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COMUNITA` AMICA DEI BAMBINI
Convegno Salute e Genere ipotesi di lavoro per le Marche Promozione, protezione e sostegno dell’allattamento al seno nel contesto regionale, nazionale e internazionale A cura di: Rita Gatti – Grazia Pompilio Consultorio Familiare Loreto – ASUR AV2 sabato14 aprile 2012 Torrette di Ancona - Facoltà di Medicina e Chirurgia Aula D Il latte materno: alimento naturale Possiamo considerare l’Allattamento al Seno esclusivo non tanto come il “metodo ideale” di alimentare i bambini, bensì “la norma e il modello di riferimento rispetto al quale tutti i metodi alternativi di alimentazione devono essere misurati in termini di crescita, salute e sviluppo… (Accademia Americana di Pediatria). Raccomandazioni “Come raccomandazione di salute pubblica globale i bambini dovrebbero essere allattati al seno esclusivamente per i primi sei mesi di vita per raggiungere una crescita una sviluppo ed una salute ottimali. Inoltre per soddisfare le loro necessità nutrizionali in evoluzione, i bambini devono ricevere alimenti complementari nutrizionalmente adeguati e sicuri mantenendo l’allattamento al seno fino ai due anni di vita ed oltre, se madre e figlio lo desiderano…”, ciò perché molti degli effetti positivi a distanza dell’allattamento materno si sono dimostrati dipendenti dalla sua durata, in particolare se superiore all’anno di età. Strategia globale sull’alimentazione dei lattanti e dei bambini (WHA, 2002) Vantaggi di un allattamento prolungato per il bambino: • • • • • • • • • • • Ridotta incidenza e durata della diarrea Ridotta incidenza dell’otite Ridotta incidenza delle infezioni respiratorie acute Ridotto tasso di ospedalizzazione per le suddette condizioni Protezione contro sepsi, meningite e altre infezioni gravi del periodo neonatale, comprese le infezioni delle vie urinarie Rischio ridotto del diabete di tipo I ed alcune malattie di tipo intestinale (appendicite e malattia di Crohn) Rischio ridotto di allergia al latte vaccino nei primi due anni di vita Rischio ridotto di obesità Migliore acuità visiva Diminuita incidenza di malocclusione da biberon e succhiotto e di altre anomalie dentarie Meno morte improvvisa del lattante (SIDS) Vantaggi di un allattamento prolungato per la madre: • • • • • • Protezione contro il carcinoma del seno prima della menopausa Protezione contro il carcinoma dell’ovaio Possibile miglioramento della calcificazione ossea con ridotto rischio dell’osteoporosi Diminuita incidenza di emorragia post-partum Recupero fisico più veloce del peso abituale Può diventare un efficace anticoncezionale se l’allattamento è esclusivo per i primi 6 mesi. BENEFICI PSICOLOGICI DELL’ALLATTAMENTO AL SENO Legame affettivo madre/bambino la madre e il bambino hanno uno stretto contatto fisico ed emotivo; la madre si sente appagata emozionalmente; il bambino piange meno; la madre è più affettuosa; i bambini allattati al seno hanno minori probabilità di essere maltrattati o abbandonati. Sviluppo Alcuni studi suggeriscono che l’allattamento al seno può aiutare il bambino nel suo sviluppo cognitivo. VANTAGGI ECONOMICI: • per le famiglie (evita i costi del latte formulato), • per il sistema sanitario (riduzioni significativa di ricoveri e ricorsi a cure specialistiche) • e anche per l’ambiente (consumi energetici ed incidenza antiecologica del ciclo produttivo e di consumo del latte in polvere). Tuttavia è riduttivo pensarlo come un semplice evento nutrizionale e pensare al latte materno come un “diritto” del bambino, trasformando questo atto naturale in un “dovere” per la madre. L’allattamento materno è un atto complesso, risultante di una serie di determinanti ed è un diritto della “coppia” madre – bambino (UNICEF) Promuovere l’allattamento materno significa: innanzitutto cercare di garantire alla donna, anche attraverso il partner, l’intero nucleo familiare e le persone intorno a lei, la possibilità di esprimere la totalità delle sue potenzialità generative e di accudimento, capacità intese in senso biologico, psicologico e sociale in modo indivisibile... Allo stesso modo sostenere l’allattamento materno esclusivo significa riconoscere al neonato competenze fondamentali e consentirgli di costruire con la propria madre un modello di nutrizione unico, originale, non standardizzabile, specifico della loro relazione, e, in assenza di eventi patologici, il più appropriato. (Genitori più - 2009) “L’OMS afferma che l’assistenza migliore alla donna gravida, alla partoriente e alla puerpera è quella che viene offerta fornendo informazioni, giuste e complete, in modo discreto, dando importanza all’ascolto dei sentimenti e dei bisogni che essa manifesta e, soprattutto, incoraggiandola a prendere le decisioni, quando possibile, conferendole così autonomia e lasciando a lei stessa la responsabilità finale del prendersi cura di sé e del bambino. Tutto questo si chiama empowerment” P. Negri, Tutte le mamme hanno il latte, Il leone verde Ed. 2005 NE DERIVA CHE... Se la madre sente di essere accolta e rispettata nell’espressione dei propri bisogni sarà capace, a sua volta, di riconoscere e soddisfare il bisogno nel momento in cui il bambino lo desidera. (D. Winnicott ). La capacità di una madre di riconoscere empaticamente i bisogni psicologici e fisiologici del figlio favorisce l’instaurarsi di una relazione significativa e di una base sicura, ciò che permette, all’inizio della vita, il costituirsi della fiducia nella vita... (J. Bowlby ). Invece un bambino accudito da un genitore non empatico rischia di vivere in una condizione di mancato riconoscimento di sé che produce un profondo senso di non esistenza e di vuoto interiore. (M. Klein, W. R. Bion). Dal punto di vista dell’organizzazione sanitaria “La promozione dell’allattamento al seno è un banco di prova formidabile e un laboratorio prezioso di come debba e possa essere tessuta la rete di alleanze sulla salute, nel suo senso più completo: fisica, psicosociale e ambientale, fin dall’inizio della vita.” (Conv. Unicef BFH Chianciano 2004) Tenendo conto che il 95% delle mamme vuole allattare al seno (dato nazionale e regionale-ISS 2002), il prolungamento dell’allattamento materno rappresenta la migliore misura sintetica di qualità dei Servizi. (M. Grandolfo ISS) E’ per tutto questo che l’allattamento al seno viene considerato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità una PRIORITA’ DI SALUTE PUBBLICA, da perseguire per ogni donna e bambino ed in ogni parte del mondo Anche la Regione Marche lo ha riconosciuto, inserendo la promozione, protezione e il sostegno dell’AS nelle progettualità contenute all’interno del Piano Regionale della Prevenzione (2012-2014). OMS-UNICEF hanno scelto la Baby Friendly Hospital Initiative (BFHI) & la Baby Friendly Community Initiative (BFCI) per realizzare la promozione dell’AS OSPEDALE & COMUNITA’ “AMICI DEI BAMBINI E DELLE BAMBINE” si connotano come leve del cambiamento culturale e organizzativo e come veicolo per una efficace integrazione Ospedale-Territorio, nella consapevolezza che non può esistere un Ospedale Amico dei Bambini senza una Comunità Amica dei Bambini, e viceversa. L’iniziativa Baby Friendly Hospital (BFHI) Ospedale Amico dei Bambini OMS/UNICEF Lanciata nel 1992 da UNICEF e OMS vuole assicurare che tutti gli ospedali: • accolgano nel migliore modo possibile i bambini neonati • divengano centri di sostegno per l’allattamento al seno Un ospedale "amico dei bambini" si impegna a non accettare campioni gratuiti o a buon mercato di surrogati del latte materno, di biberon o tettarelle e ad applicare i 10 passi, pratiche di provata efficacia che favoriscono il naturale avvio ed il consolidamento dell’allattamento al seno. 10 passi per l’Ospedale Amico dei Bambini 1. Definire una politica aziendale e dei protocolli scritti per l'allattamento al seno e farla conoscere a tutto il personale sanitario 2. Preparare tutto il personale sanitario per attuare compiutamente questo protocollo 3. Informare tutte le donne in gravidanza dei vantaggi e dei metodi di realizzazione dell'allattamento al seno 4. Mettere i neonati in contatto pelle a pelle con la madre immediatamente dopo la nascita per almeno un’ora e incoraggiare le madri a comprendere quando il neonato è pronto per poppare, offrendo aiuto se necessario. 5. Mostrare alle madri come allattare e come mantenere la secrezione lattea anche nel caso in cui vengano separate dai neonati 6. Non somministrare ai neonati alimenti o liquidi diversi dal latte materno, tranne che su precisa prescrizione medica 7. Sistemare il neonato nella stessa stanza della madre (rooming-in), in modo che trascorrano insieme ventiquattr'ore su ventiquattro durante la permanenza in ospedale 8. Incoraggiare l'allattamento al seno a richiesta tutte le volte che il neonato sollecita nutrimento 9. Non dare tettarelle artificiali o succhiotti ai neonati durante il periodo dell'allattamento 10. Promuovere la collaborazione tra il personale della struttura, il territorio, i gruppi di sostegno e la comunità locale per creare reti di sostegno a cui indirizzare le madri alla dimissione dall’ospedale. Ospedale Amico dei Bambini OMS/UNICEF Nel mondo dal 1992 ad oggi sono oltre 20.000 BFH in 156 Paesi In Italia dal 2001 sono stati riconosciuti 22 Ospedali: nelle Marche l’Ospedale di Osimo (2007) e gli Ospedali di Recanati e Civitanova (2010) L'Ospedale Salesi di Ancona, di Macerata e di Fabriano hanno intrapreso il percorso di riconoscimento COS’E’ LA COMUNITA’ AMICA DEI BAMBINI La Comunità Amica dei Bambini per l’Allattamento Materno è la struttura sociosanitaria territoriale (da noi il Consultorio Familiare) in cui tutti gli operatori a contatto con donne in gravidanza, madri e bambini adottano standard di buone pratiche assistenziali che hanno lo scopo di proteggere, promuovere e sostenere l’avvio e la durata dell’allattamento materno. L’Iniziativa Comunità Amica dei Bambini si basa sull’adozione dei SETTE PASSI PER UNA COMUNITA’ AMICA DEI BAMBINI PER L’ALLATTAMENTO MATERNO 7 passi per una Comunità Amica dei Bambini per l’allattamento materno 1. Definire una politica aziendale per l’allattamento al seno e farla conoscere a tutto il personale 2. Formare tutto il personale per attuare la politica aziendale 3. Informare tutte le donne in gravidanza e le loro famiglie sui benefici e sulla pratica dell’allattamento al seno 4. Sostenere le madri e proteggere l’avvio e il mantenimento dell’allattamento al seno 5. Promuovere l’allattamento al seno esclusivo fino ai 6 mesi compiuti, l’introduzione di adeguati alimenti complementari oltre i 6 mesi e l’allattamento al seno prolungato 6. Creare ambienti accoglienti per favorire la pratica dell’allattamento al seno 7. Promuovere la collaborazione tra il personale sanitario, i gruppi di sostegno e la comunità locale L’INIZIATIVA “COMUNITA’ AMICA DEI BAMBINI” Lanciata da Unicef Italia nel 2006; la prima Comunità Amica dei Bambini riconosciuta in Italia è quella della ASL Città di Milano (2011). Le ex Zone di Ancona, Macerata e Fabriano hanno avviato il percorso di riconoscimento BFCI nelle Marche. Infine: Promuovere l’allattamento al seno ha influenze ancora più ampie: incide sulla vita quotidiana, l’organizzazione sociale, la qualità delle relazioni, la gestione del tempo e dei ruoli sessuali per tutto il percorso nascita ed oltre. In questo senso è ritenuto un indicatore formidabile della qualità della vita e della attenzione della comunità al proprio futuro (WABA 2007) Grazie! alcuni documenti di riferimento Codice Internazionale per la Commercializzazione dei sostituti del Latte Materno e successive risoluzioni (WHA,1981) Convenzione Internazionale sui Diritti per l’Infanzia ONU, 20.11.1989, ratificata dallo Stato Italiano con L. n° 176 del 27.5.1991 Cattaneo A. Significato della Baby Friendly Hospital Initiative (BFHI) per la promozione dell’allattamento al seno: le prove d’efficacia, VR 3-4.10.2002 In L. Speri “L’ospedale Amico dei Bambini”Masson, Milano 2004. Società Italiana di Neonatologia. Raccomandazioni sull’allattamento materno per i nati a termine, di peso appropriato, sani. Medico e Bambino 2002;21:91-8. Strategia globale sull’alimentazione dei lattanti e dei bambini (WHA, 2002) “Blueprint for action” (UE, 2004) WHO Multicentre Growth Reference Study (2006) Alimentazione dei lattanti e dei bambini fino a 3 anni: raccomandazioni standard per l’U.E. (UE, 2006) Quantifying the benefits of breastfeeding: a summary of the evidence Washington, D.C.: PAHO © 2002. World Alliance for Breastfeeding Action (WABA) “Breastfeeding: The 1st Hour - Save ONE million babies!” – World Breastfeeding Week 2007, www.worldbreastfeedingweek.org. Navone C, Mannheimer R, Salvi E, Tuè P, Di Pietro P - Indagine nazionale della Società Italiana di Pediatria sulla promozione dell’allattamento materno del lattante. Minerva Pediatr. 2008. Accademia Americana di Pediatria AAP Endorsement of the WHO/UNICEF Ten Steps to Successful Breastfeeding August 25, 2009 Genitori più. Manuale informativo per gli operatori. Ministero del Lavoro, della Salute e delle Pol. Soc.-2009 Bowlby J., Una base sicura. Raffaello cortina Ed. Milano 1989. Klein M., La psicoanalisi dei bambini. Martinelli, Firenze 1970. Bion W. R., Apprendere dall'esperienza, Armando, Roma 1972. Winnicott D., Dalla pediatria alla psicoanalisi. Martinelli, Firenze 1975. Winnicott D., Sviluppo affettivo e ambiente. Armando, Roma 1970.