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Programma Amministrativo NUOVO SOGNO AGNONESE (2016
Programma Amministrativo della lista NUOVO SOGNO AGNONESE (2016-2021) Candidato Sindaco Michele Carosella 1 ... RIPARTIAMO DA NOI Nel presentare il programma amministrativo della lista Nuovo Sogno Agnonese per il quinquiennio 2011/2016 già avemmo modo di evidenziare che il PROGETTO PER AGNONE era così ampio e articolato che, per trovare ragionevole concretizzazione, andava proiettato nella dimensione temporale dei dieci/quindici anni. Nei cinque anni appena trascorsi abbiamo lavorato duramente, e molti degli obiettivi indicati sono stati raggiunti ed illustrati in ogni dettaglio alla cittadinanza – lo scorso 25 Febbraio- per il tramite del Rapporto di Fine Mandato. Dall’esperienza positiva dell’Amministrazione uscente, i candidati di Nuovo Sogno intendono ripartire, pur essendo ancor più consapevoli delle difficoltà che gli Enti locali stanno attraversando nell’attuale fase storica. Va senza dire che nel portare avanti il progetto politico avviato sarà sollecitata sistematicamente la partecipazione delle associazioni, delle imprese e dei soggetti più attivi e dinamici che connotano la comunità locale. PRINCIPI E VALORI Già in questi anni abbiamo operato per fare del municipio il Palazzo del Progresso agnonese. Resteranno sbarrate le sue porte per chiunque voglia farne una Casa degli Interessi Privati (o familiari), ma le stesse porte saranno spalancate per quanti, di ogni colore politico, vorranno operare nel rispetto delle leggi e delle regole dello Stato di diritto, muovendosi in armonia con i dettami morali della più limpida coscienza civica. CULTURA DI IMPRESA Mai come nei cinque anni appena trascorsi le imprese agnonesi sono state ripetutamente ascoltate. Tanto per citare alcuni esempi, sono state coinvolte nella delineazione del Progetto Prototipo per le Aree interne, nella organizzazione di una rassegna complessa qual è il Prodotto Topico, nel grande evento della ‘Ndocciata a Milano nell’ambito delle manifestazioni fuori salone dell’EXPO 2015. Sono state incoraggiate, in ogni modo, le iniziative private che hanno portato all’apertura di nuove attività, anche se nessuno può nascondere i tanti ostacoli connessi alla difficile congiuntura economica che da quasi un decennio caratterizza il sistema-Italia, e non solo. E’ del tutto ovvio che sono le aziende/le imprese/i commerci/le banche a determinare il benessere economico di una collettività. Il Comune ha il compito di incoraggiare ogni attività virtuosa, specie le start up di iniziativa giovanile e incentrate sulle nuove tecnologie, e di determinare le migliori condizioni per la loro affermazione. Negli anni appena trascorsi non solo ci siamo spesi in tal senso, ma abbiamo messo in campo iniziative come lo SPRAR (per l’accoglienza ai migranti), l’Asilo nido, la Raccolta differenziata dei rifiuti con il metodo porta a porta, le Borse lavoro, e il Servizio Civile Nazionale riservato ai giovani, che hanno prodotto una occupazione di certo non trascurabile. Il Comune, quindi, la sua parte l’ha fatta, ma è chiaro che per risolvere il problema del lavoro è necessario che tutta la macchina produttiva nazionale ed europea riprenda la sua corsa, e che alle Aree interne italiane vengano riservate quelle attenzioni che fin’ora sono mancate. Il recente Decreto Ministeriale, che ha riconosciuto come Area di Crisi Complessa l’asse territoriale produttivo Boiano/Pettoranello/Venafro, ha consentito anche alle aziende del nostro 2 territorio di poter accedere al sistema degli incentivi e delle semplificazioni burocratiche previste, e tutto ciò grazie all’indotto nell’avicolo e nel tessile in qualche modo legato alle aziende di Boiano e Pettoranello. Il Consiglio comunale ha ampiamente motivato una richiesta in tal senso, che poi è stata recepita. Ora c’è solo da sperare che i nostri imprenditori sappiano cogliere simili opportunità. POLITICHE FISCALI Gli anni compresi tra il 2011 ed il 2016 sono stati particolarmente difficili per le finanze pubbliche locali. La progressiva riduzione dei trasferimenti dallo Stato, l'insufficienza e discontinuità delle entrate extratributarie, non hanno permesso l'auspicabile riduzione della pressione fiscale su cittadini ed imprese. L'Amministrazione, nel fronteggiare la drammatica riduzione dei trasferimenti statali e le impegnative spese relative allo storico contenzioso dell'ente, è riuscita a mantenere inalterato e in qualche caso, aumentare, livello e qualità dei servizi offerti al cittadino La leva fiscale è stata utilizzata solo come extrema ratio e dopo aver esperito tutti i tentativi per reperire le risorse da altre fonti, in primis, quella del contenimento della spesa. Negli ultimi anni di mandato, tuttavia, nonostante l'ulteriore peggioramento del quadro economico nazionale, grazie ad un attento lavoro finalizzato al recupero di efficienza in molti settori della macchina comunale ed ad una maggior certezza delle entrate extratributarie (vendita legname boschi comunali) il livello della tassazione si è stabilizzato. Da quest'anno, tra l'altro, ha iniziato anche a ridursi, beneficiando della eliminazione della TASI operata dal Governo e compensata con un pari aumento dei trasferimenti all'ente. Alle entrate extratributarie, che nel caso di Agnone si incentrano soprattutto sulla vendita annuale di sezioni di boschi comunali, è stata riservata molta attenzione. E’ soprattutto grazie al loro utilizzo che l’Ente di via Verdi fa fronte alle spese annuali, tutt’altro che irrilevanti, che comporta un servizio efficiente ed efficace di sgombero-nrve. La lista Nuovo Sogno Agnonese, compatibilmente con il quadro della finanza statale, intende utilizzare i recuperi di efficienza ancora da implementare e le ulteriori riduzioni di spesa, dovute anche ai futuri pensionamenti del personale, per riportare la tassazione a livelli più contenuti. In particolare, i cospicui investimenti messi in cantiere negli ultimi anni e quelli programmati per il futuro prossimo, oltre ad incrementare il volume dell'economia locale, consentiranno un ritorno diretto anche per le finanze dell'ente con la prevedibile riduzione di sprechi e spesa improduttiva. In ogni caso, l’esigenza di ridurre il prelievo fiscale risulta ancora più forte considerando la natura montana del nostro territorio che, già solo per questo, sconta un gap competitivo con le aree meglio servite dalle reti infrastrutturali e commerciali. LE RISORSE NECESSARIE E’ del tutto evidente che per realizzare un Programma amministrativo ambizioso è necessario mobilitare risorse che solo in parte possono essere risorse proprie dell’Ente. La Legge di Stabilità del dicembre 2015, con i suoi lacci e lacciuoli, consente ai Comuni come il nostro di accendere mutui in misura molto ridotta. E quindi gli obiettivi da raggiungere passano 3 prioritariamente attraverso la trafila dei Fondi Europei, il cui utilizzo deve essere stabilito in sintonia con la Regione Molise. Lo stesso concetto si può ribadire per l’utilizzo dei finanziamenti di derivazione statale (es. risorse provenienti dai Ministeri delle Infrastrutture/Sviluppo Economico/Ambiente/Beni Culturali etc). Il progetto SPRAR, destinato all’accoglienza e all’integrazione dei migranti, è finanziato dalla U.E. e dal Ministero degli Interni, mentre dal bilancio regionale vengono attinte soprattutto risorse che il Piano Sanitario indirizza al mantenimento in vita del presidio ospedaliero San Francesco Caracciolo. Va senza dire che, ai fini dell’ottenimento delle risorse, è necessario che le idee progettuali e i progetti proposti abbiano il marchio della concretezza e siano in grado di interpretare al meglio le esigenze del territorio. In poche parole è necessario che l’Amministrazione locale abbia i requisiti della serietà/della credibilità/ dell’affidabilità : tutte caratteristiche che sono state riconosciute, a vari livelli, all’Amministrazione agnonese nel periodo 2011/2016. Va infine rimarcato che attualmente esistono gli strumenti legislativi per determinare accordi/convenzioni/partenariati fra l’Ente pubblico e il privato per la realizzazione e/o la gestione di opere, infrastrutture, servizi. Noi della lista NUOVO SOGNO AGNONESE ribadiamo, in linea di principio, il fermo convincimento che i servizi essenziali e di base non debbano essere privatizzati. BUON FUNZIONAMENTO DELLA MACCHINA COMUNALE Gli anni appena trascorsi hanno consentito agli esponenti di NUOVO SOGNO di conoscere pregi e difetti della macchina comunale. Dei dipendenti pubblici si tende spesso a fare un unico fascio, bollandoli come scansafatiche interessati più alla cura del proprio posto che a fornire un servizio ai cittadini. Ma ogni generalizzazione è come sempre ingenerosa e forviante: diciamo che accanto a punti di forza e dedizione abbiamo registrato punti di debolezza e situazioni che, con una efficiente organizzazione e con motivazioni mirate, possono, e anzi debbono, essere assolutamente migliorate. Nell’esprimere valutazioni non va trascurato di dire che gli Enti locali stanno attraversando un periodo di cambiamenti profondi, dovuti, soprattutto, all’introduzione nella Pubblica Amministrazione delle tecnologie informatiche, che comportano una diversa visione del lavoro tradizionale e la necessità di un aggiornamento professionale continuo. La costruzione di un armonico e corretto rapporto fra amministratori e dipendenti comunali è essenziale per raggiungere qualsiasi obiettivo. Chi dirige deve essere credibile in ogni circostanza, e noi riteniamo di aver dimostrato, durante tutto il quinquennio, che la nostra azione era ispirata alla promozione del Bene Comune, senza lasciare spazio alcuno a distinzioni del tipo amici/nemici, vicini/lontani e cosi via. Nel tempo che verrà, ai dipendenti sarà sempre chiesto, come è del tutto ovvio, il rispetto delle norme (presenze, orari e quant’altro) e il rispetto verso i cittadini di qualsiasi colore o ceto sociale che si rivolgono al Comune per soddisfare le più svariate esigenze. In tale contesto, non guasterebbe affatto la dimostrazione di un maggiore senso di appartenenza, inteso come orgoglio di far parte della macchina comunale, che è l’espressione dello Stato che i cittadini sentono più vicina a loro, ed è quella che, più di altre, proietta all’esterno l’immagine di una comunità locale. 4 RIASSETTO ISTITUZIONALE E TERRITORIALE Da soli non si va da nessuna parte! Questo è l’assunto che ci ha convinti a pensare che solo attraverso il superamento degli ambiti di competenza strettamente comunali e guardando ad una nuova e diversa politica di aggregazione territoriale, si sarebbero potuti creare i giusti presupposti per il rilancio delle nostre aree. Va anche detto che in questi ultimi anni l’assetto istituzionale e amministrativo a livello locale sta subendo profondi mutamenti. L’orientamento governativo si muove verso la totale soppressione delle Province, mentre le Comunità Montane si trovano in stato di liquidazione. In questo contesto nasce l’accordo tra i Comuni di Agnone, Frosolone e Trivento , sancito il 24 aprile 2014 con un Protocollo d’Intesa, finalizzato alla integrazione dell’azione amministrativa dei Comuni appartenenti alla Diocesi di Trivento. Un territorio ampio, storicamente, culturalmente ed economicamente omogeneo, con la giusta massa critica per la realizzazione di economie di scala, per ottimizzare l’uso delle risorse, per rendere più efficiente la prestazione di servizi e la gestione delle funzioni. Questi in sintesi gli intenti dell’Accordo che ha visto il coinvolgimento di tanti Comuni. Ovviamente ci sono voluti decine di incontri per smussare gli angoli dell’intesa, instaurando un vero e proprio rapporto di amicizia tra gli amministratori. Il risultato è stato quello di aver visto riconosciuto il nuovo ambito territoriale denominato “Alto Medio Sannio” con Legge Regionale proprio all’inizio dell’anno, precisamente il 19 gennaio 2016. L’ambito così delineato è stato pensato per una efficiente gestione dei servizi essenziali quali sanità e sociale, istruzione, trasporti e viabilità; e anche per lo sviluppo economico nei settori del turismo e dell’agroalimentare, mentre, per quanto riguarda l’associazione delle funzioni e l’unione dei comuni relativamente alla legge 56/2014 (Legge Delrio), necessariamente bisognerà individuare dei sub- ambiti. Già nella gestione associata dei rifiuti, gli stessi Comuni si sono aggregati in specifici sub ambiti. Il sub ambito di Agnone, che ci vede come Comune capofila, comprende i Comuni di Belmonte del Sannio, Capracotta, Casteverrino , Pescopennataro e Poggio Sannita. Proprio in questo periodo si sta approntando un bando di gara per la gestione unica del servizio. Un notevole lavoro è stato svolto anche per aggregare, al fine del raggiungimento di obiettivi strategici, i Comuni del vicino Abruzzo che fanno parte della Diocesi di Trivento. Siamo stati presenti a Casoli il 6 maggio 2014 durante la presentazione della strategia nazionale per le Aree interne con i sindaci del Sangro- Aventino e del Trigno-Sinello. Siamo stati i promotori di due incontri con i sindaci dell’Alto – Medio Sannio il 10 maggio 2014 a Castiglione Messer Marino e il 5 novembre 2014 a Pescara con il Presidente D’Alfonso. Negli incontri sono stati trattati argomenti importanti come la difesa dell’ospedale di confine San Francesco Caracciolo e il completamento dell’asse viario a scorrimento veloce per collegare la Val di Sangro alla Bifernina lungo la direttrice interna cosiddetta “Transcollinare”. Un primo risultato è stato raggiunto con l’avvio della progettazione per il completamento della Fresilia lungo l’asta del fiume Trigno fino al collegamento con la Fondovalle Verrino in località Sprondasino, dove realizzare un HUB per il trasporto di merci e di persone che faciliterà i collegamenti e la mobilità con la Capitale, con Napoli e Pescara. Nel frattempo, il Comune di Agnone a più volte sollecitato l’ANAS ai fini del completamento del Viadotto di San Lorenzo, e nella stessa ottica della “Transcollinare” si muove la richiesta firmata da numerosi sindaci dell’Alto Molise e dell’Alto Vastese per la ristatalizzazione della 86. Un discorso a parte merita la citata Strategia Nazionale per le Aree Interne che in Molise ha visto partecipare, per la scelta del “Progetto Prototipo”, quattro aree: l’Alto Medio Sannio, il Fortore, il Matese e la Valle del Volturno. Il 18 giugno 2014 è stato un giorno storico per 5 Agnone allorquando una cospicua Delegazione Interministeriale è giunta nell’Atene del Sannio per valutare la bontà dell’area progetto dell’Alto Medio Sannio. Nonostante la scelta finale sia ricaduta sul Matese, nel rapporto conclusivo la Commissione Interministeriale ha promosso l’Alto Medio Sannio che, a pieno titolo, potrà beneficiare dei finanziamenti previsti dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne nell’ambito della nuova programmazione dei Fondi Comunitari 2014 – 2020. Evidentemente il prossimo mandato sarà caratterizzato dal raggiungimento degli obiettivi del programma comunitario “Horizon 2020”, visto il grande lavoro svolto nel quinquennio precedente proprio in questa direzione. Nell’immediato, sicuramente si tratta di riempire di contenuti quanto già sancito nel Protocollo di intesa fra i Comuni di Agnone, Frosolone e Trivento: dall’istituzione di una Centrale di Committenza Unica (CUC) per la gestione di appalti e servizi nell’ambito territoriale dell’Alto Medio Sannio all’istituzione di un unico Ambito Sociale di Zona; da uno Sportello Unico per le Imprese (SUAP) a un Sistema Turistico Locale (STL) ecc. DIFESA DEL PRESIDIO OSPEDALIERO “SAN FRANCESCO CARACCIOLO” In tutte le occasioni incentrate sul tema, e quasi in ogni Consiglio Comunale, è stata monitorata la situazione dell’ospedale San Francesco Caracciolo che, nelle intenzioni dei Commissari e dei sub-Commissari succedutisi al timone della Sanità molisana, sarebbe dovuto diventare un poliambulatorio di montagna. Solo grazie alla determinazione e al coraggio della Giunta comunale (sostenuta nelle proprie ragioni dai Comitati Civici e dalla parte più avveduta e attenta dell’opinione pubblica), a partire dal 2012, e nei Piani Operativi proposti dal duo BassoRosato, ha fatto capolino, per il nosocomio agnonese, il riconoscimento di Ospedale di Area particolarmente disagiata, inserito nella rete della emergenza/urgenza degli altri presidì regionali di Campobasso/Isernia e Termoli. Il risultato conseguito è straordinario, ed è stato confermato anche nel più recente dei Piani Operativi, quello che ha ottenuto il via libera dal Ministero della Salute, e che però attende ancora la luce verde del Ministero dell’Economia per quanto concerne l’aspetto delle coperture finanziarie, soprattutto considerando i debiti sanitari accumulati negli anni in cui nel Molise ha imperato il centro-destra. Pur in assenza di rappresentanti del nostro territorio nell’ambito del Consiglio molisano, la Giunta comunale uscente è fiera di aver saputo creare, per il problema-sanità, le giuste sinergie con la Giunta Regionale dell’Abruzzo (il San Francesco Caracciolo è un presidio sanitario che per il 15% offre servizi ai residenti di Comuni della Regione consorella), e con una delegazione parlamentare interregionale che, tramite di interrogazioni mirate ai reggitori del competente Ministero, ha posto all’attenzione generale la questione dei piccoli presidi sanitari montani e del diritto alla salute dei cittadini che abitano nelle aree svantaggiate. Detto questo, e considerato che in Regioni come il Molise continua a permanere nel settore sanitario il blocco delle assunzioni, la situazione dell’ospedale va seguita con attenzione, e vanno monitorati anche i tanti atti aziendali, che non debbono essere concepiti, per quel che ci riguarda, in difformità dello status riconosciuto di Ospedale di area disagiata. Siamo perfettamente consapevoli che c’è ancora da lottare a lungo, anche perché l’assetto complessivo dei servizi sanitari nel territorio regionale non ha ancora trovato una definizione condivisa. Nell’incontro che di recente abbiamo promosso ad Agnone con la Dirigente generale della Salute della Regione Molise, d.ssa D’Innocenzo, è emersa la netta convinzione che, mettendo da parte demagogie, populismi, strumentalizzazioni elettorali e dilettantismi di maniera, è del 6 tutto possibile organizzare il San Francesco Caracciolo come apprezzato Presidio di Area disagiata, in armonia con quanto stabilito dal Piano di Riordino della Sanità molisana. POLITICHE SOCIALI Le politiche sociali del Comune di Agnone, negli ultimi anni, hanno conosciuto una profonda trasformazione dovuta sia agli interventi dell'amministrazione, sia alla riorganizzazione delle politiche regionali. Ai tradizionali settori di intervento, nonostante le difficoltà economiche degli ultimi anni, se ne sono aggiunti alcuni di portata strategica, anche nell'ottica della lotta allo spopolamento (servizi all'infanzia, SPRAR ecc) I servizi all'infanzia sono oggi incentrati sull'istituzione dell'asilo nido Comunale, uno dei primi progetti messi in campo dalla lista Nuovo Sogno Agnonese. Il progetto sarà completato attraverso un ampliamento dei locali disponibili che consentirà di disporre di maggiori spazi da destinare al riposo ed al gioco dei bambini. L'attuale servizio è integrato anche con la locale sezione primavera per i bambini nella fascia di età da 24 a 36 mesi. L'intenzione è quella di accrescere l'offerta dei servizi anche attraverso la realizzazione, nei locali adiacenti, di una ludoteca. Lo SPRAR, acronimo di Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati, per le alte finalità che si propone, per il numero delle persone coinvolte e per la dimensione economica che ne fa un importantissimo elemento per l'economia locale - è uno dei programmi più rilevanti messi in campo negli ultimi anni. Si sottolinea, tra l'altro, come lo SPRAR, oltre ai fini umanitari che ne costituiscono la ragione principale di adesione, ha consentito anche la crescita professionale di tanti giovani operatori coinvolti nel progetto. Molti dei servizi erogati, come l'assistenza domiciliare ai disabili e il trasporto degli over 65 non serviti da linee pubbliche, sono stati rivisti sia nell'organizzazione che nella gestione, al fine di ridurne il costo, pur mantenendone inalterata la qualità. Un ruolo chiave è stato svolto dall'Ambito Territoriale Sociale di cui Agnone è Comune capofila, che in questi anni ha assunto un ruolo sempre più centrale nell'erogazione ed organizzazione dei servizi. Con la liquidazione delle Comunità Montane, l'unico elemento istituzionale che continua ad aggregare e legare i comuni dell'Alto Molise è proprio l'Ambito territoriale cui, anche per questo, l'Amministrazione ha prestato e presterà grande attenzione sia accrescendone il ruolo sia assecondando e sostenendo le politiche regionali che ne promuovevano lo sviluppo. Già a partire dal mese di giugno 2016, inoltre, partirà la nuova programmazione triennale basata sul Piano Sociale di Zona che darà maggiori certezze sia ai beneficiari delle varie forme di assistenza previste, sia agli operatori del settore. Il nuovo piano costituirà, infatti, un quadro di riferimento con risorse ed obiettivi certi Si continuerà a riservare particolare attenzione alle fasce sociali più deboli, ai meno protetti, agli anziani con maggiori difficoltà e all’inserimento/integrazione degli immigrati. Saranno potenziati strumenti di sostegno economico come le Borse-lavoro, che potranno contare sulle risorse messe in campo dal nuovo Piano Sociale di Zona, da progetti specifici e dal bilancio comunale. Compatibilmente con le possibilità offerte dal bilancio comunale, inoltre, l'obiettivo è quello di attivare politiche di contrasto allo spopolamento e di sostegno alla natalità, anche attraverso l'istituzione di un regime fiscale agevolato per le famiglie con minori. E’ auspicabile, altresì, pensare ad attività che migliorino la qualità della vita della popolazione nelle nostre contrade. Dove possibile, si intende replicare quanto fatto nella 7 frazione di Villacanale ristrutturando immobili comunali da adibire a centri sociali per la comunità. Altro obiettivo è quello di destinare un unico immobile comunale alle Associazioni locali che oggi sono disseminate in diverse sedi messe a disposizione dal comune. Un unico immobile, con spazi comuni per assemblee, convegni e mostre, da realizzare anche mediante l'accesso a finanziamenti finalizzati allo scopo. CIMITERO DI AGNONE CENTRO In questi anni il cimitero di Agnone è stato continuamente attenzionato. Sono stati costruiti un centinaio di loculi per far fronte alle urgenze, considerato che l’iter del Project Financing per la costruzione dell’ala di ampliamento ha dovuto affrontare ostacoli che solo il mostro burocratico italiano è in grado di concepire. Le cappelle della Trinità/della Mercede/ del Carmine/ della Cintura hanno usufruito di un restyling virtuoso, frutto anche dell’opera di volontari e privati cittadini. Le aiuole centrali e la vasta area delle tombe a terra sono state tolte dallo stato di abbandono e restituite a nuova decenza. Da qualche settimana, la Giunta Regionale del Molise ha approvato la Variante Urbanistica che consente di attivare le procedure che porteranno all’acquisizione dei terreni e alla realizzazione della nuova ala di ampliamento. E sempre di recente la Giunta municipale, con provvedimento ad hoc, ha deliberato la consegna parziale dei lavori -procedura prevista dalle norme in vigore- , che ha permesso alla ditta aggiudicataria del P.F. di iniziare la costruzione dei loculi a Villacanale e Fontesambuco. A breve, quindi, la gestione dei cimiteri del centro e delle frazioni, in base all’esito del P.F. , e ad un iter che è iniziato ben prima del 2011-anno dell’insediamento dell’Amministrazione ora a fine mandato- sarà affidato per tre lustri all’impresa Sammartino, ma non va dimenticato che la manutenzione straordinaria dei complessi già esistenti resterà a carico del Comune, e che gli interventi da effettuare per garantire sicurezza e decoro sono molteplici (sui tetti delle cappelle come sui cornicioni dei blocchi-loculi). LE CONTRADE Durante il passato quinquennio è stato raggiunto l’importante obiettivo della realizzazione, a Villacanale, del Centro Sociale Polivalente, che è stato inaugurato nell’estate 2015, e affidato in gestione all’associazione Nuova Villacanale. L’impresa aggiudicataria del Project Financing riguardante l’ampliamento del cimitero capoluogo e la costruzione di nuovi loculi nelle frazioni è oggi nelle condizioni di poter avviare i relativi lavori sia a Villacanale che a Fontesambuco. Per addivenire a tale importante risultato è stato necessario superare controversie legali tra le imprese ed anche un tortuoso e complicato iter burocratico. Nelle due frazioni sarà a breve sperimentato il servizio di raccolta rifiuti porta a porta, mentre nelle contrade sarà attivata la raccolta differenziata spinta con il sistema poker. Nonostante l’assenza del contributo regionale ai fini di una sistematica manutenzione delle strade interpoderali, in questi anni, nell’agro, sono sti effettuati lodevoli interventi di risanamento a Marzovecchio/ Ciccotondo/ SanQuirico/ Acquevive/ Masserie Vecchiarelli/ Colle Lapponi/ Fontesambuco/ Marangoni/ Castelnuovo/ Col Marino/ Casalcielo/ Secolare etc., anche con l’impiego dei mezzi meccanici (trattore/escavatore/barra falciante) che il Comune ha 8 meritoriamente acquistato, by-passando le chiacchiere senza costrutto delle gestioni precedenti. Allo stato sono ancora difficili le condizioni di transito sulla Pappullo-Mucciafera e su alcuni segmenti della Zarlenga-Vallone del Cerro. Il Comune, a tale scopo, ha presentato un progetto di risanamento nell’ambito del Piano di Sviluppo Rurale (PSR), che ha molte possibilità di essere finanziato in tempi ragionevolmente brevi. La richiesta di punti luce nelle immediate adiacenze di alcune abitazioni del vasto agro potrà essere soddisfatta con il posizionamento di lampade a basso consumo (possibilmente con pannello fotovoltaico) e utilizzando con oculatezza i risparmi sulla bolletta elettrica del Comune e le risorse derivanti dalla collocazione sul mercato dei titoli di efficientamento energetico (TEE- cosidetti certificati bianchi). I servizi di base del traporto scolastico e dello sgombero-neve, che negli anni appena trascorsi hanno funzionato in modo soddisfacente anche nelle frazioni e nelle contrade, verranno ulteriormente attenzionati allo scopo di ottenere risultati ancor più soddisfacenti. Nei limiti delle disponibilità di bilancio, verrà mantenuto il servizio di trasporto riservato agli anziani, e che nei giorni di mercoledì e sabato di ogni settimana consente anche agli abitanti dell’agro, sprovvisti di propri automezzi, di raggiungere Agnone. QUALIFICAZIONE E RIQUALIFICAZIONE URBANA E AMBIENTALE Nel dicembre 2014, dopo vent’anni di discussioni più o meno inconcludenti, e in armonia con quanto previsto dallo Statuto comunale, è stato adottato all’unanimità il Piano Regolatore Generale (PRG), che però deve ancora ottenere l’approvazione degli organi tecnici e della Sezione Urbanistica della Regione Molise. L’iter complesso che ne deriva è stato, è e sarà attentamente seguìto dall’Ufficio tecnico e dell’Amministrazione comunale allo scopo di dotare Agnone di uno strumento di pianificazione territoriale moderno e adeguato, in sintonia con le vere esigenze della Comunità locale, che non possono più coincidere con quelle del vigente Programma di Fabbricazione (PdF), ideato negli anni ’70 del secolo scorso. Nello specifico, per l’area di ampliamento degli insediamenti produttivi (PIP) indicata nel PRG, sarà necessario predisporre un piano particolareggiato che consenta di mettere a disposizione dei richiedenti un certo numero di lotti di terreno più direttamente utilizzabili. In tema di qualificazione e riqualificazione dell’area urbana molto è stato realizzato nel quinquennio che va a concludersi. Basti pensare alla sistemazione di tante piazze e vie cittadine (p.zza Giovanni Paolo II, p.zza Dante Alighieri, largo Marsala, via Fanti, via Pietro Micca, salita e largo San Francesco Caracciolo, etc.). Basti pensare alla strada Panoramica P.Mennea, che ha finalmente assunto una veste decorosa, ed è sempre più al servizio di quanti amano passeggiare nel verde, ritemprarsi o allenarsi per motivi di salute o di pratica agonistica. Basti pensare alla Villetta comunale sotto il campo sportivo, al piazzale antistante il liceo scientifico e la chiesa di S. Emidio, alle tante aree ora attrezzate e destinate ai giochi per ragazzi, alla pinetina dello chalet Belsito e al suo Parco Avventura Baby. Basti pensare al sistema della pubblica illuminazione, che è stato efficientato con il posizionamento dei lampioni artistici e relative lampade a vapore di sodio lungo il Corso principale, mentre, nelle aree contermini, le lampade tradizionali sono state sostituite con il sistema di illuminazione a LED, che consente un notevole risparmio energetico. Basti pensare alla stessa toponomastica stradale che è stata rivisitata in più punti della cittadina, in alcuni dei quali mancavano denominazioni razionali. Nel Centro storico sono state di recente installate targhe in pietra in tante vie e viuzze che ne risultavano sprovviste. 9 Il molto che è già stato fatto, non deve far dimenticare che, in tale settore, c’è ancora tanto da fare. Il Corso principale e la stessa strada Panoramica saranno oggetto di ulteriori interventi, peraltro già finanziati: con il primo si otterrà il risanamento dei sottoservizi e dei marciapiedi di via Matteotti e di via Roma, con il secondo si metterà l’arteria dedicata al Mennea in condizioni di maggiore fruibilità. Nel Centro storico hanno bisogno di essere riparate la p.zza Plebiscito/via Labanca/p.zza Campanella/il tratto conclusivo di via Garibaldi, tanto per citare le situazioni di maggiore criticità. Un progetto di massima già prevede la costruzione, in viale Castelnuovo, dei marciapiedi: si tratta ora di reperire i fondi necessari allo scopo. È altrettanto necessario dotare l’area-mercato di via Mons. Marinelli di un piccolo bagno pubblico, e di realizzare almeno una decina posti-macchina a ridosso della chiesa di San Pietro, proprio per decongestionare dal traffico il centro storico cittadino. In via don Ciccio d’Onofrio, in via Marino Ionata e in altre zone critiche di Agnone dovrà essere installato un efficiente sistema di illuminazione, che allo stato, o è carente, o è addirittura del tutto mancante. Un recente incontro con il Commissario regionale IACP, Ing. Lembo, ha consentito di fare il punto sulla costruzione degli alloggi popolari in via Cavour, che, a causa di contenziosi legali fra l’Istituto e l’impresa costruttrice, si trascina stancamente da tempo. Una copiosa corrispondenza sta a testimoniare che Sindaco e Giunta, ai fini delle risoluzione del problema, le hanno tentate tutte e in ogni modo. L’Ing. Lembo, comunque, si è impegnato a dare all’annosa questione una virata decisiva, nella direzione da noi tutti auspicata. Da più parti, e anche in Consiglio comunale, è stata segnalata l’utilità di costruire un Canile comunale. Diciamo subito che un vecchio e obsoleto canile, nei pressi dell’impianto di depurazione “Sotto Maiella”, già esiste, ma ora è completamente inadeguato allo scopo. Invano, in questi anni, nonostante le attenzioni riservate al tema – si ricordi la campagna Adotta un cane, si ricordino i manifesti che invitavano all’acquisto di palette e bustine per le deiezioni-, abbiamo sperato che un gruppo di giovani- anche un paio- si organizzassero per dar vita ad un canile locale, visto e considerato che attualmente il comune di Agnone spende quasi 60 mila euro/anno per i suoi cani ricoverati in un paese della provincia di Caserta. In tema di riqualificazione ambientale, va sottolineato che i mutamenti climatici, che anche da noi si sostanziano in periodi di siccità interrotti da piogge brevi ma violente, stanno accentuando il dissesto idrogeologico nel vasto agro agnonese. Già fragile per sua stessa natura, il nostro territorio è sottoposto a dura prova anche dalle nevicate invernali e dall’assenza di ogni forma di manutenzione nei numerosi appezzamenti abbandonati, nonchè da una manutenzione approssimata ( e troppo meccanizzata) delle superfici coltivate. E’ noto alle cronache il vasto movimento franoso di Zarlenga-Sciabbacche, che ha avuto come conseguenza l’ordinanza di sgombero indirizzata a due nuclei familiari, ma sono preoccupanti, del pari, i dissesti di contrada Guastra (all’altezza dell’impianto idroelettrico del Verrino), quelli a ridosso del nucleo abitato della frazione di Fontesambuco, e gli smottamenti registrati a Casalcielo e Mucciafera. L’Ente locale, in più occasioni, ha segnalato all’Assessorato al LL.PP., e non solo per il tramite di progettazioni preliminari, l’esigenza di porvi rimedio impegnando finanziamenti destinati allo scopo. Va rimarcato infine che sono stati consegnati alla ditta aggiudicataria i lavori occorrenti per contrastare il movimento franoso a monte dell’Area degli Insediamenti produttivi “G. Paolo II”. Dal dicembre 2014 i quattro impianti di depurazione delle acque reflue (Sotto Maiella/ Fossato/ Villacanale/ Fontesambuco), gestiti per anni dalla Comunità Montana “Alto Molise”, sono stati riaffidati al Comune, considerato che l’Ente intercomunale di Largo Tirone è in regime di liquidazione. 10 Si tratta perlopiù di impianti datati che hanno problemi di manutenzione ordinaria e straordinaria. Quello di Fossato, di più recente concezione, è spesso costretto a fare i conti con taluni sversamenti anomali provenienti dai caseifici dell’Area artigianale, sempre da noi puntualmente segnalati agli organi di vigilanza. Attualmente a Fossato si lavora su una linea, e l’attuale gestore dei depuratori agnonesi, che è lo stesso cui è affidata anche la manutenzione del sistema di distribuzione dell’acqua potabile, dopo un sopralluogo, ha fatto presente che è necessaria una somma intorno ai 150 mila euro per ottimizzare il funzionamento dei quattro impianti. Nel bilancio 2016 abbiamo inserito una posta per far fronte almeno alle esigenze più impellenti. AGNONE COMUNE VIRTUOSO Uno dei punti più importanti del programma politico – amministrativo del quinquennio scorso è stato il progetto di ecoefficienza “Agnone Comune Virtuoso”. L’obiettivo dichiarato di tale Progetto è quello di ridurre i costi e migliorare la qualità della spesa della macchina comunale nei settori dell’energia, dei rifiuti e delle risorse idriche. Il progetto di ecoefficienza “Agnone Comune Virtuoso” è stato attuato attraverso tre distinti Piani Operativi approvati con altrettante Delibere di Giunta Comunale precisamente la n. 43, 55 e 103 del 2012. Il Progetto attualmente è in fase avanzata di attuazione (70%) e nel prossimo mandato sarà portato a compimento. Rifiuti Con DGC 43/2012 “Attuazione piano di interventi per la riorganizzazione delle modalità di gestione dei rifiuti” è stato avviato un percorso di trasformazione del servizio di raccolta dei rifiuti in un sistema integralmente domiciliare. Prima dell’attuazione del Piano la raccolta dei rifiuti avveniva con il sistema dei cassonetti di prossimità (stradali) con percentuali molto basse di raccolta differenziata, circa 5%, che di conseguenza determinavano elevati costi di smaltimento in discarica dei rifiuti indifferenziati oltre a non rispettare gli obblighi di legge in materia ambientale. L’attuazione del citato Piano Operativo è avvenuta attraverso un Accordo di Programma con il Gestore e successivamente modificando il Capitolato Speciale d’Appalto esistente. Ciò ha permesso di avviare come primo step la raccolta “porta a porta” presso le utenze non domestiche, di realizzare il Centro di Raccolta per i rifiuti differenziati e di incentivare l’auto smaltimento della frazione organica dei rifiuti distribuendo in comodato d’uso gratuito alla cittadinanza 100 compostiere. Il 30 settembre 2013 è partita la sperimentazione del sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta per le utenze domestiche del Centro Storico. Recentemente, lo scorso 11 gennaio, il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta è stato esteso a tutto il centro urbano. Quest’ultimo intervento è stato finanziato con fondi regionali per circa 155.000,00 euro e con un cofinanziamento comunale di circa 15.000,00 euro. Attualmente (dati aprile 2016) le percentuali di raccolta differenziata si sono attestate attorno al 50%. Nel prossimo quinquennio, a partire da questo mese, sarà implementato anche per le Contrade e case sparse un sistema di raccolta differenziata spinto denominato “Poker” che consiste in piccole batterie di contenitori (da 240lt.) per i materiali secchi differenziati (carta, 11 vetro, plastica) ad uso esclusivo di poche utenze (in media 2) ed una raccolta domiciliare a frequenze ridotte. I nuovi programmi operativi sui rifiuti saranno ispirati all’attivazione di servizi complementari alla raccolta differenziata “porta a porta” finanziati con fondi regionali già disponibili. Si tratta dell’installazione di n. 2 casette informatizzate che permetteranno alle persone autorizzate, es. i cittadini che tornano soltanto nel fine settimana, tramite la propria tessera sanitaria, di conferire i rifiuti differenziati in tali casette. In pratica al passaggio della tessera in apposito lettore si aprirà la bocchetta relativa al solo rifiuto che si sta conferendo. Ogni bocchetta conferisce ad un contenitore con sensore volume e bilancia per cui, ad ogni conferimento si associa all’utente cosa e quanto ha conferito. Per ridurre invece la produzioni di rifiuti da imballaggi in plastica sarà installata una “casetta distributore di acqua” per permettere ai cittadini di utilizzare l’acqua pubblica di qualità, naturale o frizzante, refrigerata o a temperatura ambiente. L’acqua viene microfiltrata e depurata al fine di eliminare l’arsenico, tutte le micro particelle in sospensione ed il sapore di cloro tipico dell’acqua da rubinetto. Sarà anche installato un eco-compattatore per la raccolta dei rifiuti da imballaggio in plastica ed alluminio dove conferendo es. bottiglie e tappi di plastica, lattine di alluminio, flaconi di detersivo e shampoo i cittadini saranno premiati con degli ecobonus che saranno rilasciati al momento del conferimento, buoni sconto da spendere in esercizi convenzionati indicati sullo scontrino,oppure da utilizzare per la fruizione della casetta distributore di acqua. L’obiettivo finale per il prossimo mandato è quello di raggiungere il 65% di raccolta differenziata come impone l’art. 205 del D.Lgs n. 152/06. Per quanto riguarda la tassazione nell’attuale fase di start up resterà pressoché invariata mentre nel medio periodo con l’attivazione della tariffa puntuale (contenitori con microchip) saranno premiati gli utenti più virtuosi. Per quanto riguarda invece il nuovo bando per la gestione del Servizio, il Consiglio Comunale di Agnone, nella seduta del 23 aprile 2016, ha approvato lo schema di convenzione tra i comuni di Agnone, Belmonte del Sannio, Capracotta, Castelverrino, Pescopennataro e Poggio Sannita per la gestione in forma associata dell’organizzazione e funzionamento della raccolta dei rifiuti solidi urbani. Energia Con DGC 55/2012 “Attuazione piano di interventi nel campo dell’energia e della sostenibilità ambientale. Implementazione del Patto dei Sindaci” è stato avviato un percorso mirato al risparmio energetico e all’uso razionale dell’energia che ha portato alla predisposizione ed alla successiva approvazione con Delibera di Consiglio Comunale n. 18 del 27 maggio 2013 del “Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile” (PAES). Il PAES è il documento chiave che definisce le politiche energetiche che i Comuni intendono adottare per perseguire gli obiettivi del 20 20 20. Il Piano non solo è un elemento obbligatorio del Patto dei Sindaci, ma è uno strumento operativo estremamente importante per l’attuazione degli interventi. Per quanto riguarda i consumi energetici il costo maggiore sostenuto dal Comune di Agnone è per la Pubblica Illuminazione che nel 2014 ha raggiunto circa 220.000,00 euro. Al fine di ridurre i costi propri della pubblica illuminazione, durante la seconda metà del 2015 sono stati realizzati due interventi mirati all’efficientamento energetico sostituendo 434 armature con tecnologia a LED. Gli interventi sono stati finanziati con Fondi Regionali (FESR) per 235.000,00 euro e con mutuo presso Cassa Depositi e Prestiti per 50.000,00 euro. Già nel 2015, nonostante il secondo intervento di efficientamento energetico sia stato effettuato addirittura nel mese di novembre, i consumi si sono ridotti di oltre 25.000,00 euro, risparmio che nell’anno in corso potrebbe più che raddoppiare. 12 Sempre verso la fine del 2016 sono stati realizzati altri interventi di efficientamento energetico anche per ridurre le spese di riscaldamento degli edifici pubblici prevedendo la sostituzione degli infissi a risparmio energetico al Palazzo Comunale e a Palazzo S. Francesco. Il percorso avviato nel 2012 con i Piani di Intervento ha permesso al Comune di Agnone di classificarsi al primo posto nel bando di selezione del progetto internazionale “ALTERENERGY”, approvato nell’ambito del Programma IPA Adriatico, per l’individuazione di un comune pilota molisano dove svolgere le attività integrate per l'uso efficiente dell'energia e la sua produzione da fonti rinnovabili al fine di sviluppare modelli replicabili di gestione sostenibile delle risorse energetiche nelle piccole comunità adriatiche. La Regione Molise ha stanziato un budget di circa 370.000,00 euro per le attività connesse al progetto internazionale “ALTERENERGY” destinate alla definizione di Piani di Miglioramento dell’Efficienza Energetica (PMEE) degli immobili pubblici di proprietà del Comune di Agnone e allo Studio di Fattibilità per un intervento di recupero e fruizione del “PALAZZO SANTA CHIARA” da destinare a struttura ricettivo-culturale con criteri Ecolabel e di efficientamento energetico. Le attività si sono concluse durante il 2015 con la consegna dei citati piani e studi che avranno una priorità per l’accesso ai finanziamenti della nuova programmazione dei Fondi Comunitari 2014 – 2020. L’obiettivo, dunque, per il prossimo mandato è quello di ridurre ulteriormente la spese energetiche del Comune di Agnone sia per la pubblica illuminazione, continuando con l’implementazione della tecnologia a LED per i lampioni stradali e SAP per i lampioni artistici, sia per gli edifici di proprietà comunale sfruttando gli studi realizzati nell’ambito del citato progetto “ALTERENERGY”, che come già accennato, avranno una corsia preferenziale in termini di punteggio per poter accedere alla nuova programmazione dei Fondi Comunitari 2014 – 2020. Sempre nel prossimo quinquennio, oltre ai risparmi energetici, il Comune di Agnone potrà beneficiare di ulteriori introiti derivanti dei Titoli di Efficienza Energetica TEE detti anche Certificati Bianchi per i quali ci siamo già attivati dando mandato, con delibera di Giunta Comunale n. 25 del 12 febbraio 2016, all’Ufficio Tecnico di individuare un soggetto preposto (ESCO) per la quantificazione dei TEE. Acqua Con DGC 103/2012 “Attuazione piano di interventi per la prevenzione dei disservizi e per eliminare gli sprechi nella gestione delle risorse idriche” è stato avviato un percorso indirizzato alle “buone pratiche” (best practice) proprio nella gestione tecnica delle reti. Il piano è stato implementato durante il corso dell’anno 2012 attraverso alcune fasi: perimetrazione dei distretti idrici in cui doveva essere suddivisa la rete; installazione del sistema di monitoraggio in continuo della rete attraverso sensori con trasmissione dei dati a distanza (tecnologia GPRS) al centro di consultazione Webvision ; campagna di ricerca delle perdite idriche e successiva eliminazione e/o riduzione anche con interventi infrastrutturali; La rete idrica del Comune di Agnone è alimentata da due sorgenti. Quella principale è gestita da Molise Acque mentre quella di “Lago Nero” è gestita direttamente dal Comune in condivisione col Comune di Belmonte del Sannio. Il Piano di Interventi insieme ad una gestione efficiente della sorgente di “Lago Nero” hanno determinato un notevole risparmio sulla fornitura di Molise Acque passata da un importo (fatturazione) consolidato di circa 220.000,00 euro annui a poco più 120.000,00 per l’anno 2015. Anche i volumi complessivi immessi nella rete idrica sono notevolmente diminuiti per effetto delle riduzioni delle perdite (30% - 40%) che da circa tre anni, oltre al beneficio economico per l’Ente, hanno consentito l’erogazione continua dell’acqua soprattutto nel periodo 13 estivo, riducendo anche i rischi sanitari, conseguenza del fatto che, quando si effettuavano le chiusure programmate, dalle rotture entravano in condotta acque sporche durante le fasi di depressione dovute allo svuotamento della rete. L’obiettivo per il prossimo quinquennio è quello di efficientare ulteriormente la rete idrica riducendo le perdite sia fisiche che amministrative, e quindi i costi per l’Ente, al minimo fisiologico. A tal fine abbiamo già a disposizione un progetto finanziato per un importo di 307.000,00 euro in fase di attuazione, risorse che saranno utilizzate per il miglioramento della conoscenza della rete con un ulteriore implementazione del sistema di monitoraggio in continuo, anche presso la sorgente di Lagonero, e per gli interventi di manutenzione attraverso la riparazione delle perdite, oltre a interventi infrastrutturali mirati con sostituzione di condutture, valvole, ecc. MESSA IN SICUREZZA DEGLI EDIFICI SCOLASTICI Una delle priorità assolute che ha caratterizzato l’azione amministrativa dello scorso quinquennio è stata senz’altro la Messa in Sicurezza degli edifici scolastici. Attualmente è in fase di costruzione il nuovo edificio che ospiterà la scuola media e la scuola materna, mentre sono iniziati i lavori di adeguamento sismico e Messa in Sicurezza della scuola elementare Maiella. Entrambi gli edifici -insieme alla nuova palestra/palazzetto che sarà realizzata in Via Pietro Micca, previa demolizione dell'edificio scolastico sede della scuola media "G.N. D'Agnillo" - costituiranno il Polo Scolastico di Agnone. Gli interventi si sono resi necessari in virtù di alcuni studi condotti dal 2004 al 2006 a seguito del drammatico terremoto di San Giuliano di Puglia dove persero la vita 27 bambini ed un’insegnante. Di qui l’esigenza di raggruppare tutte le scuole dell’obbligo in un unico Polo Scolastico che abbiamo pensato di realizzare a Piazza del Popolo, diversamente dalle intenzioni dell’amministrazione precedente, che aveva individuato un’area a ridosso del Cimitero capoluogo in via Gualterio. Oltre ad una posizione decentrata, il sito di via Gualterio presentava una serie di criticità tra cui gli elevati costi per l’esproprio dei terreni, i consistenti oneri per gli sbancamenti e i drenaggi, i costi non trascurabili per portare i servizi fondamentali (viabilità, parcheggi, fogna, acqua, luce, gas, ecc). Insomma, altro consumo di territorio a costi esorbitanti con il serio rischio di realizzare una nuova opera incompiuta, considerando il finanziamento regionale a disposizione di 2.282.600,00 euro ottenuto dalla nostra Amministrazione il 31 agosto 2011. Diversamente, con il recupero dell’edificio della Scuola Elementare Maiella i 2.282.600,00 euro sono serviti solo per la realizzazione del un nuovo edificio dove ospitare, come già detto, la scuola materna e la scuola media previa demolizione dell’aula magna e del refettorio, corpi aggiunti dichiarati inagibili e ormai in disuso. In realtà, si tratta di un primo lotto funzionale visto che, come da progetto, il primo piano del nuovo edificio che ospiterà la scuola materna verrà completamente ultimato all’esterno, mentre internamente sono state previste le sole tramezzature, le soglie, i controtelai delle porte e le predisposizioni degli impianti tecnici, lasciando il tutto a grezzo, senza opere di finitura e impianti. Sempre per quanto riguarda l’edificio della Scuola Elementare Maiella, va anche detto che oltre agli attuali lavori di adeguamento sismico e di Messa in Sicurezza finanziati con fondi Nazionali (Legge n. 98 del 09.08.2013) per un importo di 450,000,00 euro, lo stesso è stato oggetto di interventi significativi quali il rifacimento del tetto e la Messa in Sicurezza ai fini 14 dell’ottenimento del certificato di prevenzione incendi per diverse centinaia di migliaia di euro. Abbandonare questo edificio sarebbe stato un ulteriore sperpero di danaro pubblico. In definitiva, l’impegno è quello di completare nel prossimo mandato l’intero plesso del nuovo Polo Scolastico di Piazza del Popolo considerando che potremmo disporre di un ulteriore finanziamento di circa 2.100.000,00 euro per la realizzazione della Palestra polifunzionale / Palazzetto dello sport a servizio del polo scolastico di Agnone e per le attività agonistiche e di altri 1.135.000,00 euro per completare gli interni della scuola materna e la definitiva Messa in Sicurezza dell’edificio della scuola elementare Maiella. Per tali interventi si dispone già di una progettazione definitiva. Contestualmente all’azione amministrativa per la realizzazione del nuovo Polo Scolastico di Piazza del Popolo si procederà alla sottoscrizione con la Provincia di Isernia di un protocollo di intesa per spostare il Liceo Scientifico e l’Istituto Alberghiero nel parco scolastico di via Gualterio (dov’è ubicato l’ITIS), dando vita ad un vero e proprio Campus degli Istituti superiori di Agnone Inoltre, l’edifico scolastico di San Marco, sede attuale dell’istituto alberghiero e della scuola elementare omonima sarà abbattuto per lasciar posto ad una piazza e a nuovi parcheggi, fondamentali per rivitalizzare il Centro storico. La proposta prevede anche la trasformazione in Convitto dell’edificio che attualmente ospita il Liceo scientifico. IMPIANTI SPORTIVI Lo stadio comunale Civitelle ha assoluto bisogno del rifacimento del manto in erba sintetica, che è stato insatallato più di dieci anni fa, e deve essere per forza di cose sostituito. Il problema è stato portato più volte, e con fermezza, all’attenzione della Giunta Regionale del Molise, considerato che il Comune non è nella condizione di poter intervenire con risorse proprie. Sempre alla Regione è stato chiesto uno specifico finanziamento per la manutenzione della tribuna coperta dello stesso impianto. In prospettiva, occorrerà reperire i fondi per la costruzione di un campo sportivo di quartiere – programmato nel PRG in prossimità della nuova caserma dei Carabinieri-, perchè è impossibile che lo stadio delle Civitelle possa continuare a ospitare e sopportare, a cadenza giornaliera, gli allenamenti e le partite di tante squadre (dagli allievi alla serie D). Sempre in prospettiva, è auspicabile che la palestra polifunzionale al servizio del Polo scolastico, che sarà realizzata in via Pietro Micca al posto della Scuola Media, possa essere utilizzata anche per le attività agonistiche, come per esempio i tornei ufficiali riservati alla pallavolo maschile e femminile. Grazie anche alla iniziativa e al dinamismo di privati cittadini, il campo B da tennis (quello coperto) di viale Europa sarà opportunamente riqualificato, e potrà essere utilizzato anche per la disputa di gare di calcio a 5. Va senza dire che il campo A ( quello scoperto) è stato risistemato e rinnovellato nello scorso quinquennio, mentre nel vecchio Palasport è stato migliorato il grado di sicurezza dell’impianto elettrico. VIDEO-SORVEGLIANZA Per gli undici Comuni del Molise con una popolazione superiore ai cinquemila abitanti, l’Assessorato regionale alla Programmazione ha finanziato un progetto complessivo di videosorveglianza, fortemente sostenuto dal Prefetto di Campobasso e dal Sindaco di Agnone. L’esito 15 della gara unica di appalto promossa dalla Regione è stato osservato dalla impresa seconda classificata, altrimenti i lavori afferenti il Progetto-sicurezza sarebbero già stati implementati. Per Agnone verrà utilizzata una somma di 75 mila euro, che servirà a potenziare la pubblica illuminazione e a posizionare video-camere di sorveglianza in alcuni punti topici della cittadina. E’ del tutto evidente che, cosi operando, si vogliono scoraggiare ladri e malintenzionati che, di recente, hanno operato furti in alcune abitazioni del centro urbano. AGNONE, L’UNIVERSITA’ E IL CENTRO DI RICERCA PER LE AREE INTERNE Già abbiamo avuto modo di rimarcare, in più occasioni, che l’assenza dell’Università qui ad Agnone è l’incarnazione di un paradosso. Nei convegni si continua a sostenere che “Agnone è un prezioso serbatoio di cultura”, che “Agnone, nel Molise, rappresenta un unicum”, dall’altra non si può che notare l’assenza dell’Università nella nostra cittadina: nessuna facoltà, nessun dipartimento, nessun corso, ma solo qualche summer school sporadica e la presenza nei nostri incontri culturali di noti docenti Unimol. Nel corso di un incontro a Campobasso di inizio anno, il Sindaco e il Responsabile della biblioteca comunale, dr. Mastronardi, hanno avuto modo di illustrare tale situazione al Rettore dell’Ateneo, prof. Gianmaria Palmieri, che ha compreso appieno le nostre ragioni, evidenziando che in seno ad un Centro di Ricerca per le Aree interne e gli Appennini -di cui si sta discutendo da qualche tempo-, Agnone potrebbe rivestire un ruolo significativo. La buona notizia è che il 22 aprile scorso, il Presidente Mattarella, nell’aula magna dell’Università a Campobasso, ha dato ufficialmente l’abbrivio al suddetto Centro di Ricerca, e alla stessa manifestazione hanno partecipato anche i referenti agnonesi che già avevano affrontato il tema con il Rettore. Siamo convinti che per quanto concerne le Aree interne, Agnone rappresenti un paradigma, un modello. Da quassù potrebbero ripartire alcune ricerche, o studi specialistici di livello universitario allo scopo di indicare la strada maestra della rinascita delle Aree svantaggiate della Dorsale appenninica, che ora vanno sempre più spopolandosi. Il Magnifico ha promesso in tempi ragionevoli una visita ad Agnone. Noi siamo convinti di poter stabilire con l’Università, sul tema in oggetto, rapporti proficui, forieri di sviluppi davvero interessanti. AGRICOLTURA/ZOOTECNIA/ARTIGIANATO/COMMERCIO Le sorti dei comparti suindicati dipendono in buona misura da quanti visiteranno Agnone e il comprensorio altomolisano negli anni a venire. La capacità di attrazione della nostra cittadina, tradizionalmente incentrata sulla Pontificia fonderia di campane Marinelli, è aumentata in virtù di un numero elevato di manifestazioni tendenti alla promozione del territorio (‘ndocciata/ prodotto topico/ festival delle erbe/ settimana dei Caracciolini etc.) e grazie anche all’apertura della Mostra/Museo sulle iscrizioni italiche, del Museo del Rame e delle Antiche Fonderie etc. etc. Va detto che parecchi esercizi commerciali e della ristorazione, negli ultimi tempi, hanno letteralmente cambiato volto: sono accoglienti e moderni, e non sono poche le nuove attività che, nonostante il perdurare della crisi, sono state avviate nello stesso periodo. L’artigianato tradizionale, ormai ridotto al lumicino, potrebbe ritrovare linfa vitale trasformandosi in artigianato di qualità, e siamo altresi convinti che nel settore agro-silvo16 pastorale ci sia spazio per altre imprese in grado di creare posti di lavoro e occupare nicchie di mercato. All’Ente Comunità Montana, che è in via di liquidazione, non abbiamo ritirato la delega della gestione dei beni silvo-pastorali proprio perchè nel suo seno operano dei tecnici forestali competenti e affidabili, che hanno collaborato proficuamente con l’Amministrazione e che sono nella condizione di poter dare un supporto fattivo a chiunque voglia valorizzare il bosco, che per noi di quassù potrebbe mutarsi in risorsa fondamentale. Le aziende che operano nel nostro territorio debbono accettare le sfide del XXI secolo, scommettendo su sistemi di produzione innovativi , ma applicati alla tradizione, che qui non manca: dal settore lattiero/caseario a quello della carne e dei salumi. Invano, negli anni passati, l’Amministrazione comunale ha cercato di proteggere le produzioni locali con il marchio DECO: l’iniziativa, che noi riteniamo lodevole, non ha avuto riscontri positivi dalle aziende, forse perché non ne sono state esplorate appieno le potenzialità. E qui si pone il problema fondamentale delle Risorse Umane, che è un problema sociale e addirittura di antropologia culturale: non è concepibile che i giovani scolarizzati, una volta conseguito un diploma o una laurea, abbandonino i paesi di origine alla ricerca di improbabili paradisi nelle metropoli italiane o europee. E’ necessario scommettere sul luogo natio, sulle possibilità che offrono gli antichi borghi, specie in una società come la nostra, incentrata su tecnologie che hanno rivoluzionato le dimensioni tradizionali dello spazio e del tempo. In questa ottica non appare campata in aria l’ipotesi di istituire ad Agnone, in prospettiva, un istituto scolastico ad indirizzo agrario. CENTRO STORICO In questi anni il Centro storico è stato riqualificato in più punti con la sistemazione di vie e piazze (p.zza Dante/ Largo Marsala/Via Montebello/ Salita Caracciolo etc.). Alcune attività commerciali e della ristorazione hanno consentito la rianimazione umana e sociale di Piazza del Plebiscito, che in certe ore appare addirittura troppo intasata dal traffico e da soste-macchina che esigono una diversa regolamentazione. Il mantenimento in P.zza Dante Alighieri degli uffici del Giudice di Pace, in via Verdi di uno sportello dell’Agenzia delle Entrate, l’istituzione in Corso Garibaldi di un Centro Permanente d’Istruzione per gli Adulti (CPIA), le attività connesse al progetto SPRAR nella vecchia sede dell’ Educandato femminile, la Mostra-Museo sulla Civiltà e le Iscrizioni Italiche a Palazzo Bonanni, la Mostra sulla vita del Principe mendicante nell’ ex Convento dei Filippini rappresentano un insieme di iniziative tese a ridare vita a un Centro storico connotato da quattordici chiese, e che oggi è però abitato da un numero modesto di residenti. Nel quadro di una virtuosa sinergia fra il pubblico e i privati è sempre più auspicabile la ristrutturazione, secondo i canoni dell’Albergo Diffuso, di singole case o gruppi di case del Borgo antico, che oggi mostrano malinconici cartelli con la scritta Vendesi o Affittasi al fine di ampliare ulteriormente il ventaglio della offerta ricettiva del nostro paese. Noi di NUOVO SOGNO siamo dell’avviso che, per il Centro storico, sia necessario liberalizzare le licenze legate alle attività commerciali e della ristorazione, e che per le attività artigianali e produttive debbano essere adeguati i Regolamenti edilizi, ma sempre nell’ovvio rispetto della normativa di carattere generale. Già abbiamo detto della esigenza di costruire i parcheggi nei pressi della chiesa di San Pietro e di sistemare i sottoservizi e la pavimentazione di alcune vie e viuzze dello stesso borgo. 17 CULTURA, PROMOZIONE DEL TERRITORIO, TURISMO I settori della Cultura, della Promozione del Territorio e dell’immagine di Agnone verso l’esterno sono stati campi di intervento particolarmente curati dall’Amministrazione uscente in un’ottica produttiva di benefici verso l’obiettivo, raggiunto, di un incremento del flusso turistico nella nostra Città. I “Servizi al Turismo” in quanto a organizzazione dell’accoglienza e nuove infrastrutture, hanno pure visto sensibili i e innegabili miglioramenti e novità misurabili. Dunque, accanto al ruolo innegabile e fondamentale della Pontificia Fonderia Marinelli e dell’annesso Museo storico della Campana, si può affermare che Agnone nel suo complesso ha arricchito la comunicazione, l’offerta culturale e il grado di attrattività complessivo anche grazie, occorre dirlo, a diverse lodevoli iniziative private. Un quadro che lascia ben sperare in una crescita ulteriore del settore nel prossimo quinquennio nel quale pure ancora molto si dovrà lavorare, certi però che sulle basi gettate si potrà costruire finalmente un avvenire più stabile e meno affidato al volontariato o all’improvvisazione. Ecco, di seguito, una sintesi delle attività svolte e delle prospettive future. L’evento ‘Ndocciata come carta di promozione La più importante delle manifestazioni tradizionali della Regione Molise, ha visto il Comune affiancarsi con decisione ai benemeriti organizzatori della locale Pro Loco e agli storici Gruppi di Portatori (Capammonde e Capabballe, Colle Sente, Guastra, Sant’Onofrio e San Quirico) con supporti e iniziative di diversa tipologia in un lavoro di squadra che ha portato benefici sotto molti punti di vista. Intanto, ad aiutare la crescita della notorietà della manifestazione, nel quinquennio, è arrivato il riconoscimento ministeriale di Patrimonio d’Italia per la Tradizione. Anche “Poste Italiane” ha contribuito a far conoscere la ‘Ndocciata attraverso i 2 milioni di francobolli emessi, con annullo speciale, a ridosso della ricorrenza dell’8 Dicembre 2012. Nell’ottica di fare della ‘Ndocciata un veicolo, forte, di promozione territoriale, l’Amministrazione comunale ha colto l’imperdibile occasione di Expo 2015 ottenendo lo svolgimento di un evento che rimarrà nella storia della nostra Città al pari di quello avvenuto in Piazza San Pietro nel dicembre del 1996. Dopo oltre un anno di lavoro preparatorio e di intensi e mai facili contatti con il Comune di Milano e gli amministratori di “Expo in Città”, la sera del 26 Settembre 2015 le grandi torce agnonesi hanno sfilato lungo i Navigli del capoluogo milanese, in una giornata che ha visto il dono della “Campana dell’Expo” alla Città di Milano e la mostramercato dei prodotti tipici di Agnone e del Molise sulle sponde della nuova Darsena. A coronare il tutto, la fortunata intuizione del coinvolgimento dell’Associazione Nazionale Cuochi d’Italia nelle celebrazioni meneghine di San Francesco Caracciolo, loro patrono, che hanno visto la partecipazione anche di studenti e docenti dell’Istituto Alberghiero cittadino, il tutto in un’ottica di “promozione integrata” mai verificatasi nei decenni precedenti. La ‘Ndocciata, dunque, quale traino per la crescita della notorietà dei prodotti e dell’intera immagine di Agnone. Il successo organizzativo, di pubblico (si sono calcolate almeno cinquantamila presenze lungo i Navigli) e mediatico, ha fatto scrivere agli stessi vertici milanesi che “Il Giorno del Fuoco” ha rappresentato l’evento clou di tutto il ricchissimo programma semestrale di Expo in Città. Merito di tutto ciò è stato senza dubbio dell’impegno di tutte le componenti pubbliche, associative e private della nostra Comunità, che spesso ha bisogno solo di progetti e stimoli adeguati per dare il meglio di sé. Un primo effetto positivo di questa “uscita” è stato il record di affluenza alla ‘Ndocciata del successivo 8 dicembre 2015. Ora si tratterà di consolidarlo anche 18 attraverso un incremento di comunicazione e iniziative spalmate su tutto l’anno, compreso un nuovo allestimento del “Museo della ‘Ndocciata” da realizzare in nuovi e più ampi locali. Curare e mantenere i rapporti con l’Amministrazione comunale di Milano sarà cosa proficua anche per ottenere, in quella realtà metropolitana e internazionale, nuove e diverse occasioni di visibilità. Dopo il successo milanese l’Amministrazione ha compiuto i primi passi per esportare la manifestazione in un ambito prestigiosissimo fuori dai confini nazionali, sempre nella medesima ottica di “ambasciatrice” di Agnone e del Molise, della sua storia, cultura e territorio. Anche nella cura della manifestazione in sé, in questi ultimi anni ci sono stati novità come: lo stand informativo, gli eventi collaterali e il tentativo di creare un dopo-‘Ndocciata valido a non far ripartire immediatamente la gran parte del pubblico intervenuto. Da questo punto di vista molto rimane ancora da fare anche in vista di una sempre maggiore autosostenibilità della manifestazione. Turismo: Agnone Comune “Bandiera Arancione” e non solo Come noto, Agnone si fregia del marchio Bandiera Arancione rinnovabile (o meno) ogni due anni da parte del Touring Club Italiano. Per conservarlo occorre mantenere e migliorare tutta una serie di parametri inerenti l’estetica e la vivibilità del luogo, i servizi generali, ambientali e al turismo. Manifestazione di richiamo per sottolineare la presenza del marchio e rinsaldarne i valori sono “Le Notti Arancioni” che si svolge da alcuni anni nella prima metà del mese di Agosto. Sul piano dell’effettivo sfruttamento del marchio l’Amministrazione ha deciso, contrariamente al passato, di entrare a far parte del Network dei Comuni Bandiere Arancioni il che ha permesso e permetterà ad Agnone di essere concretamente presente nei circuiti promozionali del Touring Club Italiano. Esempi positivi di realizzazioni, quelli poco prima citati,che hanno contribuito ad un altro successo: grazie al recente completamento dell’ Area Sosta Camper l’ACT Italia, cioè la Federazione dei clubs di camperisti e campeggiatori, ha dotato Agnone della Bandiera Gialla, il riconoscimento che viene assegnato ai centri minori che si distinguono per il grado di ospitalità e servizi offerti al turismo sostenibile e itinerante. Aumenta l’attrattività con il grande tema dei Sanniti e degli Italici… Dall’agosto 2015, a Palazzo Bonanni dopo decenni nei quali questo magnifico edificio era stato restaurato e abbandonato a se stesso, i visitatori possono ammirare la Mostra-Museo “La Tavola del Dei”, dedicata alla Tavola Osca (o Tavola di Agnone) realizzata dall’Assessorato comunale alla Cultura e dalla Biblioteca Labanca grazie alla contribuzione liberale di un nostro concittadino. Essa già di per sè rappresenta un’ importante rassegna della civiltà e della lingua dei popoli italici (e, tra essi, dei Sanniti) capace di attirare nei primi sei mesi di apertura oltre 1500 tra visitatori e studenti di scuole provenienti da Abruzzo, Molise, Lazio e Campania, soprattutto. Tuttavia la mostra non è altro che il primo nucleo del “Centro Studi delle Antichità Italiche” che vedrà presto la luce con sede proprio a Palazzo Bonanni. Il Centro Studi, che avrà carattere nazionale, vede chiamati come partners l’Università degli Studi del Molise, l’Istituto Nazionale di Archeologia e di Storia dell’Arte presieduto dal Prof. Adriano La Regina, un dipartimento del CNR ed altri enti e centri Universitari. La Mostra-Museo e il Centro studi rappresentano, infine, i primi passi concreti verso la realizzazione del progetto di Parco Archeologico dell’Alto Sannio di cui il nostro comune è capofila fra i cinque comuni di Abruzzo e Molise ufficialmente proponenti. 19 .. e del Prodotto Topico. Nell’estate del 2015, e con la partecipazione di 32 Comuni del Molise, dell’ Abruzzo e delle Marche si è svolta ad Agnone la fase finale del Festival del Prodotto Topico, un evento di grande richiamo all’interno di una iniziativa che abbina la storia e la gastronomia dei singoli Comuni. Questi ultimi concorrono alla gara che ha per scopo la designazione del prodotto di eccellenza gastronomica di ogni singola comunità partecipante e, fra questi, il Prodotto Topico dell’intera area considerata. Una manifestazione a più date che è senza dubbio destinata a crescere e che già per il 2016 vedrà raddoppiata la partecipazione di enti comunali in rappresentanza di almeno sei regioni e dieci province diverse. Si sta lavorando affinché essa sia collegata sempre più alla comune discendenza italica dei territori protagonisti. Ancora iniziative e progetti ... Senza la pretesa di essere esaustivi, in questa sede si ricordano, per sintesi, alcune delle iniziative culturali o di promozione messe in campo nell’ultimo quinquennio: a) Nell’ambito strettamente culturale e letterario, nel dicembre del 2013 è nata una iniziativa promossa congiuntamente dall’Assessorato alla Cultura, tramite la Biblioteca Labanca, e dal Centro Studi Lugi Gamberale denominata Il Sabato del Villaggio, che contempla la presentazione sistematica, a cadenza mensile e nei locali del Caffè Letterario, delle opere di “scrittori e poeti vicini e lontani”. Una iniziativa, questa, che è destinata ad evolversi velocemente da programma di presentazione di libri ad un insieme, programmato di eventi culturali di più vasto respiro. b) Nel corso del 2014 il Comune di Agnone ha approvato un progetto completo di valorizzazione del suo Archivio Storico e segnatamente del Fondo antico, che è ora alla ricerca di finanziamenti europei e ministeriali. Digitalizzazione, trascrizione e traduzione integrali delle pergamene, sistemazione definitiva dell’intero fondo antico e una mostra permanente sono fra i principali obiettivi dell’ambizioso progetto che potrà vedere impegnati studenti e studiosi per alcuni anni di lavoro. Un forte e decisivo impulso alla scrittura della storia cittadina. c) Dal 2013 è stato affidato in comodato d’uso all’Associazione dei Laici Caracciolini d’Italia l’ex Convento dei Filippini ai fini di valorizzare, a scopi di culto e turistici, il luogo dove è morto San Francesco Caracciolo. Da allora è possibile visitare la mostra appositamente allestita su Il Principe Mendicante, mentre all’inizio di Giugno di ogni anno, incentrata sul ricordo del Santo Patrono dei cuochi d’Italia, qui si svolge la Settimana dei Caracciolini. d) Nel 2015 è stato completato un importante intervento di recupero delle Antiche Fonderie del Rame. E’ stata appena indetta la gara per l’assegnazione della gestione delle Ramere. Va anche detto che di recente, per l’iniziativa di un privato, ad Agnone è sorto il Museo del Rame. e) Un progetto realizzabile è quello dell’installazione di due osservatori panoramicopaesaggistici, dotati di strumentazione ottica (usufruibile a pagamento e removibile in inverno), ubicati in due zone altimetricamente differenti identificabili nella Ripa e sul monte Civitelle (nei pressi dell'acquedotto). 20 In futuro per la promozione del territorio un importante ruolo avrà la nascente Fondazione “Atene del Sannio”, alla quale l’Amministrazione comunale ha aderito ufficialmente con delibera del Consiglio comunale del 23 Aprile scorso. Una svolta decisiva questa, come tutti dobbiamo augurarci, in un settore strategico dell’avvenire di Agnone e dell’area interna contermine che, infine, potrà contare auspicabilmente nel supporto scientifico e progettuale del neonato Centro Studi Nazionale delle Aree Interne inaugurato di recente dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella presso l’Università degli studi del Molise. SERVIZI INNOVATIVI ALL’UTENZA TURISTICA L’idea è quella di sviluppare un sistema turistico fortemente innovativo, sostenibile, caratterizzato da elevati standard qualitativi e capace di superare le frammentazioni e le realtà presenti sul territorio. Infatti attualmente il nuovo ambito Alto Medio Sannio si presenta come un territorio ricco di risorse culturali, archeologiche, ambientali, artigianali ed enogastronomiche, ma al contempo privo di un sistema locale di offerta turistica integrata che possa essere ritenuta competitiva, attraente e pienamente fruibile, a causa di mancanza delle strutture di servizio (servizi di accoglienza, informazioni turistiche, guide, segnaletica, etc.), di una scarsa comunicazione/promozione del territorio a livello nazionale e internazionale, di una carenza di organizzazione nella gestione del patrimonio storico-culturale e ambientale, scarsa visibilità delle imprese turistiche sul web, inadeguata formazione degli addetti al turismo. Sulla base di queste argomentazioni è nato il progetto “Realizzazione e diffusione dei servizi innovativi in favore dell'utenza turistica” finanziato da fondi regionali di derivazione europea (FESR) per un importo pari a 370.000,00 euro. Il progetto, che attualmente è in fase di aggiudicazione, prevede di realizzare all’interno di Palazzo Bonanni, edificio situato nel cuore del Centro storico, di un Centro Operativo del sistema di offerta turistica sia agnonese sia territoriale. Infatti, all’interno del Centro sarà impiantata un’infrastruttura tecnologica fortemente all’avanguardia, saranno formate le guide e saranno sensibilizzati e coinvolti gli operatori turistici locali, con il fine ultimo di sviluppare e gestire una destinazione appetibile, destagionalizzata, capace d’attrarre diversi target, basandosi sullo sviluppo della comunicazione e della promozione. Oltre alla realizzazione del centro servizi, sarà sviluppato un portale turistico all’avanguardia dotato di contenuti innovativi, si implementerà la “Realtà Aumentata”, ed infine si realizzerà un impianto tecnologico per la distribuzione, su aree specifiche del territorio del Comune di Agnone, del servizio di connettività alla rete internet al fine di garantirne l’accesso pubblico. CONNETTIVITÀ ALLA RETE Per spiegare l’importanza della connettività ad Internet abbiamo pensato di riprendere la frase in premessa del documento sulla Strategia Italiana per la Banda Ultralarga: “Le reti di telecomunicazioni sono ormai il sistema nervoso di ogni nazione moderna. Una nazione non si ferma se si fermano i trasporti. Non si ferma neanche per uno sciopero generale. Ma se le reti di telecomunicazione si fermassero – non è mai successo –, sarebbero davvero poche le attività che riuscirebbero a non fermarsi”. Un primo grande risultato che potremmo considerare come una vera e propria rivoluzione per Agnone è senz’altro l’atterraggio della Fibra Ottica. 21 Nell’ambito di un accordo di programma stipulato tra la Regione e il MISE relativamente all’obiettivi 1 dell’Agenda Digitale Europea, sono state collegate in fibra ottica 104 centrali telefoniche sulle 155 presenti su tutto il territorio regionale (le altre erano già connesse ad una velocità adeguata), in particolare nelle aree rurali, con un investimento complessivo di 22 milioni di euro di fondi del PSR Molise 2007-2013 (17 ml/€) e del Ministero dello Sviluppo Economico - MISE (5 ml/€). Anche la centrale telefonica di Agnone è stata collegata in fibra ottica alle dorsali nazionali secondo lo schema FTTE. Questo ha permesso di risolvere i problemi di congestione e di saturazione delle utenze internet oltre a poter finalmente implementare il servizio ADSL2+ a 20 Mbps. Nel prossimo mandato bisognerà lavorare per far inserire Agnone nell’obiettivo 3 della citata “Strategia nazionale per la Banda Ultralarga” secondo lo schema FTTC , cioè portando la fibra ottica fino ai così detti “Armadi di Distribuzione” con connessioni che vanno da 30 a 100 Mbps; Infine una ulteriore nota positiva è data dal fatto che ad Agnone è già attiva la modernissima tecnologia LTE (Long Term Evolution) per la trasmissione dati su Rete Mobile nota anche come 4G con velocità stratosferiche fino a 100 Mbps in download e 50 Mbps in upload. 22