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Una maledizione su Arcore scatena eros e rovina
NOVELLA COVER STORY/3 Lo spettro La marchesa Scongiuri Teorie extrasensoriali Una maledizione su Arcore scatena eros e rovina Leggenda narra che il quartier generale del premier, Villa San Martino, sarebbe infestato dagli spiriti. Il fantasma “più giovane” sarebbe quello di Camillo Casati, protagonista di perversioni erotiche finite nel sangue. Qui sua nipote dice di averlo appreso in una seduta spiritica: «Zia Anna, che lui aveva ucciso assieme al suo amante, mi disse che vaga costretto a rivedere le scene delle sue azioni di distruzioni». E l’esorcista aggiunge... 16 DUE ANIME IN PENA In questa foto scattata al- la fine degli anni Sessanta sull’Isola di Zannone (Latina), Anna Fallarino, morta il 30 agosto 1970 a 41 anni. Nel tondo in alto, Camillo Casati Stampa (43 anni), il marito che uccise a fucilate lei e il suo amante venticinquenne Massimo Minorenti per poi rivolgere l’arma contro di sé. Nella pagina a fianco, Villa San Martino, ad Arcore (Monza Brianza), residenza dei Casati Stampa comprata da Berlusconi (nel tondo) dopo il delitto. NOVELLA COVER STORY/3 La villa Disinibita SECOLI DI FANTASMI Secondo gli esperti, nella villa ci sarebbero spiriti già dal XVII secolo. LA CASA DEGLI SPIRITI Arcore (Monza Brian- za). Una veduta aerea della tenuta di Villa San Martino, con l’edificio principale, che si dice infestato dagli spiriti, le scuderie e le costruzioni di servizio. Nel tondo, il reverendo Pietro Randazzo, esperto di esoterismo e demonologia. Più a destra, Camillo e Anna Casati alla Scala di Milano nel 1964. Nella pagina a fianco, Anna Fallarino in una celebre foto scattata dal marito, che amava ritrarla in pose sexy ed erotiche, anche in compagnia di altri uomini. S di Massimo Murianni ulla Villa di Arcore al centro delle indagine sui festini del Bunga Bunga graverebbe una maledizione di sesso e rovina. Sì, c’è chi spiega con l’esoterismo quelle intercettazioni telefoniche e quelle testimonianze che descrivono le notti di Silvio Berlusconi a Villa San Martino come un teatrino di spogliarelli perversi e spettacolini con bellezze travestite da poliziotte e da infermiere. È per “dovere di cronaca” e non certo per inclinazione all’esoterismo che abbiamo ricostruito i “fatti” alla base di questa curiosa teoria. Anime nere del passato Un uomo di Chiesa, celebre esorcista che tuttavia in questa occasione preferisce tenere riservata la sua identità, si è sentito di assicurare a Novella che l’edificio principale della tenuta di Villa San Martino (non gli altri, quindi, come quello dove risiede Pier Silvio Berlusconi) ha un pesante problema di infestazione spiritica che risale al diciassettesimo secolo. Cioè, per chi crede a queste cose, gli spiriti alloggerebbero tra quei muri da quando ospitavano un monastero di suore benedettine, prima ancora di passare nelle mani dei Conti Giulini (nel 1713), 18 Ghostbuster poi in quelle dei marchemoglie, mentre lui dirigeva si Casati Stampa (a gli intrecci, fotografava, guardava. Mariateresa metà Ottocento), e infiFiumanò, cugina e confine diventare, dai primi dente della marchesa Ananni Settanta, il fiore na, ricorda benissimo che all’occhiello dei possedila sentiva spesso ripetere: menti di Berlusconi. Si «Non amo Arcore, è vero, tratta di una delle poche ma è anche vero, ne sono tenute della zona che ospita un cimitero e narconvinta al cento per cenrano gli esperti di cose to, ci metterei la mano sul esoteriche che tutto difuoco, che vi si aggirino penderebbe proprio da dei fantasmi inquieti. E un’anima inquieta sepoldon Pietro Randazzo non credo che siano le ta nei giardini della pro(Esperto di demonologia) anime delle suore che vi prietà. Ma se qui siamo hanno abitato, quanto nel campo delle leggende imprecise, sul- piuttosto le anime nere di alcuni dei dela “maledizione di sesso e morte” altre funti Giulini e Casati, che se ne hanno testimonianze trovano riscontri decisa- combinato soltanto un quarto di quello mente più vicini a noi. Il cognome Casa- che combina Camillo, sono di sicuro per ti Stampa ricorda infatti a molti un cele- la maggior parte dannati!». E siccome Cabre scandalo degli anni Sessanta. Quello millo era davvero ossessionato dal sesso in cui il marchese Camillo Casati e lui stesso spesso di giustificava attriStampa uccise la moglie Anna Fallari- buendo la sua passione a una “tradiziono e un suo amante togliendosi poi la vi- ne di famiglia”, sembra evidente che già ta. L’omicidio-suicidio avvenne a Roma, la Fallarino riconosceva a quelle stanze ma i coniugi vivevano proprio a Villa una maledizione legata alle perversioni San Martino e il delitto fece venire a gal- sessuali. La Fiumanò ne parla anche nel la un morboso ménage coniugale fatto suo libro, La marchesa Casati (editrice di festine, orge, scambi di coppie, voyeu- Anordest) è stata testimone di alcune orrismo. Camillo era anche solito pagare ge a Zannone, l’isola delle Pontine dove altri uomini perché andassero con la i Casati trascorrevano l’estate. Ma si I demoni che occupano una casa possono influire sui proprietari, inducendo anche deviazioni di tipo sessuale Dieci anni di agenda del premier nella notte maledetta NOVELLA COVER STORY/3 Il 30 agosto Silvio scappa dallo spettro D icono che nella notte del 30 agosto, anniversario della morte dei marchesi Casati Stampa, un fantasma si aggiri per Villa San Martino (vedi articolo della Notte qui sotto). Se fosse quello del marchese Camillo Casati Stampa, come sostiene la sua parente Maria Teresa Fiumanò che lo avrebbe appreso da alcune sedute spiritiche, sarebbe uno spettro ossessionato dal sesso. In quella data la sua influenza si farebbe più intensa nella residenza brianzola di Berlusconi. E il premier che fa? Sta alla larga, se può. Nel 2008, 2009 e nel 2010 è stato con Gheddafi, in Libia o a Roma, per impegni ufficiali (nella foto a sinistra, Gheddafi e Berlusconi nel 2009), anche se si impone di ricordare che il Bunga Bunga è a detta di Ruby Rubacuori un «rito dell’harem di Gheddafi». Se non sta con Gheddafi, il 30 agosto Silvio sta spesso con Putin. Nel 2003, sono a Villa La Certosa, in Sardegna: Berlusconi stupisce il russo con 450 nuovi cactus e un concerto privato di Andrea Bocelli ed è difficile credere che non vi fosse compagnia del gentil sesso. Due anni dopo, nel 2005 Berlusconi è sul Mar Nero, nella celebre dacia del presidente russo. Il 30 agosto 2006, invece esce sul Corriere la notizia che Silvio ha invitato alla Certosa i camerieri del night il Pepero. E si è anche lanciato in un burlesco duetto: «Dai, quella roba che incomincia con la f...». Parlavano della finanziaria... Il mausoleo PRESIDENTE MURATORE Il mausoleo di Villa San Martino, ancora in costruzione, alla fine degli anni Ottanta. Silvio Berlusconi, in versione muratore, con Pietro Cascella (1921-2008), autore delle sculture. A destra, ritagli di giornali degli anni ’70 che raccontavano di presunti fantasmi e sedute spiritiche nella villa. suppone che il ménage familiare fosse lo stesso anche nel “quartierino romano” dei Casati, in via Puccini, teatro della strage, e ad Arcore, poiché è facile supporre che i marchesi non cambiassero abitudini a seconda della latitudine. Tra l’altro, Villa San Martino sembra lo scenario ideale per quel tipo di performance. «Al’epocadello scandalo Casati», ricorda Fausto Perego, ex vicesindaco di Arcore e oggi consigliere comunale, «venne fuori che le stanze della villa erano piene di buchi, spioncini e specchi segreti che permettevano di sbirciare nelle camere da letto degli ospiti, una notizia mai smentita». Un accorgimento architettonico comune nelle dimore nobiliari del passato che il marchese adottò anche nella sua casa sull’isola di Zannone, come racconta la Fiumanò: «Nella camera dei marchesi, scopriì una serie di specchi monodirezionali che permetteva di spiare le stanze da letto degli ospiti». Il fantasma di Camillo Anna e Camillo furono sepolti nella tomba dei Casati, a Muggiò, a dieci chilometri da Arcore e, da allora, si legge nelle cronache degli anni Ottanta, ogni 30 settembre un’anima inquieta si aggira per il giardino di Villa San Martino. I quotidiani dell’epoca sostenevano che 20 fosse il fantasma della marchesa, ma non è di questa opinione la Fiumanò che con la cugina marchesa sostiene di aver parlato nel corso di una seduta spritica. «Anna Fallarino oggi è in pace, zio Camillo non ancora», sostiene la donna. Che ricorda: «Parlavo spesso con uno spiritello che un giorno si presentò con Anna, la quale disse di essere ancora “in transizione” verso la luce, e spiegò che il riscatto di Camillo sarebbe stato più lungo perché lui aveva ucciso e si era suicidato. Disse: “Chi è come lui deve pagare una lunga pena che in parte consiste nell’assorbire i patimenti causati agli altri dalle sue azioni di distruzione”». Che cosa voleva dire il fantasma della Fallarino? Forse che l’anima in pena del marito è condannata ad assistere ad “azioni di distruzione” pari a quelle che praticava lui in vita e quindi a orge e a festini? Un’ipotesi, questa, assai suggestiva, soprattutto se si pensa che il ricco Camillo s’era invaghito di Anna che nasceva attricetta in Totò Tarzan: al LA NOTTE 29/8/1987 IL MESSAGGERO 3/9/1970 che, tutto quadrerebbe. Di certo, sostiene la Fiumanò, in vita la Fallarino diceva: «Quando gli toccherà, sono certa che il mio caro marito farà gradita compagnia agli spiriti della villa». Poi il fantasma della donna le fece sapere con un’altra apparizione di aver raggiunto la pace, dunque, si può ipotizzare che il fantasma del 30 agosto sia quello del perverso marchese. Ricapitolando, in un certo senso, il Bunga Bunga era a Villa San Martino prima ancora che Berlusconi ne diventasse il nuovo signore, nel 1974. E fin qui è storia. Poi si sconfina nell’ultraterreno. Per gli esperti di esoterismo, comunque, una cosa è certa: le notti di Silvio Berlusconi ad Arcore non devono essere tranquille. «I demoni che occupano una casa possono essere anche molto ostili con i proprietari», dice a Novella il reverendo Pietro Randazzo, autorevole sacerdote ortodosso esperto di demonologia, che da trent’anni si occupa di disinfestazioni spiritiche. «Gli spiriti», aggiunge, La villa di Arcore era piena di specchi segreti, usati dai Casati per spiare le camere da letto degli ospiti Fausto Perego (consigliere comunale di Arcore) In posa «possono influire pesantemente sulla salute o sul comportamento dei suoi abitanti, inducendo anche deviazioni di tipo sessuale. Lo spirito non può avere rapporti concretamente, così in un certo senso placa i suoi tormenti e le sue ossessioni servendosi dei vivi che trova sulla sua strada». Il reverendo, ovviamente parlando in generale, aggiunge anche: «I fantasmi possono manifestarsi con più potenza se vengono evocati in sedute spiritiche, se in casa vengono praticate forme di magia, o si segue l’esoterismo». Silvio esoterico Se Berlusconi sia o meno un intenzionale seguace dell’esoterismo è un tema aperto. Quando, nell’agosto del 2009, furono pubblicate dal settimanale Oggi le foto della sua residenza sarda, La Certosa, gli esperti di occultissimo riconobbero i simboli astrologici e magici disseminati nel parco: cerchi, considerati simboli di protezione dagli spiriti cattivi; labirinti, piramidi, obelischi e la ripetitizione del dodici, numero sacro portafortuna simbolo della perfezione spazio-temporale. Possono essere solo coincidenze. Così come potrebbe essere casuale il simbolismo sul mausoleo che Berlusconi si è fatto costruire ad Arcore dallo scultore Pietro Cascella, come tomba per la “gens berlusconiana”. Anche qui, mezze sfere, cubi, piramidi, coni, dodici colonne, più la classica squadretta della massoneria. Fatto sta che, volutamente o solo per destino avverso, Berlusconi si circonda di simboli magici ed esoterici. Di certo casualità e coincidenze. Ma vogliamo tranquillizzare il premier su un punto: i nostri esperti assicurano che gli spiriti non l’hanno preso di mira personalmente. E tuttavia precisano anche che una casa infestata condiziona i comportamenti del proprietario anche se lui è fuori città. Insomma, non è che starsene a Palazzo Grazioli o a Villa Certosa gli basti per comportarsi bene. Dicono che si aggiri l’anima in pena della marchesa, ma io dico che è il marito Mariateresa Fiumanò (Psichiatra, cugina dei Casati) RITRATTI Un’altra foto scattata da Camillo Casati alla moglie Anna Fallarino, che poi uccise, in preda a una crisi di gelosia: forse l’ultimo amante della donna era diventato più che un giocattolo. 21