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Cura familiare e cura medica
Figure della cura, come “forma” della relazione Cura familiare e cura medica Chi cura, “naturalmente”… • I genitori, o della cura familiare… • I medici e gli infermieri, o della cura medica… La Cura familiare • Lavoro “da fare”, tradizionalmente femminile • Lavoro invisibile • Lavoro quotidiano, minuto, costante, ripetitivo • Lavoro di “contatto” ed “esposizione” • Pratica di maternage La Cura familiare e la situazione di disabilità • La famiglia come luogo elettivo di esperienza di vita e formazione per il soggetto disabile • Lavoro visibile, ma “scontato” • Lavoro quotidiano, senza fine • Lavoro di contatto ed esposizione, centrato molto sulla dimensione corporea • Pratica di maternage? Il maternage Rievoca la figura materna: le azioni di “con-tenimento” funzionali a far maturare le sicurezze e le autonomie necessarie perché i bambini possano cominciare a esplorare il mondo da soli… È un sottile equilibrio tra trattenere e lasciar andare, che ben si esprime nella figura del “tenere in braccio”… Il maternage È una pratica che si gioca su un crinale, tra contenimento e emancipazione. Il rischio, quando l’equilibrio vacilla, è che si “trattenga troppo” o che “si lasci andare troppo”… Fondamentale è allora la possibilità di “decentrarsi dalla relazione”, e quindi… Il maternage “Il maternage si collega all’impegno di organizzare un ambiente nel tempo, nello spazio e nei sistemi di mediazione”… In questo, e nell’esercizio di quella “conoscenza empirica” resa possibile da tutto ciò, consiste la “competenza grezza” di chi esercita la cura familiare (A. Canevaro, 1991, a cura di, La formazione dell’educatore professionale, La Nuova Italia Scientifica, Roma, p. 48) La cura familiare Cura “Dovere” di curare per la sopravvivenza dell’altro Preoccupazione necessitante Bisogno Graduale allentamento della responsabilità nella crescita del soggetto Prospettiva “emancipatoria” Desiderio Progetto Nella situazione di disabilità… • L’impatto con la diagnosi di disabilità: l’accettazione del bambino “reale” come processo di lutto; • Le ricadute sulla relazione con il bambino: quali energie? Quali aspettative? • Il maternage: il rischio della centratura sul “bisogno”, sul presente; • La reverie: la difficoltà di introdurre l’altro nell’universo simbolico • Fenomenologie relazionali: iperprotezione, disinteresse, illusione La cura terapeutica • Dalla diagnosi la cura… o del potere del sapere medico… • “To Cure”: intervieni e guarisci • “To Care”: prendersi cura dei soggetti e dei processi terapeutici in quanto processi “vissuti” Le culture e le competenze della cura sanitaria Cura To Cure •L’anatomia patologica •L’oggettivazione del corpo •La malattia come desease •L’iperspecializzazione •La centralità del risultato Competenze tecnico-specialistiche To Care •Il sapere infermieristico •La soggettivazione del corpo •La malattia come illness •Un sapere sistemico ed ermeneutico •La centralità del processo Competenze interpretative e relazionali Nella situazione di disabilità… • Il potere della diagnosi nel “trattamento” delle persone disabili • Il paradosso: lo scacco del potere/sapere medico di fronte alla disabilità e la medicalizzazione dell’handicap • L’assistenza come modalità di cura • Passaggio al “to care”?