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I.S.S.I.T.P. “G.B. FERRIGNO” Via Giovanni Gentile 91022

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I.S.S.I.T.P. “G.B. FERRIGNO” Via Giovanni Gentile 91022
I.S.S.I.T.P. “G.B. FERRIGNO”
Via Giovanni Gentile
91022 CASTELVETRANO (TP)
Documento di Valutazione dei Rischi
ai sensi del D.Lgs. 81 del 9 Aprile 2008 così come modificato
dal D. Lgs. 106 del 3 Agosto 2009
Ing. Leonardo VARVARO
Datore di lavoro:
dott. Pietro Ciulla (Dirigente scolastico)
R.S.P.P.
Ing. Varvaro Leonardo
Addetti al S.P.P.
Prof. Giovanni Vella
Prof. Antonio Leggio
R.L.S.
Prof. Giovanni Nastasi
Medico competente
Dott. Giuseppe Cangemi
A.S.P. territoriale d’appartenenza
Azienda Sanitaria Provinciale n. 9 Trapani - S.Pre.S.A.L.
Via Amm. Staiti, 95
91100 TRAPANI
STRUTTURA DOCUMENTO VALUTAZIONE DEI RISCHI
DATI IDENTIFICATIVI DELL’ISTITUTO
1. SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI
Organizzazione del Servizio di Prevenzione e Protezione
2. ANALISI DEI RISCHI E DELLE CARENZE: CARATTERISTICHE
DELL’ISTITUTO AI FINI DELLA LORO INDIVIDUAZIONE
3. RELAZIONE SULLA VALUTAZIONE DEI RISCHI
Metodologia adottata nell’analisi dei rischi
Valutazione dei rischi
4. ESITI DELLA VALUTAZIONE
Descrizione delle carenze e dei rischi
5. VALUTAZIONE SPECIFICA DEL RISCHIO INCENDIO
6. FORMAZIONE ED INFORMAZIONE DEI LAVORATORI
7. SORVEGLIANZA SANITARIA
8. PRIMO SOCCORSO
CONCLUSIONI
Organizzazione
Protezione
del
Servizio
di
Prevenzione
e
Il dott. Pietro Ciulla, dirigente scolastico dell’I.S.S.I.T.P. “G. B. FERRIGNO”, in
qualità di datore di lavoro secondo quanto previsto dall’art. 17, comma 2,
del D. Lgs. n. 81 del 9 Aprile 2008 e per gli effetti dell’art. 31 del suddetto
decreto, previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la
Sicurezza (R.L.S.), ha affidato l’incarico di Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione dai rischi (R.S.P.P.) all’ing. Leonardo Varvaro, in
possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente.
Lo stesso Dirigente Scolastico ha inoltre provveduto alla nomina degli
addetti al servizio di primo soccorso e degli addetti alla prevenzione
incendi adempiendo agli obblighi stabiliti dall’art. 18, comma 1, lett. B del
suddetto decreto legislativo.
Detto incarico è svolto dal Prof. Giovanni Nastasi eletto dai lavoratori
riuniti in assemblea.
Metodologia adottata nell’analisi dei rischi
La valutazione dei rischi è stata condotta in ottemperanza a quanto
previsto dagli artt. 28 e 29 del D.Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 così
come modificato dal D.Lgs. 106/2009.
L’analisi dei rischi è stata articolata nelle seguenti fasi principali:
• Identificazione delle fonti potenziali di pericolo - cioè sono state individuate
tutte le possibili diverse situazioni e avvenimenti inerenti le caratteristiche
e le condizioni generali delle strutture, degli impianti, dei macchinari, delle
attrezzature e l’organizzazione del lavoro che potrebbero causare
condizioni pericolose per l’incolumità dei lavoratori.
• Attribuzione di un indice valutativo ai rischi correlati alle fonti di pericolo
identificate;
• Individuazione delle eventuali misure di prevenzione e protezione da
attuare;
• Programmazione delle misure ritenute opportune per garantire il
miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza.
RISCHIO ELETTRICO
a) Premessa sulla natura del rischio e sui principi generali di prevenzione
• protezione dai contatti diretti;
• protezione dai contatti indiretti;
• protezione dalle sovracorrenti;
• protezione dalle scariche atmosferiche.
b) Identificazione delle fonti di pericolo e valutazione del rischio associato
c) Misure di prevenzione e protezione già attuate
Le principali misure di sicurezza già attuate riscontrabili dall’esame della
documentazione e dall’ispezione dell’impianto sono le seguenti:
• è stato previsto un quadro generale a sezionamento della fornitura e dei quadri a
servizio delle varie zone;
• a monte delle condutture sono stati installati degli interruttori differenziali e
magnetotermici;
• i cavi sono del tipo isolato e le canalizzazioni sono costituite da tubi distribuiti
sottotraccia e da canaline esterne conformemente alle normative vigenti;
• l’isolamento dei conduttori è adeguato alla tensione d’esercizio;
• gli elementi di interruzione, manovra e sezionamento sono ubicati in appositi
quadri elettrici.
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