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Economia Aziendale Alberto Romolini [email protected] Contabilità economica e bilancio in sanità: quadro normativo di riferimento • Legge delega n. 421 del 1992 • D.Lgs. n. 502 del 1992 (e successive integrazioni): Riordino disciplina in materia sanitaria, riforma-bis del SSN • D.Lgs. n. 229/1999, riforma-ter del SSN • Decreto Ministero del Tesoro approvazione schemi di bilancio 20 ottobre 1994, • Decreto Ministero dell’Economia e delle Finanze, 11 febbraio 2002, nuovi schemi di bilancio • Modelli di rilevazione dei flussi informativi sulle attività gestionali ed economiche delle unità sanitarie locali e delle aziende ospedaliere • Leggi e regolamenti regionali La riforma del sistema contabile delle aziende sanitarie Sistema di bilancio Introduzione della contabilità economica in luogo della contabilità finanziaria Co.GE Implementazione e sviluppo del controllo di gestione basato su indicatori di costo e di performance Controllo interno Contabilità analitica Budget La Contabilità Generale raccoglie un complesso di rilevazioni concernenti i fenomeni di gestione esterna ed individua il profilo economico e finanziario di tali fenomeni espressione di sintesi della contabilità generale è il evidenzia il processo di formazione del reddito relativamente ad un determinato periodo di riferimento, nonché la composizione e la consistenza del capitale al termine di quel periodo Il bilancio: documento che.. Costituisce il principale vettore di conoscenze Riepiloga l’intero andamento della gestione, esprimendo, in termini quantitativi e sintetici, aggregati di informazioni indispensabili per comprendere la situazione che si è prodotta È chiamato a soddisfare le attese conoscitive sulla situazione patrimoniale, finanziaria ed economica dell’azienda In altri termini, deve esporre in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e economica dell’azienda con riferimento all’esercizio chiuso ed al precedente, nel rispetto della normativa in materia e dei principi contabili nazionali (oltreché, laddove presenti, dei principi contabili di emanazione regionale – vd. Toscana). Il bilancio è composto da: Stato Patrimoniale Conto Economico Nota Integrativa Schemi di bilancio obbligatori per il settore (D.M. 11 febbraio 2002) ottenuto tramite la trasposizione del modello civilistico, integrato con una serie di modifiche tese a sottolineare le specificità del contesto in cui viene calato, quello sanitario appunto. Non è previsto come parte del bilancio che spieghi le voci in esso indicate e che, inoltre, consenta di fornire le informazioni che il legislatore ha trascurato di richiedere. Fortunatamente a tale dimenticanza del legislatore hanno posto riparo la maggior parte delle Leggi Regionali. La situazione patrimoniale, economica e finanziaria La situazione patrimoniale è l’insieme dei mezzi (attività e passività) di cui l’azienda dispone per l’esercizio della propria attività La situazione economica misura il risultato della gestione aziendale attraverso la rilevazione di costi e ricavi La situazione finanziaria evidenzia la consistenza dei mezzi monetari di cui dispone l’azienda per regolare i propri flussi finanziari CAPITALE (S.P.) Immobilizzazioni Materiali Immateriali finanziarie Disponibilità Tecniche Finanziarie Liquidità INVESTIMENTI Capitale di terzi Debiti di funzionamento Debiti di finanziamento Capitale proprio FINANZIAMENTI8 CAPITALE Attività = Valore investimenti Passività = Valore capitale di terzi Capitale netto = Valore capitale proprio 9 Il Capitale (nell’aspetto quantitativo-monetario) è espresso dalla seguente relazione: ATTIVITA’ = PASSIVITA’ + CAPITALE NETTO 10 IL REDDITO 11 METODO ANALITICO Ricavi di esercizio Costi di esercizio 12 Capitale e Reddito rappresentano due facce di uno stesso fenomeno: l’aspetto statico e quello dinamico Capitale: stato complessivo delle attività e delle passività che concorreranno alla formazione dei redditi futuri (Aspetto statico=fondo o stock di valori) Reddito: espressione del divenire di componenti economici attribuito ad un determinato periodo di tempo (aspetto dinamico: flusso di valori in un intervallo di tempo) 13 Il sistema di Bilancio I CORRETTI PRINCIPI CONTABILI la cui funzione è quella di: • interpretare la legge, da un punto di vista tecnico ragionieristico • integrare la legge quando si riveli insufficiente • Definiscono: – I FATTI DA REGISTRARE – LE MODALITA’ DI CONTABILIZZAZIONE DEI FATTI – I CRITERI DI VALUTAZIONE – I CRITERI DI ESPOSIZIONE Il sistema di Bilancio, la clausola generale (art. 2423 e 2423-bis CC.) IL BILANCIO ex D.Lgs. 127/91 (IV Diretta CEE, 1978) 1) Come deve essere redatto? “deve essere redatto con CHIAREZZA …” 2) Quale è il suo scopo? “… deve RAPPRESENTARE IN MODO VERITIERO E CORRETTO la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio” Il sistema di Bilancio Postulato della chiarezza investe le modalità di esposizione del bilancio, in modo da garantire la ovvero rendere intelligibili • il processo di formazione del risultato di esercizio • la composizione e il valore del patrimonio sociale Il sistema di Bilancio Postulato della rappresentazione veritiera e corretta 1 2 3 i valori devono essere stimati con coerenza e continuità nel rispetto dei criteri fissati (correttezza) non si pretende, però, che il bilancio rifletta una realtà oggettiva al contrario, poiché molti valori derivano da stime, si richiede che, con ragionevolezza, nel bilancio venga percepita la realtà nei suoi termini soggettivi (veridicità) I PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO (art. 2423-bis CC.) CONTINUITA’ DELLA GESTIONE PRUDENZA COMPETENZA ECONOMICA PREVALENZA DELLA SOSTANZA SULLA FORMA SEPARATA VALUTAZIONE DEGLI ELEMENTI PATRIMONIALI CONTINUITA’ DI APPLICAZIONE CRITERI DI VALUTAZIONE OMOGENEITA’ 18 I PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO Art. 2423-bis Cod. Civ. la valutazione delle voci deve essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività; gli utili attesi non devono essere iscritti in bilancio (rimanenze di magazzino valutate al costo e non al valore di mercato); le perdite presunte devono essere iscritte in bilancio (svalutazione crediti) (prudenza) si deve tener conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data di incasso o del pagamento; prevalenza del dato effettivo su quello formale; gli elementi eterogenei ricompresi nelle singole voci devono essere valutati separatamente, divieto di compensazione fra utili attesi e perdite previste; i criteri di valutazione non possono essere modificati da un esercizio all’altro. (Sono consentite deroghe in casi eccezionali nota integrativa). obbligo di redazione del bilancio in unità di euro (omogeneità) Il concetto di competenza La continuità dell’attività aziendale Le operazioni aziendali si svolgono ininterrottamente nel tempo. Vi sono operazioni che si concludono interamente in un periodo amministrativo ed operazioni che riguardano due o più periodi amministrativi e sono ancora in corso alla fine dell'anno. E' necessario individuare la parte dell'operazione riguardante l'esercizio considerato, separandola da quelle riguardanti gli esercizi futuri. 20 La correlazione tra costi e ricavi … I costi sostenuti ed i ricavi conseguiti in un anno devono essere rettificati ed integrati in modo da determinare l'esatta competenza temporale. 21 La correlazione tra costi e ricavi … Un costo si considera di competenza di un esercizio: se è maturato nel periodo amministrativo corrispondente; se ha dato nello stesso la sua utilità; se ha trovato copertura nel suo correlativo ricavo. 22 La correlazione tra costi e ricavi Un ricavo si considera di competenza di un esercizio: se è maturato nel periodo amministrativo corrispondente; se ha trovato nello stesso il suo correlativo costo. 23 A. La logica di funzionamento L’azienda è un organismo vivente con un proprio ciclo di vita scandito da tre fasi fondamentali: nascita, funzionamento, liquidazione Il bilancio di esercizio riguarda l’impresa nella sua fase di normale funzionamento La logica di funzionamento incide profondamente sulle valutazioni del capitale d’impresa Il valore di ogni elemento patrimoniale deve essere commisurato al contributo che esso può fornire alla continuazione, in modo economico, del processo di produzione aziendale 24 Un esempio per capire.. Se l’impresa è dotata di un impianto perfettamente funzionante, ma idoneo solo a produrre beni che non hanno più possibilità di essere venduti, tale impianto perde di valore ai fini della continuazione economica dell’attività aziendale Il valore dell’impianto iscritto in bilancio deve essere congruamente decurtato o azzerato. 25 I Principi contabili costituiscono le regole generali di formazione del bilancio al fine di garantire la sua finalità informativa riguardano la contabilizzazione ed esposizione di singole poste di bilancio Il sistema di Bilancio P.C. cndc&cnr Doc. n. 11 POSTULATI DI BILANCIO SECONDO I “CORRETTI PRINCIPI CONTABILI” • Utilità del bilancio • Prevalenza degli aspetti sostanziali sui formali • Chiarezza • Neutralità • Prudenza • Periodicità • Comparabilità • Omogeneità • Costanza di applicazione dei criteri valutativi • Competenza • Rilevanza dei fatti economici • Valutazione al costo • Conformità ai corretti principi contabili • Completezza delle informazioni • Verificabilità delle informazioni Altri principi di bilancio : Neutralità - Bilancio redatto con criteri imparziali Rilevanza - il bilancio deve esporre solo informazioni e dati significativi o rilevanti sul processo decisionale Acquisto di beni destinati ad essere utilizzati a lungo nell'azienda, il problema dell’ammortamento Il bene acquistato partecipa al processo produttivo per più periodi amministrativi. Il sorgere del debito (o uscita di denaro) corrispondente all'acquisto misura un costo che deve essere ripartito in più esercizi. Acquisto di beni destinati ad essere utilizzati a lungo nell'azienda Variazione finanz. passiva Costo pluriennale Quota di competenza I periodo Quota di competenza II periodo Quota di competenza III periodo Quota di competenza IV periodo La quota di costo che si riferisce ad ogni anno prende il nome di quota di ammortamento. LA STRUTTURA DEL BILANCIO Simbologia Le poste sono precedute, quindi identificate, da codici alfabetici e numerici: Lettere maiuscole per le c.d. macroclassi, gli aggregati di contenuto più ampio; Numeri romani per le c.d. classi, in cui si scompongono le macroclassi; Numeri arabi per le c.d. voci in cui si articolano le precedenti sottoaggregazioni (classi); Lettere minuscole per le c.d. sottovoci, in cui possono essere ulteriormente suddivise le singole voci. Ad esempio La macroclasse Immobilizzazioni (Stato Patrimoniale, Attivo), contrassegnata dalla lettera maiuscola A, si scompone in tre classi: Immateriali, Materiali e Finanziarie, contrassegnate rispettivamente dai numeri romani I, II e III. Ciascuna classe, ad esempio le Immobilizzazioni Immateriali, si scompone a sua volta in cinque voci contrassegnate da numeri arabi 1, 2, 3, 4 e 5. Ciascuna voce può essere ulteriormente dettagliata in sottovoci identificate da lettere minuscole. Lo Stato Patrimoniale: caratteristiche di fondo Dimostra, alla data di riferimento, la composizione del patrimonio aziendale e la consistenza del capitale netto Presenta una forma a sezioni divise e contrapposte (rispettivamente, attivo e passivo) I criteri base per la classificazione dei componenti attivi e passivi sono, rispettivamente, la «destinazione» e la «natura» Nello schema devono comparire solo i valori netti (quindi, iscrizione delle rettifiche dei valori delle attività a riduzione degli importi delle voci di diretto riferimento – es. immobilizzazioni per i fondi ammortamento). Struttura del bilancio d’esercizio nelle AS: Stato Patrimoniale – Immobilizzazioni Codice Civile A) Crediti verso soci per vers.dovuti B.I) Immateriali 1) Costi di impianto e di ampliamento 2) Costi ricerca, sviluppo e pubblicità 3) Diritti brev. Ind.le e dir. Utilizz. Op. ing. 4) Concess. Licenze, marchi, etc. 5) Avviamento 6) Immobiliz. In corso ed acconti 7) Altre B.II) Materiali 1) Terreni e fabbricati 2) Impianti e macchinari 3) Attrezz. Ind.li e comm.li 4) Altri beni 5) Immobilizz. In corso ed acconti B.III) Finanziarie 1) Partecipazioni in: a) Imprese controllate b) Imprese collegate c) Altre Imprese 2) Crediti a) Vs. Imprese controllate b) Vs. Imprese collegate c) Vs. Imprese Controllanti d) Vs. Altri 3) Altri titoli 4) Azioni Proprie D.M. 1994 D.M. 2002 A.I) Immateriali 1) Costi di impianto e di ampliamento 2) Costi di ricerca e sviluppo 3) Diritti brev. Ind.le e dir. Utilizz. Op. Ing. A.I) Immateriali 1) Costi di impianto e di ampliamento 2) Costi di ricerca e sviluppo 3) Diritti brev. Ind.le e dir. Utilizz. Op. Ing. 4) Immobiliz. In corso ed acconti 5) Altre A.II) Materiali 1) Terreni 2) Fabbricati 3) Impianti e macchinari 4) Attrezzature sanitarie 5) Mobili e arredi 6) Automezzi 7) Altri beni 8) Costi di manutenzione straordinaria A.III) Finanziarie 1) Crediti 2) Titoli A.II) Materiali 1) Terreni 2) Fabbricati a) Disponibili b) Indisponibili 3) Impianti e macchinari 4) Attrezzature san. E scient. 5) Mobili ed arredi 6) Automezzi 7) Altri beni 8) Immobiliz. In corso ed acconti A.III) Finanziarie 1) Crediti 2) Titoli 35 Immobilizzazioni Immateriali Sono caratterizzate da: mancanza di tangibilità, utilità pluriennale (cioè non esauriscono la loro utilità in un solo periodo, ma manifestano i benefici economici lungo un arco temporale di più esercizi), identificabilità e individualità. Sono di norma rappresentate da diritti giuridicamente tutelati che l’azienda ha il potere esclusivo di sfruttare. Esempi di immobilizzazioni immateriali Costi di impianto e ampliamento = spese di costituzione dell’azienda, costi di avvio di una nuova attività, costi di avviamento degli impianti di produzione; Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità; Brevetti; Costi per il trasferimento ed il riposizionamento dei cespiti connessi con l’ampliamento della capacità produttiva (es. nuove strutture ospedaliere). Criterio di valutazione Sono iscritte al costo di acquisto (comprensivo degli oneri accessori) o al costo di produzione (comprende tutti i costi direttamente imputabili alla realizzazione del bene e i costi indiretti per la sola quota ragionevolmente imputabile al bene). Devono essere esposte al netto del relativo Fondo Ammortamento (nel Conto Economico, le quote di ammortamento di competenza dell’esercizio vanno iscritte nell’apposita voce B. 10) Immobilizzazioni materiali Sono beni di uso durevole impiegati per l’attività aziendale. Devono essere esposte al netto del relativo Fondo Ammortamento (nel Conto Economico, le quote di ammortamento di competenza dell’esercizio vanno iscritte nell’apposita voce B. 11 o B. 12) Tipologie a) Immobili (Es. Terreni, fabbricati) b) Mobili (Es. Impianti, macchinari, attrezzature, mobili) Criteri di valutazione 1) Costo d’acquisto = importo complessivo sostenuto per ottenere la piena proprietà dell’immobilizzazione materiale, inclusivo di oneri accessori (Esempio: i costi di trasporto, di installazione, dazi doganali, etc, escluso gli oneri finanziari.) 2) Costo di produzione (per le c.d. costruzioni in economia) = comprende tutti i costi direttamente imputabili alla immobilizzazione materiale. Può includere anche una quota di costi indiretti (= costi che, pur non specificatamente attribuibili alla immobilizzazione, sono associabili ai costi direttamente imputati secondo un rapporto causa-effetto. Non possono essere considerati quindi quei costi che sarebbero comunque sostenuti dall’impresa indipendentemente dallo sviluppo dell’immobilizzazione. E’ consentito capitalizzare gli oneri finanziari). Struttura del bilancio d’esercizio nelle AS: Stato Patrimoniale – Attivo circolante Codice Civile D.M. 1994 D.M. 2002 C) Attivo circolante C.I) Rimanenze 1) Materie Prime, suss, e di consumo 2) Prod. In lavorazione E semilavorati 3) Lavori in corso su ordinazione 4) Prodotti finiti e merci B) Attivo circolante B.I) Scorte 1) Sanitarie 2) Non Sanitarie B) Attivo circolante B.I) Rimanenze 1) Sanitarie 2) Non Sanitarie 3) Acconti C.II) Crediti 1) Verso clienti 2) Verso imprese controllate 3) Verso imprese collegate 4) Verso imprese controllanti 5) Verso altri C.III) Attività finanziarie non imm. 1) Partecip. Inprese controllate 2) Partec. Imprese collegate 3) Altre partecipazioni 4) Azioni proprie 5) Altri titoli C.IV) Disponibilità liquide 1) Depositi bancari e postali 2) Assegni 3) Denaro e valori in cassa D) Ratei e risconti B.II) Crediti 1) Regione e Prov. Autonome 2) Comune 3) AA.UU.SS.LL. 4) Erario 5) Altri B.III) Attività finanziarie non imm. 1) Titoli a breve B.IV) Disponibilità liquide 1) Cassa 2) Istituto tesoriere 3) C/C Postale C) Conti d'ordine 1) Canoni leasing ancora da pagare 2) Depositi cauzionali B.II) Crediti 1) Regione e Prov. Autonome 2) Comune 3) Aziende sanitarie pubbliche 4) ARPA 5) Erario 6) Altri B.III) Attività finanziarie non imm. 1) Titoli a breve B.IV) Disponibilità liquide 1) Cassa 2) Istituto tesoriere 3) C/C Postale C) Ratei e risconti D) Conti d'ordine 1) Canoni leasing ancora da pagare 2) Depositi cauzionali Conti d'ordine - Garanzie Prestate 41 Le rimanenze Sono beni di consumo che concorrono alla produzione nella normale attività dell’azienda. Si suddividono in: 1) scorte sanitarie, ovvero beni necessari per il normale svolgimento dell’attività aziendale e finalizzate all’erogazione di servizi sanitari; 2) scorte non sanitarie, cioè rimanenze di beni non utilizzati per il normale svolgimento dell’attività istituzionale dell’azienda, ma accessori alla prestazione dei servizi; 3) acconti, cioè oneri pagati ai fornitori di servizi o di beni, sanitari e non, a cui non è corrisposta, entro il 31/12, la prestazione del servizio o la consegna dei beni. … segue Le scorte al 31/12 di ciascun esercizio sono indicate nello Stato Patrimoniale Attivo, mentre le variazioni intercorse rispetto all’esercizio precedente sono ricomprese nel Conto Economico alla voce B. 14 tra i costi di esercizio. Criterio di valutazione La valutazione del magazzino avviene al minore tra il costo storico (= costo complessivo sostenuto per ottenere la proprietà delle rimanenze di magazzino; per i prodotti acquistati, è il costo d’acquisto ovvero prezzo effettivo d’acquisto più gli oneri accessori) e il valore di mercato (= costo di sostituzione o prezzo corrente). Crediti Rappresentano il diritto ad esigere ad una data scadenza determinati valori da clienti e da altri soggetti. Devono essere esposti nello Stato Patrimoniale al netto della svalutazione eventualmente effettuata. Criterio di valutazione Sono valutati secondo il presumibile valore di realizzazione. Disponibilità liquide I fondi liquidi di un’azienda sanitaria sono tipicamente formati da: denaro e valori in cassa, ovvero denaro contante e valori bollati esistenti nell’azienda e nei vari presidi; depositi presso l’Istituto cassiere, Banca d’Italia o altri istituti di credito, cioè saldi attivi verso l’Istituto cassiere o dei conti presso la Banca d’Italia, inclusi eventuali interessi attivi maturati a fine anno ; depositi postali, cioè i saldi di tutti i c/c postali dell’azienda, inclusi eventuali interessi attivi maturati a fine anno. Criterio di valutazione Depositi (presso Istituto cassiere, Banca d’Italia o altri istituti di credito), depositi postali e assegni devono essere valutati secondo il principio del presumibile realizzo. Denaro e valori bollati devono essere valutati al valore nominale. Conti d’ordine Sono poste integrative del sistema contabile principale, volte a evidenziare accadimenti gestionali che, pur non influendo sul patrimonio e sul risultato economico al momento della loro iscrizione, possono comunque produrre effetti negli esercizi futuri Evidenziano la valutazione dei seguenti eventi non esposti nello Stato Patrimoniale: rischi assunti dall’azienda (garanzie prestate dall’azienda); impegni assunti dall’azienda verso terzi o ricevuti da terzi sulla base di contratti sottoscritti; beni di terzi presso l’azienda temporaneamente e a titolo di deposito, lavorazione, comodato. Devono essere riportati in calce allo Stato Patrimoniale. Effetti negativi sul saldo finale dello schema obbligatorio Struttura del bilancio d’esercizio nelle AS: Stato Patrimoniale – Patrimonio Netto Codice Civile D.M. 1994 D.M. 2002 A) Patrimonio netto I) Capitale sociale II) Riserva da sovrapprez. Azioni III) Riserva di rivalutazione IV) Riserva legale V) Riserva azioni proprie in port. VI) Riserva statutarie VII) Altre riserve VIII) Utili (o perdite) a nuovo IX) Utile (o perdita) d'ersercizio A) Patrimonio netto I) Contr. C/Cap. da Regione Indist. II) Contr. C/cap. da Regione Vincolato III) Fondo di dotazione IV) Contributi ripiano perdite anno… V) Utili (perdite) portati a nuovo VI) Utile (Perdita) d'esercizio A) Patrimonio netto I) Finanziamenti per investimenti II) Donazioni e lasciti vinc. A investimenti III) Fondo di dotazione IV) Contributi ripiano perdite anno… V) Utili (perdite) portati a nuovo VI) Utile (Perdita) d'esercizio B) Fondi per rischi ed oneri 1) Per imposte 2) Rischi 3) Altri B) Fondi per rischi ed oneri 1) Per imposte 2) Rischi 3) Altri C) Premio operosità SUMAI C) Tratt. Fine rapporto 1) Premio operos. SUMAI 2) Trattam. Fine rapporto B) Fondi per rischi e oneri 1) Per tratt. Di quiesc. E obbli. 2) Per imposte 3) Altri C) Tratt. Fine rapp. Lav. Subordinato 50 Il Patrimonio Netto E’ la differenza tra le attività e le passività di bilancio Si compone di cinque quote ideali: finanziamenti per investimenti, ovvero finanziamenti regionali e di altri enti finalizzati a specifici investimenti; donazioni e lasciti vincolati a investimenti, cioè finanziamenti per lasciti o donazioni da enti e persone fisiche finalizzati a specifici investimenti; fondo di dotazione, derivante dalla trasformazione delle UU.SS.LL. in Aziende Sanitarie o Ospedaliere e dai conferimenti di beni a destinazione sanitaria; contributi per ripiano perdite, ovvero contributi regionali al ripiano perdite dell’esercizio in corso o precedente/i; utili (o perdita) d’esercizio e utili (o perdita) portati a nuovo, cioè utili (o perdite) maturati nell’esercizio in corso e nei precedenti. Fondi per rischi e oneri Accolgono accantonamenti destinati a coprire perdite o debiti aventi le seguenti caratteristiche: natura determinata; esistenza certa; ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla data di chiusura dell’esercizio. Si distinguono in: I) fondi imposte (accantonamenti per accertamenti probabili o contenziosi in corso, da valutare in base al loro presumibile esito); II) fondi rischi (possibili oneri derivanti da cause legali con il personale, i fornitori, gli utenti, i clienti, ecc.); III) altri fondi. Struttura del bilancio d’esercizio nelle AS: Stato Patrimoniale – Debiti Codice Civile D.M. 1994 D.M. 2002 D) Debiti 1) Obbligazioni 2) Obbligazioni convertibili 3) Debiti verso banche 4) Debiti v.so altri finanziatori 5) Acconti 6) Debiti verso fornitori 7) Debiti rappresent. Da titoli di credito 8) Debiti vs. impr. Controllate 9) Debiti vs. impr. Collegate 10) Debiti vs. impr. Controllanti 11) Debiti tributari 12) Debiti vs. Ist. Prev.za e sicur. 13) Altri debiti D) Debiti 1) Mutui 2) Regione e Prov. Autonome 3) Comune 4) AA.UU.SS.LL. 5) Debiti verso fornitori 6) Debiti verso ist. Tesoriere 7) Debiti tributari 8) Debiti vs. ist. Prev.li sicur. 9) Altri debiti D) Debiti 1) Mutui 2) Regione e Prov. Autonome 3) Comune 4) Aziende sanitarie pubbliche 5) ARPA 6) Debiti verso fornitori 7) Debiti verso ist. Tesoriere 8) Debiti tributari 9) Debiti vs. ist. Prev.li sicur. 10) Altri debiti E) Ratei e Risconti E) Ratei e risconti E) Ratei e risconti F) Conti d'ordine 1) Canoni leasing da pagare 2) Depositi cauzionali F) Conti d'ordine 1) Canoni leasing da pagare 2) Depositi cauzionali 53 Debiti Rappresentano obbligazioni da adempiere ad una data prestabilita. Nelle aziende sanitarie le obbligazioni derivano dall’acquisto di prodotti, materiali e servizi sanitari e non sanitari. I debiti includono anche altri valori da corrispondere al personale, all’erario (imposte), a finanziatori esterni, ecc. Rispetto alla natura del creditore, i debiti si distinguono in: debiti verso istituti finanziari; debiti verso Regione; debiti verso Comuni; debiti verso aziende sanitarie pubbliche; debiti verso ARPA; debiti verso fornitori; debiti verso istituto cassiere; debiti tributari; debiti verso istituti di previdenza; altri debiti. Rispetto alla scadenza, i debiti si distinguono in: entro 12 mesi, cioè con scadenza entro l’esercizio successivo; oltre 12 mesi, cioè con scadenza oltre l’esercizio successivo. non prevista dalla schema obbligatorio! Criterio di valutazione Devono essere esposti in bilancio al valore nominale Il CONTO ECONOMICO: caratteristiche di fondo Accoglie i componenti positivi (ricavi) e negativi (costi) di reddito Presenta una forma scalare ( quindi, formazione progressiva del risultato di esercizio e conseguente evidenziazione dei risultati intermedi) É classificato per «natura» Struttura del bilancio d’esercizio nelle AS: Conto Economico – Ricavi e costi di produzione Codice Civile D.M. 1994 D.M. 2002 A) Valore della produzione 1) Ricavi vendite e prestazioni 2) Var. rim. Prod. In lav.ne, semilav, finiti 3) Var. lavori in corso su ordinazione 4) Incrementi di imm. Per lavori interni 5) Altri ricavi e proventi (con separata indicazione contr. C/esercizio) A) Valore della produzione 1) Contributi in conto esercizio 2) Preventi e ricavi diversi 3) Concorsi, recuperi, rimb. att. Tipiche 4) Compart. Alla spesa per prest. Sanitar. A) Valore della produzione 1) Contributi in conto esercizio 2) Preventi e ricavi diversi 3) Concorsi, recuperi, rimb. att. Tipiche 4) Compart. Alla spesa per prest. Sanitar. 5) Costi capitalizzati 5) Costi capitalizzati B) Costi della produzione 6) Per mat. Prime, suss, di cons, merci 7) Per servizi 8) Per godimento beni di terzi 9) Per il personale 10) Ammortamenti e svalutazioni 11) Variz. Riman. Mat.Prime, suss, merci 12) Accantonamenti per rischi 13) Altri accantonamenti 14) Oneri diversi di gestione B) Costi della produzione 1) Acquisti di esercizio 2) Manutenzione e riparazione 3) Costi per prestaz. servizi da pubblico 4) Costi per prestazioni servizi da privato 5) Godimento beni di terzi 6) Personale ruolo sanitario 7) Personale ruolo professionale 8) Personale ruolo tecnico 9) Personale ruolo amministrativo 10) Spese amministrative e generali 11) Servizi appaltati 12) Ammortamenti imm. Immateriali 13) Ammortamenti imm. Materiali 14) Svalutazione crediti 15) Variazione delle rimanenze 16) Accanton. Tipici esercizio B) Costi della produzione 1) Acquisti di beni 2) Acquisti di servizi a) Prestaz. Sanitarie da pubblico b) Prestaz. Sanitarie da privato c) Prestaz. Non sanit. Da pubblico d) Prestaz. Non sanit. Da privato 3) Manutenzione e riparazione 4) Godimento beni di terzi 5) Personale ruolo sanitario 6) Personale ruolo professionale 7) Personale ruolo tecnico 8) Personale ruolo amministrativo 9) Oneri diversi di gestione 10) Ammortamenti imm. Immateriali 11) Ammortamenti Fabbricati a) Beni disponibili b) Beni indisponibili 12) Ammortamenti Imm. Materiali 13) Svalutazione crediti 14) Variazione delle rimanenze a) Sanitarie b) Non sanitarie 15) Accantonamenti tipici esercizio 58 VALORE DELLA PRODUZIONE Accoglie i ricavi relativi all’attività ordinaria (o caratteristica) dell’azienda È composto da: Contributi in conto esercizio, ovvero conferimenti e contributi da parte della Regione (o della Provincia Autonoma) per il finanziamento dell’attività istituzionale; Proventi e ricavi diversi, cioè altri ricavi dell’azienda sia a carattere principale che accessorio (es. fitti attivi, ecc); Concorsi, recuperi, rimborsi per attività tipiche, cioè rimborsi relativi all’attività tipica (spese del personale, ecc.); Compartecipazione alla spesa per prestazioni sanitarie, cioè ticket versati all’azienda sanitaria; Costi capitalizzati, comprende la quota di utilizzo dei finanziamenti in conto capitale per la sterilizzazione degli ammortamenti. Delibera di finanziamento per l’acquisto di immobilizzazioni (es. attrezzature sanitarie) e relativo incasso. Crediti v/Regione in c/capitale (Att. Circolante) A Contributi in c/Capitale (Patr. Netto) Istituto tesoriere c/capitale (Disponibilità) A Crediti v/Regione in c/capitale Acquisto di attrezzature e relativo pagamento Attrezzature sanitarie (Immobilizzazioni) A Debiti v/fornitori (Passività) Debiti v/fornitori A Istituto tesoriere c/capitale Ammortamento dell’attrezzatura sanitaria (aliquota 12%) Ammortamento attrez. Sanit. (Costo) A Fondo Amm. Attrez. Sanit. (Passività) • Sterilizzazione Contributi in c/capitale (PN) A Utilizzo contributi c/cap (Ricavi) 60 COSTI DELLA PRODUZIONE Accoglie i costi relativi all’attività ordinaria (o caratteristica) dell’azienda È composto da: Acquisti di esercizio effettuati nel periodo di riferimento, necessari per lo svolgimento dell’attività dell’azienda e l’erogazione delle prestazioni; Manutenzioni e riparazioni, cioè costi di manutenzione ordinaria; Costi per prestazioni da servizio pubblico, cioè oneri per l’assistenza e per i servizi erogati, in forma diretta, mediante convenzioni con strutture pubbliche, oppure indiretta, tramite rimborsi, contributi, sussidi e assegni vari; Costi per prestazioni da servizio privato, cioè oneri derivanti dall’erogazione di servizi in forma diretta, mediante convenzioni con soggetti privati (medici di base, specialisti, ecc.), con strutture pubbliche (istituti di ricovero e cura a carattere scientifico), con quelle private (farmacie, case di cura, laboratori di analisi, ecc.), sia in forma indiretta attraverso rimborsi, contributi, sussidi e assegni vari … segue Godimento beni di terzi, cioè costi relativi ai fitti reali, canoni di leasing, ecc.; Personale del ruolo sanitario - Personale del ruolo professionale - Personale del ruolo tecnico-professionale del ruolo amministrativo, cioè oneri per le competenze fisse e quelle accessorie, nonché gli oneri sociali relativi al costo del personale; Spese amministrative generali, cioè indennità, rimborsi spese e oneri sociali per l’alta direzione, il collegio dei revisori e tutti quei costi che, pur non potendosi ripartire tra le poste anzidette, sono collegati all’ordinaria amministrazione; Servizi appaltati, cioè costi sostenuti per servizi che non sono erogati direttamente dall’azienda tramite il suo personale e la sua struttura; Ammortamento delle immobilizzazioni immaterialiAmmortamento delle immobilizzazioni immateriali, cioè quote di competenza dell’esercizio relative alle immobilizzazioni; Svalutazione dei crediti; Variazione delle rimanenze, differenza di valore tra le rimanenze esistenti all’inizio dell’esercizio e quelle esistenti alla fine dell’esercizio; Accantonamenti tipici dell’esercizio. Struttura del bilancio d’esercizio nelle AS: Conto Economico – Altre gestioni Codice Civile D.M. 1994 D.M. 2002 C) Proventi e oneri finanziari 15) Preventi da partecipazioni 16) Altri proventi finanziari 17) Interessi e altri oneri finanziari C) Proventi e oneri finanziari 1) Oneri finanziari 2) Interessi 3) Entrate varie C) Proventi e oneri finanziari 1) Interessi attivi 2) Altri proventi 3) Interessi passivi 4) Altri oneri D) Rettifiche di valore di att. Finanz. 18) Rivalutazioni di: a) Partecipazioni b) Immobiliz. Finanz. Non partecipaz. c) Titoli iscritti in attivo circol. Non part. 19) Svalutazioni D) Rettifiche di valore di att. Finanz. a) Partecipazioni b) Immobiliz. Finanz. Non partecipaz. c) Titoli iscritti in attivo circol. Non part. E) Proventi e oneri straordinari 1) Minusvalenze 2) Plusvalenze 3) Accantonam. Non tipici att. Sanitaria 4) Concorsi, recup., rimb. att. Non sanit. 5) Sopravvenienze e insussistenze Imposte e tasse esercizio E) Proventi e oneri straordinari 20) Proventi con separata ind. Plusv.da alienazione in cui effetti cont.li non iscriv. Al nr. 14 D) Rettifiche di valore di att. Finanz. 1) Rivalutazioni 2) Svalutazioni E) Proventi e oneri straordinari 1) 2) 3) 4) 5) Minusvalenze Plusvalenze Accanton. Non tipici att. Sanitaria Concors, recup., rimb. Atti non sanit. Sopravvenienze e insussistenze Imposte e tasse esercizio 21) Oneri con separata ind. Minusv. Da alienaz. I cui effetti non sono iscriv. Al nr. 14 e delle imposte esercizi precedenti 22) Imposte su reddito esercizio 63 PROVENTI E ONERI FINANZIARI Accoglie i proventi finanziari (interessi attivi) e gli oneri finanziari (interessi passivi, oneri bancari) RETTIFICHE DI VALORE DELLE ATTIVITA’ FINANZIARIE Accoglie la somma algebrica delle rivalutazioni e delle svalutazioni delle immobilizzazioni finanziarie e di titoli eventualmente iscritti nell’attivo circolante PROVENTI E ONERI STRAORDINARI Accoglie i proventi e gli oneri derivanti da operazioni estranee all’attività ordinaria (o caratteristica) dell’azienda e come tali occasionali e imprevedibili L’elemento di raccordo tra Stato Patrimoniale e Conto Economico è il RISULTATO D’ESERCIZIO (utile o perdita d’esercizio)