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Corso Allievi 9 Novembre 2014

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Corso Allievi 9 Novembre 2014
Cenni sulle problematiche
dell’allenamento sportivo
Alberto Di Mattia
La classificazione della pallavolo tra le
discipline sportive
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Diversi autori hanno classificato la pallavolo sotto diversi punti di vista:
 FISIOLOGICO sistemi energetici
 SOCIOLOGICO PSICOLOGICO fattore del gruppo, condivisione degli
obiettivi
 METODOLOGICO strategie di intervento sui processi di apprendimento
motorio dello sviluppo prestativo
Alberto Di Mattia
Concetti generali
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Alberto Di Mattia
De vogliamo diventare allenatori dobbiamo porre l’attenzione sugli aspetti METODOLOGICI
MA PRIMA DI TUTTO DOBBIAMO CONOSCERE I CRITERI CHE CLASSIFICANO
LA PALLAVOLO
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• Sport di situazione
• Sport di squadra
• Impossibilità di fermare la palla
Una volta definito il modello prestativo in generale della
pallavolo e nello specifico della categoria,possiamo
organizzare gli impegni fisici tecnici e tattici dal punto di vista
metodologico e procedurale
Alberto Di Mattia
Caratteristiche della pallavolo
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• OPEN SKILL
Vengono definiti quelli sport nei quali le richieste tecnicotattiche variano in continuazione perché dipendono
dall’opposizione dell’avversario e dall’ interazione con i
compagni.
• Per ogni categoria bisogna definire
• Caratteristiche e priorità tecniche-tattiche-fisiche
Alberto Di Mattia
SPORT DI SITUAZIONE
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Componente
percettiva
Componente
eleborativa
Componente
esecutiva
RACCOLTA INFORMAZIONI ATTRAVERSO
GLI ORGANI DI SENSO
PROGRAMMAZIONE E ELABORAZIONE DI
UNA RISPOSTA MOTORIA
Alberto Di Mattia
SPORT DI SITUAZIONE
STRUTTURAZIONEDEL MOVIMENTO
VERA E PROPRIA ESECUZIONE DEL
MOVIMENTO DA PARTE DEGLI ORGANI MOTORI
, CON UN CONTINUO CONTROLLO E
AGGIUSTAMENTO DEL MOVIMENTO
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SPORT DI SQUADRA ASPETTI
IDENTIFICATIVI
Le dinamiche di gruppo
Il gruppo giovanile e il gruppo squadra
La condivisione degli obiettivi
L’organizzazione delle attività individuali
Le dinamiche di gruppo
•Il ruolo ricoperto
all’interno del gruppo
•Le aspettative
•I rapporti instaurati tra le
varie figure del gruppo
IL GRUPPO GIOVANILE E IL GRUPPO SQUADRA
•IO E GLI ALTRI
Alberto Di Mattia
•
•
•
•
•IO E LA SQUADRA
•LA SQUADRA E IO
LA CONDIVISIONE DEGLI OBIETTIVI
•Processo che coinvolge l’aspetto
motivazionale dell’atleta e della
famiglia, la capacità dell’allenatore nel
definire gli obiettivi e le startegie
L’ORGANIZZAZIONE DELLE ABILITA’ INDIVIDUALI
•INTESA COME LA CAPACITA’ DELL’ALLENATORE DI
INDIVIDUARE, ALELNARE E GESTIRE LE DIVERSE
ABILITA’ INDIVIDUALI
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• Problematiche relative alle traiettorie della palla in arrivo
(il posizionamento)
• PROBLEMATICA DELL’ORIEMNTAMENTO AL BERSAGLIO
(la ricerca della precisione)
• PROBLEMATICA DEL RAPPORTO POTENZA-PRECISIONE
( velocità-impegno massimale,controllo esecutivo- adattamento motorio)
Nella pallavolo non si blocca la palla
Non si può far rimbalzare a terra
Gli obiettivi da perseguire attraverso le tecniche
migliori e il rispetto regolamentare sono aree
minime ben delimitate e difficili da colpire
L’alta velocita’ produce
problematiche per il
controllo motorio
Alberto Di Mattia
SPORT BASATO SULLA
VARIAZIONE DI DIREZIONE
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RAPPORTO TRA GIOCO TECNICA E TATTICA
PROPORRE ESERCITAZIONI CHE RISPETTINO
PROGRESSIONI DIDATTICHE ALTERNANZA DEGLI STIMOLI
Alberto Di Mattia
• IL GIOCO E L’AGONISMO COME SPINTE MOTIVAZIONALI PRIMARIE
• LA TATTICA COME ESPRESSIONE DEL COMPORTAMENTO TECNICO-COORDINATIVO,
PSICOLOGICO E COGNITIVO
• LA TECNICA COME MEZZO PER GIOCARE E PER ESPRIMERE LE CARATTERISTICHE
FISICHE E CONDIZIONALI
ALTERNANZA DELLA CASISTICA SITUAZIONALE
ALTERNANZA DI FASI AGONISTICHE A FASI DI COSTRUZIONE DELLE
TECNICHE
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LA CONTINUITA’ NELL’ESPERIENZA MOTORIA E SITUAZIONALE
( PER IL PERFEZIONAMENTO DELLE TECNICHE)
LA PROGRESSIVITA’ DEL COMPITO MOTORIO E SITUAZIONALE
(rispettare la gradualità degli stimoli proposti per un corretto
apprendimento( FACILE-DIFFICILE, SEMPLICE- COMPLESSO, CONOSCIUTOSCONOSCIUTO)
LA VARIABILITA’ DEI MEZZI E DEI METODI DI LAVORO
(L’utilizzo alternato delle metodologie e dei mezzi di lavoro permette
l’apprendimento e il miglioramento delle varie componenti che
determinano il livello prestativo- aspetti tecnici-tattici-fisici-psicologicicomportamentali)
Alberto Di Mattia
TEORIE DELL’ALLENAMENTO:
PRINCIPI GENERALI
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Determinata la classificazione della pallavolo come disciplina sportiva
(capitolo precedente) occorre comprendere e capire quali sono i vari
sistemi di allenamento, capirne lo sviluppo con sequenze metodologiche
che garantiscono la continuità nella crescita prestativa. Per questo
occorre
• PROGRAMMARE creando dei
• PROTOCOLLI adeguati agli obiettivi fissati
Alberto Di Mattia
CONCETTI GENERALI DELL’ALLENAMENTO
SPORTIVO
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Prendiamo in considerazione ora degli aspetti determinati per ogni tipo di
ALLENAMENTO:
• La ripetizione deve essere sia tecnica che situazionale. Questo ci aiuta
a capire occorre avere un sistema di allenamento fondato sulla
ripetizione del movimento.
• Il VOLUME di allenamento è legato alla capacità di ripetizione, quindi
ogni esercizio deve poter essere valutato in funzione della sua
riproducibilità come
1. Esercizio facilitato o ricavato dal campo ( durante il gioco) in cui il
gesto tecnico deve poter essere ripetuto con frequenza alta
Oppure sotto forma di
2. Situazione di gioco facilitata o complessa dove occorre conoscere la
situazione e eseguire successivamente la giusta tecnica.
Alberto Di Mattia
ASPETTI METODOLOGICI
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Alberto Di Mattia
• Consideriamo ora il rapporto tra la prestazione tecnicotattica e i vari metodi di preparazione fisica. La
preparazione fisica diventa un mezzo complementare e
funzionale alla capacità di utilizzare le tecniche
• Occorre quindi monitorare le varie dinamiche di
apprendimento per poter individuare l’eventuale talento.
• Quindi applicare il concetto di specializzazione
collocandola nel giusto momento, in quanto questo
concetto in passato ha creato delle problematiche nello
sport giovanile. Ora si cerca di riconoscere altri parametri
come:
1. Indici antropometrici ( rapporto lunghezza busto /arti
inferiori
2. Specifiche attitudini motorie.
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Alberto Di Mattia
PRINCIPI DELL’ALLENAMENTO
La pallavolo entra a far parte di quelle discipline in cui gli aspetti
ORGANICO-MUSCOLARI sono importanti che si scontra con
l’adattabilità fisiologica della persona. Altri aspetti determinano
la strategie di programmazione che vengono periodizzate in
funzione degli adattamenti previsti a :
MEDIO
LUNGO TERMINE
LA PERIODIZZAZIONE E’ ORGANIZZATA IN:
• Micro cicli ( settimanali )
• Cicli funzionali o Meso cicli (contengono più micro cicli)
• Macro cicli (periodi formati da più meso cicli)
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La risposta di adattamento del corpo alle fasi di
allenamento si dice SUPERCOMPENSAZIONE
Per questo si parla di :
CARICO DI ALLENAMENTO
È l’insieme degli stimoli allenanti ai quali viene sottoposto
l’atleta al fine di determinare nel suo organismo gli adattamenti
e i conseguenti processi di Supercompensazione.
La Supercompensazione può essere definita come
l’innalzamento delle capacità lavorative al di sopra dei livelli
Alberto Di Mattia
•
che l’atleta era in grado di esprimere poco tempo prima
Il carico di allenamento va modulato affinché non diventi un
sovraccarico ECCESSIVO
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Alberto Di Mattia
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Alberto Di Mattia
TEORIA DELL’ALLENAMENTO
SETTORE GIOVANILE
Elementi per la pianificazione del lavoro nelle varie categorie
La motricità e la tecnica di base
Molta attenzione occorre darla alla motricità di base e l’apprendimento delle tecniche
di base in quanto sono i mattoni portanti sui quali i nostri atleti si appoggiano
per giocare
1.
Modelli di riferimento tecnici
2.
Esercitazioni di analisi,sintesi,globali nell’apprendimento delle tecniche
3.
Sviluppo dell’autonomia tattica
Alberto Di Mattia
1.
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TEORIA DELL’ALLENAMENTO: CONTENUTI PRIORITARI DEL
PROCESSO DI ALLENAMENTO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
POTENZA
FORZA ESPLOSIVA E VELOCE
VELOCITA’ DI ESECUZIONE E DI REAZIONE
SISTEMA ENERGETICO A.A PRIMARIO PER AZIONI ESPLOSIVE
SISTEMA AEROBICO ENERGETICO SECONDARIO (nelle pause di gioco)
Azioni il 75% che durano 4”
Da 5” a 8” il 22% delle azioni
La pausa tra le azioni e tra i 12” e 16”
Media pause tra i time out 45” 1’
Media durata dei set 18 22 minuti
TEMPO DI GIOCO EFFETTIVO A SET TRA I 5 -6 MIN
UN SALTO SI RIPETE OGNI 20” CIRCA
I SALTI SONO TRA I 20 E I 40
Alberto Di Mattia
LE CARATTERISTICHE DEL GIOCO
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TEORIA DELL’ALLENAMENTO: CONTENUTI PRIORITARI DEL PROCESSO DI
ALLENAMENTO
Le regole tattiche del sistema di gioco
•
•
•
•
Obiettivi generali
Valore medio del gruppo squadra
In rapporto al numero durata degli allenamenti
Predisposizione all’apprendimento e all’impegno da parte del
gruppo squadra
Alberto Di Mattia
Definire un modello tattico di gioco in base a
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Calzetti & Mariucci LE GUIDE DELLA PALLAVOLO Fipav
Calzetti & Mariucci PROGRAMMAZIONE ANNUALE
NELLA PREPARAZIONE FISICA A.
Contadin
Calzetti & Mariucci L’allenamento ottimale
Weinek
Calzetti & Mariucci “ NUOVO SISTEMA PALLAVOLO” M.
Paolini
Appunti dalle lezioni Fipav Provinciale relatori Piccinini,
Tommasini, Bicego.
Alberto Di Mattia
BIBLIOGRAFIA
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Alberto Di Mattia
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