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Diapositiva 1 - Azienda USL 3 Pistoia

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Diapositiva 1 - Azienda USL 3 Pistoia
L’audit: uno strumento
di confronto
Ivano Cerretini
Miria Lucchesi
Sez. Accreditamento e
sicurezza del paziente
Azienda USL 3 PT
Staff Direzione Aziendale
L’audit clinico: quando nasce
“It may seem a strange principle to enunciate as the very first
requirement in a hospital that it shold do the sick no harm”
Più di un secolo fa, Florence Nightingale indicava, con
una consapevolezza che all’epoca non era certamente
di molti, la necessità di garantire che i pazienti non si
trovassero a dover soffrire anche per l’indesiderate
conseguenze dell’assistenza loro prestata, in aggiunta
a quelle dovute alla loro malattia.
L’audit in ambito sanitario è stato introdotto da Florence Nightingale, infermiera e statistica,
nel 1854, durante la guerra di Crimea in relazione all’elevata mortalità dei pazienti sottoposti
ad intervento chirurgico. Dopo l’applicazione del metodo di analisi, in base ai risultati
ottenuti,vennero introdotte rigorose misure preventive che consentirono la riduzione dei tassi
di mortalità dal 40% al 2%.
Storia del termine
dal lat. “audio, is, ivi, itum ire”:
udire, ascoltare, aver udito
Storia del termine
Tra il 1300 e il 1600 l’etimo entra
tramite la lingua francese in quella
inglese per significare “verifica,
valutazione, esame” e per descrivere
un’attività particolare, quella della
revisione dei conti, dato che questi
originariamente venivano presentati
in forma orale.
Wienand U. – QA – Volume 19 Numero 2: PP .82-90
Evitiamo
equivoci nei
termini
Il termine audit da solo
può assumere una
serie di significati
diversi, tutti nello
spazio semantico di
“VERIFICA”
Storia del termine
Il termine “Medical Audit” viene
utilizzato nel 1956 da P.A. Lembcke
nell’accezione di una revisione
sistematica ed una
valutazione scientifica delle cartelle
cliniche, per verificare i risultati delle
pratiche clinico-assistenziali.
Wienand U. – QA – Volume 19 Numero 2: PP .82-90
“l’obiettivo vero e proprio dell’audit medico è ciò che Codman chiamava END RESULT. La diagnosi e trattamento
hanno prodotto il massimo di cura o miglioramento clinico che ci si poteva aspettare?”
Storia del termine
Nel 1992 si riunisce il “Clinical outcome group”,
formato da medici ed infermieri, e nel 1993 si
inizia a parlare di “Clinical Audit” (invece che
Medical Audit) comprendendo anche il contributo
delle altre professioni sanitarie alla qualità delle
cure.
Wienand U. – QA – Volume 19 Numero 2: PP .82-90
Che cosa è l’audit clinico
L’audit clinico è un processo di miglioramento della qualità, che cerca di
migliorare l’assistenza al paziente e gli outcome attraverso una revisione
sistematica del processo assistenziale, mediante dei criteri precisi e
l’implementazione del cambiamento
Sono valutati sistematicamente aspetti della struttura, dei processi e degli
outcome dell’assistenza, in rapporto ad espliciti criteri.
Dove è indicato, sono implementati i cambiamenti a livello individuale, di
team o di servizio e sono effettuati successivi monitoraggi per confermare il
miglioramento dell’assistenza sanitaria erogata.
Usare i dati per guidare il miglioramento
Significant Event Audit
Processo che parte da singoli eventi in
diversi settori (errori di prescrizione,
errori di comunicazione, ritardi nella
diagnosi, perdite di pazienti al follow
up etc.), che vengono sottoposti a
valutazione strutturata nell’ambito del
team, con criteri di peer review
L’Audit Clinico GRC è un audit di
processo finalizzato alla revisione di
eventi significativi, aventi per
obiettivo l’individuazione delle
criticità organizzative e le relative
ipotesi di miglioramento. Gli Audit
Clinici sono da intendersi come
revisione tra pari, interdisciplinare ed
interprofessionale
AUDIT CLINICO GRC molto simile a “SIGNIFICANT EVENT AUDIT”
Education &
training
Risk
Managemennt
Audit clinico “sistematico”
Openness
Clinical
Governance
Clinical
effectiveness
Clinical Audit
Strumento della clinical governance
Research
and
Development
Quale strumento della Clinical Governance, l’audit clinico, si basa sulla revisione sistematica della
documentazione clinica e costituisce un processo clinico di miglioramento della dimensione tecnico-professionale
della qulaità delle cure
“FARE” GOVERNO CLINICO
Per documentare e valutare la qualità delle prestazioni e dei servizi erogati ed
innescare un processo di MCQ, DOBBIAMO:
1.
Tradurre in percorsi Percorsi Diagnostico-Terapetico-Assistenziali linee
guida Evidence Based Practice attraverso gruppi di lavoro multidisciplinari e
trans professionali
2.
Identificare e validare un set di criteri e indicatori condivisi che permettano
una misurazione continua della qualità a livello di processo, struttura ed
esito.
3.
Identificare e validare standard riconosciuti e condivisi di best practice.
4.
Pianificare un confronto sistematico tra ciò che viene fatto (indicatore) e
quanto si dovrebbe fare (Standard) attraverso AUDIT CLINICI
PDTA: rappresenta il risultato dell’adattamento locale delle LG, tiene conto delle specifiche caratteristiche
organizzative e gestionali del contesto di applicazione.
Il Ciclo e al spirale dell’audit clinico
2. Definire criteri,
indicatori e standard
5. Realizzare
il cambiamento
4. Confrontare
i risultati con
con criteri e standard
1. Identificare
l’ambito e lo
scopo
3. Osservare
la pratica e
raccogliere dati
Sostanzialmente si tratta di una applicazione del “Ciclo della Qualità” su temi strettamente professionali,
confrontandosi con livelli di qualità tecnica stabiliti a priori..
Dalla teoria … alla pratica
E NOI?
Contenuti
professionali
Revisione
Sistematicità
tra pari
NO
NO
SI’
Audit occasionale** SI’
SI’
NO
Audit clinico
SI’
SI’
Audit di sistema*
* Accreditamento, certificazione
**Discussione di casi clinici
SI’
PDTA
Tradurre in percorsi Percorsi
Diagnostico-Terapetico-Assistenziali
linee guida Evidence Based Practice
attraverso gruppi di lavoro
multidisciplinari e trans professionali
Rappresentazione del processo attraverso una Flow Chart
(ricostruzione logico-sequenziale delle attività svolte, nonché dei risultati)
Identificare e validare un set di criteri e indicatori condivisi che permettano una
misurazione continua della qualità a livello di processo, struttura ed esito.
Identificare e validare standard riconosciuti e condivisi di best practice
Confronto tra pari, interdisciplinare,
multiprofessionale….
Contenuti
professionali
Revisione
Sistematicità
tra pari
NO
NO
SI’
Audit occasionale** SI’
SI’
NO
Audit clinico
SI’
SI’
Audit di sistema*
* Accreditamento, certificazione
**Discussione di casi clinici
SI’
Diagramma di flusso
Tratto da USL3 Pistoia- Dott. Raffaella Giannini
Contenuti
professionali
Revisione
Sistematicità
tra pari
NO
NO
SI’
Audit occasionale** SI’
SI’
NO
Audit clinico
SI’
SI’
Audit di sistema*
* Accreditamento, certificazione
**Discussione di casi clinici
SI’
Parellelismi tra autorizzazione e certificazione
Allegato A Regolamento di attuazione legge 51 (DPGRT 61/R)
Politica, obiettivi e attività
Valutazione
e MCQ
Risorse
Umane,
strutturali e
tecnologiche
Informazione
all’utenza
Linee Guida,
regolamenti,
Processi
Sistema
informativo
…i requisiti organizzativi per l'autorizzazione come primo nucleo di
un “Sistema” di Gestione per la Qualità
Dalla teoria … alla pratica
Check List per AUDIT di Sistema
Dalla teoria … alla pratica
I professionisti sanitari non solo
devono cercare di migliorare la
qualità dell’assistenza, ma devono
essere anche in grado di
dimostrare che lo stanno facendo.
Al cuore del concetto di clinical governance c’è il concetto di accountability:
Buone Pratiche per la sicurezza del Pz
Miglioramento Continuo della Qualità
OGGETTO DELLA VERIFICA
N°
Mani pulite
3
STU
4
Prevenzione infezioni da CVC
1
Appropriatezza terapia antibiotica
1
Sorveglianza resistenza
1
M&M
4
Incident Reporting
4
Audit clinico
4
Prevenzione delle cadute
1
Corretta identificazione del
paziente
3
Prevenzione distocia di spalla
1
Emorragia post-partum
1
Sistema gestione qualità
1
Prevenzione TPV
1
TOTALE VERIFICHE
NEL 2010
30
63 AUDIT
33
Verifiche Interne
nel 2009
 Confronto
 Miglioramento
continuo della
pratica clinica
 Crescita
professionale
 Legge Regionale
51/2009 e suo
regolamento
attuativo
 Monitoraggio azioni
di migliroamento e
loro realizzazione
 Organizzazione dei
piani di audti e loro
diffusione
Diminuzione
delle risorse
GRAZIE PER
L’ATTENZIONE
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