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Il “lavoro” nelle istituzioni: Agricoltura Sociale Lombardia

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Il “lavoro” nelle istituzioni: Agricoltura Sociale Lombardia
XXIX Congresso Nazionale della
Società Italiana di Criminologia
HELPING the BAD
Aiutare i “cattivi” il contributo della criminologia
Dott.ssa Cristina Pagano
Criminologa, Responsabile del Servizio Interventi Sociali, Politiche Giovanili,
Collocamento Disabili e Fasce Deboli della Provincia di Lecco
Santa Margherita Ligure (GE), 22-24 ottobre 2015
IL “LAVORO” NELLE ISTITUZIONI:
AGRICOLTURA SOCIALE LOMBARDIA
Esperienze di inclusione
socio-lavorativa
•
•
•
•
IL PROGETTO
LE ATTIVITA’ DEL PROGETTO
OPPORTUNITA’
PROSPETTIVE FUTURE
IL PROGETTO
Agricoltura Sociale Lombardia promosso dalla Provincia di Mantova, come ente capofila,
e da altre 6 Province Lombarde, tra cui Lecco, e da Regione Lombardia, consiste in un
nuovo modello di sviluppo sostenibile che coniuga agricoltura e inclusione di soggetti
svantaggiati e che ha già messo in rete 54 realtà agricolo-sociali delle 7 province
lombarde aderenti, il progetto promuove un insieme di pratiche che coniugano l'aspetto
imprenditoriale dell'agricoltura con un programma di sviluppo orientato ai valori sociali,
all'inclusione di persone con disabilità o in situazione di difficoltà e allo sviluppo delle
comunità locali.
Destinatari:
Obiettivi:
-Persone con disabilità psichica,
intellettiva e/o fisica;
-Persone con situazioni di difficoltà
(tossicodipendenza, detenzione,
minori a rischio, rifugiati,
immigrati e donne in difficoltà).
- Sviluppare e promuovere un nuovo
modello d'azione che mira
all'inclusione socio-lavorativa di
persone con disabilità o in
situazione di difficoltà;
- Promuovere la costruzione di una rete
tra realtà agricolo-sociali lombarde
e sostenere i suoi componenti;
- Promuovere il loro prodotto di qualità;
- Proporre un modello innovativo di
agricoltura sociale che mantiene le
sue radici nella tradizione.
LE ATTIVITA’ DEL
PROGETTO (1)
Realtà coinvolte:
40
Nella fase preliminare dal gruppo di
coordinamento del progetto sono
state coinvolte 54 realtà, suddivise
In larga maggioranza da società
cooperative (63%), forma giuridica
seguita dalle aziende individuali
(18,5%) e da altre forme molto
diverse tra le quali alcune di natura
non aziendale.
Il fattore comune è l’identità
agrisociale, dove la funzione
inclusiva e quella erogativa
sembrano addirittura integrarsi fra
loro.
30
34
(63%)
20
10
10
(18,5%)
10
(18,5%)
0
Società cooperative Azienda individuali Altro: (Ente privato
senza fini di lucro,
Fondazione,
Azienda Speciale,
Società Semplice,
ecc.)
LE ATTIVITA’ DEL
PROGETTO (2)
Presentazione e partecipazione a EXPO Milano 2015:
Dal 25 al 31 maggio, la Rete si è presentata ufficialmente a EXPO 2015 all’interno
del padiglione di Cascina Triulza e all'interno della settimana, precisamente
mercoledì 27 maggio vi è stato il workshop dove le realtà hanno presentato in
modo articolato l’iniziativa.
Dal 28 settembre al 4 ottobre 2015 la Rete è tornata ad EXPO 2015, nella settimana
si sono svolti appuntamenti e tavoli di progettazione comune con le realtà agrosociali già coinvolte, i rappresentanti del settore scolastico e dei Piani di Zona.
Di particolare rilievo è stato il workshop di giovedì 1 ottobre dal titolo
"Agricoltura Sociale Lombardia: una realtà territoriale dopo Expo" in cui
esponenti politici, esperti di agricoltura e di sociale, si sono confrontati
sull'impatto, gli sviluppi e le prospettive dell'agricoltura sociale a livello locale,
nazionale e internazionale.
LE ATTIVITA’ DEL
PROGETTO (3)
Soggetti coinvolti:
Si può stimare che, tra assunti e non assunti, coinvolti nel progetto, siano state nell’ultimo
anno complessivamente presenti in queste realtà circa 900 persone con svantaggi,
tra cui prevalgono decisamente le persone disabili (il 50% circa nelle diverse forme
indagate).
Tutte le tipologie sono tuttavia presenti in quote più o meno elevate, mentre tra le “altre”
forme di disagio sociale sono richiamati in particolare adulti in difficoltà economica
per la perdita del lavoro o per disoccupazione di lunga durata e giovani “a rischio”.
LE ATTIVITA’ DEL
PROGETTO (3)
Soggetti coinvolti:
Rifugiati / immigrati
7%
Minori a rischio
6%
Donne in difficoltà
2%
Anziani
7%
Disabili fisici
9%
Altre forme di disagio
sociale
14%
Disabili intellettivi
9%
Detenuti e/o ex detenuti
5%
Tossicodipendenti e/o ex
tossicodipendenti
6%
Disabili psichici o
psichiatrici
32%
Alcoldipendenti e/o ex
alcoldipendenti
3%
OPPORTUNITA’ (1)
Persone con disabilità o in
situazione di difficoltà:
•
Permette di sviluppare nuove abilità e
conoscenze;
• Consente ad ognuno di mettersi in gioco;
• Gratifica, grazie al contatto con la natura
e con il prodotto finale;
• Dà la possibilità di svolgere un tirocinio;
• Prevede percorsi di formazione e
favorisce l'inserimento lavorativo.
Il progetto formativo generalmente prevede
un tirocinio iniziale con un rimborso al
termine del quale l’assunzione del
tirocinante può essere supportata da
eventuali agevolazioni economiche.
Cittadinanza:
Il progetto è un vantaggio per l'intero
territorio, molte delle realtà
agricolo-sociali in rete si dedicano
a pratiche che rispettano
l'ambiente, guardando al
biologico e al Km 0. La rete
auspica, inoltre di proporre le
realtà, al suo interno come
modelli replicabili, orientati
all'inclusione e alla valorizzazione
delle risorse coinvolte.
OPPORTUNITA’ (2)
Enti e istituzioni:
•
•
•
•
•
Comunicare con in privati e il terzo
settore al fine di integrare politiche
sociali e di sviluppo territoriale;
Convogliare risorse pubbliche in
progetti replicabili;
Co-progettare, al fine di attivare piani
in ambito territoriale che possono
coinvolgere i servizi sociali locali e
allocare le risorse economiche,
Favorire il dialogo tra servizi sociali e
realtà economiche, incrementando le
opportunità di integrazione sociolavorativa degli utenti;
Mettere in moto processi partecipativi
che nascono dal basso, dove la
connessione con il territorio e le sue
criticità è più radicata.
Imprese Agricole:
La rete Agricoltura Sociale Lombardia
rappresenta un'opportunità di
sostegno, accompagnamento,
confronto e condivisione per
avviare o sviluppare la propria
attività.
Aprirsi a persone con disabilità o in
situazione di difficoltà e
consentire loro di svolgere
un'esperienza formativa che può
evolversi in assunzione significa,
per la realtà agricolo, acquistare
reputazione positiva e un valore
aggiunto sul territorio.
OPPORTUNITA’ (3)
Terzo Settore:
Le Cooperative Sociali trovano in questo
progetto l'opportunità per
sperimentarsi in un contesto nuovo. Il
coinvolgimento degli utenti può variare
in base alle difficoltà di ognuno,
partendo da un'esperienza formativa in
forma laboratoriale, seguite da un
tirocinio, fino all'inserimento lavorativo.
Scuole:
•
•
•
•
•
•
•
Momenti di formazione e orientamento in
ambito agricolo e agroalimentare che
coinvolgono tutti gli studenti;
Esperienze di tirocinio durante il periodo
scolastico;
Momenti ricreativi dedicati a temi legati
all'agricoltura;
La possibilità per lo studente di
sperimentarsi in attività pratiche;
Un'opportunità di orientamento;
Un primo approccio consapevole al
mondo del lavoro;
Un'educazione specifica ai valori della
coesione sociale, dello sviluppo locale
sostenibile, della valorizzazione delle
diversità.
PROSPETTIVE FUTURE
Obiettivi:
•
•
•
•
•
•
Allargare la rete - Mappare nuove realtà;
Sviluppare e qualificare la formazione degli operatori;
Favorire percorsi di transizione scuola lavoro in ambito agricolo dedicati ai
giovani disabili o in situazioni di difficoltà;
Sensibilizzare la cittadinanza sui temi del rispetto dell’ambiente e dell’agricoltura
eco-sostenibile (Expo 2015);
Consolidare e diffondere le buone prassi in essere e gli inserimenti lavorativi già
in atto.
Promuovere il lavoro in ambito agricolo come metodo di inclusione sociale
Il “lavoro” nelle istituzioni: Agricoltura Sociale Lombardia
ESPERIENZE DI INCLUSIONE SOCIOLAVORATIVA
Grazie per l’attenzione!
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