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Per non subire violenza: sostenere Donne e Minori
Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1)ENTE PROPONENTE IL PROGETTO: Arci Servizio Civile Nazionale Informazioni aggiuntive per i cittadini: Sede centrale: Indirizzo: Via Monti di Pietralata 16, 00157 Roma Tel: 0641734392 Fax 0641796224 Email: [email protected] Sito Internet: www.arciserviziocivile.it Associazione locale dell’ente accreditato a cui far pervenire la domanda: Arci Servizio Civile Bologna Indirizzo:– via della Beverara, 6 - 40131 Bologna Tel: 051.6347197 Email: [email protected] Sito Internet: www.arcibologna.it/arci_servizio_civile Responsabile dell’Associazione locale dell’ente accreditato: Michele Girotti Responsabile informazione e selezione dell’Associazione Locale: Michele Girotti, Eugenio Ramponi, Chiara Casari, Rossella Vigneri 2) CODICE DI ACCREDITAMENTO: NZ00345 3) ALBO E CLASSE DI ISCRIZIONE: Albo Nazionale – Ente di I classe CARATTERISTICHE PROGETTO 4) TITOLO DEL PROGETTO: PER NON SUBIRE VIOLENZA: SOSTENERE DONNE E MINORI 5) SETTORE ED AREA DI INTERVENTO DEL PROGETTO CON RELATIVA CODIFICA: Settore: assistenza Area di intervento: donne con minori a carico e donne in difficoltà Codifica: A11 6) DESCRIZIONE DELL’AREA DI INTERVENTO E DEL CONTESTO TERRITORIALE ENTRO IL QUALE SI REALIZZA IL PROGETTO CON RIFERIMENTO A SITUAZIONI DEFINITE, RAPPRESENTATE MEDIANTE INDICATORI MISURABILI; IDENTIFICAZIONE DEI DESTINATARI E DEI BENEFICIARI DEL PROGETTO: 6.1 Breve descrizione della situazione di contesto territoriale e di area di intervento con relativi indicatori rispetto alla situazione di partenza: Il progetto “Per non subire violenza: sostenere Donne e Minori” sarà realizzato dall’ASSOCIAZIONE CASA DELLE DONNE PER NON SUBIRE VIOLENZA rispettivamente nelle sedi dell'associazione presenti nel comune di Bologna operando nell'ambito di donne con minori a carico e donne in difficoltà. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 1 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Il fenomeno della violenza sulle donne è descritto, nella sua dimensione nazionale, dalla ricerca Istat del 2006 (vedi: http://www3.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070221_00/testointegrale.pdf Uno studio, l’ultimo disponibile a livello complessivo, da cui emerge che 6 milioni e 743 mila donne tra i 16 e i 70 anni sono state vittime di violenza fisica o sessuale nel corso della vita (31,9%). L’esperienza empirica, purtroppo, dimostra che sommerso è elevatissimo e raggiunge circa il 96% delle violenze da un “non partner” e il 93% di quelle da partner. Risulta consistente, quindi, il numero di donne che non denuncia le violenze subite. In Emilia-Romagna, ambito territoriale in cui opera la Casa delle Donne per non subire violenza Onlus, la percentuale di donne che subiscono violenza fisica e/o sessuale nel corso della propria vita. è fra le più alte in Italia, oltre la media nazionale, corrisponde al 38,2% delle donne adulte. Solo il 6,2% delle donne che hanno subito violenza fisica o sessuale in famiglia si è rivolta ad un Centro antiviolenza o ai Servizi Sociali. In tutte le tipologie di violenza l’Emilia-Romagna presenta dati più alti della media nazionale. Questo dato può essere messo in relazione con una maggiore disponibilità delle donne a parlare della violenza e a riconoscerne la gravità. In Emilia-Romagna, inoltre, vi è una maggiore concentrazione di Centri antiviolenza, la cui presenza influisce nell’informare la cittadinanza sul problema della violenza di genere e della possibilità di trovare soluzioni: questo determina una maggiore propensione a chiedere aiuto alle strutture specializzate. Questi dati emergono da una ricerca regionale “progetto Osservatorio Regionale” finanziata dalla Regione Emilia Romagna e a cui partecipano tutti i 12 centri della regione. Sono state già effettuate 4 rilevazioni: 1997, 2000, 2005 e l’ultima 2010 che hanno evidenziato un accesso ai centri antiviolenza raddoppiato nel corso degli anni, si passa dalle 1422 donne del 1997, alle 2.350 del 2010. La violenza all’interno della famiglia è una realtà diffusa in tutto il mondo e sconvolge la vita di molte donne e bambini: è un fenomeno endemico delle società occidentali, strettamente correlato alla disparità di potere fra l’uomo e la donna. In Italia l’interesse per il fenomeno della violenza degli uomini sulle donne, e la volontà di intervenire concretamente a favore delle vittime, è molto recente e del tutto insufficiente poiché è diffusa una radicata fiducia nel buon funzionamento della famiglia e la tendenza a considerare quello che avviene all’interno della coppia come un fatto privato dei suoi componenti. Questo atteggiamento porta a sottovalutare la pericolosità delle situazioni a cui sono esposte le donne maltrattate dal partner, o ex partner, e l’importanza che il sostegno sociale e della comunità può offrire alle vittime nel cercare soluzioni. In questi ultimi anni il fenomeno è comunque diventato oggetto dell’attenzione pubblica, soprattutto, purtroppo, dovuto ai numerosi casi di cronaca nera riportati sui mass media. La Casa delle donne per non subire violenza da 9 anni raccoglie dati sul fenomeno del femicidio: termine coniato dalla criminologa americana D. Russel per indicare “le uccisioni di donne solamente in quanto donne”. Quel che emerge dalle nostre ricerche è che in Italia ogni anno oltre 100 donne vengono uccise per mano di un uomo: 84 nel 2005, 101 nel 2006, 107 nel 2007, 113 nel 2008, 119 nel 2009, 127 nel 2010, 129 nel 2011, 124 nel 2012 e 134 nel 2013.1 Il delitto è perpetrato nella maggioranza dei casi da un uomo che ha o ha avuto una relazione di affetto o conoscenza con la donna, questo significa che il femicidio nasce e si scatena nell’ambito familiare della vittima. 1 Femicidio. Dati e riflessioni intorno ai delitti per violenza di genere, a cura di Cristina Karadole e Anna Pramstrahler, centro stampa della regione Emilia Romagna, anno 2013 Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 2 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) La situazione della donna a seguito della violenza La rottura del nucleo familiare, spesso necessaria per porre fine alle violenze, può rappresentare per molte donne un passaggio verso uno stato di grande precarietà e instabilità economica. Un ostacolo di cui è importante tenere conto, nel momento in cui si vogliono offrire forme di aiuto e di supporto e implementare politiche che facilitino i percorsi di uscita dalla violenza delle donne e prevenire le recidive. Occorre inoltre considerare che, anche in Emilia-Romagna, i Servizi Sociali sono sempre più carenti di risorse da mettere a disposizione delle donne che subiscono violenza: questo fa sì che le donne non trovino adeguate risposte per un aiuto nella conciliazione dei tempi di cura e di lavoro. Questo fenomeno è particolarmente rilevante in Emilia-Romagna: una regione dove le donne sono più attive nel mondo del lavoro rispetto al resto del Paese pertanto, trovandosi nella situazione di doversi separare, necessitano di un aiuto mirato a sostegno della propria autonomia. Per questi motivi si rendono necessari interventi che favoriscano l’autonomia delle donne vittime di violenza (empowerment) le quali spesso sono prive di una significativa rete di sostegno familiare, sociale ed economico e necessitano di un aiuto. Dai dati raccolti dai Centri antiviolenza della nostra regione nell’anno 20102 le donne accolte con un reddito sufficiente al proprio mantenimento sono una netta minoranza: il 38,7%. Questa percentuale diminuisce, se ci riferiamo alla sola Provincia di Bologna al 29% 3. La mancanza di risorse economiche è un problema molto serio, che tocca “da sempre” le donne che subiscono violenza accolte dai Centri antiviolenza regionali e di cui la violenza stessa è molto probabilmente in buona parte responsabile. Non poter provvedere a sé e ai propri figli/e significa ritardare e a volte compromettere la possibilità di uscire dalla situazione di violenza. Dai dati raccolti dai Centri antiviolenza della nostra regione emergono però anche informazioni incoraggianti: la soglia di tolleranza delle violenze da parte delle donne si sta abbassando; sempre più donne considerano inaccettabili comportamenti che un tempo sarebbero stati semplicemente subiti come inevitabili. Le donne accolte tendono a chiedere aiuto ai Centri antiviolenza prima di quanto non accadesse in passato. Per quanto riguarda l’evoluzione demografica4, al 31/12/11 la popolazione della provincia di Bologna ammontava a 998.869 residenti, di cui 518.353 donne (51,89%) e 480.543 uomini (48,10%). La popolazione straniera è pari a 109.699 (7,8 % del totale) di cui 58.119 sono donne (52,98 %) e 51.580 sono uomini (47,01 %). Nel 2013, la disoccupazione sta purtroppo aumentando, secondo dati Istat la disoccupazione femminile è al 8,9, con una media nazionale che sfiora il 14%. Si sta accorciando, almeno sul nostro territorio la distanza fra donne e uomini, posizionando quest’ultimi all’8%. Comunque, le donne dichiarano redditi inferiori rispetto agli uomini in tutte le fasce di età. 6.2 Criticità e/o bisogni relativi agli indicatori riportati al 6.1 CRITICITA’/BISOGNI INDICATORI MISURABILI Criticità 1 Deficit di comunicazione: la violenza alle Secondo la ricerca Istat del 2006, in Emilia-Romagna il 38,2% delle donne ha subito violenza ma solo il 6,2% donne è un fenomeno sommerso accedono ai Centri antiviolenza e ai Servizi Sociali Oltre a non parlare della violenza subita, molte donne non sono a conoscenza dei Dati sulla denunce di violenza in regione: servizi presenti sul territorio. 2 Fonte: Sempre più donne scelgono la libertà, affrontano la violenza. I dati dei Centri antiviolenza in Emilia Romagna. Rapporto di ricerca anno 2010, a cura di Giuditta Creazzo, Ana Maria Vega Alexandersson 3 Fonte: Dati raccolti da Casa delle donne per non subire violenza, anno 2011 4 Fonte: Comune e Provincia di Bologna su dati Istat Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 3 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) A ciò si aggiunge la grande diffusione di atteggiamenti culturali che accettano e giustificano la violenza subita da donne e minori limitando la percezione della violenza di genere come reato. - il 6,1% delle donne denunciano la violenza subita dal partner o ex partner; - il 94,1 non sporge alcuni tipo di denuncia. (Fonte: Regione Emilia-Romagna, Quaderno di città sicure n°35, a cura del Servizio Politiche per la sicurezza e la polizia locale. Gennaio-febbraio 2010 Secondo la ricerca Istat del 2006, in Emilia-Romagna il 38,2% delle donne ha subito violenza. E’ un dato fra i più alti in Italia. Criticità 2 Consistenza del fenomeno Elevato numero di donne e minori che sono vittime di violenza all’interno delle famiglie. Inadeguatezza e insufficienza della risposta sociale e istituzionale al bisogno di protezione Aumento progressivo dell’accesso allo sportello lavoro Criticità 3 Necessità di inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro Spesso, a causa delle violenze, la donna ha perso il proprio impiego o, addirittura, non ha mia fatto parte del mercato del lavoro. Per emanciparsi dai maltrattamenti e avviare una progettualità quotidiana dignitosa per sé e i propri figli l’indipendenza economica è fondamentale. 6.3 Individuazione dei destinatari ed i beneficiari del progetto: 6.3.1 Destinatari diretti Donne e minori, italiani e stranieri, residenti o domiciliati a Bologna o Provincia, che subiscono violenza e maltrattamento all’interno delle relazioni familiari; donne in uscita dalla prostituzione; l’intera cittadinanza; gli studenti e le studentesse delle scuole medie superiori e inferiori. 6.3.2 Beneficiari indiretti Il contesto dell’associazionismo è tradizionalmente molto attivo nella Regione Emilia-Romagna: la rete informale del territorio (Servizi Sociosanitari, Forze dell'Ordine, Studi Legali, Pronti Soccorso, Procure e Tribunali) è il principale beneficiario delle attività. In particolare quando entrano in contatto con vittime di violenza ad altro rischio che necessitano dell’immediata necessita’ di collocazione in sicurezza. Ulteriori beneficiari indiretti sono i ragazzi e ragazze delle scuole dove vengono realizzati gli interventi nonché le tirocinanti dell'Università che possono svolgere un tirocinio curricolare presso il centro antiviolenza e le studentesse che vengono affiancate dalle operatrici della casa delle donne nel redigere la tesi di laurea sulla tematica della violenza alle donne. Dati sul servizio offerto dalla Casa delle donne per non subire violenza Onlus Nuove Anno Donne ospitate donne accolte totale italiane straniere Totale Totale bambine/i ospiti ospitate/i donne+bambine/i Donne che Segnalazioni partecipano telefoniche ai gruppi 1990-91 324 24 21 3 20 44 55 1992 305 18 16 2 13 31 102 5 1993 302 20 16 4 11 31 93 11 Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 4 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 1994 305 20 13 7 13 33 94 15 1995 309 20 14 6 11 31 90 13 1996 309 19 10 9 11 30 107 17 1997 353 49 21 28 26 75 184 17 1998 302 34 9 25 18 52 148 14 1999 343 26 11 15 25 51 139 19 2000 252 17 10 7 18 35 130 9 2001 364 20 7 13 22 42 182 55 2002 383 26 6 20 18 44 206 30 2003 346 23 7 16 16 39 226 20 2004 357 17 7 10 13 30 199 34 2005 360 25 8 17 19 44 215 34 2006 360 13 7 6 15 28 206 10 2007 551 26 8 18 21 47 260 24 2008 490 26 9 17 13 39 262 14 2009 517 24 8 16 13 37 274 10 2010 609 19 5 14 21 40 271 11 2011 515 24 5 19 22 46 237 8 2012 581 23 4 19 24 47 264 10 2013 665 65 17 48 74 139 285 14 Totale 9202 578 239 339 457 1035 4229 394 6.4. Indicazione su altri attori e soggetti presenti ed operanti nel settore e sul territorio Il rapporto della Casa delle donne con il territorio e con gli altri soggetti presenti sul territorio o attivi nel medesimo ambito di azione si esprime attraverso il consolidarsi di un’articolata e complessa rete di relazioni. Tale rete è importante per sviluppare economie di scala, incrociate competenze e conoscenze, ma soprattutto è essenziale per riuscire a individuare e rispondere in modo sempre più efficiente ed efficace ai bisogni delle donne. In particolare ricordiamo alcune convenzioni/accordi significativi per i soggetti coinvolti o per l’oggetto specifico dell’accordo: “D.i.Re contro la violenza alle donne” è la Federazione nazionale di Centri antiviolenza e riunisce 54 associazioni (www.centriantiviolenza.eu); Coordinamento dei Centri antiviolenza della regione Emilia-Romagna ARIANNA - Rete antiviolenza promossa dal Ministero delle Pari Opportunità con l’obiettivo di diffondere e costruire reti locali. Gestisce il numero verde -1522- contro la violenza alle donne (www.antiviolenza.it) Provincia e Comune di Bologna e Comuni della Provincia di Bologna e la Casa delle donne, tramite Accordo Attuativo quinquennale relativo alla realizzazione in ambito Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 5 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) metropolitano di attività e intervento di accoglienza e ospitalità per donne che hanno subito violenza; Regione Emilia-Romagna, Unione delle Province (UPI) e dei Comuni (ANCI) dell’EmiliaRomagna, tramite protocollo d’intesa finalizzato al coordinamento delle iniziative a livello locale; WAVE - Woman Against Violence Europe, rete europea dei Centri antiviolenza con sede a Vienna (www.wave-network.org) C.I.S.M.A.I.: coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia. 7) OBIETTIVI DEL PROGETTO: 7.1 Gli obiettivi di cambiamento generati dalle criticità e bisogni indicati nel 6.2: CRITICITA’/BISOGNI Criticità 1 Deficit di comunicazione: la violenza alle donne è un fenomeno sommerso Oltre a non parlare della violenza subita, molte donne non sono a conoscenza dei servizi presenti sul territorio. A ciò si aggiunge la grande diffusione di atteggiamenti culturali che accettano e giustificano la violenza subita da donne e minori limitando la percezione della violenza di genere come reato OBIETTIVI Obiettivo 1.1 Potenziamento del settore promozione. Diffondere l’informazione per raggiungere il più alto numero di donne e la cittadinanza Criticità 3 Necessità di inserirsi o reinserirsi nel mercato del lavoro. Spesso, a causa delle violenze, la donna ha perso il proprio impiego o, addirittura, non ha mai fatto parte del mercato del lavoro. Per emanciparsi dai maltrattamenti e avviare una progettualità quotidiana dignitosa per sé e i propri figli l’indipendenza economica è fondamentale. Obiettivo 3.1 Favorire l’empowerment delle donne vittime di violenza, tramite l’attivazione di uno sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro supportato da tirocini formativi e laboratori motivazionali. Obiettivo 1.2 Promuovere, presso la cittadinanza, una corretta conoscenza della natura, della diffusione e delle conseguenze del fenomeno Diffondere la cultura della non violenza verso le donne Criticità 2 Obiettivo 2.1 Offrire alle donne, italiane e straniere, e ai loro Consistenza del fenomeno Elevato numero di donne e minori che sono vittime di bambini di Bologna e provincia che subiscono violenza all’interno delle famiglie. violenza, adeguato ascolto, supporto concreto e Inadeguatezza e insufficienza della risposta sociale e protezione nelle strutture predisposte, affinché istituzionale al bisogno di protezione possano uscire da situazioni di violenza, 7.2 Gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori del 6.2 alla conclusione del progetto OBIETTIVO INDICATORI Obiettivo 1.1 Indicatore 1.1.1 Potenziamento del settore promozione. Diffondere Numero contatti sui social networks e mailing l’informazione per raggiungere il più alto numero di list donne Indicatore 1.1.3. Banchetti promozionali, eventi di socializzazione sul tema della violenza Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 6 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Obiettivo 1.2 Indicatore 1.2.1 Promuovere, per la cittadinanza, una corretta Numero campagne informative e di sensibilizzazione conoscenza della diffusione del fenomeno e di una Indicatore 1.2.2 cultura non-violenta. Numero interventi informativi/formativi/educativi nelle scuole. Obiettivo 2.1 Offrire alle donne, italiane e straniere, e ai loro bambini/e di Bologna e provincia che subiscono violenza adeguato ascolto, supporto concreto e protezione affinché possano uscire da situazioni di violenza Indicatore 2.1.1 Numero di ore settimanali di ascolto telefonico presso il Centro, Indicatore 2.1.2 Numero delle donne ospitate presso le strutture residenziali Indicatore 2.1.3. Numero colloqui personali e partecipazione ai gruppi. Obiettivo 3.1 Facilitare il potenziamento delle risorse personali e territoriali della donna che ha fatto accesso al Centro, al fine di favorirne l’autonomia nella ricerca attiva e nel mantenimento del lavoro. Ciò tramite colloqui individuali, laboratori orientativo/motivazionali, tirocini di formazione ed orientamento al lavoro e monitoraggio dei percorsi individualizzati. Indicatore 3.1.1 Numero di accessi allo sportello lavoro Indicatori 3.1.2. Numero partecipanti tirocini e numero partecipanti laboratori. 7.3 Il confronto fra situazione di partenza e obiettivi di arrivo INDICATORI ex ANTE Indicatore 1 Numero dei contatti della mailing Contatti pagina FACEBOOK : list e social networks 3.500 indirizzi, e numero 6.924 contatti mailing list Partecipazione e organizzazione di Indicatore 2 eventi e banchetti informativi Banchetti promozionali concentrati nel periodo 8 marzo e 25 novembre. Ex POST Aumento del 10% dei contatti Festival della Violenza Illustrata in Indicatore 3 Numero di campagne informative e occasione del 25 novembre – di sensibilizzazione Giornata mondiale contro la violenza alle donne Mantenere lo standard coinvolgendo il 15% in più di simpatizzanti. Potenziamento del numero di eventi e banchetti durante tutto l’arco dell’anno Indicatore 4 Numero interventi formativi Indicatore 5 Numero interventi informativi/formativi/educativi nelle scuole Corsi di formazione per volontarie ogni due anni Corso di formazione volontarie annuale Numeri attuali interventi nelle scuole Aumento del 15% degli interventi nelle scuole. Aumento del numero degli istituti coinvolti. Differenza tra pieno regime, Indicatore 6 Numero di ore settimanali di consentito dalla presenza delle ascolto telefonico del Centro volontarie, e basso regime. antiviolenza al pubblico. Aumentare del 10% l’attuale capacità di intervento del Centro a favore delle donne e minori a causa delle violenze subite Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 7 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Indicatore 7 Numero di donne che accedono, telefonicamente, ogni anno al Centro antiviolenza e segnalazioni di violenza da parte di amici, famigliari e conoscenti Numero telefonate di donne Aumentare del 10% ricevute e colloqui personali nell’anno 2013: n. 3.375 Numero di telefonate da parte di Aumentare del 10% altre persone, conoscenti della vittima nell’ 2013: n.285 Indicatore 8 Numero di donne che accedono al nuovo Sportello donne straniere Indicatore 9 Numero delle donne che accedono alle nostre strutture residenziali Indicatore 10 Numero affluenze allo sportello lavoro Nuovo servizio Donne e bambini ospitati nell’anno Mantenere l’attuale standard 2013: 139 Numero di accessi allo sportello lavoro Edizione aprile 2013 – marzo 2014: 64 donne Numero partecipanti tirocini e numero partecipanti laboratori. Edizione aprile 2013 – marzo 2014: laboratorio 5 donne, tirocinio: 2 donne Numero colloqui diagnostici e di sostegno alla genitorialità: 364 Indicatore 11 Numero colloqui di sostegno alla genitorialità e di sostegno ai minori vittime di violenza Numero colloqui di sostegno ai minori :81 Indicatore 12 Numero di interventi a favore delle donne vittime del racket della prostituzione e dello sfruttamento lavorativo Numero consulenze effettuate 440 interventi per 20 donne Aumentare del 15% Aumentare del 10% intervento a sostegno dei minori vittime di violenza Mantenere lo standard 7.4 Obiettivi rivolti ai volontari: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN (vedi box 33) e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle finalità, delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro, a cominciare dai soggetti non profit; - fornire ai partecipanti strumenti idonei all’interpretazione dei fenomeni socio-culturali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile; - crescita individuale dei partecipanti con lo sviluppo di autostima e di capacità di confronto, attraverso l’integrazione e l’interazione con la realtà territoriale. 8 DESCRIZIONE DEL PROGETTO E TIPOLOGIA DELL’INTERVENTO CHE DEFINISCA IN MODO PUNTUALE LE ATTIVITÀ PREVISTE DAL PROGETTO CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DEI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE, NONCHÉ LE RISORSE UMANE DAL PUNTO DI VISTA SIA QUALITATIVO CHE QUANTITATIVO: La Casa delle donne per non subire violenza Onlus, dal 1990 lavora in convenzione con il Comune e la Provincia di Bologna ed è il principale Centro antiviolenza nella Provincia. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 8 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) L’azione di supporto consiste nell’offrire accoglienza telefonica e diretta per le donne che hanno subito violenza e ospitalità nelle case rifugio per le donne con i figli e le figlie minori che si trovano nelle situazioni più pericolose. L’obiettivo di favorire l’empowerment delle donne accolte e la lettura sociale del fenomeno, sono strettamente legati nella metodologia sviluppata nel corso degli anni e approvata da tutte le principali organizzazioni internazionali, le quali si sono occupate d’intervento e della definizione degli standard di qualità dell’aiuto offerto alle vittime di violenza. In base a questa impostazione metodologica il Centro si avvale di personale esclusivamente femminile, in quanto si ritiene che attraverso la relazione fra donne si possa innescare un processo efficace di reciproco riconoscimento e sostegno. Si prevedono azioni di prevenzione a favore delle donne e dei bambini che subiscono violenza. Ci si propone di diffondere nella comunità sociale la conoscenza del problema della violenza alle donne allo scopo di sensibilizzare sempre di più della necessità di cambiare una cultura che consente, tacitamente, l’agire di comportamenti sessisti e di sopruso da parte di molti uomini su molte donne. Si vogliono, inoltre, sollecitare le donne che hanno subito violenza, e le persone a loro vicine, a trovare il coraggio di parlare di quello che succede nelle loro vite per cercare un aiuto efficace che porti alla cessazione della violenza, alla protezione e al rafforzamento delle risorse a cui la vittima può attingere per uscire dalla situazione di violenza. Inizialmente, il progetto passa attraverso una fase di definizione dell’intervento che sia coerente con la diffusione della conoscenza della complessità del fenomeno della violenza alle donne e la trasmissione di competenze nei settori sociali, psicologici, legali, di documentazione e promozione, sui temi della violenza e del maltrattamento alle donne. Si intende in particolare: offrire alle volontarie un’esperienza umana e professionale che sia contemporaneamente formativa e di crescita personale; promuovere e sviluppare la diffusione di materiale informativo delle attività della Casa delle donne per non subire violenza sul territorio organizzare interventi di prevenzione alla violenza gestendo interventi informativi/formativi/educativi nelle scuole medie inferiori e superiori di Bologna e provincia organizzare campagne di sensibilizzazione a favore della cittadinanza interessata implementare e rafforzare la capacità di intervento del Centro a sostegno delle donne e minori, italiani e stranieri, in emergenza a seguito delle violenze inferte dal partner o delle donne sfruttate dal racket della prostituzione rafforzare la capacità di rispondere alla complessità delle richieste che coinvolgono, oltre agli aspetti psicologici, le emergenze relative al lavoro e alla sistemazione dei figli durante l’occupazione o la ricerca dell’impiego In tutti i campi di intervento, la presenza delle volontarie offrirà un adeguato supporto alle molteplici attività necessarie per una buona conduzione del centro antiviolenza. Ci si riferisce ad esempio alle numerose azioni necessarie, e complementari all’ascolto attivo, da intraprendere quando si offre sostegno a donne e minori in emergenza a causa di violenze subite dal partner o a donne sfruttate dal racket della prostituzione. Si prevedono, inoltre, attività quali l’organizzazione della diffusione, nel territorio, di materiale informativo delle attività della Casa delle donne e il riordino computerizzato dei dati sulla violenza raccolti dal Centro ai fini della ricerca. Le operatrici attualmente attive presso il centro antiviolenza hanno la necessità di un supporto quotidiano alla loro attività di accoglienza alle donne e ai/alle minori, nelle mansioni di segreteria e di promozione del centro stesso. Le volontarie del servizio civile, adeguatamente formate e supportate dalla presenza delle operatrici più esperte, garantiranno una presenza annua di 1.400 ore il che rappresenterà una continuità per le utenti, per l’organizzazione e la promozione del centro antiviolenza e per le volontarie stesse che avranno occasione di formazione e crescita in un luogo che ha venticinque anni di esperienza nel campo dell’accoglienza a donne e minori in difficoltà, in affiancamento a personale specializzato nell’ambito organizzativo e della relazione d’aiuto. Le volontarie potranno intraprendere un percorso di perfezionamento delle proprie Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 9 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) competenze comunicative e organizzative con un coinvolgimento emotivo e personale che può rappresentare contemporaneamente un’occasione di crescita personale. Ciò permetterà loro di raggiungere un’autonomia sufficiente a poter autogestire l’attività di supporto alle operatrici nell’accoglienza alle donne utenti e nell’attività di documentazione e promozione. 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi OBIETTIVO 1.1 Potenziamento del settore promozione. Diffondere l’informazione per raggiungere il più alto numero di donne anche attraverso la collaborazione con gli enti partner che renderanno continuo e capillare il sistema informativo sui servizi offerti dalla Casa delle donne per non subire violenza Onlus Azione 1.1.1. Potenziamento e distribuzione del materiale informativo sull’attività di Casa delle donne attraverso mailing list e social networks con particolare attenzione alla diffusione della relazione e dei dati di attività del Centro. Azione 1.1.2 Gestione rapporti con stampa locale e on line Azione 1.1.3. Nuove iniziative politico-culturali a favore della cittadinanza interessata durante tutto l’arco dell’anno promosse da Casa delle donne OBIETTIVO 1.2. Promuovere, per la cittadinanza, una corretta conoscenza della diffusione del fenomeno e di una cultura non-violenta. Azione 1.2.1 Evento organizzato dalla Casa delle donne all’interno del Festival della Violenza Illustrata Azione 1.2.2. Corsi annuali per volontarie aperto alla cittadinanza Azione 1.2.3. Interventi formativi/informativi/educativi nelle scuole OBIETTIVO 2.1 Offrire alle donne, italiane e straniere, e ai loro bambini/e di Bologna e provincia che subiscono violenza adeguato ascolto, supporto concreto e protezione affinché possano uscire da situazioni di violenza. Azione 2.1.1 Ascolto e supporto concreto alle donne e minori con la maggiore apertura del centralino nelle giornate di venerdì pomeriggio fino alle ore 17 e sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 16. Azione 2.1.2 Formazione annuale del personale interno, retribuito e volontario Attività 2.1.3 Particolare attenzione alla metodologia dell’accoglienza alle donne che riconoscano nel Centro antiviolenza un luogo di fiducia dove trovare aiuto Azione 2.1.4 Svolgimento dei colloqui personali alle donne anche presso altre strutture (istituti suore, ospedali, forze dell’ordine) per favorire l’emersione del problema e la disponibilità delle donne a parlare anche in situazioni di estrema difficoltà Azione 2.1.5 Allestimento di due nuovi Alloggi di transizione per ospitare donne che avendo superato la fase di rischio entrano nella seconda ospitalità in pre-autonomia. Azione 2.1.6. Allestimento di un nuovo alloggio – Casa Save – per ospitare donne e bambini in emergenza con ospitalità immediata. (la presente azione è in collaborazione con ASP IRIDES BOLOGNA) Azione 2.1.7. Apertura di uno Sportello informativo rivolto alle donne straniere che accedono alla Casa delle donne finalizzato alla consulenza e all’orientamento relativi alla regolarizzazione dei documenti di soggiorno Attività 2.1.8 Monitoraggio delle situazioni già autonome per ridurre il rischio di recidive. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 10 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) OBIETTIVO 3.1 Facilitare il potenziamento delle risorse personali e territoriali della donna che ha fatto accesso al Centro, al fine di favorirne l’autonomia nella ricerca attiva e nel mantenimento del lavoro. Ciò tramite colloqui individuali, laboratori orientativo/motivazionali, tirocini di formazione ed orientamento al lavoro e monitoraggio dei percorsi individualizzati. Azione 3.1.1 Attivazione dello sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro: colloqui individuali, orientamento sul territorio, creazione di strumenti per la ricerca del lavoro, consulenza, bilancio di competenze, coaching. - (la presente azione è in collaborazione con Scuola Arti e Mestieri) Azione 3.1.2 Realizzazione di percorsi individuali di emporwement, orientamento, accompagnamento e monitoraggio del percorso di ricerca attiva del lavoro. Azione 3.1.3 Mediazione e monitoraggio di percorsi formativi e di orientamento al lavoro: tirocini. (la presente azione in collaborazione con Universo Famiglia) Azione 3.1.4 Realizzazione di laboratori di orientamento e motivazione alla ricerca attiva di un impiego. ( la presente azione in collaborazione con Made in Women) Azioni trasversali: Durante tutto il periodo di servizio civile, dalla formazione generale, (box 29/34) a quella specifica, (box 35/41), al monitoraggio (box 21 e 42), verranno inserite anche altre attività che permetteranno ai partecipanti al progetto di sviluppare le competenze poi certificate attraverso l’Ente ASVI (box 28). I volontari del SCN saranno altresi coinvolti nelle azioni di diffusione e sensibilizzazione previste dal progetto (box 17). Il complesso di tutte le attività previste dal progetto aiuteranno infine i giovani a realizzare la finalità di “contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani” indicata all’articolo 1 della legge 64/2001 che ha istituito il Servizio Civile Nazionale. L’attività di verifica e la condivisione dei risultati del progetto viene svolta in forma coordinata e condivisa con il Co.Pr.E.S.C. di Bologna (box 24). CRONOGRAMMA mesi Azioni Ideazione sviluppo e avvio 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 x Obiettivo 1.1 Potenziamento del settore promozione. Diffondere l’informazione per raggiungere il più alto numero di donne anche attraverso la collaborazione con gli enti partner che renderanno continuo e capillare il sistema informativo sui servizi offerti dalla Casa delle donne per non subire violenza Onlus Azione 1.1.1 Distribuzione e potenziamento del materiale informativo sull’attività della Casa delle donne per x non subire violenza Onlus (articoli, new, mail, indirizzario, volantini, comunicato stampa principali testate locali…..) Azione 1.1.2 Organizzare iniziative politico-culturali a favore della cittadinanza interessata, incluse le x iniziative relative alla “Giornata mondiale sulla violenza alle donne” del 25 novembre 2014 Azione 1.2.1 Organizzare evento all’interno del Festiva della Violenza Illustrata Azione 1.2.2 x Corso volontarie aperto alla cittadinanza Azione 1.1.3 Organizzare interventi informativi/formativi/educativi nelle scuole x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 11 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Obiettivo 2.1 Offrire alle donne, italiane e straniere, e ai loro bambini/e di Bologna e provincia che subiscono violenza adeguato ascolto (individuale e di gruppo), supporto concreto e protezione affinché possano uscire da situazioni di violenza. Azione 2.1.1 Potenziare ascolto e x x x x x x x x x x x x supporto concreto alle donne e minori Azione 2.1.2 Formazione del personale x x interno, retribuito e volontario Azione 2.1.3 Particolare attenzione alla metodologia dell’accoglienza alle donne x x x x x x x x x x x x che riconoscano nel Centro antiviolenza un luogo di fiducia dove trovare aiuto Azione 2.1.4 Eventuale svolgimento dei colloqui personali alle donne anche presso altre strutture (istituti suore, ospedali, forze dell’ordine) per favorire l’emersione del x x x x x x x x x x x x problema e la disponibilità delle donne a parlare anche in situazioni di estrema difficoltà Azione 2.1.5 Allestimento Alloggi x x x x x x x x x x x x transizione per ospitalità prima dell’autonomia Azione 2.1.6 x x x x x x x x x x x Allestimento alloggio SAVE per ospitalità in x emergenza Azione 2.1.7 x x x x x x x x x x x x Apertura Sportello per donne straniere Azione 2.1.8 Monitoraggio delle situazioni x x x x x x x x x x x già autonome per ridurre il rischio di recidive. Obiettivo 3.1 Favorire l’empowerment delle donne vittime di violenza, tramite l’attivazione di uno sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro supportato da tirocini formativi e laboratori motivazionali. Azione 3.1.1 Attivazione sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro Azione 3.1.2 Realizzazione di percorsi individuali di emporwement, orientamento, accompagnamento e monitoraggio del percorso di ricerca attiva del lavoro Azione 3.1.3 Mediazione e monitoraggio di percorsi formativi e di orientamento al lavoro: tirocini Azione 3.1.4 Realizzazione di laboratori di orientamento e motivazione alla ricerca attiva di un impiego. x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x Azioni trasversali per il SCN Accoglienza dei volontari in SCN x Formazione Generale x x x Formazione Specifica x x x Informazione e sensibilizzazione Inserimento dei volontari in SCN Monitoraggio x x x x x x x x x x x x Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) x 12 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Attività del progetto Strutture residenziali: azioni 2.1.5. azioni 2.1.6. Oltre la strada Azioni 2.1.7. Accoglienza Azioni 2.1.1. Azioni 2.1.3 Azioni 2.1.4. Promozione Azioni 1.1.1 Azioni 1.1.2 Azioni 1.1.3. Azioni 1.2.1. Azioni 1.2.2. Azioni 1.2.3. Consulente per l’Orientamento e accompagnamento al lavoro Azioni 3.1.1 Azioni 3.1.2. Azioni 3.1.3. Professionalità Ruolo nell’attività Educatrici, psicoterapeute Responsabili strutture e mediatrice linguistica Educatrici per donne adulte e minori, facilitatrici delle convivenze psicologa per sostegno alla genitorialità e sostegno minori Counselor, educatrice Responsabile Operatrici donne adulte Operatrice inserimento lavorativo Counselor, educatrice Responsabile Operatrici donne adulte per colloqui, facilitatrice incontri di gruppo, consulenze, accompagnamenti, relazioni per servizi sociali, studi legali e tribunali Operatrice promozione Responsabile Organizzazione eventi, rapporti con stampa e le agenzie di comunicazione Numero 10 Educatrice professionale, Coordinatrice attività, Consulente per lo progettazione e gestione sportello , laboratori motivazionali, dell’intervento tutor 3 4 6 4 Totale numero 27 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto In relazione alle azioni descritte nel precedente punto 8.1 i volontari in SCN saranno impegnati nelle seguenti attività con il ruolo descritto: Azioni Ascolto telefonico presso il Centro pubblico: 2 volontarie. Attivita’ Ascolto telefonico, compilazione dati, affiancamento ai colloqui Accoglienza presso le strutture Facilitare la convivenza, residenziali di donne e minori: accompagnamenti, osservazione, 3 volontarie. babysitteraggio, rifornimento vitto, manutenzione Accoglienza alle donne in Colloqui di sostegno e uscita dalla prostituzione accompagnamento delle donne in coatta:1 volontaria. uscita dalla prostituzione, Regolarizzazione documenti soggiorno, ricerca lavoro mansioni di segreteria e promozione: Segreteria, gestione del personale e promozione: 1 allestimento azioni finalizzate a Ruolo Operatrici-Counselors (esperte nella relazione di aiuto e dinamiche della violenza di genere sulle donne) Operatrici-Educatrici (contribuire all’azione educativa e di sostegno) Operatrici-Educatrici (contribuire all’azione educativa e di sostegno) operatrice Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 13 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) volontaria. Accompagnamento diffondere l’informazione delle attività del Centro antiviolenza Accompagnamento ai diversi servizi previsti dal progetto operatrici 1° fase: accoglienza/ formazione/programmazione dell’inserimento - Conoscenza dell’associazione, della sua storia e delle sue modalità operative - conoscenza delle operatrici e delle volontarie dell’associazione - visita e conoscenza delle strutture (case rifugio) - partecipazione ai moduli di formazione generale - partecipazione ai moduli di formazione specifica - prime esperienze di affiancamento nelle attività delle operatrici, educatrici e counselors dell’associazione a. b. c. d. e. 2° fase: inserimento negli specifici ambiti di attività Ascolto telefonico presso il Centro pubblico: 2 vol.. Le ragazze svolgeranno il loro servizio presso il Centro pubblico dove affiancheranno le attuali operatrici e counselors nell’accoglienza telefonica alle donne che subiscono violenza e maltrattamento all’interno della famiglia, finchè raggiungeranno una competenza adeguata a poter gestire un turno settimanale di ascolto telefonico in autonomia. Ottenuta tale competenza le volontarie inizieranno l’affiancamento alle operatrici nella conduzione del colloquio individuale allo scopo di raggiungere la competenza adeguata a poterli svolgere in autonomia. Le volontarie collaboreranno, inoltre, all’analisi e inserimento dei dati sulla violenza, raccolti nel rispetto della privacy dei soggetti interessati, che vengono computerizzati a fini statistici e di ricerca. Accoglienza presso le strutture residenziali dove alloggiano donne e minori: 3 volontarie (esse verranno introdotte all’attività di accoglienza con le donne e minori ospiti). Qui daranno supporto alle operatrici ed educatrici nell’accoglienza delle donne adulte (accompagnamenti, colloqui all’interno delle case, riunioni della casa, spesa alimentare e igienica, manutenzione degli utensili della casa ecc..) e all’educatrice nell’attività quotidiana con bambini e bambine. Accoglienza alle donne in uscita dalla prostituzione coatta e nello sportello per le donne straniere:1 volontaria. La volontaria verrà formata affinché possa offrire sostegno e supporto alle donne straniere, in particolare alle donne in uscita dalla prostituzione coatta. Questa attività viene svolta in parte presso il Centro pubblico e in parte presso un appartamento dove vengono ospitate le giovani donne accolte. In questo settore le operatrici e volontarie lavorano prevalentemente in compresenza; l’affiancamento della volontaria con un’operatrice è quindi previsto per tutta la durata dell’incarico. Segreteria, gestione del personale e promozione: 1 volontaria. Una parte delle ore settimanali saranno attive nell’ambito della promozione collaborando nell’allestire azioni finalizzate alla promozione della Casa delle donne con l’obiettivo da un lato di diffondere l’informazione delle attività del Centro antiviolenza, e dall’altro di organizzare campagne di informazione e sensibilizzazione alla drammaticità del fenomeno della violenza alle donne e ai/alle minori. Accompagnamento ai servizi previsti dal progetto. Le volontarie saranno incaricate, dopo la presa di contatto con i gestori dei servizi e la formazione sui contenuto degli stessi, dell’accompagnamento ai vari servizi previsti dal progetto così come specificati negli obiettivi e nelle azioni sopraindicate. 3° fase: valutazione finale - partecipazione alle riunioni di verifica/confronto con le operatrici locali di progetto - partecipazione agli incontri di valutazione con le responsabili dei 4 settori di attività sopra riportati - partecipazione all’incontro finale con la responsabile del progetto - partecipazione agli incontri seminariali organizzati dall’associazione Infine i volontari selezionati per questo progetto parteciperanno attivamente alla presa di coscienza delle competenze che acquisiscono nei campi di cittadinanza attiva e di lavoro di gruppo, Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 14 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) finalizzato a realizzare gli obiettivi di cui al box 7 attraverso specifiche attività individuali e collettive. In particolare questa loro partecipazione è funzionale alla realizzazione dell’obiettivo indicato al box 7, sezione “obiettivi dei volontari” che viene qui riportato: - formazione ai valori dell’impegno civico, della pace e della nonviolenza dando attuazione alle linee guida della formazione generale al SCN e al Manifesto ASC 2007; - apprendimento delle modalità e degli strumenti del lavoro di gruppo finalizzato alla acquisizione di capacità pratiche e di lettura della realtà, capacità necessarie alla realizzazione delle attività del progetto e successivamente all’inserimento attivo nel mondo del lavoro; - partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile nazionale di cui al successivo box 17. L’attività di promozione delle attività del progetto viene svolta altresì in collaborazione con il Forum del Terzo Settore. 9) NUMERO DEI VOLONTARI DA IMPIEGARE NEL PROGETTO: 7 10) NUMERO POSTI CON VITTO E ALLOGGIO: 0 11) NUMERO POSTI SENZA VITTO E ALLOGGIO: 7 12) NUMERO POSTI CON SOLO VITTO: 0 13) NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI, OVVERO MONTE ORE ANNUO: Monte ore annuo, inclusa formazione: 1.400 14) GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI (MINIMO 5, MASSIMO 6): 5 15) EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Le giornate di formazione potrebbero essere svolte anche nella giornate del sabato. Per la delicatezza e pericolosità delle situazioni seguite si chiede il massimo impegno nel mantenere la riservatezza. Disponibilità della volontaria ad utilizzare i propri giorni di permesso nell’evenienza di giorni di chiusura dell’ente (festività natalizie, estive, agosto, es. lavori straordinari alle strutture) per un massimo di 10 permessi su 20 a disposizione. CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE 16) SEDE/I DI ATTUAZIONE DEL PROGETTO, OPERATORI LOCALI DI PROGETTO E RESPONSABILI LOCALI DI ENTE ACCREDITATO: Allegato 01 17) EVENTUALI ATTIVITÀ DI PROMOZIONE E SENSIBILIZZAZIONE DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE: Complessivamente, le/i volontarie/i del SCN saranno impegnati nelle azioni di diffusione del Servizio Civile per un minimo di 25 ore ciascuno, come di seguito articolato. I volontari del SCN partecipanti al progetto, nell’ambito del monte ore annuo, saranno direttamente coinvolti nelle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale che l’Ente intende attuare almeno tramite incontri presso: Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 15 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) associazioni, precipuamente giovanili con cui la sede Arci Servizio Civile locale organizza attività di informazione e promozione - luoghi, formali ed informali, di incontro per i giovani (scuole, università, centri aggregativi, etc.) con cui la sede di attuazione intrattiene rapporti nell’ambito della propria attività istituzionale. Verranno programmati un minimo di 3 incontri di 3 ore cadauno, durante i quali i volontari in SCN potranno fornire informazioni sul Servizio Civile Nazionale, grazie alle conoscenze acquisite durante la formazione generale. Inoltre un giorno al mese, nei 6 mesi centrali del progetto, presso la sede di attuazione o presso la sede locale di Arci Servizio Civile, i volontari in SCN saranno direttamente coinvolti nell’attività degli sportelli informativi sul servizio civile, propri delle nostre associazioni Arci Servizio Civile, che da anni forniscono informazioni e promuovono il SCN nel territorio, per complessive 16 ore. Le azioni sopra descritte tendono a collegare il progetto stesso alla comunità locale dove i volontari del SCN prestano servizio, portando alla luce (tramite la loro testimonianza diretta) le positive ricadute del progetto nel contesto in cui esso interviene. L’azione informativa, di promozione e sensibilizzazione viene intesa quale attività continuativa che tende a coinvolgere attivamente i volontari in SCN e si esplica in 3 differenti fasi: - informazione sulle opportunità di servizio civile (da effettuare ex ante, precipuamente nel periodo di vigenza del bando tramite le sotto indicate modalità di comunicazione sociale) - sensibilizzazione alla pratica del SCN (effettuata in itinere, con i succitati interventi presso i “luoghi aggregativi” e coinvolgendo in modo attivo i giovani tramite le associazioni suddette) - diffusione dei risultati del progetto (da effettuare ex post, anche grazie alla partecipazione dei giovani in SCN alle attività promozionali dell’associazione) Comunicazione sociale: il testo del progetto e le modalità di partecipazione verranno pubblicati sul sito internet dell’ente per l’intera durata del bando (www.arciserviziocivile.it). Verrà diffuso materiale informativo preso le sedi di attuazione di Arci Servizio Civile interessate, con particolare attenzione agli sportelli informativi che le nostre sedi di assegnazione organizzano nel proprio territorio. La sede locale di Arci Servizio Civile curerà la possibile diffusione del progetto sui media locali, regionali e nazionali presenti nel proprio territorio. E’ previsto l’inserimento e la pubblicizzazione del progetto sul sito della sede Arci Servizio Civile Bologna (www.arcibologna.it/arci_servizio_civile). - 18) CRITERI E MODALITÀ DI SELEZIONE DEI VOLONTARI: Ricorso a sistema selezione depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello: - Mod. S/REC/SEL: Sistema di Reclutamento e Selezione 19) RICORSO A SISTEMI DI SELEZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): Si 20) PIANO DI MONITORAGGIO INTERNO PER LA VALUTAZIONE DELL’ANDAMENTO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGETTO: Ricorso al sistema di monitoraggio e valutazione, depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nel modello: Mod. S/MON: Sistema di monitoraggio e valutazione 21) RICORSO A SISTEMI DI MONITORAGGIO VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO (EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO): SI 22) EVENTUALI REQUISITI RICHIESTI AI CANDITATI PER LA PARTECIPAZIONE AL PROGETTO OLTRE QUELLI RICHIESTI DALLA LEGGE 6 MARZO 2001, N. 64: Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 16 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) I candidati dovranno predisporre, come indicato negli allegati alla domanda di partecipazione, il proprio curriculum vitae, con formati standardizzati tipo Modello europeo di Curriculum Vitae, evidenziando in esso eventuali pregresse esperienze nel settore. (http://europass.cedefop.europa.eu) Per le caratteristiche delle tematiche trattate (violenze fisiche, sessuali e psicologiche subite da donne da parte di uomini) verranno accolte solo volontarie donne. (Raccomandazioni del Forum delle Esperte. Conferenza dell’Unione europea sulla violenza alle donne, 1999). Nella scelta delle candidate saranno valorizzate caratteristiche legate al curriculum formativo, al profilo umano e alle capacità relazionali, competenze e interesse alle problematiche femminili e alle tematiche di genere, interesse specifico per il tema della violenza alle donne e minori. 23) EVENTUALI RISORSE FINANZIARIE AGGIUNTIVE DESTINATE IN MODO SPECIFICO ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: - Personale specifico coinvolto nel progetto e non attinente all’accreditamento (box 8.2) Sedi ed attrezzature specifiche (box 25) Utenze dedicate Materiali informativi Pubblicizzazione SCN (box 17) Formazione specifica-Docenti Formazione specifica-Materiali Spese viaggio Materiale di consumo finalizzati al progetto TOTALE € 25.000,00 € 5.000,00 € 3.500,00 € 2.500,00 € 1.800,00 € 1.600,00 € 600,00 € 600,00 € 800,00 € 41.400,00 24) EVENTUALI RETI A SOSTEGNO DEL PROGETTO (COPROMOTORI E/O PARTNERS): Nominativo Copromotori e/o Partner Il Forum del Terzo Settore di Bologna (C.F. 91171000374) Il Co.Pr.E.S.C. di Bologna (C.F. 91252570378) ASP IRIDES – Servizi alla Persona (CF 91294450373) Associazione culturale Made in Women (C.F. 91346230377) Cooperativa sociale Universo Famiglia (Partita Iva 03019261209) Tipologia (no profit, profit, università) Non profit Attività Sostenute (in riferimento al punto 8.1) Profit In linea con i principi a cui si ispira (mutualità, solidarietà, democraticità, impegno, equilibrio delle responsabilità e rispetto dei ruoli, equilibrato rapporto con gli enti pubblici) la Cooperativa sociale Universo Famiglia collabora con il Progetto di orientamento e accompagnamento al lavoro: 1) favorendo l’occupabilità delle donne che accedono collabora al progetto attraverso la sensibilizzazione e promozione del servizio civile, anche con il coinvolgimento delle associazioni socie, e la partecipazione all’attività di formazione dei volontari come precisato nella lettera allegata. Non profit collabora al progetto attraverso le attività di sensibilizzazione e promozione del servizio civile, formazione per gli OLP e i referenti, monitoraggio interno e condivisione dei risultati come precisato nel protocollo d’intesa allegato. Azienda Pubblica Richiedente ospitalità IN EMERGENZA per donne e minori vittime di violenza per conto dei Servizi Sociali Territoriali del Comune di Bologna Non profit Interlocutore e facilitatore per I LABORATORI MOTIVAZIONALI delle donne vittime di violenza attraverso la formazione e LE ATTIVITA’ DI GRUPPO Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 17 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Scuola Arti e Mestieri (Partita Iva 01306830397) profit allo sportello: facilitazione dell’inserimento presso nuclei che fanno richiesta di assistenza famigliare a domicilio 2) fornendo supporto nel monitoraggio e nella gestione del rapporto di lavoro, collaborando con l’operatrice dello sportello lavoro e mediando tra donna e famiglia 3) garantendo un’adeguata formazione in ambito assistenziale, strutturata su una parte teorica, curata da professioniste e professionisti del settore, e su una parte pratica realizzata presso strutture convenzionate. Ciò al fine di garantire il conseguimento di competenze tecnico esperienziali. Attivazione di uno sportello di orientamento e accompagnamento al lavoro finalizzato a facilitare il reinserimento nel mondo del lavoro delle donne utenti del Centro Antiviolenza gestito dalla Casa delle donne per non subire violenza Onlus. Le azioni concrete si sviluppano attraverso colloqui personali, redazione del curriculum, attività di informazione sulle realtà lavorative territoriali, accompagnamenti, babysitteraggio e mediazione culturale. La scuola, inoltre, attiverà tirocini formativi presso aziende del territorio e realizzerà un laboratorio motivazionale focalizzato sul lavoro. 25) RISORSE TECNICHE E STRUMENTALI NECESSARIE PER L’ATTUAZIONE DEL PROGETTO I volontari in SCN saranno integrati nei processi della quotidiana attività istituzionale dell’ente, ed avranno a disposizione tutti gli impianti tecnologici e logistici presenti nelle sedi di attuazione. In coerenza con gli obiettivi (box 7) e le modalità di attuazione (box 8) del progetto, si indicano di seguito le risorse tecniche e strumentali ritenute necessarie ed adeguate per l’attuazione del progetto e fornite dal soggetto attuatore: Obiettivo 1.1: potenziamento del settore promozione Risorsa 1 Pc, internet, telefoni, Adeguatezza con gli raggiungere il più alto numero di cellulare, obiettivi in quanto donne e cittadinanza fotocopiatrice, finalizzata a: interessata scanner Risorsa 2 sito internet, video Adeguatezza con gli sensibilizzare e coinvolgere la autoprodotti,materiale obiettivi in quanto cittadinanza e gli studenti informativo e didattico finalizzata a: Obiettivo 1.2: promozione dei dati sulla diffusione del fenomeno e della cultura non violenta Risorsa 1 Sito internet e Adeguatezza con gli promuovere presso la pubblicazioni, obiettivi in quanto cittadinanza la conoscenza comunicazione agli finalizzata a: quantitativa del fenomeno della enti pubblici e agli enti violenza di genere finanziatori Risorsa 2 Comunicati stampa, Adeguatezza con gli pubblicizzare le attività culturali edizioni speciali per 8 obiettivi in quanto dedicate alla conoscenza del marzo e 25 novembre finalizzata a: fenomeno e alla sensibilizzazione dei cittadini Obiettivo 2.1: ascolto, protezione per l’uscita dalle situazioni di violenza Risorsa 1 Counseling, sostegno Adeguatezza con gli permettere il corretto inizio dei alla genitorialità obiettivi in quanto percorsi di uscita dalle prestata da finalizzata a: situazioni di violenza psicologhe, GRUPPI AUTO-AIUTO Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 18 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Risorsa 2 Casa di emergenza Adeguatezza con gli offrire protezione qualificata alle (1), Case rifugio (3) e obiettivi in quanto donne vittime di violenza e ai Alloggi di transizione finalizzata a: loro bambini (7) Obiettivo 3.1: favorire l’empowerment, rafforzando i percorsi per l’inserimento lavorativo e la crescita delle abilità personali di difesa e analisi Risorsa 1 Sportello lavoro, Adeguatezza con gli dare una risposta al problema laboratori di obiettivi in quanto della dipendenza economica e formazione per la finalizzata a: alla mancanza di occupazione, presentazione ai che riverbera sullo stato colloqui (redazione e psicofisico della donna vittima di presentazione violenza curriculum Risorsa 2 Laboratori Adeguatezza con gli favorire l’empowerment e motivazionali, obiettivi in quanto valorizzare le risorse individuali laboratori linguistici finalizzata a: con l’utilizzo di materiale didattico approntato allo scopo CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) EVENTUALI CREDITI FORMATIVI RICONOSCIUTI: 27) EVENTUALI TIROCINI RICONOSCIUTI: Facoltà di Scienze della formazione di Bologna 28) COMPETENZE E PROFESSIONALITÀ ACQUISIBILI DAI VOLONTARI DURANTE L’ESPLETAMENTO DEL SERVIZIO, CERTIFICABILI E VALIDI AI FINI DEL CURRICULUM VITAE: La certificazione delle competenze per i giovani partecipanti al progetto verrà rilasciata, su richiesta degli interessati, da ASVI - School for Management S.r.l. (P. Iva 10587661009) La funzione di certificazione delle competenze si riferisce a quelle acquisite nelle materie oggetto della formazione generale al SCN e nell’ambito delle modalità di lavoro di gruppo, in particolare per quanto riferito alle capacità di programmare le attività, attuarle e rendicontarle. Inoltre, sempre con accesso volontario, sarà disponibile nella piattaforma FAD un modulo di bilancio delle competenze. FORMAZIONE GENERALE DEI VOLONTARI 29) SEDE DI REALIZZAZIONE: La formazione generale dei volontari viene effettuata direttamente da Arci Servizio Civile Nazionale, attraverso il proprio staff nazionale di formazione, con svolgimento nel territorio di realizzazione del progetto. 30) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio presso l’ente con formatori dello staff nazionale con mobilità sull’intero territorio nazionale con esperienza pluriennale dichiarata all’atto dell’accreditamento attraverso i modelli: - Mod. FORM - Mod. S/FORM 31) RICORSO A SISTEMI DI FORMAZIONE VERIFICATI IN SEDE DI ACCREDITAMENTO ED EVENTUALE INDICAZIONE DELL’ENTE DI 1^ CLASSE DAL QUALE È STATO ACQUISITO IL SERVIZIO: Si Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 19 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) 32) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: I corsi di formazione tenuti dalla nostra associazione prevedono: f. lezioni frontali - LF (lezioni formali con metodo espositivo, proiezione di video, proiezione e discussione di power point, letture di materiali, lezioni interattive con coinvolgimento diretto dei partecipanti tramite metodo interrogativo…). La lezione frontale è utilizzata per non meno del 30% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia di lezione frontale si possono prevedere sino a 28 partecipanti in aula. g. dinamiche non formali – DNF- (giochi di ruolo, di cooperazione, di simulazione, di socializzazione e di valutazione, training, lavori di gruppo, ricerche ed elaborazioni progettuali). Le dinamiche non formali sono utilizzate per non meno del 40% del monte ore complessivo di formazione in aula. Nelle giornate di formazione con prevalente metodologia non formale si possono prevedere sino a 25 partecipanti in aula. h. formazione a distanza - F.A.D. - (Il percorso consiste in moduli conclusi da un apposito test di verifica, allocati su piattaforma e-learning dedicata,con contenuti video, audio, forum e simili, letture, dispense, strumenti collaborativi). 33) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: La formazione dei volontari ha come obiettivi il raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1 della legge 64/2001: la formazione civica, sociale culturale e professionale dei volontari. Essa intende fornire ai partecipanti strumenti idonei all’ interpretazione dei fenomeni storici e sociali al fine di costruire percorsi di cittadinanza attiva e responsabile. Attraverso i corsi di formazione si intende altresì fornire ai volontari competenze operative di gestione di attività in ambito no-profit. I contenuti della formazione generale, in coerenza con le “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale”, (Decreto 160/2013 del Dipartimento Gioventù e SCN del 13/07/2013) prevedono: 1 “Valori e identità del SCN” a. L’identità del gruppo in formazione e patto formativo b. Dall’obiezione di coscienza al SCN c. Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta d. La normativa vigente e la Carta di impegno etico 2 “La cittadinanza attiva” a. La formazione civica b. Le forme di cittadinanza c. La protezione civile d. La rappresentanza dei volontari nel servizio civile 3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile” a. Presentazione dell’ente accreditato Arci Servizio Civile, finalità, struttura, soci, settori di intervento b. Il lavoro per progetti c. L’organizzazione del servizio civile e le sue figure d. Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale e. Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti 34) DURATA: La durata complessiva della formazione generale è di 42 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno tenute 32 ore di formazione in aula attraverso metodologie frontali e dinamiche non formali e ulteriori 10 ore attraverso formazione a distanza (FAD). In base alle disposizioni del Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” questo ente erogherà l’intero monte ore di formazione generale entro e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto. La Formazione generale è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 20 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) FORMAZIONE SPECIFICA (RELATIVA AL SINGOLO PROGETTO) DEI VOLONTARI 35) SEDE DI REALIZZAZIONE: Presso sedi di attuazione di cui al punto 16. 36) MODALITÀ DI ATTUAZIONE: In proprio, presso l’ente con formatori dell’ente 37) NOMINATIVO/I E DATI ANAGRAFICI DEL/I FORMATORE/I: Formatore A: cognome e nome: Angela Romanin nata il: 10/9/57 luogo di nascita: Rovigo Formatore B: cognome e nome: Caterina Righi nata il: 15/6/62 luogo di nascita: Bologna Formatore C: cognome e nome: Martina Ciccioli nata il: 27/7/1984 luogo di nascita: S.Benedetto del Tronto Formatore D: cognome e nome: Silvia Carboni nata il: 4/8/1975 luogo di nascita: Bologna Formatore E: cognome e nome: Valeria D’Onofrio nata il: 17/2/1984 luogo di nascita: Priverno (LT) Formatore F: cognome e nome: Deborah Casale nata il: 05/03/1979 luogo di nascita: Bologna Formatore G: cognome e nome: Farina Laura nata il: 02/07/1982 luogo di nascita: Amandola (AP) Formatore H: cognome e nome: Ottaviano Silvia nata il: 10/10/1980 luogo di nascita: Vasto (CH) Formatore I: cognome e nome: Pasquali Maria Samuela nata il: 17/07/1978 luogo di nascita: Bolzano Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 21 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Formatore L: cognome e nome: Antonioni Elsa nata il: 31/8/1955 luogo di nascita: Bologna Formatore M: cognome e nome: Saracino Laura nata il: 22/7/1979 luogo di nascita: Francavilla Fontana (Br) Formatore N: cognome e nome: Romagnoli Mascia nata il: 20/7/1979 luogo di nascita: Sarajevo (Bosnia-Erzegovina) Formatore O: cognome e nome: Bianconi Susanna nata il: 17/9/52 luogo di nascita: Foiano della Chiaia (AR) Formatore P: cognome e nome: Toma Margherita nata: 8/6/1983 luogo: Bologna 38) COMPETENZE SPECIFICHE DEL/I FORMATORE/I: In coerenza con i contenuti della formazione specifica, si indicano di seguito le competenze dei singoli formatori ritenute adeguate al progetto: Formatore A: Angela Romanin Titolo di Studio: laurea in storia moderna Ruolo ricoperto presso l’ente: responsabile del settore formazione e addetta alla stampa della Casa delle donne per non subire violenza. Vice presidente dell’associazione. Esperienza nel settore: ventennale esperienza nell’ambito dell’organizzazione e gestione d’aula della formazione interna di primo livello (volontarie, tirocinanti, nuove operatrici), e di secondo livello (aggiornamenti e approfondimenti periodici per il personale attivo presso l’Associazione). Ventennale esperienza nell’organizzazione e gestione della formazione esterna (altri Centri antiviolenza, Forze dell’ordine, personale socio-sanitario, Scuole superiori). Competenze nel settore: formatrice senior nelle tematiche inerenti il fenomeno della violenza alle donne Formatore B: Caterina Righi Titolo di Studio: Laurea in Pedagogia, Master in Gestalt Counseling professionale Ruolo ricoperto presso l’ente: responsabile del settore accoglienza donne adulte. Colloqui di counseling, informativi e di sostegno nel percorso di uscita dalla violenza, mediazione con la rete di riferimento delle donne accolte. Coordinatrice della Casa Save per l’ospitalità in emergenza. Responsabile dei tirocini di Scienze della formazione (educatrici), operatore locale di progetto dal 2006. Esperienza nel settore: attiva nell’accoglienza alle donne maltrattate da 25 anni, ventennale esperienza nell’ambito della formazione interna (volontarie, tirocini universitari, nuove operatrici) ed esterna (altri Centri antiviolenza del territorio italiano, formazione nelle scuole di secondo grado sui temi della violenza alle donne). Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 22 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Competenze nel settore: formatrice senior nelle tematiche inerenti l’accoglienza e l’ascolto delle donne che subiscono violenza. Formatore C: Martina Ciccioli Titolo di Studio: Laurea triennale in Educatore Professionale, laurea magistrale in progettazione e gestione dell’intervento educativo nel disagio sociale. Ruolo ricoperto presso l’ente: Operatrice counselor di accoglienza. Tutor e formatrice per l’orientamento lavorativo. Esperienza nel settore: colloqui informativi e di sostegno nel percorso di uscita dalla violenza, mediazione con la rete di riferimento per le donne accolte, consulenza nell’orientamento al lavoro e nella ricerca attiva dell’impiego. Competenze nel settore: formatrice senior nei laboratori orientativi motivazionali e di empowerment; formatrice senior nelle tematiche inerenti l’accoglienza e l’ascolto delle donne che subiscono violenza. Formatore D: Silvia Carboni Titolo di Studio: laurea psicologia Ruolo ricoperto presso l’ente: responsabile del servizio minori Esperienza nel settore: attività di consulenza psicologica e sostegno alla genitorialità, osservazione e valutazione diagnostica del minore, percorsi di sostegno e psicoterapia, attività di consulenza e psicoterapia individuale, di coppia e familiare. Interventi formativi nelle scuole. Coordinamento delle attività del servizio Competenze nel settore: Formatrice senior, formazione interna e docenze esterne. Formatore E: Valeria D’Onofrio Titolo di Studio:laurea scienze politiche Ruolo ricoperto presso l’ente: operatrice esperta settore promozione. Esperienza nel settore: volontaria del servizio civile presso la casa delle donne nel 2006, operatrice del settore promozione dal 2007. Competenze nel settore: formatrice senior del settore promozione Formatore F: Deborah Casale Titolo di Studio: laurea scienze della formazione, indirizzo educatrice professionale Ruolo ricoperto presso l’ente: responsabile del settore Case rifugio e Alloggi di transizione. Esperienza nel settore: tirocinante per la facoltà Scienze della formazione nel 2002, successivamente educatrice presso le Case rifugio e da gennaio 2009 responsabile della gestione dell’ospitalità presso le Case rifugio e gli Alloggi di transizione. Competenze nel settore: formatrice senior del settore accoglienza e ospitalità nelle case rifugio. Formatore G: Laura Farina Titolo di Studio: laurea in scienze filosofiche Ruolo ricoperto presso l’ente: operatrice art. 18 T.U.L.I. (lotta alla tratta e uscita dalla prostituzione) all’interno del progetto Oltre la strada presso la Casa delle donne per non subire violenza Onlus di Bologna. Esperienza nel settore: -Gestione delle pratiche relative all’acquisizione del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale (art.18). -Colloqui individuali (di presa in carico e/o di monitoraggio) con le ospiti della casa rifugio e le donne seguite sul territorio. -Gestione casa rifugio. -Accompagnamenti e gestione delle pratiche di carattere legale e sanitario. -Referente per il progetto dell’orientamento e della formazione e delle azioni volte all’inclusione socio-lavorativa delle donne seguite. Organizzazione di progetti individualizzati di empowerment rivolti alle donne (alfabetizzazione, corsi di formazione professionale, attività di socializzazione). Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 23 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Competenze nel settore: formatrice senior nell’ambito dei percorsi di transizione al lavoro Formatore H: Silvia Ottaviano Titolo di Studio: laurea Educatore Professionale Ruolo ricoperto presso l’ente: responsabile settore Oltrelastrada e Sportello Donne straniere. Esperienza nel settore: Progettazione e monitoraggio degli interventi da realizzare nell'ambito del percorso di integrazione e inserimento socio-lavorativo di ciascuna delle donne seguite. Colloqui di monitoraggio, accompagnamenti sanitari e legali, affiancamento nei percorsi di regolarizzazione. Competenze nel settore: formatrice senior nell’ambito dei percorsi di transizione al lavoro Formatore I: Maria Samuela Pasquali Titolo di Studio: Laurea in Psicologia (Iscritta all’albo degli Psicologi dal 2007) Ruolo ricoperto presso l’ente: educatrice Piccoli Ospiti Esperienza nel settore: volontaria del servizio civile nel 2006 nell’ambito del settore accoglienza; dal 2007 educatrice dei minori ospiti nelle Case rifugio. Psicologa Competenze nel settore: Formatrice senior Formatore L: Elsa Antonioni Titolo di Studio: maturità scientifica, diploma counselor professionale Ruolo ricoperto presso l’ente: operatrice counselor nell’accoglienza donne adulte. Esperienza nel settore: attiva nell’accoglienza alle donne maltrattate da 25 anni, responsabile del progetto Oltre la strada dal 1998 al 2010. Competenze nel settore: formatrice senior nell’ambito della accoglienza e sostegno alle donne adulte vittime di violenze intrafamiliari. Formatore M: Laura Saracino Titolo di Studio: laurea scienze della formazione Ruolo ricoperto presso l’ente: operatrice counselor di accoglienza, facilitatrice dei Gruppi di autoaiuto e coordinatrice del settore Raccolta dati. Esperienza nel settore: volontaria del servizio civile nel 2006 nell’ambito del settore accoglienza; operatrice d’accoglienza dal 2007 (Casa delle donne di Modena) e dal 2008 presso la Casa delle donne di Bologna, Coordinatrice Settore Dati. Competenze nel settore: formatrice esperta nell’ambito della violenza alle donne con tecniche diludopedagogia. Formatore N: Mascia Romagnoli Titolo di Studio: laurea psicologia Ruolo ricoperto presso l’ente: psicologa psicoterapeuta per i minori e per il sostegno alla genitorialità. Esperienza nel settore: da luglio 2006 psicologa presso il Gruppo sulla violenza ai Minori della Casa delle Donne per non subire violenza a Bologna. Interventi formativi nelle scuole. Ricercatrice nell’ambito della violenza ai minori. Competenze nel settore: formatrice senior nell’ambito della violenza ai/alle minori. Formatore O: Susanna Bianconi Titolo di Studio: laurea D.A.M.S. Ruolo ricoperto presso l’ente: Presidente dell’associazione dal 2004. Esperienza nel settore: Responsabile settore amministrativo e personale, responsabile della struttura di ospitalità per madri e bambini in disagio sociale “Pensionato sociale” dal 2006 al 2011, Responsabile del Progetto Casa Save. Competenze nel settore: formatrice senior in organizzazione del lavoro, gestione struttura di ospitalità. Formatore P: Margherita Toma Titolo di Studio: laurea Teorie e pratiche dell’antropologia Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 24 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Ruolo ricoperto presso l’ente: operatrice art. 18 T.U.L.I. (lotta alla tratta e uscita dalla prostituzione) all’interno del progetto Oltre la strada presso la Casa delle donne per non subire violenza Onlus di Bologna. Esperienza nel settore: -Gestione delle pratiche relative all’acquisizione del permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale (art.18). -Colloqui individuali (di presa in carico e/o di monitoraggio) con le ospiti della casa rifugio e le donne seguite sul territorio. -Accompagnamenti e gestione delle pratiche di carattere legale e sanitario. Competenze nel settore: formatrice junior nel settore Oltre la strada 39) TECNICHE E METODOLOGIE DI REALIZZAZIONE PREVISTE: Per conseguire gli obiettivi formativi verranno privilegiate le metodologie didattiche attive che favoriscano la partecipazione dei giovani, basate sul presupposto che l'apprendimento effettivo sia soprattutto apprendimento dall'esperienza. Le metodologie utilizzate saranno: Lezione partecipata – consente di trasmettere elementi conoscitivi e di omogeneizzare le disparità di conoscenze teoriche; Lezione frontale – finalizzata alla trasmissione diretta delle informazione di base; Il lavoro di gruppo – permette di suddividere il gruppo in sottogruppi, di operare in autonomia su aspetti che prevedono la partecipazione attiva dei partecipanti, permette lo scambio delle reciproche conoscenze ed esperienze, fa crescere l’autostima e la consapevolezza delle proprie capacità, stimola e crea lo “spirito di gruppo” Learning by doing – apprendere attraverso l’esecuzione dei compiti così come si presentano in una giornata di servizio. Si tratta di Role Playing individuale in cui si simulano in modo realistico una serie di problemi decisionali ed operativi. Casi di studio – finalizzati a esemplificare le buone prassi. 40) CONTENUTI DELLA FORMAZIONE: I momenti di formazione sia “in aula” che “in situazione”, che in FAD hanno come obiettivi: - sviluppare una coscienza civica e il valore della solidarietà attraverso una concreta partecipazione civica - acquisizione e sviluppo di capacità relazionali e comunicative - crescita dell’autostima e della percezione della propria utilità - sviluppo della capacità di operare in gruppo - sviluppo della capacità di gestire se stessi Si prevede il seguente percorso: Sezione 1 FORMAZIONE E INFORMAZIONE SUI RISCHI CONNESSI ALL’IMPIEGO DEI VOLONTARI Arci Servizio Civile in ambito di formazione specifica e rispondendo al Decreto 160 del 19/07/2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in SCN” inserirà, nel computo del totale delle ore da svolgere, due moduli per complessive 8 ore sulla “Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei progetti di SC”. Nominativi, dati anagrafici e competenze specifiche dei formatori Andrea Morinelli: nato il 18/02/1969 a Torricella in Sabina (RI) -Laurea in Geologia -Abilitazione alla professione di Geologo; -Manager dell'emergenza; -Consulente per sicurezza, piani di protezione civile, ubicazione aree di emergenza, Legge 626/96 e DL 81/08, NTC 2008 e Microzonazione sismica, ricerche geologiche, stabilità dei versanti, Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 25 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) ricerche di acqua, perforazioni, edifici, piani di protezione civile, cartografia dei rischi, geologia ambientale; -Realizza piani di fattibilità per aree di emergenza per Protezione Civile per i Comuni; -Progettista di corsi di formazione ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esteri su progettazione e comunicazione interpersonale, sui comportamenti in emergenza), che per la formazione specifica (sui temi dei rischi connessi all’impiego di volontari in progetti di SCN, DL 81 e sicurezza sul lavoro), coprogettista (per i contenuti, test, ricerche e materiali), autore e tutor della parte di formazione generale che ASC svolge in FAD (2007/2014); -dal 2003 ad oggi formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. Vincenzo Donadio: nato il 14/07/1975 a Frankenthal (D) -Diploma di maturità scientifica -Responsabile del Servizio per la Prevenzione e la Protezione sul luogo di lavoro; -Progettista di soluzioni informatiche, tecniche e didattiche per la Formazione a Distanza. -Progettista della formazione generale, specifica ed aggiuntiva; -Referente a livello nazionale per le informazioni sull’accreditamento (tempi, modi, DL 81 e sicurezza dei luoghi di lavoro e di SCN); -Progettista ad hoc sia per la formazione generale (corsi di recupero, corsi per enti esterni su gestione e costruzione di piattaforme FAD, manutenzione e tutoraggio delle stesse), che per la formazione specifica ai sensi della Linee Guida del 19/07/2013(coprogettista per i contenuti, test, della formazione specifica che ASC svolge in FAD sul modulo di Formazione ed informazione sui Rischi connessi all’impiego nel progetto di SCN (2014); -Formatore accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -Responsabile informatico accreditato presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile con Arci Servizio Civile; -dal 2004, supervisione delle attività di SCN dei progetti di ASC, relativamente ai settori e ai luoghi di impiego indicati nel progetto. MODULO A Poiché le sedi di svolgimento dei progetti di SCN sono, come da disciplina dell’accreditamento, conformi alle norme per la tutela dei luoghi di lavoro, ed in esse si svolgono i progetti di SCN, si reputa adatto e necessario partire con un modulo omogeneo per tutti i volontari sulla tutela e sicurezza dei luoghi di lavoro. DURATA: 6 ore CONTENUTI: - Comprendere: cosa si intende per sicurezza sul lavoro e come si può agire e lavorare in sicurezza a. cos’e’, b. da cosa dipende, c. come può essere garantita, d. come si può lavorare in sicurezza - Conoscere: caratteristiche dei vari rischi presenti sul luogo di lavoro e le relative misure di prevenzione e protezione a. concetti di base (pericolo, rischio, sicurezza, possibili danni per le persone e misure di tutela valutazione dei rischi e gestione della sicurezza) b. fattori di rischio c. sostanze pericolose d. dispositivi di protezione e. segnaletica di sicurezza f. riferimenti comportamentali g. gestione delle emergenze Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 26 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - Normative: quadro della normativa in materia di sicurezza a. codice penale b. codice civile c. costituzione d. statuto dei lavoratori e. normativa costituzionale f. D.L. n. 626/1994 g. D.L. n. 81/2008 (ed testo unico) e successive aggiunte e modifiche Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà concluso da un test di verifica obbligatorio. MODULO B: Nell’ambito delle attività svolte dai volontari di cui al precedente box 8.3, si approfondiranno le informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti di frequentazione indicati al precedente box16, per i settori e le aree di intervento individuate al precedente punto 5. DURATA: 2 ore CONTENUTI: Verranno trattati i seguenti temi relativi ai rischi connessi all’impiego di volontari in scn nel settore assistenza, con particolare riguardo all’area di intervento indicata al box 5 Assistenza fattori di rischio connessi ad attività con anziani, minori, giovani, immigrati, profughi, detenuti in misure alternative, disagio ed esclusione adulta e giovanili fattori di rischio connessi ad attività in carcere e/o con diversamente abili, attività motoria, pazienti invalidi, malati terminali, tossicodipendenti ed etilisti, dipendenze e devianze sociali. Focus sui contatti con l’utenza e cura alla persona modalità di comportamento e prevenzione in tali situazioni gestione delle situazioni di emergenza sostanze pericolose ed uso di precauzioni e dei dispositivi di protezione segnaletica di sicurezza e riferimenti comportamentali normativa di riferimento Inoltre, come indicato del Decreto 160/2013 (Linee Guida…), “in considerazione della necessità di potenziare e radicare nel sistema del servizio civile una solida cultura della salute e della sicurezza … e soprattutto, al fine di educarli affinché detta cultura si radichi in loro e diventi stile di vita”, con riferimento ai luoghi di realizzazione ed alle strumentazioni connesse alle attività di cui al box 8.3, si approfondiranno i contenuti relativi alle tipologie di rischio nei seguenti ambienti: Per il servizio in sede Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi in cui i volontari si troveranno ad utilizzare le normali dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti nelle sedi di progetto (rispondenti al DL 81 ed alla Circ 23/09/2013), quali uffici, aule di formazione, strutture congressuali, operative, aperte e non al pubblico , per attività di front office, back office, segretariato sociale, operazioni con videoterminale, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede urbano (outdoor) Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 27 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti urbani (piazze, giardini, aree attrezzate o preparate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali materiali promozionali, stand, sedie, tavoli e banchetti,…) materiali e dotazioni rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15 Per il servizio fuori sede extraurbano (ambiente naturale e misto) Verranno approfonditi i contenuti relativi alle tipologie di rischio possibili nei luoghi aperti extraurbani (parchi, riserve naturali, aree da monitorare o valorizzare, mezzi quali Treno Verde, Carovana Antimafia, individuate ad hoc) in cui i volontari si troveranno ad operare in occasioni di eventi, incontri, campagne, promozione e sensibilizzazione su temi connessi al SCN e/o al progetto, utilizzando le dotazioni (vedi in particolare box 25) presenti e disponibili in queste situazioni (quali abbigliamento ed attrezzature ad hoc, tutte rispondenti a norme UE e al DL 81), per le attività indicate al box 8.3, oltre agli spostamenti da e per detti luoghi. Fatto salvo quanto indicato come possibilità al box 15. Il modulo, erogato attraverso una piattaforma FAD, sarà seguito da un incontro di verifica con l’OLP di progetto. Sezione 2 Modulo 1 : Formatore/i: Angela Romanin/Valeria d’Onofrio Argomento principale: Il fenomeno della violenza alle donne a Bologna/provincia/regione/nazione/nel mondo Durata: 24 ore Temi da trattare: L’esperienza delle case e dei Centri antiviolenza in Italia e all’estero; la storia della Casa delle donne per non subire violenza di Bologna: pratiche politiche ed esperienze professionali; aspetti teorici della violenza di genere: il fenomeno, le dinamiche, gli attori implicati; le conseguenze mediche, sociali, psicologiche; l’individuazione dell’intervento di aiuto. dati statistici bibliografia Modulo 2 : Formatore/i: Caterina Righi, Elsa Antonioni, Deborah Casale, Silvia Carboni, Mascia Romagnoli, Laura Saracino, Susanna Bianconi, Laura Farina, Silvia Ottaviano, Laura Farina, Margherita Toma, M.Samuela Pasquali, Martina Ciccioli Argomento principale: : La metodologia di accoglienza, l’ascolto attivo e l’empowerment, la protezione Durata: 40 ore Temi da trattare: - il colloquio telefonico - il colloquio personale - il sostegno di gruppo - l’accoglienza nell’ospitalità - l’ospitalità in emergenza - il maltrattamento e l’abuso ai/alle minori, Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 28 Testo di progetto – Nuova Vers. 10 (Italia) - l’intervento coi bambini e le bambine ospiti nella casa rifugio - la prostituzione forzata - orientamento al lavoro per vittime di violenza - gli strumenti dell’accoglienza: la scheda di raccolta dati, la mappa delle risorse di rete, le informazioni legali - raccolta dati, privacy, data base Modulo 3 : Formatore/i specifici con affiancamento delle formatrici junior: Valeria D’Onofrio, Susanna Bianconi Argomento principale: la promozione Durata: 10 ore - Temi da trattare: documentazione - la promozione del servizio - Affiancamento formativo delle volontarie nei progetti relativi alla segreteria e promozione 41) DURATA: La durata complessiva della formazione specifica è di 82 ore. Ai fini della rendicontazione, verranno effettuate 74 ore con un piano formativo, con dinamiche formali e non formali, di 15 giornate e ulteriori 8 ore attraverso formazione a distanza (FAD) anche questa è parte integrante dei progetti ed è conteggiata a tutti gli effetti ai fini del monte ore. La formazione specifica, relativamente a tutte le ore dichiarate nel progetto, sarà erogata ai volontari entro e non oltre 90 giorni dall’avvio del progetto stesso. ALTRI ELEMENTI DELLA FORMAZIONE 42) MODALITÀ DI MONITORAGGIO DEL PIANO DI FORMAZIONE (GENERALE E SPECIFICA) PREDISPOSTO: Formazione Generale Ricorso a sistema monitoraggio depositato presso il Dipartimento della Gioventù e SCN descritto nei modelli: - Mod. S/MON Formazione Specifica Localmente il monitoraggio del piano di formazione specifica prevede: - momenti di “restituzione” verbale immediatamente successivi all’esperienza di formazione e follow-up con gli OLP - note periodiche su quanto sperimentato durante i percorsi di formazione, redatti sulle schede pre-strutturate allegate al rilevamento mensile delle presenze dei volontari in SCN Data, 14 Luglio 2014 Il Responsabile Legale dell’Ente/ Il Responsabile del Servizio Civile Nazionale dell’Ente Arci Servizio Civile è socio della Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile (CNESC) 29