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Cecilia Edelstein - Regione Emilia Romagna
ASSOCIAZIONE SHINUI CENTRO DI CONSULENZA SULLA RELAZIONE SOSTENERE CON CURA LA GENITORIALITA’ IN DIFFICOLTA’ IRESS - REGIONE EMILIA ROMAGNA L’APPROCCIO SISTEMICO PLURALISTA NEL LAVORO CON LE FAMIGLIE IN SITUAZIONI DI DISAGIO: METODOLOGIE E STRUMENTI 8 Maggio - Bologna Cecilia Edelstein [email protected] www.shinui.it CONTESTI MULTICULTURALI DISAGIO MEDIO-GRAVE APPROCCIO SISTEMICO PLURALISTA SITUAZIONI AD ALTA CONFLITTUALITA’ QUALI SITUAZIONI? QUALI TIPI DI DISAGIO E CONFLITTUALITA’? (Famiglie multiproblematiche Famiglie in fase di separazione conflittuale Famiglie patchwork) FAMIGLIE D’ACCOGLIENZA (affidi e adozioni) FAMIGLIE MIGRANTI (genitorialità migrante, coppie miste) LE FAMIGLIE AFFIDATARIE ! Esclusione della famiglia d’origine. No progettualità condivisa tra F. d’O e F. Aff. F. d’O si sente derubata, non sufficientemente valorizzata F. Aff. si sente poco riconosciuta In situazioni multiculturali viene poco considerata la cultura di appartenenza (F. d’O non rispettata, F. Aff. poco competente in ambito interculturale). Alta conflittualità anche tra operatori LE FAMIGLIE MIGRANTI I genitori non si sentono più esperti Vissuto di regressione e insicurezza ! Fatica ad aiutare figli nell’inserimento Dissonanza cognitiva ed emotiva Perdita di autorevolezza Vissuti di fallimento del progetto con i figli migratorio Sentimenti di vergogna da parte dei figli nei confronti dei genitori Alta conflittualità in famiglia Assenza del supporto della famiglia d’origine LE COPPIE MISTE ! Differenze che creano conflitti e difficoltà a raggiungere intimità. Mancanza di un tessuto d’appoggio nell’ambiente esterno L’ambiente circostante percepisce la diversità con diffidenza Ambiente giudicante: si creano dinamiche di predominanza culturale di un coniuge sull’altro Continua risposta alle aspettative del contesto Difficoltà nella relazione di coppia Dati ricerca su coppie miste a Bergamo (Le trasformazioni dei Servizi sociali nell’era dei flussi migratori, Edelstein, 2011. Carocci) I figli di coppie miste risultano essere maggiormente utenti con provvedimento del TM (rispetto agli italiani e agli stranieri). Tra il 2006 e il 2008 una media del 10% dei minori residenti, figli di coppia mista, era stato oggetto di un provvedimento dell’Autorità giudiziaria (di fronte all’1% di italiani e il 4% di stranieri). I figli di coppie miste sono l’unico gruppo ad essere segnalato al TM dai nonni in un significativo numero di casi. La maggior parte di questi utenti si colloca nella fascia d’età compresa tra i 3 e i 5 anni (mentre italiani e stranieri nella fascia 6-10). Alta conflittualità: conflittualità familiare e maltrattamento della moglie da parte del marito risultano essere le principali motivazioni di segnalazione e presa in carico delle famiglie miste (la separazione dei genitori per gli italiani, il maltrattamento del figlio per gli stranieri). Non esiste una prevalenza di mariti stranieri maltrattanti. La maggior parte degli interventi si fermano all’osservazione e monitoraggio. METODOLOGIE E STRUMENTI PLURALISTI VS STRATEGIE Da una visione normativa a una visione pluralista PROSPETTIVA NORMATIVA Presuppone l’esistenza di un Modello ideale considerando le Famiglie e i Sistemi diversi come deficitari, devianti rispetto a quello tradizionale. CULTURA DELLA DEVIANZA Cecilia Edelstein Percorso “ideale” del ciclo di vita Percorso “ideale” della crescita e sviluppo Modello “ideale” del benessere Condizioni Step Vincoli Premi / Punizioni Risultati Cecilia Edelstein Prospettiva di tipo NORMATIVO Considera La DIVERSITA’ come - Rischiosa, - Deficitaria, - Deviante, - Patologica. Cecilia Edelstein PROSPETTIVA PLURALISTA Si interroga sulle caratteristiche e sul funzionamento dei diversi tipi di Famiglie e Sistemi, sottolineando le differenze e senza paragonarle o misurarle con un modello ideale. CULTURA DELLE DIFFERENZE Prospettiva particolare di tipo PLURALISTA Possibilità Privilegia Messaggi inseriti in determinati contesti che diventano relativi (messaggi Contestuali) Percorsi Personali Cecilia Edelstein Percorsi “personali” nella formazione Percorsi “personali” nella crescita e sviluppo Modelli “personali” nel benessere Co-costruzione Protagonisti esperti Punti di Vista Aspettative Pre-giudizi L’uso del sé Cecilia Edelstein Prospettiva particolare di tipo PLURALISTA Considera La DIVERSITA’ come - Originalità, - Ricchezza, - Risorsa. Cecilia Edelstein PROSPETTIVA NORMATIVA Dai PARAGONI che determinano confini, valutazioni e dicotomie, legami di potere e conflitti PROSPETTIVA PLURALISTA Analisi di caratteristiche e funzionamento sottolineando le differenze Al CONFRONTO che sostiene la conoscenza reciproca e l’incontro Cecilia Edelstein FAMIGLIE ALLARGATE FAMIGLIE NUCLEARI FAMIGLIE SEPARATE FAMIGLIE ADOTTIVE (e non solo) FAMIGLIE AFFIDATARIE FAMIGLIE MIGRANTI FAMIGLIE MULTIETNICHE FAMIGLIE MONOPARENTALI FAMIGLIE OMOSESSUALI FAMIGLIE: PLURINUCLEARI (Fruggeri) PLURICOMPOSTE (Neuberger) PATCHWORK (Edelstein) FAMIGLIE RICOMPOSTE FAMIGLIE RICOSTITUITE PROSPETTIVA PLURALISTA CULTURA DELLA DIFFERENZA Riconoscimento della molteplicità e variabilità dei modi con cui le persone organizzano i propri rapporti primari. Posizione inclusiva e non esclusiva (“e-e” non “o-o”). Cecilia Edelstein CALORE COLORI VARIETÀ DIVERSITÀ ARMONIA AVVOLGIMENTO CONTENIMENTO CURA TRAMANDO ORIGINI GENERAZIONI NARRAZIONI CREATIVITÀ ATTENZIONE Cecilia Edelstein METODOLOGIE E STRUMENTI PLURALISTI CURA PREVENZIONE DIAGNOSI - VALUTAZIONE Lettura interscambiabile e circolare anziché lineare METODOLOGIE E STRUMENTI PLURALISTI PLURALITA’ DEI LUOGHI Parco, case (di tutti), servizio, scuola, ospedale… Il lavoro clinico con le famiglie si può svolgere anche all’esterno delle mura di una stanza. METODOLOGIE E STRUMENTI PLURALISTI IDENTITA’ MISTA E PLURIAPPARTENENZA Permette di uscire dal dualismo, dalla dicotomia, dalla prospettiva normativa. Si aprono molteplici possibilità. Posizione inclusiva. Si possono avere più mamme e più papà!! METODOLOGIE E STRUMENTI PLURALISTI EQUIPE INTERDISCIPLINARE Dialogo, incontro, confronto, scambio, linguaggio in comune, creazione pensieri, punti di vista diversi ÉQUIPE INTERDISCIPLINARE VS Co-costruisce idee, si confronta su questioni etiche. La pratica analizzata e il nuovo linguaggio in comune giungono alla creazione di un sapere che può e deve essere trasmesso VISIONE QUALITATIVA Interdisciplinarietà come collaborazione fra discipline diverse o fra settori eterogenei di una stessa scienza attraverso interazioni e reciprocità di scambi, tali da determinare mutui arricchimenti culturali (Piaget e Bruner, 1982) ÉQUIPE MULTIDISCIPLINARE I problemi vengono risolti attraverso l’ausilio di informazioni relative a più discipline che, di fatto, non conseguono un effettivo profitto (De Blasi, 1997) VISIONE QUANTITATIVA Gli intrecci e la sintesi non producono altro METODOLOGIE E STRUMENTI PLURALISTI LE RETI PROFESSIONALI L’équipe interdisciplinare funziona quando diventa rete Conoscenza, attenzione alle relazioni, interscambiabilità, ruoli ben chiari, confini flessibili, collaborazioni pratiche. IL MODELLO PLURALISTA DI INTERVENTO IN ÉQUIPE La sfida del lavoro in équipe e la costruzione della rete professionale Riflessione sui propri pregiudizi e le culture da noi abitate Dibattito sulle tematiche trattate (aspetti psicologici della migrazione, modelli genitoriali, concetto di integrazione...) Carattere interdisciplinare e interprofessionale Ruoli ben definiti e al contempo interscambiabili Coordinamento flessibile e protagonismo dei clienti Responsabilità decisionale e coordinamento Pluralità dei luoghi di incontro e risorse del territorio RESPONSABILITÀ DECISIONALE E COORDINAMENTO Un professionista di riferimento deve avere la titolarità del caso, coordinare le azioni ed essere in costante contatto con gli altri operatori Cura le relazioni Promuove meta pensieri Facilita la conversazione e lo scambio di idee Solleva questioni etiche PROTAGONISMO DEI CLIENTI Co-progettazione, passaggio di informazioni e processi decisionali condivisi vanno intrecciati con la premessa che il cliente rimane l’esperto di se stesso (Anderson e Goolishian, 1992). Il coinvolgimento offre una maggiore circolarità, l’empowerment delle risorse del cliente e una mediazione in vivo. COINVOLGIMENTO DEL CLIENTE/UTENTE/GENITORI NELLE RIUNIONI DI RETE PROFESSIONALE ASSOCIAZIONE SHINUI CENTRO DI CONSULENZA SULLA RELAZIONE Via Divisione Tridentina, 5 - 24121 Bergamo Tel 035.24.10.39 Fax 02.36.04.93.21 E-mail: [email protected] Web: www.shinui.it