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La teoria economica dei permessi negoziabili

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La teoria economica dei permessi negoziabili
La teoria economica dei permessi
negoziabili
Dott.ssa Stefania Anghinelli
Giovedì 7 ottobre 2004
I permessi negoziabili
Una volta fissato un livello aggregato “accettabile” di
inquinamento / qualità ambientale, l’autorità preposta
alla regolamentazione emette e distribuisce i
corrispondenti permessi di inquinamento negoziabili
agli inquinatori che possono quindi utilizzarli per
inquinare o venderli sul mercato.
Regolamentazione diretta e permessi
negoziabili
1/2
La caratteristica fondamentale dei permessi di inquinamento consiste
nella loro trasferibilità.
Nella regolamentazione diretta, il regolatore decide quale sia il
livello di inquinamento per ogni partecipante, mentre con i permessi,
affida al mercato l’allocazione degli stessi tra gli inquinatori.
Gli inquinatori con alti costi di abbattimento hanno la possibilità di
acquistare permessi e, quindi, di inquinare di più di quanto farebbero
nel caso della regolazione diretta, mentre quelli con bassi costi di
abbattimento trovano conveniente vendere i propri permessi
abbattendo le proprie emissioni inquinanti più di quanto farebbero
altrimenti.
Regolamentazione diretta e permessi
negoziabili
2/2
Rispetto all’imposizione di standard individuali inderogabili, un
sistema di permessi trasferibili si rivela potenzialmente vantaggioso
sia per gli inquinatori con alti costi di abbattimento sia per quelli con
costi bassi.
- Gli inquinatori con alti costi di abbattimento trovano conveniente
acquistare permessi dal momento che il loro prezzo è inferiore ai
costi che dovrebbero sopportare per abbattere autarchicamente le
emissioni inquinanti.
- Gli inquinatori con bassi costi di abbattimento trovano conveniente
cedere permessi ricevendo un corrispettivo superiore al costo che
devono sostenere per abbattere le proprie emissioni.
L’equilibrio
Se si forma un mercato concorrenziale dei permessi, in
equilibrio si ha una distribuzione efficiente dei
permessi tra gli inquinatori.
Tale distribuzione corrisponde al punto in cui si
eguagliano i costi marginali di abbattimento dei
partecipanti e si ha la minimizzazione del costo globale
di disinquinamento.
Elementi costitutivi del mercato
Lo sviluppo di un mercato dei permessi richiede di
risolvere alcuni problemi:
- la determinazione della norma di qualità ambientale;
- la definizione di regole per lo scambio dei permessi;
- l’assegnazione iniziale dei certificati;
- la definizione dei partecipanti al mercato;
- la flessibilità nelle decisioni.
Modello di funzionamento del mercato
• cap and trade: l’offerta di quote è prefissata, ogni
quota rappresenta una quantità di emissioni
autorizzate, l’unico vincolo per ciascuna impresa è
quello di detenere alla fine di ogni periodo un numero
di quote pari alle emissioni autorizzate
• baseline and credit: definito un livello base delle
emissioni, ogni quota rappresenta una riduzione delle
emissioni sotto la baseline: le dimensioni del mercato
dipendono dai miglioramenti ottenuti dalle imprese
Partecipanti al mercato
• Paesi
• Entità legali esplicitamente autorizzate dai Paesi a
livello internazionale
• all’interno di un Paese o di specifici settori
produttivi
• all’interno di gruppi industriali multinazionali e/o
multisito
• Altri soggetti (tipicamente ONG ambientaliste)
Meccanismo di assegnazione delle quote
• grandfathering: assegnazione gratuita sulla base dei
livelli “storici” di emissioni
• auctioning: meccanismo di asta tra i soggetti
qualificati
• soluzioni “miste” (vedi Direttiva Comunitaria
sull’ET)
Problema: tutela dei nuovi entranti sul mercato nel caso
di assegnazione dei permessi sulla base dei livelli
storici.
Flessibilità intertemporale
Il banking si riferisce alla possibilità per i partecipanti allo
scambio di “tesaurizzare” le proprie quote per un uso proprio
futuro o per venderle nel futuro. (L’effetto positivo del banking
in termini di maggiore flessibilità nelle scelte può essere
controbilanciato da un effetto opposto di diminuzione della
liquidità nel caso in cui molti partecipanti scelgano di
tesaurizzare le proprie quote sottraendole allo scambio).
Anche attraverso il borrowing è possibile aumentare la
flessibilità e ridurre i costi di adempimento per le imprese.
Questo meccanismo consente ai soggetti partecipanti di utilizzare
permessi che saranno emessi in futuro per “coprire” emissioni
attuali.
Alcune configurazioni storiche di sistemi di scambio
-Scambio interno ed esterno. Nel primo caso l’impresa può creare una
nuova fonte di emissione solo se riduce parallelamente le emissioni
prodotte da altre unità produttive. Nel secondo caso, l’impresa può
aumentare le proprie emissioni acquistando permessi da altre imprese.
-Il bilanciamento (netting). Un’impresa, attraverso uno scambio
interno, può creare una nuova fonte di emissione solo se è in grado di
compensarla con una corrispondente diminuzione di un’altra fonte.
-La compensazione (offset). Attraverso scambi sia interni che esterni,
l’impresa, per poter creare una nuova fonte di emissione deve
abbattere le emissioni in altre unità produttive in modo più che
proporzionale.
-La bolla (bubble). Il sistema fissa un tetto massimo alle emissioni di
un gruppo di unità produttive che con scambi interni ed esterni si
distribuiscono l’onere di adempimento.
Vantaggi potenziali dei sistemi di scambio
-Permettono di raggiungere gli stessi obiettivi della regolazione
diretta a costi inferiori (anche nel caso dello scambio interno
l’impresa gode di una flessibilità maggiore che nel caso dello
standard).
-Il banking fornisce un importante elemento di flessibilità
intertemporale nelle decisioni di investimento delle imprese.
-Maggiori sono le differenze nei costi di abbattimento, maggiore è il
vantaggio generato dallo scambio.
-I sistemi di permessi tendono ad essere dinamicamente efficienti,
stimolano l’innovazione tecnologica.
Limiti dei sistemi di scambio
-Il sistema tende a favorire le imprese già operanti sul mercato
rispetto ai nuovi entranti.
-L’assegnazione delle quote sulla base dell’approccio storico puà
ridurre il livello di concorrenza nel settore.
-L’allocazione efficiente dei permessi si basa sull’ipotesi della
creazione di un mercato competitivo dei permessi.
-Esistono costi e difficoltà nel monitoraggio erp dare “certezza” agli
scambi. Problema di credibilità (anche a livello tecnicoamministrativo)
-Creazione di “hot spot” (differenza tra permessi di emissione e di
inquinamento)
Prezzo
S
CMd
Equilibrio di mercato
A
P*
0
Prezzo
E
F
Q1
QS
Livello di inquinamento
CMd1
S
Ingresso nuove imprese
CMd
P1
E1
P*
E
0
QS
Livello di inquinamento
Standard
Prezzo
Prezzo
Cm abbA
Allocazione ottimale di
permessi tra due
inquinatori
Cm abbB
PA
P*
PB
OA
A
B
C
QA
QB
E
Q*
OB
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