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Einaudi Chiodo
Istituto di Istruzione Superiore Statale Einaudi Chiodo Piano Offerta Formativa 2014/2015 Sede Einaudi Via Lamarmora, 32 19122 La Spezia Centralino 0187743198 Sede Chiodo Via XX Settembre, 149 19122 La Spezia Centralino 01877377628 www.einaudichiodo.it [email protected] La Storia Il Piano dell’Offerta formativa “è elaborato dal collegio dei docenti, tenuto conto delle proposte e dei pareri formulati” da studenti, genitori, personale non docente (ex D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche per - la progettazione formativa e la ricerca valutativa - la formazione e l’aggiornamento - l’innovazione metodologica e disciplinare - la ricerca didattica sulle diverse valenze delle tecnologie dell’informazione - la documentazione educativa - gli scambi di informazioni ed esperienze - l’integrazione ex art. 6 D.P.R. 275 Istituto Professionale Statale Luigi Einaudi L’Istituto Professionale “Luigi Einaudi”, situato nel quartiere Umberto 1° in un edificio costruito nella seconda metà dell’800, vanta una lunga storia. È nato infatti nel 2° dopoguerra dalla trasformazione della precedente Scuola Elementare Maschile in Scuola di Avviamento Professionale e divenne Istituto Professionale per Segretarie d’azienda, con corsi triennali, con la riforma della scuola media unificata del 1963. Di lì a poco l’Istituto prenderà il nome di Luigi Einaudi, in ricordo del grande economista, primo Presiden te della Repubblica Italiana, che fu un politico importante nel settore delle finanze e che si dedicò anche all’insegnamento. Dall’anno scolastico 92/93 è stato attivato il corso serale, per poter soddisfare le esigenze dei lavoratori, degli ex-studenti che hanno interrotto gli studi e, in genere degli adulti che sentano l’esigenza di ampliare le loro conoscenze. Dal 1996 è stato attivato l’indirizzo grafico pubblicitario, nato per soddisfare la crescente richiesta, anche locale, di grafici e tecnici pubblicitari aggiornati e capaci di utilizzare le moderne tecnologie. Dall’anno scolastico 2000/2001 è diventato operativo il primo corso di scuola superiore (indirizzo grafico-pubblicitario) nella Casa Circondariale della nostra città, con il proposito di offrire a questa particolare utenza opportunità di recupero e di reintegrazione nella società. Istituto Professionale Statale Domenico Chiodo L’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato “Domenico Chiodo”, che ha sede in La Spezia, via xx Settembre 149, ha origine negli ultimi anni del 1800, quando, nell’attuale sede, furono istituite le cosiddette “ Scuole Tecniche”, in seguito divenute “Regia Scuola delle Arti e dei Mestieri ”. La rapida espansione della Spezia da borgo a città in conseguenza della creazione dell’arsenale militare poneva, infatti, l’esigenza di garantire una formazione tecnica alle maestranze che numerose accorrevano in cerca di lavoro per migliorare la loro condizione sociale. In epoca successiva l’attuale sede ha ospitato l’”Avviamento Professionale”, nonché alcune sezioni dell’Istituto Nautico. Nel dopoguerra è sorto l’attuale Istituto Professionale “Domenico Chiodo”, con un corso di studi articolato in 3 anni. In seguito si è aggiunto il biennio post-qualifica, con il quale la durata dell’intero corso è di 5 anni, con l’esame di stato finale. Negli anni 90 è stato introdotto il Progetto ’92 ad ordinamento nazionale. Sono state potenziate le discipline dell’area comune al fine di favorire le richieste di figure professionali sempre più flessibili rispetto alle esigenze del mondo del lavoro. Istituto Statale di Istruzione Secondaria Superiore Einaudi Chiodo L’Istituto di Istruzione Superiore “L:Einaudi-D.Chiodo” è il risultato della fusione tra IPSSCTP “L. Einaudi” e IPSIA “D.Chiodo” avvenuta nell’anno scolastico 2009/2010 in base alla normative sul dimensionamento degli istituti di istruzione secondaria. Entrambi gli istituti si sono distinti nel corso degli anni per una propria caratterizzazione educativa e metodologica in grado di offrire agli studenti una preparazione specialistica. In tal modo è stato possibile formare figure professionali qualificate, rispondendo alle richieste dettate dalle esigenze sociali, economiche e produttive del nostro territorio. Il nostro istituto ha quindi solide radici nel patrimonio di competenze educative e didattiche delle due distinte istituzioni che lo hanno preceduto e nei loro stretti contatti con la realtà lavorativa locale. Può così offrire agli studenti più ricche possibilità di scelta nell’ambito della formazione professionale, sempre perseguendo l’obiettivo di un adeguato inserimento nel mondo del lavoro. Sede Amministrativa e Legale Sede Einaudi Via Lamarmora, 32 19122 La Spezia Sede Chiodo Via XX Settembre, 149 19122 La Spezia Centralino 0187/737762 Fax 0187/770682 www.einaudichiodo.it mail: [email protected] pec :[email protected] I CORSI – Qualifiche e Diplomi SEDE EINAUDI ➢ Servizi Commerciali con qualifica al terzo anno di • • • Operatore Amministrativo Segretariale Operatore dei Servizi Logistici Operatore dei Servizi di Vendita ➢ Servizi Commerciali Opzione Promozione Commerciale e Pubblicitaria con qualifica al terzo anno di • Operatore Grafico Multimedia ➢ Produzioni Industriali e Artigianali - Produzione Audiovisivi Opzione Animazione Grafica con qualifica al terzo anno di • Operatore Grafico Multimedia SEDE CHIODO ➢ ➢ Servizi Socio Sanitari-Odontotecnico Servizi Socio Sanitari ➢ Manutenzione e Assistenza Tecnica con Opzione Apparati, Impianti e Servizi Tecnici Industriali e Civili con qualifica al terzo anno di • • • Operatore Elettronico Operatore Elettrico Operatore Termico ➢ Manutenzione e Assistenza Tecnica con Opzione Manutenzione dei Mezzi di Trasporto con qualifica al terzo anno di • Operatore Meccanico ➢ Produzioni Industriali e Artigianali con Opzione Produzioni Tessili Sartoriali con qualifica al terzo anno di • Operatore dell’Abbigliamento e Moda ➢ Produzione Artigianale del Territorio con qualifica al terzo anno di • Operatore del montaggio e della manutenzione delle imbarcazioni da diporto ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO In Italia, l’Alternanza Scuola-Lavoro è stata introdotta come modalità di realizzazione dei percorsi del secondo ciclo e non come sistema a sé stante (art. 4 legge delega n.53/03). Successivamente, con il Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile del 2005, viene disciplinata l’Alternanza Scuola-Lavoro quale metodologia didattica del Sistema dell’Istruzione per consentire agli studenti che hanno compiuto il quindicesimo anno di età di realizzare gli studi del secondo ciclo anche alternando periodi di studio e di lavoro. L’alternanza scuola-lavoro si rivolge quindi ai giovani della scuola secondaria superiore di età compresa tra i 15 e i 18 anni per consentire l’assolvimento del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione professionale, mediante una nuova modalità di insegnamento e di apprendimento che potenzia la loro maturazione personale attraverso l’incontro-scambio con il mondo del lavoro. Gli studenti possono svolgere l’intera formazione attraverso l’alternanza di periodi di studio e di lavoro, sotto la responsabilità dell’istituzione scolastica o formativa, sulla base di convenzioni con imprese o rispettive associazioni di rappresentanza, camere di commercio, enti pubblici e privati compresi quelli del terzo settore, disponibili ad accogliere gli studenti per periodi di tirocinio che non costituiscono rapporto individuale di lavoro. L’alternanza è quindi una metodologia didattica e formativa fondata sullo scambio tra diversi contesti e modalità di apprendimento, che si compongono e si integrano in un percorso unitario che vede al centro la persona in formazione. La finalità prevista è quella di motivare gli studenti, orientarli e far acquisire loro competenze spendibili nel mondo del lavoro. Di fatto, non è un percorso di recupero per i meno dotati, ma uno strumento per rendere flessibili i percorsi nell’educazione e nella formazione che offre la possibilità di combinare studi generali e professionali e di valorizzare le competenze non comprese nel curriculum scolastico degli studenti nella prospettiva del life long learning. CORSI SERALI PREMESSA Nell’attuale società, in cui i mezzi di comunicazione elettronica e telematica forniscono soluzioni immediate alla necessità di essere informati ed aggiornati, le conoscenze e le competenze alfabetiche, essendo sempre meno esercitate, regrediscono progressivamente, come hanno dimostrato studi recenti. Non a caso si parla di analfabetismo di ritorno. L’istruzione permanente, dunque, rappresenta una necessità. Ed il Corso Serale offre l’opportunità di contrastare tale tendenza, promuovendo ed accrescendo la motivazione ad apprendere e fornendo un titolo di studio qualificante che consente la progressione nell’ambito lavorativo o il reinserimento nel mondo del lavoro, oppure l’accesso a studi universitari. ORGANIZZAZIONE DIDATTICA Il modello formativo rivolto agli adulti del nostro Istituto si basa sulla flessibilità dei percorsi individuali, organizzati in moduli e micro-moduli sviluppati tenendo conto dei crediti-debiti, delle esigenze formative dell’utenza, dei prerequisiti, delle dinamiche del lavoro e del rinnovamento dei sistemi educativi. Ciò consente di valorizzare le conoscenze, le competenze e le capacità legate all’ambito culturale e lavorativo. La programmazione modulare, pur salvaguardando l’unitarietà e la coerenza del progetto didattico complessivo, consente di suddividerlo in pacchetti formativi, anche indipendenti da altri contenuti, in grado di condensare una significativa attività di insegnamento/apprendimento finalizzata alla promozione di competenze immediatamente spendibili e misurabili. La frequenza ai corsi serali non è obbligatoria anche se, per ovvie ragioni, si consiglia gli allievi di partecipare alle lezioni ed al dibattito educativo quanto più possibile. La partecipazione alle sessioni periodiche di verifiche scritte ed orali è invece obbligatoria per dar modo ai docenti di conoscere l’andamento del livello di apprendimento e quindi valutare opportune strategie a seconda dei casi ed agli allievi stessi di capire quali lacune colmare, anche col supporto del docente. ACCERTAMENTO CREDITI L’accertamento dei crediti avviene automaticamente, attraverso la trascrizione fedele di voti/valutazioni, se derivanti da pagelle scolastiche o da certificazioni di corsi di specializzazione svolti. Attraverso verifica per i titoli di studio non conseguiti in Italia e per i crediti parziali, (es. uno studente che provenga da altro Istituto in cui sia prevista la modularità è tenuto a sostenere la prova relativa al Modulo non superato o superato in parte; se la modularità non è prevista, ma comunque nella pagella risulta un debito formativo, questo va saldato). E’ prevista una verifica, dopo un corso intensivo, anche per quegli studenti che vogliano avvalersi di crediti in merito a discipline che essi utilizzano nell’ambito lavorativo ma che non sono conformi al programma di indirizzo (es. Informatica, Laboratorio Trattamento Testi, Lingue straniere). Riguardo all’accertamento dei ‘crediti da lavoro’, alla dichiarazione del Datore di lavoro devono essere allegati o una busta paga o una certificazione dei versamenti INPS. CRITERI DI VALUTAZIONE L’accertamento della possibilità e dell’opportunità del passaggio a livelli superiori è delegata al Consiglio di Classe che ne delibera la fattibilità sulla base della valutazione condotta con criteri oggettivi preventivamente esplicitati, di prove valutative disciplinari formulate coerentemente con la definizione degli obiettivi didattici e formativi enunciati in sede di programmazione. A tal fine, all’avvio dell’attività didattica, ogni insegnante predisporrà per ciascuna materia prove di verifica finalizzate a valutare il livello delle conoscenze, delle competenze e delle capacità relative ai singoli moduli in cui è articolato il percorso formativo. La valutazione finale terrà conto anche dei lavori svolti e del grado di partecipazione e di interesse dimostrati dallo studente durante l’attività didattica sviluppata all’interno dei moduli stessi, attività che prevede in itinere verifiche formative. Qualora i titoli di studio siano stati conseguiti in Istituti di indirizzo diverso, saranno riconosciute le valutazioni corrispondenti alle discipline comuni ai due indirizzi. Queste costituiranno credito formativo e lo studente sarà esentato dalla frequenza e dalle verifiche valutative relative a tali materie, mentre seguirà quelle per le quali non dispone di credito. Egli, però, può liberamente frequentare le lezioni delle discipline accreditate per approfondire tematiche che giudica interessanti, senza obbligo di verifica. In presenza di documentabili difficoltà imputabili a particolari situazioni familiari o lavorative che non consentano di rispettare la scansione delle verifiche programmate dai docenti, lo studente sarà messo nelle condizioni di assolvere a tale obbligo. I docenti dei corsi serali renderanno disponibili, via internet, in varia forma (Dropbox o via mail), documenti, testi, dispense ed esercizi relativamente alle lezioni svolte in modo che studenti in particolari situazioni familiari o lavorative che non consentano di frequentare le lezioni possano comunque restare aggiornati sull’evoluzione dei vari programmi didattici. Agli studenti stranieri in possesso di titoli scolastici non conseguiti in Italia saranno riconosciuti dei crediti dopo il superamento di una verifica. In ogni caso dovranno fornire documentazione tradotta in lingua italiana relativamente ai corsi di studi effettuati. CARCERE E COMUNITA’ SCOLASTICA: “APRIAMO IL DIALOGO” Il Ministero della Pubblica Istruzione, nell’ambito delle attività istruttive destinate agli adulti, con l’O. M. n° 455 del 29-07-1997, ha istituito i Centri Territoriali Permanenti al fine di fornire all’individuo l’acquisizione di capacità e competenze spendibili nel mondo del lavoro. La Commissione Didattica con compiti consultivi e propositivi che si è costituita e riunita il 07-112000 con la partecipazione della dirigenza scolastica del nostro Istituto e di quella educativa della Casa Circondariale, ha preso atto della possibilità di rendere operativa l’attività didattica, dall’anno scolastico 2000/2001, del primo corso di scuola superiore (indirizzo grafico pubblicitario) nella Casa Circondariale della nostra città, con il proposito di offrire a questa particolare utenza opportunità di recupero e di reintegrazione nella società. La presenza di questa struttura sociale nella realtà cittadina impone infatti una riflessione profonda sulla ragion d’essere dell’educazione nei suoi aspetti più intrinseci e squisitamente sociali. Dall’anno scolastico 2012/2013 è stato attivato anche il corso Socio Sanitario, offrendo una nuova prospettiva educativa e lavorativa. Nell’ambito di una struttura del genere la funzione docente è chiamata a stimolare un continuo interesse, ma anche ad ascoltare, ad esortare, a comprendere e infine a contribuire alla riabilitazione morale e sociale dell’individuo come persona; infatti i messaggi relazionali, educativo-pedagogici e umanitari che ne scaturiscono spingono a intraprendere e a continuare un dialogo che produca un avvicinamento tra “dentro” e “fuori”, sicuri che la conoscenza reciproca valga a diminuire le distanze e la solitudine. A tale scopo, i docenti, pur seguendo una programmazione curriculare di base che fornisce tutte le competenze e le abilità relative alle varie discipline, tratteranno diversi temi di discussione, sempre inseriti in un particolare contesto storico e culturale contemporaneo o passato. Inoltre, relativamente alla peculiarità del Corso Grafico-Pubblicitario, i manufatti prodotti durante l’attività didattica potranno essere utilizzati per l’allestimento di mostre e per l’immissione degli stessi nel circuito del mercato; così come i migliori elaborati scritti potranno essere pubblicati sui quotidiani locali: lo scopo è quello di offrire ai detenuti l’opportunità di un primo approccio con il mondo del lavoro. Le ore di lezione sono di poco inferiori a quelle dei corsi analoghi e vengono affrontate tutte le materie curriculari, pur seguendo criteri di flessibilità e di adattabilità a questa particolare realtà scolastica. Sono previsti anche corsi di recupero per far fronte alle varie esigenze degli utenti italiani e stranieri LE RISORSE Risorse Interne - Professionali DIRIGENTE SCOLASTICO Il Dirigente Scolastico assicura la gestione unitaria dell’Istituto, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. In collaborazione con gli organi collegiali scolastici dirige, coordina e valorizza le risorse umane. In particolare organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali. Promuove la qualità dei processi formativi, la collaborazione delle risorse del territorio e l’esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati, quali il diritto all’apprendimento degli alunni, la libertà di insegnamento dei docenti, la libertà di scelta educativa da parte delle famiglie. COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Due docenti, individuati dal Dirigente Scolastico, sostituiscono il Dirigente stesso in caso di assenza o di impedimento; concedono i permessi di uscita anticipata agli studenti; organizzano le supplenze temporanee; forniscono comunicazioni agli studenti, alle classi e alle famiglie; sono di supporto al Dirigente Scolastico per la organizzazione del Piano Annuale delle Attività, per le iniziative interne e per quelle rapportate al territorio. FUNZIONI STRUMENTALI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Le funzioni strumentali sono identificate dal collegio dei docenti in coerenza con il piano dell’offerta formativa; il Collegio dei docenti ne definisce criteri di attribuzione, numero e destinatari. Nell’Istituto sono attivate le seguenti funzioni strumentali: • area 1 Organizzazione e gestione del piano dell’offerta formativa • area 2 Sostegno al lavoro dei docenti • area 3 Interventi e servizi per studenti stranieri e diversamente abili DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi sovrintende, con autonomia operativa, ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti, dal personale ATA, posto alle sue dirette dipendenze. Svolge con autonomia operativa e responsabilità diretta attività di istruzione, predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; è funzionario delegato, ufficiale rogante e consegnatario dei beni mobili. CONSIGLIO DI ISTITUTO ll Consiglio di Istituto è costituito da 14 componenti, di cui 6 rappresentanti del personale docente, uno del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, 3 dei genitori degli alunni, 3 degli alunni, il dirigente; è presieduto da uno dei membri, eletto tra i rappresentanti dei genitori degli alunni. Elabora e adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento della scuola, delibera il bilancio preventivo e il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico. Spetta al Consiglio l’adozione del regolamento interno dell’istituto, l’acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola, la decisione in merito alla partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative, nonché allo svolgimento di iniziative assistenziali. Fatte salve le competenze del collegio dei docenti e dei consigli di classe, ha potere deliberante sull’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle disponibilità di bilancio, per quanto riguarda i compiti e le funzioni che l’autonomia scolastica attribuisce alle singole scuole. In particolare adotta il Piano dell’offerta formativa elaborato dal collegio dei docenti. Inoltre il Consiglio di Istituto indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’assegnazione dei singoli docenti, e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe; esprime parere sull’andamento generale, didattico ed amministrativo dell’istituto, stabilisce i criteri per l’espletamento dei servizi amministrativi ed esercita le competenze in materia di uso delle attrezzature e degli edifici scolastici. GIUNTA ESECUTIVA La Giunta esecutiva è composta da un docente, un impiegato amministrativo o tecnico o ausiliario, da un genitore e da uno studente. Di diritto ne fanno parte il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi che ha anche funzioni di segretario della giunta stessa. La Giunta prepara i lavori del Consiglio di Istituto, fermo restando il diritto di iniziativa del Consiglio stesso e cura l’esecuzione delle relative delibere. Come previsto dal Decreto Interministeriale n. 44 dell’1 febbraio 2001, art.2, comma 3, entro il 31 ottobre ha il compito di proporre al Consiglio di Istituto il programma delle attività finanziarie della istituzione scolastica, accompagnato da un’apposita relazione e dal parere di regolarità contabile del Collegio dei revisori. Nella relazione, su cui il Consiglio dovrà deliberare entro il 15 dicembre dell’anno precedente quello di riferimento, sono illustrati gli obiettivi da realizzare e l’utilizzo delle risorse in coerenza con le indicazioni e le previsioni del Piano dell’offerta formativa, nonché i risultati della gestione in corso e quelli del precedente esercizio finanziario. CONSIGLIO DI CLASSE Il Consiglio di Classe, presieduto dal Dirigente Scolastico, è il luogo fondamentale di progettazione e realizzazione dell’intera attività dell’Istituto. Esso: • ha il compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine all’azione educativa e didattica e a iniziative di sperimentazione • ha il compito di agevolare ed estendere i rapporti reciproci tra docenti, genitori ed alunni • definisce gli scopi formativi e gli obiettivi di apprendimento (trasversali) in relazione a com petenze, interesse, motivazione, impegno della classe, con attenzione particolare agli inter venti di sostegno e di recupero; • definisce le modalità, la progressione dell’apprendimento e le possibilità di raccordo interdi sciplinare, in modo da offrire un riferimento certo al piano di lavoro di ciascun docente. • individua e adotta le metodologie più opportune e concorda i criteri di verifica e valutazione in funzione del particolare profilo della classe; • acquisisce e valuta le proposte di adozione dei libri di testo relative alla classe; • definisce il piano di partecipazione ai progetti e alle attività para-scolastiche approvate dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto. • adotta eventuali provvedimenti disciplinari a carico degli studenti. COMMISSIONI Le attività che risultano parallele a quelle strettamente didattiche sono organizzate e gestite da docenti di diverse discipline che partecipano ai lavori delle seguenti Commissioni : • • • • • • • • • • • • Commissione orario Commissione Salute ed ambiente Commissione Collaudo Commissione Elettorale Commissioni Debiti Crediti e Formazione classi Commissione Regolamento Istituto Commissione Valutazione e Titoli Commissione Orientamento in uscita Commissione Orientamento in entrata Commissione Valutazione Docenti Commissione Ricerca e progetti Commissione Entrate posticipate e Uscite anticipate • • • Commissione Riforma Istituti Professionali e Normativa Esami di Qualifica Professionale e di Stato Commissione BES Gruppo Sportivo DIPARTIMENTO L’impianto dei nuovi ordinamenti degli istituti professionali richiede che la progettazione formativa sia sostenuta da forme organizzative che pongano al centro delle strategie didattiche collegiali il laboratorio e la didattica laboratoriale, la costruzione dei percorsi di insegnamento/apprendimento in contesti reali (quali l’alternanza scuola – lavoro), il raccordo con le altre istituzioni scolastiche (reti) e con gli enti locali (convenzioni), anche per realizzare progetti condivisi. I dipartimenti, quali articolazioni funzionali del collegio dei docenti, sono di supporto alla progettazione e alla didattica. Essi possono costituire un efficace modello organizzativo per favorire un maggior raccordo tra i vari ambiti disciplinari e per realizzare interventi sistematici in relazione alla didattica per competenze, all’orientamento e alla valutazione degli apprendimenti. I dipartimenti presidiano la continuità verticale e la coerenza interna del curricolo, vigilano sui processi di apprendimento per lo sviluppo dei saperi e delle competenze previste nei profili dei vari indirizzi . In particolare, nel primo biennio, i dipartimenti possono svolgere una funzione strategica per il consolidamento, con il concorso di tutte le discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, per il raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo. Il Dipartimento dunque: - definisce gli obiettivi cognitivi di ogni disciplina; - può progettare prove di verifica ed elaborare quelle comuni di ingresso e di uscita; - può predisporre griglie di misurazione e correzione delle prove e preparare unità didattiche da utilizzare nelle classi parallele; - può concordare i principi e le modalità della programmazione disciplinare quale riferimento unitario del piano di lavoro di ogni docente; - offre indicazioni per gli interventi di approfondimento e di sostegno; - avanza proposte in ordine a iniziative di: aggiornamento per i docenti, acquisto di - attrezzature e di sussidi didattici, corsi e conferenze per gli studenti. COLLEGIO DOCENTI Il Collegio dei Docenti è composto dal personale docente di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto ed è presieduto dal Dirigente Scolastico. Il Collegio dei Docenti: - ha potere deliberante in materia di funzionamento didattico; - cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare, nell’ambito degli ordinamenti della scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare;formula proposte al Di rigente Scolastico per la formazione, la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei docenti e per la formulazione dell’orario delle lezioni; - delibera, ai fini della valutazione degli alunni e unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell’anno scolastico in due o tre periodi; - valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’ azione didattica; - definisce i criteri di valutazione; - esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni; - provvede all’adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Classe; - promuove iniziative di aggiornamento dei docenti dell’Istituto. COORDINATORI DI CLASSE All’interno di ogni Consiglio di Classe il Dirigente Scolastico designa un docente con compiti di coordinamento del Consiglio stesso. Il Coordinatore di Classe: - presiede per delega, in assenza del Dirigente Scolastico, e organizza il lavoro delle sedute del Consiglio di Classe; - può richiedere al Dirigente Scolastico, in via straordinaria, la convocazione del Consiglio di Classe, una volta consultati gli altri docenti; - coordina la stesura e la verifica della programmazione didattico-educativa; - collabora all’organizzazione delle iniziative para-scolastiche; - è figura di riferimento per docenti, genitori e studenti per tutti i problemi che possono carat terizzare la vita della classe; - è figura intermedia tra il Dirigente, il Consiglio e la classe per la rappresentazione e la ge stione delle problematiche generali e specifiche; - controlla dal punto di vista della responsabilità educativa le assenze e i ritardi degli alunni. DOCENTI La funzione docente si esplica nelle attività individuali e collegiali e nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio. In attuazione dell’autonomia scolastica i docenti, nelle attività collegiali, elaborano, attuano e verificano, per gli aspetti pedagogico-didattici, il piano dell’offerta formativa, adattandone l’articolazione alle differenziate esigenze degli alunni e tenendo conto del contesto socio-economico di riferimento. Tra gli adempimenti individuali dovuti rientrano le attività relative: a) alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni; b) alla correzione degli elaborati; c) ai rapporti individuali con le famiglie. L’attività funzionale all’insegnamento comprende tutte le attività, anche a carattere collegiale, di programmazione, progettazione, ricerca, valutazione, documentazione, aggiornamento, e formazione, compresa la preparazione dei lavori degli organi collegiali, la partecipazione alle riunioni e l’attuazione delle delibere adottate dai predetti organi. Le attività di carattere collegiale riguardanti tutti i docenti sono costituite da: a) la partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti; b) la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe; c) lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione. La valutazione dei processi di insegnamento/apprendimento è affidata ai docenti ed è determinata tenendo conto sia dei saperi legati ai nodi concettuali delle aree disciplinari, sia degli obiettivi didattici e formativi delle singole discipline. La valutazione degli studenti è effettuata attraverso: - osservazioni sistematiche; - verifiche orali e scritte formative; - verifiche orali e scritte sommative; - prove strutturate; - prove semistrutturate; - verifiche di natura relazionale; - casi pratici e professionali; - sviluppo di progetti; - trattazione sintetica di argomenti; - problemi a soluzione rapida; - - - - - problem solving disciplinare; problem solving multidisciplinare; verifiche scritte e orali finalizzate a certificare le competenze; prove simulative Esame di Qualifica; prove simulative strutturate con le diverse tipologie previste dall’Esame di Stato. COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Il CTS costituisce un elemento che può favorire l’innovazione dell’organizzazione degli istituti professionali. E’ composto da docenti, esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica. E’ un organismo con funzioni consultive e propositive per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; è lo strumento per consolidare i rapporti della scuola con il mondo del lavoro e delle professioni. REFERENTE DSA L’insegnante referente è un attore protagonista del processo di gestione della dislessia all’interno della scuola, dove collabora con il dirigente ed è un punto di riferimento per tutti gli insegnanti sul tema DSA. Le funzioni del referente sono riferibili all’ambito della sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche, nonché del supporto ai colleghi. In particolare: - organizza una mappatura degli allievi con disturbo specifico d’apprendimento; - fornisce informazioni e ricerca materiali didattici sulle difficoltà di apprendimento; - mette a disposizione della scuola la normativa di riferimento; - fornisce informazioni riguardo a siti o piattaforme on line per la condivisione di buone pratche - può esprimere un parere sulla effettiva necessità di invio ai servizi sanitari; - è a disposizione dei consigli di classe per impostare il percorso specifico - promuove azioni di formazione-aggiornamento presso il Collegio dei Docenti sui disturbi di apprendimento, sullo screening e sulla didattica specifica; - collabora con il CdC alla individuazione egli strumenti compensativi, le misure dispensative e le strategie metodologico - didattiche più idonee ai singoli; - predispone monitoraggi periodici per studiare l’evoluzione e l’efficacia delle iniziative pro grammate; - fornisce supporto ai docenti nell’adozione di Percorsi Educativi Personalizzati e di criteri valutativi adeguati nel rispetto delle disposizioni nazionali, soprattutto in relazione agli Esami di Stato e degli Esami di Qualifica; - collabora nel definire e registrare per ogni disciplina le strategie utili al raggiungimento del successo formativo; - collabora a definire e registrare i criteri personalizzati relativi alla valutazione formativa, tenendo conto delle caratteristiche specifiche dello studente - partecipa agli incontri con le famiglie e/o Servizi Sanitari; - si occupa delle comunicazioni con AID, ASL, MIUR/USR/Uffici periferici, Reti di Scuole. SEGRETERIA AMMINISTRATIVA E DIDATTICA Gli assistenti amministrativi eseguono attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure, anche con l’utilizzo di strumenti di tipo informatico, pure per finalità di catalogazione, con autonomia operativa e responsabilità diretta. Hanno competenza diretta della tenuta dell’archivio, del protocollo e di tutti i documenti e registri previsti dalla legge. ASSISTENTI TECNICI Gli assistenti tecnici sono adibiti alla conduzione tecnica dei laboratori, garantendone l’efficienza e la funzionalità. Fungono da supporto tecnico allo svolgimento delle attività didattiche e assolvono i servizi esterni connessi con il proprio lavoro. COLLABORATORI SCOLASTICI I collaboratori scolastici sono addetti ai servizi generali della scuola, con compiti di accoglienza e di3sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Prestano ausilio materiale agli alunni portatori di handicap nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale. COMITATO VALUTAZIONE DOCENTI Il Comitato di valutazione del servizio, eletto dal Collegio dei Docenti nel suo seno, dura in carica un anno ed è presieduto dal Dirigente scolastico. Il Comitato provvede, su richiesta del Docente, alla valutazione del servizio dell’insegnante stesso, esprime un parere obbligatorio sul periodo di prova dei docenti di ruolo. COMITATO DI GARANZIA STUDENTI L’organo di garanzia per le impugnazioni delle sanzioni disciplinari è presieduto dal Dirigente Scolastico. La nomina dei componenti è di competenza del Consiglio di Istituto che designa: n. 2 Docenti ; n. 1 Genitore ; n. 1 Alunno maggiorenne. RESPONSABILE DELLA SICUREZZA È nominato annualmente da dirigente Scolastico, è responsabile dell’osservanza delle norme sulla prevenzione e sicurezza contenute nel Documento di valutazione dei rischi. RESPONSABILI DEI LABORATORI Sono nominati annualmente dal Dirigente Scolastico, sono responsabili del corretto utilizzo dei laboratori, nonché della segnalazione di interventi di manutenzione. Possono essere scelti tra il personale tecnico. COMMISSIONE COLLAUDO La Commissione Collaudo ha il compito di accertare che i lavori eseguiti, le merci consegnate o i servizi resi corrispondano per quantità, qualità e caratteristiche tecniche a ciò che è stato stabilito nel contratto e/o indicato nella lettera di ordinazione. All’atto del collaudo devono essere sollevati eventuali obiezioni o riserve in ordine ad aspetti tecnici e/o contabili. SERVIZI AL PUBBLICO (Sintesi della Carta dei Servizi elaborata ai sensi del D.P.C.M. del 7/6/95) 1. I servizi di segreteria sono tutti informatizzati con collegamento in rete dei vari PC; è attivato il collegamento a Internet ed al Sistema Informativo Centrale del M.P.I. 2. L’orario di apertura al pubblico è il seguente: SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA Segreteria Amministrativa :tutti i giorni feriali dalle ore 10.30 alle ore 12.30; il mercoledì dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Segreteria Didattica: lunedì, martedì, giovedì dalle 10.30 alle 12.30 il mercoledì dalle 10.30 e 12.30 e dalle ore 15.30 alle ore 17.30. SEDE CHIODO Segreteria Didattica: il lunedì e il mercoledì della 11,45 alle 13,00 e dalle 15 alle 16 il martedì, giovedì dalle ore 8.00 alle 9.00 e dalle 11.45 alle 13.00 3. I certificati, di qualsiasi natura, vengono rilasciati sempre in tempo reale tranne in casi in cui un imprevisto non lo consenta. 4. L’ufficio di Presidenza riceve il pubblico preferibilmente su appuntamento telefonico. 5. La scuola dispone di un centralino telefonico che smista le telefonate ai vari uffici. 6. L’informazione è garantita attraverso: bacheca con orario dei docenti, organigrammi degli organi collegiali, albo di Istituto, bacheca sindacale, bacheca degli studenti e genitori, sito Internet dell’Istituto (www.einaudichiodo.it). 7. Agli ingressi della scuola sono sempre presenti operatori scolastici per fornire all’utenza le prime informazioni. 8. Copia del regolamento di Istituto e dello Statuto delle studentesse e degli studenti è affissa all’albo e distribuita nelle classi. 9. I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere le generalità del proponente. I reclami anonimi non sono presi in considerazione. 10. Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni indagine in merito risponde in forma scritta od orale entro 15 giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. 11. Qualora l’oggetto del reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, questi fornirà le indicazioni necessarie. 12. Alla fine di ciascun anno scolastico il Dirigente Scolastico e il Collegio docenti sottopongono al Consiglio d’Istituto una relazione sulle attività formative della scuola. RISORSE STRUMENTALI Le risorse finanziarie come strumento per attivare l’offerta formativa, attraverso i progetti che saranno in seguito illustrati. LABORATORI N° 5 N° 2 N° 1 N° 1 N° 2 N° 2 N° 1 N° 1 N° 1 N° 1 N° 1 LABORATORI DI INFORMATICA LABORATORI DI DISEGNO LABORATORIO DI COMPUTER GRAFICA LABORATORIO FOTOGRAFICO OFFICINE MECCANICHE OFFICINE ELETTRICHE LABORATORIO ODONTOTECNICO LABORATORIO DI MODELLISTICA LABORATORIO DI CONFEZIONI LABORATORIO FISICA LABORATORIO CHIMICA N°2 PALESTRE SERVIZI N° 2 AULE MULTIMEDIALI N° 2 BIBLIOTECHE N° 1 AUDITORIUM BIBLIOTECA • Supporto all’attività didattica con seminari di approfondimento su tematiche importanti relative ai vari indirizzi. • Attività di lettura collettiva con il gruppo- classe. • Servizio di consultazione e prestito in collegamento in rete con altre scuole e con funzione di videoteca RISORSE STRUTTURALI EDIFICIO DI VIA LAMARMORA 32 EDIFICIO DI VIA XX SETTEMBRE 149 SEGRETERIA PISCINA COMUNALE complesso “2 Giugno” CAMPO SPORTIVO “Montagna” ORGANIGRAMMA 2014/2015 Dirigente Scolastico: Prof. Generoso CARDINALE Collaboratore del Dirigente: Antonella BONANINI, Alessandro GABELLONI Staff della Dirigenza: Patrizia AVESANI, Iacopo CHIUMINATTI, Sandra BARGIACCHI Vladimiro CORLI, Annamaria MANENTE Funzioni Strumentali Area 1: Dominique PELLISTRI, Iacopo CHIUMINATTI Funzioni Strumentali Area 2: Patrizia AVESANI, Annamaria MANENTE, Sandra BARGIACCHI Funzioni Strumentali Area 3: Vladimiro CORLI, Rosa TARTARINI, Renata TRUGLIO, Giovanna ORLANDI Commissioni: Commissione orario: Patrizia AVESANI, Annamaria MANENTE, Sandra BARGIACCHI Commissione Salute e Ambiente: Paola CREMENTIERI, Dominique PELLISTRI, Monica BREGANTE, Alice VESCHI Commissione Collaudo: Iacopo CHIUMINATTI, Roberto ZAMBELLI Commissione Elettorale: Dina FEDI, Patrizia TARTARINI Commissioni Debiti Crediti e Formazione Classi: Franca RAPALLO, Catia LOCCORI, Sabrina CUOCINA, Alessandro GABELLONI, Paolo MAGGIANI Commissione Regolamento Istituto: Dirigente Scolastico, Collaboratori, Funzioni strumentali. Commissione Valutazione e Titoli: Dirigente Scolastico, Collaboratori. Commissione Orientamento in Uscita : Patrizia AVESANI, Annamaria MANENTE, Paolo MAGGIANI, Autilia FERRARA, Stefano ARIONI Commissione Orientamento in Entrata: Simona LUPI (referente), Venera SAPUPPO, Simona MORI, Catia LOCCORI, Elisabetta MANUGUERRA, Franca RAPALLO, Andrea CARUSO, Paolo MAGGIANI, Maura VATTERONI, Autilia FERRARA, Veronica GIUNTA, Stefano ARIONI, Gloria D’IMPORZANO, Manrica TRAVERSI Commissione Valutazione Docenti: Giovanna ORLANDI, Laura BIGGI, Maura VATTERONI Commissione Ricerca e Progetti: Rita BIAVASCHI, Antonella BONANINI, Elisabetta MANUGUERRA, Patrizia AVESANI, Autilia FERRARA, Paolo MAGGIANI, Stefano ARIONI, Dominique PELLISTRI, Salvatore LAURO (ata). Commissione Entrate Posticipate e Uscite Anticipate: Franco BAICCHI,Patrizia AVESANI Commissione Riforma Istituti Professionali e Normativa Esami di Qualifica Professionale e di Stato: Elisabetta MANUGUERRA, Silvana ANSELMO, Paolo MAGGIANI, Manrica TRAVERSI Commissione BES: Giovanna ORLANDI, Autilia FERRARA, Dina FEDI, Renata TRUGLIO, Maurizia RICCOBALDI, Luisita CORSI, Cristina PICCOLI, Marco COMUNALE, Daniel PICASSO, Chiara LUCARINI, Michela MARZULLO, Ernestina GRECO, Manrica TRAVERSI, Rosa TARTARINI, Valter SOLDATI, Stefania CHELI Gruppo Sportivo: Rosa TARTARINI, Paola CREMENTIERI Direttore Servizi Generali Amministrativi: Mauro CASABIANCA Segreteria: Barbara ARNALDI, Roberta BAZZOLI, Laura BIANCO, Barbara De ROSA, Laura MASSARIOLO, Catia MORINI, Giuliana PAGNI, Luana CIUFFARDI, Francesca ZAULI Assistenti Tecnici: Area AR01: Alain BIGLIOLI Francesco SCALETTI Area AR02: Matteo BORDONE, Rosario ESPOSITO, Emilio FALCHETTI, Salvatore LAURO, Valeria LAZZERI, Rosa NARDI, Fabio REGAZZONI Area AR15: Marzia MANZONI, Tiziano FALCONE Area AR22: Maria BIGGI Area AR26: Giovanni DE SIMONE Collaboratori Scolastici: Mara BARONI, Daniele BENATTI, Angela BRIGANTI, Cristina CERULLI, Adriana COZZANI, Alfio GIANARDI, Marcella MAGGIANI, Rosa Maria MANFREDI, Marilena MASINI, Paolo MONTALDO, Giovanni MOSCATELLI, Elisabetta NERI, Francesco ORLANDI, Giuliana PIETRINI, Cristina SARTELLI, Elisabetta VIVARELLI, Carla ZUFFI Consulta Provinciale Studentesca: Chiara BELLOTTI, Marta RAUCCI Consiglio d’Istituto: Dirigente Scolastico, Mauro CASABIANCA, Stefano ARIONI, Vladimiro CORLI, Giovanna ORLANDI, Franca RAPALLO, Maurizia RICCOBALDI, Paolo MAGGIANI, Annamaria MANENTE, Rosario ESPOSITO (ata), Raffaella PELLACANI (genitore), Cinzia GENNARO (genitore), Roberta ROLLA (genitore), Tiffany ALBANI (allieva), Giusy Carmen MORISE (allieva), Marco MARRA (allievo), Gianluca ZONZA (allievo) Giunta Esecutiva: Dirigente Scolastico, DSGA, Paolo MAGGIANI, Rosario ESPOSITO, nessun genitore Referenti: Responsabile Sicurezza: Federico BIFFIGNANDI Responsabili di Indirizzo e Responsabili Laboratori Servizi Commerciali: Elisabetta MANUGUERRA Servizi Commerciali opzione Pubblicitaria: Iacopo CHIUMINATTI Abbigliamento e Moda: Gloria D’IMPORZANO Odontotecnico: Luca LIGUORI Elettrico/Elettronico: Franco BAICCHI Meccanico: Stefano ARIONI Socio Sanitario: Autilia FERRARA Coordinatori e Responsabili Alternanza: sede Einaudi Classe 1A 1B 1C 1G 2A 2B 2C 2D 3A 3B 3C 3D 3G 4A 4B 4C 4D 5A 5B 5C 5D 5E 5S 3S 1T 2T 3T Coordinatori Gabriella GARIBALDI Patrizia GELLI Marco COMUNALE Gabriella GARIBALDI Catia LOCCORI Alberto ROSSI Simonetta MAZZOCCOLA Angela GAUDESI Gianna ORLANDI Nicola DE BENEDETTO Ilaria CASABIANCA Paola CREMENTIERI Gianna ORLANDI Rita BIAVASCHI Elena PIETRANERA Argia SIMEONE Maurizia RICCOBALDI Patrizia TARTARINI Renata TRUGLIO Mariacristina TRONFI Simona LUPI Laura BIGGI Alberto ROSSI Antonella SCHILEF Sabrina CUOCINA Cristiana MALATESTA Sabrina CUOCINA Referenti Alternanza Rossella NESTI Rossella NESTI Iacopo CHIUMINATTI Silvya MICCOLI Luisita CORSI Franca RAPALLO Vera SAPUPPO Silvya MICCOLI Silvya MICCOLI Franca RAPALLO Elisabetta MANUGUERRA Iacopo CHIUMINATTI Simona MORI Bianca PIETRINI Elisabetta MANUGUERRA Vera SAPUPPO Simona MORI Bianca PIETRINI Manuela MARIA Carla BELLUCCO/MARIA Coordinatori e Responsabili Alternanza: sede Chiodo Classi 1M 1T 2M 2T 3T 3M 4T 4M 5T 1° 2° 3° 4° 5° 1N 2E 3N 4N 5N 1O 2O 3O 4O 5O 1S 2S 3SA 3SB Coordinatori Monica BREGANTE Marco CATTARUZZA Paolo CARMASSI Matteo SANTINI Valeria VIETRI Angiolo QUERCI Paolo MAGGIANI Carlo CHILOSI Nadia PRUNI Alice VESCHI Giovanni LATORACCA Enrica ROFFO Mirella BULTRINI Silvana ANSELMO Daniele SALOTTI Federico BIFFIGNANDI Oscar Raul PIETROBONO Riccardo TEDESCHI Franco BAICCHI Bernardo ROSSO Dina FEDI Rita MASINI Francesca MICELI Autilia FERRARA Francesca BELLAVIGNA Maura VATTERONI Francesca MACCARI Roberta CARTA Referenti Alternanza Carlo CHILOSI Carlo CHILOSI Tiziano CIONI Tiziano CIONI Carlo CHILOSI Davide ALMASIO Tiziano CIONI Gloria D’IMPORZANO Silvano ANSELMO Gloria D’IMPORZANO Veronica GIUNTA Roberto ZAMBELLI Franco BAICCHI Roberto ZAMBELLI Oscar Raul PIETROBONO Angela ARENA Luca LIGUORI Luca LIGUORI Roberto FONZI Francesca BELLAVIGNA Stefano TOSINI Stefano TOSINI RISORSE ESTERNE Socio Economiche In collaborazione con le istituzioni ed il mondo del lavoro, l’Istituto organizza percorsi di alternanza scuola-lavoro Istituzionali • • • • • • Comune della Spezia Comuni della Provincia Provincia della Spezia Ufficio Scolastico Provinciale Polo Universitario “Marconi” Servizi Socio Sanitari Ambientali Biblioteche, Musei, Centri Storici Urbani, Quartiere Umbertino, Chiese Siti Archeologici (VARIGNANO, LUNI) Parco delle 5 Terre Isola Palmaria FINALITA’ EDUCATIVE La mission educativa e formativa che l’Istituto “Einaudi-Chiodo” esplica, ha in prospettiva le seguenti finalità: • • • • • aprire al mondo esterno l’istituzione scolastica e diversificare l’offerta formativa nell’indivi duazione di aree di nuove professionalità richieste dal territorio; fornire ai giovani una ade guata formazione per un rapido accesso al mondo del lavoro; valorizzare l’Istruzione Professionale e far emergere i diversi talenti degli studenti; ridurre l’insuccesso scolastico utilizzando metodologie didattiche innovative; organizzare risposte formative adeguate negli ambiti dell’integrazione dei disabili e del disagio giovanile; realizzare percorsi personalizzati per studenti lavoratori adulti (EDA); favorire il rapporto e le collaborazioni con il mondo delle imprese, delle istituzioni, della società civile, secondo la prospettiva che chi opera sul territorio deve stare bene dentro le dinamiche della realtà operativa, affondando esigenze specifiche e concrete di strategie di comunicazione. Il nostro Istituto, per realizzare la propria mission educativa e formativa, è impegnato a: 1. garantire l’uguaglianza, evitando ogni forma di discriminazione; 2. garantire qualità alle attività di insegnamento, promuovendo la formazione continua di tutto il personale; favorire l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione di tutti gli studenti, con particolare atten zione alle situazioni di svantaggio socio-economico-culturale, agli studenti lavoratori, agli studenti stranieri, ai rientri dopo l’abbandono scolastico, ai portatori di handicap, agli studenti in stato di detenzione; rispettare i legittimi diritti di scelta degli studenti e delle famiglie, attraverso l’attenzione alle esigenze e alle attese dell’utenza; assicurare la regolarità della frequenza, con interventi di controllo e prevenzione dell’evasione e della dispersione scolastica, in collaborazione con le famiglie; favorire le iniziative e le attività extracurricolari allo scopo di proporre la scuola quale centro di promozione culturale, sociale e civile; definire secondo criteri di efficienza, flessibilità e trasparenza l’organizzazione dei servizi e dell’attività didattica; valorizzare le risorse disponibili sia umane che materiali. 3. 4. 5. 6. 7. 8. SCELTE EDUCATIVE AREA DELLA DIDATTICA SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE • • • • • Situazioni in ingresso Comportamenti nei confronti della classe Obiettivi formativi, socio-affettivi, trasversali, cognitivi Verifica Valutazione (anche competenze trasversali) COMPETENZE TRASVERSALI Le competenze sono identificate a partire dal compito o dall’insieme dei compiti che lo studente deve saper svolgere positivamente, cioè secondo un modo e un livello validi e produttivi che siano riconoscibili tali non solo da chi li esegue ma anche dagli altri. Competenze attese (ciò che l’alunno deve sapere e saper fare alla fine del percorso formativo), competenze acquisite e livelli di acquisizione (cosa l’alunno sa e cosa è in grado di fare a fine anno), competenze trasversali acquisite e livelli di acquisizione (relazionali, comunicative, assunzione di responsabilità, capacità di organizzare e affrontare problemi, progettare il proprio percorso di vita/di lavoro). La triangolazione continua tra contenuti, metodi e apprendimenti consente di tenere sotto controllo sia l’efficacia della metodologia didattica adottata, sia la natura dei meccanismi messi in atto da ciascun allievo, sia il livello di eccellenza individualmente conseguito per effetto dell’istruzione ricevuta. Saperi = conoscere “che cosa” e “verso dove” Epistemologia Trame concettuali Soglie e sistemi di padronanza Apprendimenti = conoscere “per chi” Modelli di apprendimento Stili cognitivi Motivazioni, interessi Metodi = conoscere “come” Percorsi, metodologie Strategie tecniche Strategie metacognitive SCHEDA DI PROGRAMMAZIONE DEL DOCENTE - Situazioni in ingresso - Comportamenti nei confronti della classe - Obiettivi formativi, socio-affettivi, trasversali, cognitivi, disciplinari - Metodologie - Verifica: formativa (diagnostica ed in itinere) e sommativa - Misurazione e valutazione -Attività di potenziamento e recupero La riflessione collegiale • Strategie per l’interazione disciplinare, per superare la frammentazione dei saperi quale fattore che genera disorientamento e dispersione scolastica • Aspetti fondanti dei quattro assi culturali, che costituiscono la trama entro cui si definiscono le competenze chiave per la cittadinanza attiva • Organizzazione dei processi didattici in termini di apprendimento per competenze • Utilizzazione degli spazi di flessibilità ATTIVITA’ DI POTENZIAMENTO E RECUPERO • • • • • • • Valorizzazione della dimensione orientativa degli assi culturali per l’equivalenza formativa Coinvolgimento delle famiglie e degli studenti Programmazione didattica ed educativa centrata sui processi di apprendimento, misurata sui livelli di ingresso e sui diversi ritmi e stili cognitivi degli studenti Osservazione ed analisi continua dei risultati dell’apprendimento Sostegno e recupero dei saperi disciplinari Recupero nelle ore curricolari Recupero al termine delle attività didattiche LABORATORI Laboratori di livello, elettivi, alternanza, autoformazione, sviluppo di capacità personali I laboratori rappresentano uno dei principali strumenti del percorso e si strutturano nella realizzazione della personalizzazione. Presuppongono una codocenza, tutoring, sostegno e sono parte del percorso di ogni anno quindi obbligatori per tutti gli studenti. I laboratori sono progettati con attenzione a: • Lettura ed osservazione delle caratteristiche (capacità, conoscenze, abilità e competenze), del progetto personale e delle criticità /potenzialità dell’allievo • Definizione degli obiettivi formativi ed individuazione delle “situazioni di apprendimento” necessarie • Gestione personalizzata del percorso di apprendimento • Valutazione “autentica” per rilevare in che misura l’allievo abbia acquisito competenze, conoscenze e abilità ed abbia maturato una visione ulteriore del proprio progetto personale. L’attività formativa dei laboratori prevede differenti modalità organizzative: • Gruppo classe cioè un insieme numeroso di allievi chiamato a svolgere insieme attività prevalentemente omogenee e unitarie; • Gruppo di livello, nel quale gli allievi lavorano in aggregazioni definite dal tipo di obiettivi e di compiti che debbono affrontare e che li distinguono dagli altri sotto-gruppi (es, attività di recupero e potenziamento dei singoli apprendimenti); • Gruppo di compito ed elettivo che può coinvolgere anche un sottogruppo di allievi dello stesso gruppo classe oppure allievi di diversi gruppo classe sulla base di attività opzio nali, corrispondenti ad interessi e scelte peculiari (es. inglese o determinate attività espres sive, grafiche, informatiche, artistiche, etc.) L’utilizzo delle tre modalità di impostazione del percorso di apprendimento consente di: • sviluppare maggiormente apprendimenti personalizzati, di valorizzare le capacità di ciascuno; • variare e qualificare l’uso delle risorse; • arricchire il percorso di stimoli ed opportunità. Laboratori di recupero I laboratori di recupero e sviluppo degli apprendimenti si pongono come strumenti di intervento da utilizzare nei seguenti casi: A) gruppi di livello in percorsi organici riferiti a persone con necessità di recuperi o di approfondi menti lungo il percorso B) persone o gruppi in fase di passaggio C) persone o gruppi non inseriti in percorsi istituzionali in situazione di difficoltà e di deprivazione formativa e lavorativa. Recuperi azioni personalizzate di compensazione e riequilibrio culturale (specie linguistiche e logico- matematiche) allo scopo di riallineare la preparazione dello studente ai livelli qualitativi richiesti per l’accesso. Per chi non possiede la preparazione iniziale necessaria, oppure a chi si trova in condizione di difficoltà lungo il percorso di apprendimento. UNITA’ DI APPRENDIMENTO Le unità di apprendimento si costruiscono all’inizio dell’anno scolastico sulla base dei bisogni formativi degli alunni e concorrono a formare piani di studio personalizzati. Hanno la finalità di promuovere ciò che lo studente fa e deve fare per imparare. Esse sono centrate sugli alunni e coniugano la struttura psicologica dell’alunno (tratti psicologici, peculiari abilità, capacità, cognitività) con la struttura delle discipline (struttura epistemologica e logica delle discipline). Non vi è alcun contenuto che possa essere confinato in una sola e specialistica parte della cultura, ma sempre può essere visto da più punti di vista e richiamare ulteriori approfondimenti. Le U.d.A. sono pertanto ipotizzate come strumenti e procedure riferiti ad una pluralità di discipline. Livello didattico/disciplinare E’ necessario: • Selezionare in dettaglio i punti irrinunciabili delle singole discipline afferenti all’area e/o all’asse e metterli in stretta connessione • Individuare snodi disciplinari e possibili campi di indagine • Disegnare un profilo didattico coerente con le otto competenze chiave della raccomanda zione europea • Ricercare la connessione tra asse e competenze, declinate in termini abilità/ capacità e conoscenze per tracciare un itinerario didattico all’interno del singolo asse • Operare interazioni tra campi concettuali e campi di esperienza laboratoriale • Ipotizzare, a partire dalle realtà concrete, possibili e strategici intrecci di assi Gli assi e le dimensioni operative previste dalla riforma • Le grandi macro- aree pluridisciplinari • La didattica per competenze • La capacità progettuale e gli spazi curriculari e ed extracurriculari • Le dimensioni: didattico disciplinare valutativa territoriale ORIENTAMENTO E RIORIENTAMENTO In entrata → - accoglienza - metodo di studio In itinere → riorientamento: - sostegno - attività differenziata/individualizzata/personalizzata - certificazione delle competenze In uscita → - università - formazione professionale - lavoro VERIFICA E VALUTAZIONE • Fissare criteri chiari e condivisi di valutazione • Valutare tutte le competenze acquisite • Valutare l’adeguatezza dell’itinerario alla specificità delle attitudini e degli stili cognitivi indivi duali • Individuare strategie di recupero, sostegno e potenziamento • Sperimentare modelli di certificazione relativa a competenze, livello culturale, capacità progettuali, esiti complessivi dell’apprendimento Formativa →diagnostica → in itinere Sommativa: alla fine di unità di apprendimento e di moduli Tempi: quadrimestre Scala dei voti: 1-10 Griglie di valutazione (dipartimenti) METODOLOGIA FORMATIVA PER DISABILITA’ DIFFICOLTA’ DI APPRENDIMENTO: SOSTEGNO E INSEGNAMENTO INDIVIDUALIZZATO Accompagnare gli alunni con difficoltà e disabilità al successo scolastico implica raccogliere le tracce dei processi di costruzione dei saperi di conoscenza di sé che ogni studente offre , pertanto dobbiamo affermare che la scuola ha il dovere di aver cura del progetto di vita da intendersi come sviluppo delle capacità dell’alunno di esplorare le proprie potenzialità. Nel percorso formativo l’alunno deve essere aiutato a realizzare il proprio progetto di vita, il che comporta il continuo monitoraggio delle seguenti componenti: i processi identitari: - identità stati mentali: - autonomia - autoefficacia - attribuzioni stati personali: - valori interessi - autonomia - abilità e competenze sociali stati decisionali - problem solving - saper scegliere - creatività - qualità della vita In questo contesto, il coping, insieme delle risposte ( pensieri, sentimenti, comportamenti) che un alunno utilizza per far fronte alle situazioni problematiche in cui vive quotidianamente e in circostanze particolari. Il coping è un funzionamento adattivo in cui individuo e ambiente sono impegnati in un processo interattivo. E’ dalla capacità di affrontare le difficoltà che dipende la difficoltà di formare personalità aperte e reattive. Infatti, proprio dall’incapacità di affrontare le difficoltà nascono gli atteggiamenti di chiusura verso il mondo e i fenomeni di esclusione verso la diversità. EDUCARE AL COPING Richiama l’arte di incoraggiare attraverso appropriate esperienze che sostengano l’azione sviluppando l’attitudine ad assumere un adeguamento attivo di fronte alle situazioni problematiche. Lo sviluppo e il potenziamento del coping deve essere sostenuto e condiviso con i genitori attraverso incontri in un clima di ricerca e di costruzione di strategie condivise. Insegnare progettarsi avvicina il mondo della formazione al mondo della vita reale e trasmette esperienzialmente ai giovani valori estrinseci: il coraggio di affrontare le difficoltà quando tutto sembra coalizzato per condurti all’insuccesso, la costanza di fronte alla monotonia, la volontà di raggiungere il proprio obiettivo e il proprio sogno,la sfida che induce ad assumersi il rischio di perdere, la competizione leale con le altre progettualità e infine l’accettazione dell’eventuale sconfitta. Nel concorrere alla realizzazione del progetto di vita di ogni studente in difficoltà e con disabilità i docenti sono sollecitati ad utilizzare tale costrutto in chiave orientativa, rispettando il principio dell’autorealizzazione individuale. STRUMENTI Gli strumenti utilizzati, oltre a quelli sopra citati e allegati, riguarderanno anche l’apprendimento cooperativo. Es : Rubrica di valutazione ad uso degli insegnanti Rubrica di valutazione degli insegnanti: obiettivo sociale: lavorare in gruppo. Tale strumento presenta tre dimensioni (collaborazione, autocontrollo e comunicazione) , per ognuna delle quali sono individuate tre scale: esperto abile e principiante. In ogni area relativa alla dimensione, la scala di riferimento indica i comportamenti standard richiesti, i descrittori. Rubrica di valutazione ad uso degli alunni. Obiettivo sociale: lavorare in gruppo. L’auconsapevolezza passa attraverso l’autovalutazione, per cui abbiamo si fornisce agli alunni una rubrica semplificata, anche questa oggetto di discussione in assemblea. Scheda di osservazione ad uso degli insegnanti. Obiettivo sociale: lavorare in gruppo. La scheda di osservazione viene usata durante la e attività didattiche per verificare come gli alunni mettono in atto le abilità sociali. Schede di osservazione ad uso degli alunni. Obiettivo sociale: lavorare in gruppo. Per quanto riguarda i LARSA, si dà priorità a percorsi di lettura, drammatizzazione, potenziamento, che abbiano finalità di inclusione delle diverse abilità all’interno della classe, tenendo conto delle competenze di ciascun alunno. I laboratori puntano su strategie per potenziare l’autoefficacia degli studenti. Mirano a: - incoraggiare gli studenti a provare; - evidenziare i successi recenti; - fornire feed-back frequente e specifico; - evidenziare l’importanza di attribuzioni funzionali ( ottimistiche); - insegnare specifiche strategie metacognitive; - far leva sugli interessi e gratificare l’impegno e l’uso corretto delle strategie. INIZIATIVE VOLTE ALL’INSERIMENTO E ALL’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI L’Istituto “Einaudi-Chiodo” ha elaborato un progetto di accoglienza e di integrazione degli alunni in situazione di handicap che mira all’inserimento effettivo e proficuo nella realtà scolastica di ogni alunno disabile Obiettivo prefissato L’alunno deve stare bene a scuola, maturare e apprendere le competenze possibili per realizzare il proprio progetto di vita, compatibilmente con le sue effettive capacità, le sue difficoltà e i suoi bisogni. Come si realizza tale obiettivo: a) usando tutte le risorse umane e strumentali che possono ridurre gli ostacoli posti dall’handicap all’apprendimento e alla comunicazione; b) permettendo un dialogo e una collaborazione costruttiva tra coloro che concorrono al processo di maturazione dell’alunno: c) è fondamentale che gli insegnanti curricolari e l’insegnante di sostegno si confrontino costante mente e progettino in comune il lavoro didattico; d) un ruolo di consulenza viene svolto dagli operatori dell’ASL e dei servizi socio-sanitari che, per la loro competenza specifica, forniscono la Diagnosi Funzionale (DF); e) è richiesta una collaborazione costruttiva con la famiglia che deve partecipare alla definizione del contratto formativo in merito alla scelta del tipo di percorso e della relativa valutazione (pre vio periodo di osservazione da parte del CdC). La famiglia deve essere sempre informata dell’evoluzione del percorso scolastico. L’informazione sarà garantita attraverso i colloqui duran te le ore di udienza stabilite e, a richiesta, nei momenti ritenuti più opportuni. Negli ultimi anni gli alunni disabili che frequentano l’Istituto sono aumentati in modo considerevole, presentano diagnosi cliniche diverse ed evidenziano capacità, difficoltà, bisogni, aspettative diverse. E’ nata l’esigenza di istituire le figure di coordinamento per la realizzazione di una rete per il sostegno, per l’organizzazione e la gestione delle problematiche relative all’handicap e per il monitoraggio di situazioni di alunni non certificati ma che evidenziano particolari difficoltà. Commissione per l’accoglienza e l’integrazione E’ nominata annualmente dal Collegio Docenti ed è composta da tutti gli insegnanti di sostegno; collabora all’organizzazione e propone iniziative educative e di integrazione. Tale Commissione interagisce con il più vasto Gruppo Integrazione handicap, composto dal Dirigente Scolastico, dai docenti di sostegno, da una rappresentante della ASL locale, da un rappresentante dei genitori e, quando necessario, dai docenti curricolari delle varie classi in cui sono iscritti gli alunni diversamente abili e dai genitori degli alunni inseriti. Modalità e tempi dell’integrazione Orientamento in ingresso (periodo di effettuazione: dicembre-aprile): l’insegnante di sostegno prende contatti con la scuola media da cui proviene l’alunno iscritto alla classe 1a; progetta eventualmente, di comune accordo, uno stage orientativo articolato in diversi momenti e lo segue nel suo svolgimento. Continuità con la Scuola Media Inferiore Il momento dell’accoglienza è molto delicato e va organizzato e gestito in modo scrupoloso e rigoroso. Nel caso specifico dei ragazzi disabili e delle loro famiglie, la scuola si attiva affinché gli alunni trovino l’istituto accogliente, i genitori sono informati sulle attività e l’organizzazione della scuola e acquisiscono fiducia nell’istituzione e nelle persone che vi operano. Da diversi anni l’”Einaudi-Chiodo” ha adottato una politica di accoglienza che tiene conto delle reali necessità degli allievi e anche di eventuali richieste dei genitori. Gli attori di tale progetto sono gli insegnanti di sostegno dell’ultimo anno di scuola media e il consiglio di classe che accoglie il nuovo alunno. I rapporti di continuità si concretizzano in incontri e colloqui con l’insegnante della scuola di provenienza nell’istituto. Obiettivo di tale rapporto di collaborazione è quello di “accompagnare” l’alunno e di analizzare le difficoltà emerse per evitare di compromettere i risultati già raggiunti. Formulazione del Piano Educativo Individualizzato - I percorsi che si prospettano agli alunni in situazione di handicap sono diversi e legati alle effettive capacità, alle difficoltà e ai bisogni. I percorsi didattici di apprendimento si riconducono essenzialmente a due categorie: • percorso ministeriale o ordinario: intende raggiungere obiettivi personalizzati adeguati alle capacità degli alunni ma equipollenti a quelli previsti per il resto della classe, secondo le indicazioni dei programmi ministeriali. • percorso differenziato: si propone di raggiungere obiettivi personalizzati adeguati alle ca pacità reali di alunni portatori di difficoltà. E’ assicurata al termine del ciclo di studi la valutazione dei livelli formativi raggiunti per verificare l’equipollenza con i livelli formativi ordinari. E’ comunque garantita l’informazione costante alla famiglia sull’evoluzione dei percorsi. Collaborazioni esterne L’Istituto collabora con la famiglia di ciascun alunno in situazione di handicap, con gli operatori sanitari e sociali dell’ASL e del Comune, con i Centri di Formazione Professionale, con i Centri Socio Educativi, con gli Enti Pubblici, con le aziende private e con qualunque altra risorsa possa essere riconosciuta e individuata sul territorio. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (B.E.S.) Il nostro Istituto, sulla base di quanto introdotto dalle nuove norme in materia di DSA e BES (Direttiva ministeriale del 27 Dicembre 2012, circolare ministeriale n.8 del 6 marzo 2013, nota del 27 giugno 2013), ritiene importante potenziare la cultura dell’inclusione e rispondere efficacemente alle necessità, permanenti o temporanee, degli alunni con bisogni educativi speciali. Sono da considerarsi bisogni educativi speciali (B.E.S.) tutti gli alunni che si trovano in situazione di difficoltà, di disturbo o di disagio che non rientrano nei casi già previsti da leggi precedenti (legge 104 del 1992, Legge 170 del 2010). La normativa B.E.S. richiama l’attenzione anche sugli alunni con funzionamento cognitivo borderline, su disturbi specifici del linguaggio, della coordinazione motoria e diverse altre problematiche che possono compromettere il percorso scolastico per tutelare il diritto allo studio di tutti gli alunni Il concetto di inclusione rappresenta un superamento rispetto a quello di integrazione in quanto indica un processo che si riferisce alla globalità delle sfere educativa, sociale e politica, guarda non al singolo ma a tutti gli alunni e a tutte le loro potenzialità, interviene prima sul contesto, poi sul soggetto, trasforma la risposta specialistica in prassi ordinaria. Vengono pertanto definiti i seguenti obiettivi: • Garantire il diritto all’istruzione di tutti gli alunni • Favorire il successo scolastico • Agevolare la piena integrazione sociale e culturale • Promuovere pratiche inclusive attraverso una stretta collaborazione fra tutte le componenti della scuola PRATICHE DIDATTICHE INCLUSIVE Materiali, metodi e strategie impiegate - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - uso del registratore. chiarimento e/o semplificazione delle consegne scritte/esercizi assegnazione di tempi maggiori per lo svolgimento del compito/verifica riduzione della quantità di lavoro concetti/parole chiave testing frequente peer learning didattica multisensoriale (uso costante di più canali percettivi) uso di mappe, schemi, diagrammi tecnologie multimediali (computer, ipad, LIM, ecc.) creazione/impiego di un glossario per aree di contenuto sviluppo di una guida per la lettura didattica strutturata e sequenziale appunti e schemi riassuntivi per argomento uso di presentazioni ed attività bilanciate ripasso giornaliero e potenziamento dei precedenti apprendimenti e delle precedenti lezioni uso di diverse tipologie di verifica eventuale consegna di uno schema per seguire meglio le fasi della lezione. uso di ausili didattici (per es. linee di numeri, tavole pitagoriche, calcolatori e calcolatrici) condivisione degli appunti adozione di diverse modalità valutative (per es. scambio tra scritto ed orale) attività pro-sociali GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE (G.L.I.) Fermo restante quanto previsto dall’art.15 comma 2 Legge 104/1992, i compiti del GLHI già operante nel ns. Istituto, verranno opportunamente ampliati includendo le problematiche relative non solo agli alunni con DSA ma a tutti i BES e curandone l’integrazione al pari degli altri. A questo scopo, i componenti di questo Gruppo di lavoro verranno integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola vale a dire: funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, assistenti alla comunicazione, docenti disciplinari con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di coordinamento delle classi, genitori ed altre figure in modo da assicurare la rilevazione e l’intervento efficace sulle criticità all’interno delle classi. Tale Gruppo di lavoro assumerà la denominazione di Gruppo di Lavoro per l’Inclusione (GLI) e svolgerà le seguenti funzioni: • rilevazione dei BES presenti nella scuola; • raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere • focus/confronto sui casi, consulenze e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; • rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola, • elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, riferito a tutti • gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. • rapporti con servizi sociali e sanitari • relazioni tra docenti, alunni e famiglie All’inizio dell’anno scolastico il GLI proporrà al Collegio Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere e, al termine dell’anno scolastico il Collegio procederà alla verifica dei risultati raggiunti REFERENTE BES - monitora l’accoglienza degli alunni con tali disturbi, - è una guida nel processo formativo di tali alunni, in particolare nel verificare l’adattamento della didattica e le modalità di valutazione di tutti i docenti - favorisce la comunicazione tra scuola, famiglia e le realtà del territorio; - fa in modo che l’istituzione scolastica adotti gli strumenti compensativi e dispensativi ad personam necessari; Il CONSIGLIO DI CLASSE Il C. di C. ,una volta acquisite le informazioni in possesso dell’istituzione scolastica, può scegliere di adottare un piano didattico personalizzato, ma soltanto per i casi di effettiva necessità e in questo ambito per un arco di tempo limitato, ossia per il periodo strettamente necessario. ALUNNI STRANIERI Una delle caratteristiche peculiari dell’Istituto è l’integrazione degli studenti con cittadinanza non italiana, secondo un Protocollo di Accoglienza che prevede e concilia gli aspetti puramente burocratici ed amministrativi (compilazione della scheda d’iscrizione con consegna dei titoli di studio del paese d’origine tradotti in italiano,e inserimento nella classe corrispondente all’età anagrafica, prestito di libri in comodato d’uso da parte della biblioteca d’Istituto) con interventi didattici mirati (insegnamento dell’italiano L2 per livelli). Si tratta di varie attività, rivolte a piccoli gruppi di studenti stranieri che hanno come scopo l’acquisizione dell’italiano, per comunicare, o per lo studio delle varie materie. Gli insegnanti dei corsi sono docenti che hanno frequentato master universitari, corsi del Ministero per facilitatori linguistici ed hanno esperienza pluriennale. Con loro collaborano vari enti di formazione e mediatori linguistici. Nell’inserire nel presente Piano dell’Offerta Formativa le indicazioni relative alla programmazione di piani di studio personalizzati e alla valutazione degli alunni di cittadinanza non italiana, abbiamo tenuto conto delle sfide che questi alunni si trovano ad affrontare . L’alunno straniero neo-arrivato si trova infatti a dovere superare i seguenti ostacoli: - L’apprendimento della lingua per comunicare - L’alfabetizzazione in L2 - L’apprendimento della lingua per lo studio - L’apprendimento di nuove regole e sistemi di riferimento Mentre l’alunno italiano raggiunge gli obiettivi indicati in fasi successive, attraverso un percorso graduale che avviene sia in ambito familiare che formativo, durante la scuola primaria e secondaria di primo grado, l’alunno straniero dovrà affrontare tali sfide contemporaneamente. Ritenendo che l’alunno neo-arrivato non sia una persona priva di competenze , ma necessiti di tempi e modi adeguati per esprimerle in una nuova lingua e in nuovo contesto, ci è parso importante adeguare non solo la programmazione, ma di conseguenza anche la valutazione dei risultati raggiunti, al grado di competenza linguistica posseduto, stabilito secondo i livelli indicati dal QCER. L’adattamento dei piani di studio , che fa riferimento alla normativa secondo la quale “Il Collegio Docenti definisce il necessario adattamento dei programmi di insegnamento in relazione alle competenze dei singoli alunni” (decreto 394/99), prevede l’eventuale omissione temporanea di alcune materie, la riduzione dei contenuti e l’ individuazione dei nuclei fondanti delle discipline, l’uso di testi semplificati e ad alta comprensibilità, l’adattamento della didattica in classe, l’attivazione di laboratori linguistici di italiano L2. Per ciò che attiene alla valutazione, anche se la normativa non dà indicazioni precise a riguardo, e considerando che sarebbe un controsenso adattare i programmi, ma non la valutazione, risultano importanti la valutazione delle competenze in ingresso sia in area linguistica che logico-matematica, la raccolta dei dati relativi pregresso scolastico, la valutazione in itinere, che terrà naturalmente conto: degli obiettivi fissati dal Consiglio di classe, del percorso seguito nei laboratori di L2, dei criteri di valutazione indicati dal Collegio Docenti. Per quanto riguarda la valutazione in uscita sarà utile, da parte del Collegio Docenti, individuare degli obiettivi minimi, sia della competenza linguistica, sia della competenza disciplinare, in base ai quali sia possibile decidere l’ammissione dell’alunno straniero alla classe successiva. AREA DELLA RICERCA E DELLA SPERIMENTAZIONE AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA L’autonomia scolastica incide non solo sull’organizzazione ma anche sulla promozione del personale scolastico. Il profilo della figura del docente ha subito negli ultimi tempi un forte ripensamento in quanto ha risentito del mutamento dello schema delle relazioni tra i soggetti coinvolti nei processi d’insegnamento/ apprendimento. La FORMAZIONE in servizio deve consentire ai docenti di rivisitare la loro esperienza alla luce delle nuove esigenze educative. All’interno dell’area 1 della F.S. il Collegio dei Docenti intende valorizzare, relativamente al sostegno al lavoro degli insegnanti, le opportunità di formazione in servizio. PROGETTAZIONE Le nuove funzioni sociali fatte assumere al sistema formativo dalla società attuale richiedono una attività di progettazione che risponda alle diverse esigenze dell’utenza, che ottimizzi i processi e i prodotti formativi, che valorizzi tutte le risorse disponibili, compreso il tempo e lo spazio e le competenze dei docenti. Per tali motivi i docenti del nostro Istituto hanno elaborato una serie di progetti e di attività, da realizzare in parte in orario curricolare e in parte in orario extracurricolare, rivolti agli alunni ma anche ai docenti stessi e alle famiglie. INNOVAZIONE TECNOLOGICA MULTIMEDIALE Il nostro istituto dallo scorso hanno scolastico ha attivato in modo organico nei curricula di studio iPad così da coniugare la didattica orientativa /formativa alla continuità educativa. L’ impiego di questa tecnologia didattica si pone entro un orizzonte generale in cui la cultura va vista come un tutto unitario, dove pensiero ed azione sono strettamente intrecciati cosi da formare personalità complete in grado di sviluppare le proprie prerogative. La scuola deve offrire proposte interessanti anche attraenti che rispondano alla domanda di senso dei giovani, trasmettendo saperi e competenze, ma anche aiutandoli a costruire progetti personali di vita e di lavoro coerenti con le loro attese. Il nostro modo di interagire oggi è caratterizzato più che mai dalla rete con applicazioni e con persone e costituisce, se così possiamo definirla, la nostra personalità digitale. Essere cittadini della rete richiede competenze e conoscenze che non sono legate solo alla tecnologia ma significa anche disporre di competenze informatiche di base che insegnino ad accettare e rispettare l’altro, a collaborare e ad esercitare un pensiero critico. La didattica applicata all’iPad implica l’idea di competenza digitale intesa nella sua natura multidimensionale, la quale implica l’integrazione di abilità di natura cognitiva, relazionale e sociale; naturalmente il tutto non può prescindere ma altre capacità di base che ogni alunno possiede, come la lettura, il problem solving, le capacità deduttive, la metacognizione e infine il contesto socioculturale in cui operiamo. Il tablet ridefinisce completamente i confini della classe in termini di spazio e tempo offrendo a studenti e docenti un accesso continuo e istantaneo a fonti di informazione molteplici e a strumenti interattivi capaci di favorire e sviluppare la creatività e il pensiero. Esso inoltre aumenta il coinvolgimento dello studente nelle fasi di apprendimento e stimola la collaborazione attiva tra docenti e studenti. Grazie all’uso dell’ipad, infatti, siamo passati dalla trasmissione e dal consumo alla collaborazione e co-creazione, non più, dunque, solo trasmissione del sapere, ma collaboratività in ambienti rinnovati, dalla progettazione per risolvere un problema alla partecipazione (docenti e alunni) attraverso una dinamicità dei ruoli, grazie alla partecipazione allargata e alla leadership condivisa e ad assetto variabile. Ciò ha comportato autonomia di gestione agli studenti del proprio lavoro e dello studio (agire in modo autonomo e responsabile) una costruzione collettiva di conoscenza grazie alle “learn activity”, cioè attività finalizzate a un apprendimento in azione concreto, situato, autentico e basato su processi collaborativi. La didattica con l’iPad in estrema sintesi è: • Utile e efficace nei lavori di gruppo • Facilita la condivisione delle risorse e dei materiali • Aggrega tutte le risorse digitali a disposizione dello studente • Facilita il cloud learning grazie alla continua connettività nel web • Supporta il lavoro degli studenti grazie alle applicazioni a disposizione • Supporta il recupero degli studenti (possibilità delle registrazioni delle lezioni, dell’elaborazione dei testi etc..) • E’ un ottimo visualizzatore multimediale • Permette la creazione della propria biblioteca digitale multimediale e l’archiviazione degli ebook presenti sul web Lo scorso anno il nostro Istituto ha allestito e creato un ambiente articolato in angoli dedicati all’interazione, creazione, scambio ricerca e relax dove si trovano strumenti tecnologici, lavagna a fogli mobili, videoproiettore interattivo, tavoli sedie funzionali; insomma uno spazio abitato e vissuto che reca segni identificativi del gruppo e delle sue pratiche, uno spazio diversificato articolato che è ispirato al paradigma degli ambienti di apprendimento secondo il costruttivismo sociale. Uno spazio policentrico privo di cattedra, nel quale la lezione frontale fa sia solo una piccola parte dell’azione didattica, per lasciare largo spazio, anche nella configurazione, ai procesi collaboratori, di brain storming, ricerca, peer teaching, presentazione e anche relax, nella consapevolezza che il confort e l’accoglienza sono elementi fondamentali per vivere una sensazione positiva dell’ esperienza di apprendimento. PROGETTI INTEGRATIVI ANNO SCOLASTICO 2014/2015 Inserimento alunni stranieri Nell’Istituto è presente un’elevata percentuale di alunni stranieri per i quali sono previste strategie di integrazione, alfabetizzazione e apprendimento. In sinergia con i CTP territoriali, che forniscono un servizio di alfabetizzazione e con le figure dei mediatori culturali che agevolano lo scambio e la conoscenza tra le culture, la scuola individua percorsi e momenti valutativi individualizzati, come previsto da vigente normativa, al fine di inserire gradualmente i ragazzi negli apprendimenti delle varie discipline. Referente: Tartarini Rosa Special Olympics Partecipazione con una squadra di calcio e una di basket come rappresentativa dell’istituto. Obiettivi: socializzare con altri istituti, sviluppare le sensibilità e la conoscenza nei confronti degli alunni diversamente abili; migliorare l’autonomia personale e sociale, il rispetto delle regole, la collaborazione, l’integrazione. Referente: Manrica Traversi Accanto Progetto per alunni diversamente abili volto al potenziamento delle competenze trasversali e di base nelle varie discipline e al miglioramento delle autonomie personali e sociali. Nell’a.s. 2014/2015 sono stati attivati i seguenti progetti: Pallacanestro Acqua mediatrice di comunicazione Canottaggio Teatro Le mie prime chiavi di casa Riparazione biciclette Supporto didattico allo studio Gruppo di socializzazione e autonomie ESTIVI Spiagge, Piscina Referente: Tartarini Rosa Gruppo Sportivo L’Istituto realizza attività sportiva e partecipa ad incontri sul territorio in orario scolastico ed extrascolastico. È presente una squadra scolastica maschile di pallacanestro i cui allenamenti sono previsti al pomeriggio nella palestra della scuola. Referente: Tartarini Rosa Energie Rinnovabili Imparare a utilizzare fonti rinnovabili per la produzione di energia elettrica. Referenti: Stefano Arioni e Paolo Maggiani Minibike Applicare praticamente i principi di base della meccanica a moto di piccola cilindrata. Referenti: Stefano Arioni - Paolo Maggiani Socio Sanitario In collaborazione con Asl 5 spezzino, a seguito di accordi regionali, le classi terza, quarta e quinta svolgono attività integrative, che permettono agli alunni di acquisire una preparazione tale, per cui possono accedere direttamente all’esame per OSS. Referenti: Autilia Ferrara Manutenzione e Servizi Referenti: Alessandro Gabelloni Einaudi Chiodo Service Referenti: Iacopo Chiuminatti Scambio culturale con Tolone Il progetto nasce con l’intento di elevare il livello apprendimento delle competenze linguistico-professionali degli alunni utilizzando una metodologia più innovativa e consona agli obiettivi, vivendo realtà scolastiche e culturali, in un ambiente diverso dal proprio. Referente: Corsi Luisita Certificazione Competenze in Lingua Inglese Trinity Referente: Truglio Renata Pari opportunità Referente: Vladimiro Corli Formazione, aggiornamento e autovalutazione di istituto per promuovere una scuola di qualità Alternanza scuola-lavoro Stage aziendali Referente responsabili alternanza Progetto wireless nelle scuole Ebook Produzione di ebook scolastici per le materie di indirizzo dei corsi presenti nell’ Istituto Einaudi Chiodo Referenti: Alessandro Gabelloni ATTIVITA’ COMPLEMENTARI • • • • • Gemellaggio con l’Istituto “Government Technical High School” di Fontem (Camerun) Visite guidate ed aziendali Incontri con esperti Gare e manifestazioni sportive Corsi di preparazione alla certificazione “Trinity” AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE AREA DELLA VERIFICA E DELLA VALUTAZIONE AREA DELLA VERIFICA E DELLA VALUTAZIONE (MONITORAGGIO) VALUTAZIONE DEL PROFITTO DEGLI ALUNNI • • • • 2 valutazioni quadrimestrali Colloqui con le famiglie Lettera per sospensione del giudizio Riconoscimento dei crediti formativi VALUTAZIONE DEL POF Questionari ai docenti, agli studenti e alle famiglie VALUTAZIONE DELLA QUALITA’ DELLE PRESTAZIONI Valutazione del dichiarato – chi siamo? Che cosa proponiamo? (comprensibilità, aderenza alle esigenze del territorio, efficacia organizzativa, con divisibilità delle proposte educative) Valutazione dell’agito – come siamo? Che cosa facciamo? (qualità del risultato formativo, rilevazione dei livelli di conoscenza, di competenza, di abilità degli alunni attraverso i risultati di fine anno) Valutazione del pensato – organizzazione individuale e collettiva. Atteggiamento dei docenti Valutazione del percepito – la scuola nel territorio: il rapporto con gli enti, le ditte, gli studi professionali, le istituzioni pubbliche e culturali Genitori - rilevazione del livello di soddisfazione in rapporto alle esigenze (attraverso i rappresentanti negli organi collegiali) Studenti - rilevazione del livello di soddisfazione nel percorso educativo – formativo LA VALUTAZIONE AUTENTICA La “valutazione autentica” (collegiale e certificazione dei saperi e delle competenze) rappresenta una metodologia che mira a verificare non solo e non tanto ciò che un allievo sa, ma “ciò che sa fare con ciò che sa” dirigendo l’attenzione del valutare non in primo luogo sui concetti quanto su prestazioni complesse e sulle competenze che esse presuppongono. L’intento della “valutazione autentica” è quello di coinvolgere gli studenti in compiti che richiedono di applicare le conoscenze nelle esperienze del mondo reale. Le caratteristiche della valutazione autentica sono: 1. E’ realistica. Il compito o i compiti replicano i modi nei quali la conoscenza della persona e le abilità sono “controllate” in situazioni di mondo reale. 2. Richiede giudizio e innovazione. Lo studente deve usare la conoscenza e le abilità saggiamente ed inmodo efficace per risolvere problemi non strutturati, ad esempio progettare un piano, la cui soluzione richiede di più che seguire una routine, una procedura stabilita o l’inserimento di una conoscenza. 3. Richiede agli studenti di “costruire” la disciplina. Invece di ridire, di riaffermare o di replicare attraverso una dimostrazione ciò che gli è stato insegnato o ciò che già conosce, lo studente deve portare a termine una esplorazione e lavora “dentro” la disciplina di scienze, di storia o dentro ogni altra disciplina. 4. Replica o simula i contesti nei quali gli adulti sono “controllati! Sul luogo di lavoro, nella vita civil e e nella vita personale. I contesti richiedono situazioni specifiche che hanno costrizioni, finalità e spettatori particolari. I tipici test scolastici sono senza contesto. Gli studenti hanno bisogno di sperimentare che cosa vuol dire fare un compito in un posto di lavoro e in altri contesti di vita reale che tendono ad essere disordinati e poco chiari: in altre parole i compiti veri richiedono un buon giudizio. I compiti autentici capovolgono quella segretezza, quel silenzio che alla fine sono dannosi e quell’assenza di risorse e di feedback che segnano il testing tradizionale. 5. Accerta l’abilità dello studente ad usare efficientemente e realmente un repertorio di conoscen ze e abilitàper negoziare un compito complesso. La maggior parte degli item del test conven zionale sono elementi isolati di una prestazione – simile agli esercizi pre-atletici svolti dagli atleti prima di entrare in gara piuttosto che l’uso integrato di abilità che una gara richiede. Anche qui è richiesto un buon giudizio. Sebbene ci sia uno spazio per gli esercizi pre-gara, la prestazione è sempre più della somma di questi esercizi. Permette appropriate opportunità di ripetere, di praticare, di consultare risorse e di avere feedback su e di perfezionare la prestazione e i prodotti. Per essere educativa una valutazione deve tendere a migliorare la prestazione degli studenti. Il classico test convenzionale manca di questa prerogativa in quanto mantiene le domande segrete e i materiali di risorsa lontani dagli studenti fino a che dura la prova. Se dobbiamo focalizzarci sull’apprendimento degli studenti attraverso cicli di presentazione –feedback – revisione – presentazione, sulla produzione di prodotti e di standard conosciuti di qualità elevata e se dobbiamo ancora aiutare gli studenti ad apprendere ad usare le informazioni, le risorse e le annotazioni per eseguire una presentazione reale in un contesto, i testi convenzionali non sono utili alla scopo. AUTOANALISI DI ISTITUTO L’autovalutazione rappresenta una modalità di promozione del cambiamento della scuola basata sulla capacità degli operatori di affrontare e risolvere i propri problemi. Il processo di costante revisione delle proprie scelte e comportamenti è volto a produrre un miglioramento, sia della consapevolezza professionale dei singoli individui operanti nella scuola, sia delle modalità di lavoro organizzativo e di progettazione collegiale, sia della qualità dei processi di insegnamento-apprendimento. Tale prospettiva enfatizza l’assunzione di modalità di lavoro autoriflessive entro il normale funzionamento della scuola come componenti della cultura professionale dei suoi operatori, in una logica di auto rinnovamento permanente. Gli obiettivi di cui sopra si raggiungono attraverso: - riflessioni nell’ambito delle riunioni degli organi collegiali - riflessioni nell’ambito di gruppi di lavoro (Commissioni) - focus group sulla base delle problematiche che emergono - somministrazione di questionari rivolti alle varie componenti - tabulazione, interpretazione e riflessione sui dati emersi - pubblicizzazione dei risultati - partecipazione a iniziative di monitoraggio e valutazione proposte dal M.I.U.R. L’IMPORTANZA DEL FEEDBACK I risultati di queste indagini hanno fornito utili indicazioni: si è cercato di rispondere alle esigenze più pressanti evidenziate dalle varie componenti, al fine di migliorare sempre di più gli standard di qualità dell’Istituto. L’utilizzo del feedback permette quegli aggiustamenti di rotta che sviluppano una continua riprogettazione nell’organizzazione e negli interventi, tale da costituire una sempre più raffinata lista di controllo del proprio operato.