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Prospettive Economiche dell` America Latina
Prospettive Economiche dell’ America Latina Javier Santiso Direttore Centro di Sviluppo dell’ OCSE Istituto Italo-Latino Americano Roma, 13 Febbraio 2008 L’OCSE e l’America Latina: Un impegno emergente • • Le democrazie del mercato latino americano sono partners indispensabili per l’OCSE La dimensione latino americana dell’OCSE: Messico: membro dal 1994; Cile: candidato da maggio 2007; Brasile: cooperazione rafforzata da maggio 2007 Studi Economici: 1992, 1995, 1997, 1998, 1999 2000, 2002, 2003, 2005, 2007 2003, 2005, 2007 2000, 2005, 2006 Prospettive Economiche dell’ America Latina Il Centro di Sviluppo: Un ponte tra l’OCSE e le regioni emergenti • Appartenenza al Centro di Sviluppo: Con un Consiglio di Governo aperto ai paesi non membri dell’OCSE, il Centro di Sviluppo fornisce una piattaforma di dialogo e scambio di esperienze con le regioni emergenti del mondo. • Sono membri del Centro tre paesi latino americani : – Messico – Cile – Brasile Prospettive Economiche dell’America Latina Gli strumenti chiave • Consiglio Informale di Advisors: Accademici e attori pubblici e politici dell’America Latina e paesi OCSE guidano il lavoro analitico del progetto • Ricerca e pubblicazioni: Il Centro di Sviluppo collabora con esperti dell’OCSE, organizzazioni internazionali e centri di ricerca latino americani • Forum di discussione: Funzionari governativi di alto livello all’interno dell’OCSE ed in America Latina condividono esperienze sul disegno e sull’implementazione di politiche pubbliche I II Coerenza di politiche per lo sviluppo: Politica fiscale e legittimità democratica Iniziative per lo sviluppo: Multinazionali, telecomunicazioni e sviluppo III Commercio per lo sviluppo: Cina, India e la sfida della specializzazione 5 0 Q2 Q3 Q4 20 15 2002 variazione 10 5 0 Q1 Q2 Q3 Q4 Q5 2002 variazione 25 20 15 10 5 0 Q2 Q3 Q4 Q5 80 OCSE* 60 1990 2000 variazione 40 20 0 Q1 Q2 Q3 Q4 Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Basato su FMI, Globalization and Inequality, 2007. OCSE* comprende: Australia, Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Israele, Italia, Giappone, Korea, Olanda, Norvegia, Singapore, Spagna, Svezia, USA e Regno Unito. Q5 PIL pro-capite per quintile Asia emergente 1992 7 6 5 4 3 2 1 0 1994 Q1 Q5 25 Africa sub-sahariana Thousands 10 7 6 5 4 3 2 1 0 Thousands variazione PIL pro-capite per quintile Crescita annuale per quintile del PIL pro-capite 2003 Thousands 1993 Crescita annuale per quintile del PIL pro-capite 15 Q1 7 6 5 4 3 2 1 0 20 Crescita annuale per quintile del PIL pro-capite America Latina PIL pro-capite per quintile 25 7 6 5 4 3 2 1 0 -1 PIL pro-capite per quintile Crescita annuale per quintile del PIL pro-capite La crescita economica in America Latina è inferiore ad altre regioni ed esclude i più poveri La lotta contro la disuguaglianza è appena cominciata in alcuni paesi Coefficiente Gini (2005 o anno pù vicino) Variazioni della disuguaglianza nell’ultimo decennio 65% peggioramenti Bolivia Brasil 60% 55% 50% 45% 40% 40% Paraguay Ecuador Venezuela Costa Rica Argentina Honduras República Colombia Nicaragua Dominicana Panamá Chile Guatemala México Perú El Salvador Uruguay 45% 50% 55% Coefficiente Gini (principio 1990s) miglioramenti 60% Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Basato su CEPALSTAT e ECLAC’s Panorama Social de América Latina 2006. 65% Non esiste la “maledizione latina”: Una politica fiscale di qualità non dipende dal DNA La politica fiscale è più efficace in Europa (compresa l’Europa “latina”) nel ridurre disuguaglianze e nel promuovere la coesione sociale Disuguaglianze prima e dopo le imposte ed i trasferimenti 5048 5149 57 52 47 España Colombia Brasil México Argentina 35 Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Basato su dati di Goñi, López, y Servén (2006). 48 37 49 38 Portugal 4948 5654 Italia 4746 Perú 60 50 40 30 20 10 0 Chile Coefficiente Gini Desigualdad antes de impuestos y transferencias Desigualdad después de impuestos y transferencias La politica fiscale ha un ruolo limitato nella ridistribuzione La spesa pubblica è uno strumento fondamentale per promuovere la lotta contro le disuguaglianze Gli effetti delle imposte e dei trasferimenti 52 50 46 31 Disuguaglianza prima delle tasse e dei trasferimenti Disuguaglianza dopo le tasse e I trasferimenti (% cambio in disuguaglianza) 60 50 40 30 20 10 0 Punti di cambiamento nel Gini Coefficiente Gini Disuguaglianza prima e dopo le imposte e i trasferimenti 15 (22%) 10 5 0 Trasferimenti (14%) (2.8%)(1%) Tasse Media AL Media AL Media Europa Fonte: Centro di Sviluppo OCDE, 2007. Basato su dati di Goñi, López, y Servén (2006) Media Europa 10 La politica fiscale può aiutare il consolidamento della democrazia Non si tratta di una questione puramente tecnica (% soddisfatta del funzionamento della democrazia) Performance democratica 50 Costa Rica 45 Uruguay 40 Venezuela Nicaragua 35 Honduras Chile Argentina El Salvador 30 Bolivia 25 Ecuador 20 México Brasil Panamá Colombia Guatemala 15 Perú 10 Paraguay 5 0 0 5 10 (% crede che15le tasse siano20spese bene) 25 Legittimità fiscale Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Basato su Latinobarómetro (2003) 30 (% crede che le tasse siano spese bene) Legittimità fiscale La coesione sociale diventa un tema sempre più importante nell’agenda dell’America Latina 35 Chile Uruguay 30 Venezuela El Salvador República Dominicana 25 20 Honduras Argentina Colombia Nicaragua Brasil Paraguay Costa Rica Panamá Bolivia México Guatemala 15 10 Perú Ecuador 5 0 0.4 0.45 0.5 0.55 0.6 0.65 0.7 Disuguaglianza (coefficiente Gini 2000s) Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Basato su Latinobarometro (2003, 2005) y Panorama Social de la CEPAL. Occorre migliorare la qualità della spesa pubblica (efficienza e progressività) Bisogna riscuotere di più, ma anche spendere meglio e più equamente Risultati e spesa per l’educazione 550 (PISA 2003) Media voti in matematica 600 Re pública Eslovaca Polonia 500 Noruega Estados Unidos España 450 Tailandia Uruguay 400 México Indonesia Túnez Brasil 350 300 - 5,000 10,000 15,000 20,000 25,000 Spesa per l’educazione per studente (2001) In dollari equivalenti, [per livello di educazione] Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Basato su PISA (2003) e OCDE Education at a Glance (2005) 30,000 La transparenza porta a politiche economiche più solide Nelle democrazie il dibattito, il dialogo, e il compromesso sono elementi chiave della politica economica Suecia 50 40 (2004 % PIL) Entrate Fiscali Francia Italia España Brasil Turquía 30 Suiza Irlanda Uruguay Estados Unidos Rep. Eslovaca Argentina Corea Costa Rica Chile Nicaragua Perú EcuadorBolivia México Colombia 20 Venezuela Haití 10 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Qualitá e indipendenza dei mezzi di comunicazione (Índice: 0-30 = No indipendenti, 60-100 = Indipendenti) Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Basato su Freedom House (2007) e CEPAL e OCSE Revenue Statistics (2007) I II Coerenza di politiche per lo sviluppo: Politica fiscale e legittimità democratica Iniziative per lo sviluppo: Multinazionali, telecomunicazioni e sviluppo III Commercio per lo sviluppo: Cina, India e la sfida della specializzazione L’America Latina è un attore sempre più importante nella scena mondiale In alcuni paesi (Brasile, per esempio) si investe più all’estero di quanto si riceve come investimento diretto estero Flussi di investimenti diretti esteri Milioni di dollari In Out 80 000 60 000 40 000 20 000 0 1995 1997 1999 2001 2003 2005 Fonte: Centro de Sviluppo OCSE, 2007. Basato su UNCTAD World Investment Report 2006, CEPAL La inversión extranjera en América Latina y el Caribe 2006 e stime dell’ Economist Intelligence Unit L’America Latina è la prima destinazione di investimenti diretti esteri in telecomunicazioni a livello mondiale IDE in Telecomunicazioni verso l'America Latina 25 000 Milioni di dollari 6% 20 000 IDE in Telecomunicazioni, per 4% 3%regione 7% America Latina e Caraibi 15 000 Europa Centrale e dell'Est 10 000 24% 5 000 56% Sud Est Asiatico Sud Asia Medio Oriente e Nord Africa 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 0 Fonte : Centro di Sviluppo OCSE 2007 = basato su PPI Database, Banca Mondiale Fonte: Information and Communications for Development 2006, Banca Mondiale La telefonia mobile ha giocato un ruolo essenziale nell’ aumentare la copertura telefonica Linee per ogni 100 abitanti 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 1997 Banda Larga 1996 1994 Fisso 1993 1992 1991 1990 Mobile 1995 50 45 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Fonte: Centro di Sviluppo OCSE (2007), con base su dati dell’ International Telecommunication Union (ITU) (2006). Gli investimenti esteri hanno accompagnato l’esplosione della connessione telefonica in America Latina L’America Latina ha moltiplicato il numero di linee per 10 in parte grazie all’aiuto degli investimenti esteri Investimenti esteri in telecomunicazioni e connessione 120 100 80 60 40 20 0 1990 1995 2000 2005 Investimenti esteri accumulati in telecomunicazioni (in migliaia di milioni di dollari) Telefoni per 100 abitanti Fonte: Centro di Sviluppo dell’ OCSE, 2007. Basato su ITU World Telecommunication Indicators 2006 e Banca Mondiale, banca dati del progetto Participación privada en infraestructura Non tutto il mondo ha beneficiato alla stessa maniera del boom della comunicazione La disuguaglianza è forte: un quarto della popolazione povera ha un telefono in casa; tre volte di meno della popolazione con un reddito elevato Proporzione della popolazione con un telefono in casa 20% più ricco 20% più povero 1 0.8 0.6 0.4 0.2 0 Chile Argentina Brasil Costa Rica México Paraguay Bolivia Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Basato sulle inchieste più recenti della SEDLAC Perú Nicaragua Haití Garantire mercati competitivi deve essere una delle priorità del settore Indice (Herfindahl-Hirshman) di concentrazione nel mercato della telefonia Linee telefoniche, per segmento Costa Rica Nicaragua Uruguay Paraguay Perú México Guatemala Chile Argentina Brasil Bolivia Colombia Fisso Mobile 0 2000 4000 6000 Concorrenza perfetta Fonte: Centro di Sviluppo OCSE (2007), basato su dati della compagnia. 8000 10000 Monopolio I Coerenza di politiche per lo sviluppo: Politica fiscale e legittimità democratica II Intraprendere per lo sviluppo: Multinazionali, telecomunicazioni e sviluppo III Commercio per lo sviluppo: Cina, India e la sfida per la specializzazione Le economie emergenti sono sempre più rilevanti nella scena globale Quando è stata fondata, l’ OCSE rappresentava il 75% del PIL mondiale, oggi raggiunge appena il 55% Evoluzione della partecipazione nel PIL mondiale 0.35 Stati Uniti America Latina Cina India %del PIL mondiael 0.3 0.25 0.2 0.15 0.1 0.05 0 2001 2000 1990 1980 1970 1960 1950 1913 1900 1870 1820 1700 1600 1500 Fonte: Centro di Sviluppo OCSE. Basato su Maddison (2003) “The World Economy Historical Statistics” Cina e India si presentano come angeli, non come demoni commerciali per l’America Latina Concorrenza di paesi asiatici* vs. esportazioni cinesi negli Stati Uniti, %, 2005 70 60 50 40 30 20 10 0 Concorrenza di paesi latino-americani* vs. Principali esportazioni cinesi, 2005 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% a n it a njt * Valore delle esportazioni cinesi negli Stati Uniti nella stessa categoria di prodotti come percentuale delle esportazioni totali .verso gli USA *Media ariitmetica dei seguenti índici: CC= n ( a ) (a 2 it n n jt ) 2 n Dove ajt e ait corriponde alla participazióne del bene “n” sopra esportazioni totali del paese j Fonte: C.HJ.Kwan, Nomura Institute of Capital Markets Research Fonte: Blázquez, Rodríguez and Santiso (2006) y1 -CS= a itn - a njt 1 n 2 n Il boom asiatico ha avuto un forte impatto nella bilancia commerciale dell’ America Latina Aumento della domanda cinese e indiana di materie prime dall’ America Latina (19982005) Aumento delle importazioni indiane dall’ America Latina (1997-2005) 200 2005 2004 2003 2002 2001 2000 1999 1998 0 2000 1990 1970 1960 1980 6 000 4 000 2 000 0 Fonte: Centro di Sviluppo OCSE (2007), basato su WITS database Milioni di $. 8 000 2005 400 2004 600 10 000 Minerali/concentrati di rame 2003 Milioni di $ . Olio/grasso vegetale Petrolio e prodotti 000 000 000 000 000 000 0 2002 120 100 80 60 40 20 Minerali/concentrati di rame 800 1950 Aumento delle esportazioni di minerali dall’ America Latina (1998-2005) Zucchero/melassa/miele 1997 Milioni di $ 1000 1940 2005 2001 2003 0 2000 2001 400 1999 1998 800 1930 0 1200 1920 500 1600 1998 1 000 Alluminio Caffè Rame Petrolio 2000 1910 Materie prime - agricoltura Alimentazione Metalli e altro 1900 Indice dei prezzi (1970=100) Milioni di $ 1 500 Aumento dei prezzi delle materie prime (1900-2005) India e Cina: le sfide della specializzazione L’America Latina corre il rischio di specializzarsi eccessivamente in materie prime 0.9 Indice Herfindahl Hirschman di concentrazione delle esportazioni per prodotto 0.7 0.6 2001 0.5 2006 0.4 0.3 0.2 0.1 Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Prospettive Economiche dell’America Latina 2008 Brasil Guatemala México Costa Rica Colombia Uruguay Guyana Honduras Paraguay Perú Bolivia Panamá Chile Ecuador 0.0 Venezuela Indice Herfindahl-Hirschman 0.8 Un incentivo per realizzare riforme: La prossimità ai mercati Il Messico possiede una posizione privilegiata rispetto ai suoi principali clienti commerciali 24 giorni 11,700 Km 4 giorni 160 Km Tempo di invio • Costi di trasporto e comunicazione più bassi • Accesso al Trattato di Libero Commercio • Consegna in tempo L’ infrastruttura è un ostacolo serio per lo sviluppo commerciale della regione Costo di esportazione 2000 1600 1200 800 Indicatore di Infrastruttura Performance regionale dell’ infrastruttura 7 6 5 4 3 2 1 0 America Latina India Cina Europa Orientale Fonte: Centro di Sviluppo OCSE, 2007. Basato su Doing Business Report, Banca Mondiale. Asia Orientale China Chile Venezuela Perú India Brasil México Argentina Colombia Promedio… 400 0 Argentina México Brasil China Chile Promedio… Perú India Venezuela $ per contenitore 40 35 30 25 20 15 10 5 0 Colombia Giorni Tempo di esportazione Prospettive Economiche dell’ America Latina: 2009 e oltre … •Politica fiscale e sviluppo. • Innovazione e sviluppo. • Migrazione e sviluppo. Prospettive Economiche dell’ America Latina Javier Santiso Direttore Centro di Sviluppo dell’ OCSE Istituto Italo-Latino Americano Roma, 13 Febbraio 2008