Diapositiva 1 - istituto comprensivo statale umberto i
by user
Comments
Transcript
Diapositiva 1 - istituto comprensivo statale umberto i
I DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO: Come riconoscerli, cosa fare a scuola Alessandra Notarnicola – Psicologa Francesca Colella - Psicologa Valentina Rolli – Logopedista “Ma devo leggere proprio tutto?” Anche oggi devo leggere? non mi fare leggere! Quanto è lungo? CATTIVA COMUNICAZIONE… Sei distratto! Sei pigro! Non capisci! Non ti impegni! Sei svogliato Difficoltà di Apprendimento vs Disturbi Specifici Dell’Apprendimento Concetti chiave per definire i DAS • deficit specifico • QI nella norma e superiore alla resa scolastica • Criteri di Esclusione: deficit sensoriali, disturbi Emotivi, Basso livello socio-culturale • Criterio di discrepanza: permette di stimare la differenza tra successo scolastico e abilità intellettive generali (Ritardo Mentale) Lo Bislessio Evalntivo Bevimisioue • È“um tisturdo momivesdoto mell’oqqrembimemta bello ledduro momastomde izdrnziame abecuodo, im ossemzo bi beficit imtellettivi, meurologici o seusalioli e gam obegnode gaubisiami zagiocnltnlori” (bSM IV) • È nm bisduldo zqegivigo im pnomda izarodo lisqeddo ol lesda berre qresdosiami coquidife cemerormeude bnaue • Ro bevimisioue glimigo bi bE, zqezzo, mell’nza gamnme comqrembe omghe l bisdurdi berra zgriddulo (bizaltoglovio) e bisduldi ber cabige mnmelica e bel colcaro (biscolculio) La Dislessia Evolutiva Definizione • È“un disturbo manifestato nell’apprendimento della lettura nonostante istruzione adeguata, in assenza di deficit intellettivi, neurologici o sensoriali e con adeguate condizioni socioculturali” (DSM IV) • È un disturbo specifico in quanto isolato rispetto al resto delle prestazioni cognitive generalmente buone • La definizione clinica di DE, spesso, nell’uso comune comprende anche i disturbi della scrittura (disortografia) e disturbi del codice numerico e del calcolo (discalculia) Manifestazione del disturbo in funzione dell’età • • • Scuola materna (intorno ai 3-4 anni) : – Difficoltà di linguaggio (confusione di suoni, frasi incomplete, sintassi iadeguata) – Inadeguatezza padronanza fonologica (sostituzioni, omissioni) – Difficoltà di accesso lessicale e povertà lessicale – Inadeguatezza nei giochi linguistici – Difficoltà di orientamento spaziale sul foglio – Difficoltà nelle filastrocche – Difficoltà di attenzione – In alcuni casi goffaggine (nel vestirsi, nell’allacciarsi le scarpe) Scuola elementare – Difficoltà nella copia alla lavagna – Perdita del rigo e omissione di parole – Disgrafia: macro o micro scrittura – Difficoltà nel riconoscere caratteri tipografici differenti (stampato vs corsivo) – Sostituzione di lettere speculari (es- p/q; d/b; o/e; u/n) o numeri (es. 13/31) – Sostituzione di suoni simili (p/b; d/t; f/v; m/n) – Difficoltà di scrittura e lettura di suoni difficili (ch; gn; gl; sc ecc) – Diff doppie – Punteggiatura inadeguata – Difficoltà nelle tabelline e nei calcoli a mente Scuola media o superiore – Difficoltà generali di automatizzazione – Lentezza nell’esecuzione dei compiti – Difficoltà di esposizione orale e di scrittura spontanea TEMPO – Difficoltà di organizzare il tempo in anticipo, o leggere l’orologio, o memorizzare giorni della settimana ecc) Comorbidità I soggetti DSA possono presentare altri problemi associati: • disturbo dell’attenzione/iperattività • disturbi della condotta • disturbo oppositivo provocatorio • disturbo dell’umore • disturbo d’ansia Diagnosi di deficit di attenzione/iperattività se… • I sintomi del disturbo sono insorti prima dei 7 anni di età e si presentano da almeno 6 mesi. • I sintomi sono presenti in almeno due contesti diversi (casa, scuola, sport, altro). • I comportamenti disturbanti determinano un disadattamento sociale del bambino, cioè gli impediscono di avere una buona socializzazione con i suoi coetanei, un buon rapporto con gli educatori, un buon apprendimento scolastico, una buona costruzione di quel bagaglio di esperienze adeguate all’età e necessarie per comprendere le regole del vivere nella società. Natura della DE Anche riguardo alla natura della DE vi è una certa varietà interpretativa e teorica: a) E’ un disturbo ad alta componente linguistica. Le disabilità nella processazione fonologica del linguaggio potrebbero essere alla base del disturbo della lettura (Stella, et al. 1996). b) E’ un disturbo ad alta componente visiva (hp magnocellulare/ hp del crowding). All’origine del disturbo di lettura viene postulato un deficit visivo nell’elaborazione di stringhe di simboli. Il disturbo è generato dall’affollamento e dalla numerosità degli elementi che costituiscono lo stimolo. Questo disturbo potrebbe rendere confusa la percezione globale della parola, e indirizzerebbe all’analisi di segmenti della parola (procedura sub-lessicale) la quale a sua volta sarebbe imperfetta per le stesse ragioni. c) E’ un deficit di automatizzazione (Nicolson & Fawcett, 1993). Ad esso conseguono deficit di memoria fonologica e di memoria di lavoro frequentemente rilevati come possibili cause della dislessia. Modello a due vie (Coltheart, 1978; Sartori e Job, 1983) L’adulto esperto utilizza due strategie per leggere e scrivere: Lessicale La parola viene elaborata globalmente Sub-lessicale Richiede l’analisi delle singole subunità che compongono la parola S O L E S O Le due vie operano in parallelo! L E Non tutti i dislessici sono uguali… Sottotipi di Dislessia Di tipo superficiale • Incapacità o ridotta capacità di utilizzare la via lessicale • Deficit di lettura per parole ad accento irregolare (e.g. sabato) e per omofoni non omografi (e.g. lago/l’ago) Di tipo fonologico • Incapacità o ridotta capacità di utilizzare la via sublessicale • Deficit di lettura per non-parole e per parole nuove Sottotipi di Disortografia evolutiva Superficiale • Incapacità o ridotta capacità di utilizzare la via lessicale • Deficit di scrittura per parole ambigue (es. scienza) e per omofoni non omografi (es. lago-l’ago) Fonologica • Incapacità o ridotta capacità di utilizzare la via sublessicale • Deficit di scrittura per nonparole e per parole nuove o poco conosciute Tipologie di errori Disortografia Superficiale Prevalenza di errori fonologicamente plausibili (es. quore invece di cuore; scenza invece di scienza) Disortografia Fonologica Prevalenza di errori di conversione (es. cata invece di casa; lirto invece di litro) Chi si occupa dei DSA? Psicologia: Esperto di DSA Valutazione neuropsicologica Medicina: Neuropsichiatra infantile Valutazione neurologica Logopedista Valutazione linguistica Versante Riabilitativo ALTRI: pedagogista, psicomotricista, insegnanti, genitori Per effettuare una diagnosi di disturbo di lettoscrittura devono essere valutati i seguenti aspetti: livello cognitivo generale (WISC-R) linguaggio (produzione e comprensione) memoria a breve termine, verbale e visuospaziale attenzione abilità di lettura - prove di decodifica di parole, non parole e brano - prove di comprensione del testo scritto abilità di scrittura Il disturbo specifico di lettura: Strumenti Diagnostici Prove di lettura MT per la Scuola Elementare (C. Cornoldi, G. Colpo, 1998) Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva (G. Sartori, R. Job, P.E. Tressoldi, 1995) O.S. Organizzazioni Speciali s.r.l. e-mail: [email protected] sito internet: www.osnet.it Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia Evolutiva G. Sartori, R. Job, P.E. Tressoldi, 1995 • La batteria è costituita da 12 prove: 9 per l’analisi del processo di lettura 3 per l’analisi del processo di scrittura Check list per la valutazione qualitativa del comportamento di lettura del bambino • • • • • • Confonde consonanti che si scrivono in maniera simile o che hanno un suono simile Ha difficoltà a leggere gruppi di due consonanti con un suono particolare (gn, sc, ecc.) Compie inversioni fra lettere di una stessa parola Ha difficoltà a fondere le lettere e a leggere unitariamente Legge lentamente procedendo parola per parola Ha grosse esitazioni Parolandia Finalità del Progetto • Prevenzione, Individuazione e Recupero delle difficoltà Specifiche dell’Apprendimento Come? Informazione e formazione per le Insegnanti: • Una buona conoscenza del problema e degli “campanelli d’allarme” mette gli insegnanti nella condizione di poter fare segnalazioni adeguate/mirate agli specialisti su quali bambini possono avere DSA • Lo scambio continuo tra insegnanti e specialisti permette di comprendere appieno le difficoltà che il bambino vive in classe e poter adottare adeguate strategie • La segnalazione precoce da parte delle insegnanti permette una diagnosi precoce (invio ai servizi sanitari) e l’adozione delle giuste metodologie di intervento (adozione di misure dispensative e compensative a scuola) Colloqui con i genitori • Creare un linguaggio comune tra specialisti, insegnanti e genitori crea una rete di aiuto per il bambino che gli consente di ottenere i risultati più vantaggiosi • Spesso le famiglia hanno difficoltà di accettazione del problema…poiché non lo conoscono • La buona conoscenza e l’accettazione del problema da parte della famiglia crea i presupposti indispensabili per affrontare i DSA nel modo più corretto Con i bambini… Screening nelle classi prime: • Valutazione dei prerequisiti metafonologici dell’apprendimento della letto-scrittura: • Fusione • Segmentazione • Rime • Delezione dei suoni Con i bambini… Valutazione nelle classi 2a-3a-4a-5a: • Valutazione delle abilità di lettura e scrittura attraverso l’utilizzo di test standardizzati a livello nazionale per l’individuazione di bambini con difficoltà specifiche di lettura e/o scrittura Con i bambini… Potenziamento delle abilità di letto-scrittura • Solo con i bambini risultati avere delle prestazioni deficitarie ai test di valutazione • Attività di potenziamento delle abilità metafonolofiche (solo nelle classi prime) e di lettura e/o scrittura (nelle classi successive) Potenziamento • Classi prime metafonologia • Classi seconde metafonologia, conversione fonema/grafema e viceversa • Classi terze attività di velocizzazione e potenziamento ortografico • Classi quarte e quinte potenziamento di abilità più complesse (pianificazione e organizzazione dell’esposizione orale e scritta, comprensione) Un po’ di numeri... Bimbi inseriti nel progetto • Prime classi: – Valutazione: 120 potenziamento: 25 • Seconde, terze, quarte, quinte classi: – Valutazione: 86 potenziamento: 69 Totale Bimbi inseriti Valutazione: 206 Potenziamento : 94 NORMATIVA DSA DAL 2004 AD OGGI Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio IV Prot. n 4099/A/4 del 05.10.2004 Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali Loro Sedi Oggetto: Iniziative relative alla Dislessia Pervengono a questa Direzione esposti con i quali alcuni genitori lamentano che non sempre le difficoltà di apprendimento di soggetti dislessici sono tenute nella dovuta considerazione,con la conseguenza che i soggetti in questione hanno lo stesso percorso formativo nonché la medesima valutazione degli altri alunni Come è noto alle SS.LL. la dislessia è un disturbo specifico dell’apprendimento che riguarda il leggere e lo scrivere e che può verificarsi in persone per altri aspetti normali. Tali soggetti non presentano, quindi, handicaps di carattere neurologico o sensoriale o comunque derivanti da condizioni di svantaggio sociale. Gli studi scientifici sull’argomento hanno evidenziato che queste difficoltà, che colpiscono circa il 4% della popolazione, nascono da particolarità di funzionamento delle aree cerebrali deputate al processo di riconoscimento dei fonemi, ed alla traduzione di questi in grafemi nella forma scritta e, infine, alla lettura della parola scritta. Le persone affette da dislessia presentano, quindi, una difficoltà specifica nella lettura, nella scrittura e, talvolta, nel processo di calcolo, la cui entità può essere valutata con tests appositi, secondo il protocollo diagnostico messo a punto dall’Associazione Italiana Dislessia (AID), nonché dalla Società Italiana di Neuropsichiatria Infantile (SINPIA). Dato che tali difficoltà si manifestano in persone dotate di quoziente intellettivo nella norma, spesso vengono attribuite ad altri fattori: negligenza, scarso impegno o interesse. Questo può comportare ricadute a livello personale, quali abbassamento dell’autostima, depressione o comportamenti oppositivi, che possono determinare un abbandono scolastico o una scelta di basso profilo rispetto alle potenzialità. Per ovviare a queste conseguenze, esistono strumenti compensativi e dispensativi che si ritiene opportuno possano essere utilizzati dalle scuole in questi casi. Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati: - Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, e dei vari caratteri. - Tavola pitagorica. - Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche. - Calcolatrice. - Registratore. - Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale. Per gli strumenti dispensativi, valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti: - Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline. - Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta. - Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa. - Organizzazione di interrogazioni programmate. - Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai risultati acquisiti. Sulla base di quanto precede si ritiene auspicabile che le SS.LL. pongano in essere iniziative di formazione al fine di offrire risposte positive al diritto allo studio e all’apprendimento dei dislessici, nel rispetto dell’autonomia scolastica. Si ringraziano le SS.LL. per la consueta collaborazione. Il Direttore Generale M. Moioli AI DIRETTORI DEGLI UFFICI SCOLASTICI REGIONALI LORO SEDI Prot.n.26/A 4° del 5 gennaio 2005 Oggetto :Iniziative relative alla Dislessia. La circolare prot.4099/P4°, emanata da questa Direzione in data 510-2004, ha fornito indicazioni circa le iniziative da attuare relative alla dislessia. A riguardo si ritiene di dover precisare che per l'utilizzazione dei provvedimenti dispensativi e compensativi possa essere sufficiente la diagnosi specialistica di disturbo specifico di apprendimento (o dislessia) e che tali strumenti debbano essere applicati in tutte le fasi del percorso scolastico, compresi i momenti di valutazione finale. Si confida nella consueta collaborazione delle SS.LL. IL DIRETTORE GENERALE F.to M.MOIOLI Esami 2007 ESAME ex- TERZA MEDIA - Primo ciclo Indicazioni e criteri per lo svolgimento degli esami nelle scuole statali e paritarie per l'anno scolastico 2006/2007 (C.M. n. 28 del 15 marzo 2007, prot.n. 2613) Pag 5 4. Alunni con disturbo specifico di apprendimento Per quanto riguarda gli alunni con diagnosi di disturbi specifici di apprendimento o con diagnosi di dislessia, che, comunque, dovranno sostenere tutte le prove scritte, si raccomanda l’impiego di misure dispensative e strumenti compensativi anche in sede di esame, come indicato nella nota ministeriale prot. 4099 del 5 ottobre 2004 (allegato in formato DOC o PDF), richiamata dalla nota prot. 26/A del 4 gennaio 2005. ESAME DI MATURITA' - Esame di Stato a.s. 2006/2007 Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami (Ordinanza Ministeriale n. 26 del 15 marzo 2007) Pag 21 Art 12 - comma 7 La Commissione terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive, relative ai candidati affetti da dislessia, sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre due prove scritte, prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari. Al candidato sarà consentita la utilizzazione di apparecchiature e strumenti informatici nel caso in cui siano stati impiegati per le verifiche in corso d’anno. In data 10 maggio 2007 sono uscite altre due circolari ministeriali, la 4600 e la 4674, la prima di precisazioni sulla modalità di esecuzione dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nelle scuole paritarie e statali, la seconda di indicazioni operative sui Disturbi Specifici di apprendimento. C.M. prot 4600 – 10 maggio 2007 In ordine allo svolgimento delle prove di esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione …omissis….” Per quanto riguarda gli studenti con disturbi di apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia), nel richiamare le disposizioni contenute nella circolare n. 28/2007, si conferma che non vi può essere nei loro confronti dispensa dalle prove scritte ma che, più opportunamente, viene consentito loro un tempo più disteso per lo svolgimento delle prove, prevedendo altresì che la valutazione delle stesse avvenga tenendo conto prevalentemente del contenuto più che della forma. In definitiva si suggerisce alle sottocommissioni di esame di adottare nella svolgimento delle prove scritte e orali le misure compensative e dispensative impiegate in corso d’anno nel limite della compatibilità consentite alla particolare circostanza delle finalità dell’esame. Nota Ministeriale 4674 del 10 maggio 2007 C.M. Prot. 4674 Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici Roma, 10 maggio 2007 Oggetto: Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative Questo Ministero in diverse occasioni ha avuto modo di richiamare l’attenzione degli insegnanti sui disturbi di apprendimento (dislessia, disgrafia, discalculia). Il tema è attualmente oggetto di proposte di legge sostenute da tutti i gruppi parlamentari. In particolare, con nota del 5 ottobre 2004, prot. n 4099/A/4, richiamata da altra nota del 5 gennaio 2005, questo Ministero ha evidenziato la necessità che nei confronti di alunni con disturbi di apprendimento, certificati da diagnosi specialistica di disturbo specifico, vengano utilizzati strumenti compensativi e attuate misure dispensative. Mentre gli strumenti compensativi, per la loro funzione di ausilio, sono particolarmente suggeriti per la scuola primaria e, in generale, nelle fasi di alfabetizzazione strumentale per i diversi apprendimenti (tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto e dei vari caratteri, tavola pitagorica, tabella delle misure, tabella delle formule geometriche, calcolatrice, registratore, computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale, ecc.), le misure dispensative possono avere un campo di applicazione molto più ampio che si estende anche agli studenti degli istituti di istruzione secondaria superiore. A mero titolo di esempio, si indicano le misure dispensative già richiamate dalle citate note ministeriali: dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline, dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta, programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa, organizzazione di interrogazioni programmate, valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma. In merito alle misure dispensative, questo ministero ha avuto modo di precisare anche recentemente che in sede di esame di Stato non è possibile dispensare gli alunni dalle prove scritte di lingua straniera, ma che, più opportunamente, è necessario compensare le oggettive difficoltà degli studenti mediante assegnazione di tempi adeguati per l’espletamento delle prove e procedere in valutazioni più attente ai contenuti che alla forma. In particolare si richiama l’attenzione sul fatto che gli specifici disturbi di apprendimento rendono spesso difficile lo svolgimento di prove scritte che non si effettuano nella lingua nativa. Le prove scritte di lingua non italiana, ivi comprese ovviamente anche quelle di latino e di greco, determinano obiettive difficoltà nei soggetti con disturbo specifico di apprendimento, e vanno attentamente considerate e valutate per la loro particolare fattispecie con riferimento alle condizioni dei soggetti coinvolti. In tutti i casi in cui le prove scritte interessino lingue diverse da quella materna e non si possano dispensare gli studenti dalla loro effettuazione, gli insegnanti vorranno riservare maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali come misura compensativa dovuta. Il Direttore Generale Mario G. Dutto Circolare n.4 del 15/01/2009 - scelta della sola lingua inglese al momento dell'iscrizione alla 1 classe della scuola secondaria di 1° grado Si fa presente che l'art 3.1 della circolare ministeriale n° 4 del 15/01/2009 consente alle famiglie, al momento dell' iscrizione alla 1^ classe della scuola secondaria di 1° grado, la scelta della sola lingua INGLESE invece di inglese + altra lingua straniera, contrariamente a quanto in vigore fino allo scorso anno. L'opzione è irreversibile e vale solo per l'inglese, non si può scegliere come unica lingua una lingua diversa dall'inglese. Esiste una clausola per cui l'opzione è legata all'organico disponibile, per cui potrebbe darsi che non tutti i casi venissero accolti, è pertanto opportuno motivare la domanda facendo presenti le difficoltà legate allo studio delle lingue straniere in caso di DSA, contestualmente alla presentazione della segnalazione di dislessia. N.B. l'articolo 3.1 della circolare riguarda tutti gli studenti , non solo quelli con DSA. CM n 4 del 15/01/2009 art 3.1 In sede di iscrizione alla prima classe - e con il vincolo di non variare tale scelta per l'intero corso della scuola secondaria di I grado - le famiglie possono chiedere che il complessivo orario settimanale riservato all'insegnamento delle lingue comunitarie, per un totale di cinque ore, sia interamente riservato all'insegnamento della lingua inglese, compatibilmente con le disponibilità di organico ("inglese potenziato"). Le ore riservate all'insegnamento della seconda lingua comunitaria, nel rispetto dell'autonomia delle scuole, possono essere utilizzate anche per potenziare l'insegnamento della lingua italiana nei confronti degli alunni stranieri non in possesso delle necessarie conoscenze e competenze in lingua italiana, nei limiti delle disponibilità di organico e in assenza di esubero, a livello provinciale, di docenti della seconda lingua comunitaria. C.M.28 maggio 2009 - Anno Scolastico 2008-2009 - Esami di Stato per alunni affetti da disturbi specifici di apprendimento DSA. In data 19 maggio 2009 la Commissione Cultura del Senato ha approvato in sede deliberante il disegno di legge “Nuove norme in materia di difficoltà specifiche di apprendimento”, che prevede, tra l’altro, la possibilità di attivare in campo scolastico, per gli alunni affetti da tali difficoltà, apposite misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali e idonei strumenti compensativi. In attesa dell’approvazione definitiva da parte della Camera, si ritiene utile ricordare le disposizioni, già emanate nei precedenti anni scolastici, per lo svolgimento degli esami conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione da parte degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, di cui alla nota 10 maggio 2007 (Disturbi di apprendimento – Indicazioni operative), peraltro recentemente richiamate dalla circolare ministeriale n. 51/2009, sezione “Particolari categorie di candidati” e dall’ordinanza n. 40/2009, articolo 12, comma 7, che costituisce la base delle norme specifiche, contenute nello Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia”, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri. In sede di scrutinio finale, appare doveroso che i Consigli di classe valutino con particolare attenzione le situazioni concernenti gli allievi con DSA, verificando che in corso d’anno siano state applicate le indicazioni inserite nelle note emanate da questo Ministero (nota 5.10.2004 prot. 4099/A/4 – nota 5.01.05 prot. 26/A - nota 1.03.2005 prot. 1787 – CM 10.05.2007, prot. 4674) e siano stati predisposti percorsi personalizzati con le indicazioni di compenso e dispensa, e considerando in ogni caso se le carenze presenti in questi allievi siano o meno da imputarsi al disturbo di apprendimento. Per quanto concerne gli esami conclusivi del primo e del secondo ciclo, in via preliminare si raccomanda di sensibilizzare le Commissioni affinché adottino, nel quadro e nel rispetto delle regole generali che disciplinano la materia degli esami di Stato, ogni opportuna iniziativa per un appropriato svolgimento delle prove da parte degli studenti affetti da disturbi specifici dell’apprendimento. Come noto, in sede di esame di Stato non è possibile dispensare gli alunni dalle prove scritte, in particolare da quelle di lingua straniera e dalla prova scritta nazionale prevista per gli esami conclusivi della scuola secondaria di I grado. Le oggettive difficoltà degli studenti dovranno essere pertanto compensate mediante l’assegnazione di tempi più distesi per l’espletamento delle prove, l’utilizzo di apparecchiature, strumenti informatici e ogni opportuno strumento compensativo, valutazioni più attente ai contenuti che alla forma. Pertanto, in tutti i casi in cui le prove scritte interessino lingue diverse da quella nativa, i docenti vorranno riservare maggiore considerazione per le corrispondenti prove orali come misura compensativa dovuta. Per l’espletamento della prova scritta nazionale da parte degli studenti della scuola secondaria di I grado, si fa riferimento a quanto indicato nella circolare ministeriale n. 51/2009, (paragrafo “prova scritta a carattere nazionale”) e nell’Allegato tecnico (paragrafo “somministrazione della prova”). Con specifico riferimento agli esami di Stato conclusivi della scuola secondaria di II grado, la Commissione esaminatrice terrà in debita considerazione le specifiche situazioni soggettive degli alunni con disturbi specifici di apprendimento, sia in sede di predisposizione della terza prova scritta, che in sede di valutazione delle altre prove scritte, prevedendo anche la possibilità di riservare alle stesse tempi più lunghi di quelli ordinari e l’utilizzo dei mezzi compensativi più sopra menzionati. Si ricorda, altresì, che, nel diploma finale, nelle certificazione sostitutive, nonché nella pubblicizzazione degli esiti conclusivi degli esami, non deve esservi menzione delle misure compensative disposte nei confronti degli studenti affetti da disturbi specifici di apprendimento. IL DIRETTORE GENERALE Mario G. Dutto Decreto del Presidente della Repubblica n° 122 del 22 giugno 2009 In data 19 agosto è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il REGOLAMENTO recante il coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni. L'articolo N° 10 riguarda direttamente gli alunni con DSA. Si riporta di seguito il testo integrale dell'articolo. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA N° 122 DEL 22 GIUGNO 2009 L’artico N° 10 riguarda direttamente gli alunni con DSA. Si riporta di seguito il testo integrale dell’articolo. Art. 10 – Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA) – 1.Per gli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento (DSA) adeguatamente certificate, la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame, sono adottati, nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. 2.Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove. Regione Puglia LEGGE REGIONALE 25 febbraio 2010, n. 4 “Norme urgenti in materia di sanità e servizi sociali”. DISPOSIZIONI IN MATERIA DI SANITA’ Art.52 Interventi in favore di persone affette da dislessia e da disturbi specifici dell’apprendimento 1. La Regione riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) in quanto, limitando l’utilizzo delle capacità di lettura, di scrittura e di calcolo, ostacolano il pieno sviluppo delle potenzialità dell’individuo. 2. La Regione promuove e sostiene interventi a favore dei soggetti caratterizzati dai disturbi di cui al comma 1 volti a incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari al fine di: a) assicurare adeguate possibilità per l’identificazione precoce dei DSA e per la riabilitazione dei soggetti che ne sono interessati; b) sensibilizzare e preparare gli insegnati e i genitori in merito alle problematiche collegate ai DSA; c) favorire il successo scolastico e prevenire blocchi nell’apprendimento degli alunni con DSA, predisponendo misure adeguate di supporto; d) agevolare la piena integrazione in ambito sociale e lavorativo di coloro che hanno un DSA; e) sostenere l’acquisto nelle scuole di strumenti informatici dotati di video scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale e di altri strumenti alternativi, informatici o tecnologici, per facilitare i percorsi didattici degli alunni. 3. La Regione , nell’ambito della programmazione sociosanitaria di cui al piano di azione annuale “Diritti in rete” e delle relative risorse finanziare, promuove iniziative con cadenza annuale volte a sensibilizzare le famiglie, la scuola, il mondo del lavoro, le realtà sanitarie e l’associazionismo alla problematica dei disturbi specifici di apprendimento e a incrementare la comunicazione e la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari durante tutto l’arco scolastico. 4. Nell’ambito della programmazione regionale nel settore della formazione professionale sono previsti interventi per la formazione e l’aggiornamento in materia di problematiche relative ai DSA, con particolare riferimento alla loro precoce individuazione, strategie didattiche adeguate, percorsi educativi individualizzati, effettuati da enti di formazione accreditati, rivolti a: a) personale docente e dirigente delle scuole di ogni ordine e grado, comprese le scuole dell’infanzia; b) operatori sanitari e sociosanitari; c) assistenti sociali, educatori sociali ed educatori professionali. 5. La Regione adotta ogni misura necessaria per adeguare il proprio sistema sanitario alle problematiche dei disturbi specifici di apprendimento, dotando i servizi di neuropsichiatria infantile di personale qualificato e strumenti diagnostici idonei predisponendo una campagna di screening e monitoraggio su tutto il territorio regionale. Art. 53 Clausola finale 1. Tutte le disposizioni difformi da quanto previsto nel presente capo e con esso incompatibili si intendono abrogate per effetto dell’entrata in vigore della presente legge. Data a Bari, addì 25 febbraio 2010 VENDOLA • Tutta la normativa vigente è scaricabile sul sito internet dell’AID