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l`incremento di prestazione nella preparazione fisica

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l`incremento di prestazione nella preparazione fisica
L’INCREMENTO DI
PRESTAZIONE NELLA
PREPARAZIONE FISICA
PER LA PALLAVOLO
Prof. Marco Mencarelli
Vice allenatore Naz. Sen./F.
Resp. della preparazione fisica Naz. Sen./F.
Aspetti da considerare
La ricerca scientifica
Il modello di prestazione
L’individuazione delle priorità
La metodologia
I contenuti dei programmi di lavoro
I mezzi di allenamento
L’analisi funzionale e della prestazione
1°tendenza metodologica
Ricerca centrata sull’analisi del gioco
(incidenza dei salti, durata delle azioni,
fasi attive e di recupero, ecc.)
Modello di prestazione ricavato dal
gioco (impiego di sistemi energetici,
differente impegno nei ruoli, ecc.)
Metodi rivolti al controllo dei decrementi
di prestazione
2°tendenza metodologica
Ricerca centrata sulle caratteristiche
neuro – muscolari della pallavolo
Modello di prestazione legato alle
espressioni di forza richieste
Metodi rivolti allo sviluppo della forza
nelle sue espressioni significative per la
pallavolo (anche per protrarre la
prestazione nel tempo)
Caratteristiche della pallavolo
moderna
Il cambio del sistema di punteggio
(cambiamenti in tutti gli aspetti quantitativi
della prestazione)
Il tocco di rete nel servizio (incremento
percentuale delle azioni di breve durata e
delle azioni ad impegno massimale)
Il libero (cambiamenti nella distribuzione
dell’impegno fisico nei vari ruoli)
Implicazioni sul modello di
prestazione
Il modello di prestazione va riferito al
movimento (meccanica, dinamica, tempi
di applicazione della forza, densità degli
impegni massimali, ecc.)
I metodi sono diretti verso gli aspetti
qualitativi del movimento e il
mantenimento nel tempo della qualità
espressiva della forza specifica
Il modello di prestazione
riferito al movimento
Superamento di situazioni inerziali
(partenze, salti da fermi, arresti,
ricadute, ecc.)
Accelerazioni (rincorse, salti con
rincorsa, ecc.)
Posizioni e tenute (compressioni,
cadute controllate, ecc.)
Il miglioramento degli aspetti
qualitativi del movimento
Concetto di dinamica di movimento e
tipo di contrazione
Tempo di applicazione della forza e
capacità di reclutamento
Forza di accelerazione e impiego delle
unità motorie fasiche
Capacità di salto e significato delle
trasformazioni
Cosa significa resistere nella
pallavolo
Gestione del possibile decremento di
prestazione (A breve, medio e lungo
termine) tramite:
1. Miglioramento della velocità di recupero
2. Controllo della variazione di parametri
ematici correlati allo stato di forma
3. Controllo della variazione dei parametri
relativi alla composizione corporea
La resistenza: analisi storica
Periodo in cui si correva molto
Periodo in cui si faceva molto lavoro
generale a basso impatto
Periodo in cui si faceva molto interval
training e lavoro intervallato
Periodo di lavoro esclusivo sulla
resistenza specifica tramite sequenze
tecniche
Problemi legati al lavoro di
resistenza
Necessità di contrarre
dei debiti di ossigeno
specifici
(Sforzi massimali con
brusche impennate di
frequenza cardiaca e
recuperi completi o
quasi)
Necessità di un
elevata capacità di
consumo di ossigeno
(Senza intaccare il
tempo di lavoro
tecnico e senza creare
uno stato di
sovraccarico di lavoro)
Non e vero…
…che per creare resistenza specifica
sono sufficienti sequenze di lavoro
tecnico intense e protratte
…che il livello di forza massima
determina un impegno relativo inferiore
e quindi prolungabile nel tempo
…che la componente aerobica non
assume significato nella prestazione
pallavolistica
La potenza aerobica
Lavoro ad intensità progressivamente
vicina alla frequenza di soglia
1. Lavoro intervallato a pause incomplete
2. Dinamiche di contrazione a basso impatto
(adattamento ad esigenze individuali)
3. Lavoro sviluppabile per l’intera stagione
agonistica
La potenza aerobica
Lavoro capace di determinare rapide
impennate della frequenza cardiaca
1. Esercitazioni di durata inferiore ai 10”
2. Esercitazioni con impegno di ampie catene
cinetiche
3. Esercitazioni caratterizzate dinamiche di
contrazione specifiche (gradoni, scatti in
salita, circuiti ad ostacoli, ecc.)
La potenza aerobica
Lavoro capace di determinare
situazioni leggermente lattacide
1. Esercitazioni intensive a carattere
tecnico
2. Esercitazioni intense a recuperi attivi
variabili ma complessivamente ampi
3. Esercitazioni con dinamiche di
contrazione specifiche
La velocità nella pallavolo
Si esprime in modo aciclico e contro
resistenze esterne relativamente scarse
Si esprime in alcuni movimenti tecnici e
in spostamenti finalizzati
Si esprime nei movimenti di adattamento
situazionale
Si esprime sotto forma di reazione ad
uno stimolo percettivo
La velocità: metodi “tradizionali”
Lavori contro
resistenze esterne
corrispondenti al
50% - 60% del
massimale
N.B.-Sovraccarichi pari
all’8% del massimale
riducono la velocità di
movimento
Migliorano solo la
forza di accelerazione
di un movimento in
situazioni di resistenze
esterne significative
Non contribuiscono a
migliorare la forza
iniziale del movimento
La velocità: metodi “tradizionali”
Esecuzione di
movimenti alla
massima velocità
N.B.-Tali movimenti sono
spesso ciclici, non
specifici, non finalizzati
e indipendenti da fattori
percettivi
Se sono movimenti
tecnici finalizzati la
massima velocità va
rivista alla luce del
risultato dell’azione
Movimenti di altro
genere resta da
dimostrare se sono
trasferibili
La velocità: metodi “tradizionali”
Reagire con la
massima rapidità ad
uno stimolo
N.B.-Aspetto legato in
modo stretto con la
percezione e con lo
stile attentivo
Studi dimostrano
che la pallavolo
sviluppa uno stile
attentivo particolare
Questo tipo di lavoro
va finalizzato e non
può essere scisso
dal lavoro tecnico e
tattico
Il pallavolista è veloce…
…quando possiede un ottimo equilibrio
tra velocità esecutiva e finalizzazione di
gesti tecnici
…quando si muove in campo “a tempo”
con l’evolversi delle situazioni di gioco
…quando si adatta ad improvvisi
cambiamenti di situazione
L’allenamento della velocità…
…deve essere tecnico o situazionale
…deve essere proposto con resistenze
esterne scarse e ad intensità significative
(Studi dimostrano che la reattività migliora
in condizioni di affaticamento)
…deve essere strutturato con movimenti
perfettamente conosciuti (E’ impossibile
essere veloci in un movimento scoordinato)
Se la resistenza esterna
aumenta…
…il concetto di velocità si identifica nella
capacità di esprimere forza esplosiva
1. Reclutamento e sincronizzazione delle
unità motorie fasiche
2. Intervento coordinato dei gruppi muscolari
nella catena cinetica
3. Esistenza di fattori innati difficilmente
modificabili con l’allenamento
La forza nella pallavolo
Da un lato ci sono
esigenze di
prevenzione che
giustificano una ricerca
di livelli di forza minimi
significativi
Dall’altro ci sono
esigenze di produrre
forza esplosiva e
veloce con tempi di
applicazione brevi
(fattori determinanti
del sovraccarico
funzionale)
La forza nella formazione
Deve essere migliorata con metodiche
capaci di determinare ipertrofia e
sviluppo equilibrato (movimenti globali)
Deve essere sviluppata fino al
raggiungimento di livelli ottimali capaci
di garantire la funzione preventiva
La forza nella massima
prestazione
Deve essere mantenuta sui livelli
ottimali individuali (indici di carico
espressi in rapporto al peso corporeo)
Deve essere trasformata nelle sue
espressioni specifiche (veloce ed
esplosiva)
Deve essere valutata in modo specifico
e soprattutto applicativo
Metodi “tradizionali”
(Quantità di lavoro relativa al livello tecnico)
Forza generale
(Fase di formazione e
strutturazione fisica)
Forza massima ottimale
(Fase di sviluppo della
capacità di prestazione)
Obiettivi:
Obiettivi:
1. Velocità di movimento 1. Forza esplosiva
2. Forza di accelerazione
Metodi di alta specializzazione
(Elevata quantità di lavoro speciale)
Forza esplosiva
E veloce
(Fase di sviluppo
della prestazione)
Presupposti:
1. Uso di metodi ad
alta componente di
sovraccarico
Forza speciale
(Fase della massima
capacità di prestazione)
Problemi:
1. Eccessiva quantità di
tempo da dedicare a un
lavoro complementare
L’allenamento della forza…
…deve essere riferito ad un modello
reale e non ideale (nei giochi sportivi
non esistono modelli di prestazione
assoluti e nessuna qualità fisica
costituisce un limite allo sviluppo della
prestazione)
…deve essere correlato con le esigenze
del livello di qualificazione (evoluzione
significa individualizzazione)
La programmazione
Valutazioni funzionali e valutazioni iniziali
Elaborazione di una bozza di periodizzazione
Definizione delle strategie di intervento
Definizione dei metodi di lavoro
Definizione dei mezzi
Definizione delle valutazioni intermedie
Definizione dei criteri di individualizzazione delle
proposte
La rieducazione funzionale
specifica
Inserimento sul lavoro del fisioterapista
Recupero della funzione propriocettiva
Lenta progressione dei carichi e dei
tempi di lavoro (vedi prevenzione)
Recupero di forza in tutto il range
articolare
Ricostruzione degli equilibri muscolari
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