Comments
Transcript
scarica - associazione nazionale italiana in apa
L’attività fisica adattata in funzione delle esigenze metaboliche Benso/Bianco/Carraro 2011/12 ESAME 3 PAROLE CHIAVE (SUI 3 CONTENUTI DEL PACCHETTO) PP INDIVIDUALE (5 SLIDES:3 TEORICHE 2 DI TRASPOSIONE APPLICATIVA; SCRIVERE NELLE NOTE) + 1° + BIBLIOGRAFIA 5 MINUTI DI PRESENTAZIONE ALL’ESAME + DISCUSSIONE PAROLE CHIAVE Alimentazione e salute Anoressia Attività fisica programmata Attività fisica non Programmata Attività motoria o fisica Benefici dell’attività fisica BMI Bulimia Carta di Ottawa Calcolo del livello di intensità di attività fisica Circonferenza vita Colesterolo Decalogo della persona attiva Diabesità Diabete mellito Educazione sanitaria Esercizio fisico Esempi di attività e MET Esercizio muscolare FAD VE FCM Forma fisica Guida canadese Insulino-resistenza Iperglicemia MET Metabolismo Movimento ed emozione Obesità Oggetti amplificatori OMS Piacere senso-motorio Piramide della salute Prevenzione delle patologie croniche Salute Sindrome metabolica Sport Stili di vita salutari Vita attiva A.Bianco: TESTI CD ADAPT AAVV, “Le attività fisiche adattate a….”, Sul sito di APAITALIANA: - documenti sulla salute, con i relativi documenti OMS - guida attiva del Canada - libretto FAD VE, dossier educazione fisica - GAPA Toronto charter - OMS doc originale (inglese) Metabolismo… Il metabolismo (dal greco μεταβολή = cambiamento) è il complesso delle reazioni chimiche e fisiche che avvengono in un organismo o in una sua parte. Si divide in tre insiemi di processi anabolismo, che produce molecole complesse a partire da molecole più semplici utili alla cellula; metabolismo energetico, che comporta il recupero dell'energia producendo molecole di ATP catabolismo, che comporta la degradazione di molecole complesse in molecole più semplici e produce energia. Metabolismo umano Il metabolismo umano, come i metabolismi di tutte le specie, è molto complesso e consiste in decine di migliaia di processi biochimici Il metabolismo umano, come i metabolismi di tutte le specie, è molto complesso e consiste in decine di migliaia di processi biochimici, in genere mediati da specifici enzimi, molecole proteiche sintetizzate sulla base delle informazioni contenute nel genoma delle cellule dell'organismo. SINDROME METABOLICA insieme di alterazioni del metabolismo glucidico (iperglicemia), lipidemico (ipertrigliceridemia e basso livello del colesterolo (hdl) vascolare (ipertensione arteriosa) in presenza di un accumulo eccessivo di grasso viscerale Fattore di rischio, non malattia SALUTE/PREVENZIONE secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità): “l’attività fisica rappresenta un indicatore dello stato di salute individuale ed uno strumento terapeutico per ottimizzare la partecipazione della donna anziana alla vita sociale e produttiva”. Numerosi documenti in merito Dichiarazione di Alma-Ata (1978) Carta di Ottawa per la promozione della salute (1986) Dichiarazione di Vienna sulla professione infermieristica (1988) Carta contro il tabacco (1988) Le Raccomandazioni di Adelaide sulla politica pubblica per la salute (1988) Carta europea sull'ambiente e la salute (1989) Dichiarazione di Milano sulle Città Sane (1990) La Dichiarazione di Sundsvall sugli ambienti favorevoli alla salute (1991) e di Vienna sugli investimenti nella salute delle donne nei Paesi dell'Europa Centrale e orien chiarazione di Helsinki sull'Azione nei confronti dell'Ambiente e della Salute in Europa (1994 Dichiarazione di Copenaghen (1994) Carta Europea sull'Alcol (1995) Carta di Lubiana sulle Riforme della Sanità (1996) e guida di Heidelberg per la promozione dell'attività fisica per le persone anziane Scuola che promuove la salute - un investimento in educazione, salute e democrazia (1997 La Dichiarazione di Jakarta sulla promozione della salute nel 21° Secolo (1997) Dichiarazione di Atene sulle Città Sane (1998) Health21: La salute per tutti nel 21° secolo (1998) Accesso all'informazione, partecipazione pubblica e accesso alla giustizia (1999) La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (2000) Documenti OMS: salute e movimento Ottawa Adelaide Heidelberg Health 91 La "Guida canadese per una vita attiva e sana", diretta in particolare alle persone "over '60", è stata tradotta in italiano dalla sua versione originale adottata dal governo del Québec (Canada), a cura della Dott.ssa Agata TROJA, Dottore Magistrale in Scienze Motorie ed esperta nel settore dell'età anziana. I diritti per la traduzione e diffusione della guida stessa, sono stati concessi alla Dott.ssa Anna Bianco, con l'obbligo di riportare la seguente clausola: "Tous droits réservés. Cette publication a été traduite de la version française avec la permission de Sa Majesté la Reine du Chef du Canada, représentée par le Ministre de Santé Canada et avec la permission de la Société canadienne de physiologie de l'exercice, 2004. Sa Majesté la Reine du Chef du Canada n'est pas responsable de l'exactitude de l'information contenue dans cette publication traduite et Sa Majesté la Reine du Chef du Canada rejette toutes responsabilité en ce qui a trait aux anomalies de l'information contenue dans la publication traduite". Perché essere attivi? Mantenere la salute e l’indipendenza durante l’invecchiamento L’inattività fisica fa invecchiare il corpo più velocemente Quindi assumere abitudini attive… Attività Motoria o fisica Il termine attività motoria o fisica comprende tutti i movimenti dei muscoli del corpo che comportano una spesa energetica. I molti benefici Benefici quando si comincia Benefici che crescono come cresce l’att fisica Benefici di una regolare att fisica a lungo termine sui principali sistemi: cardiovascolare, muscolo scheletrico, endocrinometabolico, immunitario, sfera psichica L’evidenza scientifica parla chiaro: svolgere una regolare attività fisica di moderata intensità favorisce uno stile di vita sano, con notevoli benefici sulla salute generale della persona. L'esercizio fisico, preferibilmente di tipo aerobico, non deve essere necessariamente intenso: sono sufficienti 30 minuti di movimento (cammino, nuoto, bicicletta, ecc) al giorno, per almeno cinque volte a settimana, per godere di molti benefici. la riduzione del rischio di morte prematura, la diminuzione del rischio di morte per infarto o per malattie cardiache la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo di malattie cardiache o tumori del colon la riduzione del rischio, fino al 50%, di sviluppo del diabete di tipo 2 la prevenzione o la riduzione dell’ipertensione la prevenzione o la riduzione dell’osteoporosi, con diminuzione fino al 50% del rischio di frattura dell’anca nelle donne la riduzione del rischio di sviluppo dei dolori alla bassa schiena la riduzione dei sintomi di ansia, stress, depressione, solitudine la prevenzione dei comportamenti a rischio, specialmente tra i bambini e i giovani, derivati dall’uso di tabacco e di alcol, da diete non sane, da atteggiamenti violenti il calo del peso e la diminuzione del rischio di obesità, con benefici del 50% rispetto a chi ha uno stile di vita sedentario benefici per l’apparato muscolare e scheletrico. Effetti della sedentarietà Insieme ad altri fattori di rischio, sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare quelle che gravano sull’apparato cardiovascolare. Contribuisce al peggioramento del metabolismo del glucosio e concorre all’aumento della pressione sanguigna e del grasso corporeo, accrescendo il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e il diabete di tipo 2 e, nel caso in cui già si soffra di queste patologie, enfatizzandone gli effetti negativi. Non è mai troppo tardi per iniziare a muoversi Non si è mai troppo vecchi per aumentare il livello di attività fisica Considerazioni Chiunque può beneficiare di una aumentata attività fisica La nuova piramide degli alimenti elaborata dalla USDA (United States Department of Agricolture) americana include per la prima volta l’esercizio fisico come primo e intuitivo messaggio grafico, bene evidente attraverso la figura che sale le scale. E’ la prima volta che vengono correlati così efficacemente due elementi fondamentali per uno stile di vita sano e corretto. Ecco alcuni consigli sull’attività fisica derivati dall’aggiornamento della nuova piramide: come per gli alimenti è importante: variare anche il movimento nei limiti del proprio stile di vita, riducendo le attività più sedentarie, favorendo le attività ritenute piacevoli e sfruttando al massimo le piccole occasioni quotidiane che possono favorire il movimento. pfer, 2010 Definizioni inerenti l’attività fisica Attività fisica Esercizio fisico Sport Forma fisica Attività aerobica Attività anaerobica Esercizio contro resistenza Schematicamente: attivita fisica non programmata (le attività quotidiane: tutti i movimenti del corpo comprese le faccende domestiche, la spesa, il lavoro, etc... Attività fisica programmata esercizio fisico: movimenti ripetitivi programmati e strutturati, specificamente destinati al miglioramento della forma fisica e della salute sport: attività fisica che comporta situazioni di competizione strutturate e sottoposte a regole Con il termine esercizio fisico di tipo aerobico si intende un’attività fisica pianificata, strutturata e ripetitiva, che ha come principale obiettivo il miglioramento della forma fisica e viene eseguita con un’intensità sub-massimale tale da prevenire l’accumulo di acido lattico. In queste condizioni la fonte energetica principale responsabile dell’attività muscolare è rappresentata dall’ossidazione del glucosio e degli acidi grassi. Numerosi studi della letteratura scientifica dimostrano evidenti benefici della pratica regolare dell’esercizio aerobico a livello cardiovascolare (miocardio, circolo coronarico e periferico) e metabolico. Esercizio muscolare: più che provocare un dispendio energetico, è benefico per le funzioni cardiovascolare, respiratoria e motoria; per cui i programmi di recupero si devono associare ad un invito a considerare uno stile di vita "attivo", il che significa prendere consapevolezza delle condizioni di vita estremamente sedentarie dei pazienti in sovrappeso o obesi. Attività fisica, cosa fare? attività raccomandate attività autorizzate sotto controllo medico Alcune attività sono da evitare Attività varie scelte fra ciascuno di questi tre gruppi RESISTENZA – FLESSIBILITA’ – FORZA & EQUILIBRIO Quanta? Attività di resistenza: da 4 a 7 giorni alla settimana Attività di flessibilità: giornaliere Attività di forza e di equilibrio: (2/4 volte al giorno) Il conteggio dei minuti: somma le tue attività Come fare 1) costo economico bassissimo attività anche nella propria casa o in relazione alle attività abituali pratica giornaliera, blocchi di attività nella giornata (minimo 10’) l’effetto è cumulativo Come fare 2) intensità relativamente poco elevate per ogni blocco di attività; per essere utile dal punto di vista metabolico, per il diabetico l’attività deve essere prevalentemente di tipo aerobico Come fare 3) l’intensità dovrebbe essere pari al 60-75% della propria Frequenza Cardiaca Massima ( FCM) sottraendo dal numero 220 l’età che si ha 175. Esempio - 220-45 anni = 175 FCM. Quindi si può ricavare l’intensità massima che dovrebbe essere tra il 60% di 175) e il 75% di 175, cioè tra 105 e 131 Attività fisica: parte integrante della “terapia” Da lavori pesanti, a lavori sedentari Stile di vita condizionato dalle comodità (Es: l'uso del telefono cordless comporta una riduzione di circa 16 km l'anno della distanza percorsa a piedi; l'uso del telecomando per la televisione ci fa eseguire circa 1800 movimenti in meno l'anno; l'uso del telecomando per il garage 1400 movimenti in meno l'anno). Il “MET” Il "MET" o equivalente metabolico, corrisponde all'energia spesa ogni minuto da un soggetto tranquillamente seduto, cioè un consumo di 3.5 ml di ossigeno per Kg di peso corporeo per minuto, in un soggetto di 70 Kg. Esempi di attività che comportano il consumo di almeno 3 MET: Camminata a 3km/h; Corsa in bicicletta a 10km/h; Passeggiata in salita (montagna); Stirare; Rifare i letti; Pulire le finestre; Stendere il bucato; Giardinaggio; Giocare a bowling; Giocare a golf (camminando) Il decalogo della persona attiva massimizzare le opportunità di movimento (pensare attivo) Monitorare il numero di passi giornalieri incrementando il numero fino a 10000 passi (armband o segnapassi) Spostarsi a piedi per distanze inferiori al chilometro (1300 passi 10 minuti) Usare le scale e mai l'ascensore Andare al lavoro a piedi o in bici. Parcheggiare lontano dal luogo in cui si deve andare Salire o scendere una fermata prima o dopo dall'autobus Camminare almeno 30 minuti oltre la normale attività lavorativa Programmare 3 momenti settimanali di attività fisica (nuoto, palestra, joggin bici) In casa, se possibile, usare per 20 minuti, la cyclette oppure il tapis roulant Tipi di attività: moderata = (3 - 6 MET) leggera = (< di 3,0 MET) intensa = (> 6,0 MET) L’attività fisica incrementa la tolleranza allo sforzo e la capacità aerobica dell’organismo, potenziando la capacità dei muscoli nell’utilizzare l’ossigeno circolante, diminuendo la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa ai carichi di lavoro submassimali e riducendo quindi il consumo di ossigeno del cuore Calcolo del livello di intensità di esercizio • determinare la propria frequenza cardiaca massima allenante: 220 meno l’età; • determinare il livello minimo di frequenza cardiaca di esercizio moltiplicando il livello massimo di frequenza per 0,6; • determinare il limite più alto di frequenza cardiaca consentito durante l’esercizio moltiplicando la frequenza cardiaca massima per 0,9. La frequenza media di esercizio dovrà essere collocata tra il livello più alto e quello più basso delle frequenze calcolate. Per determinare, durante esercizio, quale sia la frequenza cardiaca alla quale si sta lavorando, è necessario fermarsi un attimo e misurare la frequenza del polso per circa 60 secondi. Se la frequenza di una donna di 50 anni è fra 85 e 119 battiti al minuto, vorrà dire che l’intensità di esercizio che sta svolgendo è moderata. Lorenzo Boscariol, 2005, Trento Diabesità Diabesità è il neologismo coniato dall'OMS per sottolineare la stretta associazione tra diabete mellito di tipo 2 e l'obesità patologica. rappresenta una pandemia dei nostri tempi Il diabete mellito nel 2010 era di 284 milioni di prsone in tutto il mondo (circa il 6.4% della popolazione del pianeta) per il 2030 si parla di circa 439 milioni di individui (circa il 7% della popolazione mondiale). Obesita’ e diabete una moderata attività aerobica ha effetti curativi e riduce l’uso dei farmaci. Camminare 4-5 km al giorno, tutti i giorni, determina la diminuzione della pressione arteriosa di 7-9 mmHg, della circonferenza vita di 4-5 cm e del peso di 3 kg, della glicemia del 20%, dei lipidi ematici del 30% nel giro di due anni. Conseguentemente, il rischio d’infarto nei successivi 10 anni viene ridotto del 20% Miglioramento della qualità della vita e della sensazione di benessere psico-fisico Tabella dei valori della circonferenza addominale Maschi >94 cm attenzione! >102 cm rischio Femmine >80 cm attenzione! >88 cm rischio Calcola il tuo BMI (indice di massa corporea) Peso : Altezza (es. 1.65) Risultato: da 20 a 24 Normale da 25 a 30 Sovrappeso da 31 a 40 Obesità oltre 40 Obesità grave Rischio relativo circonferenza vita Attività fisica e qualità della vita nella persona con diabete Percezione soggettiva che un individuo ha della propria vita, nel contesto di una cultura e insieme di valori nei quali vive, anche in relazione ai propri obiettivi, aspettative e preoccupazioni. Perché l’attività fisica è così efficace? Camminare 4-5 Km al giorno, tutti i giorni: Diminuzione pressione arteriosa, Diminuzione circonferenza vita di 4-5 cm Diminuzione peso di 3 Kg Diminuzione della glicemia del 20% Diminuzione dei lipidi ematici del 30% Perché l’attività fisica è nel nostro DNA Livelli di attività motoria nelle persone con diabete Attività Fisica “Terapeutica” Indagine con questionario su 3673 persone con diabete di tipo 2 OFM (Operatore Fitness Metabolica) Attività fisica come strumento terapeutico L’uso dell’attività fisica come strumento terapeutico della diabesità offre evidenti vantaggi sia in termini di miglioramento del rischio cardiovascolare e dei parametri biochimici ed antropometrici della sindrome metabolica che in termini economici di rapporto costo/beneficio. Prof. Pierpaolo De Feo Coordinatore del Gruppo Attività Fisica di Diabete Italia Professore di Endocrinologia presso la Facoltà di Medicina dell’Università degli Studi di Perugia L’esperienza di Perugia (2003) Risultati di tipo cognitivo-comportamentale 340 partecipanti (182 SP, 158 CT): colloquio per stile di vita e successivi contatti telefonici, Obiettivo, raggiungere un dispendio energetico aggiuntivo a quello di partenza di 10 METS-h/sett (30’ di cammino tutti i giorni) Risultati L’obiettivo è stato raggiunto dal 70% del gruppo SP Dispendio energetico medio di 27 METS-h/sett Migliori risultati in relazione a una maggiore intensità dell’att. fis. Praticata Risparmio energetico di circa 1000 EU/anno/persona Difficile convincere le persone perché l’es fis non è prescrivibile come i farmaci Studio IDES controllato e randomizzato su 606 persone per verificare Il controllo glicemico (HbA1c) obiettivo primario I fattori di rischio cardiovascolare Il benessere psico-fisico I costi economici per il SSN e la persona stessa Le persone sono state reclutate in 23 centri e successivamente suddivise in due gruppi: 1) Es fisico misto, prescritto e supervisionato, 2) Trattamento convenzionale Metodologia 2 sedute di es pratici supervisionate e controllate dall’operatore di fitness metabolica e dal diabetologo 2 sedute settimanali di 70’ presso il Centro di fitness metabolica, supervisionate e controllate dall’operatore di fitness metabolica: dispendio di 200 Kcal x 2 settimane con un incremento di 100Kcal per ogni settimana successiva fino ad un max di 500 Kcal Controlli Prima e dopo ogni seduta: pressione arteriosa Glicemia capillare Frequenza cardiaca media lavoro Lavoro % VO2 Durata/intensità lavoro aerobico Durata/intensità lavoro di resistenza Strategie europee Istanbul (novembre 2006): Adozione della Carta Europea sull’Azione di Contrasto all’Obesità La Carta Europea La Carta si chiude con un cauto ottimismo: l’epidemia di obesità è reversibile. E’ possibile infatti invertire l’andamento e tener l’epidemia sotto controllo, a patto di attuare velocemente delle azioni preventive che vadano a migliorare le abitudini di vita dei cittadini europei: la radice del problema risiede nel rapido cambiamento dei comportamenti sociali, economici ed ambientali che compongono lo stile di vita della gente. Bisogna cioè creare una società in cui gli stili di vita salutari, per dieta e attività fisica, siano la norma e dove gli obiettivi culturali, sociali, di salute ed economici siano condivisi e le scelte salutari siano facilitate e rese più accessibili per gli individui. Ufficio stampa ISS Epicentro 2006. Dopo la conferenza di Istanbul l’Oms Europa pubblica: “The challenge of obesity in the Who European Region and the strategies for response: summary” (pdf 2 Mb): documento che riassume le principali conclusioni della Conferenza. Leggi la traduzione in italiano (pdf 1,8 Mb) a cura del Ccm e della Società italiana di nutrizione umana (Sinu) “The challenge of obesity in Who European Region and the stategies for response” (pdf 4,5 Mb): rapporto completo che raccoglie gli interventi degli esperti di sanità pubblica intervenuti alla Conferenza ministeriale di Istanbul. Si illustrano le dimensioni del problema obesità in Europa e l’impatto sulla salute pubblica. Provvedimenti adottati Armenia, Danimarca, Estonia, Germania, Grecia, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera e Regno Unito) hanno stabilito partnership e tavoli di lavoro comuni o ottenuto la sottoscrizione di patti d’intesa. La scuola è l’ambiente più comune dove poter fare attività fisica I Paesi stanno provando a cambiare l’organizzazione scolastica, incoraggiando l’attività fisica e l’educazione alla salute e migliorando il servizio mense. Strategie del Ministero della Salute per incrementare la pratica dell’attività motoria Piano sanitario nazionale 2003-2005, che sottolinea l’importanza dell’attività fisica per la salute Piano sanitario nazionale 2006-2008 affronta il tema della sedentarietà, in particolare dal punto di vista delle cause del diabete mellito. importanti tutte quelle iniziative volte a studiare e monitorare la situazione nazionale (come lo studio Passi), a promuovere iniziative, Relazione sullo stato di salute del Paese 2003-2004, Attività fisica a tutte le età? Un regolare esercizio fisico che aiuti a prevenire le malattie croniche, a proteggere da condizioni disabilitanti, a eliminare i fattori di rischio, è utile a tutte le età. “Guadagnare salute” Con DPCM del 4 maggio 2007 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 22/5/2007, n.117) è stato approvato dal Governo il documento programmatico ''Guadagnare salute: rendere facili le scelte salutari'', Guadagnare salute Protocollo d’intesa tra il Ministero della salute e il Ministro delle Politiche Giovanili e le Attività Sportive Ottobre 2007 Costruire una spinta politica al cambiamento (Prof. Vincenzo Scotti, Presidente della Link University di Malta) Effective prevention of all levels Reccomendations of internationals bodies National diabetes agencies Local level Risparmio economico Grazie al regolare esercizio fisico, vengono ridotti di 550 euro/anno/paziente i costi per farmaci, di 700 euro i costi per esami clinicodiagnostici, visite ed eventuali ricoveri, e di 110 euro i costi sociali indiretti (giornate lavorative perse). Il risparmio sui costi totali può raggiungere nei soggetti che praticano più attivamente l’attività fisica i 2000 euro anno/ paziente. Peso economico Il peso del diabete sull'economia mondiale ha raggiunto i 376$ billon dollars nel 2010 e raggiungeranno i 490$ billon dollars nel 2030. La diabesità rappresenta un notevole carico economico considerato per esempio che nei soli Stati Uniti diabete e obesità consumano da soli rispettivamente il 14 e il 5.7% della spesa sanitaria globale. Problemi mondiali Obesità (20% peso in più = ¼ in + rischio infarto) Ipercolesterolomia Diabete mellito Obesità L'obesità è una malattia cronica determinata da un eccesso di massa grassa distribuita in maniera differente nei vari distretti corporei e nei diversi soggetti BMI: Sottopeso <18,5; Normopeso 18,5-24,9; Sovrappeso 25-29,9 Obesità moderata (I grado) 30-34,9; Obesità severa (II grado) 35-39,9; Obesità grave (III grado)>40 Secondo il National Cholesterol Education Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults (Adult Treatment Panel III – ATPIII) Presenza di tre o più dei seguenti disordini: Obesità centrale (Circonferenza Vita ≥ 102 cm, Maschi; ≥ 88, Femmine) Alterata Regolazione Glicemica (Glicemia a digiuno ≥ 110) Ipertensione arteriosa (PA ≥130/85) Ipertrigliceridemia (≥ 150 mg/dl) Ridotto Colesterolo HDL (< 40 mg/dl, Maschi; < 50, Femmine) Secondo l’OMS Alterata glicemia o insulino-resistenza + due dei seguenti criteri: Ipertensione arteriosa (PA ≥160/90) o assunzione di anti-ipertensivi Ipertrigliceridemia (≥ 150 mg/dl); Ridotto Colesterolo HDL (< 35 mg/dl, Maschi; < 39 mg/dl, Femmine); Obesità centrale (WHR >0.9, Maschi; > 0.85, Femmine e/o BMI >30); Microalbuminuria (U-AER >20μg/min o rapporto albumina/creatinina >20mg/g) Secondo il gruppo europeo di studio della resistenza insulinica Insulino-resistenza o iperinsulinemia + due dei seguenti criteri: alterata glicemia a digiuno (tra 110 e 126 mg/dl, ipertensione arteriosa (PA ≥140/90), Ipertrigliceridemia (≥ 115 mg/dl), Ridotto Colesterolo HDL (< 39 mg/dl), Obesità centrale (Circonferenza Vita ≥ 94 cm, Maschi; ≥ 88, Femmine E’ una malattia al di sopra di un certo peso corporeo si deve considerare una patologia cronica al pari del diabete e dell'ipertensione arteriosa i soggetti obesi hanno un'aspettativa di vita qualitativa e quantitativa ridotta Il grasso fa male alla salute del cuore, soprattutto se si deposita su fianchi e collo Conclusione a cui sono giunti i ricercatori del MRC Clinical Sciences Centre guidati da Jimmy Bell. Il team statunitense ha preso in esame i dati relativi a più di 3300 persone di circa 51 anni http://www.epicentro.iss.it/passi/romecon ference.asp Le esperienze dei vari paesi dico che la prevenzione delle malattie croniche si avvale della sorveglianza continua della popolazione. L’esperienza italiana In Italia nel 2007 si è voluto affiancare alle informazioni che periodicamente l’ISTAT fornisce attraverso le sue indagini “Multiscopo” un sistema che si caratterizzasse per il focus sulle informazioni utili agli interventi di salute pubblica (in termini sia di indirizzo sia di controllo e valutazione): la sperimentazione “PASSI” Eziopatogenesi Fattori genetici Fattori ambientali farmaci fattori socio-culturali-etnici fattori dietetici sedentarietà fattori psicologici Sovrappeso e Obesità: La cura impegno costante “insegnare ed educare” e non “prescrivere” l’efficacia del trattamento deve essere verificata con controlli clinici medici periodici ogni 4-6 mesi per i successivi 3 anni (Ministero Salute) Educazione alimentare, informazione e disinformazione attraverso i media Consumatore Organizzazione dei consumatori Etichette Industrie alimentari pubblicità Interventi psico-comportamentali: tecniche comportamentali associate a informazioni alimentari corrette nel contesto di una terapia di gruppo. Per tecniche comportamentali si intendono una serie di esercizi psicologici il cui scopo è quello di normalizzare il comportamento alimentare al fine di ridurre l’introito calorico e facilitare la perdita di peso. Questo tipo di terapia presuppone anche esercizio muscolare di tipo aerobico che ha soprattutto effetti benefici di tipo emodinamico e respiratorio, ma modesti effetti dimagranti Conclusione La terapia dell’obesità non si può limitare alla frettolosa prescrizione di una dieta e ad un generico e poco convinto invito all’esercizio muscolare. Occorre un trattamento integrato che coinvolga internista, nutrizionista, psicologo e chirurgo. Intervento mirato, multidisciplinare, in base alle caratteristiche fisiche e cliniche del paziente obeso. L’obesità in Italia Distribuzione di obesità e sovrappeso in Italia per classi di età nel 2005 (fonte Istat) L’obesità in Italia Rapporto “Osservasalute: sovrappeso e sedentarietà sono sempre più una piaga nazionale Sovrappeso e sedentarietà sono sempre più una piaga nazionale La prevalenza di sovrappeso e obesità aumenta con l’ età, soprattutto tra i 45 ei 74 anni per gli uomini e i 55 e 74 anni per le donne. Ed è soprattutto maschile. L’obesità dell’età evolutiva Le statistiche sull’eccesso di peso infantile in Italia 1999-2000: tra i 6 ed i 17 anni circa il 20% in sovrappeso, 4% la quota degli obesi. Il problema interessa soprattutto la fascia di età 613 anni, + maschi che femmine i bambini italiani tra i 13 e i 15 anni sono al quarto posto tra i più obesi Una delle cause: carenza di sport Nel 2005 solo il 20,9% della popolazione ha dichiarato di praticare in modo continuativo uno o piu’ sport nel tempo libero, e il 10,3% di praticarlo in modo saltuario. I piu’ attivi sono gli abitanti del Nord, in particolare della Provincia Autonoma di Bolzano (38,5%), Lombardia (25,6%) e Veneto (25,3%), mentre i piu’ pigri abitano in Molise (14%) e Campania (14,7%). A svolgere in modo continuativo sport sono i giovanissimi fra i 6 e i 19 anni. Poi, con il crescere ci si muove sempre meno Educazione e prevenzione nella scuola: problematiche su cui intervenire Alcune iniziative “Tre giorni della salute” edizione speciale di Topolino "Non giocare con la vita, se guidi non bere" Frutta snack Progetto pilota nazionale “Frutta snack” Convegno, 16 dicembre 2008 a Roma, Auditorium Ministero, Viale G. Ribotta, 5., coordinato dalla Centrale Sperimentazioni e Servizi Agroambientali di Cesena, il Progetto ha coinvolto, in 82 scuole superiori di Roma, Bologna e Bari, circa 42.500 ragazzi, insegnanti e famiglie L’attività fisica L'attività fisica concorre a mantenere uno stato di salute ottimale a tutte le età; è importante per il controllo del peso corporeo, riduce il rischio cardiovascolare, contribuisce alla formazione e alla conservazione della massa ossea, aumenta l'efficienza articolare e il tono muscolare, promuove l'autostima e l’immagine positiva del sé, migliora il tono dell'umore, La diffusione della pratica dell’attività fisica è un problema di cultura e non solo di spazi fisici. Gli attori Formatori Famiglia Ristorazione scolastica Contenuti, mezzi e canali per l'informazione alimentare nelle scuole Conferenza nazionale Banca dati Comitati scientifici Progetti e loro valutazione Percorsi sul territorio Attenzione alle mense scolastiche Settimana dell’agricoltura Obesità infantile: i dati L'Italia è ai primi posti in Europa per il numero di bambini in sovrappeso 30/60 % dei bambini obesi mantengono l'eccesso ponderale in età adulta e presentano, più frequentemente del previsto, alterazioni metaboliche e complicanze rispetto all'obesità che si manifesta in età adulta stretta relazione tra bassa autostima e eccesso di peso nei bambini obesi (Hesketh, Wake e Waters, 2004). Tabelle nazionali elaborate della Società Italiana di Diabetologia ed Endocrinologia Infantile (SIEDP). Cacciari, Dilani, Balsamo, Dammacco, De Luca, Chiarelli, Pasquino, Tonini, Vanelli (2002). Italian cross-sectional growth charts for height, weight and BMI (6-20y). Luciano, Bressan, Zoppi. Body mass index reference curves for children aged 3-19y from Verona, Italy. Tabelle internazionali elaborate dall’International Obesity Task Force (IOTF), Cole, Bellizzi, Flegal, Dietz (2000). Establishing a standard definition for child overweight and obesity worldwide: International survey. International Center for Health Statistics in collaborazione con il National Center for Chronic Desease Prevention and Health Promotion (2000) Obesità infantile: le cause Un incremento dei valori di BMI prima dei 5 anni (adiposity rebound precoce) viene riconosciuto come un indicatore precoce di rischio di sviluppo di obesità contributo genetico della familiarità legame tra sviluppo di obesità in età evolutiva e allattamento al seno Il patrimonio genetico è la base su cui si estrinsecano altri fattori: alimentazione, inattività, contesto sociale, comportamento alimentare Bambini obesi: diagnosi nuovo stile di vita (cibi grassi, riduzione attività fisica quotidiana) non si fa riferimento come nell'adulto alle classi di IMC (Indice di Massa Corporea) si utilizzano tabelle con parametri di crescita (internazionale e nazionali) Conseguenze dell'obesità ad insorgenza precoce Aumentato carico meccanico Gastrointestinali Dislipidemie Diabete non insulino dipendente Ipertensione Alterazioni cutanee Influenza sullo sviluppo puberale Aumento della velocità di crescita Psico-sociali Rischio aumentato per alcune neoplasie Persistenza dell'obesità Effetti collaterali Diabete di tipo II, regredisce con la diminuzione di peso Ipertensione, asma, patologie renali, Anomalie all’apparato scheletrico Statistiche sul sito dell’OMS Obesità infantile: terapia La terapia migliore è la prevenzione dell'obesità stessa fin dall'età evolutiva inefficace la sola dieta ipocalorica, importante l'approccio multidisciplinare scelte di vita salutari (piste ciclabili, campi sportivi, attività fisica a scuola, parchi gioco...) aumento dell'attività fisica coinvolgendo i genitori nel programma. Obesità infantile: decalogo della prevenzione Controllare il peso e la statura con regolarità (almeno ogni sei mesi). Fare cinque pasti al giorno evitando i “fuoripasto” Consumare almeno cinque porzioni di frutta o verdura al giorno. Bere molta acqua limitando le bevande zuccherate. Ridurre i grassi a tavola, in particolare salumi, fritti, condimenti, dolci. Evitare di utilizzare il cibo come “premio”. Privilegiare il gioco all'aperto, possibilmente almeno un'ora al giorno. Camminare a piedi in tutte le occasioni possibili. Praticare uno sport con regolarità. Non importa essere campioni, ma fare esercizio fisico e divertirsi. Limitare la “videodipendenza” durante il tempo libero: massimo 2 ore al giorno. Il piedibus Ideato in Danimarca per promuovere l’esercizio fisico nei bambini Prevenzione dell'obesità e attività fisica: è tempo di agire Promoting physical activity in children and youth: a leadership role for schools: a scientific statement from the American Heart Association Council on Nutrition, Physical Activity, and Metabolism (Physical Activity Committee) in collaboration with the Councils on Cardiovascular Disease in the Young and Cardiovascular Nursing Pate RR, Davis MG, Robinson TN, Stone EJ, McKenzie TL, Young JC; American Heart Association Council on Nutrition, Physical Activity, and Metabolism (Physical Activity Committee); Council on Cardiovascular Disease in the Young; Council on Cardiovascular Nursing Circulation. 2006 Sep 12;114(11):1214-24 Claudio Maffeis, Prof. Ass. di Pediatria, Università di Verona a. la scuola dovrebbe garantire a tutti gli studenti programmi di educazione fisica correlati alla salute che rispettino le raccomandazioni nazionali; b. la scuola dovrebbe incentivare gli studenti ad usare il cammino o la bicicletta per il trasferimento da casa a scuola e viceversa; c. almeno il 50% del tempo di durata di una lezione di attività fisica scolastica dovrebbe essere dedicato ad attività fisica di intensità moderata o vigorosa e i programmi di educazione fisica dovrebbero permettere agli studenti di apprendere le capacità motorie e comportamentali necessarie per poter praticare l'attività fisica nelle età successive; d. la scuola dovrebbe offrire a tutti gli studenti la possibilità di seguire programmi di educazione alla salute mirati alla riduzione della sedentarietà e a promuovere l'attività motoria; e. ogni studente dovrebbe avere la possibilità di effettuare ogni giorno, non solo durante le ore scolastiche, ma anche al di fuori di esse, almeno 30 minuti di attività fisica di intensità moderata-intensa. “Educagiocando” Strategie per migliorare lo stile di vita dei bambini italiani EDUCAGIOCANDO - PRENDI 10 E LODE IN SALUTE! 28 settembre 2005 - ore 11.30 Roma presso la Residenza di Ripetta via di Ripetta 231 conferenza stampa de la Società Italiana di Diabetologia (SID) di presentazione del progetto "Educagiocando – Prendi 10 e lode in salute!", programma di prevenzione dell’obesità e del diabete mellito rivolto ai bambini delle scuole primarie e promosso dalla Società Italiana di Diabetologia (SID).