Le invasioni straniere e la fine dell`indipendenza italiana
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Le invasioni straniere e la fine dell`indipendenza italiana
Le invasioni straniere in Italia (1494-1516) Italia divisa: meta di conquista • Al di là delle Alpi, secoli XIV-XV: Stati nazionali (Francia, Inghilterra, Spagna) Italia: divisa in numerosi Stati - nessuno abbast. forte per conquistare gli altri - tutti discordi e gelosi per formare una feder. Italia divisa debole facile meta di conquista • Francia, Spagna, Impero asburgico: guerre per il predominio in Italia (1494-1559) La discesa di Carlo VIII (1494-1495) • Carlo VIII vanta diritti di successione sul regno di Napoli (erede degli Angioini) campagna militare – incorporare Napoli – procedere verso il Vicino Oriente (liberazione) • sogni di grandezza • scopi economici (commercio) La discesa di Carlo VIII (1494-1495) • „Passeggiata militare”: nulla resistenza • Milano: Ludovico il Moro (usurpa il ducato al nipote Gian Galeazzo teme l’intervento del re di Napoli, suocero dello spodestato duca) • Firenze: capitolazione di Piero de’ Medici proclamazione della repubblica – sollevazione di Pisa – Savonarola: „Ciro novello” La discesa di Carlo VIII (1494-1495) • Stato Pontificio: cardinale Della Rovere (futuro Giulio II) punizione del perverso papa Borgia • Regno di Napoli: baroni pronti a tradire Ferdinando II occupazione in tredici giorni • 1494: „l’anno primo degli anni miserabili” (Guicciardini) La discesa di Carlo VIII (1494-1495) • Rapido successo francese preoccupazione gen. lega contro Carlo – – – – – Venezia Milano papa Massimiliano d’Asburgo Spagna • Fuga di Carlo - battaglia di Fornovo (1495) : sconfitta fr. • Ferdinando II: ritorno a Napoli La repubblica „piagnona” di frate Savonarola (1494-1498) • Caduta dei Medici repubblica- nume tutelare: Girolamo Savonarola – frate domenicano di fede sincera e di trascinante eloquenza – riforma religiosa – rinnovamento politico – nemico del papato corrotto – nemico del lassismo dei costumi La repubblica „piagnona” di frate Savonarola (1494-1498) „La statura del padre fra Girolamo fu mediocre pendendo piuttosto in piccola che in grande, retta mondimeno e libera. Bianco era di carne, pendendo anche alquanto in rosso; aveva la fronte eminente ed elevata, crespa e grinzata notabilmente; gli occhi erano risplendenti e di color celeste, come quelli che da filosofi sono chiamati glauci, circondati intorno da rossi e lunghi peli.” La repubblica „piagnona” di frate Savonarola (1494-1498) „Il naso era alquanto curvo e grandetto, onde veniva gran venustà alla faccia; il viso suo era piuttosto pienotto che macilento, con le guance alquanto apparenti, e’l labro di sotto, il quale era grossetto, dava molta grazia al suo volto. La memoria sua appariva scelta e spiccata dietro alla testa; e tutte le altre membra del corpo suo erano proporzionate e ben composte, mostrando in tutt’i suoi gesti e movimenti un’aria mansueta e piena di grazia.” La repubblica „piagnona” di frate Savonarola (1494-1498) „Le mani erano ossute, e di pochissima carne coperte, talche accostandole a qualche lume, si vedevano trasparire; le dita erano lunghe e distese… ornato e grazioso in ogni suo gesto ed atto.” (Fra Pacifico Burlamacchi) „La predicazione di fra’ Girolamo era ferventissima e fruttuosissima, nè mai veniva a fastidio: l’uditorio, ordinariamente di circa 8 o 10 mila persone, si recava due o tre ore inanzi dì a pigliare il posto… La voce e la pronuncia del frate erano tali che da tutti era udito benissimo. La strada, che va da San Marco a Santa Maria del Fiore, era sempre in quell’ora piena d’uomini e di donne, che andavano a vederlo, come se mai lo avessero udito. A vederlo fuor del pulpito pareva proprio, come era infatti, un agnellino pieno di umiltà e carità e tale che non fu mai visto da alcuna persona adirarsi. Ma sul pulpito appariva più alto di quanto non fosse in realtà e mostrava un animo invitto e virile, libero da ogni rispetto mondano e senza paura d’uomo vivente, alla maniera degli antichi profeti, apostoli e martiri.” (Simone da Mariano Filipepi) La repubblica „piagnona” di frate Savonarola (1494-1498) • Sostenitore della corrente popolare contro quella oligarchica • Riforme politiche: regime rappresentativo a larga base popolare (Consiglio Maggiore, Consiglio degli Ottanta) • Riforma dei costumi: „roghi di vanità” La repubblica „piagnona” di frate Savonarola (1494-1498) • Potente opposizione: – – – – – – Bigi (Palleschi) Arrabbiati Compagnacci ribellione di Pisa la scomunica (1497) francescani („prova del fuoco”) • 1498: Savonarola impiccato e bruciato („impostore ed eretico”) Francesi e Spagnoli in Italia (1499-1504) • Luigi XII, re di Francia: ripresa dell’iniziativa espansionistica – Ducato di Milano – Regno di Napoli • Alleati: – Venezia (per Cremona) – Stato pontificio (a Cesare il ducato di Valentinois) – svizzeri (appoggio militare) – Spagna (spartizione) Francesi e Spagnoli in Italia (1499-1504) • 1499: conquista di Milano • 1501: conquista di Napoli • falliti tentativi per la spartizione guerra tra Luigi XII e Ferdinando il Cattolico, re di Spagna e di Sicilia • 1504: – Milano alla Francia (1512) – Napoli alla Spagna (1707) Francesi e Spagnoli in Italia (1499-1504) • Disfida di Barletta (1503): parole denigratorie dette da un cavaliere francese nei confronti del valore italiano giostra cavalleresca tra tredici cavalieri italiani al servizio degli Spagnoli ed altrettanti francesi prigionieri • Ettore Fieramosca Ascesa e caduta del duca Valentino (1499-1503) • Cesare Borgia: capitano generale della Chiesa • spregiudicato, privo di scrupoli • eliminazione (violenza, astuzia, inganno) di signori locali (Romagna, Marche, Toscana) Ducato di Romagna (Stato unitario) Ascesa e caduta del duca Valentino (1499-1503) • Morte di Alessandro VI; elezione di Giulio II, sconfitta dei francesi rapido declino (rivolte) fuga di Cesare in Spagna „Raccolte io adunque tutte le azioni del duca, non saprei reprenderlo; anzi mi pare, come ho fatto, di preporlo imitabile a tutti coloro che per fortuna e con l’armi d’altri sono ascesi allo imperio. Perché lui, avendo l’animo grande e la sua intenzione alta, non si poteva governare altrimenti; e solo si oppose a’ sua disegni la brevità della vita di Alessandro e la malattia sua. Chi adunque iudica necessario nel suo principato nuovo assicurarsi de’ nimici, guadagnarsi delli amici, vincere o per forza o per fraude, farsi amare e temere da’ populi, sequire e reverire da’ soldati, spegnere quelli che ti possano o debbano offendere, innovare con nuovi modi gli ordini antiqui, essere severo e grato, magnanimo e liberale, spegnere la milizia infedele, creare della nuova, mantenere le amicizie de’ re e de’ principi in modo che ti abbino o a benificare con grazia o a offendere con respetto, non può trovare e più freschi esempli che le azioni di costui.” L’azione politica di papa Giulio II • Giulio II (1503-1513): azione restauratrice del potere pontificio territori veneziani in Romagna • Lega di Cambrai (1508) contro Venezia: – – – – impero (Mass. D’Asburgo) Francia papa, Savoia, Firenze, Ferr. Spagna, Inghilterra, Ungh. L’azione politica di papa Giulio II • 1508-1510: assalto generale contro Venezia scopo: distruzione di Ven. come Stato • sconfitta veneziana pace separata con il papa (restituzione dei territori) • vittoria veneziana contro l’Impero L’azione politica di papa Giulio II • Lega santa (1511) contro la Francia – – – – – Stato della Chiesa Spagna Venezia Confederazione svizzera Inghilterra • Francesi: abbandono d’It. • Milano: rit. degli Sforza • Firenze:ritorno de’ Medici Il ritorno dei Francesi a Milano • Francesco I (1515-1547): riconquista di Milano (1515) • Trattato di Noyon (1516) tra Francesco I e Carlo V d’Asburgo – Francia: il Milanese – Spagna: Regno di Nap., Sicilia, Sardegna • Italia: divisa tra Fr. e Sp.