abbiamo visto per il NT mancano del tutto per i vangeli apocrifi L’esempio più famoso dei vangeli apocrifi: il vangelo di Tommaso Il vangelo di Tommaso consiste in un breve prologo e poi in vari detti, divisi in 121 detti da Craveri e in 114 nell’edizione di Aland (Synopsis, pp 517-530) Tommaso inizia così: “Queste sono le parole segrete che Gesù il Vivente ha detto e che Didimo Giuda Tommaso ha scritto” (Craveri, p 484) I manoscritti (Cameron VI.535, “Thomas, Gospel of,” ABD) Ci sono tre papiri di Ossirinco (in greco) PO1, poco dopo 200, detti 26-30 PO654, metà III sec., prologo e detti 1-7 PO655, metà III sec., detti 24 e 36-39 Un manoscritto in copto, di poco prima del 350, contiene tutto lo scritto (la lingua copta, parlata a partire c il II sec d.C, è l’ultima fase antica della lingua egiziana) Cameron (VI.535) fa presente che ci sono “differenze sostanziali” tra i manoscritti greci e quello copto, tanto che si ipotizza che la versione copta sia stata tradotta da un’altra versione greca (che non è sopravvissuta) Per quanto riguarda la data di stesura di Tommaso, Craveri (p 481) dice che “è opinione comune che l’originale debba risalire alla prima metà del II secolo.” Di testimoni oculari e simile, non se ne parla nemmeno. Nemmeno sono chiari i manoscritti in merito a chi sarebbe l’autore, “Didimo Giuda Tommaso”. Tommaso? Giuda (fratello di Gesù)? Per esempio, nel PO 654 sono illeggibili i nomi “Didimo Giuda” (Craveri, p 504). Per cui secondo PO 654, l’autore sarebbe Tommaso? Due esempi da scritti gnostici per constatare quanto essi siano (beh) inverosimili • • A proposito dello scritto gnostico Pistis Sophia (conosciuto solo da un manoscritto copo del IV secolo) Bruce (p 299) menziona che questo scritto “pretende di riportare l’insegnamento dato da Gesù ai suoi discepoli in un arco di tempo di dodici anni tra la sua risurrezione e la sua ultima ascensione.” Qui manca del tutto un aggancio con la realtà storica Filippo 44b “Ma tu hai visto qualcuna delle cose del Luogo e sei divenuto di quelle. Tu hai visto lo Spirito e sei diventato Spirito. Tu hai visto Cristo e sei diventato Cristo. Tu hai visto il Padre e diventerai il Padre.” Qui manca del tutto un aggancio con la realtà logica Nella seguente citazione F.F. Bruce (p 278) spiega la differenza tra gli scritti gnostici (di cui fa parte Tommaso) e quelli del NT: “Rispetto agli scritti gnostici, questi scritti che attestano il vero cristianesimo si dimostrano, secondo i normali criteri storici e letterari, di essere più vicini in tempo e in concetti sia al ministero di Gesù sia alla testimonianza dei suoi apostoli.” Poco più avanti Bruce ricapitola: “Gli scritti del NT costituiscono indiscutibilmente la testimonianza più antica a Cristo” Il canone del NT (cfr. Bruce pp 255-269) 1. 2. 3. Infatti l’antichità fu uno dei criteri per il riconoscimento di un libro del NT come “canonico”, cioè conforme ad un determinato criterio o standard Altri criteri furono l’universalità, cioè la diffusione dell’opera e la sua presenza nelle storiche sedi apostoliche; e l’apostolicità, cioè l’opera fu scritta o associata con un apostolo o rispecchiava la dottrina apostolica -Antichi -Universali -Apostolici Vangeli di Matt Marco Luca Giov Atti Romani 1-2 Corinzi Gal Ef Filip Col 1-2 Tess 1-2 Tim Tito Filemone Ebrei Giacomo 1-2 Pietro 1-3 Giov Giuda l’Apocalisse Scritti canonici = NT Apocrifo vuole dire “nascosto” poi in seguito “spurio, falso” 1. 2. 3. Invece le caratteristiche dei vangeli “apocrifi” (compresi quelli gnostici) erano di essere … “Recenti” (e non antichi), assenti dalle sedi apostoliche (per cui settari e non universalmente diffusi), e staccati dagli apostoli e dalla loro dottrina (non-apostolici) -Recenti -Settari -Non apostolici Vangeli gnostici e altra letteratura gnostica Vangeli apocrifi Altra letteratura apocrifa, “Atti” “Apocalissi” Cosa vuol dire gnostico? Le nostre parole gnostico e gnosticismo provengono dalla parola greca gnosi (γνωσις) Gnosi vuol dire conoscenza I sistemi gnostici davano un ruolo accentuato al ruolo della conoscenza, al ruolo della gnosi, nella salvezza delle persone Inoltre puntavano molto sulla rivelazione “segreta”, l’esatto contrario del cristianesimo che è visionabile e, di conseguenza, verificabile, da parte di tutti. Ricordarsi Paolo davanti a Festo e Agrippa, Atti 26.26 A proposito, è chiaro che Teabing non conosce … Né gli scritti gnostici Né gli scritti canonici A p 275 Teabing scrive: “Costantino commissionò e finanziò una nuova Bibbia, che escludeva i vangeli in cui si parlava dei tratti umani di Cristo e infiorava [intende dire “infilava”?] i vangeli che ne esaltavano gli aspetti divini.” Invece una caratteristica degli scritti gnostici è proprio la loro esagerata trascendenza. Infatti un ramo specifico dello gnosticismo, il docetismo (dal greco dokeō, “sembrare”) nega pure che fu Cristo a morire sulla croce. Perché? Perché Cristo non era umano (!) ma solo Dio (egli solo sembrava umano). In altri termini, questo ramo dello gnosticismo descrive Gesù nel modo opposto di Teabing, eppure Teabing dice di rifarsi a questi scritti gnostici. I vangeli canonici invece (Matteo Marco Luca Giovanni) parlano con un equilibrio impareggiabile sia della divinità sia dell’umanità di Cristo. (Ricordarsi che Teabing nega che “i vangeli di Costantino” mettono in evidenza i tratti umani di Gesù Cristo) I vangeli canonici parlano di Gesù, colui che ha sete, che è stanco, che ha fame, che si deve riposare, che viene tentato, che soffre, che sanguina, e che muore (per quanto riguarda la sua umanità) a Golgota, e che viene sepolto riconosciuto morto. I vangeli canonici non si vergognano dell’umanità di Gesù Cristo La Prima Lettera di Giovanni del NT dice infatti che è fondamentale riconoscere l’incarnazione di Gesù Cristo (4.1-3) Gli scritti apocrifi invece sono poco umani. Basta che tu li legga e ti chieda: “Questi vangeli descrivono l’umanità come la conosco io dalla mia propria esistenza?” In Gesù Cristo invece, a parte la sua perfezione, vediamo noi stessi perché egli è diventato un essere umano proprio come noi, eccetto il peccato Teabing non conosce né gli scritti canonici né gli scritti gnostici (per non parlare degli altri scritti apocrifi) 1. Sono false le due affermazioni di Teabing a p 272 del Codice da Vinci in merito alla Bibbia “Più di ottanta vangeli sono stati presi in considerazione per il Nuovo Testamento, tra cui quelli di Matteo, Marco, Luca e Giovanni” (enfasi in Brown).” Nel periodo in questione non esistono neppure 80 titoli dell’intera letteratura apocrifa. Un esperto in merito, Helmut Koester, ne annovera 60 scritti, la maggior parte dei quali non sono neppure “vangeli” (ci sono anche “Apocalissi” e “Atti” apocrifi) (Bock p 68) Infatti Witherington (p 21) aggiunge che: “c’erano meno di venti documenti che si potevano chiamare vangeli …”. 2. Teabing (272) continua e dice: “La Bibbia, come noi la conosciamo oggi, è stata collazionata dall’imperatore romano pagano Costantino il Grande (enfasi in Brown) Un contemporaneo di Costantino, Eusebio di Cesarea, vede questo imperatore come il più cristiano dei cristiani e ne scrisse un famoso elogio al riguardo A parte quello, i quattro vangeli, Matteo Marco Luca e Giovanni, sono riconosciuti come gli unici validi vangeli non dal 325 ma da molto prima Esempi del riconoscimento dei solo 4 vangeli Matteo Marco Luca Giovanni ben prima di Costantino (Bock pp 113-119) Giustino Martire (c 100 – 165) Ireneo di Lione (c 120/140 – 200/203) Taziano (120 – 173) Origene (185 – 254) Taziano è famoso per aver addirittura fuso i quattro vangelo nel Diatesseron (in greco “accordo dei quattro”) Brown può scrivere quanto vuole e la gente può credere a queste cose quanto vuole, ma questi dati storici inconfutabili non spariranno Due domande … A. B. Brown si è laureato in matematica con il voto di 110 e lode? Dopotutto solo un genio della matematica potrebbe far sì che 60 – tanti = più di 80 Brown dovrebbe usare un po’ dei soldi che ha guadagnato dalla vendita del suo libro per iscriversi a CEPU? A. B. Brown è un storico prodigioso? Infatti ci vorrebbe un prodigio per far venire il Concilio di Nicea (325) cronologicamente prima di Giustino Martire (c 100 – 165) Ireneo di Lione (c 120/140 – 200/203) Taziano (120 – 173) e Origene Brown dovrebbe chiedere a CEPU un doppio intervento, matematica e storia? Forse lo farebbero uno sconto se seguisse le due materie .... Tre questioni L’inferiorità dei vangeli apocrifi B. C. Non dovrebbero nemmeno essere usati perché non sono attendibili L’uso discutibile dei vangeli apocrifi L’identità di Maria Maddalena B. L’uso discutibile dei vangeli apocrifi Un’attrattiva per tante donne nel libro di Dan Brown è il ruolo di guida della chiesa attribuito a Maria Maddalena; e per questa enfasi Brown si rifà alle presunte enfasi dei vangeli gnostici Ma qui Dan Brown ha davvero da documentarsi, perché per quanto riguardo le donne, i vangeli gnostici sono piuttosto “schizofrenici” (dicono tanto male sulle donne, e un po’ di bene su Maria Maddalena) Un esempio delle cose negative, si trova in Tommaso, dove lo stesso essere donna, di per sé è un grosso difetto La donna deve diventare maschio per entrare in paradiso Altro che essere pro-donna, il Gesù gnostico del vangelo di Tommaso promette di trasformare le donne in uomini, per permettere a loro di entrare nel regno dei cieli Per questo “Gesù,” l’essere donna è un problema, un difetto tragico Tommaso 121 “121. Simone Pietro disse loro: - Maria si allontani di mezzo a noi, perché le donne non sono degne della Vita! –” “Gesù disse: - Ecco, io la trarrò a me in modo da fare anche di lei un maschio, affinché anch’essa possa diventare uno spirito vivo simile a voi maschi. Perché ogni donna che diventerà maschio entrerà nel Regno dei Cieli”. Il Gesù gnostico predica qui l’annullamento della femminilità In questo brano si comincia anche a vedere la natura strampalata, la natura bizzarra, di tanti brani della letteratura gnostica (A volta ho l’impressione di leggere qualcosa scritto da Patrick di Spongebob!) Il “femminino sacro” Brown si rifà ai vangeli gnostici, ma è chiaro a chiunque li legge, che in questi “vangeli” ci sono cose molto differenti dal femminino sacro tanto sbandierato nel Codice da Vinci Brown sta riportando solo una “mezza verità” La visione biblica Questo atteggiamento negativo sulle donne è anni luce dalla uguale dignità attribuita alla donna e all’uomo nella creazione biblica Genesi 1.27 “Dio creò l'uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina.” Nella Bibbia essere donna è una cosa buona, non un problema o qualcosa da annullare Che c’è in un bacio? Fra un attimo guarderemo un passo ormai diventato famoso dal vangelo di Filippo—un altro vangelo gnostico. Ma prima guardiamo ciò che Filippo dice sulle donne Prima ancora ricordiamoci che nella Bibbia l’uomo Adamo e la donna Eva peccano come due persone distinte, ambedue create a immagine e somiglianza di Dio, ambedue facenti parte della buona creazione di Dio Invece il vangelo di Filippo vede l’origine della morte nel momento in cui la donna “si differenziò” dall’uomo L’idea di Filippo è la seguente … L’uomo = bontà La donna = malvagità Di conseguenza, il problema “donna” sarà risolto solo quando lei sarà riassorbita nell’uomo Filippo 71 “71. Quando Eva era in Adamo, non esisteva la morte. Ma dopo che essa si fu separata, la morte è sopravvenuta. Se essa entra di nuovo in lui, e se egli la riprende in se stesso, non esisterà più la morte.” La donna separata dall’uomo porta la morte Per cui la donna deve essere riassorbita nell’uomo Solo allora le cose saranno di nuovo a posto E questo piacerebbe a tante donne? A quanto pare in certi paesi le donne a divorare ancora di più il libro di Dan Brown La dottrina gnostica dell’annullamento della femminilità è stramba Ed è molto differente dalla visione degli scritti del NT (ma anche dalla visione dell’Antico Testamento) che incolpano pesantemente l’uomo Adamo per la ribellione degli esseri umani, pur attribuendo anche all’Eva le sue responsabilità All’inizio erano buoni sia la donna sia l’uomo Nel racconto della creazione della Genesi, come ritornello, Dio stesso pronuncia la parola “buona”. Tutta la Sua creazione è buona Poi alla fine del sesto giorno, dopo la creazione di Adamo ed Eva, leggiamo: “Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono.” Per cui nella Bibbia la donna non è … – – – Un problema Una mutazione Una tragedia o una catastrofe Lei, insieme ad Adamo, riceve la valutazione da parte del Creatore di essere “molto buona” La Bibbia insegna “uguale dignità con ruoli differenti” Sia nella coppia sposata sia nella chiesa, le donne e gli uomini hanno ruoli differenti Ma lei e lui sono indiscutibilmente uguali in dignità davanti a Dio “Non c'è né maschio né femmina; perché voi tutti siete uno in Cristo Gesù” (Paolo ai Galati 3.28b) Donne, prima di andare dietro ai discorsi di Dan Brown nel Codice da Vinci, documentatevi Fate una lettura da voi dei vangeli gnostici, per vedere quale sia davvero la dottrina gnostica su voi donne Tre questioni L’inferiorità dei vangeli apocrifi L’uso discutibile dei vangeli apocrifi C. Non dovrebbero essere usati in quanto non sono attendibili Brown non dice tutta la storia su quanto questi “vangeli” dicono sulle donne L’identità di Maria Maddalena Un libro ottimo in merito a queste questioni: http://www.armenia.it/index.htm Darrell L. Bock, Il Codice da Vinci. Verità e menzogne (Milano, Armenia, 2005) C. L’identità di Maria Maddalena e il bacio Nel NT sette donne hanno il comune nome di Maria Tra queste c’è anche Maria Maddalena, la quale è “caratterizzata dal riferimento al paese natale, Magdala” (Bock, p 27) Quattro gruppi di testi del NT hanno a che fare con questa Maria Bock, pp 28-29 1. 2. 3. 4. Maria come seguace di Gesù, la quale era stata esorcizzata da lui (Luca 8.1-3) Maria come presente alla croce (Matteo 27.55-56) Maria come presente dopo la deposizione di Cristo nella tomba (Matt 27.61) Maria come testimone della Risurrezione (Giov 20.11-18) Maria era una discepola fedelissima di Cristo Le parole di Maria in Giovanni 20 sono tra quelle più commoventi di tutta la Bibbia. Lei sta parlando con il Cristo risorto, ma in un primo momento lo scambia per un ortolano Giovanni 20.15-16 15 Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?» Ella, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai deposto, e io lo prenderò». 16 Gesù le disse: «Maria!» Ella, voltatasi, gli disse in ebraico: «Rabbunì!» che vuol dire: «Maestro!» La devozione di questa discepola modello commuove ancora a distanza di 20 secoli Ma non c’è alcuna evidenza che Maria Maddalena fosse sposata con Gesù Inoltre non c’è alcuna evidenza che Gesù fosse sposata con qualcun’altra Presunte prove dai vangeli gnostici Qualcuno propone due testi a sostegno dell’ipotesi che Maria Maddalena sarebbe stata la moglie di Gesù I testi vengono dal vangelo di Filippo e dal vangelo di Maria Questi testi sono di pessima qualità, secondo i criteri che abbiamo visto parlando della critica del testo Vogliamo guardare comunque i loro contenuti Che cosa è la biblioteca di Nag Hammadi? (Bruce, p 300) Si tratta di una biblioteca gnostica scoperta in Alto Egitto intorno al 1945 vicino a Nag Hammadi (Teabing ne parla a p 275) Essa contiene cinquantadue trattati, in tredici codici di papiro avvolti in cuoio. C’è un elenco dei trattati in Moraldi, Apocalissi gnostiche, pp 237-239 Il vangelo di Filippo Nella biblioteca di Nag Hammadi Filippo viene subito dopo Tommaso e il manoscritto appartiene al IV sec. La lingua originale fu probabilmente il greco, anche se il testo di Nag Hammadi è in copto (Craveri p 507) “Il testo in questione venne composto nella seconda metà del III secolo, ben duecento anni dopo l’epoca di Gesù” (Bock p 32). Inoltre il testo è mutilo, e di conseguenza ha più lacune, ed anche nei punti più cruciali del testo. Per cui gli studiosi devono fare congetture per sapere cosa inserire laddove ci sono gli stacchi; un po’ come fare la settimana enigmistica, senza però avere la chiave delle risposte Tutte le parole tra parentesi quadre sono le congetture degli studiosi (per cui il testo in realtà potrebbe essere molto differente) “55. La Sofia, che è chiamata sterile, è la madre degli angeli. La consorte di [Cristo è Maria] Maddalena. [Il Signore amava Maria] più di tutti i discepoli e la baciava spesso sulla [bocca]. Gli altri discepoli allora gli dissero: Perché ami lei più di tutti noi? – Il Salvatore rispose e disse loro: - Perché non amo voi tutti come lei?” (Anche Filippo 32 chiama Maria la “consorte” o “compagna” di Cristo) Un parentesi: Sulla [bocca]? Witherington (pp 36-7) ci ricorda comunque che nel punto della lacuna del manoscritto dove alcuni inseriscono “bocca”, per lunghezza ci starebbero bene anche le parole copte per “capo” “mano” o “guancia” I linguisti Stanlio e Olio A p 288 del Codice da Vinci Teabing fa leggere questo passo a Sophie. Sophie obbietta che comunque il passo “Non parla di matrimonio.” A questo punto il grande Teabing risponde: “Come ogni esperto di aramaico potrà spiegarle, la parola ‘compagna’ [‘consorte’ in Craveri], all’epoca, significava letteralmente ‘moglie’.” Invece come qualsiasi persona competente potrebbe replicare a Teabing: “Qui la lingua aramaica non c’entra nulla. Si ha qualcosa di Tommaso in greco e copto” Pure Landgon viene bocciato in questo esame, in quanto egli asseconda la bufala filologica di Teabing “con un cenno della testa”. Questo è solo uno dei tanti strafalcioni del libro La parola tradotta “consorte” o “compagna” non è la comune parola greca per moglie (gyne), bensì la parola per compagno/a (koinōnos), una parola greca trovata nel testo copto Secondo Rocci (p 1064) si riscontra koinōnos con le seguenti definizioni: partecipe; compartecipe; socio; consorte; e compagno. Secondo Witherington (p 36), in questo contesto è più probabile che koinōnos significhi Maria come “sorella” spirituale di Gesù Il punto è che “moglie” non c’entra nulla e il fatto che Teabing parli dell’aramaico è un’indicazione che Brown non ha la più pallida idea che quello di cui sta parlando Più che ricercatore, egli sembra un apprendista stregone o un Giamburrasca con una penna, che ne combina una dopo l’altra Ciononostante, il vangelo di Filippo sicuramente dà un ruolo di rilievo a Maria Maddalena come koinōnos di Cristo E se la congettura degli studiosi è azzeccata, Filippo parla anche di un Gesù che spesso baciava Maria Maddalena sulla bocca Due parole sul bacio nello gnosticismo Il bacio gnostico ha un significato metaforicospirituale. A questo riguardo Craveri (p xxx) commenta: “Il bacio, tra gli gnostici, non era soltanto un segno di affetto, ma il mezzo con cui chi amava fecondava e generava un altro fratello. In un altro passo di Filippo, gli stessi gnostici spiegano perché si baciano Ancora da Filippo “31. [Colui che si nutre] dalla bocca, se di lì è uscito il Logos, dovrà essere nutrito dalla bocca, e diventare <<perfetto>>. Perché il perfetto diventa fecondo per mezzo di un bacio, e genera. Per questo motivo anche noi ci baciamo l’un l’altro, e concepiamo l’uno dall’altro, per opera della grazia che è in noi.” Tutto cristallino, no? La nota di Craveri: “Il significato della sentenza può essere il seguente: gli uomini si nutrono (e quindi hanno vita) attraverso la bocca; e anche attraverso la bocca essi hanno nutrimento spirituale, quando da questa esca il Verbo di verità, … che li convinca, la parola e il bacio d’amore, che li conforti, stimolandoli al bene e alla fratellanza che li fa diventare <<perfetti>> (l’ultimo grado della gerarchia gnostica). Questa è la generazione spirituale di fratelli che, illuminati dalla grazia, creano fratelli (cfr. §29).” Ma come si può spiegare il bacio particolare di Gesù? Bock commenta (p 35): “Il bacio è la spia di un certo grado di intimità tra Gesù e Maria, ma con tutta probabilità rappresenta una vicinanza spirituale di due individui quali equivalenti spirituali nel momento della nascita della creazione, che è associata alla saggezza. È assai meno probabile che si alluda alla sessualità o al matrimonio.” Se Bock ha ragione, nemmeno questo testo di pessima qualità parla del matrimonio tra Gesù e Maria Maddalena Ma attenzione: Anche se l’interpretazione giusta di Filippo fosse pro il matrimonio di Gesù e Maria Maddalena, si tratterebbe sola della visione di “Filippo” (testo inattendibile dal punto di vista storico), e non ci direbbe nulla né riguardo a Gesù di Nazaret né riguardo a Maria Maddalena. Ci direbbe solo (una cosa molto curiosa) che c’era almeno un gruppo (quelli che scrissero Filippo) che credeva che Gesù e Maria fossero o una coppia o qualcosa del genere Però, non confondiamo l’opinione di un gruppo con la verità storica Tante persone credono in tante cose che non sono vere. Ma il credere nella falsità non rende vera quella falsità Se io credo che Roma sia in Germania, non cambia il fatto, la verità (in questo caso geografica) che Roma sta in Italia Nello stesso modo l’affermazione di Teabing secondo cui (p 287-288) “Il matrimonio di Gesù e Maria Maddalena è storicamente documentato” è semplicemente falsa, nonostante il farneticamento di Teabing E perché è falsa l’affermazione di Teabing? Precisamente perché non è storicamente documentata (anche se egli dice che lo sia) Ed è questo il punto Il grande baciatore Prima di lasciare il tema del bacio, va detto che nella letteratura gnostica Gesù non bacia soltanto Maria Maddalena. Nella Seconda Apocalisse di Giacomo, il Gesù gnostico dà anche un bel bacio sulla bocca ad un uomo. Si tratta di suo fratello Giacomo. Ecco le parole di Giacomo (Moraldi, Apocalissi gnostiche, p 56): “Ed egli [Cristo] mi baciò la bocca e mi abbracciò e mi disse: Mio diletto! Ecco io ti rivelerò ciò che i cieli non conoscono, ed anche i loro arconti (αρχων).” αρχων, parola greca, vuol dire “autorità” L’altro testo su Maria e Gesù viene dal vangelo di Maria vangelo di Maria (scheda da Craveri, p 479) Codice Rylands 463, III sec. (greco, gli ultimi capitoli) P Berolinensis 8502, V sec. (copto, incompleto) (Craveri non stampa questo vangelo nella sua raccolta) Pheme Perkins IV.584 ABD propone che fu scritto “verso la fine del II sec.” Cito dall’edizione di Moraldi (Vangeli gnostici) P 26: Parlando di Cristo, Pietro dice: “Ha egli forse parlato realmente in segreto e non apertamente a una donna, senza che noi lo sapessimo? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l’ha anteposta a noi?” Qualche rigo dopo Levi (presumibilmente Matteo) difende Maria e rimprovera Pietro. “Levi replicò a Pietro dicendo: ‘Tu sei sempre irruente, Pietro! Ora io vedo che ti scagli contro la donna come (fanno) gli avversari. Se il Salvatore l’ha resa degna, chi sei tu che la respingi? Non v’è dubbio, il Salvatore la conosce bene. Per questo amava lei più di noi.” 1. 2. 3. Qui di significativo ci sono tre cose Maria certamente è un personaggio importante in questo scritto: ha ricevuto una rivelazione dal Signore Pietro è geloso di lei Levi difende Maria Ma di nuovo, come nel caso dei dati visti in Filippo, i dati del vangelo di Maria non hanno nessun rapporto con la realtà Il vangelo di Maria gode di manoscritti di pessima qualità e non si basa in nessuno senso su testimonianze oculari Questo “vangelo” viene scritto un secolo e mezzo dopo il ministero pubblico di Cristo In sintesi 1. 2. 3. In Filippo … Maria è la koinōnos di Gesù Forse Cristo bacia Maria sulla bocca Ed anche se il bacio gnostico è un bacio particolare, nulla vieta che in questo vangelo vediamo un livello intenso di intimità tra Gesù e Maria Maddalena 1. 2. Nel vangelo di Maria … Maria è importante ed addirittura la persona più amata da Gesù Quando Pietro (un uomo) la disprezza, Levi (un uomo) la difende Questo è quanto possiamo imparare da questi due vangeli gnostici in merito a Gesù e Maria Maddalena Ma questi “vangeli” non hanno nessun contatto con la verità storica né di Gesù Cristo né di Maria Maddalena, Pietro, o Levi Scientificamente questi vangeli sono inferiori in tutti i sensi ai vangeli canonici Ma Gesù fu sposato con un’altra? No di certo. Non c’è traccia di evidenza che lo sosterrebbe, e tutto il NT (ma non solo) che lo nega Ciononostante a p 288 il grande Teabing dice che “il costume dell’epoca imponeva virtualmente a un ebreo di essere sposato” Anzi, di tanto in tanto, si sente dire addirittura che Gesù deve essere stato sposato per forza, in particolare perché era un “maestro” I punti fermi a questo riguardo 1. 2. 3. Era molto comune che un ebreo maschio si sposasse (ma anche un’ebrea) (in questo Teabing ha ragione) Gli ebrei Giuseppe Flavio (37/38 – 100 d.C) e Filone d’Alessandria (15/10 a.C. – 45/50 d.C.) scrivono con ammirazione del celibato praticato dagli esseni (cfr. Bock pp 55-59 per commenti e i relativi testi) In Matteo 19.12 l’ebreo Gesù ha insegnato che il celibato può essere una scelta per il regno dei cieli 4. Mat 19:12 “Poiché vi sono degli eunuchi che sono tali dalla nascita; vi sono degli eunuchi, i quali sono stati fatti tali dagli uomini, e vi sono degli eunuchi, i quali si sono fatti eunuchi da sé a motivo del regno dei cieli.” In seguito, in 1 Corinzi 7.7 l’ebreo Paolo insegnerà che sia lo stato coniugale sia lo stato celibe/nubile sono doni di Dio. Ricordarsi anche che Paolo si formò come fariseo con il grande maestro ebreo Gamaliele 5. Poi da quando in poi Gesù si è fatto vincolare da tradizioni culturali? Basta leggere i suoi focosi rimproveri agli scribi e ai farisei (Matteo 15.1-20; 23.1-12), per la loro soggezione alla tradizione, per capire che Gesù seguiva la volontà di suo Padre e non i dettami culturali di nessuno Un altro esempio del Gesù controcorrente: spesso in quell’epoca la donna veniva trattata non tanto bene. Eppure gli incontri di Gesù con le donne erano nobilitanti (cfr. Bock Per Gesù, andare controcorrente non era un gran ché Ciononostante Gesù non era celibe per andare controcorrente Gesù era celibe perché è rimasto celibe Lo dice la storia, anche se il farneticamento di Teabing nega questa verità storica Sì, Roma è in Italia, checché dica i malinformati In tutto questo, cosa c’entrano le anatre? Bock (p 41) riporta i commenti di John Dominic Crossan, uno studioso per niente “tradizionalista”, che ciononostante ridicolizza l’idea che Gesù sarebbe stato sposato. Ecco, secondo Crossan, quanto è infondata l’ipotesi di Gesù sposato … “Esiste un antico e rispettabile principio nell’ambito dell’esegesi biblica che stabilisce che se qualcosa assomiglia a un’anatra, cammina come un’anatra e starnazza come un’anatra allora deve trattarsi di un cammello travestito. Applichiamo il principio alla domanda [se Gesù fosse sposato o meno]. Non ci sono prove che Gesù fosse sposato (assomiglia a un’anatra); molteplici indicazioni lo smentiscono (cammina come un’anatra); e nessuno dei testi più antichi lascia intendere che avesse moglie e figli (starnazza come un’anatra) … dunque doveva essersi sposato di nascosto (cammello travestito).” 3 risposte storiche alle 3 affermazioni di Brown 1. 2. Gesù Cristo era solo un uomo e non allo stesso tempo anche divino? P 52 dice che egli era (e rimane) anche Dio Gesù non era celibe, ma sposato con Maria Maddalena? L’attendibilissimo NT dice che era celibe e non sposata con nessuna 3. Gesù ha procreato dei figli? Va da sé che non ebbe figli fisici con nessuna, un’ipotesi a cui nemmeno gli scritti apocrifi fanno un pur minimo accenno figli spirituali? • • • Gesù Cristo ha figli spirituali? Sì, tantissimi Infatti in Giovanni 13.33 Cristo chiama i suoi seguaci “figlioli” Torneremo a questo tra un attimo Perché il libro di Brown sta avendo un successo così grande? “2 Timoteo 4:3 Verrà il tempo che non sopporteranno più la sana dottrina, ma, per prurito di udire, si cercheranno maestri in gran numero secondo le proprie voglie, 4 e distoglieranno le orecchie dalla verità e si volgeranno alle favole.” In sintesi: alla gente piace la menzogna anziché la verità Witherington (p 144) aggiunge: “È triste constatare che nel nostro mondo postmoderno, dove si nomina spesso Gesù ma dove la maggior parte della gente non conosce la Bibbia, la gente beve quasi qualunque cosa che pretende di parlare del Gesù storico.” Ma dai, è solo un fiction! Che c’è che non va se qualcuno vuole scrivere queste cose, magari come fiction? Che c’è di male se si distorce la vera identità di Gesù Cristo? Se qualcuno cambiasse la tua storia o la storia di qualche tuo parente o antenato, questo farebbe piacere a te? Il Figlio di Dio è diventato uomo, è morto sotto Ponzio Pilato, poi è risorto il terzo giorno, ed è asceso in cielo. Questa è la storia di Gesù E tutto questo è storicamente documentato nello stra-attendibile NT E lo stesso NT che ci dice queste cose, dice inoltre che un giorno, questo stesso Cristo ritornerà e giudicherà il mondo intero, e che il nostro destino eterno dipende da come la pensiamo Gesù Cristo, e da come ci rapportiamo con lui Per cui, sapere la verità su Gesù non è un’opzione; è una questione di vita o di morte La storia che Dan Brown mette in bocca a Teabing e Landgon non corrisponde alla storia, non corrisponde alla realtà, non corrisponde alla verità, e di conseguenza non conduce alla vita bensì alla morte Bock (p 97) suggerisce che il vero segreto e il codice nascosto dietro questo libro è … “il tentativo consapevole di oscurare l’unicità e la vitalità del messaggio e della fede cristiana.” Detto questo, Cosa dovrei fare con il libro o con il film di Dan Brown? Fai ciò che tu vuoi con questo libro e film Inoltre io ti incoraggerei, se vuoi, a leggere i vangeli gnostici, apocrifi e via dicendo Perché, leggendo le assurdità che si trovano in questi libri, apprezzerai ancora di più l’oro che è la Bibbia Salmo 119:103 Oh, come sono dolci le tue parole al mio palato! Son più dolci del miele alla mia bocca. Salmo 119:72 La legge della tua bocca per me vale più di migliaia di monete d'oro e d'argento. Salmo 119:127 Perciò io amo i tuoi comandamenti più dell'oro, più dell'oro finissimo. Edizioni economiche. Per esempio … I Vangeli gnostici. Vangeli di Tommaso, Maria, Verità, Filippo, a cura di Luigi Moraldi (Milano, Adelphi, 1984 1993 2005) Le Apocalissi gnostiche. Apocalissi di Adamo, Pietro, Giacomo, Paolo, a cura di Luigi Moraldi (Milano, Adelphi, 1987 2005) Ma in tutto questo, ti prego di non trascurare di leggere IL Libro, la Bibbia, la sola fonte per la verità su Gesù Cristo, colui che è pienamente Dio e pienamente uomo Lo stesso Gesù Cristo che ti promette il perdono dei tuoi peccati e la vita eterna, se ti affiderai a lui e a lui solo Questa è la verità ed è ciò che troverai nella Bibbia, la Parola di Dio Non vorresti cominciare a documentarti? Leggo regolarmente la Bibbia da quasi un quarto di un secolo e, parlando con la gente, ho l’impressione che la Bibbia sia davvero poco conosciuta, anche se si crede di conoscerne i contenuti Per cui, ecco un brevissimo assaggio di quello che troverai nella Bibbia Giov 3:16 Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Giov 5:24 In verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita. Giov 6:67 Perciò Gesù disse ai dodici: «Non volete andarvene anche voi?» 68 Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; 69 e noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Santo di Dio». Giov 14:6 Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Giov 20:31 Questi (segni) sono stati scritti, affinché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e, affinché, credendo, abbiate vita nel suo nome. Saggezza dall’Antico Testamento della Bibbia Più volte dai tempi di Gesù in poi, qualcuno ha cercato di cambiare la vera identità di Gesù. Ma il risultato è sempre stato e sempre sarà passeggero. Perché? Perché …“il labbro veritiero è stabile per sempre, ma la lingua bugiarda non dura che un istante” (Proverbi 12:19). Ma ora sta a te Ecco la domanda urgente: Tu ti documenterai o no? La scelta è tua Sei libera, sei libero, di scegliere Cosa farai, tu …? Libri citati ABD = si veda FREEDMAN … ALAND, Kurt, Synopsis quattuor evangeliorum (Stuttgart, Bibelgesellschaft,1985) ALAND, Kurt e Barbara Aland, The Text of the New Testament. An Introduction to the Critical Editions and to the Theory and Practice of Modern Textual Criticism (Leida, E.J. Brill, 1989), originale tedesco BOCK, Darrell L., Il Codice da Vinci. Verità e menzogne (Milano, Armenia, 2005) BRUCE, F.F. The Canon of Scripture (Downers Grove/USA, Intervarsity,1988) CAMERON, Ron, “Thomas, Gospel of”, vol VI, pp 535-540, ABD COLLINS, John J., “Dead Sea Scrolls”, vol II, pp 85-101, ABD CRAVERI, Mario, a cura di, I vangeli apocrifi, Torino, Einaudi, 1969 e 1990. Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, a cura di Giuseppe Del Ton (Roma/Parigi, Desclée, 1964) Eusebio di Cesarea, Storia ecclesiastica, in due volumi, a cura di Franzo Migliore (Roma, Città Nuova, 2001) FABRIS, Rinaldo, Matteo. Traduzione e commento (Roma, Borla, 1982) Gordon D. Fee, The First Epistle to the Corinthians (Grand Rapids/USA, Eerdmans, 1987) FREEDMAN, David Noel, a cura di, The Anchor Bible Dictionary, in sei volumi, New York, Doubleday 1992 = ABD HOUSE, H. Wayne, Chronological and Background Charts of the New Testament (Grand Rapids/USA, Academie, 1981) LEWIS, C.S, Scusi, Qual è il suo Dio? (Roma, Edizioni GBU, 1981) originale inglese MARSHALL, I. Howard, Luke: Historian and Theologian, enlarged ed. (Grand Rapids/USA, Academie, 1989) METZGER, Bruce M., Il testo del Nuovo Testamento (Brescia, Paideia,1996), originale inglese MCDOWELL, Josh, La parola alla difesa. Gesù e le testimonianze storiche (Roma, Studenti Italiani per Cristo, 1983), originale inglese MCDOWELL, Josh, Più che un falegname (Casoria/NA, Edizioni Centro Biblico, 1990), originale inglese MCGRATH, Alister E. McGrath, Gesù, Chi è e perché è importante saperlo (Roma, Edizioni GBU, 1997), originale inglese The Mishnah. A New Translation, a cura di Jacob Neusner (New Haven/USA, Yale University Press, 1988) MORALDI, Luigi, a cura di, Le Apocalissi gnostiche. Apocalissi di Adamo, Pietro, Giacomo, Paolo (Milano, Adelphi, 1987 2005) MORALDI, Luigi, a cura di, I Vangeli gnostici. Vangeli di Tommaso, Maria, Verità, Filippo (Milano, Adelphi, 1984 1993 2005) PERKINS, Pheme , “Mary, Gospel of”, vol IV, pp 583-584, ABD PLATONE, Giuseppe, a cura di, La Bibbia e l'Italia, Torino, Claudiana, 2004 ROCCI, Lorenzo, Vocabolario greco italiano, 29^ ed. (Città del Castello, “Dante Alighieri”, 1980) SCHICK, Alexander Schick, Il fascino di Qumran…. (presentazione di Otto Betz) (Isola di Gran Sasso, DLC, 1998), originale tedesco STROBEL, Lee, The Case for Christ: A Journalist's Personal Investigation of the Evidence for Jesus, Grand Rapids/USA, Zondervan, 1998 WITHERINGTON III, Ben, The Gospel Code: Novel Claims about Jesus, Mary Magdalen, and Da Vinci (Downers Grove/USA, Intervarsity, 2004) http:// www.michaelh.com/davinci.shtml Evangelical Resources on The Da Vinci Code Table of Contents Introduction Articles – – Books Audio Websites – – Evangelical Websites Official Websites Observations – Evangelicals on The Da Vinci Code Roman Catholics on The Da Vinci Code Jesus and Mary Magdelene UT-Dallas Specific Information Conclusion Un “grazie” di cuore a tutte e a tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione di questa iniziativa • di Pietro Ciavarella, Firenze marzo 2006 – Pastore della Chiesa Cristiana Evangelica “Il Beneficio di Cristo” – Professore di Greco Biblico e di Storia della Chiesa presso “Villa Aurora” Giov 3:16 Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Questo vuol dire che Dio ama te e vuole che anche tu abbia la vita eterna, se crederai nel suo Figlio, Gesù Cristo e in lui solo