Comments
Description
Transcript
Diapositiva 1 - Emergenzautismo.org
Ottimizzare il successo: Istruzioni per un approccio sull’intero sistema organismo contro l’autismo Martha Herbert, MD, PhD Harvard Medical School Programma di ricerca Neurologia pediatrica e Centro per analisi morfometriche Martinos Center per Tomografia biomedica Massachusetts General Hospital Centro per lo sviluppo del bambino e dell’adolescente Cambridge Health Alliance www.marthaherbert.com Traduzione Maria777 EA La necessità di un nuovo modello sull’autismo Il vecchio modello: • fissato alla genetica • basato sul cervello • rigido • si parla di trattamento non si dice che l’autismo è curabile L’autismo è un disordine del cervello? il nuovo modello: • è fortemente correlato all’ambiente • considera il fattore genetico come influente • considera cervello e organismo • ritiene che le anormalità metaboliche giochino un ruolo essenziale • trattamento e guarigione sono possibili O è un disordine che COLPISCE il cervello? Autismo: modello statico Fattori genetici Inevitabili fattori prenatali Rigidi modello rigido immodificabile senza speranza Il vecchio modello non funziona Emergono le evidenze del nuovo modello: • il vecchio modello non sta producendo risultati in base alle promesse – singoli o più geni coinvolti nell’autismo – la teoria dei “moduli” del cervello non spiega I comportamenti • le evidenze contro il vecchio modello stanno emergendo - I numeri di casi di autismo stanno aumentando (quindi non ci si può fissare esclusivamente sulla genetica) - il cervello subisce delle modifiche DOPO la nascita ( quindi non si può parlare SOLO di fattori prenatali) -il fattore ereditarietà non è strettamente adattabile alla genetica quindi c’è altro da considerare) • IL NUOVO MODELLO vede intensificarsi sempre più le evidenze: L’evidenza dell’interazione corpo-ambiente Il miglioramento della qualità di vita che produce guarigioni Dato che non c’è prova che questi numeri siano artefatti, dobbiamo considerare tutto ciò come una emergenza di salute pubblica e fare della ricerca ambientale sulle cause dell’autismo una PRIORITA’ ASSOLUTA Alterazioni postnatali nel cervello: i neuroni dei bambini con autismo sono più grandi della norma –normali all’apparenza i neuroni nelle persone adulte sono più piccoli della norma – in numero adeguato alla norma l’autismo non è una condizione fissa, ma variabile NON è IL RISULTATO DI UN ENCEFALOPATIA STATICA • VARIABILI miglioramenti transitori in condizioni di febbre variabilità della/e funzionalità in stato di stress o di particolari situazioni emotive miglioramenti transitori con gli antibiotici miglioramenti con interventi contro le allergie variabilità nelle prestazioni e nelle funzionalità in rapporto a cibo, esposizione a sostanze tossiche o allergeniche • RISPOSTA AI TRATTAMENTI miglioramenti stabili seguono I trattamenti documentazione pubblicata di “perdita della diagnosi di autismo” studio dei casi di guarigione in corso PROGETTARE LA GUARIGIONE DALL’AUTISMO!!!! IMPLICAZIONI NEUROBIOLOCHE NEUROMODULATORI NON “cablati” Il modello statico , vecchio non è supportato da evidenze Fattori genetici fattori prenatali modello rigido senza speranza Ma anche ambientali Ma anche post-natali Grande variabilità Autismo: una sindrome “comportamentale” La biologia non fa parte della definizione di autismo ( e non fa parte nemmeno della prognosi) questa la definizione: DSM-IV Criteria for Autistic Disorder (299.0) 1. interazione sociale compromessa 2. comunicazione sociale compromessa 3. reeprtorio marcatamente ristretto di attività ed interessi caratteristiche secondarie dell’autismo Crisi epilettiche (~30%+), deficit cognitivi, anormalità sensomotorie, abilità particolari, compromissione immunitaria, problemi al tratto gastrointestinale (50-75%), allergie alimentari (~50+%) Non ci sono markers biologici che permettano di identificare l’autismo al momento L’autismo è “presumibilmente” eterogeneo biologicamente L’autismo è BIOLOGICO Meccanismi patofisiologici: L’approccio “intermedio” Modello rigidamente genetico, teoria dei moduli Geni cervello Patogenesi geni ambiente Epigenetica alterazione molecolare e cellulare meccanismi MECCANISMI alterati tessuti il metabolismo comportamento fenotipo osservabile connettività e elaborazione alterate Pochissimi dati a sostegno della tesi che l’autismo sia puramente o principalmente di ordine genetico. comportamento, cognizione sensomotorio sintomi somatici Teoria modulare GENI AMBIENTE EPIGENETICA Geni >>> moduli del cervello >>> comportamento DISREGOLAZIONE BIOLOGICA SOCIALITA’ SEGNALI MOLECOLARI E SENSORIALI ANATOMIA AUTISMO COMUNICAZIONE COMPORTAMENTI RIPETITIVI SONNO CRISI EPILETTICHE linguaggio socialità Teoria modulare GENI AMBIENTE EPIGENETICA DISREGOLAZIONE BIOLOGICA SEGNALI MOLECOLARI E SENSORIALI ANATOMIA SONNO CRISI EPILETTICHE linguaggio socialità Teoria modulare GENI AMBIENTE EPIGENETICA DISREGOLAZIONE BIOLOGICA SEGNALI MOLECOLARI E SENSORIALI ANATOMIA SONNO CRISI EPILETTICHE linguaggio socialità GENI L’AUTISMO è UN TUTT’UNO AMBIENTE EPIGENETICA DISREGOLAZIONE BIOLOGICA COMPRENDE COMPORTAMENTO SEGNALI MOLECOLARI E SENSORIALI ANATOMIA CERVELLO SONNO BIOLOGIA!!!!!! CRISI EPILETTICHE linguaggio socialità L’AUTISMO è UNA CONDIZIONE CHE COMPRENDE TUTTO IL CERVELLO E TUTTO IL CORPO • crisi epilettiche (~30%+) • deficit cognitivi • anomalie sensomotorie • disturbi del sonno • deperimento immunitario • disturbi del GI • allergie alimentari • Disturbi metabolici sistemici Il cervello è collegato al corpo!!! Non è un computer. E il cervello si può ammalare. E le malattie possono essere trattate!!!, • La malnutrizione a causa di malassorbimento: è “un’intrinseca condizione di comorbidità “ o è una condizione che si può trattare? • Guardate: addome gonfio, magrezza: • carenza di nutrienti • sostanze in circolo nel cervello e nell’organismo • Tutto ciò peggiora le condizioni del cervello e il metabolismo è insufficiente finchè non viene trattato. • • Permission Granted to use by mother – copy on file Krigsman, Thoughtful House, Tx Comportamento determinato dal dolore. Pressione dell’addome Disturbo multi-sistemico: Si sapeva da sempre? • • • • • • • • • • • • • Kanner 1943 scrive sui sintomi fisici dei bambini affetti da autismo: Caso 1: “mangiare è sempre stato un problema per lui. Non ha mai mostrato un appetito normale. Caso 2: “…tonsille ingrossate e irregolari” Caso 3: diarrea e febbre a seguito di vaccinazione …. Sano eccetto tonsille e adenoidi. Caso 4: ha vomitato moltissimo durante il suo primo anno di vita...qualche cambiamento dopo che:Le tonsille sono state rimosse… Caso: allattato per poco tempo … ha smesso di assumere alimenti all’età di 3 mesi … intubato , alimentato così 5 volte al giorno fino all’età di un anno…la bambina ha sviluppato avitaminosi e malnutrizione and malnutrition , ma non ci sono complicazione a livello di linguaggio.” Caso 7: ha vomitato all ogni cibo dall’età di 3 mesi fino all’anno di età Caso 8: l’allattamento artificiale ha causato …problemi … riniti, bronchiti, infezioni da streptococco.... Caso 9: non ja avuto nessuna delle malattie dell’ainfanzia [? Sistema immunitario iperattivo?] Caso 10: frequenti ricoveri ospedalieri a causa dell’allattamento ...................ripetute riniti e otiti medie Caso 11: gli sono stati somministrate preparazioni per 18 mesi per la tiroide e la ghiandola pituitaria Dagli appunti ORIGINALI DI KANNER, (discusse da Jepson 2007) Non si tratta solo di metabolismo: Ma anche di batteri e infezioni! Specie anormali di Clostridium nelle feci dei sogggetti con autismo! Finegold S, 2002 inoltre: interazione tra flora batterica dell’intestino e metabolismo J Nicholson, Nature Reviews Microbiology, 2005 Un metabolismo alterato della flora benefica causa: • carenza di nutrienti • alterazione del metabolismo • alterazione della funzione immunitaria Tutto ciò causa o aggrava lo stress metabolico. QUESTO è QUELLO CHE SUCCEDE OGNI GIORNO AD ALCUNI AUTISTICI ABBIAMO BISOGNO DI LABORATORI CHE INDIVIDUINO I PATOGENI INTESTINALI COSA FA SI’ CHE IL CERVELLO DEGLI AUTISTICI SIA PIU’ GRANDE? CRESCITA ABNORME DEL CERVELLO SPROPORZIONATO AUMENTO DELLA MATERIA BIANCA (LOBO FRONTALE) MIELINIZZAZIONE lo sviluppo della materia bianca “MIELINA” soprattutto dopo la nascita MIELINIZZAZIONE NEL PRIMO ANNO La mileinizzazione procede per gradi, dal profondo alla superficie, dalla parte posteriore a quella anteriore. L’aumento del volume della materia bianca avviene nelle areee che si mielinizzano per ultime. 1° mese 2°mese Da 3° a 6° mese Aree di materia bianca sviluppate tra il 1° e ol 2° anno. 7°-9°mese QUI LA MIELINA APPARE BIANCA 9°MESE Connetività nel cervello IL NEURONE DENDRITI NUCLEO CORPO DELLA CELLULA ASSONE SINAPSI MATERIA BIANCA: CONNESSIONI CEREBRALI POLO TEMPORALE POLO OCCIPITALE INFIAMMAZIONE E STRESS OSSIDATIVO NELL’AUTISMO: PROBLEMI MEDICI POSTNATALI, CRONICI NON CONFINATI AL SOLO CERVELLO Attivazioni neurogliali e neuroinfiammazione nel cervello di pazienti affetti da autismo Carboxil-etil pirroli danneggiano i dendtiti cerebrali nell’autismo: evidenza di perossidazione lipidica (causata da stress ossidativo) che può intaccare la trasmissione sinaptica I carboxil-etil pirroli evidenziati in 5 casi su 5 mostrano il medesimo modello cellulare di localizzazione Infiammazione e stress ossidativo • • • • • • Progressione cronica delle anomalie I fattori ambientali possono determinare ambedue i problemi Persiste in età adulta L’autismo inizia a prendere posto in una nuova classe di disturbi neurologici, non solo quindi come disturbo dello sviluppo È ipotizzata quindi una sequenza patofisiologica con cause a monte e conseguenze a valle Infiammazione e stress ossidativo sono però potenzialmente TRATTABILI AREE CON AUMENTATO TEMPO DI DISTENSIONE T2 NELL’AUTISMO ASTROGLIOSI MICROGLIOSI IPOPERFUSIONE ASSOCIARE LE INTERPRETAZIONI BIOLOGICHE A QUELLE PSICOLOGICHE • Praticamente tutte le immagini spectrografiche studiate nell’autismo mostrano una perfusione ridotta (MINOR CIRCOLAZIONE DEL SANGUE) nel cervello (in molte aree) • Le interpretazioni praticamente sono tutte confinate alle aree collegate con il comportamento • La biologia che sta alla base della perfusione cerebrale (quale modificazione tessutale impedisce la circolazione sanuigna e cosa causa questo) non sono discusse in nessuno dei nostri documneti • È una condizione correlata con la biologia che sta alla base dell’infiammazione? Come nel caso della microgliosi perivasculare? • O c’è un’alterazione della chimica dell’endotelio, correlata con lo stress ossidativo? • Identificare il meccanismo della malattia tessutale potrebbe favorire strategie di cura Patofisiologia: si deve considerare il cervello come un organo del corpo che può ammalarsi Patogenesi-cervello Puntare sulle proprietà fisiche (recettori, fattori di crescita….) Questi due aspetti non si sovrappongono completamente Cervellocomportamento Il comportamento è modulato da alterazioni dei sistemi neurali e regionali Patofisiologia Neuroscienze cognitive (include metabolismo, immunologia, neurologia, schemi delle neuroscienze) (includono psicologia, linguistica, neuroimmagini funzionali, schemi delle neuroscienze) Da dove arrivano i mali del corpo e del cervello? ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE DI PRODOTTI CHIMICI DAGLI ANNI ’20 AGLI ANNI ’80 I PESTICIDI SONO RADDOPPIATI DAL 1954 85.000 SONO I PRODOTTI CHIMICI PRODOTTI 2000-3000 NUOVI PRODOTTI CHIMICI ALL’ANN0 L’inquinamento nei neonati Un indagine di riferimento dei prodotti chimici industriali, degli inquinanti e dei pesticidi nel cordone ombelicale umano. Inquinanti e prodotti chimici individuati nel cordone ombelicale di neonati Mercurio (HG) =1 testato, 1 individuato Idrocarboni poliaromatici (PAHs) = 9 su 18 testati Furani e dibenzodiossine polibrominate = 7 su 12 testati perfluorinati chimici (PFCs) = 9 su 12 testati pesticidi organoclorinati (OCs) = 21 su 20 testati etere difenil polibrominato (PBDEs) = 32 su 46 testati naftaleni policlorinati (PCNs) = 50 su 70 testati bifenil policlorinati (PCNs) = 147 su 209 testati Dei 287 prodotti chimici testati nei cordoni ombelicali: 180 causano il cancro nell’uomo e negli animali 217 sono tossici per il cervello e il sistema nervoso 208 causano difetti alla nascita o sviluppo anormale http://www.ewg.org/reports/boyburden2 effetti a basse esposizioni Sinergie Due o più prodotti chimici in combinazione possono avere effetti non riscontrati nelle esposizioni a singoli sostanze (ad es. paraquat e maneb insieme aumentabno il rischio di Parkinson) Biomimesi A dosi molto più basse del livello citotossico, i prodotti chimici possono alterare o distruggere i meccanismi di trasmissione, oppure possono mimare la trasmissione attraverso le molecole, ma in maniera del tutto inappropriata (ad es. distruzione delle funzionalità endocrine) L’esposizione ai prodotti chimici può: •Intaccare e alterare i processi metabolici • sopraffare i processi metabolici in particolare quello della detossificazione •Tutti noi siamo esposti a queste sostanze •Ognuno di noi ha un profilo genetico che risponde in maniera individuale agli insulti dell’ambiente http://www.ourstolenfuture.org/ Situazione di tossicità per 2.863 prodotti chimici ne vengono prodotti oltre il milione di pounds all’anno Alcuni dati sull’incremento di tossicità Nessun dato sull’incremento di tossicità Lo 0,4 corrisponde ai dati certi a conoscenza dell’EPA Questi test NON sono obbligatori, quindi non vengono fatti Per analizzare i 2863 prodotti chimici in combinazione di 3 insieme ci vorrebbero 85 bilioni di analisi! • ciclo cellulare • divisione cellulare • trasmissione cellulare • struttura cellulare • meccanismo di riparazione del DNA • espressione genetica I geni reattivi all’ambiente • omeostasi • metabolismo • risposta immunitaria e infiammatoria • metabolismo ormonale • nutrizione • stress e metabolismo ossidativo • pompaggio delle membrane e/o resistenza alle sostanze • transduczione cellulare http://www.niehs.nih.gov/envgenom/egp6.htm Percorsi finali comuni Prodotti chimici infezioni Differenti combinazioni di stimoli ambientali convergono sullo steso percorso allergeni droghe Metalli tossici tossine radiazioni stress inquina mento Le difese del corpo: Tutto ciò sovraccarica il sistema in molti modi Intestino Disturbi specifici polmoni sist.imm. detox La risposta che dà l’organismo è: Infiammazione Stress ossidativo L’autismo nelle scuole del Texas Possibile associazione tra incidenza di autismo , mercurio ambientale e altre tossine nel terrritorio del Texas. CASI DI AUTISMO PRODOTTI CHIMICI-TRI INVENTARIO DEL RIALSCIO DEI PRODOTTI TOSSICI IN MEDIA, OGNI 1000 LIBBRE DI MERCURIO RILASCIATO NELL’AMBIENTE, VIENE RISCONTRATO UN AUMENTO DEL 61% DEI CASI DI AUTISMO, 43% IN BASE ALLE SEGNALAZIONE DEI SERVIZI PER LìEDUCAZIONE SPECIALE. TOSSICITA’ TOTALE “…e così, mentre lo scenario della fine del mondo si presenta costellato di inimmaginabili orrori, noi crediamo che il periodo che precederà la fine sarà caratterizzato da opportunità di profitto mai riscontrate prima…” RAGGIUNGERE IL SUCCESSO - GUARIGIONE - I bambini migliorano - SCIENZA - L’intervento biomedico raccoglie sempre più evidenze - MEDIA - Guarigioni e trattamenti iniziano a catturare l’attenzione dei media - Questa metodologia è in grado di battere l’ipotesi genetica - ORGANIZZAZIONE - Ci stiamo organizzando insieme per costruire le infrastrutture di cui abbiamo bisogno per agire ad alto livello professonale Grazie a Jill Neimark e a Discover Magazine! L’autismo: non è solo nella testa Questa condizione devastante compare nell’intestino e nel sistema immunitario. Queste guarigioni inaspettate avvengono grazie ai nuovi trattamenti che hanno come obiettivo il corpo insieme al cervello. Di Jill Neimark Discover Grazie a Jill Neimark e a Discover Magazine L’autismo non riguarda solo la testa! Questa condizione devastante si manifesta nell’intestino e nel sistema immunitario. Queste guarigioni inaspettate sono possibili grazie a trattamenti che hanno come obiettivo la cura dell’intero organismo oltre che del cervello. Di Jill Neimark, marzo 2007 Dicembre 2006 Autism Society of America Sostiene e si batte per la salute ambientale e la cura dell’autismo MIND institute Sacramento 2-3 novembre Implicazioni cliniche e tossicologia ambientale in relazione al neurosviluppo nei bambini con autismo Costruire un programma di ricerca patofisiologica per l’autismo autism spectrum disorders American Journal of Biochemistry and Biotechnology •Stress ossidativo •Anormalità immunitarie e infiammazioni •Fattori genetici •Anormalità nelle membrane •Neuropatologia •Disfunzioni mitocondriali e metanolismo energetico alterato •Fattori ambientali di rischio •Proposte di diagnosi •Strategie di intervento AUTISMO:EVIDENZE E TEORIE ATTUALI Contributi di: Titolo: Andrew Zimmermann Emanuel Diico-Bloom William G.Johson Michel Johnaton e Mary Blue Diane Chugani S.Jill James Eric hollander e martin Evers Simon Baron Cohen e B. Auyeung Flavio Keller Rail Riikonen Judy Van de Water e P.Ashwood Carlos Pardo H.Singer e C.Morris Paul Patterson Manuel F.Casanova N.Minshew e d.Williams Stephen Dager W.Kaufmann S.Connors e T.Slotkin Isaac Pessah Martha Herbert Teorie e sviluppi nella ricerca sull’autismo EN-2 Alleli teratogeni Plasticità e segnali cellulari Il percorso della serotonina Metilazione Eccitotossicità Testorene fetale e effetti steroidei Neurosteroidi e sciluppo del cervello IGF e crescita Approcci immunologici Neuroinfiammazione Anticorpi materni Infezioni virali prenatali Minicolonne Connettività corticale Tomografia e neuroinfiammazione X fragile e sindrome di rett Segnali B2AR e efetti della terbutalina/CPF Recettori della rianodina e suscettibilità ambientale Implicazione di un modello ambientale dell’autismo per modelli testabili di malfunzionamento cerebrale in soggetti autistici Autismo-ambiente (sommario CME) • • • • • • Aumento documentato di autismo, allergie, asma, disabilità di apprendimento e altre condizioni pediatriche, tutto suggrisce un ruolo detrrminante dei fattori ambientali Comprendere il meccanismo della tossicologia ambientale aumenta la possibilità di trattare gli individui afetti Le scoperte scientifiche prendono in considerazione le anormalità immunitarie, l’interazione geni-ambiente e l’aumentata vulnerabilità alle tossine e alle infezioni nell’autismo L’autismo può essere riconsiderato e classificato come condizione medica con caratteristiche che intaccano l’intero organismo compreso il cervello Basse dosi, esposizione cronica e combinata ad agenti tossici hanno un impatto significativo sul neurosviluppo e sulla salute dei bimbi con autismo L’esposizione ambientale ha un impatto sociale e dei costi economici che possono essere prevenuti. MARTHA HERBERT in : Future Neurology, marzo 2007, volume 2 , n.2 IMPLICAZIONI SCIENTIFICHE NELLE GUARIGIONI MAGGIORI OPPORTUNITA’ PER UN PENSARE SCIENTIFICO NUOVO! L’AUTISMO PUO’ AVERE UNA COMPONENTE DI ENCEFALOPATIA TRATTABILE? ENCEFALO=CERVELLO PATIA= PATOLOGIA, MALATTIA TEORIA DOMINANTE NELLA RICERCA PER L’AUTISMO GENI >>> SVILUPPO >>> FUNZIONI •L’autismo è determinato geneticamente •L’autismo è un disordine dello sviluppo cerebrale precoce •L’autismo è una encefalopatia STATICA Geni Danno nello sviluppo Funzioni Sviluppi nellaTEORIA DOMINANTE NELLA RICERCA PER L’AUTISMO GENI>>>AMBIENTE>>>EPIGENETICA Ambiente primitivo Geni Epigenetica Primi segnali Danno nello sviluppo funzioni •L’autismo dipoende da geni e ambiente moltiplicato per i fattori epigenetici •L’autismo è un disordine dello sviluppo primitivo del cervello •L’autismo è una encefalopatia STATICA Ulteriori sviluppi della teoria Geni Ambiente primitivo Epigenetica Primi segnali Danno nello sviluppo funzioni CRONICITA’ Segnali, chimica, neuromodulatori ALTERATI Ambiente originario O attuale •L’autismo : GENI x AMBIENTE x EPIGENETICA x METABOLISMO •L’autismo disturba lo sviluppo primitivo del cervello e viene aggravato da fattori ambientali •L’autismo presenta danni cerebrali e caratteristiche di encefalopatie metaboliche •Anche il cervello è colpito Ulteriori sviluppi della teoria: ipotesi secondo cui la cronicità è determinata dai cambiamenti cerebrali osservati Geni Ambiente primitivo Epigenetica Primi segnali Danno nello sviluppo funzioni CRONICITA’ Segnali, chimica, neuromodulatori ALTERATI Ambiente originario O attuale •L’autismo : GENI x AMBIENTE x EPIGENETICA x METABOLISMO •I cambiamenti cerebrali nell’autismo hanno un sottostrato METABOLICO, le regressioni sono determinate da acute crisi METABOLICHE, e da patofisiologie croniche •L’AUTISMO è UN DISORDINE METABOLICO ACQUISITO (le variabili hanno una copmponente genetica) L’ETEROGENEITA’ NELL’AUTISMO è DETERMINATADAL PESO DELLE CONNESSIONI TRA I VARI FATTORI DETERMINANTI Geni Ambiente primitivo Epigenetica Primi segnali Danno nello sviluppo funzioni CRONICITA’ Segnali, chimica, neuromodulatori ALTERATI Ambiente originario O attuale •DOVE UN FATTORE FA LA DIFFERENZA? •Es: manifestazione alla nascita o regressione? •Predominanza di infezioni o predominanza di episodi di tossicità? •Tutto regolato dal rischio genetico individuale Hagberg H.,Mallard.C Current Neurologic opinion Aprile 2005: 18(2):117-123 Gli effetti dell’infiammazione sullo sviluppo del sistema nervoso centrale e della vulnerabilità. STRESS OSSIDATIVO E INFIAMMAZIONI POSSONO MODIFICARE LE FUNZIONI CELLULARI NEL CERVELLO E DIVENIRE CRONICHE DURANTE IL CORSO DELLA VITA VULNERABILITA’ FUNZIONALI RADICALI LIBERI DISREGOLAZIONE DEL CALCIO PEROSSIDAZIONE MEDIATORI TOSSICI INFIAMMAZIONE CRONICA PRODUZIONE DI ENERGIA PLASTICITA’ NMDA MEMBRANE LIPIDICHE SPECIFICITà DELLE TRASMISSIONI SUPPORTE DELLE CELLULE GLIALI QUESTE VARIABILITA’ SONO CELLULARI, DIFFUSE, COINVOLGONO IL TEMPISMO, L’INTENSITà DELLE TRASMISSIONI DEI SEGNALI, LA COORDINAZIONE COMPONENTI DELL’ENCEFALOPATIA AUTISTICA Scala di fattori temporali che determinano il fenotipo dell’autismo, riflettono la variabilità individuale NEL TEMPO E SUGGERISCONO UNA SCALA TEMPORALE DI MODIFICABILITA’ POTENZIALE CORNICE TEMPORALE A breve termine (in termini di secondi, ore, giorni) A MEDIO TERMINE (in termini di settimane, mesi) A LUNGO TERMINE (in termini di anni oppure MAI) ESEMPI Neuromodulatori, recettori a impatto rapido sulle funzioni Infiammazione e stress ossidativo necessitano di tempo per risolversi RIMODELLAZIONE DEI DENDRITI (sono i filamenti del neurone che rendono possibili le connessioni) Architettura del cervello; relazioni alterate di convergenze/divergenze ???? rigenerazioni Osservazioni cliniche dei giorni buoni/ giorni negativi in rapporto ai miglioramenti/guarigioni RICERCA SULL’AUTISMO CHE DOVREBBE STUDIARE I POTENZIALI MECCANISMI RISPETTO AI MIGLIORAMENTI E AI TRATTAMENTI Insorgenza della causa scatenante CRONICIZZAZIONE POSTNATALE PRENATALE CONCENTRAZIONE DELLA MAGGIOR PARTE DELLA RICERCA Indefinito:Molto lentamente /mai A lungo termine: mesi/anni Medio termine: settimane/mesi Schema temporale Breve termine: minuti/giorni PASSO SUCCESSIVO CONSOLIDAMENTO, EDUCAZIONE, ACCESSO INFRASTRUTTURE RINFORZARE IL NUOVO MODELLO • più scienza • Studio dei trattamenti: ricambio dei trattamenti e raccolta dati 1. Database 2. Documentazione delle guarigioni RENDERE DISPONIBILI E STANDARD I TRATTAMENTI • preparare i professionisti • istruire i genitori • modificare i rimborsi • modificare le linee politiche • prevenzione, previsioni • cambiamenti È necessario documentare i cambiamenti e le guarigioni in rapporto ai trattamenti Progetto per la Guarigione dall’Autismo Gruppo di Strategia Autismo Abbiamo bisogno della TUA partecipazione! Il nostro messaggio • L’autismo è una condizione che interessa TUTTO IL CORPO….NON è solo un disordine del cervello! • L’autismo HA CAUSE AMBIENTALI… oltre che genetiche • I bambini con autismo SONO CURABILI! E POSSONO GUARIRE!!! LA NOSTRA MISSIONE •Documentare le GUARIGIONI –oltre che i MIGLIORAMENTI •RACCOGLIERE DATI sui trattamenti efficaci •Identificare i BIOMARKER che indirizzano i trattamenti •DIVULGARE le nostre scoperte e quindi MODIFICARE I TIPI DI INTERVENTI IN TUTTO IL MONDO! REGISTRA IL TUO BAMBINO GUARITO/IN VIA DI GUARIGIONE http://autismtreatable.com/ campagna: “l’autismo è trattabile” dell’ARI *prego fornire DOCUMENTAZIONE ATTENDIBILE : diagnosi precedente ai trattamenti o a trattamenti appena iniziati (documentazione di medici,psicologi, video…) *prego tracciare delle valutazioni durante i trattamenti fornire documentazione dei MIGLIORAMENTI e *RIMANERE SINTONIZZATI SULLE NUOVE RISORSE (database, media, ecc….)