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21ott04 - ASL 4 Chiavarese

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21ott04 - ASL 4 Chiavarese
ASL
INCONTRO DIBATTITO
ORGANIZZIAMO
LA PREVENZIONE
ASL
IN EDILIZIA
Presso la sede della Struttura
Complessa Prevenzione e
Sicurezza negli Ambienti di
Lavoro è operante il servizio di:
Chi
Chiavarese
SEDE: Sala Società Economica
Via Ravaschieri 1, Chiavari
INCONTRO DIBATTITO
ORGANIZZIAMO
Presso la sede della Struttura
Complessa Prevenzione e“SPORTELLO DI
LA PREVENZIONE
Sicurezza negli Ambienti di
INFORMAZIONE
IN EDILIZIA
Lavoro è operante il servizio
di: L’UTENZA”
PER
SEDE: Sala Società Economica
Via Ravaschieri 1, Chiavari
Tutti i GIOVEDI’
dalle ore 9.00
“SPORTELLO DI alle ore 13.00
INFORMAZIONE
PER L’UTENZA”previa prenotazione
telefonica al numero
Tutti i GIOVEDI’
dalle ore 9.00
alle ore 13.00
0185/329065
Segreteria Organizzativa:
Dr. R. Santi - Dr. ssa E. Molinaro
S.S. Formazione e Aggiornamento
Tel. 0185 329351
Sig.ra Rita Bindi,
S.C. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro
Tel. 0185 322919
previa prenotazione
telefonica al numero
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Segreteria Organizzativa:
0185/329065
INCONTRO DIBAT
ASL 4 Chiavarese
INCONTRO
Dr. R. Santi - Dr. ssa E. Molinaro
Via G. B. Ghio 9 - 16043 Chiavari
S.S. Formazione e Aggiornamento
COMPLESSA
Tel. 0185 329351
ORGANIZZIA
LA PREVENZI
IN EDILIZI
DIBATTITO
STRUTTURA
Prevenzione e Sicurezza
Elaborazione progetto grafico:
21 Ottobre 2004 – ore
Ufficio Stampa ASL 4 Chiavarese
Ambienti di Lavoro
Sig.ra Rita Bindi,
Direttore Dott.ssa Maria S.C.
Cabona
Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro
Sala Società Economica
Tel. 0185 322919
C.so Dante 163 - Chiavari
Via Ravaschieri 1, Chiava
Telefono: 0185 329065
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
ASL 4 Chiavarese
Fax: 0185 322919
Via G. B. Ghio 9 - 16043 Chiavari
con il patrocinio della Reg
STRUTTURA COMPLESSA
Prevenzione e Sicurezza
Elaborazione progetto grafico:
21 Ottobre 2004 – ore 14.30
Ufficio Stampa ASL 4 Chiavarese
Ambienti di Lavoro
Direttore Dott.ssa Maria Cabona
Sala Società Economica
C.so Dante 163 - Chiavari
Via Ravaschieri 1, Chiavari
Telefono: 0185 329065
ORGANIZZIAMO
21 ottobre 2004 –LA
ore
14,30
PREVENZIONE
IN EDILIZIA
La settimana europea per la sicurezza e la salute
sul lavoro che si svolge in contemporanea in
tutti i paesi dell’UE è dedicata all’edilizia.
Il presente convegno, che si inserisce in una
campagna di iniziative patrocinate dall’Agenzia
Europea per la sicurezza e la salute sul lavoro,
si propone di stimolare una riflessione
costruttiva e l’attività concreta di tutti gli
attori
coinvolti:
imprese,
lavoratori,
professionisti,
committenti,
organi
di
vigilanza, istituzioni e parti sociali.
Costi della non prevenzione
I costi derivanti dagli infortuni sul lavoro e dai
problemi di salute nel settore dell’edilizia, compreso
il costo in termini di ritardi operativi, giornate di
lavoro perse e carichi del sistema sanitario ed
assicurativo, costerebbero all’UE oltre 75 miliardi di
euro ogni anno, vale a dire 200 euro per ciascun
cittadino dell’Unione.
Dati europei di settore
Nell’Unione Europea il settore edile è quello a
maggior rischio di infortuni:
 850.000 infortuni all’anno
 1.300 morti all’anno nei cantieri
Il numero dei lavoratori edili vittime di infortuni
mortali è TRIPLO rispetto a quello degli altri settori.
Addetti settore edile: 12.700.000,
il 47% in imprese con meno di 10 persone
Dati nazionali di settore
circa 100.000 infortuni all’anno
300 morti
Il rischio d’infortunio risulta molto più
elevato nelle piccole aziende
Addetti circa 1.600.000 (ISTAT 2003)
83,4% in imprese con meno di 10 persone
(Unioncamere)
Il Decreto Legislativo 494/96
è una norma di derivazione europea con contenuti
prevalentemente organizzativi.
Il decreto è stato varato a partire da alcune constatazioni
della Commissione Europea:
“il 60% degli incidenti mortali sul cantiere dipendono da una
causa determinata da scelte effettuate prima dell’inizio dei
lavori”
“circa il 28% degli incidenti mortali sono originati
dall’esecuzione di attività simultanee ma incompatibili”
legate ad una carenza di organizzazione del cantiere
affrontabile in fase progettuale.
Il decreto legislativo 494/96 prevede la responsabilità di
nuove figure a cui vengono imposti obblighi di
programmazione, organizzazione e controllo della
sicurezza nei cantieri.
Una delle novità essenziali è l’introduzione della
responsabilità del Committente (o del Responsabile dei
lavori se designato) che ha obblighi sulla sicurezza già al
momento della progettazione dell’opera.
Altre importantissime figure introdotte sono i
Coordinatori per la progettazione ed esecuzione dei
lavori che sono dei professionisti formati allo scopo.
Imprese
nel territorio di competenza
Imprese
edili
Aziende totali
Italia
671.409
3.540.052
Liguria
21.280
108.856
Provincia
Genova
10.224
55.549
ASL4
2.500 ca.
17.000 ca.
Addetti
nel territorio di competenza
Imprese
Addetti
Italia
671.409
1.543.615
Liguria
21.280
44.065
ProvinciaG
enova
10.224
22.673
ASL4
2.500 ca.
6300 ca.
LA NOSTRA ATTIVITA’
1. VIGILANZA e CONTROLLO anche a
partire da notifiche preliminari
2. MONITORAGGIO e INDAGINI su
INFORTUNI e MALATTIE
PROFESSIONALI
3. SPORTELLO per l’UTENZA
4. INIZIATIVE INFORMATIVE e
CONOSCITIVE
Vigilanza e controllo
Anno
Imprese ispezionate
Prescrizioni
Totale Violazioni
2003
97
37
61
2004 (*)
121
66
94
(*) al 30/9/2004
Oltre alla normale attività di vigilanza in questi
due anni sono state effettuate campagne di
vigilanza integrata tra ASL e Direzione Provinciale
del Lavoro, mirate alla verifica del rispetto della
494/96 e al rischio di caduta dall’alto.
MINIMO ETICO
•Lavori in quota sopra i tre metri in totale assenza di opere
provvisionali o con estese carenze di protezioni, non sanabili
nell’immediatezza con interventi facilmente praticabili;
•Lavori di scavo superiore al metro e mezzo, in trincea, o a fronte
aperto, ma con postazioni di lavoro a piè di scavo, senza alcun tipo
di prevenzione (mancanza di studi geotecnici che indichino
chiaramente la tenuta di quello scavo e assenza di puntellature,
armature o simili) e con estensione tale da non permettere una facile
ed immediata messa in sicurezza;
•Lavori su superfici ”non portanti” (es. eternit) senza alcun tipo di
protezione collettiva od individuale e non facilmente ed
immediatamente sanabili.
Dai dati che pervengono dal coordinamento tecnico
interregionale il 20% dei cantieri si trovano sotto la
soglia minima di sicurezza.
I cantieri che non rispettano il “minimo etico di
sicurezza” costituiscono una fonte di rischio grave
per i lavoratori e operano una turbativa di mercato
penalizzando, nei fatti, quelle imprese che lavorano
nel rispetto delle regole della prevenzione.
Normativa violata (periodo 2003 - 2004)
20%
53%
15%
3%
164
494
547 e 462
626
9%
277 e 303
Tipo di violazione (periodo 2003 - 2004)
14%
16%
48%
22%
Caduta dall'alto (ponteggi non adeguati e/o vuoti non protetti)
Macchinari / impianti elettrici non a norma
Mancata applicaz. obblighi da parte del coord. all'esecuzione
Altre violazioni
Dalle violazioni riscontrate (2003-2004) emerge che la più
frequente criticità è rappresentata dalla mancanza e/o
inadeguatezza delle opere provvisionali contro il rischio di
caduta dall’alto.
Il Coordinamento tecnico interregionale ha fornito dati sulla
base di un campione di quasi 3.000 cantieri: le sanzioni
relative al rischio di caduta dall’alto rappresentano il 75% di
tutte le contravvenzioni.
La caduta dall’alto è purtroppo la modalità di accadimento
degli infortuni mortali che ricorre di gran lunga più
frequentemente anche nel nostro territorio.
Nel territorio di competenza - Infortuni totali
Anno
Pervenuti da Pronto
Soccorso
Prognosi
>= 30 gg
Infortuni
MORTALI
1996
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2618
2397
2329
2220
2240
2215
2416
2442
1198 (*)
165
156
133
149
165
193
198
169
82 (*)
4
2
3
1
2 (**)
2
1
1
(*) I semestre
3 (30/9/04)
(**) inf. mortali in cava
Nel territorio di competenza
Infortuni edilizia
Anno
Tot.
infortuni
Mortali
Prognosi
>= 30 gg
2002
193
0
19
2003
157
1
16
2004
(*)
125
3
13
(*) al 30/09/2004
Lavoratori
extracomun
itari
31
(16%)
36
(23%)
27
(22%)
Percentuali tipologie di accadimento
2002 - 2004
4%
10%
16%
7%
22%
20%
3%
Caduta dall'alto
Caduta/Scivolamento in piano
Macchine
Corpo estraneo
18%
Urto contro ostacolo fisso
Movimentazione materiali
Utensili
In itinere
Infortuni mortali nel territorio di competenza
Gli infortuni mortali avvenuti
periodo 1994 – 2004 sono stati:
nel
21 in totale;
13 nel settore edile (62% del
totale) di cui 8 a seguito di
caduta dall’alto.
Sportello utenza
La nostra Struttura ha istituito a
partire dalla fine del 1995 uno “Sportello
per l’utenza” destinato all’informazione e
assistenza di tutti i soggetti coinvolti
nella prevenzione.
Da allora gli accessi a tale servizio
sono stati 1186 in totale, di cui 551 (circa
il 50%) hanno riguardato il settore edile.
Le iniziative intraprese al varo della 494
•Nel 1998 predisposizione di una scheda informativa per i
committenti e di un modello di notifica preliminare: incontro
con i Comuni e le Associazioni di categoria per presentare il
materiale prodotto e per discutere sugli aspetti applicativi del
D.Lgs. 494 e invio dello stesso materiale ai Comuni per la
divulgazione.
•Partecipazione in qualità di docenti a corsi di formazione per
Coordinatori per la progettazione ed esecuzione dell’opera tenuti
da Associazioni e da Ordini Professionali (ingegneri, architetti e
geometri).
•Partecipazione a gruppo di lavoro regionale specifico per
l’elaborazione di indirizzi applicativi del D.Lgs. 494/96
pubblicati nel giugno 2001 dalla Regione Liguria - Servizio
Igiene Pubblica e Veterinaria e diffusi a livello regionale.
Altre iniziative (1)
• Nel marzo 2001 stipula di un protocollo di intesa tra
CPTA e ASL 4 per garantire i flussi informativi a partire dalla
notifiche preliminari.
• Partecipazione al tavolo tecnico a livello provinciale con
CPTA. INAIL, Direzione Provinciale del Lavoro, ISPESL per la
stesura dell’elenco della documentazione di sicurezza da
tenere in cantiere. Tale lavoro è stato presentato nel
novembre 2002 presso la sede della Scuola Edile: il CPTA è
stato incaricato di diffonderlo a tutte le imprese iscritte alla
Cassa Edile.
Altre iniziative (2)
• Partecipazione ad un gruppo di lavoro interregionale che
ha predisposto dettagliate istruzioni operative per
l’installazione della segnaletica nei cantieri autostradali in
presenza di traffico nella tratta Sestri Levante - Rosignano
con la partecipazione delle ASL territorialmente competenti,
della Società di gestione, delle organizzazioni sindacali.
• Protocollo di intesa su misure aggiuntive di protezione per
i lavoratori operanti nei cantieri autostradali in presenza di
traffico nella tratta Sestri Levante - Genova tra Prefettura,
Polizia Stradale, Società di gestione della tratta, ASL
competenti, Organizzazioni Sindacali e Datoriali e CPTA.
Applichiamo le norme esistenti
Il D.Lgs. 494 prevede che la
pianificazione della sicurezza debba
essere contestuale alla progettazione
dell’opera.
OBBLIGHI DI NOTIFICA, DI NOMINA DEI COORDINATORI E DI
REDAZIONE DEI PIANI DI SICUREZZA
D.LGS. 494/96 come modificato dal D.LGS. 528/99
DURATA DEL CANTIERE ESPRESSA IN UOMINI/GIORNO
0
Cantieri con più imprese,
anche non contemporaneamente,
ed in presenza di lavorazioni a rischio
10
30
50
100
200
300
500
1000
COORDINATORI PROGETTAZIONE ED ESECUZIONE DEI LAVORI
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
pericolose, ecc., allegato II vedere retro)
NOTIFICA PRELIMINARE
anche non contemporaneamente,
senza alcuna lavorazione a rischio
PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA
COORDINATORI PROGETT. ED ESEC. LAVORI
PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO
NOTIFICA PRELIMINARE
Cantieri con la presenza di una sola impresa
indipendentemente dalle lavorazioni a
rischio
OLTRE
PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA
(lavori in altezza, in profondità, con sostanze
Cantieri con più imprese,
30000
PIANO OPERATIVO DI SICUREZZA
NOTIFICA PRELIMINARE
Il Committente (o il Responsabile dei lavori) oltre alla
notifica preliminare ed alla nomina dei coordinatori
nei casi previsti, DEVE sempre:
1) PREVEDERE nel progetto la durata dei lavori o
delle fasi di lavoro (art. 3 comma 1 - 2° periodo)
2) COMUNICARE alle imprese esecutrici ed ai
lavoratori autonomi i nominativi dei coordinatori
ed inserire nel contratto d'appalto il PSC (art. 3
comma 6 e art. 12 comma 2)
3) VERIFICARE l'idoneità tecnica professionale
delle imprese esecutrici e dei lavoratori
autonomi in relazione ai lavori da affidare,
nonché la regolarità contributiva ed assicurativa
(art. 3 comma 8 lettere a e b)
A proposito di POS e PSC …
… il DPR 222/03 prevede i
contenuti minimi dei Piani di
Sicurezza.
Per essere realmente efficaci tali
piani devono possedere alcune
caratteristiche.
A proposito di POS e PSC …
Devono essere:
 Specifici per la singola opera da realizzare
(un vestito su misura
per quell’opera e non piani uno fotocopia dell’altro)
 Consultabili
cioè scritti in forma comprensibile dai datori di
lavoro, dai lavoratori, dagli RLS, nonché dal committente o dal
responsabile dei lavori se nominato (presenti sul cantiere e
concretamente utilizzati)
 Fattibili
realizzabili concretamente dai datori di lavoro delle
imprese esecutrici e dai lavoratori autonomi
 Funzionali all’esecuzione dell’opera e atti a garantire con i loro
contenuti la sicurezza di tutti i lavoratori
Miglioriamo la salute dei lavoratori
Oltre ai rischi infortunistici il settore presenta
anche un’elevata frequenza di disturbi della salute
dovuti all’esposizione a svariati altri rischi: rumore,
vibrazioni, movimentazione di carichi e a
numerose sostanze tossiche, allergizzanti e
cancerogene.
E’ necessario che tali rischi vengano individuati e si
pongano in essere interventi tecnici ed
organizzativi atti ad eliminarli o limitarli anche
attraverso la sorveglianza sanitaria.
Conosciamo le norme di prossima
applicazione
E’ stato emanato il Decreto Legislativo N° 235 dell’8
luglio 2003 di cui è prevista l’entrata in vigore il 19
luglio 2005.
Tale decreto stabilisce una serie di obblighi per il
datore di lavoro nell’uso di attrezzature per lavori in
quota (scale a pioli e ponteggi).
L’aspetto più interessante…
… Integra le disposizioni tecniche già previste dal
DPR 164, è l’obbligo di una specifica formazione, di
cui sono definiti dettagliatamente i contenuti, per:
•addetti al montaggio/smontaggio dei ponteggi;
•preposto che deve sorvegliare tali lavori;
•addetti che impiegano sistemi di accesso e
posizionamento mediante funi.
Contrastiamo il lavoro irregolare
Sicurezza negli ambienti di lavoro e regolarità del
rapporto di lavoro costituiscono un binomio
inscindibile.
Poiché nel settore edile il lavoro irregolare è un
fenomeno rilevante (secondo alcune stime
rappresenta almeno il 20-25%) è necessario mettere
in atto tutte le possibili azioni di contrasto.
A questo proposito sono fondamentali l‘azione delle
Direzioni del Lavoro e i provvedimenti normativi del
Ministero del Welfare.
Contrastiamo il lavoro irregolare
Un’altra importante azione di contrasto potrà
derivare dall’applicazione della Convenzione per il
rilascio del Documento Unico di Regolarità
Contributiva che attesterà la regolarità contributiva
nei confronti di INPS, INAIL e Cassa Edile delle
imprese che operano nel settore edile pubblico e
privato.
Rispetto a tale convenzione, stipulata tra INPS,
INAIL e Associazioni di categoria datoriali e
sindacali, vorrei segnalare il ruolo centrale affidato ad
un organismo paritetico: la Cassa Edile.
Realizziamo la partecipazione dei lavoratori e
dei loro rappresentanti
Alcuni aspetti decisivi:
•Formazione e addestramento professionale degli addetti.
•Informazione e formazione specifica alla sicurezza.
•Alfabetizzazione dei lavoratori stranieri.
•Rafforzamento della partecipazione dei lavoratori.
Realizziamo la partecipazione dei lavoratori e
dei loro rappresentanti
A fronte della sempre più consistente presenza di lavoratori stranieri nel
settore, è necessario prevedere un’informazione “mirata” utilizzando
strumenti efficaci per la comunicazione dei principi di sicurezza a tali
lavoratori.
A tale proposito sono state avviate iniziative che hanno portato alla stesura
di materiale informativo multilingue quali ”IN-sicurezza”, ”Extrateam”.
Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (R.L.S.) è uno degli attori
fondamentali del processo di prevenzione nell’azienda. Questa figura è
spesso assente nei settori caratterizzati da “micro imprese”: salutiamo con
favore la recente designazione per questo settore dei Rappresentanti dei
Lavoratori per la Sicurezza Territoriali (R.L.S.T.) (e auspichiamo che ad
analoga designazione si pervenga anche per altri settori).
Realizziamo la partecipazione di tutte le forze
in campo
C’è molto da fare su vari fronti per tutti i soggetti: Istituzioni,
Enti Bilaterali, Professionisti, Ordini Professionali, Scuole,
Organizzazioni Datoriali e Sindacali, R.L.S., per realizzare una
corretta pianificazione e progettazione della sicurezza nei
cantieri, con ditte professionalmente idonee e “regolari”:
•Rispetto alle Istituzioni ed Enti Bilaterali proseguire il lavoro
di integrazione delle attività realizzando una rete informativa
condivisa su problematiche fondamentali (flussi informativi,
monitoraggio degli infortuni mortali e gravi, ecc.) e di
coordinamento dell’attività di vigilanza sui vari aspetti
(sicurezza del lavoro, regolarità contributiva ed assicurativa).
Realizziamo la partecipazione di tutte le forze
in campo
•Interventi di sensibilizzazione nei confronti delle Imprese
affinché sviluppino la loro professionalità, potenzino
l’informazione e la formazione al loro interno e si rafforzi
sempre di più la regolarità contributiva ed assicurativa.
•Potenziamento delle iniziative informative e formative nei
confronti dei Professionisti per avere Coordinatori e personale
tecnico sempre più adeguato.
•Nei confronti del Committente, in particolare di quello
privato, c’è necessità di sostegno ed informazione capillare
rispetto ai compiti rilevanti e innovativi che il D.Lgs.494/96
assegna a questa figura fondamentale.
A tal fine si propone di costruire a
partire dalla realtà locale, dei tavoli
di confronto su aspetti specifici.
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