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Presentazione di PowerPoint - Società Triveneta di Chirurgia

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Presentazione di PowerPoint - Società Triveneta di Chirurgia
SOCIETA’ TRIVENETA DI CHIRURGIA
RESPONSABILITA’
CONDIVISE
IN CHIRURGIA
Angelo Chiappetta
U.O.C. Chirurgia
SCHI0
Resp. Dr Rebonato
Schio 19 aprile 2008
Ambivalenza del termine responsabilità
Ottica negativa
Ottica positiva
essere chiamati
a rendere conto
del proprio operato
coscienza degli
obblighi connessi
con lo svolgimento
di un incarico
Colpevolezza
Impegno
Condividere: avere in comune con altri
Che è di tutti gli individui a cui ci si riferisce
Che appartiene a tutti
Complementare: che serve a completare
Che si aggiunge a qualcosa per completarla
Il cui uso avviene congiuntamente a quello di un altro
Indispensabile, fondamentale
 “le ASL ne hanno ammazzati 247.000” (Libero 08-11-00)
 “quei martiri senza nome della mutua” (Il Giornale 08-11-00)
 “malasanità: 15 decessi su 100 potrebbero essere evitati”
(La Repubblica 08-11-00)
 “ evitabile una morte su 7 ogni anno”
(Corriere della Sera 08-11-00)
 “50.000 croci all’anno piantate dai medici”
(Rivista Rischio Sanità citato da Panorama 18-07-00)
“evitabile
il 15% dei decessi se il SNN funzionasse meglio”
(Il Sole 24 ore 08-11-00)
Cassazione Penale
N° 9638 del 2 Marzo 2000
Il medico del pronto soccorso, occupato a prestare la
propria opera per un paziente, non è tenuto ad occuparsi
anche di un altro paziente sopraggiunto, ma può chiedere
che ad occuparsene sia un altro collega disponibile.
Una volta che egli abbia impartito, al personale
infermieristico, l’ordine di chiamare l’altro medico, può
fare legittimo affidamento sull’esecuzione di tale ordine.
Militare di leva con trauma cranico trasportato al PS
alle ore 5.40 del 2 settembre 92.
Qui l’infermiere del triage etichetta il paziente come
ubriaco.
Il medico, avvertito del caso e impegnato a curare un
paziente colpito da colica renale, impartisce l’ordine di
chiamare l’internista.
Alle 6 cambio turno infermieri. Nessuno esegue l’ordine.
Alle ore 8.15 un assistente di Polizia, notato il giovane
in coma, avverte il medico che inizia il trattamento.
Decesso alle ore 8 del 6 settembre
La Cassazione assolve il medico e condanna 4 infermieri
La corte di merito: Una colica renale non esige poi
interventi così gravosi e complessi per un medico
e per chi lo assiste, risolvendosi di norma, tali
interventi, come è notorio, nell’applicazione di una
flebo e nella somministrazione di antidolorifici.
Cassazione civile N° 4400 del 2004
Condanna del medico di PS e di Urologia per
errore di diagnosi di rottura AAA
Paziente alle ore 8 del 23.3.93 si reca al PS in
preda
a forti dolori addominali; viene diagnosticata colica
renale sinistra e inviato in Urologia, dove decede
alle ore 10 per rottura di aneurisma dell’aorta
addominale
Il giudice formula tre ipotesi, a seconda
dell’intensità
dei dolori addominali del Pz (bassa, media o alta)
e ritiene che solo nella prima ipotesi non sussiste
colpa,
mentre essa sussiste nelle altre due ipotesi,
specificando
peraltro che, in caso di dolori addominali acuti di
forte intensità, non erano necessari neppure gli
esami strumentali
per ipotizzare un aneurisma addominale
Cassazione Penale N° 9739
11 marzo 2005
Gli operatori sanitari sono tutti portatori di una posizione
di garanzia ex articoli 2 e 32 della Costituzione,
espressione dell’obbligo di solidarietà, verso i pazienti.
Condanna del primario che, concluso l’intervento, abbandonò
il paziente a se stesso, degli infermieri per condotta
omissiva non avvertendo il medico di guardia, del medico
di guardia per non aver preso visione della situazione del
malato; assoluzione dell’anestesista.
Intervento iniziato alle 17.15 e concluso alle 20.20 senza
problemi. Paziente in reparto, non viene effettuato
controllo del polso, pressione, temperatura, diuresi.
Vengono somministrati pochi liquidi per via venosa. Nel
corso della notte comparsa di brividi, sudorazione,
sensazione di freddo e vomito. Alle sollecitazioni dei
familiari le infermiere rassicurano sulla regolarità del
decorso e suggeriscono di aumentare le coperte
(fino a giungere a otto) e inumidire le labbra. Il paziente
continuava a peggiorare fino a che verso le 7 viene
trasferito in Rianimazione dove muore verso le 8.
IL PRIMARIO
di quanto avvenuto successivamente egli
non può e non deve essere chiamato a
rispondere, in quanto responsabilità di
anestesista, medico di guardia e infermieri
La Corte
Egli risolse imprudentemente di effettuare un
intervento a rischio nell’ultimo turno pomeridiano, periodo
nel quale, secondo regola di comune esperienza, il
presidio medico e paramedico è notevolmente meno
allertabile alle emergenze. Inoltre egli, concluso l’intervento,
nel trasferire la posizione di garanzia all’unico medico di
guardia, non curò di fornire le necessarie informazioni e
indicazioni, né si preoccupò di seguire direttamente o
per interposta persona il decorso post-operatorio.
Cassazione Penale N° 22579 - 2005
In tema di colpa professionale, nel caso di equipes
chirurgiche, ogni sanitario, oltre che al rispetto
dei canoni di diligenza e di prudenza connessi
alle specifiche mansioni svolte, è tenuto ad
osservare gli obblighi ad ognuno derivanti dalla
convergenza di tutte le attività verso il fine
comune e unico.
Condanna del capo-equipe e assoluzione dell’assistente
e dell’infermiere per garza abbandonata nell’addome
del paziente.
Il primario: la competenza della conta delle garze
e dei ferri non è del primo operatore
La corte: A) il controllo della rimozione dei ferri
e di tutto il materiale utilizzato per l’intervento
spetta all’intera equipe operatoria
B) Il personale infermieristico svolge funzioni di
assistenza ma non di verifica dell’attuazione di
tutte le procedure connesse all’intervento
C) La conta delle garze e dei ferri è procedura
che non richiede una particolare perizia tecnica
Sentenza della Corte di Cassazione
N° 27 - 2002
In tutti i casi in cui si riscontrino l’insufficienza o
la contraddittorietà delle prove acquisite, ovvero
quando esista anche il solo ragionevole dubbio
circa la responsabilità dell’omessa cura del
sanitario a salvare la vita del paziente, allora il
processo dovrà concludersi con l’assoluzione
Tribunale dei diritti del malato:
ora ai medici è permesso di uccidere impunemente
Solo 1 italiano su 10 si sente davvero
sicuro entrando in Ospedale
Ricerca Cineas-Cirm 13.6.2003
Immaginario
scientifico
collettivo
Sentenze
giudiziarie
Inchieste
stampa, TdM
Demedicalizzazione della valutazione
dell’errore
La Repubblica - 23 ottobre 2006
Sanità, gli errori dei medici provocano 90 morti al giorno.
Oltre 14 mila decessi e 10 miliardi di euro di costi all’anno
Provocano più vittime degli incidenti stradali, dell’infarto e di molti tumori.
In Italia le cifre degli errori commessi dai medici o causati dalla cattiva
organizzazione dei servizi sanitari sono da bollettino di guerra.. E con
costi pari all’1% del pil. A fornire le cifre è l’Associazione italiana di
Oncologia medica (Aiom), che in collaborazione con Dompè Biotec,
ha organizzato un convegno nazionale proprio su questo tema.
Institute of Medicine
To Err is Human: Building a Safer Health System.
LT Kohn, JM Corrigan, MS Donaldson.
Washinthon, DC: National Adademy Press 1999
44.000 – 98.000 morti ogni anno
a causa di errori medici evitabili.
Obiettivo: riduzione della mortalità del 50%
Rapporto
150
IOM
Pubblicazioni
100
sulla sicurezza
in
medicina
50
0
95
96
97
98
99
00
01
02
03
04
Harward Medical Practice Study
New York – 1991 New Engl J Med
30.121 pazienti ricoverati in 51 ospedali
3.7% Adverse Events 1287 pazienti
27.6% 306 episodi negativi dovuti a negligenza
56.8% Lesioni temp. minori a risoluzione completa in 1 mese
13.7% Lesioni temp. minori a risoluzione completa in 6 mesi
2.65% Lesioni permanenti irreversibili con disabilità totale
13.6% Eventi conclusi con la morte
MPS in Utah e Colorado
Med Care 2000
15.000 pazienti ospedalizzati
2.9% Adverse Events
32.6% A E dovuti a negligenza in Utah
27.4% A E dovuti a negligenza in Colorado
6.6% Mortalità su A E globale
8.8% Mortalità se A E dovuti a negligenza
Studi malpractice
MPS 1984 New York
MPS 1992 Colorado
Eventi
avversi
3.7 %
2.9 %
Troyen A. Brennan - N Engl J Med 2000
Mortalità
92.000-44.000
44.000-25.000
Anno
1984
1992
Problemi attivi
Mancanza di definizione universale,
standardizzata, dell’erore ma solo studi ed
empirici, racconti aneddotici, studi di
specifiche aree cliniche.
Nessuno ha mai misurato l’incidenza
dell’errore nella popolazione medica
Consapevolezza dei limiti e competenze proprie
Incontro o scontro di due procedure
Emergenza: il tutto è superiore alla somma delle parti
Imposizione: il tutto è inferiore alla somma delle parti
Regolamentazione giudiziaria dei rapporti tra operatori
Il perché di questo argomento nella Triveneta
Regole di diligenza
• Fonte giuridica ?
• Fonte politico-mediatica?
• Esperienza clinica ?
Primato della verità non clinica su quella clinica?
Lavoro in Pronto Soccorso
Diversi momenti della giornata in 3 mesi
Indagine etnografica e interviste
Osservazione del processo di cura
NewYork Presbiterian Hospital
Laxmisan - Int J Med Inform 2006
1 ora di osservazione media
7 pazienti visitati
6 valutazione documentazione (Rx + es. laboratorio)
4 consulenze
1 interruzione ogni 9 minuti
5 sovrapposizione di compiti
Interruzioni continue
Sovrapposizione compiti
e ulteriore prioritizzazione dei compiti
Trasferimento informazioni
Processo decisionale in condizioni di incertezza
Comunicazione complessa
Carico di lavoro mentale elevato
Errore diagnostico
40 studi autoptici in 40 anni documentano
discrepanza tra diagnosi clinica e diagnosi
autoptica in una percentuale compresa tra
8 e 24
Discrepanza tra diagnosi clinica e diagnosi
anatomo-patologica (JAMA 1987:258:339-344)
300
Mancata diagnosi clinica (%)
Diagnosi anatomo-patol
250
200
150
100
50
0
Peritonite
Emorr.
Ischemia
Embolia
Infarto
Aneurisma
Infez,p,o,
intest,
polmonare
miocardico
aorta
Pancreatite
Accuratezzadiagnosi
diagnosiclinica
clinicain
inpz.
pz.
Accuratezza
autopsiain
indeceduti
decedutiper
perperitonite
peritonite
autopsia
Autore
Anno
Autopsie
N.°
Discrepanza
diagnostica
Wallgren
Wallgren
34-39
34-39
54
54
21
21
40%
40%
Munck
Munck
Munck
40-49
40-49
40-49
27
27
27
11
11
11
47%
47%
47%
Cameron
Cameron
75-77
75-77
65
65
34
34
52%
52%
Battle
Battle
80-87
80-87
51
51
23
23
45%
45%
%
Accuratezzadiagnosi
diagnosiclinica
clinicain
inpz.
pz.
Accuratezza
sottopostiad
adautopsia
autopsiadeceduti
decedutiper
perIMA
IMA
sottoposti
Autore
Autore
Anno
Anno
Autopsie
N.°
N.°
Wallgren
Wallgren
Munck
Munck
Britton
Britton
Britton
Cameron
Cameron
Battle
Battle
34-39
34-39
40-49
40-49
70-71
70-71
70-71
75-77
75-77
80-87
80-87
23
23
33
33
104
104
104
249
249
295
295
Discrepanza
diagnostica %
%
diagnostica
17
17
77
30
30
30
51
51
83
83
73%
73%
21%
21%
28%
28%
28%
20%
20%
28%
28%
Accuratezzadiagnosi
diagnosiclinica
clinicain
inpz.
pz.
Accuratezza
autopsiain
indeceduti
decedutiper
perTBC
TBCpolmonare
polmonare
autopsia
Anno
Anno
Autopsie
N.°
N.°
Pohlen
Pohlen
30-39
30-39
1801
1801
171
171
6%
6%
Munck
Munck
40-49
40-49
49
49
66
12%
12%
Heasman
Heasman
Heasman
1959
1959
1959
65
65
65
32
32
32
49%
49%
49%
Cameron
Cameron
Cameron
75-77
75-77
75-77
14
14
14
777
50%
50%
50%
Autore
Autore
Discrepanza
diagnostica
diagnostica
%
%
Errata diagnosi di AAA in rottura
30-64% revisione letteratura Johansson
Br J Surg 1996
46 su 152 Marston
J Vasc Surg 1992
24 ore ritado diagnostico medio
Hiatt 1984
Diagnosi iniziale
Misdiagnosi %
Colica renale
Diverticolite
Emorragia GI
Infarto miocardio
Lombosciatalgia
Incidente stradale
Sepsi
Altro
Marston J Vasc Surg 1992
24
13
13
9
9
7
7
18
Teoria della detezione del segnale
M1 malattia1
M2 malattia2
Teoria della detezione del segnale
M1
M2
Falsoaddome
addomeacuto
acuto
Falso
••
••
•••
•••
••
IMA
IMA
Scompenso acuto
acuto di
di cuore
cuore
Scompenso
Affezioni acute
acute pleuropolmonari
pleuropolmonari
Affezioni
acute
pleuropolmonari
Affezioni
Artrosi dorso-lombari,
dorso-lombari, ernia
ernia del
del disco
disco
Artrosi
dorso-lombari,
ernia
del
disco
Artrosi
Endocrinopatie
Endocrinopatie
Performance organizzativa: Ministero Salute 2003
Regione
degenza media
Piemonte
Valle d’Aosta
Lombardia
Bolzano
Trento
Veneto
Friuli Venezia G.
Liguria
Emilia-Romagna
Toscana
Umbria
7.9
8.8
6.5
6.6
7.6
7.9
7.7
7.8
6.7
7.4
6.4
% DRG medici in reparti chirurgici
31.4
43.2
30.3
41.7
43.3
34.9
29.7
39.8
29.0
37.1
41.8
Regione
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
ITALIA
degenza media
% DRG medici in reparti chirurgici
7.0
7.6
6.0
7.0
5.4
5.9
6.7
6.1
5.6
6.7
6.7
Mancanza di competenza quando serve
32.1
37.6
44.2
41.1
45.4
45.0
48.53
50.22
47.82
43.5
38.48
CATEGORIE DI
ERRORE DIAGNOSTICO
• La medicina clinica è una particolare
forma di attività conoscitiva
• La medicina è un sapere congetturale
• Strumenti logici cognitivi
• Decisioni in condizioni di incertezza
Lavoro cognitivo dell’infermiere
Osservazione del processo di cura
Turno di lavoro giornaliero
Potter - 2004
Facoltà di Medicina - Università di Washington
Compiti
Comunicazione con membri team
Contatto diretto paziente
Documentazione
Preparazione e somministrazione farmaci
Altro
% tempo
26
22
21
17
14
Interruzioni attività
dirette sul paziente
Interruzioni attività non dirette sul paziente
4 eventi di omissione
14
16
Eventi avversi da trattamento
farmacologico incongruo
2 OSPEDALI UNIVERSITARI 700 POSTI LETTO
3% ricoverati
Ospedalizzazione aumenta di 2 giorni
Mortalità aumentata di 3 volte
4.500 dollari per evento
Bates - JAMA 1997
Errori nel trattamento farmacologico
289.411 prescrizioni
905 errori: 3 %°
Lesar 1990
Reparti
Internistici
Chir-Aneses
OGN
Pediatria
Incidenza errori
per 1000 prescrizioni
2.8
3.4
3.5
2.6
Errori nel trattamento farmacologico
•Scarsa conoscenza del farmaco
•Scarsa conoscenza delle indicazioni
•Scarsa conoscenza condizioni del paz
•uso di farmaco sbagliato
•errore di dosaggio
•inadeguato monitoraggio
•somministarzione al paziente sbagliato
•errore di trascrizione
Trasfusione fatale da incompatibilità
222 articoli in 50 anni
1 ogni 935
nel 1942
1 ogni 1.800.000
nel 2002
Linnden - Transfusion 2000
Dzik - Transfus Med Rev 2003
Comunicazione in sala operatoria
Indagine etnografica, interviste informali,
90 ore di osservazione
94 membri
48 int ch
Dipartimento di chirurgia Università di Toronto
Lingard - Qual Saf Healt Care 2004
Eventi comunicativi registrati 421
Fallimenti comunicativi
129 30%
Contenuto informazioni perse
Destinatari comunicazione in assenza del destinatario
Scopo obbiettivi comunicativi falliti o inappropriati
Situazione. Informazioni richieste o fornite tardive
Conseguenze
Inefficienza
Tensione
Dispendio di energie e risorse
Ritardi
Incertezze nelle decisioni da prendere
Errori e inadempimenti
Litigiosità del paziente
Lavoro in sala operatoria
Indagine etnografica
Dipartimento chirurgia Brigham Hospital - Boston
Christian - Surgery 2006
Fallimenti comnunicativi
10 interventi chirurgia maggiore
Totale 88 - Media 9
Range per caso 3-18
Cambio personale in corso di intervento
MEDIA PER CASO
Membri del team
Infermieri
Anestesisti
Chirurghi
Frequenza
4.8
2.8
1.8
0.4
1 ogni 60 min
RANGE PER CASO
2-13
1-7
0-6
0-4
1 per 38-84 min
Sovrapposizione di compiti dell’infermiere
Compiti centrati sul paziente
controllo strumenti in corso intervento
Compiti ausiliari
conta manuale garze e strumenti
aggiunta materiale e dispositivi
Attività di conta
Tempo medio
% media
N° conteggi
35 min
14.5
5
attività infermieristiche e progressione dell’intervento
uscita
cambio
infer.
conta
12.00
intubazione
14
incisione
16
epatectomia
18
chiusura
della fascia
20
Inchiesta confidenziale sul C.E.
dimenticato nel campo operatorio
AICO - Rimini 2004
• Processo di acquisizione di conoscenze epidemiologiche
• Opinione di operatori coinvolti nel processo di cura
• Studio trasversale mediante questionario
• Interviste e diario etnografico
Corpi estranei dimenticati
309 su 909
8%
str ch
6%
altro
86%
garze
Pneumonectomia
resezione gastrica
peritonite
protesi d’anca
lobectomia polmomare
politrauma
isterectomia
DCP
ovariectomia
resezione colica
cistectomia
stabiliz. Lombare
trapianto epatico
obesità patologica
appendicectomia
episiotomia
plastica vaginale
exeresi cisti Bartolino
splenectomia
colecistectomia
exeresi meningioma
laparotomia esplorativa
emoperitoneo
tonsillectomia
orchiectomia
taglio cesareo
laparocele
esofagectomia
atresia esofagea
reflusso vescico-ureterale
ernia discale
bypass periferico
addome acuto
artroscopia ginocchio
ferita d’arma bianca
embolectomia
frattura astragalo
dissecazione aortica
nefrectomia
AAA
svutamento l-c.
prostatectomia
sost. valvola aortica
legatura tube
laringectomia
sutura arteriosa
mastectomia
fistola aorto-ent.
trapianto cardiaco
bypass coronarico
osteosintesi femor.
ernia ing.-ombel.
Interventi: in cavità 266 non in cavità 41
Fattori di rischio
• Rottura di grosso vaso
•
•
•
•
•
•
•
•
emorragia copiosa
lesione viscerale
arresto cardiaco
cambio programma
bradicardia
intervento difficoltoso
appendice retrocecale
CID
•Cambio turno non programmato
•conversione open
•cistoscopia
•garza tagliata
•splenectomia
•isterectomia
•tecnica mista endovascolare-a cielo aperto
•radiografia intraoperatoria
•resezione colica
•endoscopia intraoperatoria
Reintervento
• Cambio strumentista
• Mancanza di esperienza dello strumentista
• Chirurgo ansioso, irascibile, non collaborante
• Mancanza di fiducia del chirurgo
• Stanchezza
• Paziente con HIV
• Grave coagulopatia
• Scambio di garze con l’anestesista
• Peritonite massiva
•
Eccessiva durata dell’intervento
• Inizio intervento in orario notturno
• Urgenza
• Obesità
• Aggiunta procedura non prevista
• Coinvolgimento più chirurghi
• Diverse procedure eseguite
• Cambio infermiere in corso d’interv.
• Cambio chirurgo
• Numero trasfusioni
•
• Eccessivo
carico di lavoro
• Infiltrazione vena cava
• Infermiere di sala che non collabora
• Presenza di anatomo-pat o altro personale
• Arresto cardiaco
• Garza inviata con il pezzo operatorio
• Presenza di personale inesperto in sala operatoria
• Confusione soprattutto al momento della conta
Grounded theory




Caratteristiche dei processi cognitivi dell’operatore.
Caratteristiche della domanda o richieste del compito.
Dimensioni situazionali
Caratteristiche dell’organizzazione.
Interazione di diversi fattori in varie fasi dell’int
Molterplicità di variabili con pesi diversi
Paradigma della complessità
Paradigma della contingenza
Fattori correlati con C E abbandonato
Analisi di regressione
Analisi fattoriale
Analisi parametrica con indice di Yule
Analisi fattoriale delle corrispondenze
Turnover
Calo di attenzione
JCAHO 2004
SANITA’ AD UN BIVIO
Strategie per affrontare la crisi infermieristica
Magnet Hospitals
Turnover >21% vs<12
Costi superiori del 36%
Garze dimenticate e conta: 265
eseguita e
no discr.
150
57%
eseguita con
discrepanza
93
35%
non eseguita
22
8%
Interazione di diversi fattori in varie fasi dell’int.
Conta falsamente corretta




Kaiser
96
Kiroff
02
Gawande 03
AICO
05
40 pz
2 pz
54 pz
150 pz
76%
100%
88%
57%
limiti delle procedure raccomandate
Chirurgia del sito, organo sbagliato
Joint
Commission Accreditation Healtchare Org
.
331 casi in 10 anni 1995-2005
Protocollo istituito nel 2005
13 casi nel 2005
Seiden - Arch Surg 2006
Evento sentinella
Danno al paziente che non si sarebbe dovuto
verificare, inatteso, risultato di errore sempre evitabile.
Particolare tipo di indicatore che rende obbligatoria
un’indagine immediata rivolta ad accertare i fattori
che hanno contribuito al suo verificarsi e che possono
in futuro essere corretti.
Alto
sforzo
Prestazione
ottimale
Performance
DOMANDA
Basso
D
A1
A2
A3
B
C
Sforzo
Capacità disponibile
Capacità di
riserva
Richieste del
compito primario
Richieste lavorative
Causa di C.E. dimenticato nel campo
operatorio
Mancata esecuzione della conta
Erronea esecuzione della conta
Inadeguata revisione del campo operatorio
Esame Rx del campo operatorio erroneamente nella norma
Limiti fisiologici dei processi cognitivi del personale sanitario
Garza pericolosa
L’estrazione della garza ha migliorato, in parte, le
condizioni di salute del paziente, ma rimangono i
danni fisici (ultimo dei quali un ictus occorsogli due
mesi dopo l’estrazione), patrimoniali e morali subiti
Mi manda rai tre
dalla parte del cittadino
puntata del 15 ottobre 2003
Prospettive
•
•
•
•
•
Maggiore addestramento degli operatori?
Cambiamenti dell’organizzazione del lavoro?
Implementazione di nuove procedure ?
Nuove tecnologie e supporti informatici?
Chi dirige la condotta professionale?
Tecnologia
Identificazione informazioni chiave
Strumenti che guidano le fasi del lavoro
Comunicazione tra operatori
Numero garze in tempo reale
Feed-back rapido
• Rx del campo operatorio nei casi ad alto rischio
• Sistema automatico di rilevazione di C. E.
dimenticato nel campo operatorio
• Sistema automatico per la conta delle garze
Ulteriori studi?
Correlazione tra capacità di comunicazione e reclami
Tamblyn - JAMA 2007
Punteggio
1
2
3
4
N° medici
853
847
867
857
N° reclami
236
159
152
149
%
27.6
18.7
17.5
17.3
Procura della Repubblica- Tribunale di Vicenza
Invito per le presentazione di persona sottoposta ad indagini- art
375,549 c.p.p. Il Pubblico Ministero…….visti gli atti del
procedimento n. 99/3473-22-5 nei confonti di
Chiappetta Angelo
indiziato
del delitto di lesioni personali colpose gravi, reato p.e p.
art. 590 CP in relazione all’art. 583, comma 1 n.1 stesso Codice
per avere cagionato lesioni personali gravi, altrimenti evitabili ove
il paziente fosse stato correttamente curato
Atto di denuncia e querela
Dopo il trattamento all’ OC di Schio, il paziente viene condotto dai famigliari
presso l’OC di Padova. Dopo attenta valutazione del caso, il medico si è espresso
per l’inopportunità del trattamento eseguito presso il nosocomio di Schio
Dati delle operazioni peritali dell’Ufficio
Sulla base delle considerazioni sopra espresse, che derivano da un attento
esame dei dati clinici e di quanto ulteriormente emerso nel corso delle
operazioni peritali, dobbiamo pervenire alla conclusione che non
emergono elementi di censura nei confronti della condotta
professionale del medico indagato dell’Ospedale di Schio, il cui
approcio tecnico-esecutivo ed inquadramento clinico è parso adeguato al
caso in esame.
Ci sentiamo in dovere di segnalare la superficialità, se è vero
quanto dichiarato dal paziente, delle affermazioni del medico
dell’Ospedale di Padova
Sentenza della Corte di Cassazione
N° 27 - 2002
In tutti i casi in cui si riscontrino l’insufficienza o
la contraddittorietà delle prove acquisite, ovvero
quando esista anche il solo ragionevole dubbio
circa la responsabilità dell’omessa cura del
sanitario a salvare la vita del paziente, allora il
processo dovrà concludersi con l’assoluzione
Tribunale dei diritti del malato:
ora ai medici è permesso di uccidere impunemente
Cassazione penale N° 13154 - 1980
Art 323 CP abuso in atti di ufficio
Un primario impedisce, con un
provvedimento, al suo aiuto
di esercitare le sue funzioni
Il primario è stato riconosciuto
animato da sentimenti di inimicizia e
di rancore e spinto al comportamento
illecito da spirito di prepotenza
Medicus
medici
lupus
Grazie per l’attenzione
La scienza è una approssimazione infinita
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