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CG_2016_02.03.16 - AGESCI Zona Cassiopea

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CG_2016_02.03.16 - AGESCI Zona Cassiopea
ASSOCIAZIONE GUIDE
CATTOLICI ITALIANI
E
SCOUTS
INDICE CG 2016
• Temi
• Commissioni
• Candidature
• CG di Nomina
Agenda degli argomenti presentati
TEMI PRINCIPALI
- Percorsi deliberativi
- Riforma dei settori e partecipazione R/S alla vita associativa
- Revisione percorsi formativi - autorizzazione apertura unità
Temi
PERCORSI DELIBERATIVI
Dal Sistema Dei progetti si passa al principio di
PROGETTUALITÀ E PROGRAMMAZIONE;
(questo per rimettere a centro la comunità capi nella progettazione educativa)
In pratica rimane il PEG ed il Progetto Nazionale che si chiamerà
Strategie Nazionali Di Intervento.
Di conseguenza:
Il progetto di Zona è espressione DEI GRUPPI e degli scopi statutari della
zona stessa e quindi non serve il relativo convegno capi (eliminato) e
diventa espressione dell’assemblea di zona per un approccio bottom up: i
gruppi indirizzano la zona; questa indirizza la regione e quest’ultima
costituisce il fondamentale supporto per le linee guida per costruire le
STRATEGIE NAZIONALI DI INTERVENTO
È abrogato il progetto regionale ed il relativo convegno capi; le azioni
regionali di programma si rifanno agli scopi statutari e alle strategie
nazionali di intervento.
Percorsi deliberativi 1 di 2
PERCORSI DELIBERATIVI
Il consiglio Nazionale assume il compito di elaborare e
deliberare sugli obiettivi derivanti dalle Strategie Nazionali di
Intervento
Ad esso, su parere della Capo guida e del Capo scout si possono
delegare una serie di compiti del Consiglio Generale
Gli IINN alle branche contribuiscono alle strategie nazionali di intervento e
al programma nazionale, i settori agli obiettivi prioritari del livello
nazionale
Si passa a 200 CONSIGLIERI GENERALI eletti da ogni zona che
abbia almeno 6 gruppi secondo criteri stabiliti dalla Regione.
Ogni anno, alla regione viene attribuito un numero di consiglieri generali dalla
Capo guida e dal Capo Scout, in aggiunta e proporzionalmente al numero dei
censiti
Percorsi deliberativi 2 di 2
RIFORMA DEI SETTORI
I settori vengono così modificati:
a)Un’incaricata/o al Settore comunicazione;
b)Un’incaricata ed un Incaricato al Settore dei rapporti internazionali;
c)Un’incaricata/o al Settore Protezione civile;
d)Un’incaricata ed un Incaricato al Settore competenze;
e)Un’incaricata ed un Incaricato al Settore nautico;
f)Un’incaricata ed un Incaricato al Settore giustizia e pace;
g)Un’incaricata ed un Incaricato al Settore Foulard Bianchi
preferibilmente individuato tra i titolari della comunità Foulard Bianchi;
h)Un’incaricata/o al coordinamento del Centro studi e ricerche
nazionale;
i)Eventuali Incaricate/i ad altri Settori finalizzati a compiti specifici.
Riforma dei settori 1 di 3
RIFORMA DEI SETTORI
Riforma dei settori In pratica:
•Tutti gli incaricati nazionali ai settori dovranno fare riferimento agli ai mandati
derivanti dagli obiettivi prioritari del livello nazionale
•Tutti gli incaricati regionali dovranno collaborare nell’ambito delle azioni
prioritarie del livello regionale
•Scompare il settore della Stampa non Periodica (Editoriale ) confluendo nel
settore comunicazione
•Il settore Specializzazioni diventa settore COMPETENZE, ampliata
dell’incaricato regionale.
•Il settore PNS diventa settore GIUSTIZIA E PACE
•Scompare la funzione EDUCATIVA del settore INTERNAZIONALE (la
funzione viene assunta dagli incaricati alle Branche) che diventa
INCARICATO NAZIONALE AI RAPPORTI INTERNAZIONALI
Riforma dei settori 2 di 3
RIFORMA DEI SETTORI
Riforma dei settori In pratica:
•Scompaiono i centri nautici e le basi nautiche nazionali, confluendo nella
regione che ne regolamenta/regola la vita
•Viene abrogato il settore SVILUPPO confluendo nell’incaricato al CENTRO
STUDI E RICERCHE
•Aumentano i compiti del settore PROTEZIONE CIVILE, declinati nei nuovi
protocolli di intesa
•È esplicitamente introdotta la Biblioteca nazionale dell’AGESCI curata dagli
INO
Riforma dei settori 3 di 3
PARTECIPAZIONE R/S
È leggermente rivisitato l’articolo sull’ educazione alla cittadinanza
individuando nella comunità R/S il luogo principe in cui essa matura
Viene introdotto un nuovo articolo che permette la chiamata ai ragazzi, da
parte dei vari organismi associativi alla contribuzione del pensiero politico
dell’Associazione.
Art. 7bis - PERCORSI DI RAPPRESENTANZA E PARTECIPAZIONE
Al fine di educare i rover e le scolte a divenire cittadini capaci di entrare in relazione e impegnarsi in
contesti più ampi della comunità di appartenenza, i vari organismi associativi, attraverso gli incaricati
alla Branca R/S, possono proporre alle comunità R/S occasioni autentiche di ascolto, confronto ed
elaborazione di un pensiero politico condiviso.
In tali occasioni i rover e le scolte sono chiamati a contribuire alla vita dell’Associazione e delle realtà
in cui vivono, attraverso l’esercizio della rappresentanza e l’assunzione di responsabilità e impegni
comuni.
Sono elementi essenziali: la chiarezza dell’obiettivo della proposta, l’approccio esperienziale, la
fedeltà al metodo, l’esercizio della democrazia. È inoltre necessario curare il rispetto del percorso di
crescita e di progressione personale dei rover e delle scolte, il coinvolgimento dei capi RS e il ritorno
dell’esperienza dei singoli partecipanti nelle comunità di appartenenza.
Partecipazione R/S
REVISIONE PERCORSI FORMATIVI
Si sottolinea la fondamentale importanza del TIROCINIO:
•si richiede alle comunità capi di valorizzarne l’importanza con
una cerimonia da viversi sia all’inizio che alla fine dell’anno di
tirocinio
•si stabilisce che il CFM si può frequentare una volta terminato
l’anno di tirocinio
Si stabilisce il periodo tra CFM e CFA a 12 mesi
Si sottolinea l’importanza del Capo Gruppo come PRINCIPALE
FORMATORE all’interno delle Co.Ca.
Revisione percorsi formativi
AUTORIZZAZIONE APERTURA UNITÀ
Si delega alla Co.Ca. O al comitato di zona, la verifica rispetto
alla conduzione di un’unità secondo le seguenti modalità:
CONDIZIONI autorizzative a cura della CO,CA.
Note
CFM stessa branca Non oltre 4 anni prima
CFM branca diversa+ CAM stessa branca
Non oltre 4 anni prima
Partecipazione del socio adulto ad
occasioni di formazione permanente
proposte dai vari livelli associativi,
CFA
Per 2 anni associativi
CONDIZIONI autorizzative a cura della ZONA
TIROCINIO terminato e secondo anno nella
stessa unità
Impegno a frequentare il CFM+
progetto a cura della co.ca.
Autorizzazione apertura unità
COMMISSIONI
1.
Relazione del comitato nazionale e bilancio missione – Marco
Moschini RR Umbria - (Fra Paolo e Adolfo)
2.
Organizzazione (Bilancio, Codice Etico) - Gianvittorio Battaglia RR
Liguria - (Rosangela ed Emiliano)
3.
Percorsi deliberativi - Betty Tanzariello RR Emilia Romagna (Francesca, Vincenzo e Noemi)
4.
Metodo/Educativa (Riforma dei settori, Partecipazione r/s)
Francesco Scoppola RR Lazio - (Francesco, Daniele e Andreina)
5.
Foca (Revisione percorsi formativi - autorizzazione apertura unità) Fabrizio Marano RR Calabria - (Dino e Filippo)
Commissioni
-
CANDIDATURE DEL COMITATO NAZIONALE
Capo Guida - Donatella Mela LIGURIA
Presidente - Matteo Spanò TOSCANA
Formazione Capi Femminile - Maria Paola Gatti LOMBARDIA
Formazione Capi Maschile - Nunzio Zagara SICILIA
Diego Zanotti (presentato dalla Regione Lombardia)
Incaricata e/g - Maria Iolanda Famà LAZIO
Incaricata r/s - Giorgia Sist FRIULI VENEZIA GIULIA
Candidature
CONSIGLIERI GENERALI DI NOMINA
• Ornella Fulvio TOSCANA ex capoguida - si occuperà del centenario del
lupettismo e dello scautismo cattolico
• Alberto Grazioli EMILIA ROMAGNA ex icm e capocampo del settore SPEC
si occuperà della riforma dei settori
• Claudio Rizzi FRIULI VENEZIA GIULIA, Presidente comitato mozioni
• Tiziana Suraniti SICILIA, Responsabile di zona
• Padre Fabrizio Valletti CAMPANIA, Parroco di Scampia ed ex Assistente
Regionale Campania aiuterà nei momenti di preghiera
CG di nomina
Zona Pontina
Capo campo
CFM L/C, CFT e
CFA
Pattuglia
formazione capi
regionale
Vincenzo
Pietrianni
Roma 116 –
Zona La Fenice
Capo branco,
Capo campo
CFM E/G
Zona Sva,
Capo campo di
CFM L/C e
CFA
Emiliano
Iezzi
Dino Nencetti
Roma 40 –
Zona Ostiense,
Capo Gruppo
e Capo Branco
Francesca
Filippo
Orlandi
Primola
Andreina Del
Castelforte 1
Grosso
Roma
Zona Centro Urbis
Capo Clan
Capo Campo CFA
Rosangela
Cutro
Daniele Zauli
Zona Centro
Urbis,
Incaricata
Settore
Comunicazion
e regionale
Roma Lido –
Zona Ostiense,
Pattuglia
Regionale R/S,
assistant nei
CFA
Capo campo
CAM RS
Zona Riviera
d’Ulisse
Capo Clan, Capo
gruppo
Capo Campo
per campi capo
gruppo
Noemi Ruzzi
I Consiglieri Generali dell’AGESCI Lazio
Adolfo
Setteville
1 - Zona
Tomassi
Auriga
Maestra dei Novizi
e Capo Clan
Capo campo CFA
Coordinatrice
External
Representatives
WOSM Europa
Fly UP