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Astri - Fit Cisl
Astri fondo pensione Autostrade strade trasporti infrastrutture La PREVIDENZA la previdenza pubblica, per la quale i lavoratori sono obbligati ad iscriversi presso un ente previdenziale, si fonda sulla solidarietà intergenerazionale tra i lavoratori in attività e quelli collocati a riposo. E’ un sistema cosiddetto a ripartizione, nel quale esiste un utilizzo immediato dei contributi versati dai lavoratori per pagare le prestazioni pensionistiche in essere, a prescindere se il metodo di calcolo della pensione sia retributivo o contributivo; la previdenza complementare, nella quale i lavoratori si costituiscono volontariamente una previdenza aggiuntiva a quella obbligatoria tramite i fondi pensione, da istituire con la contrattazione collettiva. Essa si basa sul sistema finanziario a capitalizzazione, nel quale a ciascun iscritto ai Fondi Pensione è accesa una posizione individuale ed i contributi versati sono accumulati, ossia capitalizzati, mediante un determinato tasso di rendimento. TIPOLOGIE DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE Per i lavoratori dipendenti e per i soci lavoratori di cooperative di produzione e lavoro possono essere costituite solo forme pensionistiche in regime di “contribuzione definita”; per i lavoratori autonomi e liberi professionisti possono essere costituite eventualmente anche forme pensionistiche “a prestazione definita”. Nelle forme pensionistiche a “contribuzione definita” è stabilito quanto i lavoratori dovranno versare, individuando una percentuale di contribuzione a carico loro (ed eventualmente del datore di lavoro), commisurata alla retribuzione. Tale meccanismo non consente di determinare l’entità della prestazione pensionistica che sarà erogata dal Fondo al momento della maturazione dei requisiti richiesti. La misura del trattamento pensionistico dipenderà dall’andamento del mercato finanziario e dall’abilità dei gestori finanziari dei Fondi Pensione. Nei regimi a “prestazione definita” l’ammontare del trattamento pensionistico che sarà erogato al momento della maturazione dei requisiti richiesti è predeterminata, ossia conosciuta fin dall’inizio. In tal caso occorrerà adeguare eventualmente il livello della contribuzione in base all’andamento della gestione finanziaria del Fondo o all’andamento dei mercati finanziari. Gli organi del fondo Gli organi di un Fondo Pensione chiuso sono: l’Assemblea dei Soci, composto in maniera paritetica tra delegati dei lavoratori e delle imprese; Il C.di A. (Consiglio di Amministrazione), composto in eguale numero da rappresentanti dei lavoratori e degli imprenditori. E’ responsabile della gestione e dei risultati; la Presidenza e Vice Presidenza (rappresentanza legale); il Collegio dei Sindaci revisori. Organi del fondo Nella fase di avvio, i componenti di tali Organi sono stati designati dalle Associazioni delle aziende e dalle Federazioni sindacali dei lavoratori. Successivamente al raggiungimento del numero minimo di adesioni al Fondo (2.500 dipendenti a tempo indeterminato del settore autostrade) si procederà alla loro elezione da parte dei soci. l’Assemblea dei Rappresentanti, formata da 60 componenti (30 per le aziende e 30 per i lavoratori) eletti da tutti i Soci. L’Assemblea elegge i componenti il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori. il Consiglio di Amministrazione, costituito da 16 componenti (8 in rappresentanza delle aziende e 8 in rappresentanza dei lavoratori soci); il Collegio dei Revisori, costituito da 4 membri effettivi e 2 supplenti (anch’essi pariteticamente suddivisi tra aziende e lavoratori soci); il Presidente e il Vice Presidente, che sono eletti dal Consiglio in rappresentanza delle aziende e dei lavoratori. Non sono previsti gettoni di presenza ne rimborsi spese Il Finanziamento Al finanziamento dei Fondi Pensione possono concorrere: il contributo a carico dei lavoratori; il contributo a carico dei datori di lavoro; il TFR (trattamento di fine rapporto). Per quanto concerne la destinazione del TFR: per i lavoratori entrati nel mercato del lavoro in data successiva al 28 aprile 1993 e aderiscono al Fondo Pensione è devoluto al Fondo stesso l’intero TFR; per gli altri lavoratori è la contrattazione collettiva che stabilisce la quota di TFR da destinare al Fondo Pensione. Il TFR ed i contributi a carico del lavoratore e del datore di lavoro sono versati nel conto individuale del socio e formano, insieme ai rendimenti finanziari, il patrimonio individuale del socio. Il Fondo Pensione ha l’obbligo di redigere il rendiconto individuale del patrimonio del socio e di portarlo a sua conoscenza entro il 30 aprile di ogni anno. Procedure e controlli Le parti sociali costituiscono il Fondo Pensione, nominando i componenti del C. di A. provvisorio. Il C. di A. provvisorio richiede alla CO.VI.P. (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione) la approvazione dello Statuto del Fondo e della scheda informativa da divulgare fra i lavoratori, nonché l’autorizzazione alla raccolta delle adesioni. Raggiunto il numero minimo di adesioni previsto dallo Statuto, il C. di A. provvisorio indice l’elezione dell’Assemblea dei soci, la quale provvederà ad eleggere il C. di A. definitivo. Quest’ultimo chiede alla CO.VI.P. l’autorizzazione all’esercizio dell’attività. La CO.VI.P., oltre ad autorizzare i Fondi Pensione a svolgere la propria attività, esercita sui Fondi Pensione anche funzioni di vigilanza (attività di controllo, ispettiva e prudenziale) e di indirizzo normativo. Le risorse vengono intestate individualmente a ciascun lavoratore associato e depositate presso un istituto di credito (cosiddetta “Banca Depositaria”). La Banca depositaria rappresenta lo strumento unico di deposito e garanzia del fondo, ma è anche il soggetto chiamato a giudicare la correttezza delle operazioni finanziarie intraprese dal Fondo attraverso i gestori finanziari. Sulla Banca depositaria vigila la Banca d’Italia. Il Fondo Pensione delega ad un gestore amministrativo (Service) l’attività contabile dei contributi raccolti e delle prestazioni erogate. L’attività di gestione finanziaria dei contributi e delle quote di TFR versati al Fondo viene affidata ad uno o più Gestori finanziari (SIM, imprese di assicurazione, Società abilitate alla gestione collettiva del risparmio) i quali provvedono ad investire le risorse custodite presso la Banca depositaria in attività finanziarie. A garanzia dei lavoratori, in caso di fallimento dei Gestori finanziari, i creditori non potranno rivalersi sulle quote versate dai lavoratori stessi al fondo Pensione. Controlli e garanzie il Collegio dei Revisori sorveglia l’operato degli amministratori del Fondo e la corretta tenuta della contabilità; la Banca Depositaria, distinta dal gestore finanziario, custodisce in deposito e certifica il patrimonio del Fondo, investe secondo le indicazioni ricevute dal Consiglio di Amministrazione, controlla che siano rispettati i vincoli stabiliti dalla legge e le disposizioni dello Statuto e delle singole convenzioni di gestione. L’attività dei gestori del patrimonio del Fondo (Banche, Sim, ecc.) è a sua volta soggetta ai controlli delle istituzioni preposte; l’apposita Commissione di Vigilanza (COVIP), alla quale è specificamente affidato il controllo pubblico sui Fondi Pensione. La Commissione vaglia le richieste di autorizzazione dei Fondi Pensione, approva statuti e regolamenti ed esercita il controllo sulla gestione tecnica, finanziaria e patrimoniale. Fonti istitutive Legislazione in materia CCNL 16 febbraio 2000 Accordo 07 gennaio 2003 Accordo 30 giugno 2003 Accordo istitutivo 28-11-03 Si definiscono statuto e regolamento elettorale Possibilità di una contribuzione aggiuntiva a esclusivo carico del Lavoratore del 1%-2%-3%-4% (art. 22 CCNL) Contributo una tantum a carico delle Aziende pari a 31 € per ogni Lavoratore in forza al 31\12\03 Quota una tantum di adesione pari ad 15 €, sia per i Lavoratori che aderiranno che per le imprese Quota associativa annuale al fondo di 25 € sia per le imprese che per i Lavoratori 18\11\04 vengono modificati statuti e regolamenti elettorali in funzione delle osservazioni della Covip. Autorizzazioni fondo 22giugno 2005 approvazione dello statuto e autorizzazione all’esercizio dell’attività da parte della covip. 18 agosto 2005 riconoscimento della “personalità giuridica” da parte del Ministero del lavoro. 14 settembre 2005 iscrizione all’Albo dei fondi pensione da parte della covip al numero d’ordine 148. Caratteristiche fondamentali Adesione volontaria Contribuzione definita Capitalizzazione individuale I destinatari Lavoratori a tempo indeterminato con qualifica di Quadro, impiegato, operaio dipendenti di aziende che applicano il contratto collettivo nazionale Autostrade. Lavoratori a tempo determinato che nell’anno solare abbiano effettuato almeno tre mesi Lavoratori di aziende operanti nell’area dei trasporti, dei servizi alla mobilità e gestori di infrastrutture stradali. i lavoratori dipendenti da aziende dei settori interessati nelle quali siano operanti iniziative aziendali (Fondi o Casse) di previdenza complementare, la cui confluenza in ASTRI sia stata deliberata dai competenti Organi. Come aderire Con la busta paga del mese di novembre sarà distribuito, modulo di adesione, statuto, scheda informativa. Consegnare alle aziende il modulo di adesione “compilato”. La domanda può essere consegnata in qualsiasi momento, fermo restando che l’adesione e la contribuzione decorrono dal primo giorno del mese successivo a quello in cui è stata presentata all’azienda. Con la domanda di adesione il lavoratore si obbliga a versare le contribuzioni stabilite, conferendo delega non revocabile al datore di lavoro ad operare le trattenute corrispondenti. Contribuzione su retribuzione media Posizione individuale 720,00 Contributo aziende 220,00 Contributo Lavoratore 220,00 (LORDO TASSE) 147,00 EFFETTIVE Quota (intero) TFR 280,00 Contribuzione settore Autostrade Lavoratore già occupato al 28 aprile 1993 Lavoratore neo occupato dopo 28 aprile 1993 impresa 1% lavoratore 1% TFR 1% minimo tab. minimo tab. eventuale superm. eventuale superm. anzianità anzianità Retribuzione utile al calcolo del TFR 1% 100% 1% minimo tab. minimo tab. eventuale superm. eventuale superm. anzianità anzianità TFR maturando in corso d’anno Ulteriori possibilità contributive Il lavoratore socio può incrementare volontariamente la contribuzione a proprio carico, sempre entro i limiti di deducibilità fiscale, nella misura dell’1%, del 2%, del 3% o del 4%, da calcolare sugli stessi elementi retributivi sopra richiamati. I lavoratori a tempo indeterminato in servizio possono esprimere formalmente, entro 120 giorni dalla consegna della scheda informativa, in occasione della presentazione della domanda di adesione al Fondo, l’opzione per una specifica contribuzione, a carico anche dell’azienda, che comporta l’elevazione dall’1% al 2% delle aliquote per un periodo massimo di 27 mesi consecutivi. Costi di gestione Quote Lavorator Azienda e € 15,00 € 15,00 Quota una tantum di iscrizione Quota € 25,00 associativ a annuale € 25,00 prestazione Una volta raggiunto il pensionamento, il lavoratore socio può chiedere al Fondo una rendita vitalizia (pensione) proporzionata all’intero ammontare versato e ai rendimenti ottenuti oppure può chiedere parte del montante in capitale (fino ad un massimo del 50%) ed il restante sotto forma di pensione. Qualora l’associato, al momento dell’interruzione del rapporto di lavoro, non avesse raggiunto i requisiti minimi di iscrizione al Fondo che danno diritto alla prestazione pensionistica (10 anni per la pensione di vecchiaia e 15 per quella di anzianità) può riscattare la somma versata ed i relativi rendimenti sotto forma di capitale. Qualora l’importo in rendita pensionistica annuo risulti inferiore all’assegno sociale, il lavoratore può optare per la liquidazione in capitale dell’intero importo maturato. Il bilancio 2005 dei principali fondi categoriali Fondo Aderenti Patrimonio Linee (in mln €) Rend.netto (%) Cometa 321.885 2.505 Monetario plus Sicurezza Reddito Crescita 2,93 2,63 6,66 10,36 Fonchim 118.000 1.215 Moneta Stabilità Crescita 2,10 6,64 12,70 Laborfonds 73.488 361 - 8,86 382 Conservativo Prudente Bilanciato Crescita 6,75 10,44 15,26 20,23 Telemaco 56.672 Fonte: Il sole 24 ore 14 gennaio 2006 (Dati dei fondi) Il bilancio 2005 dei principali fondi categoriali Fondo Aderenti Patrimonio Linee (in mln €) Fonpen 42.448 Rend.netto (%) 461 Monetario Bilanc.Obbli. Bilanc. Preval.azionario 1,90 8,37 12,64 17,38 Espero 35.000 Previmoda 39.139 Alifond 34.000 Priamo 37.790 Eurofer 30.537 Fondoenergia 29.506 n.d. 134 232 110,4 160,8 408 Gommaplastica 30.015 Fondoposte 31.979 113,3 48 Conservativo Bilanciato Dinamico - n.d. 9,33 10,30 7,66 6,44 1,80 10,28 15,44 10,03 2,62 Fonte: Il sole 24 ore 14 gennaio 2006 (Dati dei fondi) Il bilancio 2005 dei principali fondi categoriali Fondo Aderenti Patrimonio Linee (in mln €) Pegaso 21.500 Cooperlavoro 15.850 146 85,3 Fondapi 23.650 Previambiente 21.537 Solidarietà Veneto 15.923 102,2 127,7 83 Quadri e capi Fiat 11.660 153 Rendimento medio aritmetico netto Tfr netto Fonte: Il sole 24 ore 14 gennaio 2006 (Dati dei fondi) Rend.netto (%) Bilanciato Dinamico Sicurezza Prudente Reddito Dinamico Obblig. Bilanc. Azion. 8,96 7,60 9,20 5,23 3,31 8,25 3,61 6,72 11,42 1,67 8,38 12,04 8,32 2,53